Attività. L'assicurazione è prestata per la responsabilità civile derivante ai sensi di legge alla Contraente in relazione allo svolgimento della sua attività istituzionale, ai sensi del decreto legislativo 30.12.1992 n. 502 e successive modifiche e integrazioni, di qualunque fonte, e comunque di fatto svolta, comprese tutte le attività e i servizi che in futuro possano essere espletati, anche in forma di consorzi o società miste, anche quelli di carattere amministrativo, sociale, culturale e assistenziale. A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, sono compresi in garanzia l'esercizio di ospedali, comprese le sedi distaccate, di centri per il recupero e l'inserimento lavorativo di soggetti con handicap, anche mentali e tossicodipendenti, centri di educazione psicomotoria, distretti socio- sanitari ecc. L'assicurazione comprende tutte le attività accessorie, complementari, connesse e collegate, preliminari e conseguenti alle principali, comunque e ovunque svolte, nessuna esclusa né eccettuata.
Attività. Un’importante opportunità è rappresentata dalla possibilità per le Casse/Enti bilaterali di ampliare il proprio raggio d’azione attraverso lo svolgimento di ulteriori compiti e funzioni rispetto a quelli originariamente previsti (integrazione malattia e infortuni). In particolare, ai sensi dell’art. 8 del vigente CCNL operai agricoli e florovivaisti, i predetti organismi potranno svolgere le funzioni oggi demandate agli Osservatori provinciali, ai Comitati territoriali per la sicurezza, ai Centri di formazione agricola. Potranno inoltre essere affidati alle Casse/Enti bilaterali nuovi compiti in linea con le previsioni delle nuove disposizioni legislative in materia di bilateralità quali, ad esempio, quelli previsti dall’Avviso comune del 16.09.2011 in materia di semplificazione degli adempimenti relativi all’informazione, formazione e sorveglianza sanitaria per le imprese che impiegano lavoratori stagionali ciascuno dei quali non superi le cinquanta giornate lavorative (convenzioni con le ASL e con i medici competenti, certificazione di opuscoli per la formazione/informazione dei lavoratori, etc.). Al fine di allargare la platea delle imprese aderenti, potrebbe essere opportuno pubblicare sul web lo statuto e la modulistica. Gli enti potranno dotarsi di apposita struttura per svolgere le funzioni previste dal contratto e dallo statuto. Le eventuali strutture dovranno ispirarsi a criteri di snellezza operativa e di economicità di gestione.
Attività. Il comodatario si impegna ad adibire l’immobile esclusivamente a Centro Diurno Integrato, per svolgere una funzione intermedia tra i servizi a sostegno della domiciliarità e le strutture residenziali e per assicurare un ambiente protetto a cittadini che possono così beneficiare della rete dei servizi sanitari e socio-assistenziali del territorio. Il soggetto comodatario, in conformità a quanto previsto dalla DGR n. 8494/02, è tenuto a garantire lo svolgimento nell’immobile del servizio semiresidenziale con personale qualificato, attraverso l’erogazione delle seguenti prestazioni: assistenza e cura della persona, prestazioni sanitarie, prestazioni fisioterapiche, animazione socializzante, sostegno al contesto familiare e solidale. Tali prestazioni possono essere integrate con: servizio di trasporto, consulenza sociale e/o psicologica, parrucchiere, podologo e ogni altra prestazioni non espressamente prevista in materia di prestazioni socio-sanitarie con la citata DGR n. 8494/02. Per le prestazioni previste dalla DGR n. 8494/02, il soggetto comodatario si impegna ad applicare ai soggetti segnalati dai servizi sociali comunali la retta giornaliera di frequenza pari a € 29,31 (euro ventinove/31). Essa sarà soggetta all’adeguamento ISTAT al 1° gennaio di ogni anno, sulla base della variazione intercorsa dell’indice medio annuale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Le prestazioni non previste dalla DGR n. 8494/02 sono da considerarsi aggiuntive alla retta di frequenza, con le tariffe definite dal soggetto concessionario. Le tariffe per l’erogazione delle prestazioni da parte del soggetto concessionario sono a carico degli interessati, fatta salva la compartecipazione di eventuali associazioni di volontariato della rete cittadina. L’ammissione al Centro Diurno Integrato avviene anche attraverso segnalazione degli operatori dei servizi sociali comunali. Il soggetto comodatario riserva in via prioritaria l’accesso al servizio ai cittadini residenti a Bergamo. Il comodatario si impegna a provvedere a proprie spese a tutti gli arredi e attrezzature necessari ed alla loro sostituzione, a norma delle vigenti leggi e regolamenti ed alle prescrizioni tecniche che saranno dettate dai competenti enti sovraordinati. Ai fini della realizzazione delle attività cui è finalizzato il presente contratto il comodatario dovrà essere dotato di tutte le autorizzazioni, i titoli abilitanti e/o degli accreditamenti necessari. Per la realizzazione delle suddette...
