Metodologia. Questo settimo rapporto sulla contrattazione sociale territoriale in Toscana analizza i documenti di contrattazione territoriale siglati dalle delegazioni sindacali da un lato (Confederazione, Sindacato dei Pensionati o altre categorie) e interlocutori istituzionali dall’altro (prevalentemente enti locali in forma singola o associata, Comuni, Unioni di Comuni, ma anche Società della Salute, AUSL e Regione) nel territorio regionale toscano nel corso del 2017. L’impostazione del rapporto, come si può vedere anche dall’indice e dall’introduzione, è simile a quella degli anni precedenti, in particolare a partire dal 2014; del resto la stabilità delle classificazioni adottate è funzionale anche a un confronto sul medio-periodo e a eventuali ulteriori approfondimenti scientifici, che possono esser fatti a partire dalla nostra base di dati. Per quanto riguarda la metodologia sono state introdotte delle modifiche al fine di affinare l’analisi della contrattazione sociale territoriale che si svolge in Toscana. Finora il metodo utilizzato è stato quello di conteggiare gli accordi sottoscritti nell’anno oggetto del rapporto. Nella contrattazione sociale è però possibile stipulare degli accordi che abbiano valenza pluriennale o di mandato, e tali accordi hanno rilevanza perché permettono una pianificazione degli interventi con esiti positivi più duraturi. Al fine di permettere un monitoraggio della contrattazione sociale utile anche a valutare l’impatto dell’iniziativa sindacale, a partire da questo rapporto, nella documentazione raccolta vengono considerate anche le intese stipulate in anni precedenti, ma che abbiano esplicitamente valenza per l’anno di riferimento, con l’indicazione del periodo di pertinenza. Ci si riferisce agli accordi comunali e intercomunali, nei quali è chiaramente indicato il periodo di validità (annuale, pluriennale o di mandato), e che costituiscono il cuore della contrattazione sociale, definendo i provvedimenti a favore della popolazione con un approccio distributivo o, comunque, con un effetto diretto sul territorio. Negli accordi sottoscritti negli altri livelli (regionale, AUSL, SdS) prevale un approccio regolativo nei quali, generalmente, non viene definita esattamente una validità temporale, come verrà illustrato anche nel capitolo 2. Anche per quanto riguarda le piattaforme, altra categoria principale della documentazione raccolta, si è cercato di valorizzare i documenti con valenza pluriennale, considerando sia quelli che esplicitamente citano un riferimento di tale genere, sia quelli che hanno una durata maggiore di quella dell’anno di stipula, anche se non viene espresso in maniera diretta. Infine, in linea con la metodologia usata dall’Osservatorio nazionale della CGIL, non sono più prese in considerazione nella documentazione raccolta le delibere. Pertanto nella documentazione principale sono compresi: le piattaforme, gli accordi, i verbali di incontro assimilabili ad accordi. Le piattaforme precedono gli accordi e sono importanti per comprendere vari aspetti: il punto di partenza del sindacato, il grado di coinvolgimento della base sindacale, il mandato e la rappresentatività, l’apporto dato dal sindacato rispetto alla normale attività amministrativa dell’ente locale di riferimento, la concretezza degli obiettivi. Come ben spiegato dall’Osservatorio nazionale, nel termine accordi sono comprese “tutte le varie forme di documenti conclusivi di un percorso negoziale, sia che questo giunga al suo termine con la redazione di un documento di intesa centrato su una molteplicità di punti precedentemente discussi e negoziati, sia che rappresenti in ogni caso un’ultima tappa del negoziato, non corrispondente alla totalità dei temi posti in avvio del processo negoziale. In sostanza sotto la voce accordi ritroviamo diverse varietà di denominazioni (Accordi, Intese, Protocolli di intesa, Verbali di intesa) che non è possibile collocare semplicemente lungo una linea compresa tra maggiore e minore completezza e ampiezza tematica e procedurale; spesso, difatti, tali espressioni sono utilizzate come sinonimi”.1 Inoltre, in molti casi, un verbale di incontro può essere assimilabile a un accordo vero e proprio, in quanto acquisitivo di misure a favore della popolazione su indicazione della delegazione sindacale, anche se non su tutti i punti si è verificata concordanza, a causa, in genere, di vincoli esterni, non tanto per mancanza di volontà da parte dell’amministrazione comunale. Bisogna, infine, rilevare che la stessa denominazione data a un documento può avere un significato diverso a seconda delle province. A partire dal 2012, oltre alle categorie principali sopraccitate, sono raccolte altre tipologie di documentazione, utili per comprendere la contrattazione sociale, che sono state raggruppate in un’unica categoria residuale: comunicati sindacali, comunicati stampa, richieste di incontro, verbali di incontro, verbali e comunicati di istituzioni, convenzioni, progetti, articoli di giornali. La lettura dei documenti di quest’ultima categoria consente di acquisire informazioni sia per capire il percorso negoziale dal punto di vista delle difficoltà e delle posizioni dei principali soggetti coinvolti, sia per conoscere attività non direttamente relative alla contrattazione sociale, ma che comunque rivestono importanza per la tutela del welfare locale. 1 IRES - SPI CGIL – CGIL (2011), Secondo rapporto sulla contrattazione sociale territoriale, Roma, pag.20.
