Common use of Funzioni e poteri dell’Organismo di Vigilanza Clause in Contracts

Funzioni e poteri dell’Organismo di Vigilanza. L’O.d.V. dell’Ente ha il compito di: analizzare la reale adeguatezza del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo a prevenire i reati di interesse del D. Lgs. 231/01; vigilare sull’effettività del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, verificandone la coerenza con i comportamenti concreti e rilevando eventuali violazioni; verificare la permanenza nel tempo dei requisiti di effettività e adeguatezza del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo; verificare l’aggiornamento del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo allorchè le analisi effettuate evidenzino l’opportunità di correzioni o di aggiornamenti in seguito a modifiche normative, mutamenti della struttura organizzativa dell’Associazione o delle attività svolte. A tal fine all’O.d.V. sono attribuite le seguenti funzioni: effettuare periodicamente, nell’ambito delle “aree a rischio di reato”, verifiche su singole operazioni o atti con l’ausilio dei responsabili delle funzioni organizzative dell’Associazione coinvolte; effettuare periodicamente, nell’ambito delle “aree a rischio reato”, controlli a campione sull’effettiva osservanza delle procedure e degli altri sistemi di controllo esistenti; monitorare costantemente, raccogliere segnalazioni provenienti da qualunque dipendente in relazione a: eventuali criticità delle misure previste dal Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo violazione delle stesse; qualsiasi situazione che possa esporre l’Associazione a rischio di reato; coordinarsi con i responsabili delle funzioni organizzative dell’Associazione interessate per assicurare la costante formazione del personale in relazione alle problematiche del D. Lgs 231/01; Un elemento essenziale del sistema di controllo preventivo è rappresentato dall’adozione e attuazione di principi etici rilevanti ai fini della prevenzione dei reati previsti dal Decreto 231. L’Ente Teatrale Regionale Teatro Stabile D’Abruzzo ha pertanto documentato il proprio Codice Etico, con particolare riferimento ai reati contemplati dal Decreto 231. Il Modello e il Codice Etico sono strettamente correlati e devono intendersi quale espressione di un unico corpo di norme adottate dall’Ente al fine di promuovere gli alti principi morali, di correttezza, onestà e trasparenza in cui l’Associazione crede e intende uniformare la propria attività. Il Modello risponde all’esigenza di prevenire, tramite l’implementazione di regole, processi e procedure specifici, la commissione dei reati previsti dal Decreto 231 e in generale dalle norme di legge. Il Codice Etico dell’Ente Teatrale Regionale Teatro Stabile D’Abruzzo è uno strumento di portata generale che stabilisce i comportamenti che l’Ente intende rispettare e far rispettare nello svolgimento della sua attività a tutela della sua reputazione e immagine, nonché promuovere e diffondere. Nel Codice Etico, a cui si rinvia per esigenze di sintesi, sono quindi illustrati i principi etici fondamentali per l’Ente Teatrale Regionale Teatro Stabile D’Abruzzo e le norme di condotta a presidio di tutte le attività dell ‘ Ente. Si sottolinea dunque che tali principi mirano ad evitare la commissione di fattispecie di reato - previste e non dal Decreto - nonché condotte non in linea con le aspettative etiche dell’Ente.

