Common use of Risorse Clause in Contracts

Risorse. I servizi di trasporto pubblico locale italiani sono ad oggi finanziati, nelle regioni a statuto ordinario, attraverso la ripartizione del Fondo Nazionale Trasporti (la cui capienza nell’ultimo decennio è stata ridotta di circa 1,5 miliardi di euro), dai ricavi da tariffazione e dalle eventuali risorse destinate con specifici interventi da parte degli Enti locali. Con assoluta certezza possiamo dire che, nel TPL, è l’offerta di un servizio efficiente determina la domanda. Pertanto risulta abbastanza evidente come l’attuale sistema di finanziamento del TPL in Italia sia assolutamente inadeguato, non solo al raggiungimento degli obiettivi prefissati, ma anche al mantenimento delle attuali condizioni dei servizi offerti alla cittadinanza, sia a causa dei maggiori costi derivanti dalle nuove tecnologie, che dai pesanti incrementi inflattivi, primi tra tutti quelli energetici. La riforma attuata nel 2017 con il D.L. n. 50/2017 poi convertito nella L. n. 96/2017, necessita di un’ulteriore rivisitazione in seno al funzionamento e alla dotazione economica del Fondo Nazionale Trasporti. La Legge di Bilancio 2022 (L. 30 dicembre 2021, n. 234) ha determinato l’incremento strutturale della dotazione del Fondo per un importo pari a 100 mln di euro per l’anno 2022, 200 mln di euro per l’anno 2023, 300 mln di euro per l’anno 2024 e 395 mln di euro a decorrere dall’anno 2025, hanno dal quale lo stanziamento complessivo dovrebbe quindi ammontare a euro 5.268.335.362,00. Lo stanziamento, a valere sul capitolo 1315 dello stato di previsione del MIT per l’anno 2024 è pari a euro 5.173.554.000,00. Nonostante gli interventi messi in campo, le risorse oggi disponibili risultano essere profondamente inadeguate. Occorre innanzitutto indicizzare il Fondo al tasso inflattivo, attuando un incremento economico immediato di almeno 700 milioni di euro. I meccanismi di ripartizione alle Regioni non dovranno prevedere penalizzazioni, almeno fino a quando non si sarà intervenuti sul sistema industriale delle imprese. Una ripartizione corretta delle risorse del FNT dovrebbe essere il risultato dell’individuazione di servizi minimi e del costo standard dello specifico servizio. Qualunque riforma del settore può produrre effetti significativi e strutturali solo nel medio-lungo periodo mentre nel breve periodo, soprattutto se non accompagnata da adeguate risorse, rischia di creare solo confusione normativa e problemi occupazionali.