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Samples: Settimo Rapporto Sulla Contrattazione Sociale in Toscana
Metodologia. Questo settimo rapporto sulla contrattazione sociale territoriale ✓ capacità di ascolto ed attenzione alle esigenze individuali ✓ flessibilità organizzativa ✓ approccio multidimensionale ✓ saper lavorare in Toscana analizza maniera coordinata, congiunta e integrata con i documenti di contrattazione territoriale siglati dalle delegazioni sindacali da un lato (Confederazionetecnici del Dipartimento, Sindacato dei Pensionati o altre categorie) con i servizi territoriali ✓ agire sia sul versante “relazionale” in modo sensibile e interlocutori istituzionali dall’altro (prevalentemente enti locali in forma singola o associata, Comuni, Unioni di Comuni, ma anche Società della Salute, AUSL e Regione) nel territorio regionale toscano nel corso del 2017. L’impostazione del rapporto, come si può vedere anche dall’indice e dall’introduzione, è simile a quella degli anni precedenti, in particolare a partire dal 2014; del resto la stabilità delle classificazioni adottate è funzionale anche a un confronto sul medio-periodo e a eventuali ulteriori approfondimenti scientificisintonico, che possono esser fatti a partire dalla nostra base applicare modelli di dati. Per quanto riguarda la metodologia sono state introdotte intervento integrati e di rete ✓ Piano di Intervento/Educativi Individuali ✓ Formazione e Supervisione - con figure professionali qualificate in relazione alla tipologia di Servizio e bisogni dell’utenza accolta da individuare tra le seguenti figure professionali: Assistente Sociale, Psicologo, Educatore Professionale, Operatori socio educativi nella misura ritenuta necessaria per l’espletamento del Servizio - garantire l’accoglienza, nel rispetto delle modifiche al fine di affinare l’analisi della contrattazione sociale territoriale che si svolge in Toscana. Finora il metodo utilizzato è stato quello di conteggiare gli accordi sottoscritti nell’anno oggetto del rapporto. Nella contrattazione sociale è però possibile stipulare degli accordi che abbiano valenza pluriennale o di mandato, e tali accordi hanno rilevanza perché permettono una pianificazione degli interventi con esiti positivi più duraturi. Al fine di permettere un monitoraggio della contrattazione sociale utile anche a valutare l’impatto dell’iniziativa sindacale, a partire da questo rapporto, nella documentazione raccolta vengono considerate anche le intese stipulate in anni precedenti, ma che abbiano esplicitamente valenza per l’anno di riferimento, con l’indicazione del periodo di pertinenza. Ci si riferisce agli accordi comunali e intercomunalinorme vigenti, nei quali è chiaramente indicato il periodo di validità (annuale, pluriennale o di mandato), e che costituiscono il cuore della contrattazione sociale, definendo i provvedimenti a favore della popolazione con un approccio distributivo o, comunque, con un effetto diretto sul territorio. Negli accordi sottoscritti negli altri livelli (regionale, AUSL, SdS) prevale un approccio regolativo nei quali, generalmente, non viene definita esattamente una validità temporale, come verrà illustrato anche nel capitolo 2. Anche per quanto riguarda le piattaforme, altra categoria principale della documentazione raccolta, si è cercato di valorizzare i documenti con valenza pluriennale, considerando sia quelli che esplicitamente citano un riferimento di tale genere, sia quelli che hanno una durata maggiore di quella dell’anno di stipula, anche se non viene espresso in maniera diretta. Infine, in linea con la metodologia usata dall’Osservatorio nazionale della CGIL, non sono più prese in considerazione nella documentazione raccolta le delibere. Pertanto nella documentazione principale sono compresi: le piattaforme, gli accordi, i verbali di incontro assimilabili ad accordi. Le piattaforme precedono gli accordi e sono importanti per comprendere vari aspetti: il punto di partenza del sindacato, il grado di coinvolgimento della base sindacale, il mandato e la rappresentatività, l’apporto dato dal sindacato rispetto alla normale attività amministrativa dell’ente locale di riferimento, la concretezza degli obiettivi. Come ben spiegato dall’Osservatorio nazionale, nel termine accordi sono comprese “tutte le varie forme di documenti conclusivi di un percorso negoziale, sia che questo giunga al suo termine con la redazione di un documento di intesa centrato su una molteplicità di punti precedentemente discussi e negoziati, sia che rappresenti in ogni caso un’ultima tappa del negoziato, non corrispondente alla totalità dei temi posti in avvio del processo negoziale. In sostanza sotto la voce accordi ritroviamo diverse varietà di denominazioni (Accordi, Intese, Protocolli di intesa, Verbali di intesa) che non è possibile collocare semplicemente lungo una linea compresa tra maggiore e minore completezza e ampiezza tematica e procedurale; spesso, difatti, tali espressioni sono utilizzate come sinonimi”.1 Inoltre, in molti casi, un verbale di incontro può essere assimilabile a un accordo vero e proprio, in quanto acquisitivo di misure a favore della popolazione su indicazione della delegazione sindacale, anche se non su tutti i punti si è verificata concordanza, a causa, in genere, di vincoli esterni, non tanto per mancanza di volontà da parte dell’amministrazione comunale. Bisogna, infine, rilevare che la stessa denominazione data a un documento può avere un significato diverso a seconda delle province. A partire dal 2012, oltre alle categorie principali sopraccitate, sono raccolte altre tipologie di documentazione, utili per comprendere la contrattazione sociale, che sono state raggruppate in un’unica categoria residuale: comunicati sindacali, comunicati stampa, richieste di incontro, verbali di incontro, verbali e comunicati di istituzioni, convenzioni, progetti, articoli di giornali. La lettura dei documenti di quest’ultima categoria consente di acquisire informazioni sia per capire il percorso negoziale locali dichiarati idonei dalle autorità competenti dal punto di vista della sicurezza, dell’igiene, della salubrità e del risparmio energetico; - prevedere periodi di accoglienza congruenti con le esigenze progettuali di ciascuno così come definite nei relativi percorsi di presa in carico individuale; - stabilire circuiti di comunicazione continui e efficaci tra la struttura e tutti gli altri servizi rivolti agli ospiti accolti; - curare la comunicazione e la relazione con il contesto sociale ambientale in cui la struttura è inserita per mediare eventuali conflitti e rendere meno stigmatizzante per le persone l’accesso alla struttura stessa; - prevedere specifiche azioni mirate all’attivazione e al potenziamento della partecipazione degli ospiti in modo da creare, negli ambiti in cui questo sia possibile, una gestione parzialmente condivisa tra operatori e persone accolte. L’Organismo affidatario è tenuto a mantenere i posti, che si rendono progressivamente disponibili a seguito di dimissione degli ospiti a qualunque titolo, a disposizione esclusiva di Roma Capitale e dell’Azienda Ospedaliera San Xxxxxxxx Addolorata. L’esecutore dovrà in generale garantire la continuità dell’esercizio delle difficoltà attività oggetto d’intervento ed a tale proposito, dovranno essere predisposte, di concerto con Roma Capitale conl’Azienda Ospedaliera San Xxxxxxxx Addolorata, tramite la direzione dell’esecuzione del contratto, tutte le metodologie d’intervento che risultino necessarie, al fine di eliminare totalmente o in casi speciali di ridurre al minimo i disservizi connessi all’esecuzione delle prestazioni stesse. L’esecutore si impegna a eseguire le prestazioni a regola d’arte e delle posizioni dei principali soggetti coinvoltinel rispetto di tutte le norme di legge e di tutte le disposizioni, sia per conoscere attività non direttamente relative alla contrattazione socialeanche amministrative, ma vigenti o entrate in vigore durante l’esecuzione del contratto c. Il presente contratto applicativo disciplina altresì, le clausole dirette a regolare il rapporto negoziale tra Roma Capitale e l’esecutore in relazione alle caratteristiche del servizio comprese le modalità di esecuzione come meglio dettagliate e contenute nel capitolato, nel contratto di accordo quadro, negli atti in essi richiamati e nell’offerta presentata. Gli importi previsti nel presente contratto troveranno copertura e limite negli stanziamenti che comunque rivestono importanza per la tutela del welfare localesaranno iscritti nel Bilancio annuale di Roma Capitale.