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Funzioni e poteri dell’Organismo di Vigilanza. L’O.d.V. dell’Ente ha All’OdV è affidato sul piano generale il compito di vigilare:  sull’effettiva osservanza del Modello da parte dei destinatari: dipendenti, organi sociali e, nei limiti ivi previsti, agenti, collaboratori e fornitori;  sulla reale efficacia e adeguatezza del MOG in relazione alla struttura aziendale e alla effettiva capacità di prevenire la commissione dei reati di cui al D. Lgs. 231/2001;  sull’opportunità di aggiornamento del Modello, laddove si riscontrino esigenze di adeguamento dello stesso in relazione a mutate condizioni aziendali e/o normative, sollecitando a tal fine gli organi competenti. Su un piano più operativo, all’OdV è affidato il compito di: analizzare  promuovere l’adozione delle procedure previste per l’implementazione del sistema di controllo;  condurre ricognizioni sull’attività aziendale ai fini di un costante aggiornamento della mappatura delle attività sensibili;  promuovere iniziative finalizzate alla diffusione della conoscenza e della comprensione dei principi di cui al MOG;  raccogliere, elaborare e conservare le informazioni rilevanti in ordine al rispetto del Modello;  coordinarsi con le altre funzioni aziendali (anche attraverso apposite riunioni) per il miglior monitoraggio delle attività nelle aree sensibili. A tal fine, l’OdV viene tenuto costantemente informato sull’evoluzione delle attività nelle suddette aree a rischio e ha libero accesso a tutta la reale adeguatezza documentazione aziendale rilevante. All’OdV devono essere inoltre segnalate da parte del management eventuali situazioni dell’attività aziendale che possano esporre l’azienda al rischio di reato;  coordinarsi con il Link Auditor, responsabile del controllo delle attività esternalizzate ai sensi dell'art. 33 del Regolamento ISVAP n. 20, per il miglior monitoraggio delle attività sensibili esternalizzate. A tal fine l'OdV viene tenuto periodicamente informato sulle suddette attività;  controllare l’effettiva presenza, la regolare tenuta e l’efficacia della documentazione richiesta, in conformità a quanto previsto nei protocolli e nei piani di azione per il sistema di controllo. In particolare, all’OdV devono essere segnalate, con modalità da concordare formalmente, le attività più significative e le operazioni effettuate, anche con riferimento ai piani di azione eventualmente predisposti, e devono essere messi a disposizione gli aggiornamenti della documentazione, al fine di consentire l’effettuazione dei controlli;  condurre le indagini interne, d’intesa con la Direzione Risorse Umane, per l’accertamento di presunte violazioni delle prescrizioni di cui al MOG;  coordinarsi con i vari Responsabili delle Funzioni aziendali per i diversi aspetti attinenti all’attuazione del Modello (definizione delle clausole standard, formazione del personale, provvedimenti disciplinari);  richiedere al Consiglio di OrganizzazioneAmministrazione un budget per lo svolgimento delle attività di competenza dell’OdV;  assegnare a soggetti terzi, Gestione e Controllo a prevenire in possesso delle competenze specifiche necessarie per la migliore esecuzione dell’incarico, eventuali compiti di natura tecnica;  valutare le esigenze di aggiornamento del MOG, anche attraverso apposite riunioni con le varie Funzioni aziendali interessate;  monitorare l’aggiornamento dell’organigramma aziendale. All’OdV è inoltre attribuita la facoltà di effettuare verifiche mirate, anche senza preavviso, su determinate operazioni o specifici atti posti in essere da UnipolSai, soprattutto nell’ambito delle attività sensibili, i reati cui risultati devono essere riassunti in sede di interesse reporting agli organi societari deputati. L’esercizio dei citati poteri deve avvenire nel limite strettamente funzionale alla missione dell’OdV, al quale non competono in alcun modo poteri di gestione. A norma dell’articolo 52 del D. Lgs. 231/01; 231/2007 (Legge Antiriciclaggio) l’OdV, insieme al Collegio Sindacale e agli altri soggetti incaricati del controllo di gestione, è tenuto a vigilare sull’effettività del Modello sull’osservanza delle norme contenute nel decreto medesimo. Per quanto concerne l’elencazione dettagliata degli obblighi posti in capo all’OdV dal suddetto decreto, si rinvia alla Parte Speciale 4 “Delitti di Organizzazione, Gestione ricettazione e Controllo, verificandone la coerenza riciclaggio e delitti con i comportamenti concreti e rilevando eventuali violazioni; verificare la permanenza nel tempo dei requisiti finalità di effettività e adeguatezza del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo; verificare l’aggiornamento del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo allorchè le