Contenuti. Il manuale d'uso viene inteso come uno strumento finalizzato, ad evitare ero limitare modi d'uso impropri dei bene immobile, a far conoscere le corrette modalità di funzionamento degli impianti, a istruire sul corretto svolgimento delle operazioni di conduzione, a favorire una corretta gestione delle parti edili ed impiantistiche che e di un degrado anticipato, a permettere di riconoscere tempestivamente i fenomeni di deterioramento anomalo da segnalare ai tecnici responsabili. I possibili contenuti informativi dei manuale d'uso sono tra l'altro elencati nel regolamento della legge 109/1994 superato ed aggiornato con DPR 207/10 e dal codice appalti D.Lgs. 50/16, che in particolare indica tra gli elementi costitutivi indispensabili: a) l'ubicazione; b) la rappresentazione grafica e fotografica; c) la descrizione; d) le modalità di un uso corretto. Interpretando alcuni dei suddetti elementi informativi possiamo dedurre che il fine principale del manuale d'uso e di conduzione, soprattutto per i sistemi impiantistici, e quello di prevenire e limitare gli eventi di guasto che comportano l'interruzione dei funzionamento, e di evitare un invecchiamento precoce degli elementi tecnici e dei componenti costitutivi, attraverso l'indicazione delle modalità di un corretto uso dell'immobile, in modo da limitare quanto più possibile i danni derivanti da una cattiva gestione tecnica. Nelle note che seguono le indicazioni che vengono fornite sono finalizzate all'impostazione dei manuali d'uso e di conduzione, inteso quest’ultimo come strumento di supporto alle attività dei servizio di conduzione impiantistica. L'informazione tecnica dei manuali d'uso e di conduzione sarà organizzata in due specifici documenti, denominati 'manuale (libretto) d'uso e di manutenzione" e "manuale di conduzione", diversi in relazione allo scopo e ai destinatari finali degli stessi. Il manuale di conduzione deve inoltre contenere tutte le "informazioni di base" utili per la pianificazione e l'esecuzione dei servizio di conduzione dell'immobile e prevedere la registrazione e l'aggiornamento delle "informazioni di ritorno" a seguito della conduzione immobiliare. Di seguito si definiscono i contenuti e i criteri per la stesura dei manuali, con riferimento ad ogni parte dell'immobile più o meno complessa oggetto dei servizio di conduzione, nonché oggetto d'interventi di pulizia e di piccola manutenzione eseguibili direttamente dall'utenza.
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Samples: Progetto Definitivo Ed Esecutivo
Contenuti. Il manuale d'uso viene inteso come uno strumento finalizzatoquadro normativo in disamina e` compo- sto da 17 articoli. L’articolo 1 enuncia il principio base della cooperazione: le Parti agiranno in conformita` dei rispettivi ordinamenti giuridici vigenti, ad evitare ero limitare modi d'uso impropri dei bene immobileper sviluppare la cooperazione, a far conoscere le corrette modalità di funzionamento degli impianti, a istruire basandosi sul corretto svolgimento delle operazioni di conduzione, a favorire una corretta gestione delle parti edili ed impiantistiche che e di un degrado anticipato, a permettere di riconoscere tempestivamente i fenomeni di deterioramento anomalo da segnalare ai tecnici responsabili. I possibili contenuti informativi dei manuale d'uso sono tra l'altro elencati nel regolamento principio della legge 109/1994 superato ed aggiornato con DPR 207/10 e dal codice appalti D.Lgs. 50/16, che in particolare indica tra gli elementi costitutivi indispensabili:
a) l'ubicazione;
b) la rappresentazione grafica e fotografica;
c) la descrizione;
d) le modalità di un uso corretto. Interpretando alcuni dei suddetti elementi informativi possiamo dedurre che il fine principale del manuale d'uso e di conduzione, soprattutto per i sistemi impiantisticireciprocita`, e quello potranno sti- pulare eventuali accordi tecnici. L’articolo 2 individua i campi e le forme di prevenire cooperazione, cos`ı sintetizzabili: elaborazione di programmi addestrativi comuni; scambio di osservatori in occasione di esercitazioni e limitare gli eventi scambio di guasto che comportano l'interruzione dei funzionamento, e di evitare un invecchiamento precoce degli elementi tecnici informazioni nel campo dell’addestramento e dei componenti costitutivimateriali; agevolazione della fornitura e acquisi- zione di materiali; sostegno delle iniziative che tendono a promuovere la cooperazione industriale tra le imprese marocchine ed italiane; agevolazione degli scali delle unita` na- vali e degli aeromobili