1 IRES - SPI CGIL – CGIL (2011), Secondo rapporto sulla contrattazione sociale territoriale, Roma, pag.20.
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Samples: Contratto Applicativo Per La Gestione Del Servizio Cafss
Metodologia. Questo settimo rapporto sulla contrattazione Nella conduzione delle attività si riterranno centrali i bisogni, le risorse e le motivazioni di ogni singolo destinatario e del gruppo secondo la valutazione del bisogno sociale territoriale e le indicazioni del Servizio Sociale Comunale. L’approccio dovrà essere globale ed improntato ai principi della flessibilità, interdisciplinarietà ed operatività. Descrizione e contenuti delle prestazioni: Le attività di animazione rivolte ai minori fascia 3/17 anni dovranno essere strutturate e dovrà prevedere un numero minimo di due accessi alla settimana per gruppo suddiviso per fascia d’età. L’organizzazione di giorni e orari delle attività di animazione dovrà raccordarsi e coordinarsi con i giorni e gli orari di presenza dei minori allo spiaggia day ed essere flessibile per meglio rispondere ai bisogni espressi dai minori e dalle famiglie. Dovrà essere privilegiata la suddivisione in Toscana analizza i documenti sottogruppi, in relazione all’età e agli interessi dei minori, con accessi per ciascun sottogruppo della durata di contrattazione territoriale siglati dalle delegazioni sindacali da un lato almeno tre ore, preferibilmente la mattina (Confederazionefascia oraria 9/12). Le attività strutturate o semi-strutturate dovranno essere realizzate durante tutta la durata del progetto e utilizzeranno come sede il centro di aggregazione sociale del Comune, Sindacato dei Pensionati il territorio, la scuola o altre categoriesedi comunali. Le attività promosse dovranno essere finalizzate a promuovere le capacità espressive, comunicative e socializzanti dei partecipanti, attraverso l’utilizzo di attività espressive, ludiche, sportive, ricreativo- manuali e multimediali. Dovranno essere, altresì, programmati percorsi di animazione nelle diverse piazze e luoghi di ritrovo presenti nel paese in base alle indicazioni del servizio sociale. L’organizzazione operativa dovrà rispettare il rapporto operatore/utente previsto dalle vigenti diposizioni e valutato in base alle diverse tipologie di attività e alle caratteristiche del gruppo. Le attività dovranno essere gestite da operatori con la qualifica di animatori socio-culturali, educatori professionali, assistenti all’infanzia (solo per la fascia 3/5 anni) ed esperti di laboratorio (se rientranti nella programmazione operativa) con esperienza nelle medesime attività oggetto del presente appalto e interlocutori istituzionali dall’altro (prevalentemente enti locali dovranno essere coordinate dal pedagogista referente. La programmazione operativa delle attività dovrà essere presentata e concordata formalmente con il Responsabile del Servizio Sociale ENTRO IL 05.07.2012. Dovranno essere promosse azioni e progetti in forma singola o associata, Comuni, Unioni di Comuni, ma anche Società della Salute, AUSL raccordo con le associazioni e Regione) le realtà private operanti nel territorio regionale toscano comunale in stretto raccordo con il Servizio Sociale e la programmazione generale. La gestione delle attività di animazione deve prevedere modalità di realizzazione del monitoraggio continuo delle attività programmate attraverso verifiche in itinere, corredate dai report intermedi. Alla conclusione sarà realizzato un report finale che tenga conto delle osservazioni emerse nel corso del 2017. L’impostazione del rapporto, come si può vedere anche dall’indice e dall’introduzione, è simile a quella degli anni precedentidella verifica conclusiva, in particolare a partire dal 2014; del resto la stabilità delle classificazioni adottate è funzionale anche a un confronto sul medio-periodo cui indicare obiettivi e a eventuali ulteriori approfondimenti scientificirisultati raggiunti, che possono esser fatti a partire dalla nostra base di dati. Per quanto riguarda la metodologia sono state introdotte delle modifiche al fine di affinare l’analisi della contrattazione sociale territoriale che si svolge in Toscana. Finora il metodo utilizzato è stato quello di conteggiare gli accordi sottoscritti nell’anno oggetto del rapporto. Nella contrattazione sociale è però possibile stipulare degli accordi che abbiano valenza pluriennale o di mandato, e tali accordi hanno rilevanza perché permettono una pianificazione degli interventi con esiti positivi più duraturi. Al fine di permettere un monitoraggio della contrattazione sociale utile anche a valutare l’impatto dell’iniziativa sindacale, a partire da questo rapporto, nella documentazione raccolta vengono considerate anche le intese stipulate in anni precedenti, ma che abbiano esplicitamente valenza per l’anno di riferimento, con l’indicazione del periodo di pertinenza. Ci si riferisce agli accordi comunali e intercomunali, nei quali è chiaramente indicato il periodo di validità (annuale, pluriennale o di mandato), e che costituiscono il cuore della contrattazione sociale, definendo i provvedimenti a favore della popolazione con un approccio distributivo o, comunque, con un effetto diretto sul territorio. Negli accordi sottoscritti negli altri livelli (regionale, AUSL, SdS) prevale un approccio regolativo nei quali, generalmente, non viene definita esattamente una validità temporale, come verrà illustrato anche nel capitolo 2. Anche per quanto riguarda le piattaforme, altra categoria principale della documentazione raccolta, si è cercato di valorizzare i documenti con valenza pluriennale, considerando sia quelli che esplicitamente citano un riferimento di tale genere, sia quelli che hanno una durata maggiore di quella dell’anno di stipula, anche se non viene espresso in maniera diretta. Infine, in linea con la metodologia usata dall’Osservatorio nazionale della CGIL, non sono più prese in considerazione nella documentazione raccolta le delibere. Pertanto nella documentazione principale sono compresi: le piattaforme, gli accordi, i verbali di incontro assimilabili ad accordi. Le piattaforme precedono gli accordi e sono importanti per comprendere vari aspetti: il punto di partenza del sindacato, il grado di coinvolgimento della base sindacale, il mandato e la rappresentatività, l’apporto dato dal sindacato rispetto alla normale attività amministrativa dell’ente locale di riferimento, la concretezza degli obiettivi. Come ben spiegato dall’Osservatorio nazionale, nel termine accordi sono comprese “tutte le varie forme di documenti conclusivi di un percorso negoziale, sia che questo giunga al suo termine con la redazione di un documento di intesa centrato su una molteplicità di punti precedentemente discussi e negoziati, sia che rappresenti in ogni caso un’ultima tappa del negoziato, non corrispondente