Common use of Metodologia Clause in Contracts

Metodologia. Mitigazione e prevenzione degli impatti Si è operata una definizione delle misure di mitigazione per tutti gli impatti, sia connessi alla fase di cantierizzazione che di esercizio, per cui è stato possibile identificare le misure stesse. In particolare si è proceduto come di seguito esposto: Si sono inoltre descritte le misure previste per evitare, prevenire, ridurre o, se possibile, compensare gli impatti ambientali significativi e negativi identificati del progetto. Tale descrizione deve spiegare in che misura gli impatti ambientali significativi e negativi sono evitati, prevenuti, ridotti o compensati e deve riguardare sia le fasi di costruzione che di funzionamento. Il concetto di prevenzione degli impatti dovuti alla costruzione ed all’esercizio di un’opera, introdotto dal DLgs 104/2017 (cfr. Allegato VII punto 7, così come modificato dal citato decreto), concerne l’insieme di quelle scelte da assumere in fase di progettazione al preciso fine di evitare e/o prevenire il determinarsi di detti impatti, senza con ciò dover ricorrere alla definizione di interventi di loro mitigazione, ovvero, laddove ciò non fosse bastevole/possibile, di compensazione. Assunto che il concetto di prevenzione si sostanzia nell’integrazione della dimensione ambientale all’interno del processo di progettazione di un’opera, i termini nei quali avviene l’interazione tra la sfera progettuale e quella ambientale, ossia tra l’ambito della definizione delle scelte progettuali e quello dell’analisi degli effetti ambientali da queste determinati, non si esplica secondo un rapporto di tipo univoco. In altri termini, avendo identificato i profili rispetto ai quali procedere all’analisi ambientale di un’opera nelle dimensioni Costruttiva, “Opera come costruzione”, Fisica, “Opera come manufatto”, ed Operativa”, “Opera come esercizio”, ed avendo adottato la medesima logica nell’articolazione degli ambiti d’azione relativi alle misure assunte per evitare e prevenire gli impatti, è possibile affermare che non sussiste un’unica correlazione tra la dimensione progettuale a cui appartiene l’ambito d’azione e quella di analisi ambientale con riferimento alla quale sono stati identificati gli impatti alla cui prevenzione sono rivolte dette misure. Esemplificando, il definire la configurazione fisica prestando - ad esempio - particolare attenzione all’assetto attuale delle possibili aree di intervento, costituisce una scelta che, seppur afferente alla dimensione progettuale Fisica, si riflette su tutte le tre dimensioni di analisi ambientale. Muovendo da tale considerazione, a valle della necessaria preventiva individuazione delle misure volte ad evitare/prevenire le diverse tipologie di impatti relative ai fattori di cui all’art. 5 lett. c) del D.lgs. 152/2006 così come modificato dal D.lgs. 104/2017, è stata successivamente operata una loro sistematizzazione volta ad evidenziare le possibili sinergie che l’attuazione di ciascuna di dette misure consente di ottenere in termini di esclusione e/o prevenzione di impatti afferenti a diversi fattori ambientali.

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Samples: Procedura Di Valutazione Impatto Ambientale (Via) E Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (Paur)