delle rispettive Forze armate; previsione, attraverso l'indicazione delle modalità nell’ambito della Delega- zione italiana di un corretto uso dell'immobileassistenza tecnico-militare (DIATM), in modo da limitare quanto più possibile i danni derivanti da della costituzione di missioni ad hoc per esigenze connesse alla cooperazione. L’articolo 3 prevede gli obiettivi della: definizione di programmi comuni di ri- cerca, sviluppo e produzione di materiali ed equipaggiamenti; assistenza reciproca mediante scambio di informazioni nei campi individuati nel precedente articolo. L’articolo 4 stabilisce che venga costituita una cattiva gestione tecnicaCommissione mista per promuovere e sviluppare la cooperazione, esaminare even- tuali problemi di esecuzione dell’Accordo, proporre miglioramenti dello stesso alle auto- xxxx` nazionali. Nelle note che seguono le indicazioni che vengono fornite sono finalizzate all'impostazione dei manuali d'uso e di conduzione, inteso quest’ultimo come strumento di supporto alle attività dei servizio di conduzione impiantistica. L'informazione tecnica dei manuali d'uso e di conduzione sarà organizzata in due specifici documenti, denominati 'manuale (libretto) d'uso e di manutenzione" e "manuale di conduzione", diversi in relazione allo scopo e ai destinatari finali degli stessi. Il manuale di conduzione deve inoltre contenere tutte le "informazioni di base" utili per L’articolo 5 definisce la pianificazione e l'esecuzione coordinazione delle attivita` militari, rin- viando ad apposite riunioni periodiche che si terranno alternativamente nell’uno e nel- l’altro Paese. L’articolo 6 riguarda il rilascio dei servizio visti ri- chiesti dal personale militare ai sensi del- l’Accordo. L’articolo 7 regolamenta il risarcimento degli eventuali danni causati dal personale militare nell’espletamento delle loro fun- zioni, prevedendo che essi siano a carico dello Stato di conduzione dell'immobile appartenenza, che vengano re- golati amichevolmente o per via diplomatica qualora riguardino personale, mezzi o instal- lazioni militari e prevedere che, all’occorrenza, inter- venga anche la registrazione Commissione prevista nel- l’articolo 4. L’articolo 8 stabilisce che, nel corso della permanenza sul territorio della parte ospi- tante, il personale militare interessato sul piano disciplinare resta soggetto allo Stato di bandiera. L’articolo 9 prevede che in caso di infra- zioni gravi alle disposizioni legali del Paese ospitante, il personale militare interessato verra` escluso dagli stage e l'aggiornamento dai corsi di adde- stramento. Le infrazioni saranno sanzionate conformemente alla legislazione militare e civile applicabile nel Paese dove hanno avuto luogo. In ogni caso saranno ricercate delle "informazioni di ritorno" a seguito della conduzione immobiliare. Di seguito si definiscono i contenuti e i criteri solu- zioni adeguate per la stesura dei manuali, con riferimento via diplomatica ad ogni parte dell'immobile più problema posto in uno spirito di reciproca comprensione. L’articolo 10 dispone che il personale in- teressato si conformera` alle direttive delle Autorita` militari dell’ente ospitante e, in caso di inosservanza delle stesse, verranno informate le Autorita` militari del Paese in- viante affinche´ adottino nei confronti del loro personale le misure disciplinari previste dai rispettivi regolamenti. L’articolo 11 stabilisce che, in caso di as- senza illegale di un membro del Paese in- viante sul territorio dello Stato ricevente, le Autorita` di quest’ultimo procederanno alla consegna dell’interessato alle Autorita` del Paese d’origine. Gli articoli 12, 13 e 14 regolano gli aspetti finanziari derivanti dall’Accordo. L’articolo 15 regolamenta il trattamento delle informazioni, documenti e materiali classificati, secondo le norme previste nei due Paesi. Viene inoltre specificato che tali informazioni dovranno essere utilizzate esclusivamente per gli scopi contemplati dal- l’Accordo e non potranno essere trasferite ai terzi senza l’assenso scritto della Parte ce- dente, ne´ utilizzati a danno di una delle Parti. L’articolo 16 stabilisce che le controver- sie, derivanti dall’interpretazione o meno complessa oggetto dei servizio dall’ap- plicazione di conduzionequesto Accordo, nonché oggetto d'interventi verranno ri- solte tramite trattative bilaterali. L’articolo 17 regola l’entrata in vigore e la durata; disciplina inoltre le modalita` per ap- portare emendamenti all’Accordo e le moda- lita` di pulizia e di piccola manutenzione eseguibili direttamente dall'utenzarecesso.