Appears in 1 contract

Samples: Manifesto Del Trasporto Pubblico Locale

Risorse. I servizi Per lo svolgimento delle attività oggetto della presente convenzione il Comune di trasporto Sacile provvede al rimborso non forfettario delle spese sostenute da ITACA COOPERATIVA SOCIALE ONLUS, sulla base della rendicontazione fornita e di quanto previsto dal quadro economico del progetto esecutivo. Il finanziamento pubblico locale italiani sono ad oggi finanziati, nelle regioni a statuto ordinario, attraverso la ripartizione sarà giuridicamente qualificato come contributo e non come corrispettivo (ai sensi delle "Linee Guida” approvate con Decreto n. 72/2021 del Fondo Nazionale Trasporti (la cui capienza nell’ultimo decennio è stata ridotta di circa 1,5 miliardi di euroMinistero del Lavoro e delle Politiche sociali), dai ricavi da tariffazione e dalle eventuali risorse destinate con specifici interventi da parte . Non si instaurerà quindi un rapporto sinallagmatico tipico degli Enti locali. Con assoluta certezza possiamo dire che, nel TPL, è l’offerta di un servizio efficiente determina la domanda. Pertanto risulta abbastanza evidente come l’attuale sistema di finanziamento del TPL in Italia sia assolutamente inadeguatoappalti, non solo al raggiungimento degli obiettivi prefissatiandando ad acquistare un servizio, ma anche al mantenimento delle attuali condizioni dei servizi offerti alla cittadinanzarealizzando un progetto condiviso. Le risorse che il Comune di Sacile si impegna a mettere a disposizione del progetto sono le seguenti: 75.000,00 euro anno 2022 75.000,00 euro anno 2023 75.000,00 euro anno 2024 75.000,00 euro anno 2025 45.000,00 euro anno 2026 Valore stimato del Centro Xxxxx: 410.000,00 euro, sia a causa dei maggiori costi derivanti dalle nuove tecnologie, che dai pesanti incrementi inflattivi, primi tra tutti quelli energetici. La riforma attuata nel 2017 con il D.L. n. 50/2017 poi convertito nella L. n. 96/2017, necessita di un’ulteriore rivisitazione in seno al funzionamento e alla dotazione economica del Fondo Nazionale Trasporti. La Legge di Bilancio 2022 (L. 30 dicembre 2021, n. 234) ha determinato l’incremento strutturale della dotazione del Fondo per un importo pari a 100 mln 82.000,00 euro l’anno (calcolato come valore di mercato più costi utenze, pulizie e manutenzioni OPPURE vedi allegato al progetto esecutivo) Affitto sale prove e sala conferenze 3.000,00 euro per l’anno 2022, 200 mln di Laboratori Progetto Giovani: 500,00 euro per l’anno 2023, 300 mln di euro per l’anno 2024 e 395 mln di euro ITACA COOPERATIVA SOCIALE ONLUS si impegna a decorrere dall’anno 2025, hanno dal quale lo stanziamento complessivo dovrebbe quindi ammontare mettere a euro 5.268.335.362,00. Lo stanziamento, a valere sul capitolo 1315 dello stato di previsione disposizione del MIT per l’anno 2024 è pari a euro 5.173.554.000,00. Nonostante gli interventi messi in campo, progetto le risorse oggi disponibili risultano essere profondamente inadeguate. Occorre innanzitutto indicizzare il Fondo al tasso inflattivo, attuando un incremento economico immediato di almeno 700 milioni di euro. I meccanismi di ripartizione alle Regioni non dovranno prevedere penalizzazioni, almeno fino a quando non si sarà intervenuti sul sistema industriale delle imprese. Una ripartizione corretta delle risorse del FNT dovrebbe essere il risultato dell’individuazione di servizi minimi e del costo standard dello specifico servizio. Qualunque riforma del settore può produrre effetti significativi e strutturali solo indicate nel medio-lungo periodo mentre nel breve periodo, soprattutto se non accompagnata da adeguate risorse, rischia di creare solo confusione normativa e problemi occupazionalipiano finanziario.

Appears in 1 contract

Samples: Convenzione Per l'Attivazione Di Interventi E Servizi

Risorse. I servizi Per le risorse di trasporto pubblico locale italiani sono personale da destinare all’ULSS 3, che effettuerà l’acquisto e la gestione dei farmaci DPC per tutta la regione, si utilizzeranno le risorse 2018 in analogia a quelle stanziate per l’accesso al finanziamento funzione DPC (allegato A DGR 1810/2017), attualmente pari a 35.000 € per azienda capofila e complessivamente pari ad oggi finanziati€ 140.000. Per la prima fase di gestione del magazzino DPC e cioè fino al 31/03/2018, nelle regioni al fine di gestire la movimentazione dei singoli farmaci trasferiti in conto vendita da ogni ULSS e fino ad esaurimento dei quantitativi, le aziende interessate metteranno a statuto ordinariodisposizione le risorse umane da dedicare alla contabilizzazione dei movimenti di tali beni (2 amministrativi con esperienza di gestione della DPC). Verranno inoltre suddivisi tra le ULSS i costi eventualmente sostenuti per l’adeguamento/manutenzione del software al fine di assicurare i debiti informativi richiesti dalle normative vigenti che saranno quantificati a consuntivo. Il costo relativo agli eventuali farmaci scaduti, rilevato a quadrimestre, sarà proporzionalmente suddiviso tra le ULSS ed addebitato attraverso la ripartizione fatturazione. Le ULSS reciprocamente concordano di rivedere il concorso alla copertura dei costi, qualora nella fase di realizzazione del Fondo Nazionale Trasporti (la cui capienza nell’ultimo decennio è stata ridotta di circa 1,5 miliardi di euro), dai ricavi da tariffazione e dalle eventuali risorse destinate con specifici interventi da parte degli Enti locali. Con assoluta certezza possiamo dire che, nel TPL, è l’offerta di un servizio efficiente determina la domanda. Pertanto risulta abbastanza evidente come l’attuale sistema di finanziamento progetto sorgessero ulteriori spese non considerate al momento della sottoscrizione del TPL in Italia sia assolutamente inadeguato, non solo al raggiungimento degli obiettivi prefissati, ma anche al mantenimento delle attuali condizioni dei servizi offerti alla cittadinanza, sia a causa dei maggiori costi derivanti dalle nuove tecnologie, che dai pesanti incrementi inflattivi, primi tra tutti quelli energetici. La riforma attuata nel 2017 con il D.L. n. 50/2017 poi convertito nella L. n. 96/2017, necessita di un’ulteriore rivisitazione in seno al funzionamento e alla dotazione economica del Fondo Nazionale Trasporti. La Legge di Bilancio 2022 (L. 30 dicembre 2021, n. 234) ha determinato l’incremento strutturale della dotazione del Fondo per un importo pari a 100 mln di euro per l’anno 2022, 200 mln di euro per l’anno 2023, 300 mln di euro per l’anno 2024 e 395 mln di euro a decorrere dall’anno 2025, hanno dal quale lo stanziamento complessivo dovrebbe quindi ammontare a euro 5.268.335.362,00. Lo stanziamento, a valere sul capitolo 1315 dello stato di previsione del MIT per l’anno 2024 è pari a euro 5.173.554.000,00. Nonostante gli interventi messi in campo, le risorse oggi disponibili risultano essere profondamente inadeguate. Occorre innanzitutto indicizzare il Fondo al tasso inflattivo, attuando un incremento economico immediato di almeno 700 milioni di euro. I meccanismi di ripartizione alle Regioni non dovranno prevedere penalizzazioni, almeno fino a quando non si sarà intervenuti sul sistema industriale delle imprese. Una ripartizione corretta delle risorse del FNT dovrebbe essere il risultato dell’individuazione di servizi minimi e del costo standard dello specifico servizio. Qualunque riforma del settore può produrre effetti significativi e strutturali solo nel medio-lungo periodo mentre nel breve periodo, soprattutto se non accompagnata da adeguate risorse, rischia di creare solo confusione normativa e problemi occupazionalipresente accordo.