Metodologia. Mitigazione L‟Ateneo ha da tempo proceduto ad una accurata ed analitica ricognizione del patrimonio immobiliare, di proprietà o in uso, utilizzato per le attività istituzionali, sia amministrative, sia didattiche e prevenzione scientifiche. Al fine di procedere ad una valutazione globale delle strategie da implementare si è ritenuto utile partire dalla valutazione dell‟attuale utilizzo di tale patrimonio in funzione del numero dei corsi di studio, degli impatti studenti e delle frequenze e da una stima delle esigenze dei Dipartimenti e degli uffici. Per ciascuna unità immobiliare sono state rilevate le varie parti che la compongono e la loro attuale destinazione. Partendo dall‟accertamento degli spazi attualmente utilizzati da ciascun Dipartimento ed ufficio amministrativo, secondo le funzioni amministrative, didattiche e di ricerca che vi risultano svolte, sono stati valutati i dati relativi agli organici del personale tecnico-amministrativo, del personale docente e degli studenti afferenti ai corsi di studio erogati. Si è operata così pervenuti a determinare una definizione delle misure serie di mitigazione per tutti gli impatti, sia connessi alla fase di cantierizzazione rapporti che di eserciziofotografano, per cui è stato possibile identificare ciascun Dipartimento, l‟entità delle risorse loro distribuite. L‟analisi di tali dati, coordinata con l‟esame degli immobili di proprietà o in uso dell‟Ateneo, ha indicato le misure stesseeventuali insufficienze delle strutture a disposizione, le situazioni logistiche soddisfacenti e quelle superiori alle necessità apparentemente riscontrabili o lo scarso impiego o l‟utilizzo non ottimale degli spazi disponibili, permettendo di delineare alcune proposte che prospettano una linea di interventi a breve, medio e lungo termine, in esito ai quali si potrà dare, in diverse fasi temporali, una risposta accettabile. In particolare L‟Ateneo ha basato il proprio lavoro sulla convinzione che una pianificazione strategica non può che essere un‟attività continua e periodica articolabile in più fasi: la pianificazione, come ricerca e analisi di strategie e piani, formulazione d‟idee e scelte; la implementazione e il monitoraggio, come attuazione delle azioni e misura del grado di conseguimento degli obiettivi, come base per l‟adattamento della strategia. La formulazione del presente piano si è proceduto come articola nella declinazione delle linee d‟indirizzo in termini di seguito esposto: Si sono inoltre descritte obiettivi strategici e operativi, che saranno successivamente trasformati in linee d’azione, sostanziate in specifiche iniziative, per ciascuna delle quali saranno individuati i tempi d‟attuazione e le misure previste disponibilità di risorse finanziarie e strumentali. Risulta al contempo essenziale che gli obiettivi operativi si compongano in un quadro unitario e integrato, consapevolmente condiviso. Integrazione e condivisione saranno decisivi per evitare, prevenire, ridurre o, se possibile, compensare gli impatti ambientali significativi e negativi identificati del progetto. Tale descrizione deve spiegare in che misura gli impatti ambientali significativi e negativi sono evitati, prevenuti, ridotti o compensati e deve riguardare sia le fasi di costruzione che di funzionamento. Il concetto di prevenzione degli impatti dovuti alla costruzione ed all’esercizio di un’opera, introdotto dal DLgs 104/2017 (cfr. Allegato VII punto 7, così come modificato dal citato decreto), concerne l’insieme di quelle scelte da assumere in fase di progettazione implementazione, sovrapposizioni, lacune, interazioni negative tra le diverse iniziative. Direzione Generale Xxx Xxxxx, 0 – 00000 Xxxxxx XX – Tel. +00 0000 000000 Fax +00 0000 0000 xxxxxxxxx.xxxxxxxx@xxxxxx.xx – xxx.xxxxxx.xx 4 Immobile ubicato in prossimità del centro storico di Urbino lungo la Xxxxxx Xxxxxxxxx X.X. 00 xxx, xxx tratto di strada che conduce a Borgo Mercatale. Risulta facilmente accessibile e distinto al preciso fine di evitare e/o prevenire il determinarsi di detti impatti, senza N.C.E.U. foglio 167 mapp. 195 della superficie complessiva pari a 623 mq. Risulta acquistato in data 15/10/90 con ciò dover ricorrere alla definizione di interventi di loro mitigazione, ovvero, laddove ciò non fosse bastevole/possibile, di compensazioneatto del Notaio X. Xxxxxxxx rep. Assunto che il concetto di prevenzione si sostanzia nell’integrazione della dimensione ambientale all’interno del processo di progettazione di un’opera, i termini nei quali avviene l’interazione tra la sfera progettuale 23122/11285 a £ 450.000.000 + IVA e quella ambientale, ossia tra l’ambito della definizione delle scelte progettuali e quello dell’analisi degli effetti ambientali da queste determinati, non si esplica secondo un rapporto di tipo univoco. In altri termini, avendo identificato i profili rispetto ai quali procedere all’analisi ambientale di un’opera nelle dimensioni Costruttiva, “Opera come costruzione”, Fisica, “Opera come manufatto”, ed Operativa”, “Opera come esercizio”, ed avendo adottato la medesima logica nell’articolazione degli ambiti d’azione relativi alle misure assunte per evitare e prevenire gli impatti, è possibile affermare che non sussiste un’unica correlazione tra la dimensione progettuale a cui appartiene l’ambito d’azione e quella di analisi ambientale con riferimento alla quale successivamente sullo stesso sono stati identificati gli impatti alla cui prevenzione sono rivolte dette misureeseguiti lavori di sistemazione e ristrutturazione per una somma pari a £ 414.000.000. Esemplificando, il definire la configurazione fisica prestando - ad esempio - particolare attenzione all’assetto attuale delle possibili aree di intervento, costituisce una scelta che, seppur afferente alla dimensione progettuale Fisica, si riflette su tutte le tre dimensioni di analisi ambientale. Muovendo da tale considerazione, a valle della necessaria preventiva individuazione delle misure volte ad evitare/prevenire le diverse tipologie di impatti relative ai fattori di cui all’art. 5 lett. c) del D.lgs. 152/2006 così come modificato dal D.lgs. 104/2017, è stata successivamente operata una loro sistematizzazione volta ad evidenziare le possibili sinergie che l’attuazione di ciascuna di dette misure consente di ottenere in termini di esclusione e/o prevenzione di impatti afferenti a diversi fattori ambientaliValore stimato € 1.432.900,00.

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Samples: Consiglio Di Amministrazione