analisi effettuate evidenzino l’opportunità di correzioni terrorismo o di aggiornamenti in seguito a modifiche normative, mutamenti della struttura organizzativa dell’Associazione o delle attività svolte. A tal fine all’O.deversione dell’ordine democratico”.V. sono attribuite le seguenti funzioni: effettuare periodicamente, nell’ambito delle “aree a rischio di reato”, verifiche su singole operazioni o atti con l’ausilio dei responsabili delle funzioni organizzative dell’Associazione coinvolte; effettuare periodicamente, nell’ambito delle “aree a rischio reato”, controlli a campione sull’effettiva osservanza delle procedure e degli altri sistemi di controllo esistenti; monitorare costantemente, raccogliere segnalazioni provenienti da qualunque dipendente in relazione a: eventuali criticità delle misure previste dal Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo violazione delle stesse; qualsiasi situazione che possa esporre l’Associazione a rischio di reato; coordinarsi con i responsabili delle funzioni organizzative dell’Associazione interessate per assicurare la costante formazione del personale in relazione alle problematiche del D. Lgs 231/01; Un elemento essenziale del sistema di controllo preventivo è rappresentato dall’adozione e attuazione di principi etici rilevanti ai fini della prevenzione dei reati previsti dal Decreto 231. L’Ente Teatrale Regionale Teatro Stabile D’Abruzzo ha pertanto documentato il proprio Codice Etico, con particolare riferimento ai reati contemplati dal Decreto 231. Il Modello e il Codice Etico sono strettamente correlati e devono intendersi quale espressione di un unico corpo di norme adottate dall’Ente al fine di promuovere gli alti principi morali, di correttezza, onestà e trasparenza in cui l’Associazione crede e intende uniformare la propria attività. Il Modello risponde all’esigenza di prevenire, tramite l’implementazione di regole, processi e procedure specifici, la commissione dei reati previsti dal Decreto 231 e in generale dalle norme di legge. Il Codice Etico dell’Ente Teatrale Regionale Teatro Stabile D’Abruzzo è uno strumento di portata generale che stabilisce i comportamenti che l’Ente intende rispettare e far rispettare nello svolgimento della sua attività a tutela della sua reputazione e immagine, nonché promuovere e diffondere. Nel Codice Etico, a cui si rinvia per esigenze di sintesi, sono quindi illustrati i principi etici fondamentali per l’Ente Teatrale Regionale Teatro Stabile D’Abruzzo e le norme di condotta a presidio di tutte le attività dell ‘ Ente. Si sottolinea dunque che tali principi mirano ad evitare la commissione di fattispecie di reato - previste e non dal Decreto - nonché condotte non in linea con le aspettative etiche dell’Ente.

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Funzioni e poteri dell’Organismo di Vigilanza. L’O.d.V. dell’Ente ha Nello svolgimento dei compiti affidatigli l’OdV potrà giovarsi, sotto la sua diretta sorveglianza e responsabilità, della collaborazione di tutte le funzioni e strutture della Società, ovvero di consulenti esterni. Tale facoltà consente all’OdV di assicurare un elevato livello di professionalità e la necessaria continuità di azione. L’OdV dispone di autonomi poteri di iniziativa, intervento e controllo, che si estendono a tutti i settori e funzioni della XXXX.XXXXXX, e che devono essere esercitati al fine di svolgere efficacemente e tempestivamente le funzioni previste nel Modello e dalle norme di attuazione del medesimo. In particolare, all’OdV sono affidati, per l’espletamento e l’esercizio delle proprie funzioni, i seguenti compiti e poteri: − vigilare sul funzionamento del Modello sia rispetto alla prevenzione della commissione dei reati richiamati dal Decreto sia con riferimento alla capacità di far emergere il compito concretizzarsi di eventuali comportamenti illeciti; − svolgere periodica attività ispettiva e di controllo, di carattere continuativo - con frequenza temporale e modalità predeterminata dal programma delle attività di vigilanza - e controlli a sorpresa, in considerazione dei vari settori di intervento o delle tipologie di attività e dei loro punti critici al fine di verificare l’efficienza ed efficacia del Modello; − accedere liberamente presso qualsiasi direzione e unità di XXXX.XXXXXX – senza necessità di alcun consenso preventivo – per richiedere e acquisire informazioni, documentazione e dati, ritenuti necessari per lo svolgimento dei compiti previsti dal Decreto, da tutto il personale dipendente e dirigente. Nel caso in cui venga opposto un motivato diniego all’accesso agli atti, l’OdV redige, qualora non concordi con la motivazione opposta, un rapporto da trasmettere al CdA; − richiedere informazioni rilevanti o l’esibizione di documenti, anche