Modalità operative. Il piano di posa dello strato dovrà avere le quote, la sagoma ed i requisiti di compattezza prescritti ed essere ripulito da materiale estraneo. Il materiale verrà steso in strati di spessore finito non superiore a 20 cm e non inferiore a 10 cm e dovrà presentarsi, dopo costipato, uniformemente miscelato in modo da non presentare segregazione dei suoi componenti. L’eventuale aggiunta di acqua, per raggiungere l’umidità prescritta in funzione della densità, è da effettuarsi mediante dispositivo spruzzatori. A questo proposito si precisa che tutte le operazioni anzidette non devono essere eseguite quando le condizioni ambientali (pioggia, neve, gelo) siano tali da danneggiare la qualità dello strato stabilizzato. Verificandosi comunque eccesso di umidità, o danni dovuti al gelo, lo strato compromesso dovrà essere rimosso e ricostruito a cura e spese dell’Impresa. Il materiale pronto per il costipamento dovrà presentare in ogni punto la prescritta granulometria. Per il costipamento e la rifinitura verranno impiegati rulli vibranti o vibranti gommati, tutti semoventi. L’idoneità dei rulli e le modalità di costipamento verranno, per ogni cantiere, determinate dalla Direzione lavori con una prova sperimentale, usando le miscele messe a punto per quel cantiere (prove di costipamento). Il costipamento di ogni strato dovrà essere eseguito sino ad ottenere una densità in sito non inferiore al 95% della densità massima fornita dalla prova AASHO modificata Il valore del modulo di compressibilità Me, misurato con il metodo di cui agli articoli “Movimenti di terre”, ma nell’intervallo compreso fra 0,15 e 0,25 N/mm2, non dovrà essere inferiore ad 80 N/mm2. La superficie finita non dovrà scostarsi dalla sagoma di progetto di oltre 1 cm, controllato a mezzo di un regolo di m 4,50 di lunghezza e disposto secondo due direzioni ortogonali. Lo spessore dovrà essere quello prescritto, con una tolleranza in più o in meno del 5%, purché questa differenza si presenti solo saltuariamente. Sullo strato di fondazione, compattato in conformità delle prescrizioni avanti indicate, è buona norma procedere subito alla esecuzione delle pavimentazioni, senza far trascorrere, tra le due fasi di lavori un intervallo di tempo troppo lungo, che potrebbe recare pregiudizio ai valori di portanza conseguiti dallo strato di fondazione a costipamento ultimato. Ciò allo scopo di eliminare i fenomeni di allentamento, di esportazione e di disgregazione del materiale fine, interessanti la parte superficiale degli strati di fondazione che non siano adeguatamente protetti dal traffico di cantiere o dagli agenti atmosferici; nel caso in cui non sia possibile procedere immediatamente dopo la stesa dello strato di fondazione alla realizzazione delle pavimentazioni, sarà opportuno procedere alla stesa di una mano di emulsione saturata con graniglia a protezione della superficie superiore dello strato di fondazione oppure eseguire analoghi trattamenti protettivi.
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Samples: Capitolato Speciale D’appalto, Technical and Performance Specifications, Capitolato Speciale d'Appalto
Modalità operative. Il piano L'Impresa dovrà provvedere alla pulizia di posa dello strato tutto il materiale organico e inorganico estraneo eventualmente presente su tutte le aree a verde di sua competenza ed assegnazione (escrementi, deiezioni canine, foglie, carta, lattine, bottiglie, ecc.). La Ditta Esecutrice dovrà avere le quotedare comunicazione all’Ente Appaltante, la sagoma ed i requisiti e contestualmente al DEC, della presenza o del rinvenimento di compattezza prescritti ed essere ripulito da materiale estraneo. Il materiale verrà steso in strati autoveicoli o altri elementi di spessore finito non superiore a 20 cm e non inferiore a 10 cm e dovrà presentarsi, dopo costipato, uniformemente miscelato in modo da non presentare segregazione dei suoi componenti. L’eventuale aggiunta di acqua, per raggiungere l’umidità prescritta in funzione della densità, è da effettuarsi mediante dispositivo spruzzatoricui si desume una proprietà privata. A questo proposito si precisa questa operazione seguirà l’operazione di pulizia e raccolta di foglie e ramaglie