Identificazione intervento
Identificazione intervento
Comune di Castel San Xxxxxxxx (PC) –
Titolo intervento: Cod. 2B2A701 “Interventi urgenti di manutenzione straordinaria e primo adeguamento della cassa di espansione, e relativa strumentazione di controllo, sul Rio Torto/Lora”
Importo del finanziamento: € 217.500,00 XXXXXXXXXX XXX00: X: 533.824,22 Y: 4.987.739,93 CUP: E29H18000270002
Allegato n… | CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO | Progetto □ esecutivo |
GRUPPO DI PROGETTAZIONE:
Dott. Xxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx (Responsabile del progetto) Dott. Xxx. Xxxxx Xxxxxxxx
Dott. Arch. Xxxxxxxxx Xxxx Xxxxx Geom. Xxxxxx Xxxxxxx
Geom. Policci Xxxxxxxx
P.A. Xxxxx Xxxxxxxxx
Data, …………………………. Visto di validazione
(art. 26 co. 8 D.Lgs 50/2016)
Il Responsabile Unico del Procedimento
( )
DISPOSIZIONI NORMATIVE DI RIFERIMENTO:
▪ Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 recante “Codice dei Contratti Pubblici”, e s.m.i. che nel prosieguo assumerà la denominazione di Codice;
▪ D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207, Regolamento di esecuzione ed attuazione del D.Lgs. 163/206, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», per le parti ancora in vigore e che nel prosieguo assumerà la denominazione di Regolamento;
▪ Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 7 marzo 2018, n. 49 “Regolamento recante “Approvazione delle linee guida sulle modalità di svolgimento delle funzioni del direttore dei lavori e del direttore dell’esecuzione”;
▪ il Capitolato generale d’appalto approvato con decreto 19 aprile 2000 n. 145, per le parti ancora in vigore, che nel prosieguo assumerà la denominazione di Capitolato generale;
▪ la Legge 5 novembre 1971 n. 1086 e xx.xx. – Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso e a struttura metallica;
▪ il D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 e xx.xx. - Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia;
▪ il D.M. 19/01/2018 n. 31;
▪ il D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 recante “Attuazione dell’art.1 della Legge 3 agosto 2007 n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” e s.m.i.;
▪ Legge 2 febbraio 1974, n. 64 “Provvedimenti per la costruzione con particolari prescrizioni per le zone sismiche” e xx.xx.;
▪ Decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327
“Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità” e s.m.i.
PARTE PRIMA
DEFINIZIONE TECNICA ED ECONOMICA DEI LAVORI
CAPO 1 - NATURA E OGGETTO DELL’APPALTO
Art. 1-Oggetto dell’appalto
1. L’oggetto dell’appalto consiste nell’esecuzione di tutti i lavori e forniture per la realizzazione delle opere necessarie per la realizzazione dell’intervento relativo al Cod. 2B2A701 Titolo: “Interventi urgenti di manutenzione straordinaria e primo adeguamento della cassa di espansione, e relativa strumentazione di controllo, sul Rio Torto/Lora” contenuto all’interno della D.G.R. N.883 del 11/06/2018. Le opere da realizzare consistono essenzialmente in un adeguamento della cassa espansione mediante opere di scavo finalizzate all’aumento del volume di invaso del manufatto. Gli interventi in progetto hanno l’obiettivo (vedi Relazione Tecnica), nei limiti del finanziamento concesso, di:
- riportare al valore di progetto il volume della cassa di espansione
- aumentare l’efficienza dei manufatti:
▪ sostituendo i materassi Reno posti sul tratto del rio Torto in prossimità dello sfioratore laterale con una lastronatura in pietrame squadrato intasato con calcestruzzo
▪ intervenendo sulla “finestra idraulica” presente a monte della cassa, in sponda destra
- installare strumenti di monitoraggio remoto (per i quali è redatta apposita Perizia)
- realizzare un nuovo accesso lungo la sponda destra del rio Torto ed installazione di due sbarre di chiusura
- eseguire un rilievo topografico a lavori ultimati
- lavori accessori (sfalcio, semina, ecc.)
2. Sono compresi nell’appalto tutti i lavori, le prestazioni, le forniture e le provviste necessarie per dare il lavoro completamente compiuto e secondo le condizioni stabilite dal presente capitolato speciale d’appalto, con le caratteristiche tecniche, qualitative e quantitative previste dal progetto esecutivo con i relativi allegati ivi compresi anche i particolari costruttivi dei quali l’appaltatore dichiara di aver preso completa ed esatta conoscenza.
3. La prestazione oggetto di obbligazione da parte dell'appaltatore è sia la realizzazione finale dei lavori privi di ogni vizio, secondo le regole dell'arte e del buon costruire, in modo conforme ai dettami progettuali nonché nei tempi contrattuali dati, sia il corretto, diligente, prudente e perito svolgimento delle singole fasi lavorative, comprese le fasi di lavorazioni previsionali, nel pieno rispetto dei lavoratori, della loro salute, retribuzione e contribuzione, dell'altrui proprietà ed interessi che possano essere coinvolti dai lavori, nonché dell'ambiente e della piena legalità, rispettando ogni normativa, uso e prassi applicabile.
Art. 2 - Ammontare dell’appalto
1. L’importo dei lavori posti a base di gara è definito come segue:
Importi in Euro | Colonna a) | Colonna b) | Colonna a + b | |
Importo lavori, compresi costi della manodopera (art. 23, comma 16 del Codice) | Oneri per la sicurezza | TOTALE | ||
1 | ||||
IMPORTO TOTALE | 131.134,61 | 1.653,49 | 132.788,10 |
2. L'importo contrattuale corrisponde all'importo dei lavori di cui al comma 1, punto 1, colonna a), compresi i costi della manodopera ai sensi di quanto previsto al comma 16 dell’art. 23 del Codice; alle singole lavorazioni e/o
forniture dell'elenco prezzi contrattuale deve essere applicato il ribasso percentuale offerto dall'aggiudicatario in sede di gara; a ciò si aggiungono degli oneri per la sicurezza e la salute nel cantiere, sopra definiti al comma 1, punto 1, colonna b), non assoggettati ad alcun ribasso.
Art. 3 - Modalità di stipulazione del contratto
1. Il contratto di appalto è stipulato a misura. Il contratto è stipulato in modalità elettronica, mediante scrittura privata, ai sensi dell'art. 32, comma 14 del Codice.
2. L’importo del contratto può variare, in aumento o in diminuzione, in base alle quantità effettivamente eseguite o definite in sede di contabilità, fermi restando i limiti di cui all’articolo 106 del D.lgs. n.50/2016 ed alle condizioni previste dal presente capitolato speciale.
3. Il ribasso percentuale offerto dall'aggiudicatario in sede di gara si intende offerto e applicato a tutti i prezzi unitari in elenco i quali, così ribassati, costituiscono i prezzi contrattuali da applicare alle singole quantità eseguite.
4. I prezzi contrattuali sono vincolanti anche per la definizione, valutazione e contabilizzazione di eventuali varianti, addizioni o detrazioni in corso d'opera, qualora ammissibili ed ordinate o autorizzate ai sensi dell'articolo 106 del Codice.
5. I rapporti ed i vincoli negoziali di cui al presente articolo si riferiscono ai lavori posti a base d'asta di cui all'articolo 2, comma 1, colonna a), mentre per gli oneri per la sicurezza e la salute nel cantiere di cui all'articolo 2, comma 1, colonna b), costituiscono vincolo negoziale i prezzi indicati a tale scopo dalla Stazione appaltante negli atti progettuali e in particolare nell'elenco dei prezzi allegati al presente Capitolato speciale.
6. Il contratto sarà immediatamente impegnativo per l'Appaltatore.
7. Nel caso che al termine dei lavori il valore del contratto risulti maggiore o minore di quello originariamente previsto, si applica il dispositivo previsto dall'art. 8 del Capitolato Generale.
Art. 4 - Categoria prevalente, categorie scorporabili e subappaltabili
Ai sensi dell'art. 61 del D.P.R. 207/2010 ed in conformità al suo allegato A, i lavori sono classificati come segue:
Lavorazioni (breve descrizione) | Categoria | Classifica | Importo lavori comprensivo costi della manodopera e oneri sicurezza (Euro) | Oneri sicurezza | Incidenza % manodop era (i) | Costo della manodopera (in €) | % della categoria sull’importo a base di gara | |
adeguamento cassa mediante opere di scavo finalizzate all’aumento del volume di invaso | Prevalente | OG8 | …… | 132.788,10 | 1.653,49 | …… | 25.962,50 | …… |
…… | Scorporabile | …………. . | …… | …… | …… | …… | …… | |
Art. 5 - Gruppi di lavorazioni omogenee, categorie contabili
Ai sensi dell'art 43 comma 8 del D.P.R. 207/2010, per le varianti di cui all’articolo 106 del D. Lgs. n.50/2016, i gruppi di lavorazioni omogenee, sono indicati nella tabella «A», allegata al presente capitolato speciale quale parte integrante e sostanziale.
Art. 6 – Adeguata attrezzatura tecnica
1. Tutte le macchine operatrici impiegate dovranno essere provviste del manuale d'uso, conformi ai requisiti di sicurezza sanciti dalle "direttive macchine" di cui al D. Lgs 170/2010 in possesso dei requisiti stabiliti dalle norme vigenti.
CAPO 2 – DISCIPLINA CONTRATTUALE
Art. 7- Interpretazione del contratto e del Capitolato speciale d'appalto
1. In caso di discordanza tra i vari elaborati di progetto vale la soluzione più aderente alle finalità per le quali il lavoro è stato progettato e comunque quella meglio rispondente ai criteri di ragionevolezza e di buona tecnica esecutiva.
2. In caso di norme del Capitolato speciale tra loro non compatibili o apparentemente non compatibili, trovano applicazione in primo luogo le norme eccezionali o quelle che fanno eccezione a regole generali, in secondo luogo quelle maggiormente conformi alle disposizioni legislative o regolamentari ovvero all'ordinamento giuridico, in terzo luogo quelle di maggior dettaglio e infine quelle di carattere ordinario.
3. L'interpretazione delle clausole contrattuali, così come delle disposizioni del Capitolato speciale d'appalto, è fatta tenendo conto delle finalità del contratto e dei risultati ricercati con l'attuazione del progetto approvato; per ogni altra evenienza trovano applicazione gli articoli da 1362 a 1369 del Codice civile.
Art. 8 - Documenti che fanno parte del contratto
1. Xxxxx parte integrante e sostanziale del contratto d’appalto, ancorché non materialmente allegati:
a) il presente capitolato speciale di appalto (ex art. 32 comma 14-bis del Codice);
b) il computo metrico estimativo (ex art. 32 comma 14-bis del Codice);
c) il Capitolato generale d’appalto (D.M. 19.04.2000 n. 145) per quanto non modificato e/o abrogato dal Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50;
d) tutti gli elaborati grafici del progetto esecutivo;
e) elenco prezzi;
f) il piano sostitutivo di sicurezza o il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all’articolo 100, del D. Lgs n. 81/2008, eventualmente redatto nel corso dei lavori ai sensi degli articoli 90, comma 5, e 92, comma 2, dello stesso decreto;
g) il piano operativo di sicurezza;
h) il cronoprogramma;
i) le polizze di garanzia.
l) il patto di integrità, in applicazione della Delibera di Giunta regionale n. 966/2014 “Approvazione del patto di integrità in materia di contratti”;
2. Sono contrattualmente vincolanti tutte le leggi e le norme vigenti in materia di lavori pubblici e in particolare:
- il Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 recante “Codice dei Contratti Pubblici e ss.mm.ii.”;
- il Regolamento generale D.P.R. 10 dicembre 2010 n. 207, per le parti in vigore;
- il Capitolato generale d’appalto approvato con D.M. n. 145/2000, per le parti ancora in vigore;
3. Non fanno invece parte del contratto e sono estranei ai rapporti negoziali:
- le tabelle di riepilogo dei lavori e la loro suddivisione per categorie omogenee, ancorché inserite e integranti il presente Capitolato speciale; esse hanno efficacia limitatamente ai fini dell’aggiudicazione per la determinazione dei requisiti soggettivi degli esecutori, ai fini della definizione dei requisiti oggettivi e del subappalto, e ai fini della valutazione delle addizioni o diminuzioni dei lavori di cui all’articolo 106 del Codice;
- le quantità delle singole voci elementari rilevabili dagli atti progettuali e da qualsiasi altro loro allegato;
Art. 9 - Disposizioni particolari riguardanti l’appalto
1. La sottoscrizione del contratto e dei suoi allegati da parte dell’appaltatore equivale a dichiarazione di perfetta conoscenza e incondizionata accettazione della legge, dei regolamenti e di tutte le norme vigenti in materia di lavori pubblici, nonché alla completa accettazione di tutte le norme che regolano il presente appalto e del progetto per quanto attiene alla sua perfetta esecuzione.
2. L’appaltatore in sede di gara dovrà dare atto, senza riserva alcuna, della piena conoscenza e disponibilità degli atti progettuali e della documentazione, della disponibilità dei siti, dello stato dei luoghi, delle condizioni pattuite in sede di offerta e di ogni altra circostanza che interessi la corretta esecuzione dei lavori.
Art. 10 - Fallimento dell'appaltatore
1. In caso di fallimento, di liquidazione coatta e concordato preventivo, ovvero procedura di insolvenza concorsuale o di liquidazione dell'appaltatore, o di risoluzione del contratto ai sensi dell'art. 108 del D.Lgs. 50/2016 ovvero di recesso dal contratto ai sensi dell'art.88, co. 4-ter, del D.Lgs. 159/2011, ovvero in caso di dichiarazione giudiziale di inefficacia del contratto, la stazione appaltante si riserva di esercitare la facoltà prevista all'art. 110 del Codice alle condizioni e modalità ivi previste.
2. Se l'appaltatore è un raggruppamento temporaneo, in caso di fallimento dell'impresa mandataria o di una impresa mandante trovano applicazione rispettivamente i commi 18 e 19 dell'articolo 48 del D.Lgs. 50/2016.
Art. 11 - Rappresentante dell’appaltatore e domicilio
1. L'appaltatore deve eleggere il proprio domicilio ai sensi e nei modi di cui all’articolo 2 del D.M. 145/2000; a tale domicilio si intendono ritualmente effettuale tutte le intimazioni, le assegnazioni di termini e ogni altra notificazione o comunicazione dipendente dal contratto.
2. Ogni variazione del domicilio di cui al precedente comma 1, deve essere tempestivamente comunicata alla Stazione appaltante.
Art. 12 - Norme generali sui materiali, i componenti, i sistemi e l'esecuzione
1. Nell'esecuzione di tutte le lavorazioni, le opere, le forniture, i componenti, anche relativamente a sistemi e subsistemi di impianti tecnologici oggetto dell'appalto, devono essere rispettate tutte le prescrizioni di legge e di Regolamento in materia di qualità, provenienza e accettazione dei materiali e componenti nonché, per quanto concerne la descrizione, i requisiti di prestazione e le modalità di esecuzione di ogni categoria di lavoro, tutte le indicazioni contenute o richiamate contrattualmente nel Capitolato speciale di appalto, negli elaborati grafici del progetto esecutivo e nella descrizione delle singole voci allegata allo stesso Capitolato.
2. Per quanto riguarda l’accettazione, la qualità e l’impiego dei materiali, la loro provvista, il luogo della loro provenienza e l’eventuale sostituzione di quest’ultimo, si applicano gli articoli 16 e 17 del capitolato generale d’appalto.
CAPO 3 - TERMINI PER L’ESECUZIONE
Art. 13 - Consegna e inizio dei lavori
È facoltà della Stazione Appaltante procedere in via d'urgenza, alla consegna dei lavori, anche nelle more della stipulazione formale del contratto, ai sensi dell’art. 32, comma 8 del D. Lgs n. 50/2016
Art. 14 - Termini per l'ultimazione dei lavori
1. Il tempo utile per ultimare tutti i lavori compresi nell’appalto è fissato in giorni 150 (centocinquanta) naturali consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori.
2. Nel calcolo del tempo contrattuale si è tenuto conto dei periodi con andamento stagionale sfavorevole, delle festività e delle ferie contrattuali.
3. La durata giornaliera dei lavori deve essere quella prevista nei contratti collettivi di lavoro; per eventuali variazioni si farà riferimento all'art. 27 del D.M. 145/2000.
Art. 15 - Sospensioni e proroghe
1. Qualora cause di forza maggiore, condizioni climatologiche od altre circostanze speciali che impediscano in via temporanea che i lavori procedano utilmente a regola d’arte, la direzione dei lavori d’ufficio o su segnalazione dell’appaltatore può ordinare la sospensione dei lavori redigendo apposito verbale. Sono circostanze speciali le situazioni che determinano la necessità di procedere alla redazione di una variante in corso d’opera nei casi previsti dall’articolo 106 del D.Lgs. 50/2016.
2. Si applica l'art. 107 del Codice e l’art. 10 del Decreto MIT n. 49/2018
Art. 16- Penali in caso di ritardo
1. In applicazione del comma 2 dell’art. 113-bis del Codice, nel caso di mancato rispetto del termine indicato per l’esecuzione delle opere, per ogni giorno naturale consecutivo di ritardo nell’ultimazione dei lavori viene applicata una penale pari ALL’1 PER MILLE DELL’AMMONTARE NETTO CONTRATTUALE.2. L’applicazione delle penali di cui al presente articolo non pregiudica il risarcimento di eventuali danni o ulteriori oneri sostenuti dalla Stazione appaltante a causa dei ritardi.
Art. 17 – Programma esecutivo dei lavori dell'appaltatore e cronoprogramma
1. L'appaltatore predispone e consegna, prima dell'inizio dei lavori, alla direzione lavori un proprio programma esecutivo dei lavori, elaborato in relazione alle proprie tecnologie, alle proprie scelte imprenditoriali e alla propria organizzazione lavorativa; tale programma deve riportare per ogni lavorazione, le previsioni circa il periodo di esecuzione nonché l'ammontare presunto, parziale e progressivo, dell'avanzamento dei lavori alle date contrattualmente stabilite per la liquidazione dei certificati di pagamento deve essere coerente con i tempi contrattuali di ultimazione e deve essere approvato dalla direzione lavori, mediante apposizione di un visto, entro cinque giorni dal ricevimento. Trascorso il predetto termine senza che la direzione lavori si sia pronunciata il programma esecutivo dei lavori si intende accettato, fatte salve palesi illogicità o indicazioni erronee palesemente incompatibili con il rispetto dei termini di ultimazione.