Appears in 1 contract

Samples: Protocollo D’intesa

Risorse. I servizi di trasporto pubblico locale italiani sono ad oggi finanziati, nelle regioni a statuto ordinario, attraverso la ripartizione del Fondo Nazionale Trasporti (la cui capienza nell’ultimo decennio è stata ridotta di circa 1,5 miliardi di euro), dai ricavi da tariffazione e dalle eventuali risorse destinate con specifici interventi da parte degli Enti locali. Con assoluta certezza possiamo dire che, nel TPL, è l’offerta di un servizio efficiente che determina la domanda. Pertanto risulta abbastanza evidente come l’attuale sistema di finanziamento del TPL in Italia sia assolutamente inadeguato, non solo al raggiungimento degli obiettivi prefissati, ma anche al mantenimento delle attuali condizioni dei servizi offerti alla cittadinanza, sia a causa dei maggiori costi derivanti dalle nuove tecnologie, che dai pesanti incrementi inflattivi, primi tra tutti quelli energetici. La riforma attuata nel 2017 con il D.L. n. 50/2017 poi convertito nella L. n. 96/2017, necessita di un’ulteriore rivisitazione in seno al funzionamento e alla dotazione economica del Fondo Nazionale Trasporti. La Legge di Bilancio 2022 (L. 30 dicembre 2021, n. 234) ha determinato l’incremento strutturale della dotazione del Fondo per un importo pari a 100 mln di euro per l’anno 2022, 200 mln di euro per l’anno 2023, 300 mln di euro per l’anno 2024 e 395 mln di euro a decorrere dall’anno 2025, hanno anno dal quale lo stanziamento complessivo dovrebbe quindi ammontare a euro 5.268.335.362,00. Lo stanziamento, a valere sul capitolo 1315 dello stato di previsione del MIT per l’anno 2024 è pari a euro 5.173.554.000,00. Nonostante gli interventi messi in campo, le risorse oggi disponibili risultano essere profondamente inadeguate. Occorre innanzitutto indicizzare il Fondo al tasso inflattivo, attuando un incremento economico immediato di almeno 700 milioni di euro. I meccanismi di ripartizione alle Regioni non dovranno prevedere penalizzazioni, almeno fino a quando non si sarà intervenuti sul sistema industriale delle imprese. Una ripartizione corretta delle risorse del FNT dovrebbe essere il risultato dell’individuazione di servizi minimi e del costo standard dello specifico servizio. Qualunque riforma del settore può produrre effetti significativi e strutturali solo nel medio-lungo periodo mentre nel breve periodo, soprattutto se non accompagnata da adeguate risorse, rischia di creare solo confusione normativa e problemi occupazionali.

Appears in 1 contract

Samples: Manifesto Del Trasporto Pubblico Locale