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Samples: Ratifica Ed Esecuzione Dell’accordo Nel Campo Della Cooperazione Militare
Contenuti. In una tale varietà di opere e ambientazioni plurilingui, l’obiettivo della ricerca è tentare di individuare le caratteristiche funzionali, formali e testuali più salienti dell’uso del dialetto, seguendo come guida la metalingua degli stessi autori. L’analisi cercherà di rispondere alle seguenti domande: • Come e in quali occasioni gli autori commentano il dialetto nel testo? • Quali funzioni ha il dialetto in questi casi esplicitati? • Quali forme assume il plurilinguismo in questi casi esplicitati? • Quali sono le tecniche usate per garantire la comprensione del lettore? • In che modo la metalingua contribuisce all’interpretazione complessiva del testo? • Che cosa ci insegna la metalingua sul ruolo del dialetto nella situazione sociolinguistica italiana in generale? La variazione quantitativa e qualitativa del dialetto nel corpus si estende da un’estremità all’altra sul continuum del contatto linguistico. Per rendersene conto basta confrontare brevemente due opere che rappresentano anche gli antipodi cronologici del corpus: Il manuale d'uso viene inteso figlio xx Xxxxxxx xx Xxxxxx del 1991 (AFB91) e Xx xxxxx xx xxxxxxxx xx Xxxxx del 2011 (LCG11). In AFB91 la quantità di sardismi è limitata in una manciata di inserti, di cui sei tradotti in note finali. Gli elementi sardi appaiono inoltre come uno strumento finalizzato«esclusivo appannaggio di pochi personaggi appartenenti a un basso livello sociale».27 Invece, ad evitare ero limitare modi d'uso impropri dei bene immobilein LCG11 la narrazione e i dialoghi sono ugualmente investiti da una varietà mista, «fatta di tessere di diversi dialetti campani»,28 chiamata dallo stesso autore “lingua sognata” nei ringraziamenti che chiudono il libro.29 La nota autoriale è seguita da un «Glossario minimo»30 di trenta termini dialettali con le rispettive traduzioni, insufficiente e ridondante allo stesso tempo, visto che il dialetto misto dichiaratamente non xxxxx è comunque comprensibile, e che, se così non fosse, non basterebbe certo un elenco così ridotto. Si tratta di opere diversissime dal punto di vista linguistico, eppure sono entrambe considerate qui sotto il titolo di “plurilinguismo letterario”. Dimostrano come, nonostante la diversità nella quantità, nelle forme, negli usi e nelle funzioni del dialetto, la metalingua dell’autore (paratestuale e non) può fornire una valida xxxxx xxxx’analisi del plurilinguismo e dialetto letterario. Nel seguente capitolo (§ 2) saranno prima trattate le questioni xxxxxx al plurilinguismo letterario come esito del contatto linguistico. Tra queste c’è la natura diamesica particolare del testo letterario, legata xxxx xxxxx mimetica, all’esigenza di creare un’illusione dell’oralità xxxxx scritto (§ 2.1.). Tuttavia, la rappresentazione della realtà plurilingue è solo una delle molteplici motivazioni del plurilinguismo letterario, come dimostrerà la discussione sugli studi precedenti di impronta sociolinguistica e letteraria (§ 2.2.). Vengono citati gli studiosi xxx xxxxx individuato nelle forme del plurilinguismo letterario un’analoga gradualità rispetto xx xxxxxxx, che va dalle singole inserzioni alla commutazione di codice e al mistilinguismo più profondo (§ 2.3.). Dopo la prima parte più generica, xxxx esaminato più in dettaglio il plurilinguismo letterario nel contesto italiano (§ 3). Per collocare meglio l’oggetto della presente ricerca, saranno tracciate xx xxxxx principali dell’uso del dialetto nella letteratura italiana come parte integrante dell’evoluzione dell’italiano pre e postunitario (§ 3.1.