2. Il programma esecutivo dei lavori dell'appaltatore può essere modificato o integrato dalla Stazione appaltante, mediante ordine di servizio, ogni volta che sia necessario alla miglior esecuzione dei lavori.
Art. 18 - Danni di forza maggiore
1. L'impresa non può pretendere indennizzi per danni alle opere o provviste se non in caso fortuito o di forza maggiore e nei limiti consentiti dal contratto. Nel caso di danni causati da cause di forza maggiore l'impresa ne fa denuncia al Direttore dei Lavori entro 5 giorni da quello dell'evento, a pena di decadenza dal diritto del risarcimento.
2. Nessun indenizzo è dovuto quando a determinare il danno abbia concorso la colpa dell'impresa affidataria o delle persone delle quali essa è tenuta a rispondere.
3. Si applica l’art. 11 del Decreto MIT 49/18.
CAPO 4 - DISCIPLINA ECONOMICA
Art. 19 - Tracciabilità dei flussi finanziari
1. Per assicurare la tracciabilità dei flussi finanziari, di cui alla legge 136 del 13.8.2010 e s.m. e i., finalizzata a prevenire infiltrazioni criminali, l'appaltatore assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari.
2. L'appaltatore deve utilizzare uno o più conti correnti bancari postali, accesi presso banche o presso la società Poste Italiane S.P.A., dedicati, anche non in via esclusiva, alle commesse pubbliche.
3. Tutti i movimenti finanziari relativi ai lavori devono essere registrati su tali conti ed effettuati esclusivamente tramite lo strumento del bonifico bancario o postale ovvero con altri strumenti di pagamento idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni.
4 Ciascuna transazione posta in essere deve riportare il codice unico di progetto (CUP) e il codice identificativo gara (CIG).
5. L’affidatario deve altresì comunicare le generalità delle persone autorizzate a riscuotere.
Art. 20 - Anticipazione
1. Ai sensi dell'articolo dell'art. 35 co. 18 del Codice sul valore del contratto dell'appalto viene calcolato l'importo dell'anticipazione del prezzo pari al 20% da corrispondere all'appaltatore entro quindici giorni dall'effettivo inizio dei lavori. L'erogazione è subordinata alla costituzione di garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa di importo pari all'anticipazione maggiorato del tasso di interesse legale applicato al periodo necessario al recupero dell'anticipazione stessa secondo il cronoprogramma dei lavori.
Art. 21 - Pagamenti
1. L'impresa ha diritto a pagamenti in acconto ogni qualvolta il suo credito, in base ai dati risultanti dai documenti contabili, raggiunga la cifra di € 50.000,00 (Euro cinquantamila/00) al netto del ribasso contrattuale e delle ritenute di cui al successivo comma 2.
2. A garanzia dell’osservanza delle norme e delle prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori, sull’importo netto progressivo dei lavori è operata una ritenuta dello 0,50 per cento da liquidarsi, nulla ostando, in sede di liquidazione finale dopo l’approvazione da parte della stazione appaltante del certificato di collaudo o di verifica di conformità, previo rilascio del Documento Unico di regolarità contributiva (DURC), in applicazione di quanto previsto dall’art. 30 co.5-bis del Codice.
3. I termini di pagamento degli acconti e del saldo in applicazione del D.Lgs.n.231/2002 così come modificato dal D.Lgs. n.192/2012 sono così stabiliti:
- il certificato di pagamento per le rate di acconto è emesso entro 45 giorni dall’adozione di ogni stato di avanzamento dei lavori (SAL), come previsto dal comma 1 dell’art. 113-bis del Codice;
- il pagamento del predetto certificato avverrà entro i successivi 30 giorni, mediante emissione dell’apposito mandato e l’erogazione a favore dell’appaltatore;
- il certificato di regolare esecuzione è emesso entro tre mesi dall’ultimazione dei lavori, come espressamente pattuito nel contratto d’appalto che verrà stipulato fra le parti;
- il certificato di collaudo è emesso entro sei mesi dall’ultimazione dei lavori, come espressamente pattuito nel contratto d’appalto che verrà stipulato fra le parti;
- il pagamento delle rate di saldo avverrà entro 60 giorni dall’emissione del certificato di collaudo provvisorio o di regolare esecuzione, come espressamente pattuito nel contratto d’appalto che verrà stipulato fra le parti, in applicazione del comma 3 dell’art. 113-bis del Codice;
4. Qualora i lavori rimangano sospesi per un periodo superiore a 45 giorni, per cause non dipendenti dall'appaltatore, la stazione appaltante dispone comunque il pagamento in acconto degli importi maturati fino alla data della sospensione.
5. Qualora i pagamenti non siano effettuati nei tempi indicati dal presente capitolato speciale, si fa riferimento all'art. 4 del D. Lgs 231/2002, come modificato dal D. Lgs 192/2012.
6. Il pagamento della rata di acconto e del saldo non costituiscono presunzione di accettazione dell'opera, ai sensi dell'art. 1666, secondo comma, del codice civile.
Art. 22 - Revisione prezzi
1. E' esclusa qualsiasi revisione dei prezzi e non trova applicazione l’articolo 1664, primo comma, del codice civile, se non espressamente prevista dalla normativa dei Lavori Pubblici.
2. Tuttavia in caso di modifica del contratto durante il periodo di efficacia si applica la disciplina di cui all’art. 106 del Codice.
Art. 23 - Cessione del contratto e cessione dei crediti
1. E’ vietata la cessione del contratto sotto qualsiasi forma; ogni atto contrario è nullo di diritto.
2. La cessione dei crediti derivanti dal contratto è disciplinata dall’art. 106 co. 13 del Codice.
CAPO 5 - GARANZIE E COPERTURE ASSICURATIVE
Art. 24 - Cauzioni
1. Ai sensi dell'art. 93 del D. Lgs 50/2016 è richiesta una cauzione provvisoria pari al 2% dell'importo posto a base d'asta, da presentare al momento della partecipazione alla gara. Le modalità di prestazione della cauzione provvisoria sono regolate dall'art. 93 D. Lgs 50/2016.
2. È prescritta una garanzia fideiussoria a titolo di cauzione definitiva, prestata ai sensi e con le modalità dell’art. 103 del D. Lgs.50/2016 ed in conformità agli schemi-tipo approvati con il Decreto del Ministero dello Sviluppo economico n. 31 del 19/01/2018. Le modalità di prestazione della cauzione definitiva sono regolate dall'art. 103 D. Lgs 50/2016.
3. Si applica l'art. 93, comma 7 del D. Lgs. 50/2016 per la riduzione del 50 % dell'importo della cauzione definitiva. La cauzione definitiva può essere progressivamente svincolata da parte dell'appaltatore secondo le condizioni e le modalità indicate all'art. 103 co. 5 del D.Lgs. 50/2016.
4. In caso di raggruppamento temporaneo o di consorzio ordinario la garanzia è prestata dall'impresa mandataria in nome e per conto di tutti i concorrenti raggruppati con responsabilità solidale.
5. La mancata costituzione della garanzia definitiva determina la decadenza dell’affidamento ai sensi del comma 3 del citato art. 103 del Codice.
Art. 25 - Assicurazioni a carico dell’impresa
1. Ai sensi dell’articolo 103 co. 7 del D.Lgs. 50/2016, l'appaltatore è obbligato, almeno 10 giorni prima della consegna dei lavori, a produrre una polizza di assicurazione che copra i danni subiti dalla stazione appaltante a causa del danneggiamento o della distruzione totale o parziale di impianti ed opere, anche preesistenti, verificatisi nel corso dell’esecuzione dei lavori. La polizza deve inoltre assicurare la stazione appaltante contro la responsabilità civile per danni causati a terzi nel corso dell'esecuzione dei lavori.
2. I massimali della polizza sopra citata sono i seguenti:
- a copertura dei danni ad impianti ed opere pari all’importo contrattuale (compresa I.V.A.)
- per danni ad impianti ed opere preesistenti Euro 100.000,00
- responsabilità civile per danni causati a terzi nel corso della esecuzione dei lavori Euro 500.000,00
3. La copertura assicurativa decorre dalla data di consegna dei lavori e cessa alla data di emissione del certificato di collaudo o certificato di regolare esecuzione e, comunque, decorsi dodici mesi dalla data di ultimazione dei lavori.
4. La polizza assicurativa dovrà essere attivata in analogia con lo schema tipo 2.3 dell'abrogato D.M. n.123/2004, in quanto non disciplinata dal nuovo D.M. n.31/2018.
5. L’omesso o il ritardato pagamento delle somme dovute a titolo di premio da parte dell’esecutore non comporta l’inefficacia della garanzia.
6. Le garanzie di cui al presente articolo, prestate dall’appaltatore coprono senza alcuna riserva anche i danni causati dalle imprese subappaltatrici e subfornitrici.
CAPO 6 - DISPOSIZIONI PER L’ESECUZIONE
Art. 26 - Variazione dei lavori
1, La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che, senza che perciò l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno secondo la disciplina dell’art. 106 del Codice e 43, co. 8 del Regolamento.
CAPO 7 - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA
Art. 27 - Norme di sicurezza generali
1. I lavori appaltati devono svolgersi nel pieno rispetto di tutte le norme vigenti in materia di prevenzione degli infortuni e igiene del lavoro e in ogni caso in condizione di permanente sicurezza e igiene.
2. L'appaltatore non può iniziare o continuare i lavori qualora sia in difetto nell'applicazione di quanto stabilito nel presente articolo.
Art. 28 - Cantieri temporanei o mobili
1. Con particolare riguardo ai cantieri temporanei o mobili, come definiti dal D.Lgs. 81/2008, l'appaltatore è obbligato ad osservare - in particolare - quanto stabilito nel medesimo D.Lgs. n. 81/2008 agli articoli 95 (Misure generali di tutela), 96 (Obblighi dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti), 97 (Obblighi del datore di lavoro dell’impresa affidataria), 100 commi 3 e 4 (Piano di sicurezza e coordinamento), 101 (Obblighi di trasmissione), 102 (Consultazione dei rappresentanti per la sicurezza).
2. In caso di subappalto, trova applicazione, oltre alle norme di D.Lgs. 81/2008, anche quanto disposto in materia dall’art. 105 (Subappalto) del Codice.
3. I richiami dell’articolo “Piani di sicurezza - Osservanza e attuazione dei piani di sicurezza” a specifici articoli dei D.Lgs. 81/2008 e 50/2016, non esimono le parti dal rispetto di quelle non espressamente citate.
Art. 29 – Piani di sicurezza - Osservanza e attuazione dei piani di sicurezza
1. E' fatto obbligo all'appaltatore di predisporre, prima dell'inizio dei lavori, il piano di sicurezza sostitutivo e piano operativo di sicurezza avente i contenuti minimi stabiliti dal punto 3 dell’Allegato XV al D.Lgs. 81/2008; si dispone che il piano medesimo sia redatto utilizzando il modello semplificato di cui al Decreto Interministeriale 9 settembre 2014, emanato in applicazione dell'art. 104-bis (Misure di semplificazione nei cantieri temporanei o mobili), al quale si richiede di allegare gli attestati di formazione oltre all'elenco dei macchinari utilizzabili in cantiere.
2. Qualora ne ricorra la necessità (comma 5, art. 90 del D.Lgs. 81/2008), il committente nomina in corso di esecuzione il coordinatore in materia di sicurezza e di salute durante la realizzazione dell’opera il quale redige il Piano di Sicurezza e coordinamento di cui all’art.100 del D.Lgs. 81/2008.
CAPO 8 - DISCIPLINA DEL SUBAPPALTO
Art. 30 – Subappalto e sub-contratti
1. Il subappalto è consentito nel limite massimo del 30% dell'importo complessivo del contratto di lavori ed alle condizioni previste dall'art. 105 del d.lgs. n. 50/2016. Tale indicazione lascia impregiudicata la responsabilità dell'impresa aggiudicataria dell'appalto.
2. Il contratto di appalto non può essere ceduto a pena di nullità.
3. I sub-contratti sono regolati dall'art. 105 del Codice.
Art. 31 – Responsabilità in materia di subappalto
1. L'appaltatore resta in ogni caso responsabile in via esclusiva nei confronti della Stazione appaltante per l'esecuzione delle opere oggetto di subappalto, sollevando la Stazione appaltante medesima da ogni pretesa dei subappaltatori o da richieste di risarcimento danni avanzate da terzi in conseguenza all’esecuzione di lavori subappaltati.
2. L'appaltatore è responsabile in solido con il subappaltore in relazione agli obblighi retributivi e contributivi, ai sensi dell'articolo 29 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276. Nelle ipotesi di cui al comma 13, lettere a) e c) dell'art. 105 del Codice, l'appaltatore è liberato dalla responsabilità solidale di cui al primo periodo.
3. Il direttore dei lavori e il responsabile del procedimento, nonché il coordinatore per l’esecuzione in materia di sicurezza di cui al D.Lgs. 81/2008, provvedono a verificare, ognuno per la propria competenza, il rispetto di tutte le condizioni di ammissibilità e del subappalto.
4. Il subappalto non autorizzato comporta le sanzioni penali previste dal decreto-legge 29 aprile 1995, n. 139, convertito dalla legge 28 giugno 1995, n. 246 (ammenda fino a un terzo dell’importo dell’appalto, arresto da sei mesi ad un anno).
Art. 32 – Pagamento dei subappaltatori
1. La stazione appaltante non provvede al pagamento diretto dei subappaltatori e dei cottimisti, se non nei casi previsti dall’art. 105, co. 13 del D.Lgs 50/2016.
2. L’appaltatore è obbligato a trasmettere alla stessa Stazione appaltante, entro 20 giorni dalla data di ciascun pagamento effettuato a proprio favore, copia delle fatture quietanzate relative ai pagamenti da esso corrisposti ai medesimi subappaltatori, con l’indicazione delle eventuali ritenute di garanzia effettuate. L'appaltatore deve utilizzare, per i pagamenti al subappaltatore, i conti correnti bancari o postali, accesi presso banche o presso la soc. Poste Italiane s.p.a., dedicati, anche non in via esclusiva, alle commesse pubbliche (art. 3 legge 136 del 13.8.2010 e s.m. e i.) indicando il numero di CUP (codice unico progetto) e CIG del lavoro.
3. Il contratto di subappalto dovrà contenere la clausola risolutiva espressa, a pena di nullità assoluta del contratto stesso, con la quale l'appaltatore e il subappaltatore si assumono gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla legge 136/2010 e s.m. e i.
CAPO 9 - CONTROVERSIE, MANODOPERA, ESECUZIONE D'UFFICIO
Art. 33 - Accordo bonario e Controversie
1. L'accordo bonario è disciplinato dall'art. 205 del D.Lgs 50/2016.
2. Ove non si proceda all'accordo bonario la definizione di tutte le controversie derivanti dall'esecuzione del contratto è devoluta al Tribunale ordinario competente, in applicazione del comma 6-bis del Codice.
Art. 34 - Contratti collettivi e disposizioni sulla manodopera
1. L’appaltatore è tenuto all’esatta osservanza di tutte le leggi, regolamenti e norme vigenti in materia, nonché eventualmente entrate in vigore nel corso dei lavori, e in particolare:
a) nell’esecuzione dei lavori che formano oggetto del presente appalto, l’appaltatore si obbliga ad applicare integralmente il contratto nazionale di lavoro per gli operai dipendenti dalle aziende industriali edili e affini e gli accordi locali e aziendali integrativi dello stesso, in vigore per il tempo e nella località in cui si svolgono i lavori;
b) i suddetti obblighi vincolano l’appaltatore anche qualora non sia aderente alle associazioni stipulanti o receda da esse e indipendentemente dalla natura industriale o artigiana, dalla struttura o dalle dimensioni dell’impresa stessa e da ogni altra sua qualificazione giuridica;
c) è responsabile in rapporto alla Stazione appaltante dell’osservanza delle norme anzidette da parte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei rispettivi dipendenti, anche nei casi in cui il contratto collettivo non disciplini l’ipotesi del subappalto; il fatto che il subappalto non sia stato autorizzato non esime l’appaltatore dalla responsabilità, e ciò senza pregiudizio degli altri diritti della Stazione appaltante;
d) è obbligato al regolare assolvimento degli obblighi contributivi in materia previdenziale, assistenziale, antinfortunistica e in ogni altro ambito tutelato dalle leggi speciali. L'appaltatore deve trasmettere alla Stazione appaltante, prima dell’inizio dei lavori, la documentazione di avvenuta denunzia di inizio lavori effettuata agli enti previdenziali, assicurativi ed antinfortunistici, inclusa la Cassa edile ove dovuta.
Art. 35 - Risoluzione del contratto - Esecuzione d'ufficio dei lavori
1. La risoluzione del contratto si applica la disciplina di cui all’art. 108 del codice.
2. La risoluzione del contratto verrà attivata inoltre, ai sensi dell'art. 3 comma 9 bis della Legge 136 del 13 agosto 2010 e s.m. e i., in tutti i casi di mancato utilizzo del bonifico bancario o postale ovvero degli strumenti idonei a consentire la piena tracciabilità dei flussi finanziari.
3. La risoluzione del contratto trova applicazione dopo la formale messa in mora dell’affidatario e in contraddittorio con il medesimo
4. A titolo di primo risarcimento, la Stazione appaltante, provvederà subito dopo l’adozione del provvedimento di risoluzione in danno del contratto di appalto, alla escussione della cauzione definitiva,
riservandosi ogni altra successiva azione legale per il recupero dei danni non coperti dall’importo della cauzione.
5. Il contratto potrà essere risolto nel caso del mancato rispetto del “Patto di integrità in materia di contratti pubblici regionali” approvato con delibera di Giunta regionale n. 966/2014
CAPO 10- DISPOSIZIONI PER L’ULTIMAZIONE
Art. 36 - Ultimazione dei lavori - Conto finale
1. All'accertamento dell'ultimazione, si procederà in contradditorio con l'appaltatore ai sensi dell’art. 12 del decreto MIT n. 49/18.
2. Per l'eventuale completamento di lavorazioni di piccola entità, del tutto marginali e non incidenti sulla funzionalità e sull'uso dell'opera, non ancora eseguite ed accertate dalla Direzione Lavori, si procederà come previsto dal comma 1 del citato art. 12 Decreto MIT.