con una rastrellatura superficiale del terreno, allontanando eventualmente il pietrame che tutte le operazioni anzidette non devono essere eseguite quando le condizioni ambientali (pioggia, neve, gelo) siano tali da danneggiare la qualità dello strato stabilizzatodovesse risalire in superficie. Verificandosi comunque eccesso di umidità, o danni dovuti al gelo, lo strato compromesso La raccolta dalle aiuole sistemate a prato dovrà essere rimosso eseguita con rastrello a pettine. All’occorrenza l'Impresa dovrà provvedere alla raccolta delle foglie e ricostruito ramaglie utilizzando apposite ramazze o macchine aspiratrici. I rifiuti raccolti dovranno essere differenziati, trasportati e smaltiti presso l’impianto di raccolta organizzato e autorizzato dall'Amministrazione entro un raggio di 25 Km dalla cinta urbana (Ecocentro). I materiali terrosi e i materiali inerti in genere dovranno essere trasportati e recuperati/smaltiti, a cura e spese dell'Impresa, in apposito impianto autorizzato in conformità alla normativa vigente (oneri di smaltimento esclusi). Tutti i rifiuti raccolti dovranno essere gestiti nei modi previsti dalle normative vigenti. L’impresa è obbligata, ai sensi della normativa vigente, a conferire, presso i centri di smaltimento appositamente autorizzati, tutti quei rifiuti particolarmente inquinanti e tossici (es. batterie d’auto, vernici, solventi, ecc.). I sacchetti di raccolta e gli oneri di trasporto ai centri di raccolta e di riciclo o a quelli di produzione d'energia da biomasse (solo frasche, ceppi, fusti, branche e ramaglie quali residui di potature) autorizzati sono a carico dell’Impresa. Il materiale pronto per il costipamento dovrà presentare in ogni punto la prescritta granulometria. Per il costipamento e la rifinitura verranno impiegati rulli vibranti Qualora, occasionalmente, vengano rinvenuti materiali abiotici di una certa mole o vibranti gommati, tutti semoventi. L’idoneità dei rulli e le modalità di costipamento verrannoquantità, per ogni cantiere, determinate dalla Direzione lavori con una prova sperimentale, usando le miscele messe a punto per quel cantiere (prove di costipamento). Il costipamento di ogni strato dovrà essere eseguito sino ad ottenere una densità in sito non inferiore al 95% della densità massima fornita dalla prova AASHO modificata Il valore del modulo di compressibilità Me, misurato con il metodo di cui agli articoli “Movimenti di terre”, ma nell’intervallo compreso fra 0,15 e 0,25 N/mm2, non dovrà essere inferiore ad 80 N/mm2. La superficie finita non dovrà scostarsi dalla sagoma di progetto di oltre 1 cm, controllato a mezzo di un regolo di m 4,50 di lunghezza e disposto secondo due direzioni ortogonali. Lo spessore dovrà essere quello prescritto, con una tolleranza in più o in meno del 5%, purché questa differenza si presenti solo saltuariamente. Sullo strato di fondazione, compattato in conformità delle prescrizioni avanti indicate, è buona norma procedere subito alla esecuzione delle pavimentazioni, senza far trascorrere, tra le due fasi di lavori un intervallo di tempo troppo lungo, che potrebbe recare pregiudizio ai valori di portanza conseguiti dallo strato di fondazione a costipamento ultimato. Ciò allo scopo di eliminare i fenomeni di allentamento, di esportazione e di disgregazione del materiale fine, interessanti la parte superficiale degli strati di fondazione che non siano adeguatamente protetti dal traffico di cantiere o dagli agenti atmosferici; nel caso in cui non sia possibile procedere immediatamente dopo la stesa dello strato di fondazione alla realizzazione delle pavimentazioni, sarà opportuno procedere alla stesa renda necessario l’uso di una mano pala caricatrice, gru o cestello aereo, l’Impresa sarà comunque obbligata all’uso straordinario di emulsione saturata con graniglia a protezione questi mezzi particolari senza indennità alcuna. Eventuali accantonamenti di rifiuti, racchiusi o meno nelle buste, abbandonati oltre gli orari di lavoro della superficie superiore dello strato medesima giornata lavorativa, saranno oggetto di fondazione oppure eseguire analoghi trattamenti protettivisanzione amministrativa ai sensi dell’art. 2.22 della parte I del presente Capitolato.