-3.2.). Un’attenzione particolare xxxx naturalmente dedicata alle analisi di vari studiosi sulla neodialettalità della narrativa contemporanea (§ 3.3.). Il quadro xxxx completato con un esame quantitativo di dialettalismi e regionalismi nel Primo xxxxxx xxxxx lingua letteraria italiana del Novecento (§ 3.4.). Sia dagli studi sulle lingue e letterature di altri Paesi sia da quelli sulla produzione degli autori italiani in varie epoche, emerge la dimensione metalinguistico- traduttiva del plurilinguismo letterario, a far conoscere le corrette modalità xxx xxxx dedicata una discussione di funzionamento degli impiantinatura tecnica (§ 4). Saranno trattati come “effetti collaterali” del plurilinguismo letterario la traduzione intratestuale (§ 4.1.), a istruire sul corretto svolgimento delle operazioni di conduzione, a favorire una corretta gestione delle parti edili ed impiantistiche che e di un degrado anticipato, a permettere di riconoscere tempestivamente i fenomeni di deterioramento anomalo da segnalare ai tecnici responsabili. I possibili contenuti informativi dei manuale d'uso sono tra l'altro elencati nel regolamento della legge 109/1994 superato ed aggiornato con DPR 207/10 e dal codice appalti D.Lgs. 50/16, che in particolare indica tra gli elementi costitutivi indispensabili:
aparatestuali (§ 4.2.), gli aspetti tipografici (§ 4.3.) l'ubicazione;
b) la rappresentazione grafica e fotografica;
c) la descrizione;
d) le modalità di un uso correttoriflessioni metalinguistiche (§ 4.4.). Interpretando alcuni dei suddetti elementi informativi possiamo dedurre che il fine principale del manuale d'uso e di conduzione, soprattutto per i sistemi impiantistici, e quello di prevenire e limitare gli eventi di guasto che comportano l'interruzione dei funzionamento, e di evitare un invecchiamento precoce degli elementi tecnici e dei componenti costitutivi, attraverso l'indicazione delle modalità di un corretto uso dell'immobile, in modo da limitare quanto più possibile i danni derivanti da una cattiva gestione tecnica. Nelle note che seguono le indicazioni che vengono fornite sono finalizzate all'impostazione dei manuali d'uso e di conduzione, inteso quest’ultimo come strumento di supporto alle attività dei servizio di conduzione impiantistica. L'informazione tecnica dei manuali d'uso e di conduzione sarà organizzata in due specifici documenti, denominati 'manuale 27 Sulis (libretto) d'uso e di manutenzione" e "manuale di conduzione", diversi in relazione allo scopo e ai destinatari finali degli stessi. Il manuale di conduzione deve inoltre contenere tutte le "informazioni di base" utili per la pianificazione e l'esecuzione dei servizio di conduzione dell'immobile e prevedere la registrazione e l'aggiornamento delle "informazioni di ritorno" a seguito della conduzione immobiliare. Di seguito si definiscono i contenuti e i criteri per la stesura dei manuali, con riferimento ad ogni parte dell'immobile più o meno complessa oggetto dei servizio di conduzione, nonché oggetto d'interventi di pulizia e di piccola manutenzione eseguibili direttamente dall'utenza2002: 559).