Attività. Il servizio per l’integrazione si sostanzia nei seguenti interventi, di norma individuati e previsti nei Piani Educativi Individualizzati (PEI): • Interventi socio-educativi utili alla realizzazione degli obiettivi formativi stabiliti dalla programmazione scolastica e dal PEI; • Realizzazione di attività finalizzate all’acquisizione delle autonomie sociali e all’integrazione; • Supporto ad attività motorie, manipolative ed espressive; • Supporto relazionale e comunicativo nello svolgimento delle attività didattiche; • Predisposizione di interventi individualizzati mirati a favorire l’autonomia dei ragazzi con disabilità, la socializzazione e la relazione, nonché la loro piena partecipazione alla vita scolastica, in condivisione con i docenti di riferimento; • Raccordo con i docenti delle istituzioni educative coinvolte, i servizi sanitari, i servizi sociali, laddove coinvolti, e le famiglie dei bambini/ragazzi, al fine di garantire la necessaria cooperazione, finalizzata alla definizione, realizzazione e verifica del Piano Educativo Individualizzato di ogni ragazzo disabile. • Partecipazione agli incontri necessari per: • Stesura e verifica del Piano Educativo Individualizzato; • Programmazione del lavoro all’interno della scuola (consigli di classe, riunioni di equipe ecc); • Incontri con Asl, famiglie, Servizi Sociali, Asp; • Collaborazione con il personale ausiliario della scuola nella cura della persona per i bisogni fisiologici dei ragazzi, negli spostamenti interni ed esterni alla scuola (palestra, laboratori ecc); • Partecipazione, in accompagnamento agli Insegnanti di classe e di sostegno, a momenti collettivi utili all’integrazione dei bambini/ragazzi, quali la partecipazione alle gite scolastiche (non in sostituzione del personale insegnante), previa motivata richiesta inviata dalla Scuola ad Asp. Qualora l’impegno orario superi il normale orario di lavoro previsto, le ore svolte in più saranno di norma recuperate. • Osservazione e documentazione delle attività svolte in generale e relative a ciascun progetto educativo.
Attività. L’attività di diagnostica genetica è rivolta a: • Unità Operative della nostra Azienda Ospedaliera • Unità Operative delle altre U.L.SSSS. della Provincia di Vicenza nell’ambito di progetto provinciale “Progetto per l’attività di genetica dell’Azienda X.X.XX. n. 8 “Berica” a valenza provinciale” (DGR n. 2342 del 16 dicembre 2013) • Unità Operative di altre Aziende Ospedaliere convenzionate della Regione Veneto • Utenti esterni
Attività. È prevista l’organizzazione di eventi volti a promuovere e diffondere la cultura del rispetto dell’ambiente: incontri, conferenze, mostre
Attività. L’OBC, che si finanzierà attraverso i servizi erogati, ha l’obiettivo di assumere un ruolo di indirizzo, di analisi dei fabbisogni formativi set- toriali, di progettazione dell’attività formativa e di formazione degli operatori. In particolare l’OBC, anche mediante la collaborazione di esperti individuati di comune accordo, è preposto all’attuazione delle seguenti funzioni e compiti: — tenere rapporti con le Istituzioni (nazionali e regionali) preposte alla formazione professionale, gli enti bilaterali territoriali e Fondimpresa e le sue articolazioni territoriali; — portare a conoscenza delle imprese e delle RSU le esperienze di formazione continua più significative realizzate nel settore; — promuovere, d’intesa con le competenti strutture territoriali, inizia- tive formative locali fornendo la necessaria collaborazione; — assistere le imprese nella realizzazione delle iniziative di formazione continua, anche per quanto concerne la disponibilità di enti di for- mazione di comprovata esperienza e competenza; — collaborare con la Sezione Sicurezza Salute Ambiente dell’Osser- vatorio nazionale per l’adempimento degli impegni formativi sui te- mi di sicurezza, salute e ambiente; — curare la predisposizione di moduli di formazione, anche a distan- za, su temi formativi di interesse per i lavoratori dell’industria chi- mica, farmaceutica e degli