3. Il conto finale è redatto entro 30 giorni dalla data dell'ultimazione come sopra certificata.
Art. 37 - Termini per il collaudo o per l’accertamento della regolare esecuzione
1. Il certificato di collaudo è emesso entro il termine perentorio di sei mesi dall'ultimazione dei lavori ed ha carattere provvisorio; esso assume carattere definitivo trascorsi due anni dalla data dell'emissione. Decorso tale termine, il collaudo si intende tacitamente approvato anche se l'atto formale di approvazione non sia intervenuto entro i successivi due mesi. Qualora il certificato di collaudo sia sostituito dal certificato di regolare esecuzione, questo deve essere emesso entro tre mesi dall'ultimazione dei lavori.
2. Durante l’esecuzione dei lavori la Stazione appaltante può effettuare operazioni di collaudo o di verifica volte a controllare la piena rispondenza delle caratteristiche dei lavori in corso di realizzazione a quanto richiesto negli elaborati progettuali, nel capitolato speciale o nel contratto.
CAPO 11 - NORME FINALI
Art. 38 - Oneri e obblighi a carico dell’appaltatore
1. Oltre agli oneri di cui al D.P.R. 207/2010 per le parti ancora in vigore e al presente capitolato speciale, nonché a quanto previsto da tutti i piani per le misure di sicurezza fisica dei lavoratori, sono a carico dell'appaltatore gli oneri e gli obblighi che seguono:
a) l’esecuzione, presso gli Istituti autorizzati, di tutte le prove di cui al D.M. 14.1.2008 che verranno ordinate dalla direzione lavori, sui materiali e manufatti impiegati o da impiegarsi nella costruzione, compresa la confezione dei campioni e l’esecuzione di prove di carico che siano ordinate dalla stessa direzione lavori su tutte le opere in calcestruzzo semplice o armato e qualsiasi altra struttura portante, nonché prove di tenuta per le tubazioni;
b) la pulizia del cantiere e delle vie di transito e di accesso allo stesso, compreso lo sgombero dei materiali di rifiuto lasciati da altre ditte;
c) le spese, i contributi, i diritti, i lavori, le forniture e le prestazioni occorrenti per gli allacciamenti provvisori di acqua, energia elettrica, gas e fognatura, necessari per il funzionamento del cantiere e per l’esecuzione dei lavori, nonché le spese per le utenze e i consumi dipendenti dai predetti servizi;
d) la fornitura e manutenzione dei cartelli di avviso, di fanali di segnalazione notturna nei punti prescritti e di quanto altro indicato dalle disposizioni vigenti a scopo di sicurezza, nonché l’illuminazione notturna del cantiere;
e) l’idonea protezione dei materiali impiegati e messi in opera a prevenzione di danni di qualsiasi natura e causa, nonché la rimozione di dette protezioni a richiesta della direzione lavori; nel caso di sospensione dei lavori deve essere adottato ogni provvedimento necessario ad evitare deterioramenti di qualsiasi genere e per qualsiasi causa alle opere eseguite, restando a carico dell'appaltatore l’obbligo di risarcimento degli eventuali danni conseguenti al mancato od insufficiente rispetto della presente norma;
f) l’adozione, nel compimento di tutti i lavori, dei procedimenti e delle cautele necessarie a garantire l’incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori stessi e dei terzi, nonché ad evitare danni ai beni pubblici e privati, osservando le disposizioni contenute nelle vigenti norme in materia di prevenzione infortuni; con ogni più ampia responsabilità in caso di infortuni a carico dell'appaltatore, restandone sollevati la Stazione appaltante, nonché il personale preposto alla direzione e sorveglianza dei lavori.
2. Al fine di rendere facilmente individuabile la proprietà degli automezzi adibiti al trasporto dei materiali per l'attività dei cantieri, la bolla di consegna del materiale dovrà indicare il numero di targa e il nominativo del proprietario degli automezzi medesimi. (art 4 Legge 136 del 13.8.2010 e s.m. e i.)
3. E’ a carico e a cura dell’affidatario la custodia e la tutela del cantiere, di tutti i manufatti e dei materiali in esso esistenti, anche se di proprietà della Stazione appaltante e ciò anche durante periodi di sospensione dei lavori e fino alla presa in consegna dell’opera da parte della Stazione appaltante.
4 L’affidatario deve predisporre ed esporre in sito almeno un cartello indicatore, con riferimento alla Circolare del Ministero dei LL.PP. dell’1 giugno 1990, n. 1729/UL, e comunque sulla base di quanto indicato nella allegata tabella «B», curandone i necessari aggiornamenti periodici.
Art. 39 – Spese contrattuali, imposte, tasse
1. Sono a carico dell’appaltatore senza diritto di rivalsa:
a) le spese contrattuali;
b) le tasse e gli altri oneri per l’ottenimento di tutte le licenze tecniche occorrenti per l’esecuzione dei lavori e la messa in funzione degli impianti;
c) le tasse e gli altri oneri dovuti ad enti territoriali (occupazione temporanea di suolo pubblico, passi carrabili, permessi di scarico, canoni di conferimento a discarica ecc.) direttamente o indirettamente connessi alla gestione del cantiere e all’esecuzione dei lavori;
d) le spese, le imposte, i diritti di segreteria e le tasse relativi al perfezionamento e alla registrazione del contratto.
2. Sono altresì a carico dell’appaltatore tutte le spese di bollo per gli atti occorrenti per la gestione del lavoro, dalla consegna alla data di emissione del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione.
3. A carico dell'appaltatore restano inoltre le imposte e gli altri oneri, che, direttamente o indirettamente gravino sui lavori e sulle forniture oggetto dell'appalto.
4. Il presente contratto è soggetto all’imposta sul valore aggiunto (I.V.A.); l’I.V.A. è regolata dalla legge; tutti gli importi citati nel presente capitolato speciale d’appalto si intendono I.V.A. esclusa.
PARTE SECONDA PRESCRIZIONI TECNICHE
CAPO 12 - QUALITÀ E PROVENIENZA DEI MATERIALI
Art. 40 – Provvista dei materiali
L'Affidatario assumerà per contratto, l'obbligo di provvedere tempestivamente alla provvista di tutti i materiali occorrenti per l'esecuzione dei lavori compresi nel contratto o comunque ordinati dalla Direzione Lavori quali che possano essere le difficoltà di approvvigionamento.
L'Affidatario dovrà dare notizia alla Direzione Lavori della provenienza dei materiali e delle eventuali successive modifiche della provenienza stessa.
L'affidatario è tenuto, su richiesta della D.L., a fornire le bolle di accompagnamento e le specifiche tecniche/certificazioni dei materiali a qualunque scopo utilizzati.
Art. 41 – Materiali in genere
Ognuno di questi prodotti deve rispondere alle caratteristiche richieste dalle Norme Tecniche per le Costruzioni D.M. 14 gennaio 2008.
I materiali in genere occorrenti per la costruzione delle opere proverranno da quelle località che la Impresa riterrà di sua convenienza, purché, ad insindacabile giudizio della Direzione, siano riconosciuti delle migliori qualità della specie e rispondano ai requisiti appresso indicati:
A) Acqua
L'acqua per gli impasti delle malte e dei conglomerati, nonché per la bagnatura dei materiali e delle murature eseguite, sarà dolce, limpida, priva di materie limose e comunque non aggressiva.
B) Sabbia
La sabbia sarà del fiume Po, di frantoio o di cava, provvista a grana fina, media o grossa, a seconda della destinazione d'uso. Essa dovrà essere ben lavata e vagliata, ruvida al tatto, stridente allo sfregamento, scevra da materie terrose e da sostanze organiche e non dovrà provenire da rocce alterate o gessose.
C) Ghiaia, ghiaietto, ghiaiettino
La ghiaia, il ghiaietto ed il ghiaiettino dovranno essere esenti da qualsiasi impurità, terra, sabbia ed altre materie, vagliati ed accuratamente lavati prima del loro impiego. A seconda delle dimensioni si distingueranno:
- fra i 2 ed i 4 cm. la ghiaia
- fra 1 ed i 2 cm. il ghiaietto
- fra mm. 4 e cm. 1 il ghiaiettino
La ghiaia, il ghiaietto ed il ghiaiettino per i conglomerati potranno essere sostituiti con pietrisco di frantoio purché vengano mantenute le prescrizioni precedenti e dovranno provenire dalla frantumazione di rocce compatte, non gessose né gelive.
D) Ciottolo e pietrame
Il ciottolo ed il pietrame da impiegare nella costruzione di vespai e drenaggi dovranno essere di grana compatta e di pietra non geliva, preventivamente vagliato e della pezzatura idonea indicata dalla Direzione Lavori.
E) Pietrame ciclopico
Il pietrame ciclopico da impiegare nella costruzione di scogliere di ogni tipo, nelle dimensioni previste dalla Direzione Lavori, dovrà essere inalterabile, tenace, privo di fratture e piani di scistosità, e il peso di volume P dovrà essere maggiore o uguale a 2,5 t/mc., il peso specifico p dovrà essere maggiore o uguale a 2,6 g/cmc. ed il grado di compattezza C = P/p dovrà essere maggiore o uguale a 0,95. La roccia, costituente i massi, non deve risultare geliva alla prova eseguita secondo le Norme del R.D. 16 novembre 1939 - XVIII N° 2232, relativo all'accettazione delle pietre naturali da costruzione.
F) Cemento
Il cemento dovrà essere in polvere finissima, non commisto a impurità e dovrà rispondere alle norme vigenti sui leganti idraulici (con particolare riferimento alle Norme Tecniche per le Costruzioni D.M. 14 gennaio 2008). Le resistenze a tensione e compressione, per la malta normale nel rapporto cemento-sabbia di uno a tre, non dovranno in nessun caso essere minori delle resistenze previste dalle norme vigenti in merito ai requisiti di accettazione e al controllo di qualità dei cementi. I cementi a rapida presa potranno essere impiegati solo per lavori provvisori o di sussidio e d'accordo con la Direzione dei Lavori.
G) Acciaio per c.a.
L’acciaio da cemento armato ordinario comprende:
• barre d’acciaio tipo B450C (6 mm ≤Ø≤ 50 mm), rotoli tipo B450C (6 mm ≤Ø≤ 16 mm);
• prodotti raddrizzati ottenuti da rotoli con diametri ≤ 16 mm per il tipo B450C;
• reti elettrosaldate (6 mm ≤Ø≤ 12 mm) tipo B450C;
• tralicci elettrosaldat1 (6 mm ≤Ø≤ 12 mm) tipo B450C
Ognuno di questi prodotti deve rispondere alle caratteristiche richieste dalle Norme Tecniche per le Costruzioni D.M. 14 gennaio 2008 che specifica le caratteristiche tecniche che devono essere verificate, i metodi di prova, le condizioni di prova e il sistema per l’attestazione di conformità per gli acciai destinati alle costruzioni in cemento armato che ricadono sotto la Direttiva Prodotti CPD (89/106/CE). L’acciaio deve essere qualificato all’origine, deve portare impresso, come prescritto dalle suddette norme, il marchio indelebile che lo renda costantemente riconoscibile e riconducibile inequivocabilmente allo stabilimento di produzione. Le proprietà meccaniche, saldabilità e composizione chimica, le prove di piega e raddrizzamento, l’aderenza e la geometria superficiale devono essere in accordo con quanto specificato nelle Norme Tecniche per le Costruzioni D.M. 14 gennaio 2008. La proprietà di resistenza a fatica deve essere determinata secondo le norme UNI EN 15630. In cantiere è ammessa esclusivamente la fornitura e l’impiego di acciai B450C saldabili e ad aderenza migliorata, qualificati e controllati secondo le procedure indicate nel
D.M. 14 gennaio 2008. Tutte le forniture di acciaio devono essere accompagnate dall’”Attestato di Qualificazione” rilasciato dal Consiglio Superiore LL. PP. – Servizio Tecnico Centrale.
H) Acciaio laminato per carpenteria
L'acciaio laminato da impiegarsi in opere di carpenteria metallica dovrà corrispondere alle caratteristiche stabilite dalle norme contenute nelle Norme Tecniche per le Costruzioni D.M. 14 gennaio 2008
I) Materiali diversi
Tutti gli altri materiali di cui possa occorrere l’impiego nella esecuzione dei lavori dovranno essere delle migliori qualità e di pieno gradimento della Direzione Lavori. L’impresa dovrà effettuare l’allontanamento e la sostituzione quando, ad insindacabile giudizio della Direzione Lavori, i materiali predetti non presentassero i requisiti richiesti. La D.L. si riserva, in qualsiasi fase dei lavori, facoltà di prelevare campioni per il controllo dei materiali impiegati.
Art. 42 – Malte e conglomerati
Malte e conglomerati dovranno rispondere alle norme vigenti (con particolare riferimento alle Norme Tecniche per le Costruzioni D.M. 14 gennaio 2008). I quantitativi dei diversi materiali da impiegare per la composizione delle Tutti i manufatti in c.a. e c.a.p. potranno essere eseguiti impiegando unicamente cementi provvisti di attestato di conformità CE che soddisfino i requisiti della norma UNI EN 197-1:2006.
Il D.L. potrà richiedere controlli di accettazione sul cemento in arrivo in cantiere nel caso che il calcestruzzo sia prodotto da impianto di preconfezionamento installato nel cantiere stesso. Il prelievo del cemento dovrà avvenire al momento della consegna in conformità alla norma UNI EN 196-7. Gli aggregati utilizzabili, ai fini del confezionamento del calcestruzzo, debbono possedere marcatura CE secondo DPR 246/93 e successivi decreti attuativi. Gli aggregati debbono essere conformi ai requisiti della normativa UNI EN 12620 e UNI 8520-2 con i relativi riferimenti alla destinazione d’uso del calcestruzzo. Per la produzione di calcestruzzo dovranno essere impiegate le acque potabili e quelle di riciclo conformi alla UNI EN 1008:2003. Gli additivi per la produzione del calcestruzzo devono possedere la marcatura CE ed essere conformi, in relazione alla particolare categoria del prodotto cui essi appartengono, ai requisiti imposti dai rispettivi prospetti della norma UNI EN 934. Le ceneri volanti e i fumi di silice debbono essere conformi rispettivamente alla norma UNI EN 450 e UNI EN 13263. Per le classi di resistenza si fa riferimento alle Xxxxx Xxxxxxxx per le Costruzioni D.M. 14 gennaio 2008. Ogni calcestruzzo dovrà soddisfare i requisiti di durabilità in accordo con quanto richiesto dalle norme UNI 11104 e UNI EN 206-1 e dalle Linee Guida sul Calcestruzzo Strutturale in base alla classe di esposizione ambientale della struttura cui il calcestruzzo è destinato. In accordo alle Norme Tecniche per le Costruzioni D.M. 14 gennaio 2008 per la produzione del calcestruzzo si possono configurare due differenti possibilità:
1. calcestruzzo prodotto senza processo industrializzato;
2. calcestruzzo prodotto con processo industrializzato
Nel primo caso la produzione deve essere effettuata sotto la diretta vigilanza del D.L. in base a quanto previsto dalle Norme Tecniche per le Costruzioni D.M. 14 gennaio 2008 e dall’art. 59 del D.P.R. 380/2001. Nel secondo caso si fa riferimento alle Norme Tecniche per le Costruzioni D.M. 14 gennaio 2008 che definiscono come calcestruzzo prodotto con processo industrializzato quello prodotto mediante impianti, strutture e tecniche organizzate sia in cantiere che in uno stabilimento esterno al cantiere stesso.
PRESCRIZIONI PER GLI INGREDIENTI UTILIZZATI PER IL CONFEZIONAMENTO DEL CONGLOMERATO
A1) Acqua di impasto conforme alla UNIEN 1008
A2) Additivo super fluidificante conforme ai prospetti 3.1 e 3.2 o super fluidificante ritardante conforme ai prospetti 11.1 e 11.2 della norma UNI-EN 934-2
A3) Additivo ritardante (eventuale solo per getti in climi molto caldi) conforme al prospetto 2 della UNI-EN 934-2
A4) Aggregati provvisti di marcatura CE conformi alle norme UNI-EN 12620 e 8520-2. In particolare: A4.1 - Aggregati con massa volumica media del granulo non inferiore a 2.6 Kg/l
A4.2 - Classe di contenuto di solfati AS0.2 e AS0.8 rispettivamente per gli aggregati grossi e per le sabbie;
A4.3 - Contenuto totale di zolfo inferiore allo 0.1%;
A4.4 - Assenza di minerali nocivi o potenzialmente reattivi alle alcali (UNI-EN 932-3 e UNI 8520/2) o in alternativa aggregati con espansioni su prismi di malta, valutate con la prova accelerata e/o con la prova a lungo termine in accordo alla metodologia prevista dalla UNI 8520-22, inferiori ai valori massimi riportati nel prospetto 6 della UNI 8520 parte 2.
A5) Cemento CE II/A-L 42.5R conforme alla norma XXX-XX 000-0
A6) Ceneri volanti e fumi di silice conformi rispettivamente alla norma UNI-EN 450 e UNI-EN 13263 parte 1 e 2.
PRESCRIZIONI PER IL CALCESTRUZZO
B1) Calcestruzzo a prestazione garantita (EN 206-1) B2) Classi di esposizione ambientale: XC2
B3) Rapporto a/c max: 0.60
B4) Classe di resistenza a compressione minima: C (25/30)
B5) Controllo di accettazione: tipo A (tipo B per volumi complessivi di calcestruzzo superiori a 1500 m3) B6) Dosaggio minimo di cemento: 300 Kg/m3
B7) Aria intrappolata: 1.5 + 0.5 %
B9) Diametro massimo dell’aggregato: 32 mm (Per interferri inferiori a 35 mm utilizzare aggregati con pezzatura 20 mm)
B10) Classe di contenuto di cloruri del calcestruzzo: Cl 0.4 B11) Lavorabilità al getto: S4 oppure S5
B12) Volume di acqua di bleeding (UNI 7122): < 0.1%
PRESCRIZIONI PER LA STRUTTURA
C1) Copriferro minimo: 30 mm (40 per opere in c.a.p)
C2) Controllo dell’esecuzione dell’opera: C(x/y) opera > 0,85 C(x/y)
C3) Scassero oppure durata minima della maturazione umida da effettuarsi mediante ricoprimento della superficie non casserata con geotessile bagnato ogni 24 ore (o con altro metodo di protezione equivalente): 7 giorni Quando la Direzione dei Lavori ritenesse di variare tali proporzioni, l'Impresa sarà obbligata ad uniformarsi alle prescrizioni della medesima, salvo le conseguenti variazioni di prezzo in base alle nuove proporzioni previste. I materiali, le malte ed i conglomerati, esclusi quelli forniti in sacchi di peso determinato, dovranno ad ogni impasto essere misurati con apposite casse della capacità prescritta dalla Direzione dei Lavori e che l'Impresa sarà in obbligo di provvedere e mantenere a sue spese costantemente su tutti i piazzali ove verrà effettuata la manipolazione. Per i conglomerati cementizi semplici ed armati gli impasti dovranno essere eseguiti in conformità delle prescrizioni contenute nelle norme vigenti. Gli impasti, sia di malta che di conglomerato, dovranno essere preparati soltanto nella quantità necessaria per l'impiego immediato. É ammesso che la Impresa Affidataria si rifornisca presso centrali pubbliche di betonaggio, i cui nominativi dovranno essere preventivamente comunicati alla Direzione Lavori, la quale si riserva comunque la facoltà di richiedere, in ogni momento, certificazione della composizione dei calcestruzzi forniti da dette centrali. I residui di impasto che non avessero, per qualsiasi ragione, immediato impiego, dovranno essere gettati a rifiuto.