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Samples: Servizio Di Manutenzione
Modalità operative. Il piano di posa dello strato dovrà avere le quote, la sagoma ed i requisiti di compattezza prescritti ed essere ripulito da materiale estraneo. Il materiale verrà steso in strati di spessore finito non superiore a 20 30 cm e non inferiore a 10 cm e dovrà presentarsi, dopo costipato, uniformemente miscelato in modo da non presentare segregazione dei suoi componenti. L’eventuale aggiunta di acqua, per raggiungere l’umidità prescritta in funzione della densità, è da effettuarsi mediante dispositivo spruzzatori. A questo proposito si precisa che tutte le operazioni anzidette non devono essere eseguite quando le condizioni ambientali (pioggia, neve, gelo) siano tali da danneggiare la qualità dello strato stabilizzato. Verificandosi comunque eccesso di umidità, o danni dovuti al gelo, lo strato compromesso dovrà essere rimosso e ricostruito a cura e spese dell’Impresa. Il materiale pronto per il costipamento dovrà presentare in ogni punto la prescritta granulometria. Per il costipamento e la rifinitura verranno impiegati rulli vibranti o vibranti gommati, tutti semoventi. L’idoneità dei rulli e le modalità di costipamento verranno, per ogni cantiere, determinate dalla Direzione lavori con una prova sperimentale, usando le miscele messe a punto per quel cantiere (prove di costipamento). Il costipamento di ogni strato dovrà essere eseguito sino ad ottenere una densità in sito non inferiore al 9598% della densità massima fornita dalla prova AASHO modificata Il valore del modulo : AASHO T 180-57 metodo D con esclusione della sostituzione degli elementi trattenuti al setaccio ¾”. Se la misura in sito riguarda materiale contenente fino al 25% in peso di compressibilità Meelementi di dimensioni maggiori di 25 mm, misurato con il metodo la densità ottenuta verrà corretta in base alla formula: dr=(di x Pc x (100 – Z))/(100 x Pc – Z x di) dove dr : densità della miscela ridotta degli elementi di cui agli articoli “Movimenti dimensione superiore a 25 mm, da paragonare a quella AASHO modificata determinata in laboratorio; di terre”, ma nell’intervallo compreso fra 0,15 e 0,25 N/mm2, non dovrà essere inferiore ad 80 N/mm2. La superficie finita non dovrà scostarsi dalla sagoma : densità della miscela intera; Pc : peso specifico degli elementi di progetto dimensione maggiore di oltre 1 cm, controllato a mezzo di un regolo di m 4,50 di lunghezza e disposto secondo due direzioni ortogonali. Lo spessore dovrà essere quello prescritto, con una tolleranza in più o in meno del 5%, purché questa differenza si presenti solo saltuariamente. Sullo strato di fondazione, compattato in conformità delle prescrizioni avanti indicate, è buona norma procedere subito alla esecuzione delle pavimentazioni, senza far trascorrere, tra le due fasi di lavori un intervallo di tempo troppo lungo, che potrebbe recare pregiudizio ai valori di portanza conseguiti dallo strato di fondazione a costipamento ultimato. Ciò allo scopo di eliminare i fenomeni di allentamento, di esportazione e di disgregazione del materiale fine, interessanti la parte superficiale degli strati di fondazione che non siano adeguatamente protetti dal traffico di cantiere o dagli agenti atmosferici; nel caso in cui non sia possibile procedere immediatamente dopo la stesa dello strato di fondazione alla realizzazione delle pavimentazioni, sarà opportuno procedere alla stesa di una mano di emulsione saturata con graniglia a protezione della superficie superiore dello strato di fondazione oppure eseguire analoghi trattamenti protettivi.25 mm
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Samples: Construction Contract
Modalità operative. Per il ripristino ambientale di alcune superfici dell'impianto, esterne all’area finita con capping, è stato previsto un impianto arboreo e arbustivo per restituire al territorio l'importante funzione di collegamento ecologico con le superfici boschive presenti al contorno. Il piano di posa dello strato dovrà avere le quoterecupero prevede interventi graduali, in maniera che la rinaturalizzazione sia aderente ai ritmi biologici, riservando eventuali opere di manutenzione e di miglioramento forestale per una fase successiva. Dapprima si prevede la preparazione del terreno di riporto, la sagoma ed i requisiti semina di compattezza prescritti ed specie erbacee e, infine, la messa a dimora di specie arbustive. La ricopertura prevede: - il riporto di terreno per il capping per uno spessore di 30-40 cm. - il riporto di terreno vegetale - preliminarmente concimato - per uno spessore di 10 cm; - la formazione di una copertura erbacea. Per le superfici soggette all'attività erosiva, si prevede il rivestimento con biostuoia in fibra