informatici, pertinenti alle attività di rischio, agli Amministratori, agli organi di controllo, alla Società di revisione, ai collaboratori, ai consulenti e in generale a tutti i soggetti tenuti all’osservanza del Modello; − curare, sviluppare e promuovere il costante aggiornamento del Modello, formulando, ove necessario, all’organo dirigente le proposte di eventuali aggiornamenti e adeguamenti che si dovessero rendere necessarie in conseguenza di: analizzare la reale adeguatezza i) significative violazioni delle prescrizioni del Modello Modello; ii) significative modificazioni dell’assetto interno di Organizzazione, Gestione e Controllo a prevenire i reati XXXX.XXXXXX e/o delle modalità di interesse del D. Lgs. 231/01svolgimento delle attività d’impresa; vigilare sull’effettività del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, verificandone la coerenza con i comportamenti concreti e rilevando eventuali violazioni; verificare la permanenza nel tempo dei requisiti di effettività e adeguatezza del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo; verificare l’aggiornamento del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo allorchè le analisi effettuate evidenzino l’opportunità di correzioni o di aggiornamenti in seguito a iii) modifiche normative; − vigilare sull’osservanza delle prescrizioni del Modello, mutamenti della struttura organizzativa dell’Associazione o delle attività svolte. A tal fine all’O.d.V. sono attribuite le seguenti funzioni: effettuare periodicamentein relazione alle diverse tipologie di reati contemplate dal Decreto e dalle successive leggi che ne hanno esteso il campo di applicazione, nell’ambito delle “aree a rischio di reato”, verifiche su singole operazioni o atti con l’ausilio dei responsabili delle funzioni organizzative dell’Associazione coinvolte; effettuare periodicamente, nell’ambito delle “aree a rischio reato”, controlli a campione sull’effettiva osservanza verificare il rispetto delle procedure e degli altri sistemi di controllo esistenti; monitorare costantemente, raccogliere segnalazioni provenienti da qualunque dipendente in relazione a: eventuali criticità delle misure previste dal Modello e rilevare gli eventuali scostamenti comportamentali che dovessero emergere dall’analisi dei flussi informativi e dalle segnalazioni ricevute; − assicurare il periodico aggiornamento della mappatura e dell’identificazione delle aree sensibili; − mantenere un collegamento con la società di Organizzazionerevisione nonché con gli altri consulenti e collaboratori coinvolti nelle attività di attuazione del Modello; − curare i rapporti e assicurare i flussi informativi di competenza verso il CdA; − promuovere interventi di comunicazione e formazione sui contenuti del Decreto e del Modello, Gestione sugli impatti della normativa sull’attività dell’azienda e Controllo violazione delle stessesulle norme comportamentali, instaurando anche dei controlli sulla frequenza ed eventualmente programmi differenziati per quanti operano nelle diverse attività sensibili; qualsiasi situazione che possa esporre l’Associazione a rischio − verificare la predisposizione di reato; coordinarsi con i responsabili delle funzioni organizzative dell’Associazione interessate per assicurare la costante formazione del personale in relazione alle problematiche del D. Lgs 231/01; Un elemento essenziale del un efficace sistema di controllo preventivo è rappresentato dall’adozione e attuazione comunicazione interna per consentire la trasmissione di principi etici notizie rilevanti ai fini della prevenzione del Decreto garantendo la tutela e riservatezza del segnalante; − fornire chiarimenti in merito al significato e all’applicazione delle previsioni contenute nel Modello; − formulare e sottoporre all’approvazione del CdA la previsione di spesa necessaria al corretto svolgimento dei reati previsti dal Decreto 231. L’Ente Teatrale Regionale Teatro Stabile D’Abruzzo ha pertanto documentato il proprio Codice Eticocompiti assegnati, con particolare riferimento assoluta indipendenza. L’OdV può autonomamente impegnare risorse che eccedono i propri poteri di spesa, qualora l’impiego di tali risorse sia necessario per fronteggiare situazioni eccezionali e urgenti. In questi casi l’OdV deve informare il CdA nella riunione immediatamente successiva; − segnalare tempestivamente all’organo dirigente, per gli opportuni provvedimenti, le violazioni accertate del Modello che possano comportare l’insorgere di una responsabilità in capo a XXXX.XXXXXX; − promuovere l’attivazione di eventuali procedimenti disciplinari e proporre le eventuali sanzioni di cui al capitolo 7 del presente Modello; − verificare e valutare l’idoneità del sistema disciplinare ai reati contemplati dal Decreto 