Metodologia. Mitigazione Il modello di organizzazione, gestione e prevenzione controllo a norma del Decreto (di seguito anche “Modello”), unitamente alla contemporanea presenza del Codice Etico (Allegato 2, di seguito “Codice”), al di là delle prescrizioni di legge, costituisce un ulteriore valido strumento di sensibilizzazione di tutti i dipendenti e di tutti coloro che collaborano con XXXX.XXXXXX, al fine di far seguire, nell’espletamento delle proprie attività, comportamenti corretti e trasparenti in linea con i valori etico- sociali cui si ispira la Società nel perseguimento del proprio oggetto sociale, e tali comunque da prevenire il rischio di commissione dei reati contemplati dal Decreto, nonché in conformità alla Legge Anti-corruzione, degli impatti Si atti di corruzione pubblica, posti in essere nell’interesse privato e a danno della Società. XXXX.XXXXXX ha, quindi, inteso avviare una serie di attività volte a rendere il proprio Modello conforme ai requisiti previsti dal Decreto, dalla Legge-Anticorruzione e dal Decreto Trasparenza e coerente sia con i principi già radicati nella propria cultura di governance sia con le indicazioni contenute nelle Linee Guida citate al paragrafo 1.3 e nelle Linee Guida ANAC. A tal fine è operata una stato attivato un processo volto a revisionare ed aggiornare il Modello (di seguito il “Progetto”), tenendo conto dell’evoluzione normativa e di prassi, nonché della nuova realtà societaria, a seguito della trasformazione da Consorzio, controllato dal Politecnico di Milano, a Società consortile a responsabilità limitata, partecipata dal Politecnico di Milano. I successivi aggiornamenti hanno recepito le modifiche alla struttura organizzativa e l’introduzione di ulteriori fattispecie di reato nell’ambito di applicazione del Decreto, con specifico risk assessment. La metodologia scelta per eseguire il Progetto, in termini di organizzazione, definizione delle misure modalità operative, strutturazione in fasi, assegnazione delle responsabilità tra le varie funzioni aziendali, è stata elaborata al fine di mitigazione per tutti gli impatti, sia connessi alla fase di cantierizzazione che di esercizio, per cui è stato possibile identificare le misure stessegarantire la qualità e l’autorevolezza dei risultati. In particolare Il Progetto si è proceduto come articolato nelle fasi sinteticamente di seguito espostoriassunte: Si sono inoltre descritte le misure previste per evitare, prevenire, ridurre o, se possibile, compensare gli impatti ambientali significativi Fasi Attività Fase 1 Avvio del Progetto e negativi identificati del progetto. Tale descrizione deve spiegare in che misura gli impatti ambientali significativi individuazione dei processi e negativi sono evitati, prevenuti, ridotti o compensati e deve riguardare sia le fasi di costruzione che di funzionamento. Il concetto di prevenzione degli impatti dovuti alla costruzione ed all’esercizio di un’opera, introdotto dal DLgs 104/2017 (cfr. Allegato VII punto 7, così come modificato dal citato decreto), concerne l’insieme di quelle scelte da assumere in fase di progettazione al preciso fine di evitare e/o prevenire il determinarsi di detti impatti, senza con ciò dover ricorrere alla definizione di interventi di loro mitigazione, ovvero, laddove ciò non fosse bastevole/possibile, di compensazione. Assunto che il concetto di prevenzione si sostanzia nell’integrazione della dimensione ambientale all’interno del processo di progettazione di un’opera, attività nel cui ambito possono essere commessi i termini nei quali avviene l’interazione tra la sfera progettuale e quella ambientale, ossia tra l’ambito della definizione delle scelte progettuali e quello dell’analisi degli effetti ambientali da queste determinati, non si esplica secondo un rapporto di tipo univoco. In altri termini, avendo identificato i profili rispetto ai quali procedere all’analisi ambientale di un’opera nelle dimensioni Costruttiva, “Opera come costruzione”, Fisica, “Opera come manufatto”, ed Operativa”, “Opera come esercizio”, ed avendo adottato la medesima logica nell’articolazione degli ambiti d’azione relativi alle misure assunte per evitare e prevenire gli impatti, è possibile affermare che non sussiste un’unica correlazione tra la dimensione progettuale a cui appartiene l’ambito d’azione e quella di analisi ambientale con riferimento alla quale sono stati identificati gli impatti alla cui prevenzione sono rivolte dette misure. Esemplificando, il definire la configurazione fisica prestando - ad esempio - particolare attenzione all’assetto attuale delle possibili aree di intervento, costituisce una scelta che, seppur afferente alla dimensione progettuale Fisica, si riflette su tutte le tre dimensioni di analisi ambientale. Muovendo da tale considerazione, a valle della necessaria preventiva individuazione delle misure volte ad evitare/prevenire le diverse tipologie di impatti relative ai fattori di cui all’art. 5 lett. c) del D.lgs. 152/2006 così come modificato reati richiamati dal D.lgs. 104/2017231/01 Raccolta e analisi della documentazione, è stata successivamente operata e preliminare individuazione dei processi/attività nel cui ambito possono astrattamente essere commessi i reati richiamati dal Decreto (processi/attività c.d. “sensibili”). Fase 2 Identificazione dei key officer Identificazione dei key officer, ovvero delle persone della Società che, in base a funzioni e responsabilità, hanno una loro sistematizzazione volta ad evidenziare conoscenza approfondita delle aree/attività sensibili, nonché dei meccanismi di controllo attualmente in essere, al fine di determinare gli ambiti di intervento e un piano di colloqui dettagliato. Fase 3 Analisi dei processi e delle attività sensibili Individuazione e analisi dei processi e delle attività sensibili e dei meccanismi di controllo in essere, con particolare attenzione ai controlli preventivi e altri elementi/attività di compliance. Fase 4 Individuazione dei protocolli di controllo Individuazione dei requisiti organizzativi caratterizzanti un idoneo modello di organizzazione, gestione e controllo ex Decreto e dei protocolli di controllo con funzione penal-preventiva, tenuto conto delle procedure già esistenti in XXXX.XXXXXX. Fase 5 Definizione del modello di organizzazione, gestione e controllo. Definizione del modello di organizzazione, gestione e controllo ex Decreto articolato in tutte le possibili sinergie che l’attuazione sue componenti e regole di ciascuna di dette misure consente di ottenere in termini di esclusione e/o prevenzione di impatti afferenti a diversi fattori ambientalifunzionamento.

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Samples: Model of Organization and Management