di cocco; la biostuoia dovrà essere ripulito fissata mediante interro in testa e al piede, e picchettature con staffe e picchetti in ferro acciaioso, in quantità tali da materiale estraneogarantirne la stabilità e l'aderenza finalizzata al radicamento del cotico erboso. Il materiale verrà steso in strati di spessore finito non superiore a 20 cm e non inferiore a 10 cm e dovrà presentarsi, dopo costipato, uniformemente miscelato Sarà intrecciata in modo da non presentare segregazione conformare una rete tessuta a maglia aperta di circa 15x10 mm. La resistenza ultima a rottura longitudinale dovrà essere pari a 15 kN/m, con un allungamento dell'8%. L'impianto delle specie arboree dovrà essere effettuato a gruppi, e con confini irregolari, con spazi inerbiti che dovranno essere adeguatamente mantenuti. Nell'utilizzo dei suoi componenti. L’eventuale aggiunta miscugli di acqua, per raggiungere l’umidità prescritta sementi è necessario riporre attenzione: - all'adeguato modellamento del terreno; - alla corretta scelta del periodo d'intervento (preferibilmente durante il periodo vegetativo); - alla selezione del miscuglio di sementi da impiegare in funzione della densità, è da effettuarsi mediante dispositivo spruzzatori. A questo proposito si precisa che tutte le operazioni anzidette non devono essere eseguite quando le delle condizioni ambientali (pioggia, neve, gelo) siano tali da danneggiare la qualità dello strato stabilizzato. Verificandosi comunque eccesso di umidità, o danni dovuti al gelo, lo strato compromesso dovrà essere rimosso pedologiche e ricostruito a cura e spese dell’Impresa. Il materiale pronto per il costipamento dovrà presentare in ogni punto la prescritta granulometriaclimatiche. Per le piante arbustive, il costipamento e la rifinitura verranno impiegati rulli vibranti periodo più opportuno per l'impianto è quello del riposo vegetativo (autunno o vibranti gommati, tutti semoventi. L’idoneità dei rulli e le modalità di costipamento verranno, per ogni cantiere, determinate dalla Direzione lavori con una prova sperimentale, usando le miscele messe a punto per quel cantiere (prove di costipamentoprimavera). Il costipamento di ogni strato dovrà essere eseguito sino ad ottenere una densità in sito non inferiore al 95% della densità massima fornita dalla prova AASHO modificata Il valore del modulo di compressibilità Me, misurato con il metodo di cui agli articoli “Movimenti di terre”, ma nell’intervallo compreso fra 0,15 e 0,25 N/mm2, non dovrà essere inferiore ad 80 N/mm2. La superficie finita non dovrà scostarsi dalla sagoma di progetto di oltre 1 cm, controllato a mezzo di un regolo di m 4,50 di lunghezza e disposto secondo due direzioni ortogonali. Lo spessore dovrà essere quello prescritto, con una tolleranza in più o in meno del 5%, purché questa differenza si presenti solo saltuariamente. Sullo strato di fondazione, compattato in conformità delle prescrizioni avanti indicate, è buona norma procedere subito alla esecuzione delle pavimentazioni, senza far trascorrere, tra le due fasi di lavori un intervallo di tempo troppo lungo, che potrebbe recare pregiudizio ai valori di portanza conseguiti dallo strato di fondazione a costipamento ultimato. Ciò allo scopo di eliminare i fenomeni di allentamento, di esportazione e di disgregazione del materiale fine, interessanti la parte superficiale degli strati di fondazione che non siano adeguatamente protetti dal traffico di cantiere o dagli agenti atmosferici; nel caso in cui non sia possibile procedere immediatamente dopo la stesa dello strato di fondazione alla realizzazione delle pavimentazioni, sarà opportuno procedere alla stesa di una mano di emulsione saturata con graniglia a protezione della superficie superiore dello strato di fondazione oppure eseguire analoghi trattamenti protettivi.
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Samples: Appalto
Modalità operative. Il piano di posa dello strato dovrà avere le quote, la sagoma ed i requisiti di compattezza prescritti ed essere ripulito da materiale estraneo. Il materiale verrà steso in strati di spessore finito non superiore a 20 cm e non inferiore a 10 cm e dovrà presentarsi, dopo costipato, uniformemente miscelato in modo da non presentare segregazione dei suoi componenti. L’eventuale aggiunta di acqua, per raggiungere l’umidità prescritta in funzione della densità, è da effettuarsi mediante dispositivo spruzzatori. A questo proposito si precisa che tutte le operazioni anzidette non devono essere eseguite quando le condizioni ambientali (pioggia, neve, gelo) siano L’abbattimento avverrà con modalità tali da danneggiare la qualità dello strato stabilizzato. Verificandosi comunque eccesso di umidità, o danni dovuti al gelo, lo strato compromesso dovrà essere