Scavi
CAPO 13 – ORDINE E MODO DI ESECUZIONE DEI LAVORI
Art. 43 – Modalità di esecuzione dei lavori
Gli scavi saranno eseguiti nelle forme e dimensioni risultanti dai relativi disegni, salvo le eventuali varianti che l'Amministrazione Affidataria crederà di adottare. L'Amministrazione si riserva il diritto di disporre affinché il materiale di risulta dello scavo sia condotto a rifiuto od a deposito in zona che indicherà, di volta in volta, la Direzione dei Lavori. Sono a totale carico dell'Impresa affidataria le indennità da corrispondere ai proprietari od ai conduttori delle proprietà per l'abbattimento delle piante nella sede dei lavori, per frutti pendenti, per i depositi temporanei o permanenti di terra, pietrame, gabbioni, ecc., per passaggi di mezzi di trasporto e per ogni altro danno.
Riporti in terra ed arginature
I vani circostanti i manufatti verranno riempiti diligentemente con le materie migliori, sane ed aride provenienti dagli scavi, opportunamente vagliate o con materie prese fuori dal lavoro. I riempimenti dovranno eseguirsi con la precauzione di caricare uniformemente le murature così da evitare sfiancature e deterioramenti alle medesime e di non caricare le tubazioni dei pubblici servizi di acqua, gas, ecc. in modo da deformarne l'andamento o da provocarne la rottura. La terra sarà proveniente dagli scavi aperti per i canali
e le tubazioni o da altre zone che la Direzione dei lavori, su segnalazione dell'Affidatario, indicherà di volta in volta a suo giudizio insindacabile. La terra per costruzione di arginature, ecc. dovrà essere accuratamente spurgata dalle erbe, dalle radici e da ogni sostanza vegetale, nonché dalla sabbia e dovrà provenire da cave di gradimento della Direzione dei Lavori. La terra da impiegare dovrà essere sminuzzata e disposta in strati a cordoli regolari, orizzontali, alti non più di cm. 30, ben battuti con adeguati mezzi meccanici. La Direzione dei Lavori potrà ordinare che i cordoli vengano eseguiti con spessore minore, qualora ritenga, a suo giudizio insindacabile, che il costipamento del rinterro avvenga in modo insufficiente e ciò senza che l'Impresa appaltatrice possa avanzare pretese di ulteriori compensi. I nuovi argini dovranno, per la parte interna e superiore, essere scrupolosamente rinzollati. A tal uopo l'Affidatario, prima degli scavi e dei sovralzi, dovrà provvedere a togliere le zolle dalle superfici da lavorare e ad accatastarle in luogo idoneo, avendo cura che le radici delle erbe abbiano a soffrirne il meno possibile. Appena sarà stato eseguito il sovralzo ed il terreno avrà avuto il primo assestamento, le zolle dovranno essere riprese e sistemate nelle scarpate del canale e superiormente alle parti sovralzate. In tale operazione l'Affidatario dovrà badare a che le erbe abbiano ad attecchire e perciò dovranno essere abbondantemente bagnate e dovranno essere sostituite quelle parti di manto erboso che risultassero disseccate. Sulla sponda a campagna dovrà essere seminato, in stagione opportuna, il loietto, affinchè il terreno nudo si inerbisca. Anche questa operazione dovrà essere eseguita con cura per evitare di lasciare zone prive di erba. Le arginature dovranno avere le altezze previste dal progetto all'atto del collaudo; a tal fine, prevedendo un naturale assestamento del terreno, l'Impresa esecutrice dovrà aver cura di costruire le arginature di altezza maggiore, in modo da assicurare nel tempo una quota della sommità non inferiore a quella prevista. Sono a totale carico della Impresa esecutrice le indennità da corrispondere ai proprietari e conduttori dei fondi, per l'abbattimento di piante per danni a frutti pendenti, per i depositi temporanei di terra, per passaggio di mezzi di trasporto e per ogni altro danno eventualmente provocato. Nel prezzo di elenco é compreso ogni altro onere derivante dallo scavo della terra, dal carico, dal trasporto, dallo scarico, la regolarizzazione dei terrapieni e delle cave, il costipamento e la profilatura dei cigli.
Demolizioni e rimozioni
Le demolizioni di pavimentazioni e di murature e le rimozioni devono essere eseguite con ordine e con le necessarie precauzioni in modo da prevenire qualsiasi infortunio agli addetti al lavoro, da non danneggiare le opere che devono essere conservate, e da non deteriorare i materiali risultanti i quali tutti devono ancora potersi reimpiegare utilmente, restando l'Affidatario responsabile verso l'Amministrazione di ogni inadempienza. I materiali di scarto provenienti dalle demolizioni devono essere, sempre a spese dell'Affidatario, trasportati a rinterro od a rifiuto alle pubbliche discariche. Con i prezzi stabiliti in elenco sono compensate tutte le suddette operazioni.
Gabbioni
Saranno costituiti da manufatti scatolari di dimensioni definite dal progetto, con maglia esagonale 8x10 in filo di diametro 3mm di ferro zincato Zinco-Alluminio (5%), Cerio, Lantanio, conformi per tutte le caratteristiche tecniche e prestazionali alle “Linee Guida per la redazione di Capitolati per l’impiego di rete metallica a doppia torsione” emanate dal Consiglio Superiore dei LL.PP. (n. 16 del maggio 2006).
Gabbionate
La muratura in pietra a secco per riempimento di gabbioni dovrà essere eseguita con scapoli di pietra o lapidei delle maggiori dimensioni possibili. La definizione della tipologia del riempimento sarà definita dalla
D.L. ed in ogni caso le gabbionate dovranno essere uniformi. E' consentito anche l'uso di pietre di piccole dimensioni purché siano tali da non passare attraverso le maglie dei gabbioni ed abbiano un peso non inferiore a Kg. 3. Nei gabbioni sarà applicato un sufficiente numero di tiranti. Eseguito il riempimento, che dovrà presentare un ottimo facciavista (anche nelle parti eventualmente interrate), si procederà alla chiusura del gabbione legando i bordi del coperchio ai bordi delle pareti con almeno tre cuciture a metro lineare, con filo di diametro minimo pari a 2mm. Allo stesso modo dovranno essere legati i gabbioni a quelli contigui. A lavoro ultimato le pareti del gabbione dovranno risultare ben tese, non deformate e con gli spigoli ben profilati.
Taglio piante di alto fusto e/o vegetazione spontanea
Il taglio delle piante di alto fusto ed il disboscamento e taglio del sottobosco si devono effettuare rasi al suolo
con accatastamento del legname pregiato, a disposizione dell'Amministrazione Finanziaria, in appositi luoghi che verranno di volta in volta indicati dalla D.L. e con trasporto a rifiuto, fuori alveo, di ramaglie ed altro materiale di risulta.
Armatura dello scavo.
Ove in fase progettuale o in fase esecutiva sia prevista la realizzazione dell'armatura dello scavo è fatto divieto all'appaltatore di rimuovere di propria iniziativa tale opera e di esimersi dal realizzarla.
Opere di protezione spondale in massi naturali
Le opere di protezione realizzate in massi sono caratterizzate da una berma di fondazione e da una mantellata di rivestimento della sponda. La berma sarà realizzata in maniera differente a seconda che il corso d'acqua presenti livelli d'acqua permanenti o sia interessato da periodi di asciutta. La mantellata dovrà essere sistemata faccia a vista, intasata con terreno vegetale e opportunamente seminata. I massi da impiegare dovranno essere approvvigionati a piè d'opera lungo il fronte del lavoro; la ripresa ed il trasporto del materiale al luogo di impiego dovranno essere fatti senza arrecare alcun danno alle sponde. Il materiale dovrà essere accostato con l'utilizzo di tavoloni o scivoloni, in grado di proteggere le opere idrauliche: è tassativamente vietato il rotolamento dei massi lungo le sponde. Per lavori eseguiti in assenza di acqua, in corsi d'acqua soggetti ad asciutta, oppure, in condizioni di magra, con livelli d'acqua inferiori a 0.50 m, la berma sarà realizzata entro uno scavo di fondazione di forma prossima a quella trapezia. I massi dovranno essere collocati in opera uno alla volta, in maniera che risultino stabili e non oscillanti e in modo che la tenuta della berma nella posizione più lontana dalla sponda sia assicurata da un masso di grosse dimensioni. Se i lavori andranno eseguiti sotto il pelo dell'acqua, i massi saranno collocati alla rinfusa in uno scavo di fondazione delle dimensioni prescritte, verificando comunque la stabilità dell'opera. La mantellata andrà realizzata a partire dal piede e procedendo verso l'alto. Le scarpate dovranno essere previamente sagomate e rifilate alla pendenza e alle quote prescritte per il necessario spessore al di sotto del profilo da realizzare a rivestimento eseguito. Ciascun elemento dovrà essere posato in modo che la giacitura risulti stabile e non oscillante, indipendentemente dalla posa in opera degli elementi adiacenti; i giunti dovranno risultare sfalsati sia in senso longitudinale che in senso trasversale e dovranno essere tali da assicurare lo stretto contatto degli elementi fra loro senza ricorrere all'impiego di scaglie o frammenti.
Dovrà essere particolarmente curata la sistemazione faccia a vista del paramento lato fiume, in modo da
fargli assumere l'aspetto di un mosaico grezzo, con assenza di grandi vuoti o soluzioni di continuità. Se prescritto, le mantellate saranno intasate con terreno vegetale ed opportunamente seminate fino ad attecchimento della coltre erbosa.
Opere in pietrame ciclopico
Dovrà essere rispettata la pezzatura prevista in progetto; Per la realizzazione della fondazione dovrà essere preventivamente deviata la corrente fluida al fine di realizzare uno scavo di forma regolare che permetta una agevole misurazione dagli addetti alla contabilizzazione; lo scavo sarà successivamente riempito con i massi previsti che dovranno essere adeguatamente sistemati al fine di costituire un solido appoggio ai vari strati costituenti l'elevazione della scogliera. La Direzione Lavori potrà richiedere il completo esaurimento dell'acqua nello scavo anche mediante l'ausilio di pompa con adeguata portata; L'elevazione della scogliera dovrà essere eseguita sistemando i massi in modo da ridurre al minimo gli interspazi con il lato più pianeggiante verso l'esterno anche per scogliere non facciavista; l'allineamento e la quota della sommità saranno costantemente controllati mediante traguardi e xxxxxx appositamente predisposte. Nel caso di intasamento, gli interstizi fra masso e masso delle difese in massi dovranno essere completamente saturate di conglomerato cementizio e stuccate nella parte a vista Il calcestruzzo preconfezionato, all'ingresso in cantiere, dovrà essere accompagnato da regolare bolletta nella quale risulti indicato il volume fornito e la sua resistenza caratteristica a 28 gg..
Noli di macchine operatrici
Le macchine operatrici, delle caratteristiche e potenza definite dal progetto, saranno comprensive di operatore, carburante e lubrificante. Dovranno essere in ottimo stato manutentivo e di funzionalità ed opportunamente revisionate ed a norma di legge. A tal proposito dovrà essere tenuto a disposizione delle
D.L. e del Coordinatore per la sicurezza, il libretto relativo alle manutenzioni e revisioni di ogni singola macchina.
Ripristino dei luoghi.
Solo nel caso ne ricorrano gli estremi, il ripristino dei luoghi sarà misurato e compensato come un’unica voce comprendente gli oneri sostenuti dall’Impresa per la demolizione ed il ripristino, al termine dei lavori, di muretti, pavimentazioni, selciati, ecc., secondo lo stato originario e con materiali uguali o simili ai precedenti ed in ogni caso, concordati con i rispettivi proprietari e accettati dalla D.L.
MURATURE IN GETTO DI CALCESTRUZZO E OPERE IN CEMENTO ARMATO
Impalcature di sostegno
Le impalcature di sostegno dei getti di calcestruzzo devono avere una rigidezza sufficiente per sopportare, senza deformazioni nocive al buon esito dell'opera, tutte le azioni cui esse sono sottoposte durante l'esecuzione dei lavori.
Casseri
I casseri devono soddisfare alle condizioni di impermeabilità ed ai limiti di tolleranza dimensionale definiti dal progetto esecutivo o indicati dalle normative specifiche, nonché presentare lo stato superficiale desiderato. I casseri devono avere una rigidezza sufficiente per sopportare, senza deformazioni nocive, tutte le azioni che si generano durante l'esecuzione dei lavori ed in particolare le spinte del calcestruzzo fresco e le azioni prodotte dal suo costipamento. Comunque, salvo prescrizioni più restrittive, connesse alla tecnologia costruttiva e/o ad esigenze funzionali, di finitura ed estetiche, si consente che le deformazioni dei casseri diano luogo ad una variazione massima del 4% degli spessori dei getti.
I casseri devono rispettare le controfrecce stabilite dal progetto esecutivo, per assicurare la forma corretta e definitiva delle opere, tenuto conto di tutti gli effetti (di carattere istantaneo o differito nel tempo) che tendono a farla variare. Inoltre, non devono impedire le deformazioni proprie del calcestruzzo (ritiro, deformazioni elastiche e viscose), il regolare funzionamento dei giunti e delle unioni.
I casseri devono essere costruiti in maniera tale da permettere agevolmente la pulizia prima del getto e non ostacolare la corretta messa in opera del calcestruzzo. A quest'ultimo scopo devono presentare i necessari accorgimenti (smussi, sfiati e simili) atti a favorire la fuoriuscita dell'aria durante le operazioni di getto e costipamento e consentire quindi un perfetto riempimento. Inoltre, i giunti dei casseri devono essere quanto più possibile stagni, affinché si perda la minor quantità possibile di pasta di cemento durante le suddette operazioni. Prima del getto, i casseri devono essere puliti in maniera da eliminare polvere o detriti di qualsiasi natura e abbondantemente bagnati, se realizzati con materiali assorbenti l'acqua. Inoltre, é consigliabile trattare i casseri con prodotti che agevolino la scasseratura. Questi prodotti non devono lasciare tracce indesiderate sulla superficie del calcestruzzo, devono essere facilmente asportabili per consentire la ripresa dei getti e devono permettere l'eventuale applicazione di ricoprimenti o rivestimenti.
Scasserature o disarmi
Il disarmo deve avvenire per gradi ed in modo da evitare azioni dinamiche. Il disarmo non deve avvenire prima che la resistenza del conglomerato abbia raggiunto il valore necessario in relazione all'impiego della struttura all'atto del disarmo, tenendo anche conto delle altre esigenze progettuali e costruttive; la decisione é lasciata al giudizio del direttore dei lavori. In assenza di specifici accertamenti della resistenza del conglomerato, e in normali condizioni esecutive ed ambientali di getto e di maturazione, é opportuno osservare i seguenti tempi minimi di disarmo. Per getti eseguiti con conglomerato di cemento normale.
-sponde dei casseri di travi e pilatri. 3 giorni,
-armature di solette di luce modesta:10 giorni,
-puntelli e centine di travi, archi e volte, ecc.: 24 giorni;
-strutture a sbalzo: 28 giorni.
Per getti eseguiti con conglomerato di cemento ad alta resistenza:
-sponde dei casseri di travi e pilastri: 2 giorni;
-armatura di solette di luce modesta: 4 giorni;
-puntelli e centine di travi, archi, volte, ecc, 12 giorni;
-strutture a sbalzo: 14 giorni.
Armature
Di norma si impiegano i tipi di armatura previsti dalle Norme Tecniche per le Costruzioni D.M. 14 gennaio 2008 purché risultino definite tutte le loro caratteristiche geometriche e meccaniche, come ivi indicato. Le armature di ogni tipo devono essere adeguatamente protette durante il trasporto e la permanenza nelle aree di deposito, contro tutte le azioni di varia natura che possono intaccarne le caratteristiche meccaniche e geometriche. In particolare, devono restare pulite tutte le sostanze (grassi, oli, terra, ecc.) che possono nuocere alla loro conservazione e/o impiego. Tutte le armature devono essere classificate in base al tipo, alla qualità, e al lotto di provenienza dell'acciaio. Prima dell'impiego, dovrà essere esaminato lo stato della loro superficie, in specie dopo una lunga permanenza a deposito, al fine di accertare che non si siano manifestate alterazioni dannose. La sagomatura delle barre deve essere effettuata meccanicamente a mezzo di mandrini o con ogni altro procedimento che permetta di ottenere i raggi di curvatura stabiliti dal progetto esecutivo, evitando accentuazioni locali della curvatura stessa. La sagomatura a caldo non é ammessa per gli acciai induriti o trattati termicamente, mentre é consentita per gli acciai naturali. Per le barre di diametro > 25 mm. é necessario, nella sagomatura a caldo, disporre di apparecchiature di controllo della temperatura al fine di evitare surriscaldamenti nocivi. Tutte le armature devono essere poste in opera nelle posizioni stabilite dal progetto esecutivo e nel rispetto delle relative tolleranze. Esse vanno fissate con dispositivi adeguati (legature, supporti, distanziatori, ecc.) in modo che non si verifichino spostamenti durante le operazioni di getto e costipamento. É proibito posare le armature sui casseri e sollevarle successivamente, durante il getto, alla quota di progetto. Le legature i supporti ed i distanziatori, devono sopportare tutte le azioni che si generano durante le operazioni di getto e costipamento, garantendo che le armature restino nelle posizioni volute. Dopo l'indurimento del calcestruzzo, non devono dar luogo a fessurazioni o costituire veicolo per infiltrazioni. I supporti possono essere di calcestruzzo o di malta (con caratteristiche simili a quelle dell'opera), di cemento-amianto, di sostanze plastiche, o di materiali metallici, questi ultimi debbono essere protetti da un rivestimento adeguato, per evitare la eventuale comparsa di ruggine in superficie, ed il loro impiego resta talvolta subordinato al rischio di corrosione elettrolitica. Per i supporti in plastica, al fine di garantire la solidarietà con il calcestruzzo, é necessario verificare che la loro superficie sia forata per almeno il 25%.