alla totalità dei temi posti in avvio del processo negoziale. In sostanza sotto la voce accordi ritroviamo diverse varietà di denominazioni (Accordi, Intese, Protocolli di intesa, Verbali di intesa) che non è possibile collocare semplicemente lungo una linea compresa tra maggiore e minore completezza e ampiezza tematica e procedurale; spesso, difatti, tali espressioni sono utilizzate come sinonimi”.1 Inoltre, in molti casi, un verbale di incontro può essere assimilabile a un accordo vero e proprio, in quanto acquisitivo di misure a favore della popolazione su indicazione della delegazione sindacale, anche se non su tutti i punti si è verificata concordanza, a causa, in genere, di vincoli esterni, non tanto per mancanza di volontà da parte dell’amministrazione comunale. Bisogna, infine, rilevare che la stessa denominazione data a un documento può avere un significato diverso a seconda delle province. A partire dal 2012, oltre alle categorie principali sopraccitate, sono raccolte altre tipologie di documentazione, utili per comprendere la contrattazione sociale, che sono state raggruppate in un’unica categoria residuale: comunicati sindacali, comunicati stampa, richieste di incontro, verbali di incontro, verbali e comunicati di istituzioni, convenzioni, progetti, articoli di giornali. La lettura dei documenti di quest’ultima categoria consente di acquisire informazioni sia per capire il percorso negoziale dal punto di vista delle difficoltà e delle posizioni dei principali soggetti coinvolti, sia bisogni rilevati, risorse impiegate, tempi e azioni complessivamente realizzate secondo le specifiche indicazioni del Servizio Sociale Comunale. A conclusione del progetto dovrà essere effettuato un report finale generale. L’ammissione al servizio, le sospensioni temporanee e le eventuali modifiche sono valutate dal Servizio Sociale Comunale che provvederà a inoltrare comunicazione alla Ditta. La rilevazione dei contenuti dei singoli interventi (data, orario, prestazioni effettuate, registro presenze utenza etc.) avverrà attraverso le schede mensili, firmate dagli operatori. Tali schede dovranno essere presentate a corredo della fattura al Comune di Samassi – Area Socio Assistenziale, controfirmate dal Coordinatore. Inoltre, con cadenza mensile, la Ditta presenterà una relazione sullo stato del Servizio, evidenziando eventuali carenze e/o difficoltà e avanzando suggerimenti o proposte per conoscere attività non direttamente relative il miglioramento dello stesso. L’attività dovrà essere svolta in fasce orarie che tengano conto delle specifiche esigenze degli utenti concordate con il Servizio Sociale e che la Ditta sarà tenuta ad osservare. Gli interventi verranno attivati sulla base delle indicazioni fornite dai servizi sociali comunali e in costante raccordo con essi. Per la realizzazione dei servizi di animazione oggetto dell'appalto la ditta appaltatrice dovrà garantire le figure professionali sotto indicate per le quali si richiedono, pena l’esclusione dalla gara, i sotto elencati requisiti minimi di accesso, in numero proporzionato alle richieste d’inserimento presentate e comunicate alla contrattazione sociale, ma che comunque rivestono importanza per la tutela del welfare localeDitta.
1 IRES - SPI CGIL – CGIL (2011), Secondo rapporto sulla contrattazione sociale territoriale, Roma, pag.20.
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Samples: Capitolato d'Onere
Metodologia. Questo settimo rapporto sulla contrattazione La metodologia di raccordo tra i servizi socio-sanitari e le risorse informali è orientata al ”lavoro di rete”. Nel progetto viene indicata la tempistica delle fasi di realizzazione e le modalità attuative che includeranno necessariamente i seguenti elementi: – Elaborazione del progetto individuale di inserimento lavorativo, concordato tra il servizio sociale territoriale integrato territoriale, i servizi ASL di riferimento e l’organismo, contenente: luogo e tipologia di attività, le mansioni dell’utente, la durata, nomi dei responsabili e la previsione del monte ore di accompagnamento e verifica. – Stesura della convenzione di tirocinio formativo in Toscana analizza i documenti di contrattazione territoriale siglati dalle delegazioni sindacali da un lato (Confederazione, Sindacato dei Pensionati o altre categorie) e interlocutori istituzionali dall’altro (prevalentemente enti locali in forma singola o associata, Comuni, Unioni di Comuni, ma anche Società della Salute, AUSL e Regione) nel territorio regionale toscano nel corso del 2017. L’impostazione del rapporto, come si può vedere anche dall’indice e dall’introduzione, è simile a quella degli anni precedentiaccordo con la struttura ospitante, in particolare cui siano esplicitati mansioni, orari e ogni altro adempimento cui l’utente dovrà attenersi. – Verifiche periodiche tra Servizio Sociale Municipale proponente, in integrazione con servizi ASL di riferimento e l’Organismo affidatario. – incontri periodici con i referenti della struttura ospitante. – Banca dati per visione numerica degli utenti, monitoraggio delle risorse territoriali, tutoraggio individuale. – Corredo della documentazione necessaria per il tirocinio da svolgere – Pagamento degli oneri assicurativi dei tirocini attivati – Report delle attività – Diario di bordo – Registro delle presenze/frequenze – Produzione di materiale cartaceo o video relativa all’attività progettuale La realizzazione del progetto prevede l’attivazione di tirocini formativi e/o propedeutici al collocamento mirato e tirocini di volontariato individuale per un totale di almeno 27 adulti con disabilità della durata di 7 mesi per annualità. Previsto per i 22 tirocinanti un impegno settimanale pari almeno a partire dal 2014; del resto la stabilità delle classificazioni adottate è funzionale anche a un confronto sul medio-periodo e a eventuali ulteriori approfondimenti scientifici, che possono esser fatti a partire dalla nostra base di dati20 ore settimanali. Per quanto riguarda la metodologia sono state introdotte delle modifiche al fine altre 5 persone con disabilità, (già con esperienza del precedente progetto Formiamo il futuro e inseribili in qualità di affinare l’analisi della contrattazione sociale territoriale che volontari) si svolge in Toscana. Finora il metodo utilizzato è stato quello di conteggiare gli accordi sottoscritti nell’anno oggetto del rapporto. Nella contrattazione sociale è però possibile stipulare degli accordi che abbiano valenza pluriennale o di mandato, e tali accordi hanno rilevanza perché permettono una pianificazione degli interventi con esiti positivi più duraturi. Al fine di permettere prevede un monitoraggio della contrattazione sociale utile anche a valutare l’impatto dell’iniziativa sindacale, a partire da questo rapporto, nella documentazione raccolta vengono considerate