Campi nomadi Clausole campione

Campi nomadi. Negli ultimi anni il dilagare dei campi nomadi, l’aumento esponenziale di reati commessi dai loro abitanti e le pessime condizioni igienico-sanitarie a cui sono sottoposti ha reso tale fenomeno un grave problema sociale con manifestazioni esasperate soprattutto nelle periferie urbane coinvolte. Ad oggi circa 40 mila Rom vivono nei campi nomadi e il 60 per cento sono minori. Sono pertanto necessarie le seguenti azioni: chiusura di tutti i campi nomadi irregolari in attuazione delle direttive comunitarie; contrasto ai roghi tossici; obbligo di frequenza scolastica dei minori pena l’allontanamento dalla famiglia o perdita della potestà genitoriale.
Campi nomadi. Sempre legato al tema dell’accoglienza è quello della presenza dei nuclei sinti localizzati in piazzale Europa ed in viale Bramante. La localizzazione di piazzale Europa, a ridosso delle sponde del Ticino, non è idonea poiché soggetta ad un’elevata condizione di pericolosità per il verificarsi di piene ed esondazioni, come evidenziato dallo studio per la componente geologica, idrogeologica e sismica. Per dare risposta alle attuali criticità il Piano dei Servizi prevede la realizzazione di un nuovo campo di sosta per popolazione stanziale, da situarsi in località PIP - Bivio Vela, in aree accessibili e dotate di servizi essenziali all’interno del centro abitato. Il radicamento degli abitanti richiede interventi e progetti integrati di tipo sociale ed edilizio. Sistemazioni per un numero limitato di famiglie, indicativamente non superiore ai cinquanta nuclei per campo, concentrano la realizzazione di servizi e permettono di avviare un percorso di integrazione sociale. Le tipologie edilizie, in ragione della loro natura di emergenza, possono anche contemplare modalità particolari di realizzazione, senza trascurare tuttavia una visione in prospettiva degli effetti, stabilendo cioè se gli interventi siano temporanei o destinati a stabilizzarsi nel tempo con aree da destinare a un progressivo adeguamento urbanistico. Il progetto del nuovo insediamento dovrà prevedere la realizzazione di servizi collettivi a uso specifico: luogo di ritrovo collettivo, orti, un’area urbana in grado di accogliere adeguatamente le attività di questa fascia di popolazione con esigenze tipiche, pur rimanendo in collegamento con la città esistente e gravitando su di essa per le strutture assistenziali e legate all’istruzione. I costi di realizzazione delle opere di urbanizzazione sono a carico dell’intervento di trasformazione dell’area ex Gasometro; a carico dei privati rimarranno i costi relativi alla realizzazione delle abitazioni; la struttura comunale fornirà comunque supporto tecnico e costituirà l’Ente coordinatore di tutte le attività di realizzazione e di gestione dell’insediamento.