LE POLITICHE DI INVESTIMENTO E LA GESTIONE DEI RISCHI Clausole campione

LE POLITICHE DI INVESTIMENTO E LA GESTIONE DEI RISCHI. La gestione è rivolta prevalentemente verso strumenti finanziari di tipo obbligazionario ed è effettuata anche tenendo conto del criterio di determinazione dei rendimenti basato sulla valutazione delle attività al ‘costo storico’ (cfr. la descrizione della politica di gestione contenuta nella sezione ‘Caratteristiche della forma pensionistica complementare’). Si indicano di seguito in forma tabellare le principali tipologie di strumenti finanziari in cui sono investite le risorse e la relativa valuta di denominazione. (*) Non sono stati acquisiti OICR istituiti o gestiti da società appartenenti al Gruppo Cattolica di Assicurazioni. Si indicano di seguito in forma tabellare altre informazioni rilevanti: Liquidità (**) 4,08% (**) Tale valore è da attribuirsi alle contribuzioni affluite al comparto in corrispondenza delle valorizzazioni di fine anno Si riporta di seguito in forma tabellare la distinzione per area geografica degli investimenti.
LE POLITICHE DI INVESTIMENTO E LA GESTIONE DEI RISCHI. Per quel che riguarda i comparti assicurativi, gestiti per polizze in gestioni separate delle Compagnie facenti parte dei rispettivi Pool, le informazioni di dettaglio circa la composizione del portafoglio non sono disponibili. Si ricorda che tali comparti, di cui l’Assicurativo 2014 è, dal 1° gennaio 2014, destinatario tra l’altro dei conferimenti taciti del TFR, offrono garanzie di rendimento minimo, consolidamento annuo dei risultati e coefficienti di conversione in rendita predeterminati. Per entrambi i comparti finanziari, i mandati di gestione multi-asset, avviati a fine luglio 2017, sono assegnati a gestori attivi, cioè responsabili di scelte di breve-medio termine relative alla composizione del portafoglio, in funzione delle condizioni contingenti di mercato, ovviamente nel rispetto del mandato fissato dal Consiglio di Amministrazione del Fondo. In tale ottica, il benchmark, quale parametro di riferimento, va inteso come un indicatore di quella che dovrebbe essere la composizione ideale del portafoglio, in condizioni di mercato che riflettano le ipotesi poste alla base dell’asset allocation. La composizione reale del portafoglio può, quindi, divergere da quella strategica di lungo periodo, sempre nel rispetto dei limiti indicati dal Fondo.
LE POLITICHE DI INVESTIMENTO E LA GESTIONE DEI RISCHI. Indicare, preferibilmente in forma tabellare, le principali tipologie di strumenti finanziari in cui sono investite le risorse e la relativa valuta di denominazione. Riportare le principali aree geografiche/mercati di riferimento degli investimenti, nonché le principali categorie di emittenti (specificando se trattasi di emittenti governativi, sopranazionali, societari, c.d. corporate, altro) e/o settori industriali, ove rilevanti. Riportare la rilevanza, sul totale del patrimonio, di eventuali investimenti in quote/azioni di OICR, specificando se ed in quale misura sono stati acquisiti OICR istituiti o gestiti dal soggetto gestore del comparto [fondo interno/OICR/gestione interna separata] o da società appartenenti al medesimo gruppo dello stesso. Descrivere, ove rilevanti, gli investimenti effettuati in titoli emessi da società a bassa capitalizzazione, in titoli c.d. strutturati e in strumenti finanziari di emittenti dei cc.dd. Paesi emergenti nonché gli eventuali altri elementi di rischio presenti in portafoglio. ⮚ Per i fondi pensione negoziali: riportare informazioni relative agli eventuali investimenti diretti effettuati. Riportare la durata media finanziaria (duration) del portafoglio alla fine dell’anno. Descrivere, ove rilevanti, le operazioni in strumenti finanziari derivati effettuate nonché l’incidenza del loro utilizzo sul profilo di rischio. Rappresentare se e in che modo nella attuazione della politica di investimento sono stati presi in considerazione aspetti sociali, etici ed ambientali, specificando le strategie poste in essere, i criteri di investimento adottati e le eventuali iniziative di azionariato attivo. Fornire una breve descrizione dello stile gestionale adottato, evidenziando la relazione esistente tra il parametro di riferimento prescelto e gli obiettivi di investimento. Fornire altresì informazioni sul tasso di movimentazione del portafoglio (turnover), illustrando sinteticamente il significato dell’indicatore. Riportare inoltre informazioni sulle variazioni relative allo stile di gestione adottato eventualmente previste a breve termine. Illustrare le tecniche adottate per la gestione dei rischi di investimento, indicando i metodi utilizzati per la individuazione, la misurazione e il controllo degli stessi, in coerenza con la finalità previdenziale della gestione. Descrivere l’eventuale scelta di affidare la gestione di una parte del patrimonio tramite mandati che prevedano una garanzia di risultato.