Metodologia. Mitigazione Nella conduzione delle attività si riterranno centrali i bisogni, le risorse e prevenzione degli impatti Si è operata le motivazioni di ogni singolo destinatario e del gruppo secondo la valutazione del bisogno sociale e le indicazioni del Servizio Sociale Comunale. L’approccio dovrà essere globale ed improntato ai principi della flessibilità, interdisciplinarietà ed operatività. Descrizione e contenuti delle prestazioni: Le attività di animazione rivolte ai minori fascia 3/17 anni dovranno essere strutturate e dovrà prevedere un numero minimo di due accessi alla settimana per gruppo suddiviso per fascia d’età. L’organizzazione di giorni e orari delle attività di animazione dovrà raccordarsi e coordinarsi con i giorni e gli orari di presenza dei minori allo spiaggia day ed essere flessibile per meglio rispondere ai bisogni espressi dai minori e dalle famiglie. Dovrà essere privilegiata la suddivisione in sottogruppi, in relazione all’età e agli interessi dei minori, con accessi per ciascun sottogruppo della durata di almeno tre ore, preferibilmente la mattina (fascia oraria 9/12). Le attività strutturate o semi-strutturate dovranno essere realizzate durante tutta la durata del progetto e utilizzeranno come sede il centro di aggregazione sociale del Comune, il territorio, la scuola o altre sedi comunali. Le attività promosse dovranno essere finalizzate a promuovere le capacità espressive, comunicative e socializzanti dei partecipanti, attraverso l’utilizzo di attività espressive, ludiche, sportive, ricreativo- manuali e multimediali. Dovranno essere, altresì, programmati percorsi di animazione nelle diverse piazze e luoghi di ritrovo presenti nel paese in base alle indicazioni del servizio sociale. L’organizzazione operativa dovrà rispettare il rapporto operatore/utente previsto dalle vigenti diposizioni e valutato in base alle diverse tipologie di attività e alle caratteristiche del gruppo. Le attività dovranno essere gestite da operatori con la qualifica di animatori socio-culturali, educatori professionali, assistenti all’infanzia (solo per la fascia 3/5 anni) ed esperti di laboratorio (se rientranti nella programmazione operativa) con esperienza nelle medesime attività oggetto del presente appalto e dovranno essere coordinate dal pedagogista referente. La programmazione operativa delle attività dovrà essere presentata e concordata formalmente con il Responsabile del Servizio Sociale ENTRO IL 05.07.2012. Dovranno essere promosse azioni e progetti in raccordo con le associazioni e le realtà private operanti nel territorio comunale in stretto raccordo con il Servizio Sociale e la programmazione generale. La gestione delle attività di animazione deve prevedere modalità di realizzazione del monitoraggio continuo delle attività programmate attraverso verifiche in itinere, corredate dai report intermedi. Alla conclusione sarà realizzato un report finale che tenga conto delle osservazioni emerse nel corso della verifica conclusiva, in cui indicare obiettivi e risultati raggiunti, soggetti coinvolti, bisogni rilevati, risorse impiegate, tempi e azioni complessivamente realizzate secondo le specifiche indicazioni del Servizio Sociale Comunale. A conclusione del progetto dovrà essere effettuato un report finale generale. L’ammissione al servizio, le sospensioni temporanee e le eventuali modifiche sono valutate dal Servizio Sociale Comunale che provvederà a inoltrare comunicazione alla Ditta. La rilevazione dei contenuti dei singoli interventi (data, orario, prestazioni effettuate, registro presenze utenza etc.) avverrà attraverso le schede mensili, firmate dagli operatori. Tali schede dovranno essere presentate a corredo della fattura al Comune di Samassi – Area Socio Assistenziale, controfirmate dal Coordinatore. Inoltre, con cadenza mensile, la Ditta presenterà una definizione delle misure di mitigazione per tutti gli impattirelazione sullo stato del Servizio, sia connessi alla fase di cantierizzazione che di esercizio, per cui è stato possibile identificare le misure stesse. In particolare si è proceduto come di seguito esposto: Si sono inoltre descritte le misure previste per evitare, prevenire, ridurre o, se possibile, compensare gli impatti ambientali significativi e negativi identificati del progetto. Tale descrizione deve spiegare in che misura gli impatti ambientali significativi e negativi sono evitati, prevenuti, ridotti o compensati e deve riguardare sia le fasi di costruzione che di funzionamento. Il concetto di prevenzione degli impatti dovuti alla costruzione ed all’esercizio di un’opera, introdotto dal DLgs 104/2017 (cfr. Allegato VII punto 7, così come modificato dal citato decreto), concerne l’insieme di quelle scelte da assumere in fase di progettazione al preciso fine di evitare evidenziando eventuali carenze e/o prevenire difficoltà e avanzando suggerimenti o proposte per il determinarsi miglioramento dello stesso. L’attività dovrà essere svolta in fasce orarie che tengano conto delle specifiche esigenze degli utenti concordate con il Servizio Sociale e che la Ditta sarà tenuta ad osservare. Gli interventi verranno attivati sulla base delle indicazioni fornite dai servizi sociali comunali e in costante raccordo con essi. Per la realizzazione dei servizi di detti impattianimazione oggetto dell'appalto la ditta appaltatrice dovrà garantire le figure professionali sotto indicate per le quali si richiedono, senza con ciò dover ricorrere alla definizione di interventi di loro mitigazione, ovvero, laddove ciò non fosse bastevole/possibile, di compensazione. Assunto che il concetto di prevenzione si sostanzia nell’integrazione della dimensione ambientale all’interno del processo di progettazione di un’operapena l’esclusione dalla gara, i termini nei quali avviene l’interazione tra la sfera progettuale sotto elencati requisiti minimi di accesso, in numero proporzionato alle richieste d’inserimento presentate e quella ambientale, ossia tra l’ambito della definizione delle scelte progettuali e quello dell’analisi degli effetti ambientali da queste determinati, non si esplica secondo un rapporto di tipo univoco. In altri termini, avendo identificato i profili rispetto ai quali procedere all’analisi ambientale di un’opera nelle dimensioni Costruttiva, “Opera come costruzione”, Fisica, “Opera come manufatto”, ed Operativa”, “Opera come esercizio”, ed avendo adottato la medesima logica nell’articolazione degli ambiti d’azione relativi alle misure assunte per evitare e prevenire gli impatti, è possibile affermare che non sussiste un’unica correlazione tra la dimensione progettuale a cui appartiene l’ambito d’azione e quella di analisi ambientale con riferimento comunicate alla quale sono stati identificati gli impatti alla cui prevenzione sono rivolte dette misure. Esemplificando, il definire la configurazione fisica prestando - ad esempio - particolare attenzione all’assetto attuale delle possibili aree di intervento, costituisce una scelta che, seppur afferente alla dimensione progettuale Fisica, si riflette su tutte le tre dimensioni di analisi ambientale. Muovendo da tale considerazione, a valle della necessaria preventiva individuazione delle misure volte ad evitare/prevenire le diverse tipologie di impatti relative ai fattori di cui all’art. 5 lett. c) del D.lgs. 152/2006 così come modificato dal D.lgs. 104/2017, è stata successivamente operata una loro sistematizzazione volta ad evidenziare le possibili sinergie che l’attuazione di ciascuna di dette misure consente di ottenere in termini di esclusione e/o prevenzione di impatti afferenti a diversi fattori ambientaliDitta.