anche le intese stipulate in anni precedenti, ma che abbiano esplicitamente valenza per l’anno di riferimento, con l’indicazione del periodo di pertinenza. Ci si riferisce agli accordi comunali e intercomunali, nei quali è chiaramente indicato il periodo di validità (annuale, pluriennale o di mandato), e che costituiscono il cuore della contrattazione sociale, definendo i provvedimenti a favore della popolazione con un approccio distributivo o, comunque, con un effetto diretto sul territorio. Negli accordi sottoscritti negli altri livelli (regionale, AUSL, SdS) prevale un approccio regolativo nei quali, generalmente, non viene definita esattamente una validità temporale, come verrà illustrato anche nel capitolo 2. Anche per quanto riguarda le piattaforme, altra categoria principale della documentazione raccolta, si è cercato di valorizzare i documenti con valenza pluriennale, considerando sia quelli che esplicitamente citano un riferimento di tale genere, sia quelli che hanno una durata maggiore di quella dell’anno di stipula, anche se non viene espresso in maniera diretta. Infine, in linea con la metodologia usata dall’Osservatorio nazionale della CGIL, non sono più prese in considerazione nella documentazione raccolta le delibere. Pertanto nella documentazione principale sono compresi: le piattaforme, gli accordi, i verbali di incontro assimilabili ad accordi. Le piattaforme precedono gli accordi e sono importanti per comprendere vari aspetti: il punto di partenza del sindacato, il grado di coinvolgimento della base sindacale, il mandato e la rappresentatività, l’apporto dato dal sindacato rispetto alla normale attività amministrativa dell’ente locale di riferimento, la concretezza degli obiettivi. Come ben spiegato dall’Osservatorio nazionale, nel termine accordi sono comprese “tutte le varie forme di documenti conclusivi di un percorso negoziale, sia che questo giunga al suo termine con la redazione di un documento di intesa centrato su una molteplicità di punti precedentemente discussi e negoziati, sia che rappresenti in ogni caso un’ultima tappa del negoziato, non corrispondente alla totalità dei temi posti in avvio del processo negoziale. In sostanza sotto la voce accordi ritroviamo diverse varietà di denominazioni (Accordi, Intese, Protocolli di intesa, Verbali di intesa) che non è possibile collocare semplicemente lungo una linea compresa tra maggiore e minore completezza e ampiezza tematica e procedurale; spesso, difatti, tali espressioni sono utilizzate come sinonimi”.1 Inoltre, in molti casi, un verbale di incontro può essere assimilabile a un accordo vero e proprioorario settimanale differenziato, in quanto acquisitivo necessitano di misure una personalizzazione progettuale e saranno impegnati da 6 ore a favore della popolazione su indicazione della delegazione sindacale, anche se non su tutti i punti si è verificata concordanza, a causa, in genere, di vincoli esterni, non tanto per mancanza di volontà da parte dell’amministrazione comunale. Bisogna, infine, rilevare che la stessa denominazione data a un documento può avere un significato diverso a seconda delle province. A partire dal 2012, oltre alle categorie principali sopraccitate, sono raccolte altre tipologie di documentazione, utili per comprendere la contrattazione sociale, che sono state raggruppate in un’unica categoria residuale: comunicati sindacali, comunicati stampa, richieste di incontro, verbali di incontro, verbali e comunicati di istituzioni, convenzioni, progetti, articoli di giornali. La lettura dei documenti di quest’ultima categoria consente di acquisire informazioni sia per capire il percorso negoziale dal punto di vista delle difficoltà e delle posizioni dei principali soggetti coinvolti, sia per conoscere attività non direttamente relative alla contrattazione sociale, ma che comunque rivestono importanza per la tutela del welfare locale12 ore settimanali .
1 IRES - SPI CGIL – CGIL (2011), Secondo rapporto sulla contrattazione sociale territoriale, Roma, pag.20.
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Samples: Contratto Di Progetto
Metodologia. Questo settimo rapporto sulla contrattazione sociale territoriale L‟Ateneo ha da tempo proceduto ad una accurata ed analitica ricognizione del patrimonio immobiliare, di proprietà o in Toscana analizza i documenti di contrattazione territoriale siglati dalle delegazioni sindacali da un lato (Confederazioneuso, Sindacato dei Pensionati o altre categorie) utilizzato per le attività istituzionali, sia amministrative, sia didattiche e interlocutori istituzionali dall’altro (prevalentemente enti locali in forma singola o associata, Comuni, Unioni di Comuni, ma anche Società della Salute, AUSL e Regione) nel territorio regionale toscano nel corso del 2017. L’impostazione del rapporto, come si può vedere anche dall’indice e dall’introduzione, è simile a quella degli anni precedenti, in particolare a partire dal 2014; del resto la stabilità delle classificazioni adottate è funzionale anche a un confronto sul medio-periodo e a eventuali ulteriori approfondimenti scientifici, che possono esser fatti a partire dalla nostra base di dati. Per quanto riguarda la metodologia sono state introdotte delle modifiche al fine di affinare l’analisi della contrattazione sociale territoriale che si svolge in Toscana. Finora il metodo utilizzato è stato quello di conteggiare gli accordi sottoscritti nell’anno oggetto del rapporto. Nella contrattazione sociale è però possibile stipulare degli accordi che abbiano valenza pluriennale o di mandato, e tali accordi hanno rilevanza perché permettono una pianificazione degli interventi con esiti positivi più duraturiscientifiche. Al fine di permettere un monitoraggio della contrattazione sociale procedere ad una valutazione globale delle strategie da implementare si è ritenuto utile anche partire dalla valutazione dell‟attuale utilizzo di tale patrimonio in funzione del numero dei corsi di studio, degli studenti e delle frequenze e da una stima delle esigenze dei Dipartimenti e degli uffici. Per ciascuna unità immobiliare sono state rilevate le varie parti che la compongono e la loro attuale destinazione. Partendo dall‟accertamento degli spazi attualmente utilizzati da ciascun Dipartimento ed ufficio amministrativo, secondo le funzioni amministrative, didattiche e di ricerca che vi risultano svolte, sono stati valutati i dati relativi agli organici del personale tecnico-amministrativo, del personale docente e degli studenti afferenti ai corsi di studio erogati. Si è così pervenuti a valutare l’impatto dell’iniziativa sindacaledeterminare una serie di rapporti che fotografano, per ciascun Dipartimento, l‟entità delle risorse loro distribuite. L‟analisi di tali dati, coordinata con l‟esame degli immobili di proprietà o in uso dell‟Ateneo, ha indicato le eventuali