AREA STRATEGICA PREVENZIONE Clausole campione

AREA STRATEGICA PREVENZIONE. In questa area strategica, introdotta nel 2016, trovano la loro naturale collocazione gli innovativi strumenti che ben rappresentano il cambio di verso che si intende imprimere al rapporto fisco-contribuenti. Si tratta, tra l’altro, delle comunicazioni preventive, dell’istituto della cooperative compliance, della lavorazione delle istanze di collaborazione volontaria (voluntary disclosure), delle istanze di accordo preventivo. Al fine di mettere i contribuenti in condizione di prevenire tutti i possibili errori od omissioni, ovvero di correggere quelli contenuti nelle dichiarazioni già presentate, l’Agenzia, prima di attivare i controlli, invierà con congruo anticipo ai contribuenti interessati una serie di comunicazioni volte a favorire l’emersione dell’effettiva capacità contributiva. Ciò comporterà per i contribuenti che regolarizzano la propria posizione fiscale, il beneficio della riduzione delle sanzioni e la rapida definizione della loro posizione fiscale; per l’Agenzia, un immediato recupero di gettito e l’utilizzo delle proprie risorse umane e strumentali verso i contribuenti meno collaborativi. Allo scopo di valutare l’efficacia delle misure adottate in tal senso, sarà monitorato l’incremento percentuale di versamenti spontanei da parte dei contribuenti per effetto delle azioni di prevenzione rispetto all’anno precedente, cioè l’incremento percentuale dei versamenti correlati a dichiarazione integrativa presentata nell’anno 2017. Esplicito obiettivo dell’area strategica sulla prevenzione è anche quello di migliorare la competitività delle imprese italiane e accrescere l’attrattività degli investimenti da parte di imprese estere che intendono operare nel nostro Paese. L’obiettivo contenuto all’interno dell’area, verrà perseguito, tra l’altro, mediante: • la promozione dell’accesso all’istituto della cooperative compliance; • l’intensificazione dell’esame delle istanze di ruling per le imprese con attività internazionale; • la trattazione delle istanze di “patent box”. La cooperative compliance ha preso ufficialmente avvio nell’anno 2017 con l’emissione dei primi provvedimenti di ammissione. Si tratta del primo tassello d’un progetto più ampio che interesserà altri attori di rilievo nel panorama economico italiano e che mira ad assicurare certezza nell’applicazione del diritto, in particolare in materia fiscale. L’istituto dell’adempimento collaborativo si pone l’obiettivo di instaurare un rapporto di fiducia tra Amministrazione e contribuente che ...
AREA STRATEGICA PREVENZIONE. Ore persona dedicate: 4.984 ore/migliaia Risorse finanziarie dedicate: 242 €/mln Obiettivo 3 - Promuovere l’adempimento degli obblighi tributari e aumentare la tax compliance Target Target Target
AREA STRATEGICA PREVENZIONE. Ore persona dedicate: 3.351 ore/migliaia Risorse finanziarie dedicate: 162 €/mln Obiettivo 3 - Migliorare il livello di adempimento spontaneo Target Target Target Indicatori 2016 2017 2018 Descrizione Indicatori
AREA STRATEGICA PREVENZIONE. Indicatore di output Descrizione % di grandi contribuenti che accedono al regime di cooperative compliance rispetto alla platea L’indicatore misura la percentuali di grandi contribuenti che scelgono di aderire all’istituto dell’adempimento collaborativo rispetto ai potenziali fruitori % di incremento delle istanze di accordo preventivo concluse (Ruling internazionale) rispetto alle istanze concluse nell’anno 2017 L’indicatore misura l’incremento percentuale delle istanze di accordo preventivo concluse rispetto all’anno 2017. Per istanze concluse si intendono sia quelle chiuse positivamente sia quelle chiuse negativamente % di esame delle istanze di accesso alle agevolazioni connesse all’utilizzo dei beni immateriali (patent box) presentate entro il 31/12/2015 L’indicatore rileva l’attività d’esame e di trattazione delle richieste di accordo preventivo rientranti nella disciplina della “patent box” % di esame delle istanze di accesso alle agevolazioni connesse all’utilizzo di beni immateriali (patent box) presentate nel 2016 L’indicatore rileva l’attività d’esame e di trattazione delle richieste di accordo preventivo rientranti nella disciplina della “patent box” Percentuale di risposte ai quesiti contenuti negli interpelli nuovi investimenti rese entro 110 giorni dalla data di ricezione dell’istanza L’interpello nuovi investimenti ricomprende la formulazione da parte del contribuente di più quesiti. Detto indicatore quindi misura la tempestività delle risposte ai singoli quesiti fornite in anticipo rispetto alla scadenza dell’interpello Percentuale degli interpelli ordinari entro 80 giorni dalla data di ricezione dell’istanza L’indicatore misura la tempestività di risposta agli interpelli ordinari trattati dalle Direzioni Regionali presentati del contribuente. Con tale indicatore l’Agenzia si impegna a ridurre ulteriormente i tempi di risposta per gli interpelli ordinari che passano da 120 giorni a 90 giorni come previsto dal D.Lgs n. 156/2015 % di procedure amichevoli (Mutual Agreement Procedure – MAP) trattate nell’anno rispetto a quelle giacenti al 31/12/2016 L’indicatore misura in termini percentuali le procedure trattate nel corso dell’anno rispetto a quelle giacenti al 31/12/2016, attraverso una consultazione diretta tra le amministrazioni fiscali dei Paesi contraenti per risolvere casi di doppia imposizione e rappresenta uno strumento per la composizione delle controversie fiscali internazionali. Numero di comunicazioni volte a favorire l’emersione ...

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