Messa in opera
La messa in opera del conglomerato deve avvenire in maniera tale che il calcestruzzo conservi la sua uniformità, anche con l'ausilio di pompa, evitando il pericolo della segregazione dei componenti, curando che esso non venga a contatto con strati di polvere o rifiuti di qualsiasi natura e con elementi suscettibili di assorbire acqua senza che questi siano adeguatamente bagnati prima del getto. É essenziale poi che il getto sia costipato in misura tale che si ottenga un calcestruzzo compatto, il riempimento dei casseri e l'avvolgimento delle armature metalliche. L'operazione di trasporto deve terminare in tempo utile per consentire il getto nelle condizioni di lavorabilità previste e comunque prima dell'inizio della presa. Il calcestruzzo deve essere trasportato dal luogo di fabbricazione al luogo d'impiego in condizioni tali da evitare possibili segregazioni tra i componenti dell'impasto e la perdita di uno qualunque di essi (in particolare una eccessiva evaporazione dell'acqua) o l'intrusione di materie estranee. Nel caso di trasporto con mezzi dotati di agitatore oppure con autobetoniere, pur essendo limitato il rischio di una segregazione, lo scarico del calcestruzzo dovrà avvenire entro 1,5 - 2,5 ore dalla sua confezione, in relazione al tipo di cemento, alle caratteristiche dell'impasto, alle condizioni ambientali ed alla lavorabilità richiesta per il getto. Salvo la necessità di riferirsi a precise indicazioni per l'adozione del pompaggio nel trasporto del calcestruzzo, si raccomanda che il diametro dei tubi sia proporzionato al diametro massimo (D) dell'aggregato usato, verificando che il rapporto (diam. tubo) /D sia almeno maggiore di 3. Inoltre, al fine di limitare interruzioni, intasamenti, o comunque difficoltà durante il pompaggio, é opportuno scegliere aggregati tondeggianti, arricchire il contenuto di cemento, impiegare eventualmente idonei additivi, garantire un adeguato contenuto di fine nella sabbia. Il calcestruzzo deve essere messo in opera nel più breve tempo possibile dopo la sua confezione e, in ogni caso, prima dell'inizio della presa, stendendolo in strati orizzontali. Nel caso di getto per caduta libera con altezza che possa provocare la segregazione dei componenti, o quando questa possa derivare dal verificarsi di altre condizioni, si consiglia l'impiego di canalette a superficie liscia. Durante il getto non si deve assolutamente modificare la consistenza del
calcestruzzo con aggiunte di acqua. Qualsiasi operazione di costipamento deve essere eseguita prima dell'inizio della presa del cemento. Il costipamento di natura meccanica potrà avvenire mediante vibrazione. Le vibrazioni possono essere applicate al getto attraverso i casseri, attraverso le armature, oppure direttamente al getto stesso. La forma, le dimensioni e le posizioni di applicazione degli attrezzi vibranti, la frequenza, l'ampiezza e la durata della vibrazione, nonché l'entità della massa vibrante, devono essere commisurate alle caratteristiche geometriche della massa di calcestruzzo da vibrare, alle armature, agli incorpori ed alla disposizione di questi nel getto, nonché alla composizione granulometrica del calcestruzzo ed alla sua consistenza. La vibrazione del calcestruzzo va eseguita con particolari cautele al fine di evitare conseguenze dannose (ad es. la vibrazione locale del getto fresco può generare inconvenienti nelle zone gettate in precedenza, in specie quando si usino le armature per trasmettere al getto le vibrazioni su zone più estese o quando la vibrazione é trasmessa al getto attraverso i casseri). Analoga cautela va osservata per la durata di applicazione locale della vibrazione onde evitare segregazione dei componenti dell'impasto; un indice dell'inizio di questo fenomeno é la comparsa di acqua e/o di pasta di cemento sulla superficie del getto. Per lavori di limitata entità e quando non é possibile l'impiego di mezzi meccanici, il costipamento può essere eseguito manualmente con l'ausilio di idonei pestelli. In questi casi, onde assicurare l'efficacia del costipamento, é opportuno l'impiego di un calcestruzzo a consistenza plastica realizzando il costipamento per strati successivi. Le superfici di ripresa devono essere pulite, scabre e sufficientemente umide. Le riprese non previste in fase di progetto devono essere organizzate in maniera tale che le superfici di interruzione del getto risultino quanto più possibile perpendicolari alle isostatiche di compressione. In caso contrario il Direttore dei Lavori dovrà adottare tutti gli accorgimenti atti a ripristinare nel migliore modo possibile la monoliticità della struttura.
Condizioni speciali di lavorazione:
Getti in acqua
La posa del calcestruzzo deve essere effettuata in modo da eliminare il rischio di dilavamento. I metodi esecutivi dovranno assicurare l'omogeneità del calcestruzzo ed esser tali che la parte di getto a contatto diretto con l'acqua non sia mescolata alla restante massa di calcestruzzo, mentre la parte eventualmente dilavata oppure carica di fanghiglia possa essere opportunamente eliminata. Pertanto, al momento del getto il calcestruzzo dovrà fluire quale massa compatta affinché lo stesso sia, dopo l'indurimento, il più denso possibile senza costipazione.
Getti contro terra
il terreno a contatto del getto deve essere stabile o adeguatamente stabilizzato e non deve produrre alterazioni della quantità dell'acqua d'impasto. Inoltre, non deve presentare in superficie materiale sciolto che potrebbe mescolarsi al calcestruzzo. In genere occorre un'opportuna preparazione della superficie del terreno. Per le norme di costruzione, le prove di carico, le deformazioni, le verifiche ed i collaudi delle strutture di cemento armato si fa esplicitamente richiamo alle norme di cui alla L. 5.11.1971 n. 1086 ed al D.M. 14.02.1992. Qualunque sia la importanza delle opere in c.a. da eseguire, alla Impresa appaltatrice spetta sempre la completa ed unica responsabilità della loro regolare ed esatta esecuzione. L'Impresa ha l'obbligo di presentare i calcoli di stabilità ed i disegni esecutivi delle strutture in cemento armato, da sottoporre alla approvazione della Direzione dei Lavori prima dell'inizio della costruzione. Detta approvazione non esonererà l'Impresa appaltatrice dalla piena e completa responsabilità per ciò che riguarda forme, dimensioni e risultanze dei calcoli. Le superfici dei getti dovranno presentarsi perfettamente liscie e senza alveoli di bolle d'aria e nidi di ghiaia; gli spigoli dovranno essere perfetti e rifiniti e le casserature ben proporzionate per evitare deformazioni che diano imperfezioni nella sagoma geometrica delle strutture ed a perfetta tenuta per evitare perdite di lattime. I calcestruzzi da impiegare nelle strutture dovranno avere resistenza cubica, a 28 giorni di stagionatura, non inferiore a quella prescritta dal progettista, in ogni caso non inferiore a 25 MPa (255 Kg/cmq) e dovrà essere determinata preventivamente e controllata durante il lavoro. Nel caso di forniture di calcestruzzi preconfezionati, che comunque dovranno essere preventivamente autorizzate dalla Direzione dei Lavori, valgono le norme di idoneità tecnica della produzione e della distribuzione del calcestruzzo preconfezionato edite dall'I.C.I.T.E. - CNR - UNI 7163 e si dovranno avere resistenze cubiche, a 28 giorni di stagionatura, non inferiori a quanto richiesto dal progettista, in ogni caso non inferiore a 25 MPa (255 Kg/cmq) e una lavorabilità misurata all'atto della posa in opera mediante Cono di Albrams
maggiore o uguale a 7 cm. Inoltre, il conglomerato preconfezionato, all'ingresso in cantiere, dovrà essere accompagnato da regolare bolletta dalla quale risulti indicata la sua resistenza caratteristica a 28 gg.
Risanamento e risagomatura della sede stradale
a) ricarico di massicciata esistente
Il ricarico delle massicciate esistenti avverrà con tout-venant di cava, ovvero con misto di fiume avente gli inerti con dimensioni massime di mm. 10 o con il tipo d’inerte previsto negli elaborati di progetto. Il materiale verrà steso in due strati, opportunamente umidificati e costipato con rullo di peso compreso fra 8 e 12 tn. La rullatura avverrà con passate non inferiori a 50 ed alla velocità di 3 km/h. A completamento del lavoro e per consentire una superficie perfettamente livellata verrà steso del materiale lapideo minuto necessario alla saturazione della massicciata.
b) stabilizzato per risagomatura sede stradale
Verrà effettuato con l’apporto di idoneo stabilizzato che sarà steso a strati ed ogni strato opportunamente compattato con l’impiego di adatti costipatori vibranti fino al raggiungimento della sagoma stradale in progetto con superficie semichiusa. Lo stabilizzato dovrà essere fornito in opera in condizioni di umidità ottima in modo da ottenere il grado desiderato di densità. La Direzione Lavori potrà ordinare un preventivo costipamento del terreno di sottofondo come pure avrà facoltà senza alcun particolare compenso a favore dell’Appaltatore, di fare proseguire l’addensamento del materiale di fondazione qualora ritenesse che la compattazione data al materiale stesso non fosse sufficiente. Lo strato stabilizzato è previsto per uno spessore medio di cm. 10 finito.
c) scarifica e stigliatura
Con questa operazione si intende la risagomatura della sezione trasversale della carreggiata stradale. Tale operazione potrà essere fatta a mano o meglio con il mezzo meccanico, con lama radente capace di tagliare le arginelle sia laterali sia quelle formatesi a seguito di ormai. L’eventuale materiale di risulta, se formato da sostanze argillose, dovrà essere allontanato, se invece formato da materiale ghiaioso reimpiegabile a giudizio insindacabile della Direzione Lavori, lo stesso sarà usato per la perfetta sagomatura della sezione trasversale.
d) Formazione e risagomatura delle cunette
La risagomatura delle cunette verrà eseguita nei tratti indicati dalla Direzione Lavori e per tali opere si intendono tutti i lavori necessari per riportare alle dimensioni naturali le cunette disastrate. L’esecuzione dei lavori avrà quindi l’obbligo non solo della pulitura delle cunette stesse, ma anche della sagomatura vera e propria, compreso lo scarpeggiamento verso monte e la formazione delle banchine in terra, ove queste fossero state disastrate. La dimensione della cunetta tipo è di cm. 90x30, a forma trapezoidale con altezza pari a cm. 30, il materiale di risulta dovrà essere trasportato alle pubbliche discariche; lo scavo per la risagomatura di norma verrà eseguito a macchina con l’aiuto eventuale di manovalanza per la regolarizzazione del fondo e delle pareti della cunetta.
Durante i lavori sopra descritti l’impresa dovrà garantire lo svolgimento del transito in normali condizioni di sicurezza, provvedendo altresì all’installazione di opportune segnalazioni con l’impiego di operai il cui onere è previsto nell’elenco prezzi.
Art. 44 – Prove sui materiali
In relazione a quanto è prescritto nei precedenti articoli sulla qualità e le caratteristiche dei materiali per la loro accettazione, l'Impresa sarà obbligata a prestarsi, in qualsiasi momento, alle prove sui materiali impiegati o da impiegarsi, che la Direzione Lavori riterrà opportuno effettuare nonché al prelevamento di campioni dei materiali stessi, da sottoporre, a sue spese, ad esame presso i laboratori sperimentali autorizzati.
CAPO 14 – DISPOSIZIONI RELATIVE XX XXXXXX – ELENCO PREZZI
Art. 45 – Norme per la misurazione e la valutazione dei lavori
Per tutte le opere del cottimo le varie quantità di lavoro saranno determinate con misure geometriche, escluso ogni altro metodo. In particolare, si conviene quanto appresso:
Demolizioni
Il volume e la superficie di una demolizione parziale o di un foro vengono calcolati in base alle misure indicate sul progetto di demolizione e, in mancanza, in base alle misure reali, rilevate sul posto in
contraddittorio. Nel caso di demolizioni totali di fabbricati il volume è da valutare vuoto per pieno, dal piano di campagna alla linea di gronda. La misurazione vuoto per pieno sarà fatta computando le superfici esterne dei vari piani con l'esclusione di aggetti, cornici e balconi e moltiplicando queste superfici per le altezze dei vari piani misurate da solaio a solaio; per l'ultimo piano demolito sarà preso come limite superiore di altezza il piano di calpestio del solaio di copertura o dell'imposta del piano di copertura del tetto. I materiali di risulta sono di proprietà del Committente, fermo restando l'obbligo dell'Affidatario di avviare a sue spese tali materiali a discarica. Le demolizioni in breccia verranno contabilizzate tenendo conto, oltre che della superficie anche della profondità effettiva della demolizione.
Scavi
SCAVI IN GENERALE
La misurazione degli scavi verrà effettuata nei seguenti modi:
• il volume degli scavi di sbancamento verrà determinato con il metodo delle sezioni ragguagliate in base ai rilevamenti eseguiti in contraddittorio con l'Affidatario, prima e dopo i relativi lavori;
• gli scavi di fondazione saranno valutati su un volume ottenuto dal prodotto dell'area di base della fondazione stessa per la profondità misurata sotto il piano degli scavi di sbancamento, considerando le pareti perfettamente verticali.
Al volume così calcolato si applicheranno i prezzi fissati per tali opere nell'Elenco prezzi allegato al contratto; essi saranno valutati sempre come se fossero stati eseguiti a pareti verticali ritenendosi già compreso e compensato con il prezzo unitario di elenco ogni onere di maggiore scavo. Per gli scavi di fondazione da eseguire con l'impiego di casseri, paratie o simili strutture, sarà incluso nel volume di scavo per fondazione anche lo spazio occupato dalle strutture stesse. I prezzi di elenco, relativi agli scavi di fondazione, sono applicabili unicamente e rispettivamente ai volumi di scavo compresi fra piani orizzontali consecutivi, stabiliti per diverse profondità, nello stesso elenco dei prezzi. Pertanto, la valutazione dello scavo risulterà definita, per ciascuna zona, dal volume ricadente nella zona stessa e dall'applicazione ad esso del relativo prezzo di elenco.
SCAVI PER RISAGOMATURA SEZIONI D’ALVEO
Il volume verrà determinato con il metodo delle sezioni ragguagliate. Il prezzo dello scavo di sbancamento e risagomatura d’alveo è comprensivo dell’onere della sistemazione del materiale di risulta secondo le disposizioni impartite dalla D.L.
SCAVI PER IMBASAMENTO DI OPERE IN GABBIONI O IN PIETRAME
Scavi per l’imbasamento di opere in gabbioni o in pietrame: saranno valutati sempre come eseguiti a pareti verticali della larghezza, lunghezza e profondità del manufatto, ritenendosi già compensato con il prezzo unitario di elenco ogni maggiore scavo. Il prezzo dello scavo è comprensivo dell’onere della sistemazione del materiale di risulta secondo le disposizioni impartite dalla D.L.
SCAVI PER CANALI E FOSSI DI SCOLO
Gli scavi saranno valutati a metro lineare secondo la tipologia di sezione prevista in progetto Nel prezzo offerto è da ritenersi compensato l'onere della sistemazione del materiale di risulta secondo le disposizioni impartite dalla D.L.
Casseforme
Le casseforme dovranno essere contabilizzate secondo le superfici delle facce interne a contatto con il conglomerato cementizio.
Calcestruzzi
I calcestruzzi per fondazioni, murature, volte, ecc., e le strutture costituite da getto in opera, saranno contabilizzati a metro cubo e misurati in opera in base alle dimensioni prescritte, esclusa quindi ogni eccedenza, ancorché inevitabile, dipendente dalla forma degli scavi aperti e dal modo di esecuzione dei lavori. Le lastre ed opere particolari saranno valutate, se espressamente indicato, in base alla superficie.
Conglomerato cementizio armato
Il conglomerato per opere in cemento armato di qualsiasi natura e spessore sarà valutato per il suo volume effettivo, senza detrazione del volume del ferro di armatura, che verrà pagato a parte, e del volume del
conglomerato corrispondente a vani, aperture, nicchie e simili inferiori a 0,10 m2 di superficie e senza contabilizzare la superficie bagnata della casseratura necessaria per formare i suddetti vani, aperture, nicchie e simili. Nei prezzi di elenco del calcestruzzo è compreso anche l'onere della eventuale sistemazione ed annegamento in esso di tubi o guaine di qualsiasi materiale per la successiva esecuzione di micropali di sostegno od ancoraggio, o per qualsiasi altro motivo. Il volume degli elementi annegati non verrà detratto nella misurazione del volume del calcestruzzo. Nel caso di elementi ornamentali gettati fuori opera il volume sarà considerato in base al minimo parallelepipedo retto a base rettangolare circoscrivibile a ciascun elemento includendo anche il costo dell'armatura metallica nonché la posa in opera, sempreché non sia pagata a parte.
Acciaio per strutture in c.a.
L'acciaio impiegato nelle strutture in cemento armato verrà computato a peso. Il peso del ferro tondo o della rete elettrosaldata per armatura del conglomerato verrà determinato mediante il peso teorico corrispondente ai vari diametri effettivamente prescritti, trascurando le quantità superiori alle prescrizioni, le legature e le sovrapposizioni per giunti oltre quelle previste dalla normativa tecnica. Il peso del ferro verrà in ogni caso determinato con mezzi analitici ordinari, misurando cioè lo sviluppo lineare effettivo per ogni barra e moltiplicandolo per il peso unitario dato dalle tabelle ufficiali U.N.I. Con il prezzo fissato, il tondino sarà fornito e dato in opera nelle casseforme dopo avere subito tutte le piegature sagomature e legature necessarie, curando che la posizione dei ferri coincida con quella fissata nei disegni esecutivi.