rimosso e ricostruito a cura e spese dell’Impresa. Il materiale pronto per il costipamento dovrà presentare in ogni punto la prescritta granulometria. Per il costipamento garantire l’incolumità pubblica e la rifinitura verranno impiegati rulli vibranti o vibranti gommatitutela a cose e persone e secondo le vigenti norme in materia di apertura cantieri stradali (es. previa eliminazione di branche e rami, tutti semoventi. L’idoneità con caduta guidata dei rulli e le modalità materiali, installazione di costipamento verrannobarriere di protezione, per ogni cantiere, determinate dalla Direzione lavori con una prova sperimentale, usando le miscele messe a punto per quel cantiere (prove di costipamentoecc.). Il costipamento taglio di abbattimento dovrà essere rifilato a rasoterra in bosco. L’Appaltatore provvederà a conferire immediatamente il materiale di risulta seguendo in proposito le norme dettate anche dalla Legislazione vigente in materia fitosanitaria. L’Appaltatore provvederà quindi, entro giorni 30 (trenta) dall’abbattimento, alla eradicazione dei ceppi con attrezzatura fresaceppi unicamente per abbattimenti eseguiti lungo i viali alberati pedonali e non. Sono a carico dell’Appaltatore tutte le opere provvisorie (segnaletica, transennamenti, cartelli da collocarsi con congrui tempi preventivi) e tutte le incombenze istituzionali relative alla agibilità del traffico veicolare e pedonale, nonché le norme definite da leggi vigenti in materia fitosanitaria (es, lotta obbligatoria alla Ceratocystis del platano e Anoplophora chinensis). Resta inteso che l’Appaltatore dovrà provvedere alla organizzazione del cantiere in modo tale da minimizzare l’impatto dei lavori sulla mobilità urbana, veicolare e pedonale. Per i platani il programma manutentivo dovrà essere sottoposto al DEC 2 mesi prima dell’inizio dei lavori. Tutto il materiale di risulta dovrà essere prontamente raccolto e conferito presso luogo indicato da contratto al termine di ogni strato dovrà essere eseguito sino ad ottenere una densità in sito non inferiore al 95% della densità massima fornita dalla prova AASHO modificata Il valore del modulo giorno di compressibilità Me, misurato con intervento mentre per il metodo materiale proveniente da specie oggetto di cui agli articoli “Movimenti di terre”, ma nell’intervallo compreso fra 0,15 e 0,25 N/mm2, non dovrà essere inferiore ad 80 N/mm2. La superficie finita non dovrà scostarsi dalla sagoma di progetto di oltre 1 cm, controllato lotta obbligatoria l’Appaltatore provvederà a mezzo di un regolo di m 4,50 di lunghezza e disposto secondo due direzioni ortogonali. Lo spessore dovrà essere quello prescritto, con una tolleranza in più o in meno del 5%, purché questa differenza si presenti solo saltuariamente. Sullo strato di fondazione, compattato in conformità delle prescrizioni avanti indicate, è buona norma procedere subito alla esecuzione delle pavimentazioni, senza far trascorrere, tra le due fasi di lavori un intervallo di tempo troppo lungo, che potrebbe recare pregiudizio ai valori di portanza conseguiti dallo strato di fondazione a costipamento ultimato. Ciò proprio onere allo scopo di eliminare i fenomeni di allentamento, di esportazione e di disgregazione del materiale fine, interessanti la parte superficiale degli strati di fondazione che non siano adeguatamente protetti dal traffico di cantiere o dagli agenti atmosferici; nel caso in cui non sia possibile procedere immediatamente dopo la stesa dello strato di fondazione alla realizzazione delle pavimentazioni, sarà opportuno procedere alla stesa di una mano di emulsione saturata con graniglia a protezione della superficie superiore dello strato di fondazione oppure eseguire analoghi trattamenti protettivismaltimento presso luoghi autorizzati.
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Samples: Service Agreement
Modalità operative. Il piano terreno delle aiuole a fiore si dovrà mantenere sgombro dalle erbe infestanti e zappettato ogni qual volta si constati la formazione della crosta superficiale. Le piante non più vegete e quelle danneggiate dovranno essere immediatamente allontanate e sostituite con esemplari analoghi. L’Impresa curerà inoltre il ripristino delle piantine eventualmente asportate. In particolare, le piante si dovranno mondare dalle foglie secche e dai fiori appassiti onde permettere una più ricca ed abbondante fioritura e mantenere l’effetto estetico. L’irrigazione si dovrà eseguire con cautela, con leggera pioggia o con deflusso localizzato per le specie sensibili al contatto con l’acqua. Lo spessore di posa dello strato terreno che si dovrà avere le quote, la sagoma ed i requisiti di compattezza prescritti ed essere ripulito da materiale estraneo. Il materiale verrà steso in strati di spessore