altri settori rappresentati; — realizzare moduli sulle problematiche della chimica da utilizzare per la formazione di formatori e tutors preposti all’erogazione di attività formative per i lavoratori del settore con particolare riferimento a quanto previsto in materia di apprendistato; — avviare un flusso di informazioni sulle opportunità di finanziamento pubblico in materia di formazione; — promuovere e organizzare iniziative di riflessione sulla formazione continua riguardanti i settori rappresentati; — predisporre e curare la realizzazione di apposite iniziative formative rivolte alle RSU come previsto al punto 10 dell’articolo 58 del CCNL, in particolare sui temi legati alla contrattazione dei premi va- riabili di secondo livello; — definire specifici progetti formativi per le parti aziendali anche con riferimento alla innovazione contrattuale relativa agli Osservatori aziendali di cui al punto 3) della Parte II del Capitolo I del presente CCNL; — promuovere interventi tesi all’integrazione dei lavoratori stranieri e curare la predisposizione di appositi piani formativi per l’alfabetiz- zazione degli stessi; — defin...
Attività. L’Ente Bilaterale intende realizzare i propri scopi attraverso: • La valutazione dell’andamento complessivo dell’occupazione disaggregata per tipologia di rapporto • L’analisi degli effetti di consistenti riduzioni di operai a tempo indeterminato e non, verificatesi nell'ambito territoriale anche a seguito di processi di ristrutturazione, sollecitando e promuovendo, ove possibile e necessario, gli opportuni interventi di formazione e di riqualificazione professionale finalizzata al reimpiego nel settore e fuori di esso delle unità lavorative cessate • La verifica, prima di ogni annata agraria, delle condizioni del Mercato del Lavoro e l’accertamento delle possibilità d’impiego della manodopera, anche in rapporto agli organismi di governo del Mercato del Lavoro. A tale scopo saranno ricercati accordi e convenzioni specifiche con gli Organismi pubblici per il collegamento in rete informatica, al fine di condividere in tempo reale i dati necessari al conseguimento delle finalità che l' Ente Bilaterale si prefigge. • L’esame delle problematiche connesse all’inserimento lavorativo della ma- nodopera extracomunitaria, con particolare riferimento alle condizioni di accoglienza (trasporto, alloggio, collocazione lavorativa). In tale ambito promuove una specifica attività per la concreta efficacia delle convenzioni relative ai flussi e deflussi di manodopera extracomunitaria in corrispondenza alle campagne di raccolta, in relazione alla domanda, e alla verifica della qualità dell’offerta, con particolare attenzione alle specificità dell’agricoltura veronese ed ai suoi settori merceologici,in una visione di rispetto della legalità nei rapporti di lavoro. • L’esame della qualità e la quantità dei flussi occupazionali, con particolare riguardo alla condizione dei giovani e delle donne, anche allo scopo di formulare proposte all’Osservatorio Regionale e di impegnare le Regioni e, per quanto di competenza, le Province ad inserire nel proprio bilancio finanziamenti relativi a programmi di formazione specifici per l’agricoltura. • Il coordinamento di adozione di azioni positive per l’occupazione femminile idonee a superare le eventuali disparità di fatto esistenti, ad offrire pari opportunità nel lavoro e nella professionalità, a garantire l'effettiva applicazione delle leggi nazionali e delle direttive comunitarie in materia di parità. • L’analisi della situazione dell'agricoltura veronese anche utilizzando la collaborazione dell’Università, della Cciaa, degli Enti e del...
Attività. L’attività di impresa dichiarata dal Contraente e riportata sul modulo di polizza.
Attività. 1. Puoi inviare al negozio una lettera raccomandata specificando che non ha adempiuto a un’obbligazione risultante da un contratto in cui è stata inserita una clausola risolutiva espressa e comunicare la tua volontà di sciogliere il contratto. Esempio di lettera Raccomandata