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Samples: Dissertation
Contenuti. Il manuale d'uso viene inteso come uno strumento finalizzatoAlla luce delle finalità strategiche di cui sopra e tenuto conto dell’analisi dei bisogni, ad evitare ero limitare modi d'uso impropri dei bene immobilepunti di forza e debolezza dei servizi esistenti, i contenuti dell’Accordo riguardano: ⇒ l’attuazione sistematica nell’ambito del Livello essenziale di assistenza (LEA) “servizio sociale professionale e segretariato sociale per l’informazione e la consulenza al singolo e alle famiglie”, da realizzarsi mediante 4 progetti:
1) realizzazione di un “contenitore organizzativo di ambito” (agenzia minori) per la tutela minori, a far conoscere cui afferiscano tutte le corrette risorse professionali oggi utilizzate dall’ASL e quelle aggiuntive necessarie al fabbisogno finanziate con le risorse della 328, come da proposta di intesa/accordo con il distretto ASL;
2) implementazione di equipe sovracomunali per la presa in carico del “progetto di vita” dei disabili e le loro famiglie;
3) promozione di un’equipe multiprofessionale di ambito per gli inserimenti lavorativi;
4) avvio di un’equipe multiprofessionale di ambito per la presa in carico delle situazione più complesse di anziani bisognosi; ⇒ la realizzazione di nuovi servizi a sostegno della domiciliarità nella direzione di un potenziamento del LEA “assistenza domiciliare”, da realizzarsi attraverso 3 progetti:
5) attivazione di un servizio di assistenza domiciliare educativa per minori, gestito a livello distrettuale di ambito;
6) disponibilità di alcuni posti di ricovero di sollievo per persone anziane da realizzarsi mediante convenzione con le case di riposo presenti nell’ambito;
7) sperimentazione di buoni socio-assistenziali finalizzati al mantenimento al domicilio di situazioni di fragilità sociale. Sulla base dell’analisi del bisogni e delle valutazioni espresse sul sistema di risposta, il Piano di zona prevede altri due progetti ad integrazione di quelli sopra individuati:
8) istituzione di un fondo sociale di ambito per contributi alle famiglie affidatrie e inserimenti di minori in strutture residenziali;
9) avvio della costruzione di un sistema di presa in carico della grave emarginazione in condivisione con il terzo settore. La prospettiva di un ampliamento del CSE presente nell’ambito (a Verdellino) completa il quadro dei servizi e degli interventi previsti dal Piano di zona nella prima annualità. Le modalità di funzionamento degli impianti, a istruire sul corretto svolgimento delle operazioni attuazione dei contenuti dell’accordo sono dettagliate nel documento allegato “Ambito territoriale del distretto di conduzione, a favorire una corretta gestione delle parti edili ed impiantistiche che Dalmine: Piano di Zona del sistema integrato di interventi e di un degrado anticipato, a permettere di riconoscere tempestivamente i fenomeni di deterioramento anomalo da segnalare ai tecnici responsabili. I possibili contenuti informativi dei manuale d'uso sono tra l'altro elencati nel regolamento della legge 109/1994 superato ed aggiornato con DPR 207/10 e dal codice appalti D.Lgs. 50/16, che in particolare indica tra gli elementi costitutivi indispensabili:
a) l'ubicazione;
b) la rappresentazione grafica e fotografica;
c) la descrizione;
d) le modalità di un uso corretto. Interpretando alcuni dei suddetti elementi informativi possiamo dedurre che il fine principale del manuale d'uso e di conduzione, soprattutto per i sistemi impiantistici, e quello di prevenire e limitare gli eventi di guasto che comportano l'interruzione dei funzionamento, e di evitare un invecchiamento precoce degli elementi tecnici e dei componenti costitutivi, attraverso l'indicazione delle modalità di un corretto uso dell'immobile, in modo da limitare quanto più possibile i danni derivanti da una cattiva gestione tecnica. Nelle note che seguono le indicazioni che vengono fornite sono finalizzate all'impostazione dei manuali d'uso e di conduzione, inteso quest’ultimo come strumento di supporto alle attività dei servizio di conduzione impiantistica. L'informazione tecnica dei manuali d'uso e di conduzione sarà organizzata in due specifici documenti, denominati 'manuale (libretto) d'uso e di manutenzione" e "manuale di conduzione", diversi in relazione allo scopo e ai destinatari finali degli stessi. Il manuale di conduzione deve inoltre contenere tutte le "informazioni di base" utili per la pianificazione e l'esecuzione dei servizio di conduzione dell'immobile e prevedere la registrazione e l'aggiornamento delle "informazioni di ritorno" a seguito della conduzione immobiliare. Di seguito si definiscono i contenuti e i criteri per la stesura dei manuali, con riferimento ad ogni parte dell'immobile più o meno complessa oggetto dei servizio di conduzione, nonché oggetto d'interventi di pulizia e di piccola manutenzione eseguibili direttamente dall'utenza.servizi sociali – anno 2002-2004”