finito non superiore a 20 cm e non inferiore a 10 cm e dovrà presentarsi, dopo costipato, uniformemente miscelato in modo da non presentare segregazione dei suoi componenti. L’eventuale aggiunta di acqua, per raggiungere l’umidità prescritta in funzione della densità, è da effettuarsi mediante dispositivo spruzzatori. A questo proposito si precisa che tutte le operazioni anzidette non devono essere eseguite quando le condizioni ambientali (pioggia, neve, gelo) siano tali da danneggiare la qualità dello strato stabilizzato. Verificandosi comunque eccesso di umidità, o danni dovuti al gelo, lo strato compromesso dovrà essere rimosso e ricostruito a cura e spese dell’Impresa. Il materiale pronto per il costipamento dovrà presentare in inumidire ad ogni punto la prescritta granulometria. Per il costipamento e la rifinitura verranno impiegati rulli vibranti o vibranti gommati, tutti semoventi. L’idoneità dei rulli e le modalità di costipamento verranno, per ogni cantiere, determinate dalla Direzione lavori con una prova sperimentale, usando le miscele messe a punto per quel cantiere (prove di costipamento). Il costipamento di ogni strato dovrà essere eseguito sino ad ottenere una densità in sito non inferiore al 95% della densità massima fornita dalla prova AASHO modificata Il valore del modulo di compressibilità Me, misurato con il metodo di cui agli articoli “Movimenti di terre”, ma nell’intervallo compreso fra 0,15 e 0,25 N/mm2, irrigazione non dovrà essere inferiore a 20 cm. Quando è necessario, si dovrà procedere alle spuntature e alle sbottonature, nonché alla somministrazione di concimi in forma liquida, completi di microelementi. Sono previsti quattro rinnovi stagionali (uno per inizio di stagione) per complessive n° 2.400 (duemilaquattrocento) fioriture ad 80 Nanno, a scelta tra primule, viole, petunie, portulache, gazanie, ecc., a discrezione del DEC o eventuali sostituzioni con perenni (da calcolarsi, in questo caso, il solo valore aggiuntivo del materiale vegetale fornito a piè d’opera detratto del valore della mancata fornitura della fioritura stagionale) oltre alla fornitura e alla sostituzione di quelle fioriture sottratte o danneggiate da terzi e da ignoti entro gg. 2 (ore 48) mettendo a dimora specie su specie. L’Impresa, prima di ogni rinnovo, dovrà comunicare al DEC le specie floreali reperibili nella stagione: il DEC indicherà le specie e la tipologia delle composizioni da rispettare per il rinnovo delle aiuole e delle fioriere ornate a fiore stagionale. L’uso delle piante da fiore perenni sarà subordinato a preventiva accettazione da parte del DEC o dietro specifica richiesta di quest’ultimo, riconoscendo in tal caso solamente il compenso aggiuntivo complementare del materiale vegetale fornito a piè d’opera. Sono a carico dell’Impresa i lavori di manutenzione ordinaria di tutte le fioriere comunque dimensionate e localizzate nelle vie e piazze di cui all’Allegato 3 e anche di quelle che nel corso del servizio venissero aggiunte nelle citate aree, compresi gli oneri di fornitura, messa a dimora e gestione delle fioriture andate distrutte per furti, atti vandalici o avversi andamenti meteorici. A titolo indicativo, si interverrà nelle seguenti aree: xxxxxx Xxx Xxxxxx, piazza Xxx Xxxxx, piazza Sacro Cuore, piazza Xxxxxxx, parco Terre Cotte, Santa Lucia, Cimitero, via Cagliari “teatro” e palazzo comunale. L’intervento include il trasporto e il conferimento immediato ai siti autorizzati del materiale di risulta per smaltimento e/mm2o recupero. Salvo quanto già espressamente indicato nelle presenti norme, forme, volumi, specie vegetali, densità d'impianto, materiali d'impiego, saranno definiti dettagliatamente in corso d'opera dal DEC. Il terreno dovrà essere accuratamente lavorato interrando i concimi e l'ammendante, mondato dalle malerbe a da qualsiasi altro materiale inadatto alla vegetazione. Il terreno dovrà essere lavorato in superficie con la dovuta baulatura dal centro verso il perimetro per lo scolo dell'acqua e per motivi estetici. Le piante verranno poste alla distanza stabilita dal DEC, comunque in modo tale da coprire quanto prima uniformemente il terreno. Scavata con il trapiantatoio la buchetta, collocata a dimora la piantina, il cui colletto sarà a fior di terra, si calzerà il terreno intorno ad essa al fine di ottenere una conca e una controconca per migliorare l'assorbimento dell'acqua d'irrigazione Terminata la piantagione si irrigherà con un getto d'acqua a ventaglio fine evitando di colpire il terreno per non distruggere le conche ed evitare la formazione della crosta superficiale. I contenitori, se reimpiegabili, verranno prontamente raccolti e trasportati presso il luogo indicato dagli Uffici Comunali. Particolare attenzione si dovrà apporre per le aiuole