Opere in pietrame per difese
Il pietrame di cava per difese radenti, platee, o altre opere di difesa verrà valutato a metro cubo in opera mediante misurazione entro le sezioni di scavo. Oltre alla misurazione geometrica le opere in pietrame dovranno corrispondere ad un peso per unità di volume non inferiore a 1,7 ton. al metro cubo, detta verifica avverrà a discrezione della D.L mediante lo smontaggio e la ricostruzione di mc. 50,00 di opera finita ogni
1.000 metri cubi con trasporto del materiale alla pesa più vicina, previa approvazione della D.L., con almeno una verifica anche per quantitativi inferiori. Gli oneri derivanti da dette verifiche (smontaggio, caricamento su autocarro, trasporto in andata e ritorno, pesatura e ricostruzione) sono da ritenersi compresi nel prezzo unitario del materiale. Le opere realizzate con pietrame recuperato sul posto verranno valutate a metro cubo secondo le dimensioni dell’opera realizzata. Il pietrame da recuperare e impiegare nella costruzione delle difese dovrà avere un volume maggiore di mc. 0,80.
Noli.
Per i noli di mezzi meccanici l’impresa è tenuta, a seconda del tipo di intervento richiesto, a mettere a disposizione mezzi d’opera adeguati alla tipologia dei lavori. La Direzione dei Lavori potrà richiedere una potenza minima o massima del mezzo. La potenza, ai fini contabili, è quella risultante dal certificato della casa costruttrice, rilasciato in base al tipo di motorizzazione installata. I mezzi meccanici a nolo si intendono forniti a caldo, completi di conducente, gasolio e quant’altro occorra al loro funzionamento; il pagamento avverrà ad ore, considerando il tempo effettivamente impiegato per l’esecuzione dei lavori commissionati. Graveranno pertanto sull’Impresa aggiudicataria i tempi morti per soste e rallentamenti nonché quelli necessari per lo spostamento dei mezzi da un luogo all’altro, nelle varie zone di impiego.
Gabbioni:
La gabbionata sarà misurata in opera a lavoro ultimato di volta in volta e valutata a metro cubo tutto compreso (rete - ciottolo - filo per legature - ecc.).
Pietrame, ciottolo, ecc.
Il pietrame di cava, il ciottolone di fiume, il pietrisco, il misto granulometrico stabilizzato ed il materiale inerte in genere utilizzato per riempimenti, cassonetti stradali, drenaggi, ecc., verranno valutati o a metro cubo posato in opera, dopo l’eventuale costipamento, e tenendo conto, per il pietrame di pezzatura maggiore, del peso specifico e dei vuoti, così come per il pietrame utilizzato per le opere di difesa fluviale. Solo su indicazione della D.L, potrà essere utilizzata la misura a peso su autocarro mediante pesatura ad una pubblica pesa. Dell'operazione di peso, dovrà essere rilasciata regolare bolletta. Nel prezzo del materiale stesso sono previsti gli oneri per fornitura, posa in opera, sistemazione e pesatura
Taglio piante e/o vegetazione
Il taglio piante ad alto fusto sarà compensato a numero di esemplari abbattuti, mentre il taglio della
vegetazione spontanea sarà misurato e compensato a mq di superficie pulita
Art. 46 – Disposizioni generali relative ai prezzi
I prezzi unitari in base ai quali saranno pagati i lavori a misura e le somministrazioni risultano dall'elenco che segue.
Detti prezzi comprendono.
a) per i materiali: ogni spesa per la fornitura, il trasporto, le eventuali perdite, sprechi, ecc., nessuna eccettuata per darli pronti all'impiego a piè d'opera in qualsiasi punto del lavoro;
b) per gli operai e mezzi d'opera: ogni spesa per la fornitura, la riparazione, la sostituzione di attrezzi ed utensili del mestiere e per le assicurazioni obbligatorie e volontarie;
c) per i lavori a misura ed a corpo: tutte le spese per i mezzi d'opera, per le forniture occorrenti e per la loro lavorazione ed impiego, per le indennità di cava, di passaggio, di deposito, di cantiere, di occupazioni temporanee diverse, per la apertura di carraie di servizio, il trasporto e scarico in ascesa e discesa, per esaurimento di acqua negli scavi, ecc. Detti prezzi comprendono, inoltre, la costruzione di canali fugatori e deviatori che l'Impresa o la Direzione Lavori ritenessero necessari per liberare dall'acqua la zona dei lavori, le armature e puntellamenti degli scavi e quant'altro occorra per dare il lavoro compiuto a perfetta regola d'arte. Per quanto riguarda gli scavi devono intendersi compensati anche tutti gli oneri derivanti dal carico, trasporto su autocarro trasporto e scarico del materiale di risulta fino a distanza di 50 Km, in aree adeguate a scelta dell'impresa esecutrice.
Con i prezzi di elenco l'Affidatario deve ritenere compensati inoltre i seguenti oneri:
-lo scavo, il deposito, l'abbattimento di piante nel luogo dei lavori,
-l'occupazione di suolo pubblico e privato, le indennità di passaggio, di frutti pendenti, ecc.;
-il taglio di piante, cespugli, l'estirpazione di ceppaie, radici, erbe, ecc. nelle cave e dove dovranno essere costruite le opere;
-lo scavo della terra, per realizzare piazzuole di lavoro, ecc.., il carico sui mezzi ed il trasporto a rifiuto;
-la regolarizzazione delle scarpate e del piano di xxxx;
- la sistemazione dei materiali sul luogo dell'impiego, compresa la eventuale costruzione di ponti di servizio per l'attraversamento dei corsi d'acqua e di rampe di ascesa e discesa.
Tutti i prezzi unitari del seguente elenco sono soggetti alla deduzione del pattuito ribasso d'asta, per l'intero loro importo. I prezzi di elenco, diminuiti del ribasso e sotto le condizioni tutte del presente Capitolato, si intendono accettati dalla Impresa in base a valutazioni di sua convenienza, a suo rischio e, quindi, sono fissi, invariabili ed indipendenti da qualsiasi eventualità.
Art. 47 – Compenso alla mano d’opera
Poiché in sede di analisi dei prezzi, l'Amministrazione ha tenuto conto, relativamente al costo della mano d'opera, delle tariffe sindacali di categoria, l'Impresa é tenuta ad osservare integralmente il trattamento economico e normativo stabilito dai contratti collettivi nazionale e territoriale in vigore per il settore e per la zona nella quale si svolgono i lavori; è altresì responsabile in solido della osservanza delle norme anzidette da parte dei subappaltatori nei confronti dei loro dipendenti per le prestazioni rese nell'ambito del subappalto. L'affidatario e, per suo tramite, le imprese subappaltatrici trasmettono all'amministrazione prima dell'inizio dei lavori la documentazione di avvenuta denunzia agli enti previdenziali, inclusa la Cassa Edile, assicurativi e antinfortunistici. Inoltre, l'affidatario e, suo tramite, le imprese subappaltatrici trasmettono periodicamente all'amministrazione copia dei versamenti contributivi, previdenziali, assicurativi nonché di quelli dovuti agli organismi paritetici previsti dalla contrattazione collettiva. I suddetti obblighi vincolano la Impresa anche nel caso essa non sia aderente alle associazioni stipulanti o receda da esse. In caso di inottemperanza agli obblighi derivanti dai precedenti articoli, la Stazione affidataria medesima comunica alla Impresa ed all'Ispettorato del Lavoro le inadempienze accertate e procede ad una detrazione del 20% sui pagamenti in acconto, se i lavori sono in corso di esecuzione, destinando le somme così accantonate a garanzia dell'adempimento degli obblighi di cui sopra, ovvero alla sospensione del pagamento del saldo, se i lavori sono ultimati. Il pagamento alla Impresa delle somme così accantonate e della rata di saldo non sarà effettuato sino a quando dall'Ispettorato del Lavoro non sia stato accertato che ai dipendenti sia stato
corrisposto quanto loro dovuto, ovvero che la vertenza sia stata definita. Per tale sospensione o ritardo di pagamenti, l'Impresa non può opporre eccezioni alla Stazione affidataria, né chiedere risarcimento di danni.
Art. 48 – Valutazione della qualità delle opere
La qualità delle opere, ai fini dell’applicazione dei prezzi di contratto e delle eventuali riduzioni come previsto dall’art. 15 del Capitolato Generale (D.M. 19/04/2000 n° 145), sarà valutata dalla Direzione dei lavori con attrezzature apposite usate direttamente o da società esperte con certificazione dei risultati delle misurazioni effettuate; tali accertamenti saranno svolti, in linea generale, sulla base dei contenuti delle Norme Tecniche in vigore. Qualora nel corso dei lavori vengano individuate nuove tecnologie o attrezzature di misura diverse da quelle indicate nelle Norme ma che garantiscano migliori risultati nella valutazione della qualità, la Direzione dei Lavori potrà usare tali attrezzature o metodologie senza che l’Affidatario possa obiettare alcunché nelle eventuali penali che conseguiranno dalle misurazioni effettuate.
- CALCESTRUZZI: la determinazione della qualità del calcestruzzo da impiegare per le opere strutturali (c.a. o strutture a gravità), sinteticamente classificate in base alla resistenza caratteristica, deriva dalla necessità sia di prestazioni meccaniche che di durabilità delle strutture. L’accertamento della qualità dei calcestruzzi è codificato dalle Norme Tecniche per le Costruzioni D.M. 14 gennaio 2008 sulle opere in c.a.; nel caso in cui i risultati delle elaborazioni numeriche sui valori di resistenza certificati dai laboratori non rispettino, in negativo, le richieste di contratto si procederà preventivamente, da parte del Direttore dei Lavori, ad una valutazione dell’accettabilità delle opere interessate; se tale accertamento avrà esito positivo si procederà ad una valutazione del degrado da applicare ai prezzi contrattuali secondo il procedimento indicato in seguito. Il Direttore dei Lavori può vincolare l’accettabilità dell’opera o di parti di essa all’esecuzione di trattamenti tendenti a ripristinare la durabilità e la resistenza prevista in progetto; tali interventi, comprese le eventuali spese di progettazione e di verifica dei risultati ottenuti, sono da intendersi a totale carico dell’Affidatario.
Art. 49 – Analisi chimiche e Caratterizzazione delle Terre e Rocce da scavo
L’intervento prevede opere di scavo con suolo escavato derivante delle seguenti attività: scavi di sbancamento e scavi a sezione obbligata, rimozione e livellamento.
Risulta necessario, ai sensi della normativa vigente D.P.R. n.120 del 13 giugno 2017, prevedere una caratterizzazione ambientale al fine di accertare la sussistenza dei requisiti di qualità ambientale del materiale escavato in conformità a quanto previsto dal Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo.
Nel cantiere si prevede una produzione di terre e rocce da scavo con un volume maggiore di 6.000 mc; trattasi pertanto, così come definito dal Regolamento, di “cantiere di grandi dimensioni non soggetto a procedure di V.I.A. o A.I.A.”
La caratterizzazione delle terre e rocce da scavo avverrà in conformità a quanto previsto dall’Allegato I e seguenti al Regolamento che nel seguito si riportano integralmente:
Allegato 1 - Caratterizzazione ambientale delle terre e rocce da scavo (articolo 8)
La caratterizzazione ambientale è svolta per accertare la sussistenza dei requisiti di qualità ambientale delle terre e rocce da scavo ed è inserita nella progettazione dell'opera.
Nel caso in cui si preveda il ricorso a metodologie di scavo che non determinano un rischio di contaminazione per l'ambiente, il piano di utilizzo può prevedere che, salva diversa determinazione
dell'autorità competente, non sia necessario ripetere la caratterizzazione ambientale durante l'esecuzione dell'opera.
Qualora, già in fase progettuale, si ravvisi la necessità di effettuare una caratterizzazione ambientale in corso d'opera, il piano di utilizzo indicare le modalità di esecuzione secondo le indicazioni di cui all'allegato 9.
La caratterizzazione ambientale in corso d'opera è eseguita a cura dell'esecutore, nel rispetto di quanto riportato nell'allegato 9, Parte A.
Allegato 2 - Procedure di campionamento in fase di progettazione (articolo 8)
Le procedure di campionamento sono illustrate nel piano di utilizzo.
La caratterizzazione ambientale è eseguita preferibilmente mediante scavi esplorativi (pozzetti o trincee) e, in subordine, con sondaggi a carotaggio.
La densità dei punti di indagine nonché la loro ubicazione sono basate su un modello concettuale preliminare delle aree (campionamento ragionato) o sulla base di considerazioni di tipo statistico (campionamento sistematico su griglia o casuale).
Nel caso in cui si proceda con una disposizione a griglia, il lato di ogni maglia potrà variare da 10 a 100 m a secondo del tipo e delle dimensioni del sito oggetto dello scavo.
I punti d'indagine potranno essere localizzati in corrispondenza dei nodi della griglia (ubicazione sistematica) oppure all'interno di ogni maglia in posizione opportuna (ubicazione sistematica causale).
Il numero di punti d'indagine non può essere inferiore a tre e, in base alle dimensioni dell'area d'intervento, è aumentato secondo i criteri minimi riportati nella tabella seguente.
Dimensione dell'area | Punti di prelievo |
Inferiore a 2.500 metri quadri | 3 |
Tra 2.500 e 10.000 metri quadri | 3 + 1 ogni 2.500 metri quadri |
Oltre i 10.000 metri quadri | 7 + 1 ogni 5.000 metri quadri |
Tabella 2.1
Nel caso di opere infrastrutturali lineari, il campionamento è effettuato almeno ogni 500 metri lineari di tracciato ovvero ogni 2.000 metri lineari in caso di studio di fattibilità o di progetto di fattibilità tecnica ed economica, salva diversa previsione del piano di utilizzo, determinata da particolari situazioni locali, quali, la tipologia di attività antropiche svolte nel sito; in ogni caso è effettuato un campionamento ad ogni variazione significativa di litologia.
Nel caso di scavi in galleria, la caratterizzazione è effettuata prevedendo almeno un sondaggio e, comunque, un sondaggio indicativamente ogni 1.000 metri lineari di tracciato ovvero ogni 5.000 metri lineari in caso di studio di fattibilità o di progetto di fattibilità tecnica ed economica, con prelievo, alla quota di scavo, di tre incrementi per sondaggio, a formare il campione rappresentativo; in ogni caso è effettuato un campionamento ad ogni variazione significativa di litologia.
La profondità d'indagine è determinata in base alle profondità previste degli scavi. I campioni da sottoporre ad analisi chimico-fisiche sono almeno:
- campione 1: da 0 a 1 m dal piano campagna;
- campione 2: nella xxxx xx xxxxx xxxxx;
- xxxxxxxx 0: nella zona intermedia tra i due.
Per scavi superficiali, di profondità inferiore a 2 metri, i campioni da sottoporre ad analisi chimico-fisiche sono almeno due: uno per ciascun metro di profondità.
Nel caso in cui gli scavi interessino la porzione satura del terreno, per ciascun sondaggio, oltre ai campioni sopra elencati, è acquisito un campione delle acque sotterranee e, compatibilmente con la situazione locale, con campionamento dinamico. In presenza di sostanze volatili si procede con altre tecniche adeguate a conservare la significatività del prelievo.
Qualora si preveda, in funzione della profondità da raggiungere, una considerevole diversificazione delle terre e rocce da scavo da campionare e si renda necessario tenere separati i vari strati al fine del loro
riutilizzo, può essere adottata la metodologia di campionamento casuale stratificato, in grado di garantire una rappresentatività della variazione della qualità del suolo sia in senso orizzontale che verticale.
In genere i campioni volti all'individuazione dei requisiti ambientali delle terre e rocce da scavo sono prelevati come campioni compositi per ogni scavo esplorativo o sondaggio in relazione alla tipologia ed agli orizzonti individuati.
Nel caso di scavo esplorativo, al fine di considerare una rappresentatività media, si prospettano le seguenti casistiche:
- campione composito di fondo scavo;
- campione composito su singola parete o campioni compositi su più pareti in relazione agli orizzonti individuabili e/o variazioni laterali.
Nel caso di sondaggi a carotaggio il campione è composto da più spezzoni di carota rappresentativi dell'orizzonte individuato al fine di considerare una rappresentatività media.
I campioni volti all'individuazione di eventuali contaminazioni ambientali (come nel caso di evidenze organolettiche) sono prelevati con il criterio puntuale.
Qualora si riscontri la presenza di materiale di riporto, non essendo nota l'origine dei materiali inerti che lo costituiscono, la caratterizzazione ambientale, prevede:
- l'ubicazione dei campionamenti in modo tale da poter caratterizzare ogni porzione di suolo interessata dai materiali di riporto, data la possibile eterogeneità verticale ed orizzontale degli stessi;
- la valutazione della percentuale in peso degli elementi di origine antropica.
Allegato 3 - Normale pratica industriale (articolo 2, comma 1, lettera o)
Tra le operazioni più comunemente effettuate che rientrano nella normale pratica industriale, sono comprese le seguenti:
- la selezione granulometrica delle terre e rocce da scavo, con l'eventuale eliminazione degli elementi/materiali antropici;
- la riduzione volumetrica mediante macinazione;
- la stesa al suolo per consentire l'asciugatura e la maturazione delle terre e rocce da scavo al fine di conferire alle stesse migliori caratteristiche di movimentazione, l'umidità ottimale e favorire l'eventuale biodegradazione naturale degli additivi utilizzati per consentire le operazioni di scavo.
Mantengono la caratteristica di sottoprodotto le terre e rocce da scavo anche qualora contengano la presenza di pezzature eterogenee di natura antropica non inquinante, purchè rispondente ai requisiti tecnici/prestazionali per l'utilizzo delle terre nelle costruzioni.
Le procedure di caratterizzazione ambientale delle terre e rocce da scavo di cui all'articolo 2, comma 1, lettera c) sono riportate di seguito.
I campioni da portare in laboratorio o da destinare ad analisi in campo sono privi della frazione maggiore di 2 cm (da scartare in campo) e le determinazioni analitiche in laboratorio sono condotte sull'aliquota di granulometria inferiore a 2 mm. La concentrazione del campione è determinata riferendosi alla totalità dei materiali secchi, comprensiva anche dello scheletro campionato (frazione compresa tra 2 cm e 2 mm). Qualora si abbia evidenza di una contaminazione antropica anche del sopravaglio le determinazioni analitiche sono condotte sull'intero campione, compresa la frazione granulometrica superiore ai 2 cm, e la concentrazione è riferita allo stesso. In caso di terre e rocce provenienti da scavi di sbancamento in roccia massiva, ai fini della verifica del rispetto dei requisiti ambientali di cui all'articolo 4 del presente regolamento, la caratterizzazione ambientale è eseguita previa porfirizzazione dell'intero campione.