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Samples: Accordo Di Programma
Contenuti. Il manuale d'uso viene inteso come uno strumento finalizzato, ad evitare ero limitare modi d'uso impropri dei bene immobile, a far conoscere le corrette modalità di funzionamento degli impianti, a istruire sul corretto svolgimento delle operazioni di conduzione, a favorire una corretta gestione delle parti edili ed impiantistiche che e di un degrado anticipato, a permettere di riconoscere tempestivamente i fenomeni di deterioramento anomalo da segnalare ai tecnici responsabili. I possibili contenuti informativi dei manuale d'uso sono tra l'altro elencati nel regolamento della legge 109/1994 superato ed aggiornato con DPR 207/10 e dal codice appalti Alla luce del D.Lgs. 50/16n. 81/2015, ciò che in particolare indica tra gli elementi costitutivi indispensabili:
a) l'ubicazione;
b) la rappresentazione grafica e fotografica;
c) la descrizione;
d) le modalità di un uso corretto. Interpretando alcuni dei suddetti elementi informativi possiamo dedurre che il fine principale del manuale d'uso e di conduzione, soprattutto per i sistemi impiantistici, e quello di prevenire e limitare gli eventi di guasto che comportano l'interruzione dei funzionamento, e di evitare un invecchiamento precoce degli elementi tecnici e dei componenti costitutivi, attraverso l'indicazione delle modalità di un corretto uso dell'immobilerileva, in modo da limitare quanto tutt’affatto particolare, attiene ai contenuti delle intese derogatorie di prossimità. Il comma 2, dell’art. 8 del D.L. n. 138/2011, convertito in legge n. 148/2011, dalla lett. a) alla lett. d) e nella prima parte della lett. e), precisa e puntualizza i contenuti regolatori delle specifiche intese modificative le quali, dunque, possono riguardare la regolazione delle materie inerenti l’organizzazione del lavoro e della produzione con riferimento tassativo a: - impianti audiovisivi e introduzione di nuove tecnologie: relativa- mente alla generalità dei sistemi di potenziale controllo a distanza della prestazione lavorativa; - mansioni del lavoratore, classificazione e inquadramento del personale: si pensi ad un contratto di prossimità che intervenga sulla pro- mozione conseguente allo svolgimento di mansioni superiori; oppure pro- lunghi il limite temporale massimo perché operi la promozione automatica per lo svolgimento di mansioni superiori; - contratti a termine: si pensi ad un contratto di prossimità che in- tervenga sull’estensione a 60 mesi della durata cumulativa dei contratti a tempo determinato, in deroga al limite generale di 36 mesi, oppure disci- plini in modo differente la durata massima del contratto acausale; - contratti a orario ridotto, modulato o flessibile: si pensi ad un contratto di prossimità che disciplini modalità contrattuali con orario fles- sibile nel contesto di una articolazione dell’orario di lavoro plurisettima- nale, ad esempio intervenendo sulle modalità di utilizzo del lavoro a tem- po parziale o disciplini espressamente il lavoro ripartito; - regime della solidarietà negli appalti: si pensi ad un contratto di prossimità che limiti o addirittura escluda del tutto, a determinate condi- zioni o a fronte di specifici presupposti informativi o documentali, la soli- darietà; - casi di ricorso alla somministrazione di lavoro: si immagini ad un contratto di prossimità che intervenga sulla legittimità dei casi di ricorso alla somministrazione di lavoro sia a termine che in staff leasing anche superando i limiti fissati dalla legge o dal contratto collettivo nazionale di lavoro; - disciplina dell’orario di lavoro: un accordo aziendale che introdu- ca elementi di flessibilità dell’organizzazione dell’orario di lavoro altri- menti rimessi alla contrattazione nazionale, riducendo l’orario normale di lavoro o intervenendo sulla modularità temporale della prestazione lavora- tiva; - modalità di assunzione: ad esempio un contratto di prossimità che preveda termini più possibile ampi per la durata del periodo di prova o per la conse- gna della dichiarazione di assunzione; - disciplina del rapporto di lavoro, comprese le collaborazioni coordinate e continuative a progetto e le partite IVA: un contratto azienda- le che deroghi al quadro regolatorio relativo allo svolgimento del rapporto di lavoro subordinato o autonomo, ad esempio con riferimento ai contenuti del contratto di collaborazione coordinata e continuativa esclusivamente