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Samples: Capitolato d'Onere

Metodologia. Mitigazione Questo settimo rapporto sulla contrattazione sociale territoriale in Toscana analizza i documenti di contrattazione territoriale siglati dalle delegazioni sindacali da un lato (Confederazione, Sindacato dei Pensionati o altre categorie) e prevenzione interlocutori istituzionali dall’altro (prevalentemente enti locali in forma singola o associata, Comuni, Unioni di Comuni, ma anche Società della Salute, AUSL e Regione) nel territorio regionale toscano nel corso del 2017. L’impostazione del rapporto, come si può vedere anche dall’indice e dall’introduzione, è simile a quella degli impatti Si anni precedenti, in particolare a partire dal 2014; del resto la stabilità delle classificazioni adottate è operata funzionale anche a un confronto sul medio-periodo e a eventuali ulteriori approfondimenti scientifici, che possono esser fatti a partire dalla nostra base di dati. Per quanto riguarda la metodologia sono state introdotte delle modifiche al fine di affinare l’analisi della contrattazione sociale territoriale che si svolge in Toscana. Finora il metodo utilizzato è stato quello di conteggiare gli accordi sottoscritti nell’anno oggetto del rapporto. Nella contrattazione sociale è però possibile stipulare degli accordi che abbiano valenza pluriennale o di mandato, e tali accordi hanno rilevanza perché permettono una definizione delle misure pianificazione degli interventi con esiti positivi più duraturi. Al fine di mitigazione permettere un monitoraggio della contrattazione sociale utile anche a valutare l’impatto dell’iniziativa sindacale, a partire da questo rapporto, nella documentazione raccolta vengono considerate anche le intese stipulate in anni precedenti, ma che abbiano esplicitamente valenza per tutti gli impattil’anno di riferimento, con l’indicazione del periodo di pertinenza. Ci si riferisce agli accordi comunali e intercomunali, nei quali è chiaramente indicato il periodo di validità (annuale, pluriennale o di mandato), e che costituiscono il cuore della contrattazione sociale, definendo i provvedimenti a favore della popolazione con un approccio distributivo o, comunque, con un effetto diretto sul territorio. Negli accordi sottoscritti negli altri livelli (regionale, AUSL, SdS) prevale un approccio regolativo nei quali, generalmente, non viene definita esattamente una validità temporale, come verrà illustrato anche nel capitolo 2. Anche per quanto riguarda le piattaforme, altra categoria principale della documentazione raccolta, si è cercato di valorizzare i documenti con valenza pluriennale, considerando sia quelli che esplicitamente citano un riferimento di tale genere, sia connessi quelli che hanno una durata maggiore di quella dell’anno di stipula, anche se non viene espresso in maniera diretta. Infine, in linea con la metodologia usata dall’Osservatorio nazionale della CGIL, non sono più prese in considerazione nella documentazione raccolta le delibere. Pertanto nella documentazione principale sono compresi: le piattaforme, gli accordi, i verbali di incontro assimilabili ad accordi. Le piattaforme precedono gli accordi e sono importanti per comprendere vari aspetti: il punto di partenza del sindacato, il grado di coinvolgimento della base sindacale, il mandato e la rappresentatività, l’apporto dato dal sindacato rispetto alla fase normale attività amministrativa dell’ente locale di cantierizzazione riferimento, la concretezza degli obiettivi. Come ben spiegato dall’Osservatorio nazionale, nel termine accordi sono comprese “tutte le varie forme di documenti conclusivi di un percorso negoziale, sia che questo giunga al suo termine con la redazione di esercizioun documento di intesa centrato su una molteplicità di punti precedentemente discussi e negoziati, per cui è stato possibile identificare le misure stessesia che rappresenti in ogni caso un’ultima tappa del negoziato, non corrispondente alla totalità dei temi posti in avvio del processo negoziale. In particolare sostanza sotto la voce accordi ritroviamo diverse varietà di denominazioni (Accordi, Intese, Protocolli di intesa, Verbali di intesa) che non è possibile collocare semplicemente lungo una linea compresa tra maggiore e minore completezza e ampiezza tematica e procedurale; spesso, difatti, tali espressioni sono utilizzate come sinonimi”.1 Inoltre, in molti casi, un verbale di incontro può essere assimilabile a un accordo vero e proprio, in quanto acquisitivo di misure a favore della popolazione su indicazione della delegazione sindacale, anche se non su tutti i punti si è proceduto come verificata concordanza, a causa, in genere, di seguito espostovincoli esterni, non tanto per mancanza di volontà da parte dell’amministrazione comunale. Bisogna, infine, rilevare che la stessa denominazione data a un documento può avere un significato diverso a seconda delle province. A partire dal 2012, oltre alle categorie principali sopraccitate, sono raccolte altre tipologie di documentazione, utili per comprendere la contrattazione sociale, che sono state raggruppate in un’unica categoria residuale: Si sono inoltre descritte le misure previste comunicati sindacali, comunicati stampa, richieste di incontro, verbali di incontro, verbali e comunicati di istituzioni, convenzioni, progetti, articoli di giornali. La lettura dei documenti di quest’ultima categoria consente di acquisire informazioni sia per evitarecapire il percorso negoziale dal punto di vista delle difficoltà e delle posizioni dei principali soggetti coinvolti, preveniresia per conoscere attività non direttamente relative alla contrattazione sociale, ridurre o, se possibile, compensare gli impatti ambientali significativi e negativi identificati ma che comunque rivestono importanza per la tutela del progetto. Tale descrizione deve spiegare in che misura gli impatti ambientali significativi e negativi sono evitati, prevenuti, ridotti o compensati e deve riguardare sia le fasi di costruzione che di funzionamento. Il concetto di prevenzione degli impatti dovuti alla costruzione ed all’esercizio di un’opera, introdotto dal DLgs 104/2017 welfare locale. 1 IRES - SPI CGIL – CGIL (cfr. Allegato VII punto 7, così come modificato dal citato decreto2011), concerne l’insieme di quelle scelte da assumere in fase di progettazione al preciso fine di evitare e/o prevenire il determinarsi di detti impattiSecondo rapporto sulla contrattazione sociale territoriale, senza con ciò dover ricorrere alla definizione di interventi di loro mitigazioneRoma, ovvero, laddove ciò non fosse bastevole/possibile, di compensazione. Assunto che il concetto di prevenzione si sostanzia nell’integrazione della dimensione ambientale all’interno del processo di progettazione di un’opera, i termini nei quali avviene l’interazione tra la sfera progettuale e quella ambientale, ossia tra l’ambito della definizione delle scelte progettuali e quello dell’analisi degli effetti ambientali da queste determinati, non si esplica secondo un rapporto di tipo univoco. In altri termini, avendo identificato i profili rispetto ai quali procedere all’analisi ambientale di un’opera nelle dimensioni Costruttiva, “Opera come costruzione”, Fisica, “Opera come manufatto”, ed Operativa”, “Opera come esercizio”, ed avendo adottato la medesima logica nell’articolazione degli ambiti d’azione relativi alle misure assunte per evitare e prevenire gli impatti, è possibile affermare che non sussiste un’unica correlazione tra la dimensione progettuale a cui appartiene l’ambito d’azione e quella di analisi ambientale con riferimento alla quale sono stati identificati gli impatti alla cui prevenzione sono rivolte dette misure. Esemplificando, il definire la configurazione fisica prestando - ad esempio - particolare attenzione all’assetto attuale delle possibili aree di intervento, costituisce una scelta che, seppur afferente alla dimensione progettuale Fisica, si riflette su tutte le tre dimensioni di analisi ambientale. Muovendo da tale considerazione, a valle della necessaria preventiva individuazione delle misure volte ad evitare/prevenire le diverse tipologie di impatti relative ai fattori di cui all’art. 5 lett. c) del D.lgs. 152/2006 così come modificato dal D.lgs. 104/2017, è stata successivamente operata una loro sistematizzazione volta ad evidenziare le possibili sinergie che l’attuazione di ciascuna di dette misure consente di ottenere in termini di esclusione e/o prevenzione di impatti afferenti a diversi fattori ambientalipag.20.