231sensi e per gli effetti del Decreto. Il Modello L’OdV riferisce in merito all’attuazione del Modello, all’emersione di eventuali aspetti critici, alla necessità di interventi modificativi e il Codice Etico sono strettamente correlati e devono intendersi quale espressione di un unico corpo di norme adottate dall’Ente al a tal fine di promuovere gli alti principi morali, di correttezza, onestà e trasparenza in cui l’Associazione crede e intende uniformare la propria attività. Il Modello risponde all’esigenza di prevenire, tramite l’implementazione di regole, processi e procedure specifici, la commissione dei reati previsti dal Decreto 231 e in generale dalle norme di legge. Il Codice Etico dell’Ente Teatrale Regionale Teatro Stabile D’Abruzzo è uno strumento di portata generale che stabilisce i comportamenti che l’Ente intende rispettare e far rispettare nello svolgimento della sua attività a tutela della sua reputazione e immagine, nonché promuovere e diffondere. Nel Codice Etico, a cui si rinvia per esigenze di sintesi, sono quindi illustrati i principi etici fondamentali per l’Ente Teatrale Regionale Teatro Stabile D’Abruzzo e le norme di condotta a presidio di tutte le attività dell ‘ Ente. Si sottolinea dunque che tali principi mirano ad evitare la commissione di fattispecie di reato - previste e non dal Decreto - nonché condotte non in linea con le aspettative etiche dell’Ente.predispone inter alia:

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Funzioni e poteri dell’Organismo di Vigilanza. L’O.d.V. dell’Ente ha Le regole operative di funzionamento dell’Organismo di Vigilanza sono previste nel Regolamento dello stesso che è allegato al presente modello. Le attività poste in essere dall’Organismo di Vigilanza non possono essere sindacate da alcun altro organismo o struttura della Società, fermo restando però che il compito di: analizzare Consiglio di Amministrazione è in ogni caso chiamato a svolgere un’attività di vigilanza sull’adeguatezza del suo operato, in quanto è in capo allo stesso la reale adeguatezza responsabilità ultima del funzionamento e dell’efficacia del Modello. All’Organismo di Xxxxxxxxx sono conferiti i poteri di iniziativa e controllo necessari per assicurare un’effettiva, efficace ed efficiente vigilanza sul funzionamento e sull’osservanza del Modello secondo quanto stabilito dall’art. 6 del D.Lgs. 231/2001. In particolare, all’Organismo di OrganizzazioneVigilanza sono affidati, Gestione per l’espletamento e Controllo a prevenire l’esercizio delle proprie funzioni, i reati di interesse del D. Lgs. 231/01; vigilare sull’effettività del Modello di Organizzazione, Gestione seguenti compiti e Controllo, verificandone la coerenza con i comportamenti concreti e rilevando eventuali violazioni; poteri: – verificare la permanenza persistenza nel tempo dei requisiti di effettività e adeguatezza efficienza ed efficacia del Modello di Organizzazione, Gestione e ControlloModello; verificare l’aggiornamento del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo allorchè le analisi effettuate evidenzino l’opportunità di correzioni o di aggiornamenti in seguito a modifiche normative, mutamenti della struttura organizzativa dell’Associazione o delle attività svolte. A tal fine all’O.d.V. sono attribuite le seguenti funzioni: effettuare periodicamente, nell’ambito delle “aree a rischio di reato”, periodicamente verifiche mirate su singole determinate operazioni o atti con l’ausilio dei responsabili delle funzioni organizzative dell’Associazione coinvolte; effettuare periodicamente, specifici posti in essere nell’ambito delle aree di rischio, come individuate nel Modello; – curare, sviluppare e promuovere il costante aggiornamento del Modello, identificando e segnalando al Consiglio di Amministrazione l’esigenza di eventuali aggiornamenti da realizzarsi mediante le modifiche e/o le integrazioni che si dovessero rendere necessarie, a rischio reato”titolo esemplificativo, controlli a campione sull’effettiva osservanza in conseguenza di: i) significative violazioni delle procedure prescrizioni del Modello; ii) significative modificazioni dell’assetto interno della Società e/o delle modalità di svolgimento delle attività d’impresa; iii) modifiche normative; – assicurare il periodico aggiornamento del sistema di identificazione, mappatura e degli classificazione delle attività sensibili; – mantenere un collegamento costante con la società di revisione, salvaguardandone la necessaria indipendenza, e con gli altri sistemi consulenti e collaboratori coinvolti nelle attività di controllo esistentiefficace attuazione del Modello; monitorare costantemente, raccogliere – rilevare gli eventuali scostamenti comportamentali che dovessero emergere dall’analisi dei flussi informativi