LE POLITICHE DI INVESTIMENTO E LA GESTIONE DEI RISCHI. La gestione è rivolta prevalentemente verso strumenti finanziari di natura obbligazionaria e può investire con il limite massimo del 40% del controvalore complessivo in strumenti finanziari di natura azionaria quotati, denominati in qualunque divisa, di qualunque area geografica, settore e categoria di emittenti (Sezione II – Caratteristiche della forma pensionistica complementare). La gestione può inoltre investire in quote di OICR, ETF, SICAV e altri fondi comuni rientranti nell’ambito di applicazione della direttiva 85/611/CEE; è consentito l’utilizzo di strumenti finanziari derivati collegati a strumenti finanziari idonei. Si indicano di seguito in forma tabellare le principali tipologie di strumenti finanziari in cui sono investite le risorse. Titoli di Stato e di organismi internazionali 5,40% OICR (*) 58,37% OICR (*) 33,91% (*) Non sono stati acquisiti OICR istituiti o gestiti da società appartenenti al Gruppo Cattolica Assicurazioni. Si indicano di seguito in forma tabellare altre informazioni rilevanti. Liquidità (**) 2,72% (**) Tale valore è da attribuirsi alle contribuzioni affluite al comparto in corrispondenza delle valorizzazioni di fine anno. Si riporta di seguito in forma tabellare la suddivisione per le principali aree geografiche (quota sul totale della componente). Italia 34,40% Altri Paesi Area Euro 65,60% Italia 3,53% Altri Paesi Area Euro 11,79% Altri Paesi dell’Unione Europea 6,38% U.S.A. 68,84% Giappone 7,31% Altri Paesi OCSE 0,31% Altri Paesi non OCSE 1,84% Altri Paesi Area Euro 2,33% Altri Paesi dell’Unione Europea 18,39% U.S.A. 55,48% Giappone 9,22% Altri Paesi OCSE 6,20% Altri Paesi non OCSE 8,38% Durata media finanziaria (duration): 7,33. Lo stile di gestione è attivo e le scelte di investimento sono delineate sulla base dell’analisi macroeconomica e delle prospettive di redditività dei mercati di riferimento. La Compagnia non replica la composizione del benchmark. L’obiettivo perseguito dalla Compagnia è comunque quello di realizzare un portafoglio tendenzialmente rappresentativo del parametro di riferimento. Viene comunque lasciata la possibilità di introdurre elementi di diversificazione (strumenti finanziari non presenti nel benchmark stesso o presenti in proporzioni diverse) al fine di realizzare il miglior rendimento correlato al profilo di rischio del Fondo Interno Cattolica Previdenza Bilanciato. In tal senso l’andamento del Fondo Interno Cattolica Previdenza Bilanciato può presentare contenuti scostamenti rispetto a qu...
LE POLITICHE DI INVESTIMENTO E LA GESTIONE DEI RISCHI. La gestione è rivolta prevalentemente verso strumenti finanziari di tipo obbligazionario ed è effettuata anche tenendo conto del criterio di determinazione dei rendimenti basato sulla valutazione delle attività al ‘costo storico’ (cfr. la descrizione della politica di gestione contenuta nella Sezione II – Caratteristiche della forma pensionistica complementare). Si indicano di seguito in forma tabellare le principali tipologie di strumenti finanziari in cui sono investite le risorse. Titoli di Stato e di organismi internazionali 75,17% Obbligazioni corporate 17,60% Azioni 3,66% Si indicano di seguito in forma tabellare altre informazioni rilevanti. Liquidità (*) 3,13% (*) Tale valore è da attribuirsi alle contribuzioni affluite al comparto in corrispondenza delle valorizzazioni di fine anno. Si riporta di seguito in forma tabellare la suddivisione per area geografica (quota sul totale della componente). Italia 100,00% Italia 49,33% Altri Paesi Area Euro 34,45% Altri Paesi OCSE 16,22% Italia 46,87% Altri Paesi Area Euro 53,13% Si riporta di seguito in forma tabellare la suddivisione per settori di appartenenza (quota sul totale della componente).

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