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Samples: Settimo Rapporto Sulla Contrattazione Sociale in Toscana

Metodologia. Mitigazione Il progetto intende la partecipazione come processo di apprendimento reciproco e prevenzione degli impatti Si è operata una definizione delle misure dinamico tra tutti i diversi attori in gioco, capace di mitigazione per tutti esplicitare e valorizzare le competenze e le conoscenze tacite della comunità. Le tecniche e gli impattistrumenti utilizzati devono perciò essere in grado di stimolare le connessioni esistenti nel territorio, sia connessi alla fase attivare i cittadini, sviluppare sinergie, esplicitare possibili conflittualità e promuovere uno spazio di cantierizzazione che condivisione, analisi e confronto in un clima di esercizio, per cui è stato possibile identificare le misure stessetrasparenza e fiducia. In particolare si questo senso, l’impostazione metodologica del progetto è proceduto come di seguito esposto: Si sono inoltre descritte tipo semi- strutturato, in quanto gli strumenti e le misure tecniche previste per evitarela sua realizzazione potranno essere parzialmente rivisti, prevenire, ridurre o, se possibile, compensare gli impatti ambientali significativi e negativi identificati del progetto. Tale descrizione deve spiegare in che misura gli impatti ambientali significativi e negativi sono evitati, prevenuti, ridotti o compensati e deve riguardare sia le fasi di costruzione che di funzionamento. Il concetto di prevenzione degli impatti dovuti alla costruzione ed all’esercizio di un’opera, introdotto dal DLgs 104/2017 (cfr. Allegato VII punto 7, così come modificato dal citato decreto), concerne l’insieme di quelle scelte da assumere in fase di progettazione al preciso fine di evitare adattati e/o prevenire integrati, in relazione agli sviluppi ed alle dinamiche attivate col percorso partecipativo e all’impatto di questo sui soggetti coinvolti. Il carattere sperimentale del progetto, in virtù del dialogo tra due diversi settori dell’amministrazione comunale (Urbanistica, Edilizia, Cultura), prevede la messa in opera di un pacchetto di metodologie, strumenti e tecniche innovative di natura interdisciplinare. Pertanto, il determinarsi metodo proposto si basa su un approccio ibridato dai due linguaggi dell’urbanistica partecipata e dell’arte performativa applicata alla dimensione spaziale, capace di detti impattiadattarsi al modificarsi continuo delle condizioni di contesto, senza con ciò dover ricorrere alla definizione tipico di interventi un processo interattivo, che comunque seguirà le seguenti tappe fondamentali, identificate nelle sei fasi principali di loro mitigazioneprogetto, ovverosotto specificate. Infine, laddove ciò non fosse bastevole/possibileè necessario garantire la massima inclusione rispetto ai partecipanti (piena parità di espressione di tutti i punti di vista ed eguaglianza di accesso al dibattito, considerazione per differenze di genere, orientamenti culturali e religiosi, rappresentanza di tutti gli interessi in gioco), come previsto dall’art.15.2.a L.R. 46/2013, attraverso i seguenti elementi: • una pluralità di tecniche di reclutamento, tramite le quali, da e attraverso un primo gruppo di soggetti locali individuati nella fase iniziale del processo (associazioni locali, operatori economici, ecc), sarà costruita una estesa mappa degli attori da coinvolgere nel proseguimento del percorso di partecipazione; • incontri di ascolto e co-progettazione diversificati e in grado, attraverso tecniche partecipative ibridate da expertise artistiche, di compensazione. Assunto fornire strumenti espressivi anche a coloro che normalmente non sono in grado di esprimersi; • attività di comunicazione e inclusione: gli step del percorso devono essere resi pubblici e ampiamente documentati ed accessibili in modo da assicurare, attraverso gli strumenti online, la massima inclusione anche da parte dei cittadini che, per vari motivi, non potranno o avranno difficoltà a partecipare direttamente al percorso; • coinvolgimento delle scuole cittadine e delle associazioni che si occupano a vario titolo delle tematiche legate al mondo giovanile, per garantire un’ampia partecipazione dei giovani che sono il concetto principale target del progetto; • partecipazione di prevenzione si sostanzia nell’integrazione tutte le componenti sociali e demografiche della dimensione ambientale all’interno città, con particolare attenzione al coinvolgimento dei soggetti a rischio di esclusione sociale; • tecniche partecipative dedicate; • utilizzo della piattaforma OpenToscana – PartecipaToscana, strumento innovativo della Regione Toscana per la partecipazione, sul quale sono sviluppati i processi partecipativi sostenuti mediante gli strumenti previsti dalla legge n.46/2013; • utilizzo dei siti internet del Comune di Livorno; É necessario inoltre garantire la neutralità e l’imparzialità del processo (ex art.15.2.a L.R. 46/2013), attraverso i seguenti elementi: • la terzietà del soggetto tecnico esterno incaricato di progettazione gestire il percorso, in quanto “estraneo” ai differenti “interessi in gioco” e con un ruolo, appunto, essenzialmente “tecnico”; • garanzia della parità di un’operaespressione da parte dei facilitatori esperti, che durante gli incontri organizzeranno le discussioni tra i termini nei quali avviene l’interazione tra la sfera progettuale partecipanti ai vari laboratori secondo le regole dell’ascolto attivo e quella ambientale, ossia tra l’ambito della definizione delle scelte progettuali e quello dell’analisi degli effetti ambientali da queste determinati, non si esplica secondo un rapporto di tipo univoco. In altri termini, avendo identificato i profili rispetto ai quali procedere all’analisi ambientale di un’opera gestiranno eventuali conflitti che potranno scaturire nelle dimensioni Costruttiva, “Opera come costruzione”, Fisica, “Opera come manufatto”, ed Operativa”, “Opera come esercizio”, ed avendo adottato la medesima logica nell’articolazione degli ambiti d’azione relativi alle misure assunte per evitare e prevenire gli impatti, è possibile affermare che non sussiste un’unica correlazione tra la dimensione progettuale a cui appartiene l’ambito d’azione e quella di analisi ambientale con riferimento alla quale sono stati identificati gli impatti alla cui prevenzione sono rivolte dette misure. Esemplificando, il definire la configurazione fisica prestando - ad esempio - particolare attenzione all’assetto attuale delle possibili aree di intervento, costituisce una scelta che, seppur afferente alla dimensione progettuale Fisica, si riflette su tutte le tre dimensioni di analisi ambientale. Muovendo da tale considerazione, a valle della necessaria preventiva individuazione delle misure volte ad evitare/prevenire le diverse tipologie di impatti relative ai fattori di cui all’art. 5 lett. c) fasi del D.lgs. 152/2006 così come modificato dal D.lgs. 104/2017, è stata successivamente operata una loro sistematizzazione volta ad evidenziare le possibili sinergie che l’attuazione di ciascuna di dette misure consente di ottenere in termini di esclusione e/o prevenzione di impatti afferenti a diversi fattori ambientaliprogetto.