spartitraffico ove la turbolenza atmosferica, la forte concentrazione di gas inquinanti, creano le maggiori difficoltà di intervento. In queste particolari situazioni si dovrà privilegiare l'utilizzo di specie arbustive tappezzanti più resistenti. Le bordure fiorite devono essere piuttosto basse e compatte per sottolineare la funzione di cornice. Se però si vuole che costituiscano anche una barriera, è bene aumentare le dimensioni trasversali e verticali per rendere difficoltoso lo scavalcamento. La superficie finita non dovrà scostarsi dalla sagoma di progetto di oltre 1 cm, controllato a mezzo di un regolo di m 4,50 di lunghezza e disposto secondo due direzioni ortogonali. Lo spessore dovrà essere quello prescritto, con una tolleranza in più o in meno del 5%, purché questa differenza si presenti solo saltuariamente. Sullo strato di fondazione, compattato in conformità delle prescrizioni avanti indicate, è buona norma procedere subito alla esecuzione delle pavimentazioni, senza far trascorrere, tra le due fasi di lavori un intervallo di tempo troppo lungo, che potrebbe recare pregiudizio ai valori di portanza conseguiti dallo strato di fondazione a costipamento ultimato. Ciò allo scopo di eliminare i fenomeni di allentamento, di esportazione e di disgregazione del materiale fine, interessanti la parte superficiale degli strati di fondazione che non siano adeguatamente protetti dal traffico di cantiere o dagli agenti atmosferici; nel caso in cui non sia possibile procedere immediatamente dopo la stesa dello strato di fondazione alla realizzazione delle pavimentazioni, sarà opportuno procedere alla stesa di una mano aiuola mista a cerchi concentrici inizierà dal centro verso la periferia. Prima di emulsione saturata iniziare la posa delle piante nelle aiuole miste, l'Impresa dovrà delimitare il perimetro delle aree assegnate a ogni specie con graniglia a protezione della superficie superiore dello strato di fondazione oppure eseguire analoghi trattamenti protettivipicchetti, bande o tracce colorate, per evidenziare spazialmente la distribuzione delle parti e così correggere e assestare il disegno con gli spostamenti necessari.
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Samples: Servizio Di Manutenzione
Modalità operative. Il piano di posa dello strato dovrà avere le quote, la sagoma ed i requisiti di compattezza prescritti ed essere ripulito da materiale estraneo. Il materiale materiale, come già detto, verrà steso in strati di spessore finito non superiore a 20 30 cm e non inferiore a 10 cm e dovrà presentarsi, dopo costipato, uniformemente miscelato in modo da non presentare segregazione dei suoi componenti. L’eventuale aggiunta di acqua, per raggiungere l’umidità prescritta in funzione della densità, è da effettuarsi mediante dispositivo spruzzatorispruzzatore. A questo proposito si precisa che tutte le operazioni anzidette non devono essere eseguite quando le condizioni ambientali (pioggia, neve, gelo) siano tali da danneggiare la qualità dello strato stabilizzato. Verificandosi comunque eccesso di umidità, o danni dovuti al gelo, lo strato compromesso dovrà essere rimosso e ricostruito a cura e spese dell’Impresa. Il materiale pronto per il costipamento dovrà presentare in ogni punto la prescritta granulometria. Per il costipamento e la rifinitura verranno impiegati rulli vibranti o vibranti gommati, tutti semoventi. L’idoneità dei rulli e le modalità di costipamento verranno, per ogni cantiere, determinate dalla Direzione lavori Lavori con una prova sperimentale, usando le miscele messe a punto per quel cantiere (prove di costipamento). Il costipamento di ogni strato dovrà essere eseguito sino ad ottenere una densità in sito non inferiore al 9598% della densità massima fornita dalla prova AASHO modificata: AASHO T 180-57 metodo D con esclusione della sostituzione degli elementi trattenuti al setaccio ¾". Se la misura in sito riguarda materiale contenente fino al 25% in peso di elementi di dimensioni maggiori di 25 mm, la densità ottenuta verrà corretta in base alla formula: dr=(di x Pc x (100 – Z))/(100 x Pc – Z x di) dove dr: densità della miscela ridotta degli elementi di dimensione superiore a 25 mm, da paragonare a quella AASHO modificata Il valore del modulo determinata in laboratorio; di: densità della miscela intera; Pc: peso specifico degli elementi di compressibilità Me, misurato con il metodo dimensione maggiore di cui agli articoli “Movimenti di terre”, ma nell’intervallo compreso fra 0,15 e 0,25 N/mm2, non dovrà essere inferiore ad 80 N/mm2. La superficie finita non dovrà scostarsi dalla sagoma di progetto di oltre 1 cm, controllato a mezzo di un regolo di m 4,50 di lunghezza e disposto secondo due direzioni ortogonali. Lo spessore dovrà essere quello prescritto, con