insufficienze delle strutture a partire da questo rapportodisposizione, nella documentazione raccolta vengono considerate anche le intese stipulate situazioni logistiche soddisfacenti e quelle superiori alle necessità apparentemente riscontrabili o lo scarso impiego o l‟utilizzo non ottimale degli spazi disponibili, permettendo di delineare alcune proposte che prospettano una linea di interventi a breve, medio e lungo termine, in anni precedentiesito ai quali si potrà dare, ma in diverse fasi temporali, una risposta accettabile. L‟Ateneo ha basato il proprio lavoro sulla convinzione che abbiano esplicitamente valenza per l’anno di riferimento, con l’indicazione del periodo di pertinenza. Ci si riferisce agli accordi comunali una pianificazione strategica non può che essere un‟attività continua e intercomunali, nei quali è chiaramente indicato il periodo di validità (annuale, pluriennale o di mandato), e che costituiscono il cuore della contrattazione sociale, definendo i provvedimenti a favore della popolazione con un approccio distributivo o, comunque, con un effetto diretto sul territorio. Negli accordi sottoscritti negli altri livelli (regionale, AUSL, SdS) prevale un approccio regolativo nei quali, generalmente, non viene definita esattamente una validità temporaleperiodica articolabile in più fasi: la pianificazione, come verrà illustrato anche nel capitolo 2ricerca e analisi di strategie e piani, formulazione d‟idee e scelte; la implementazione e il monitoraggio, come attuazione delle azioni e misura del grado di conseguimento degli obiettivi, come base per l‟adattamento della strategia. Anche La formulazione del presente piano si articola nella declinazione delle linee d‟indirizzo in termini di obiettivi strategici e operativi, che saranno successivamente trasformati in linee d’azione, sostanziate in specifiche iniziative, per quanto riguarda ciascuna delle quali saranno individuati i tempi d‟attuazione e le piattaformedisponibilità di risorse finanziarie e strumentali. Risulta al contempo essenziale che gli obiettivi operativi si compongano in un quadro unitario e integrato, altra categoria principale della documentazione raccolta, si è cercato di valorizzare i documenti con valenza pluriennale, considerando sia quelli che esplicitamente citano un riferimento di tale genere, sia quelli che hanno una durata maggiore di quella dell’anno di stipula, anche se non viene espresso in maniera direttaconsapevolmente condiviso. InfineIntegrazione e condivisione saranno decisivi per evitare, in linea fase di implementazione, sovrapposizioni, lacune, interazioni negative tra le diverse iniziative. Direzione Generale Xxx Xxxxx, 0 – 00000 Xxxxxx XX – Tel. +00 0000 000000 Fax +00 0000 0000 xxxxxxxxx.xxxxxxxx@xxxxxx.xx – xxx.xxxxxx.xx 4 Immobile ubicato in prossimità del centro storico di Urbino lungo la Xxxxxx Xxxxxxxxx X.X. 00 xxx, xxx tratto di strada che conduce a Borgo Mercatale. Risulta facilmente accessibile e distinto al N.C.E.U. foglio 167 mapp. 195 della superficie complessiva pari a 623 mq. Risulta acquistato in data 15/10/90 con la metodologia usata dall’Osservatorio nazionale della CGIL, non atto del Notaio X. Xxxxxxxx rep. 23122/11285 a £ 450.000.000 + IVA e successivamente sullo stesso sono più prese in considerazione nella documentazione raccolta le deliberestati eseguiti lavori di sistemazione e ristrutturazione per una somma pari a £ 414.000.000. Pertanto nella documentazione principale sono compresi: le piattaforme, gli accordi, i verbali di incontro assimilabili ad accordi. Le piattaforme precedono gli accordi e sono importanti per comprendere vari aspetti: il punto di partenza del sindacato, il grado di coinvolgimento della base sindacale, il mandato e la rappresentatività, l’apporto dato dal sindacato rispetto alla normale attività amministrativa dell’ente locale di riferimento, la concretezza degli obiettivi. Come ben spiegato dall’Osservatorio nazionale, nel termine accordi sono comprese “tutte le varie forme di documenti conclusivi di un percorso negoziale, sia che questo giunga al suo termine con la redazione di un documento di intesa centrato su una molteplicità di punti precedentemente discussi e negoziati, sia che rappresenti in ogni caso un’ultima tappa del negoziato, non corrispondente alla totalità dei temi posti in avvio del processo negoziale. In sostanza sotto la voce accordi ritroviamo diverse varietà di denominazioni (Accordi, Intese, Protocolli di intesa, Verbali di intesa) che non è possibile collocare semplicemente lungo una linea compresa tra maggiore e minore completezza e ampiezza tematica e procedurale; spesso, difatti, tali espressioni sono utilizzate come sinonimi”.1 Inoltre, in molti casi, un verbale di incontro può essere assimilabile a un accordo vero e proprio, in quanto acquisitivo di misure a favore della popolazione su indicazione della delegazione sindacale, anche se non su tutti i punti si è verificata concordanza, a causa, in genere, di vincoli esterni, non tanto per mancanza di volontà da parte dell’amministrazione comunale. Bisogna, infine, rilevare che la stessa denominazione data a un documento può avere un significato diverso a seconda delle province. A partire dal 2012, oltre alle categorie principali sopraccitate, sono raccolte altre tipologie di documentazione, utili per comprendere la contrattazione sociale, che sono state raggruppate in un’unica categoria residuale: comunicati sindacali, comunicati stampa, richieste di incontro, verbali di incontro, verbali e comunicati di istituzioni, convenzioni, progetti, articoli di giornali. La lettura dei documenti di quest’ultima categoria consente di acquisire informazioni sia per capire il percorso negoziale dal punto di vista delle difficoltà e delle posizioni dei principali soggetti coinvolti, sia per conoscere attività non direttamente relative alla contrattazione sociale, ma che comunque rivestono importanza per la tutela del welfare localeValore stimato € 1.432.900,00.
1 IRES - SPI CGIL – CGIL (2011), Secondo rapporto sulla contrattazione sociale territoriale, Roma, pag.20.
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Samples: Consiglio Di Amministrazione