Il set di parametri analitici da ricercare è definito in base alle possibili sostanze ricollegabili alle attività antropiche svolte sul sito o nelle sue vicinanze, ai parametri caratteristici di eventuali pregresse contaminazioni, di potenziali anomalie del fondo naturale, di inquinamento diffuso, nonché di possibili apporti antropici legati all'esecuzione dell'opera. Il set analitico minimale da considerare è quello riportato
in Tabella 4.1, fermo restando che la lista delle sostanze da ricercare deve essere modificata ed estesa in considerazione delle attività antropiche pregresse.
Fatta salva la ricerca dei parametri caratteristici di eventuali pregresse contaminazioni, di potenziali anomalie del fondo naturale, di inquinamento diffuso, nonché di possibili apporti antropici legati all'esecuzione dell'opera, nel caso in cui in sede progettuale sia prevista una produzione di materiale di scavo compresa tra i 6.000 ed i 150.000 metri cubi, non è richiesto che, nella totalità dei siti in esame, le analisi chimiche dei campioni delle terre e rocce da scavo siano condotte sulla lista completa delle sostanze di Tabella 4.1. Il proponente nel piano di utilizzo di cui all'allegato 5, potrà selezionare, tra le sostanze della Tabella 4.1, le «sostanze indicatrici»: queste consentono di definire in maniera esaustiva le caratteristiche delle terre e rocce da scavo al fine di escludere che tale materiale sia un rifiuto ai sensi del presente regolamento e rappresenti un potenziale rischio per la salute pubblica e l'ambiente.
Tabella 4.1 - Set analitico minimale
- Arsenico
- Cadmio
- Cobalto
- Nichel
- Piombo
- Rame
- Zinco
- Mercurio
- Idrocarburi C>12
- Cromo totale
- Cromo VI
- Amianto
- BTEX (*)
- IPA (*)
(*) Da eseguire nel caso in cui l’area da scavo si collochi a 20 m di distanza da infrastrutture viarie di grande comunicazione e ad insediamenti che possono aver influenzato le caratteristiche del sito mediante ricaduta delle emissioni in atmosfera. Gli analiti da ricercare sono quelli elencati alle colonne A e B, Tabella 1, Allegato 5, Parte Quarta, Titolo V, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
I risultati delle analisi sui campioni sono confrontati con le Concentrazioni Soglia di Contaminazione di cui alle colonne A e B, Tabella 1, Allegato 5, al Titolo V, della Parte IV, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, con riferimento alla specifica destinazione d'uso urbanistica.
Le analisi chimico-fisiche sono condotte adottando metodologie ufficialmente riconosciute per tutto il territorio nazionale, tali da garantire l'ottenimento di valori 10 volte inferiori rispetto ai valori di concentrazione limite. Nell'impossibilità di raggiungere tali limiti di quantificazione sono utilizzate le migliori metodologie analitiche ufficialmente riconosciute per tutto il territorio nazionale che presentino un limite di quantificazione il più prossimo ai valori di cui sopra.
Il rispetto dei requisiti di qualità ambientale di cui all'articolo 184-bis, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, per l'utilizzo delle terre e rocce da scavo come sottoprodotti, è garantito quando il contenuto di sostanze inquinanti all'interno delle terre e rocce da scavo, comprendenti anche gli additivi utilizzati per lo scavo, sia inferiore alle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC), di cui alle colonne A e B, Tabella 1, Allegato 5, al Titolo V, della Parte IV, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, con riferimento alla specifica destinazione d'uso urbanistica, o ai valori di fondo naturali. Qualora per consentire le operazioni di scavo sia previsto l'utilizzo di additivi che contengono sostanze inquinanti non comprese nella citata tabella, il soggetto proponente fornisce all'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e all'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) la documentazione tecnica necessaria a valutare il rispetto dei requisiti di qualità ambientale di cui all'articolo 4. Per verificare che siano garantiti i requisiti di protezione della salute dell'uomo e dell'ambiente, ISS e ISPRA prendono in considerazione il contenuto negli additivi delle sostanze classificate pericolose ai sensi del regolamento (CE) n. 1272/2008, relativo alla classificazione, etichettatura ed imballaggio delle sostanze e delle miscele (CLP), al fine di appurare che tale contenuto sia inferiore al «valore soglia» di cui all'articolo 11 del citato
regolamento per i siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale e al «limite di concentrazione» di cui all'articolo 10 del medesimo regolamento per i siti ad uso commerciale e industriale. L'ISS si esprime entro 60 giorni dal ricevimento della documentazione, previo parere dell'ISPRA. Il parere dell'Istituto Superiore di Sanità è allegato al piano di utilizzo.
Le terre e rocce da scavo così come definite ai sensi del presente decreto sono utilizzabili per reinterri, riempimenti, rimodellazioni, miglioramenti fondiari o viari oppure per altre forme di ripristini e miglioramenti ambientali, per rilevati, per sottofondi e, nel corso di processi di produzione industriale, in sostituzione dei materiali di cava:
- se la concentrazione di inquinanti rientra nei limiti di cui alla colonna A, in qualsiasi sito a prescindere dalla sua destinazione;
- se la concentrazione di inquinanti è compresa fra i limiti di cui alle colonne A e B, in siti a destinazione produttiva (commerciale e industriale).
In contesti geologici ed idrogeologici particolari (ad esempio, falda affiorante, substrati rocciosi fessurati, inghiottitoi naturali) sono applicati accorgimenti tecnici che assicurino l'assenza di potenziali rischi di compromissione del raggiungimento degli obiettivi di qualità stabiliti dalla vigente normativa dell'Unione europea per le acque sotterranee e superficiali.
Il riutilizzo in impianti industriali quale ciclo produttivo di destinazione delle terre e rocce da scavo in cui la concentrazione di inquinanti è compresa tra i limiti di cui alle colonne A e B, Tabella 1, Allegato 5, al Titolo V, della Parte IV, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, è possibile solo nel caso in cui il processo industriale di destinazione preveda la produzione di prodotti o manufatti merceologicamente ben distinti dalle terre e rocce da scavo e che comporti la sostanziale modifica delle loro caratteristiche chimico-fisiche iniziali.
Art. 50 – Xxxxxx Xxxxxx
Articolo di Elenco | I N D I C A | Z | I O N | E | D | E L L E | P R E S T | A | Z I O N I | Unità di misura | PREZZO EURO |
N04.01.001 | Autocarro con cassone ribaltabile, compresi conducente, carburante e lubrificante, per ogni ora di effettivo esercizio: Autocarro con cassone ribaltabile, compresi conducente, carburante e lubrificante, per ogni ora di effettivo esercizio: | ||||||||||
a | motrici due assi fino a 5 t motrici due assi fino a 5 t | ||||||||||
(EURO quarantadue/00) | ora | 42,00 | |||||||||
b | motrici due assi fino a 7 t motrici due assi fino a 7 t | ||||||||||
(EURO quarantaquattro/00) | ora | 44,00 | |||||||||
c | motrici due assi fino a 8,5 t motrici due assi fino a 8,5 t | ||||||||||
(EURO quarantasette/00) | ora | 47,00 | |||||||||
d | motrici due assi fino a 10 t motrici due assi fino a 10 t | ||||||||||
(EURO cinquanta/00) | ora | 50,00 | |||||||||
e | motrici tre assi fino a 14 t motrici tre assi fino a 14 t | ||||||||||
(EURO cinquantadue/00) | ora | 52,00 | |||||||||
f | motrici a doppia trazione 3 assi fino a 14 t motrici a doppia trazione 3 assi fino a 14 t | ||||||||||
(EURO cinquantotto/80) | ora | 58,80 | |||||||||
g | motrici a doppia trazione 4 assi fino a 29 t con cassone impermeabile motrici a doppia trazione 4 assi fino a 29 t con cassone impermeabile | ||||||||||
(EURO settantuno/90) | ora | 71,90 | |||||||||
h | autoarticolati o motrici a doppia trazione 4 assi fino a 29 t autoarticolati o motrici a doppia trazione 4 assi fino a 29 t | ||||||||||
(EURO settantadue/30) | ora | 72,30 | |||||||||
N04.02.005 | Escavatore, | pala | o | ruspa, | compresi | operatore, |
Articolo di Elenco | I N D I C A Z I O N E D E L L E P R E S T A Z I O N I | Unità di misura | PREZZO EURO |
carburante e lubrificante, per ogni ora Escavatore, pala o ruspa, compresi operatore, carburante e lubrificante, per ogni ora di effettivo esercizio | |||
a | potenza fino a 30 kW (miniescavatore o bobcat) potenza fino a 30 kW (miniescavatore o bobcat) | ||
(EURO quarantotto/20) | ora | 48,20 | |
b | potenza da 30 a 59 kW potenza da 30 a 59 kW | ||
(EURO cinquantadue/20) | ora | 52,20 | |
c | potenza da 60 a 74 kW potenza da 60 a 74 kW | ||
(EURO cinquantasei/10) | ora | 56,10 | |
d | potenza da 75 a 89 kW potenza da 75 a 89 kW | ||
(EURO sessantadue/60) | ora | 62,60 | |
e | potenza da 90 a 118 kW potenza da 90 a 118 kW | ||
(EURO sessantanove/10) | ora | 69,10 | |
f | potenza da 119 a 148 kW potenza da 119 a 148 kW | ||
(EURO settantacinque/70) | ora | 75,70 | |
g | potenza da 149 a 222 kW potenza da 149 a 222 kW | ||
(EURO ottantasette/50) | ora | 87,50 | |
A02.01.001 | Prelievo campioni terreno per caratterizzazione materiale da scavo, ai sensi della normativa vigente. Prelievo campioni terreno per caratterizzazione materiale da scavo, ai sensi della normativa vigente. | ||
(EURO trentacinque/00) | cad | 35,00 | |
A02.01.002 | Analisi chimiche, ai sensi della normativa vigente, per la determinazione di arsenico, cadmio, cobalto,nichel, piombo,r Analisi chimiche, ai sensi della normativa vigente, per la determinazione di arsenico, cadmio, cobalto,nichel, piombo,rame, zinco, mercurio, cromo totale, cromo VI, idrocarburi >12 e amianto. | ||
(EURO duecentocinquanta/00) | cad | 250,00 | |
A02.09.097 | Rilievi plano-altimetrici georeferenziati, eseguiti con il metodo celerimetrico o metodologia GPS, su terreni di qualsi Rilievi plano-altimetrici georeferenziati, eseguiti con il metodo celerimetrico o metodologia GPS, su terreni di qualsiasi tipo, finalizzati alla formazione di opportuna cartografia e/o modelli digitali del terreno (DTM), compreso:- studio preliminare, acquisizione monografie dei punti stabili riferimento, di orientamento esterno e di appoggio;- materializzazione dei punti di stazione, eventuale redazione monografie;- poligonale di collegamento o dettaglio;- rilievo plano- altimetrico per la determinazione dei punti di stazione e di dettaglio;- calcoli;- restituzione e formazione di cartografia numerica;- disegno su supportro adeguato | ||
a | fino a 30 punti per ha fino a 30 punti per ha, compreso l arealizzazione del profilo d'invaso | ||
(EURO quattrocento/00) | ha | 400,00 | |
b | per ogni punto in più per ha dal 31° al 70° per ogni punto in più per ha dal 31° al 70°, compreso l arealizzazione del profilo d'invaso. | ||
(EURO sette/50) | cad | 7,50 | |
c | per ogni punto in più per ha dal 71° al 200° per ogni punto in più per ha dal 71° al 200° | ||
(EURO sei/00) | cad | 6,00 | |
d | per ogni punto in più per ha dal 201° e successivi per ogni punto in più per ha dal 201° e successivi | ||
(EURO quattro/50) | cad | 4,50 | |
A02.12.104 | Frazionamento al Catasto Terreni, compreso l'espletamento delle procedure per l'aggiornamento della mappa catastale e d Frazionamento al Catasto Terreni, compreso l'espletamento |
Articolo di Elenco | I N D I C A Z I O N E D E L L E P R E S T A Z I O N I | Unità di misura | PREZZO EURO |
delle procedure per l'aggiornamento della mappa catastale e deposito della necessaria documentazione al Comune interessato, assistenza all'iter della pratica presso l'Agenzia del Territorio, fino al ritiro del Tipo approvato, consegna dell'elaborato approvato in originale e copia. Per ogni frazionamento compresa la divisione della prima particella ed esclusi diritti Agenzia del Territorio: | |||
a | in area urbana in area urbana | ||
(EURO ottocentocinquanta/00) | cad | 850,00 | |
b | in area extraurbana in area extraurbana | ||
(EURO settecentodieci/00) | cad | 710,00 | |
c | per ogni ulteriore particella per ogni ulteriore particella | ||
(EURO duecentodieci/00) | cad | 210,00 | |
A03.03.019 | Conglomerato cementizio per opere di fondazione, preconfezionato a resistenza caratteristica, dimensione massima degli Conglomerato cementizio per opere di fondazione, preconfezionato a resistenza caratteristica, dimensione massima degli inerti pari a 31,5 mm, classe di lavorabilità (slump) S3 (semifluida) o S4 (fluida), gettato in opera, secondo le prescrizioni tecniche previste, compresa la fornitura del materiale in cantiere, il suo spargimento, la vibrazione, l'onere dei controlli in corso d'opera in conformità alle prescrizioni indicate nelle Norme Tecniche per le costruzioni e quant'altro necessario per dare un'opera realizzata a perfetta regola d'arte, esclusi i soli ponteggi, le casseforme e l'acciaio di armatura: classe di esposizione XC1-XC2: | ||
a | C 25/30 (Rck 30 N/mm²) C 25/30 (Rck 30 N/mm²) | ||
(EURO centotrentanove/57) | m³ | 139,57 | |
b | C 28/35 (Rck 35 N/mm²) C 28/35 (Rck 35 N/mm²) | ||
(EURO centoquarantacinque/89) | m³ | 145,89 | |
c | C 32/40 (Rck 40 N/mm²) C 32/40 (Rck 40 N/mm²) | ||
(EURO centocinquantadue/22) | m³ | 152,22 | |
d | C 35/45 (Rck 45 N/mm²) C 35/45 (Rck 45 N/mm²) | ||
A17.03.013 | (EURO centosessantuno/71) | m³ | 161,71 |
N.P.1 | Fornitura e posa di barra di chiusura ad 1 anta, apribile a bandiera, eseguita in profilati di acciaio Fornitura e posa di barra di chiusura ad 1 anta, apribile a bandiera, eseguita in profilati di acciaio normali e tubolari zincati a caldo, completi di accessori di chiusura manuali (cerniera, gancio di serraggio ecc¿). Compreso montanti in acciaio zincati di supporto, altezza pari 1,10/1,30 m con relativi plinti di fondazione in calcestruzzo ed ogni eventuale ulteriore altro onere per un lavoro finito a regola d¿arte. | ||
(EURO milleduecento/00) | cad | 1.200,00 | |
C01.06.019 | Sottofondo per rilevati stradali, ossatura sede stradale e riempimento cassonetti, fornito e eseguito con materiale ari Sottofondo per rilevati stradali, ossatura sede stradale e riempimento cassonetti, fornito e eseguito con materiale arido sistemato e pressato a più strati con mezzi meccanici, secondo le sagomature prescritte, misurato in opera, costipato e quant'altro occorra per dare il lavoro finito a regola d'arte: | ||
a | ghiaia di cava ghiaia di cava | ||
(EURO quaranta/20) | m³ | 40,20 | |
b | pietrisco di pezzatura 40-70 mm pietrisco di pezzatura 40-70 mm | ||
(EURO quarantadue/70) | m³ | 42,70 | |
c | materiale riciclato |
Articolo di Elenco | I N D I C A Z I O N E D E L L E P R E S T A Z I O N I | Unità di misura | PREZZO EURO |
materiale riciclato | |||
(EURO ventisette/20) | m³ | 27,20 | |
d | ghiaia in sorte di fiume ghiaia in sorte di fiume | ||
(EURO ventisei/00) | m³ | 26,00 | |
C04.02.002 | Scavo per la risagomatura di sezioni d'alveo di fiumi e torrenti, eseguito con mezzi meccanici, anche in presenza di ac Scavo per la risagomatura di sezioni d'alveo di fiumi e torrenti, eseguito con mezzi meccanici, anche in presenza di acqua, in terreni di qualsiasi natura e consistenza, compresi tutti gli oneri per dare il lavoro eseguito a regola d'arte: | ||
a | con spostamento e sistemazione frontale del materiale di risulta con spostamento e sistemazione frontale del materiale di risulta | ||
(EURO due/00) | m³ | 2,00 | |
b | con spostamento e sistemazione del materiale di risulta nell'ambito del cantiere con spostamento e sistemazione del materiale di risulta nell'ambito del cantiere | ||
(EURO tre/30) | m³ | 3,30 | |
c | Con carico e trasporto a rifiuto del materiale di risulta dello scavo fino ad una distanza di km. 15 Con carico e trasporto a rifiuto del materiale di risulta dello scavo fino ad una distanza di km. 15, compresa la compensazione del valore assegnato dalla L.R. n° 7/2004 del materiale terroso e limoso di ¿ 0,80/mc. relativo al canone per la concessione all¿estrazione di materiali litoidi di cui alla Legge Regionale n° 17/1991 | ||
(EURO due/90) | m³ | 2,90 | |
C04.05.011 | Formazione di rilevato con terre provenienti dal ritaglio di ciglioni o da prelevare in aree demaniali indicate dalla D Formazione di rilevato con terre provenienti dal ritaglio di ciglioni o da prelevare in aree demaniali indicate dalla D.L. poste lungo le golene, compreso lo scavo e ogni altro onere per dare il lavoro eseguito a regola d'arte: | ||