e dalle segnalazioni provenienti da qualunque dipendente in relazione a: eventuali criticità delle misure previste dal Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo violazione delle stesse; qualsiasi situazione che possa esporre l’Associazione a rischio di reato; coordinarsi con alle quali sono tenuti i responsabili delle funzioni organizzative dell’Associazione interessate varie funzioni; – segnalare tempestivamente al Consiglio di Amministrazione, per gli opportuni provvedimenti, le violazioni accertate del Modello che possano comportare l’insorgere di una responsabilità in capo alla Società; – curare i rapporti e assicurare i flussi informativi di competenza verso il Consiglio di Amministrazione, nonché verso il Collegio Sindacale; – promuovere e definire le iniziative per la costante diffusione della conoscenza e della comprensione del Modello, nonché per la formazione del personale in relazione alle problematiche del D. Lgs 231/01e la sensibilizzazione dello stesso all’osservanza dei suoi contenuti ; Un elemento essenziale del – predisporre un efficace sistema di controllo preventivo è rappresentato dall’adozione e attuazione comunicazione interna per consentire la trasmissione di principi etici notizie rilevanti ai fini del D.Lgs. 231/2001 garantendo la tutela e riservatezza del segnalante; – accedere liberamente presso qualsiasi struttura/unità organizzativa, ovvero convocare qualsiasi esponente o dipendente della prevenzione Società – senza necessità di alcun consenso preventivo – per richiedere e acquisire informazioni, documentazione e dati, ritenuti necessari per lo svolgimento dei reati compiti previsti dal Decreto 231D.Lgs. L’Ente Teatrale Regionale Teatro Stabile D’Abruzzo ha pertanto documentato 231/2001; – richiedere informazioni rilevanti a collaboratori, consulenti, agenti esterni alla Società; – segnalare al Consiglio di Amministrazione fatti o condotte che possano determinare l’attivazione di eventuali procedimenti disciplinari di cui al Capitolo 5 della parte generale del presente Documento; – verificare e valutare l’idoneità del sistema disciplinare ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 231/2001; – in caso di controlli, indagini, richieste di informazioni da parte di autorità competenti, finalizzati a verificare la rispondenza del Modello alle previsioni del D.Lgs. 231/2001, curare il proprio Codice Eticorapporto con i soggetti incaricati dell’attività ispettiva, fornendo loro adeguato supporto informativo; – relazionarsi con particolare gli organismi di controllo delle altre società del Gruppo Objectway per quanto di eventuale pertinenza con riferimento ai reati contemplati dal Decreto 231all’applicazione del Modello. Il Modello e il Codice Etico sono strettamente correlati e devono intendersi quale espressione L’Organismo di un unico corpo di norme adottate dall’Ente al fine di promuovere gli alti principi moraliVigilanza può avvalersi, di correttezza, onestà e trasparenza in cui l’Associazione crede e intende uniformare sotto la propria attività. Il Modello risponde all’esigenza di prevenirediretta sorveglianza e responsabilità, tramite l’implementazione di regole, processi e procedure specifici, la commissione dei reati previsti dal Decreto 231 e in generale dalle norme di legge. Il Codice Etico dell’Ente Teatrale Regionale Teatro Stabile D’Abruzzo è uno strumento di portata generale che stabilisce i comportamenti che l’Ente intende rispettare e far rispettare nello svolgimento dei compiti affidatigli, della sua attività a tutela della sua reputazione e immagine, nonché promuovere e diffondere. Nel Codice Etico, a cui si rinvia per esigenze di sintesi, sono quindi illustrati i principi etici fondamentali per l’Ente Teatrale Regionale Teatro Stabile D’Abruzzo e le norme di condotta a presidio collaborazione di tutte le funzioni e strutture della Società che prestano la propria attività dell ‘ Entea favore della stessa sulla base di contratti di servizi ovvero di consulenti esterni. Si sottolinea dunque che tali principi mirano ad evitare Tale facoltà consente all’Organismo di Vigilanza di assicurare un elevato livello di professionalità e la commissione necessaria continuità di fattispecie azione. Ulteriori competenze dell’Organismo di reato - previste Vigilanza, in tema di attività di formazione e non dal Decreto - nonché condotte non comunicazione relative al Modello e in linea con le aspettative etiche dell’Entemateria di aggiornamento dello stesso, vengono di seguito specificate rispettivamente nei successivi Capitoli 6 e 7 della presente parte generale. L’Organismo di Vigilanza cura l’adeguata comunicazione alle strutture aziendali dei compiti e dei poteri dello stesso.

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