Metodologia. Questo settimo rapporto sulla contrattazione sociale territoriale ✓ capacità di ascolto ed attenzione alle esigenze individuali ✓ flessibilità organizzativa ✓ approccio multidimensionale ✓ saper lavorare in Toscana analizza maniera coordinata, congiunta e integrata con i documenti di contrattazione territoriale siglati dalle delegazioni sindacali da un lato (Confederazionetecnici del Dipartimento, Sindacato dei Pensionati o altre categorie) con i servizi territoriali ✓ agire sia sul versante “relazionale” in modo sensibile e interlocutori istituzionali dall’altro (prevalentemente enti locali in forma singola o associata, Comuni, Unioni di Comuni, ma anche Società della Salute, AUSL e Regione) nel territorio regionale toscano nel corso del 2017. L’impostazione del rapporto, come si può vedere anche dall’indice e dall’introduzione, è simile a quella degli anni precedenti, in particolare a partire dal 2014; del resto la stabilità delle classificazioni adottate è funzionale anche a un confronto sul medio-periodo e a eventuali ulteriori approfondimenti scientificisintonico, che possono esser fatti applicare modelli di intervento integrati e di rete ✓ Formazione continua - un referente Responsabile del servizio, D3, (tra le seguenti figure: Assistente Sociale, Educatore Professionale, Sociologo, Psicologo), che curi il collegamento con il personale dei Municipi di riferimento e della Direzione Accoglienza ed Inclusione e che si prenda carico congiuntamente al Servizio Sociale territoriale delle situazioni individuali dei beneficiari - un operatore socio sanitario C2 che insieme al Responsabile, svolga, per gli utenti del servizio, azioni si supporto; - un congruo numero di operatori sociali (6 inquadramento C1) tali da poter garantire il monitoraggio quotidiano degli utenti presso i propri domicili e la distribuzione dei pasti L’esecutore dovrà in generale garantire la continuità dell’esercizio delle attività oggetto d’intervento ed a partire dalla nostra base tale proposito, dovranno essere predisposte, di dati. Per quanto riguarda concerto con Roma Capitale, tramite la metodologia sono state introdotte delle modifiche direzione dell’esecuzione del contratto, tutte le metodologie d’intervento che risultino necessarie, al fine di affinare l’analisi della contrattazione sociale territoriale che eliminare totalmente o in casi speciali di ridurre al minimo i disservizi connessi all’esecuzione delle prestazioni stesse. L’esecutore si svolge in Toscana. Finora il metodo utilizzato è stato quello impegna a eseguire le prestazioni a regola d’arte e nel rispetto di conteggiare gli accordi sottoscritti nell’anno oggetto del rapporto. Nella contrattazione sociale è però possibile stipulare degli accordi che abbiano valenza pluriennale o tutte le norme di mandato, legge e tali accordi hanno rilevanza perché permettono una pianificazione degli interventi con esiti positivi più duraturi. Al fine di permettere un monitoraggio della contrattazione sociale utile anche a valutare l’impatto dell’iniziativa sindacale, a partire da questo rapporto, nella documentazione raccolta vengono considerate anche tutte le intese stipulate in anni precedenti, ma che abbiano esplicitamente valenza per l’anno di riferimento, con l’indicazione del periodo di pertinenza. Ci si riferisce agli accordi comunali e intercomunali, nei quali è chiaramente indicato il periodo di validità (annuale, pluriennale o di mandato), e che costituiscono il cuore della contrattazione sociale, definendo i provvedimenti a favore della popolazione con un approccio distributivo o, comunque, con un effetto diretto sul territorio. Negli accordi sottoscritti negli altri livelli (regionale, AUSL, SdS) prevale un approccio regolativo nei quali, generalmente, non viene definita esattamente una validità temporale, come verrà illustrato anche nel capitolo 2. Anche per quanto riguarda le piattaforme, altra categoria principale della documentazione raccolta, si è cercato di valorizzare i documenti con valenza pluriennale, considerando sia quelli che esplicitamente citano un riferimento di tale genere, sia quelli che hanno una durata maggiore di quella dell’anno di stipuladisposizioni, anche se non viene espresso amministrative, vigenti o entrate in maniera diretta. Infinevigore durante l’esecuzione del contratto c. Il presente contratto applicativo disciplina altresì, le clausole dirette a regolare il rapporto negoziale tra Roma Capitale e l’esecutore in linea con la metodologia usata dall’Osservatorio nazionale della CGIL, non sono più prese in considerazione nella documentazione raccolta relazione alle caratteristiche del servizio comprese le delibere. Pertanto nella documentazione principale sono compresi: le piattaforme, gli accordi, i verbali modalità di incontro assimilabili ad accordi. Le piattaforme precedono gli accordi esecuzione come meglio dettagliate e sono importanti per comprendere vari aspetti: il punto di partenza del sindacato, il grado di coinvolgimento della base sindacale, il mandato e la rappresentatività, l’apporto dato dal sindacato rispetto alla normale attività amministrativa dell’ente locale di riferimento, la concretezza degli obiettivi. Come ben spiegato dall’Osservatorio nazionalecontenute nel capitolato, nel termine accordi sono comprese “tutte le varie forme contratto di documenti conclusivi accordo quadro, negli atti in essi richiamati e nell’offerta presentata. Gli importi previsti nel presente contratto troveranno copertura e limite negli stanziamenti che saranno iscritti nel Bilancio annuale di un percorso negoziale, sia che questo giunga al suo termine con la redazione di un documento di intesa centrato su una molteplicità di punti precedentemente discussi e negoziati, sia che rappresenti in ogni caso un’ultima tappa del negoziato, non corrispondente alla totalità dei temi posti in avvio del processo negoziale. In sostanza sotto la voce accordi ritroviamo diverse varietà di denominazioni (Accordi, Intese, Protocolli di intesa, Verbali di intesa) che non è possibile collocare semplicemente lungo una linea compresa tra maggiore e minore completezza e ampiezza tematica e procedurale; spesso, difatti, tali espressioni sono utilizzate come sinonimi”.1 Inoltre, in molti casi, un verbale di incontro può essere assimilabile a un accordo vero e proprio, in quanto acquisitivo di misure a favore della popolazione su indicazione della delegazione sindacale, anche se non su tutti i punti si è verificata concordanza, a causa, in genere, di vincoli esterni, non tanto per mancanza di volontà da parte dell’amministrazione comunale. Bisogna, infine, rilevare che la stessa denominazione data a un documento può avere un significato diverso a seconda delle province. A partire dal 2012, oltre alle categorie principali sopraccitate, sono raccolte altre tipologie di documentazione, utili per comprendere la contrattazione sociale, che sono state raggruppate in un’unica categoria residuale: comunicati sindacali, comunicati stampa, richieste di incontro, verbali di incontro, verbali e comunicati di istituzioni, convenzioni, progetti, articoli di giornali. La lettura dei documenti di quest’ultima categoria consente di acquisire informazioni sia per capire il percorso negoziale dal punto di vista delle difficoltà e delle posizioni dei principali soggetti coinvolti, sia per conoscere attività non direttamente relative alla contrattazione sociale, ma che comunque rivestono importanza per la tutela del welfare localeRoma Capitale.