personale o alle caratteristiche di autonomia del collaboratore in partita IVA; - trasformazione e conversione dei contratti di lavoro: si pensi ad un contratto di prossimità che escluda l’operatività delle norme che preve- dono la conversione o la trasformazione dei rapporti di lavoro in contratti di differente qualificazione o tipologia. Per comprendere i danni derivanti da una cattiva gestione tecnicalimiti di utilizzo dei contratti di prossimità alla luce del D.Lgs. Nelle note che seguono le indicazioni che vengono fornite sono finalizzate all'impostazione dei manuali d'uso n. 81/2015 occorre porsi anzitutto nella prospettiva diacronica delle scelte legislative e di conduzionepolitica del diritto, inteso quest’ultimo come strumento di supporto alle attività dei servizio di conduzione impiantistica. L'informazione tecnica dei manuali d'uso e di conduzione sarà organizzata in due specifici documenti, denominati 'manuale (libretto) d'uso e di manutenzione" e "manuale di conduzione", diversi in relazione allo scopo attinenti ai contratti e ai destinatari finali rap- porti di lavoro, in una ottica dichiaratamente evolutiva, che asseconda le re- gole del mutamento del quadro regolatorio. In questo senso, dunque, prima dell’odierno intervento del D.Lgs. n. 81/2015, la norma contenuta nell’art. 8 del D.L. n. 138/2011, convertito in legge n. 148/2011, ha già subito almeno due momenti di profondo muta- mento regolativo. In primo luogo a fronte dell’entrata in vigore della legge n. 92/2012, allorquando, intervenendo la legge su larga parte degli stessiambiti di applicazio- ne dei contratti collettivi di prossimità, ci si è interrogati sui margini ap- prezzabili di persistente utilizzo dell’istituto, anche a fronte della intervenu- ta successione di leggi nel tempo. Il manuale D’altra parte, in quel contesto temporale, nella prassi applicativa, le organizzazioni e le associazioni sindacali rappre- sentative non hanno ritenuto improcedibile la negoziazione, né hanno visto nei ridimensionamenti operativi di conduzione deve inoltre contenere tutte le "informazioni quella riforma (come in materia di base" utili per la pianificazione e l'esecuzione dei servizio lavo- ro a progetto, ad esempio, o di conduzione dell'immobile e prevedere la registrazione e l'aggiornamento delle "informazioni lavoro intermittente) una ragionevole fonte di ritorno" a seguito della conduzione immobiliareimpasse contrattuale. Di seguito si definiscono i contenuti e i criteri per la stesura dei manualiD’altro canto, con riferimento ad ogni parte dell'immobile più o meno complessa oggetto dei servizio di conduzione, nonché oggetto d'interventi di pulizia un ambito specifi- co e di piccola manutenzione eseguibili direttamente dall'utenzarilievo, qual è quello della solidarietà degli appalti, dopo gli inter- venti operati dalla legge n. 92/2012 (e in seguito dal D.L. n. 76/2013, con- vertito in legge n. 99/2013), la riserva fatta dalla legge alle deroghe da parte della contrattazione collettiva di solo livello nazionale ha indotto ad esclu- dere margini di operatività ulteriore ed attuale ad un contratto di prossimità, sebbene in dottrina si sia autorevolmente sostenuto il contrario5. Successivamente il quadro regolatorio ha impattato sui contratti di prossimità rispetto alla materia del lavoro a tempo determinato, con le pre- visioni introdotte dall’art. 1 del D.L. n. 34/2014, convertito dalla legge n. 78/2014, a modifica del D.Lgs. n. 368/2001. In questo contesto di novella legislativa ci si è interrogati sulla possibile persistenza di un ambito di ope- ratività dei contratti di prossimità a fronte dei nuovi limiti assegnati alla contrattazione collettiva, con riserva alla sola contrattazione collettiva na- zionale di stabilire limiti di contingentamento differenti rispetto a quelli sanciti dalla legge. Sul tema specifico, peraltro, si è pronunciato il Ministero del Lavoro con la risposta ad Interpello n. 30 del 2 dicembre 2014, con la quale è stato sottolineato come «l’intervento della contrattazione di prossi- mità non potrà comunque rimuovere del tutto i limiti quantitativi previsti dalla legislazione o dalla contrattazione nazionale ma esclusivamente pre- vederne una diversa modulazione»6. Con il D.Lgs. n. 81/2015, pertanto, si è dinanzi ad un terzo momento evolutivo della disciplina dei rapporti fra contrattazione collettiva di pros- simità e quadro normativo generale, in una fase, tuttavia, nella quale, rispet- to agli interventi comunque di matrice settoriale, il legislatore ha scelto la via di una ri-regolazione “organica” dei contratti di lavoro flessibili e non standard.
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Samples: Contrattazione Collettiva