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Samples: Capitolato Per l'Affidamento Del Servizio Di Progettazione

Metodologia. Mitigazione La metodologia di raccordo tra i servizi socio-sanitari e prevenzione degli impatti Si le risorse informali è operata una definizione orientata al ”lavoro di rete”. Nel progetto viene indicata la tempistica delle misure di mitigazione per tutti gli impatti, sia connessi alla fase di cantierizzazione che di esercizio, per cui è stato possibile identificare le misure stesse. In particolare si è proceduto come di seguito esposto: Si sono inoltre descritte le misure previste per evitare, prevenire, ridurre o, se possibile, compensare gli impatti ambientali significativi e negativi identificati del progetto. Tale descrizione deve spiegare in che misura gli impatti ambientali significativi e negativi sono evitati, prevenuti, ridotti o compensati e deve riguardare sia le fasi di costruzione realizzazione e le modalità attuative che includeranno necessariamente i seguenti elementi: – Elaborazione del progetto individuale di funzionamentoinserimento lavorativo, concordato tra il servizio sociale integrato territoriale, i servizi ASL di riferimento e l’organismo, contenente: luogo e tipologia di attività, le mansioni dell’utente, la durata, nomi dei responsabili e la previsione del monte ore di accompagnamento e verifica. Il concetto – Stesura della convenzione di prevenzione tirocinio formativo in accordo con la struttura ospitante, in cui siano esplicitati mansioni, orari e ogni altro adempimento cui l’utente dovrà attenersi. – Verifiche periodiche tra Servizio Sociale Municipale proponente, in integrazione con servizi ASL di riferimento e l’Organismo affidatario. – incontri periodici con i referenti della struttura ospitante. – Banca dati per visione numerica degli impatti dovuti alla costruzione ed all’esercizio utenti, monitoraggio delle risorse territoriali, tutoraggio individuale. – Corredo della documentazione necessaria per il tirocinio da svolgere – Pagamento degli oneri assicurativi dei tirocini attivati – Report delle attività – Diario di un’opera, introdotto dal DLgs 104/2017 (cfr. Allegato VII punto 7, così come modificato dal citato decreto), concerne l’insieme bordo – Registro delle presenze/frequenze – Produzione di quelle scelte da assumere in fase materiale cartaceo o video relativa all’attività progettuale La realizzazione del progetto prevede l’attivazione di progettazione al preciso fine di evitare tirocini formativi e/o prevenire propedeutici al collocamento mirato e tirocini di volontariato individuale per un totale di almeno 27 adulti con disabilità della durata di 7 mesi per annualità. Previsto per i 22 tirocinanti un impegno settimanale pari almeno a 20 ore settimanali. Per altre 5 persone con disabilità, (già con esperienza del precedente progetto Formiamo il determinarsi futuro e inseribili in qualità di detti impattivolontari) si prevede un orario settimanale differenziato, senza con ciò dover ricorrere alla definizione in quanto necessitano di interventi di loro mitigazione, ovvero, laddove ciò non fosse bastevole/possibile, di compensazione. Assunto che il concetto di prevenzione si sostanzia nell’integrazione della dimensione ambientale all’interno del processo di progettazione di un’opera, i termini nei quali avviene l’interazione tra la sfera una personalizzazione progettuale e quella ambientale, ossia tra l’ambito della definizione delle scelte progettuali e quello dell’analisi degli effetti ambientali saranno impegnati da queste determinati, non si esplica secondo un rapporto di tipo univoco. In altri termini, avendo identificato i profili rispetto ai quali procedere all’analisi ambientale di un’opera nelle dimensioni Costruttiva, “Opera come costruzione”, Fisica, “Opera come manufatto”, ed Operativa”, “Opera come esercizio”, ed avendo adottato la medesima logica nell’articolazione degli ambiti d’azione relativi alle misure assunte per evitare e prevenire gli impatti, è possibile affermare che non sussiste un’unica correlazione tra la dimensione progettuale 6 ore a cui appartiene l’ambito d’azione e quella di analisi ambientale con riferimento alla quale sono stati identificati gli impatti alla cui prevenzione sono rivolte dette misure. Esemplificando, il definire la configurazione fisica prestando - ad esempio - particolare attenzione all’assetto attuale delle possibili aree di intervento, costituisce una scelta che, seppur afferente alla dimensione progettuale Fisica, si riflette su tutte le tre dimensioni di analisi ambientale. Muovendo da tale considerazione, a valle della necessaria preventiva individuazione delle misure volte ad evitare/prevenire le diverse tipologie di impatti relative ai fattori di cui all’art. 5 lett. c) del D.lgs. 152/2006 così come modificato dal D.lgs. 104/2017, è stata successivamente operata una loro sistematizzazione volta ad evidenziare le possibili sinergie che l’attuazione di ciascuna di dette misure consente di ottenere in termini di esclusione e/o prevenzione di impatti afferenti a diversi fattori ambientali12 ore settimanali .