a | per nuove arginature o briglie in terra o rinfianco di quelle esistenti o ricostruzione di ciglioni franati, con terre per nuove arginature o briglie in terra o rinfianco di quelle esistenti o ricostruzione di ciglioni franati, con terre provenienti da distanza baricentrica inferiore a 150 m dal luogo di impiego | ||
(EURO quattro/00) | m³ | 4,00 | |
b | per nuove arginature o briglie in terra o rinfianco di quelle esistenti o ricostruzione di ciglioni franati con terre p per nuove arginature o briglie in terra o rinfianco di quelle esistenti o ricostruzione di ciglioni franati con terre provenienti da distanza baricentrica superiore a 150 m dal luogo di impiego | ||
(EURO cinque/00) | m³ | 5,00 | |
c | per ringrossi e rialzi sottili di corpi arginali per ringrossi e rialzi sottili di corpi arginali | ||
(EURO cinque/60) | m³ | 5,60 | |
d | materiale proveniente da una distanza compresa tra 500 m e 2 km dal luogo d'impiego materiale proveniente da una distanza compresa tra 500 m e 2 km dal luogo d'impiego | ||
(EURO sei/30) | m³ | 6,30 | |
C04.18.060 | Pietrame calcareo di cava, con tolleranza di elementi di peso inferiore fino al 15% del volume, fornito e posto in oper Pietrame calcareo di cava, con tolleranza di elementi di peso inferiore fino al 15% del volume, fornito e posto in opera per formazione di difese radenti, costruzione di pennelli, briglie, soglie, rampe compreso tutti gli scavi per l'imposta delle opere e quant'altro occorra per dare il lavoro finito a regola d'arte: |
Articolo di Elenco | I N D I C A Z I O N E D E L L E P R E S T A Z I O N I | Unità di misura | PREZZO EURO |
a | scapolame con elementi di peso da 10 a 50 kg scapolame con elementi di peso da 10 a 50 kg | ||
(EURO ventinove/60) | t | 29,60 | |
b | elementi di peso da 51 a 1000 kg elementi di peso da 51 a 1000 kg | ||
(EURO trentadue/50) | t | 32,50 | |
c | elementi di peso da 1000 a 3000 kg elementi di peso da 1000 a 3000 kg | ||
(EURO trentatre/20) | t | 33,20 | |
d | elementi di peso oltre i 3000 kg elementi di peso oltre i 3000 kg | ||
(EURO trentaquattro/60) | t | 34,60 | |
e | scapolame con elementi di peso da 10 a 50 kg scapolame con elementi di peso da 10 a 50 kg | ||
(EURO quarantanove/20) | m³ | 49,20 | |
f | elementi di peso da 51 a 1000 kg elementi di peso da 51 a 1000 kg | ||
(EURO cinquantacinque/30) | m³ | 55,30 | |
g | elementi di peso da 1000 a 3000 kg elementi di peso da 1000 a 3000 kg | ||
(EURO cinquantasei/30) | m³ | 56,30 | |
h | elementi di peso oltre i 3000 kg elementi di peso oltre i 3000 kg | ||
(EURO cinquantanove/00) | m³ | 59,00 | |
C04.32.147 | Sfalcio meccanico di vegetazione spontanea eterogenea costituita in prevalenza da canne e cespugli, eseguito con mezzi Sfalcio meccanico di vegetazione spontanea eterogenea costituita in prevalenza da canne e cespugli, eseguito con mezzi meccanici su golene fluviali e superfici arginali, piani ed inclinate, compreso l'onere della raccolta e trasporto a rifiuto del materiale di risulta | ||
(EURO zero/16) | m² | 0,16 | |
C04.32.149 | Taglio di vegetazione spontanea costituita da pioppelle e cespugli (con diametro fino a 7cm a 1,3 m dal suolo), da eseg Taglio di vegetazione spontanea costituita da pioppelle e cespugli (con diametro fino a 7cm a 1,3 m dal suolo), da eseguirsi con mezzi meccanici ed eventuali rifiniture a mano su golene e superfici arginali piane ed inclinate, compreso l'onere della raccolta ed allontanamento a rifiuto dei materiali di risulta | ||
(EURO zero/25) | m² | 0,25 | |
C04.35.179 | Semina di superfici o di sponde arginali, spaglio del seme, costituito da un miscuglio secondo le indicazioni del c.s.a Semina di superfici o di sponde arginali, spaglio del seme, costituito da un miscuglio secondo le indicazioni del c.s.a., rinforzo della semina per una fascia di 50 cm (25 in sponda e 25 in piano) lungo i cigli per i nuovi rilevati, eventuali risemine sulle fallanze da eseguirsi entro 30 giorni o in periodo vegetativo favorevole e quant'altro occorra per dare il lavoro finito a regola d'arte: | ||
a | 30 g/m² senza preparazione delle superfici 30 g/m² senza preparazione delle superfici | ||
(EURO zero/20) | m² | 0,20 | |
b | 50 g/m² senza preparazione delle superfici 50 g/m² senza preparazione delle superfici | ||
(EURO zero/25) | m² | 0,25 | |
c | 30 g/m² con preparazione delle superfici 30 g/m² con preparazione delle superfici | ||
(EURO zero/30) | m² | 0,30 | |
d | 50 g/m² con preparazione delle superfici 50 g/m² con preparazione delle superfici | ||
(EURO zero/35) | m² | 0,35 | |
F01.08.018 | Utilizzo di box prefabbricato con struttura costituita da profili metallici, tamponamento e copertura in pannelli autop Utilizzo di box prefabbricato con struttura costituita da profili |
Articolo di Elenco | I N D I C A Z I O N E D E L L E P R E S T A Z I O N I | Unità di misura | PREZZO EURO |
metallici, tamponamento e copertura in pannelli autoportanti sandwich in lamiera interna ed esterna e coibente centrale (spessore 40 mm); pavimento in legno idrofugo rivestito in PVC, completo di impianto elettrico e di messa a terra, accessori vari, posato a terra su travi in legno, compreso trasporto, montaggio, smontaggio, manutenzione e pulizia. Dimensioni larghezza x lunghezza x altezza: | |||
a | 240 x 270 x 240 cm - per i primi 30 giorni lavorativi 240 x 270 x 240 cm - per i primi 30 giorni lavorativi | ||
(EURO centonovantanove/60) | cad | 199,60 | |
b | 240 x 270 x 240 cm - ogni 30 giorni lavorativi aggiuntivi rispetto al sottoarticolo a) 240 x 270 x 240 cm - ogni 30 giorni lavorativi aggiuntivi rispetto al sottoarticolo a) | ||
(EURO trentasei/80) | cad | 36,80 | |
c | 240 x 450 x 240 cm - per i primi 30 giorni lavorativi 240 x 450 x 240 cm - per i primi 30 giorni lavorativi | ||
(EURO duecentoquattro/90) | cad | 204,90 | |
d | 240 x 450 x 240 cm - ogni 30 giorni lavorativi aggiuntivi rispetto al sottoarticolo c) 240 x 450 x 240 cm - ogni 30 giorni lavorativi aggiuntivi rispetto al sottoarticolo c) | ||
(EURO quarantadue/00) | cad | 42,00 | |
e | 240 x 540 x 240 cm - per i primi 30 giorni lavorativi 240 x 540 x 240 cm - per i primi 30 giorni lavorativi | ||
(EURO duecentodieci/10) | cad | 210,10 | |
f | 240 x 540 x 240 cm - ogni 30 giorni lavorativi aggiuntivi rispetto al sottoarticolo e) 240 x 540 x 240 cm - ogni 30 giorni lavorativi aggiuntivi rispetto al sottoarticolo e) | ||
(EURO quarantasette/30) | cad | 47,30 | |
F01.08.026 | Utilizzo di wc chimico costituito da box prefabbricato realizzato in polietilene lineare stabilizzato ai raggi UV o alt Utilizzo di wc chimico costituito da box prefabbricato realizzato in polietilene lineare stabilizzato ai raggi UV o altro materiale idoneo, in ogni caso coibentato, per garantire la praticabilità del servizio in ogni stagione; completo di impianto elettrico e di messa a terra, posato a terra su travi in legno o adeguato sottofondo, dotato di WC e lavabo. Sono compresi trasporto, montaggio e smontaggio, manutenzione, pulizia, espurgo settimanale e smaltimento certificato dei liquami. Noleggio mensile: | ||
a | per i primi 30 giorni lavorativi per i primi 30 giorni lavorativi | ||
(EURO centosessanta/00) | cad | 160,00 | |
b | per ogni 30 giorni lavorativi aggiuntivi per ogni 30 giorni lavorativi aggiuntivi | ||
(EURO centodieci/00) | cad | 110,00 | |
F01.09.032 | Recinzione realizzata con rete in polietilene alta densità, peso 240 g/m², resistente ai raggi ultravioletti, indeforma Recinzione realizzata con rete in polietilene alta densità, peso 240 g/m², resistente ai raggi ultravioletti, indeformabile, colore arancio, sostenuta da appositi paletti di sostegno in ferro zincato fissati nel terreno a distanza di 1 m: | ||
a | altezza 1,00 m, costo di utilizzo dei materiali per tutta la durata dei lavori altezza 1,00 m, costo di utilizzo dei materiali per tutta la durata dei lavori | ||
(EURO uno/32) | m | 1,32 | |
b | altezza 1,20 m, costo di utilizzo dei materiali per tutta la durata dei lavori altezza 1,20 m, costo di utilizzo dei materiali per tutta la durata dei lavori | ||
(EURO uno/41) | m | 1,41 | |
c | altezza 1,80 m, costo di utilizzo dei materiali per tutta la durata dei lavori altezza 1,80 m, costo di utilizzo dei materiali per tutta la durata dei lavori | ||
(EURO uno/54) | m | 1,54 |
Articolo di Elenco | I N D I C A Z I O N E D E L L E P R E S T A Z I O N I | Unità di misura | PREZZO EURO |
d | altezza 2,00 m, costo di utilizzo dei materiali per tutta la durata dei lavori altezza 2,00 m, costo di utilizzo dei materiali per tutta la durata dei lavori | ||
(EURO uno/86) | m | 1,86 | |
e | allestimento in opera e successiva rimozione, per ogni metro di recinzione realizzata allestimento in opera e successiva rimozione, per ogni metro di recinzione realizzata | ||
(EURO sei/09) | m | 6,09 | |
F01.09.034 | Elementi mobili per recinzioni e cancelli, compresa parte apribile, costituiti da montanti verticali e orizzontali in t Elementi mobili per recinzioni e cancelli, compresa parte apribile, costituiti da montanti verticali e orizzontali in tubolare zincato diametro non inferiore a 42 mm, pannello interno di rete zincata a caldo spessore non inferiore a 4 mm e maglia 85x235, peso non inferiore a 16 kg, rivestiti su un lato con rete di plastica arancione e relativi basamenti in cls del peso di 35 kg, compresa la fornitura degli elementi, la posa in opera, l'ancoraggio al terreno, ove rappresenti struttura fissa o per linee aperte, con spezzoni di acciaio infissi nel terreno e legature con filo zincato, la traslazione degli elementi per la modifica della posizione necessaria all'avanzamento dei lavori, la manutenzione per tutta la durata dei lavori stessi, la rimozione a lavori ultimati: | ||
a | cancello carrabile m 3,5 x 2, compreso catena e lucchetto - nolo per il primo mese cancello carrabile m 3,5 x 2, compreso catena e lucchetto - nolo per il primo mese | ||
(EURO quarantatre/80) | cad | 43,80 | |
b | cancello carrabile m 3,5 x 2, compreso catena e lucchetto - nolo per ogni mese successivo al primo cancello carrabile m 3,5 x 2, compreso catena e lucchetto - nolo per ogni mese successivo al primo | ||
(EURO nove/90) | cad | 9,90 | |
c | cancello pedonale m 1 x 2 - nolo per il primo mese cancello pedonale m 1 x 2 - nolo per il primo mese | ||
(EURO dodici/60) | cad | 12,60 | |
d | cancello pedonale m 1x2 - nolo per ogni mese successivo al primo cancello pedonale m 1x2 - nolo per ogni mese successivo al primo | ||
(EURO due/80) | cad | 2,80 | |
e | elemento mobile per recinzione m 3,5 x 2 - nolo per il primo mese elemento mobile per recinzione m 3,5 x 2 - nolo per il primo mese | ||
(EURO sei/24) | m | 6,24 | |
f | elemento mobile per recinzione m 3,5 x 2 - nolo per ogni mese successivo al primo elemento mobile per recinzione m 3,5 x 2 - nolo per ogni mese successivo al primo | ||
(EURO zero/50) | m | 0,50 | |
F01.11.059 | Segnali stradali, per cantieri temporanei, con pittogrammi vari, conformi a quelli indicati nel Codice della strada, di Segnali stradali, per cantieri temporanei, con pittogrammi vari, conformi a quelli indicati nel Codice della strada, di forma quadrata, triangolare e tonda delle dimensioni di lato/diametro 60 cm, in lamiera metallica 10/10 e pellicola retroriflettente di classe 1, dati a nolo completi di cavalletti/sostegni, eventuali pannelli esplicativi rettangolari, compreso il posizionamento, lo spostamento, la rimozione ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte: | ||
a | per il primo mese lavorativo o frazione di esso per il primo mese lavorativo o frazione di esso | ||
(EURO quindici/40) | cad | 15,40 | |
b | per ogni mese o frazione di esso successivo al primo per ogni mese o frazione di esso successivo al primo | ||
(EURO tre/50) | cad | 3,50 |
Articolo di Elenco | I N D I C A Z I O N E D E L L E P R E S T A Z I O N I | Unità di misura | PREZZO EURO |
F01.33.232 | Xxxxxxxx in ABS completa di presidi chirurgici e farmaceutici secondo le disposizioni del DM 15/07/2003 integrate con i Xxxxxxxx in ABS completa di presidi chirurgici e farmaceutici secondo le disposizioni del DM 15/07/2003 integrate con il DLgs 81/08; da valutarsi come costo di utilizzo mensile del dispositivo comprese le eventuali reintegrazioni dei presidi: | ||
a | dimensioni 23 x 23 x 12,5 cm dimensioni 23 x 23 x 12,5 cm | ||
(EURO uno/18) | cad | 1,18 | |
b | dimensioni 44,5 x 32 x 15 cm dimensioni 44,5 x 32 x 15 cm | ||
(EURO tre/39) | cad | 3,39 | |
F01.33.234 | Integrazione al contenuto della cassetta di pronto soccorso consistente in set completo per l'asportazione di zecche e Integrazione al contenuto della cassetta di pronto soccorso consistente in set completo per l'asportazione di zecche e altri insetti dalla cute, consistente in: pinzetta, piccola lente di ingrandimento, confezione di guanti monouso in lattice, sapone disinfettante ed ago sterile, quest'ultimo da utilizzarsi per rimuovere il rostro (apparato boccale), nel caso rimanga all'interno della cute | ||
(EURO quindici/90) | cad | 15,90 | |
F01.33.235 | Integrazione al contenuto della cassetta di pronto soccorso consistente in confezione di repellente per insetti e aracn Integrazione al contenuto della cassetta di pronto soccorso consistente in confezione di repellente per insetti e aracnidi, da applicarsi sulla pelle e/o sul vestiario, in caso di lavoratori operanti in aree fortemente infestate | ||
(EURO nove/40) | cad | 9,40 |
TABELLA «A» | PARTI DI LAVORAZIONI OMOGENEE - CATEGORIE CONTABILI ai fini della contabilità e delle varianti in corso d’opera - articolo 5 | ||||
n. | Designazione delle categorie (e sottocategorie) omogenee dei lavori | In Euro | In % | ||
1 | |||||
2 | |||||
3 | |||||
4 | |||||
4a | (*) | (*) | |||
4b | |||||
5 | |||||
6 | |||||
7 | |||||
8 | |||||
9 | |||||
10 | |||||
11 | |||||
11a | |||||
11b | |||||
11c | |||||
12 | |||||
13 | |||||
14 | |||||
14a | |||||
15b | |||||
15 | |||||
16 | |||||
17 | |||||
Parte 1 - Totale lavori A MISURA | |||||
18 | |||||
19 | |||||
20 | |||||
Parte 2 - Totale lavori | |||||
a) | Totale importo esecuzione lavori (base d’asta) (parti 1 + 2) | 131.134,61 | |||
1 | |||||
2 | |||||
Parte 1- Totale oneri per la sicurezza A MISURA | |||||
3 | |||||
4 | |||||
5 | |||||
Parte 2 - Totale oneri per la sicurezza A CORPO | |||||
6 | |||||
7 | |||||
Parte 3 - Totale oneri per la sicurezza | |||||
b) | Oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza (parti 1 + 2 + 3) | 1.653,49 | |||
TOTALE DA APPALTARE (somma di a + b) | 132.788,10 |
TABELLA «B» - MODELLO DI CARTELLO INDICATORE
Ente appaltante: AGENZIA PER LA SICUREZZA TERRITORIALE E LA PROTEZIONE CIVILE SERVIZIO AREA AFFLUENTI PO SEDE DI PIACENZA
Progetto esecutivo:
LAVORI DI: Interventi urgenti di manutenzione straordinaria e primo adeguamento della cassa di espansione, e relativa strumentazione di controllo, sul Rio Torto/Lora
CODICE: 2B2A701
IMPORTO COMPLESSIVO €: 217.500,00
Progetto esecutivo approvato con determinazione del Responsabile del Servizio
n. del
Progettista: Dott. Xxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx, Geom. Xxxxxx Xxxxxxx, Dott. Xxx. Xxxxx Xxxxxxxx, Dott. Arch. Xxxxxxxxx Xxxx Xxxxx, Geom. Policci Xxxxxxxx, P.A. Xxxxx Xxxxxxxxx
Direzione dei lavori: Geom. Xxxxxx Xxxxxxx
Coordinatore per la sicurezza sul cantiere = =
in fase di progettazione:
Coordinatore per la sicurezza sul cantiere = =
in fase esecutiva:
Durata stimata in uomini/gg.: Responsabile Del Procedimento:
Notifica preliminare in data:
IMPORTO DEL PROGETTO: € 132.788,10
IMPORTO LAVORI A BASE D'ASTA: €
ONERI PER LA SICUREZZA: € 1.653,49
IMPORTO DEL CONTRATTO: € Euro )
Gara in data , offerta di Euro pari al ribasso del %
Impresa esecutrice: con sede Qualificata per i lavori dell_ categori_: , classifica .000)
, classifica .000)
, classifica .000) direttore tecnico del cantiere:
Ulteriori informazioni sull’opera possono essere assunte presso SERVIZIO TECNICO AREA AFFLUENTI DEL PO – SEDE di PIACENZA
telefono:0523/308711 fax: 0523/308716 E-mail: xxxx.xxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xxxxxxx.xxxxxx-xxxxxxx.xx
xxxx.xxxxxxxxxxx@xxxxxxx.xxxxxx-xxxxxxx.xx
i Necessaria per la compilazione delle schede da trasmettere all’Osservatorio dei contratti pubblici.