RISO. Non sono stati accertati usi. Non sono stati accertati usi.
RISO. Il riso deve rispondere al 1° grado per la qualità richiesta, resistente alla cottura per non meno di 15 minuti dall’immissione in acqua bollente; i grani non devono subire eccessiva alterazione di forma. Il prodotto deve presentarsi con le seguenti caratteristiche chimico-fisiche e merceologiche: ⮚ umidità massima: 14%; ⮚ chicchi spuntati massimo: 4,5%; ⮚ chicchi rotti massimo: 4,5%; ⮚ chicchi striati di xxxxx xxxxxxx: 1%; ⮚ chicchi vaiolati, macchiati massimo 1%; ⮚ corpi estranei non commestibili massimo 0,01%, corpi estranei commestibili massimo 0,1%. Deve provenire da raccolti, preferibilmente nazionali, di perfetta maturazione ed essere indenne da infestanti, parassiti, larve, frammenti di insetti, muffe ed alterazioni microbiologiche. Il prodotto dovrà essere fornito in confezioni sigillate sottovuoto, recanti sul sigillo o sull’imballaggio la denominazione della ditta produttrice o confezionatrice ed avere al momento della consegna ancora un anno di vita residua (shelf life). Le tipologie di riso (es. vialone nano, carnaroli, arborio, basmati, venere ecc.) sono da definirsi in base alle richieste del cliente.
RISO. Non è stata riscontrata l’esistenza di pattuizione né conseguentemente contrattazioni nell’ambito del territorio provinciale.
RISO. (v. Capitolo 9 - “Prodotti delle industrie alimentari” voce “a”)
RISO. I grani dovranno essere lunghi o tondi, coltivati senza l’uso di concimi, diserbanti o pesticidi chimici e prodotti da agricoltura convenzionale OGM free. Il riso di origine nazionale (tipo arborio, vialone, ecc.), dovrà possedere tutti i requisiti qualitativi e commerciali previsti dalle vigenti norme di legge ed . Deve essere dell’ultimo raccolto, ben maturo, di fresca lavorazione, sano, ben secco, immune da parassiti o larve di alcun genere con umidità non superiore al 14/15 %. Il prodotto non deve avere odori di muffa, né altri odori estranei e non dovrà contenere, oltre i limiti stabiliti dalla legge, grani striati di rosso, grani rotti od ombrati, corpi estranei ed impurità varie, non si dovrà deformare alla cottura. Il prodotto deve essere fornito in confezioni chiuse all’origine nel rispetto delle norme previste in materia di etichettatura e con indicazione della varietà del prodotto.
RISO. Il riso dovrà aver subito una lavorazione di secondo grado, essere fresco di pila, ben secco, ben spagliato. Dovrà risultare privo di punteggiature, perforazione impurità (come granelli, corpi estranei etc.); non dovrà essere, inoltre, alterato e, resistere alla cottura per non meno di quindici minuti, senza che i grani subiscano una eccessiva alterazione di forma. Sarà utilizzato Riso di qualità Parboiled.
RISO. Appartenente al gruppo “fino” o “super fino” e “parboiled”. Deve essere conforme alla legge del 18 marzo 1958 n. 325. e’ vietato qualsiasi trattamento del riso con agenti chimici o fisici o con l’aggiunta di qualsiasi sostanza che possa modificare il colore naturale o comunque alterarne la composizione naturale. Alla consegna il riso dovrà avere ancora 1 anno di conservazione. Le confezioni devono pervenire intatte e sigillate; inoltre devono riportare tutte le indicazioni previste dal D.L. 109/92. Farro e miglio decorticati, orzo perlato devono presentarsi con grani uniformi, integri, puliti; non devono esserci tracce di semi infestanti. Il prodotto deve essere indenne da parassiti e corpi estranei.
RISO. Il Riso Parboiled (maggior tenuta di cottura, maggior digeribilità, elevato valore nutritivo) dovrà essere privo di impurità.
RISO. Il riso dovrà essere privo di impurità, di tipo maratello per minestre e risotti.
RISO. Il riso deve corrispondere ai requisiti ed alle caratteristiche merceologiche proprie di ogni varietà nonché ai requisiti previsti dalla legge. Deve essere sano, di fresca lavorazione, secco, intero, inodore, pulito, resistente alla cottura, non oleato né brillantato né deve presentare difetti tipici quali striatura, vaiolatura interna, ecc. Il ricorso al riso parboiled deve essere limitato preferibilmente a ricette o situazioni che ne richiedano l’uso particolare; per il comune impiego è da favorire l’utilizzo di risi nazionali: arborio, vialone, ecc. E’ vietato qualsiasi trattamento del riso con agenti chimici o fisici o con l’aggiunta di qualsiasi sostanza che possa modificare il colore naturale o comunque alterarne la composizione naturale. L’etichettatura deve essere conforme al D. L.vo 27/1/92 n. 109 e successive modifiche e integrazioni.