LEGALE. Per effetto della soppressione della locuzione “anche se effettuate nei confronti di una cerchia determinata di per- sone”, non è più obbligatorio il possesso di uno dei requisiti professionali elencati alle lett. a), b) e c) del comma 6 dellʼart. 71 nel caso di attività di vendita di prodotti alimentari e di somministrazione di alimenti e bevande, effettuate non al pubblico, ma nei confronti di una cerchia determinata di soggetti. Trattasi, con riferimento allʼattività di vendita, di tutti i casi in cui la vendita è effettuata con modalità o in spazi nei quali lʼaccesso non è consentito liberamente. Ciò significa che si applica o nei casi in cui lʼaccesso è consentito solo previo possesso di un titolo di ingresso o nei casi in cui è riservato a determinati soggetti. Il requisi- to, in particolare, non può essere richiesto per lʼavvio delle attività disciplinate dallʼart. 16 del Dlgs n. 31 marzo 1998, n. 114, come modificato dallʼart. 66 del Dlgs n. 59 (Spacci interni). Con riferimento alla somministrazione di alimenti e bevande il requi- sito professionale non può essere richiesto nel caso delle attività elencate alle lettere b), e), f), g) ed h) del comma 6 dell'art. 3 della legge 25 agosto 1991, n. 287, come sostituito dal comma 7 dellʼart. 64 del Dlgs n. 59, purché siano rispettate le limitazio- ni di accesso ai locali o agli ambiti spaziali su esplicitati. Va comunque evidenziato che lʼeliminazione dellʼobbligo pubblicistico del possesso del requisito professionale per il soggetto titolare delle attività per le quali vige tale semplificazione non esime tale soggetto dalla necessità di rispettare tutte le disposizioni vigenti in materia igienico sanitaria, sia in relazione ai luoghi e agli ambiti spaziali utilizzati, che alle risorse umane impiegate, né impedisce ai soggetti cui eventualmente spetta regolare lʼaccesso delle persone nei relativi spazi e concedere lʼuso degli stessi al predetto soggetto titolare, di individuare nellʼambito dei relativi rapporti di diritto privato le modalità più idonee per garantire la massima tutela e qualità dei servizi ai propri associati, ospiti o utenti.
LEGALE. Questi termini e condizioni sono regolati dalle leggi della Repubblica di Singapore ivi applicabili, escludendo qualsiasi conflitto di leggi che porterebbe all'applicazione di qualsiasi altra legge. Accedendo a TravelerBuddy, l'utente si sottopone irrevocabilmente alla corte
LEGALE. Per dare un segnale di cogenza dellʼobbligo in questione, evitando tuttavia di introdurre specifiche sanzioni, con i connessi pro- blemi applicativi e, nel contempo, di aggravare tale obbligo in misura non proporzionata, con lʼarticolo 19 del decreto correttivo si è ritenuto in questa fase sufficiente evidenziare che tali omissioni possono essere comunque valutate nellʼambito delle più ampie prescrizioni in materia di correttezza dei rapporti con i consumatori e fare pertanto riferimento alle sanzioni già previste dal codice del consumo per le pratiche commerciali scorrette consistenti nella comunicazione di informazioni non veritiere o nellʼomissione di informazioni rilevanti, con relativa competenza dellʼAutorità garante per la concorrenza ed il mercato.
LEGALE. La Struttura Legale in coordinamento con le competenti strutture della Capogruppo: • supporta, la Direzione AFC nell’identificazione delle norme applicabili in materia di contrasto alla corruzione; • fornisce consulenza ed assistenza alla Direzione AFC in merito agli aspetti giuridici controversi attinenti all’esame di conformità dei processi e delle procedure interne, dei contratti, della modulistica, o ai casi significativi di disfunzioni rilevate; • gestisce i rapporti con le Autorità giudiziarie in caso di incidenti di conformità in materia di corruzione, tenendo informata la Direzione AFC.
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LEGALE. Il Cds, a tal proposito, afferma che uno dei profili centrali della disciplina sulle pratiche commerciali sleali dovrebbe essere rappresentato dalla dimostrata sussistenza di un effettivo “abuso” del potere di mercato. La previsione dellʼonere, a carico di un operatore economico autore della pratica contestata, di dimostrare, a propria discolpa, che la prassi commerciale non costituisce, in concreto, un abuso finalizzato al conseguimento di vantaggi ingiustificati costituisce, pertanto, a giudizio del Cds, una sorta di inversione di onere della prova, che «rispetto ai principi generali in materia di accertamento della illiceità di una pratica commerciale sleale, non trova unʼadeguata base nella disciplina legislativa e non risulta nemmeno giustificata razionalmente».
LEGALE. Requisiti di onorabilità ai fini dellʼavvio e dellʼaccesso allʼattività commerciale e di somministrazione di alimenti e bevande - Modifiche allʼart. 71 del Dlgs 26 marzo 2010, n. 59 ad opera dellʼart. 8, comma 1, lett. a), b), c) e d) del decreto correttivo
LEGALE. La Struttura Legale: • supporta Compliance Servizi Bancari e Altri Presidi nell’identificazione delle norme applicabili in materia di contrasto alla corruzione; • fornisce consulenza ed assistenza a Compliance Servizi Bancari e Altri Presidi in merito agli aspetti giuridici controversi attinenti all’esame di conformità dei processi e delle procedure interne, dei contratti, della modulistica, o ai casi significativi di disfunzioni rilevate; • gestisce i rapporti con le Autorità giudiziarie in caso di incidenti di conformità in materia di corruzione, tenendo informata Compliance Servizi Bancari e Altri Presidi
LEGALE. A tutti gli effetti di cui all'oggetto del presente capitolato la ditta fornitrice dovrà eleggere domicilio legale presso la Casa Comunale.
LEGALE. Direttiva servizi Decreto legislativo n. 147 del 6 agosto 2012 Disposizioni integrative