una tolleranza in più o in meno del 5%, purché questa differenza si presenti solo saltuariamente. Sullo strato di fondazione, compattato in conformità delle prescrizioni avanti indicate, è buona norma procedere subito alla esecuzione delle pavimentazioni, senza far trascorrere, tra le due fasi di lavori un intervallo di tempo troppo lungo, che potrebbe recare pregiudizio ai valori di portanza conseguiti dallo strato di fondazione a costipamento ultimato. Ciò allo scopo di eliminare i fenomeni di allentamento, di esportazione e di disgregazione del materiale fine, interessanti la parte superficiale degli strati di fondazione che non siano adeguatamente protetti dal traffico di cantiere o dagli agenti atmosferici; nel caso in cui non sia possibile procedere immediatamente dopo la stesa dello strato di fondazione alla realizzazione delle pavimentazioni, sarà opportuno procedere alla stesa di una mano di emulsione saturata con graniglia a protezione della superficie superiore dello strato di fondazione oppure eseguire analoghi trattamenti protettivi.25 mm;
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Samples: Capitolato Speciale D’appalto
Modalità operative. Il piano di posa dello strato dovrà avere le quote, la sagoma ed i requisiti di compattezza prescritti ed essere ripulito da materiale estraneo. Il materiale verrà steso in strati di spessore finito non superiore a 20 30 cm e non inferiore a 10 cm e dovrà presentarsi, dopo costipato, uniformemente miscelato in modo da non presentare segregazione dei suoi componenti. L’eventuale aggiunta di acqua, per raggiungere l’umidità prescritta in funzione della densità, è da effettuarsi mediante dispositivo spruzzatori. A questo proposito si precisa che tutte le operazioni anzidette non devono essere eseguite quando le condizioni ambientali (pioggia, neve, gelo) siano tali da danneggiare la qualità dello strato stabilizzato. Verificandosi comunque eccesso di umidità, o danni dovuti al gelo, lo strato compromesso dovrà essere rimosso e ricostruito a cura e spese dell’Impresa. Il materiale pronto per il costipamento dovrà presentare in ogni punto la prescritta granulometria. Per il costipamento e la rifinitura verranno impiegati rulli vibranti o vibranti gommati, tutti semoventi. L’idoneità dei rulli e le modalità di costipamento verranno, per ogni cantiere, determinate dalla Direzione lavori con una prova sperimentale, usando le miscele messe a punto per quel cantiere (prove di costipamento). Il costipamento di ogni strato dovrà essere eseguito sino ad ottenere una densità in sito non inferiore al 9598% della densità massima fornita dalla prova AASHO modificata: AASHO T 180-57 metodo D con esclusione della sostituzione degli elementi trattenuti al setaccio ¾». Se la misura in sito riguarda materiale contenente fino al 25% in peso di elementi di dimensioni maggiori di 25 mm, la densità ottenuta verrà corretta in base alla formula: dr=(di x Pc x (100 – Z))/(100 x Pc – Z x di) dove dr: densità della miscela ridotta degli elementi di dimensione superiore a 25 mm, da paragonare a quella AASHO modificata Il valore del modulo determinata in laboratorio; di: densità della miscela intera; Pc: peso specifico degli elementi di compressibilità Me, misurato con il metodo dimensione maggiore di cui agli articoli “Movimenti di terre”, ma nell’intervallo compreso fra 0,15 e 0,25 N/mm2, non dovrà essere inferiore ad 80 N/mm2. La superficie finita non dovrà scostarsi dalla sagoma di progetto di oltre 1 cm, controllato a mezzo di un regolo di m 4,50 di lunghezza e disposto secondo due direzioni ortogonali. Lo spessore dovrà essere quello prescritto, con una tolleranza in più o in meno del 5%, purché questa differenza si presenti solo saltuariamente. Sullo strato di fondazione, compattato in conformità delle prescrizioni avanti indicate, è buona norma procedere subito alla esecuzione delle pavimentazioni, senza far trascorrere, tra le due fasi di lavori un intervallo di tempo troppo lungo, che potrebbe recare pregiudizio ai valori di portanza conseguiti dallo strato di fondazione a costipamento ultimato. Ciò allo scopo di eliminare i fenomeni di allentamento, di esportazione e di disgregazione del materiale fine, interessanti la parte superficiale degli strati di fondazione che non siano adeguatamente protetti dal traffico di cantiere o dagli agenti atmosferici; nel caso in cui non sia possibile procedere immediatamente dopo la stesa dello strato di fondazione alla realizzazione delle pavimentazioni, sarà opportuno procedere alla stesa di una mano di emulsione saturata con graniglia a protezione della superficie superiore dello strato di fondazione oppure eseguire analoghi trattamenti protettivi.25 mm;
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