1 IRES - SPI CGIL – CGIL (2011), Secondo rapporto sulla contrattazione sociale territoriale, Roma, pag.20.
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Samples: Contratto Applicativo Per Servizio Di Sostegno Sociale E Pasti a Domicilio
Metodologia. Questo settimo rapporto sulla contrattazione sociale territoriale in Toscana analizza Il modello di organizzazione, gestione e controllo a norma del Decreto (di seguito anche “Modello”), unitamente alla contemporanea presenza del Codice Etico (Allegato 2, di seguito “Codice”), al di là delle prescrizioni di legge, costituisce un ulteriore valido strumento di sensibilizzazione di tutti i documenti dipendenti e di contrattazione territoriale siglati dalle delegazioni sindacali da un lato (Confederazionetutti coloro che collaborano con XXXX.XXXXXX, Sindacato dei Pensionati o altre categorie) e interlocutori istituzionali dall’altro (prevalentemente enti locali in forma singola o associata, Comuni, Unioni di Comuni, ma anche Società della Salute, AUSL e Regione) nel territorio regionale toscano nel corso del 2017. L’impostazione del rapporto, come si può vedere anche dall’indice e dall’introduzione, è simile a quella degli anni precedenti, in particolare a partire dal 2014; del resto la stabilità delle classificazioni adottate è funzionale anche a un confronto sul medio-periodo e a eventuali ulteriori approfondimenti scientifici, che possono esser fatti a partire dalla nostra base di dati. Per quanto riguarda la metodologia sono state introdotte delle modifiche al fine di affinare l’analisi della contrattazione sociale territoriale che far seguire, nell’espletamento delle proprie attività, comportamenti corretti e trasparenti in linea con i valori etico- sociali cui si svolge in Toscana. Finora il metodo utilizzato è stato quello di conteggiare gli accordi sottoscritti nell’anno ispira la Società nel perseguimento del proprio oggetto del rapporto. Nella contrattazione sociale è però possibile stipulare degli accordi che abbiano valenza pluriennale o di mandatosociale, e tali accordi comunque da prevenire il rischio di commissione dei reati contemplati dal Decreto, nonché in conformità alla Legge Anti-corruzione, degli atti di corruzione pubblica, posti in essere nell’interesse privato e a danno della Società. XXXX.XXXXXX ha, quindi, inteso avviare una serie di attività volte a rendere il proprio Modello conforme ai requisiti previsti dal Decreto, dalla Legge-Anticorruzione e dal Decreto Trasparenza e coerente sia con i principi già radicati nella propria cultura di governance sia con le indicazioni contenute nelle Linee Guida citate al paragrafo 1.3 e nelle Linee Guida ANAC. A tal fine è stato attivato un processo volto a revisionare ed aggiornare il Modello (di seguito il “Progetto”), tenendo conto dell’evoluzione normativa e di prassi, nonché della nuova realtà societaria, a seguito della trasformazione da Consorzio, controllato dal Politecnico di Milano, a Società consortile a responsabilità limitata, partecipata dal Politecnico di Milano. I successivi aggiornamenti hanno rilevanza perché permettono una pianificazione degli interventi recepito le modifiche alla struttura organizzativa e l’introduzione di ulteriori fattispecie di reato nell’ambito di applicazione del Decreto, con esiti positivi più duraturispecifico risk assessment. Al La metodologia scelta per eseguire il Progetto, in termini di organizzazione, definizione delle modalità operative, strutturazione in fasi, assegnazione delle responsabilità tra le varie funzioni aziendali, è stata elaborata al fine di permettere garantire la qualità e l’autorevolezza dei risultati. Il Progetto si è articolato nelle fasi sinteticamente di seguito riassunte: Fasi Attività Fase 1 Avvio del Progetto e individuazione dei processi e attività nel cui ambito possono essere commessi i reati richiamati dal D.lgs. 231/01 Raccolta e analisi della documentazione, e preliminare individuazione dei processi/attività nel cui ambito possono astrattamente essere commessi i reati richiamati dal Decreto (processi/attività c.d. “sensibili”). Fase 2 Identificazione dei key officer Identificazione dei key officer, ovvero delle persone della Società che, in base a funzioni e responsabilità, hanno una conoscenza approfondita delle aree/attività sensibili, nonché dei meccanismi di controllo attualmente in essere, al fine di determinare gli ambiti di intervento e un monitoraggio della contrattazione sociale utile anche a valutare l’impatto dell’iniziativa sindacale, a partire da questo rapporto, nella documentazione raccolta vengono considerate anche le intese stipulate piano di colloqui dettagliato. Fase 3 Analisi dei processi e delle attività sensibili Individuazione e analisi dei processi e delle attività sensibili e dei meccanismi di controllo in anni precedenti, ma che abbiano esplicitamente valenza per l’anno di riferimentoessere, con l’indicazione particolare attenzione ai controlli preventivi e altri elementi/attività di compliance. Fase 4 Individuazione dei protocolli di controllo Individuazione dei requisiti organizzativi caratterizzanti un idoneo modello di organizzazione, gestione e controllo ex Decreto e dei protocolli di controllo con funzione penal-preventiva, tenuto conto delle procedure già esistenti in XXXX.XXXXXX. Fase 5 Definizione del periodo modello di pertinenzaorganizzazione, gestione e controllo. Ci si riferisce agli accordi comunali Definizione del modello di organizzazione, gestione e intercomunali, nei quali è chiaramente indicato il periodo di validità (annuale, pluriennale o di mandato), e che costituiscono il cuore della contrattazione sociale, definendo i provvedimenti a favore della popolazione con un approccio distributivo o, comunque, con un effetto diretto sul territorio. Negli accordi sottoscritti negli altri livelli (regionale, AUSL, SdS) prevale un approccio regolativo nei quali, generalmente, non viene definita esattamente una validità temporale, come verrà illustrato anche nel capitolo 2. Anche per quanto riguarda le piattaforme, altra categoria principale della documentazione raccolta, si è cercato di valorizzare i documenti con valenza pluriennale, considerando sia quelli che esplicitamente citano un riferimento di tale genere, sia quelli che hanno una durata maggiore di quella dell’anno di stipula, anche se non viene espresso controllo ex Decreto articolato in maniera diretta. Infine, in linea con la metodologia usata dall’Osservatorio nazionale della CGIL, non sono più prese in considerazione nella documentazione raccolta le delibere. Pertanto nella documentazione principale sono compresi: le piattaforme, gli accordi, i verbali di incontro assimilabili ad accordi. Le piattaforme precedono gli accordi e sono importanti per comprendere vari aspetti: il punto di partenza del sindacato, il grado di coinvolgimento della base sindacale, il mandato e la rappresentatività, l’apporto dato dal sindacato rispetto alla normale attività amministrativa dell’ente locale di riferimento, la concretezza degli obiettivi. Come ben spiegato dall’Osservatorio nazionale, nel termine accordi sono comprese “tutte le varie forme sue componenti e regole di documenti conclusivi di un percorso negoziale, sia che questo giunga al suo termine con la redazione di un documento di intesa centrato su una molteplicità di punti precedentemente discussi e negoziati, sia che rappresenti in ogni caso un’ultima tappa del negoziato, non corrispondente alla totalità dei temi posti in avvio del processo negoziale. In sostanza sotto la voce accordi ritroviamo diverse varietà di denominazioni (Accordi, Intese, Protocolli di intesa, Verbali di intesa) che non è possibile collocare semplicemente lungo una linea compresa tra maggiore e minore completezza e ampiezza tematica e procedurale; spesso, difatti, tali espressioni sono utilizzate come sinonimi”.1 Inoltre, in molti casi, un verbale di incontro può essere assimilabile a un accordo vero e proprio, in quanto acquisitivo di misure a favore della popolazione su indicazione della delegazione sindacale, anche se non su tutti i punti si è verificata concordanza, a causa, in genere, di vincoli esterni, non tanto per mancanza di volontà da parte dell’amministrazione comunale. Bisogna, infine, rilevare che la stessa denominazione data a un documento può avere un significato diverso a seconda delle province. A partire dal 2012, oltre alle categorie principali sopraccitate, sono raccolte altre tipologie di documentazione, utili per comprendere la contrattazione sociale, che sono state raggruppate in un’unica categoria residuale: comunicati sindacali, comunicati stampa, richieste di incontro, verbali di incontro, verbali e comunicati di istituzioni, convenzioni, progetti, articoli di giornali. La lettura dei documenti di quest’ultima categoria consente di acquisire informazioni sia per capire il percorso negoziale dal punto di vista delle difficoltà e delle posizioni dei principali soggetti coinvolti, sia per conoscere attività non direttamente relative alla contrattazione sociale, ma che comunque rivestono importanza per la tutela del welfare localefunzionamento.
1 IRES - SPI CGIL – CGIL (2011), Secondo rapporto sulla contrattazione sociale territoriale, Roma, pag.20.
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Samples: Model of Organization and Management