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Samples: Contratto Di Progetto

Metodologia. Mitigazione ✓ capacità di ascolto ed attenzione alle esigenze individuali ✓ flessibilità organizzativa ✓ approccio multidimensionale ✓ saper lavorare in maniera coordinata, congiunta e prevenzione degli impatti Si è operata una definizione integrata con i tecnici del Dipartimento, con i servizi territoriali ✓ agire sia sul versante “relazionale” in modo sensibile e sintonico, che applicare modelli di intervento integrati e di rete ✓ Formazione continua - un referente Responsabile del servizio, D3, (tra le seguenti figure: Assistente Sociale, Educatore Professionale, Sociologo, Psicologo), che curi il collegamento con il personale dei Municipi di riferimento e della Direzione Accoglienza ed Inclusione e che si prenda carico congiuntamente al Servizio Sociale territoriale delle misure di mitigazione per tutti gli impattisituazioni individuali dei beneficiari - un operatore socio sanitario C2 che insieme al Responsabile, sia connessi alla fase di cantierizzazione che di eserciziosvolga, per cui è stato possibile identificare gli utenti del servizio, azioni si supporto; - un congruo numero di operatori sociali (6 inquadramento C1) tali da poter garantire il monitoraggio quotidiano degli utenti presso i propri domicili e la distribuzione dei pasti L’esecutore dovrà in generale garantire la continuità dell’esercizio delle attività oggetto d’intervento ed a tale proposito, dovranno essere predisposte, di concerto con Roma Capitale, tramite la direzione dell’esecuzione del contratto, tutte le misure metodologie d’intervento che risultino necessarie, al fine di eliminare totalmente o in casi speciali di ridurre al minimo i disservizi connessi all’esecuzione delle prestazioni stesse. In particolare L’esecutore si è proceduto come impegna a eseguire le prestazioni a regola d’arte e nel rispetto di seguito esposto: Si sono inoltre descritte le misure previste per evitare, prevenire, ridurre o, se possibile, compensare gli impatti ambientali significativi e negativi identificati del progetto. Tale descrizione deve spiegare in che misura gli impatti ambientali significativi e negativi sono evitati, prevenuti, ridotti o compensati e deve riguardare sia le fasi di costruzione che di funzionamento. Il concetto di prevenzione degli impatti dovuti alla costruzione ed all’esercizio di un’opera, introdotto dal DLgs 104/2017 (cfr. Allegato VII punto 7, così come modificato dal citato decreto), concerne l’insieme di quelle scelte da assumere in fase di progettazione al preciso fine di evitare e/o prevenire il determinarsi di detti impatti, senza con ciò dover ricorrere alla definizione di interventi di loro mitigazione, ovvero, laddove ciò non fosse bastevole/possibile, di compensazione. Assunto che il concetto di prevenzione si sostanzia nell’integrazione della dimensione ambientale all’interno del processo di progettazione di un’opera, i termini nei quali avviene l’interazione tra la sfera progettuale e quella ambientale, ossia tra l’ambito della definizione delle scelte progettuali e quello dell’analisi degli effetti ambientali da queste determinati, non si esplica secondo un rapporto di tipo univoco. In altri termini, avendo identificato i profili rispetto ai quali procedere all’analisi ambientale di un’opera nelle dimensioni Costruttiva, “Opera come costruzione”, Fisica, “Opera come manufatto”, ed Operativa”, “Opera come esercizio”, ed avendo adottato la medesima logica nell’articolazione degli ambiti d’azione relativi alle misure assunte per evitare e prevenire gli impatti, è possibile affermare che non sussiste un’unica correlazione tra la dimensione progettuale a cui appartiene l’ambito d’azione e quella di analisi ambientale con riferimento alla quale sono stati identificati gli impatti alla cui prevenzione sono rivolte dette misure. Esemplificando, il definire la configurazione fisica prestando - ad esempio - particolare attenzione all’assetto attuale delle possibili aree di intervento, costituisce una scelta che, seppur afferente alla dimensione progettuale Fisica, si riflette su tutte le tre dimensioni norme di analisi ambientalelegge e di tutte le disposizioni, anche amministrative, vigenti o entrate in vigore durante l’esecuzione del contratto c. Il presente contratto applicativo disciplina altresì, le clausole dirette a regolare il rapporto negoziale tra Roma Capitale e l’esecutore in relazione alle caratteristiche del servizio comprese le modalità di esecuzione come meglio dettagliate e contenute nel capitolato, nel contratto di accordo quadro, negli atti in essi richiamati e nell’offerta presentata. Muovendo da tale considerazione, a valle della necessaria preventiva individuazione delle misure volte ad evitare/prevenire le diverse tipologie Gli importi previsti nel presente contratto troveranno copertura e limite negli stanziamenti che saranno iscritti nel Bilancio annuale di impatti relative ai fattori di cui all’art. 5 lett. c) del D.lgs. 152/2006 così come modificato dal D.lgs. 104/2017, è stata successivamente operata una loro sistematizzazione volta ad evidenziare le possibili sinergie che l’attuazione di ciascuna di dette misure consente di ottenere in termini di esclusione e/o prevenzione di impatti afferenti a diversi fattori ambientaliRoma Capitale.

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Samples: Contratto Applicativo Per Servizio Di Sostegno Sociale E Pasti a Domicilio