Architettura di riferimento Clausole campione

Architettura di riferimento. Data la topologia fisica dell’infrastruttura di rete (un singolo anello da 48 FO con 14 nodi compreso il nodo PoP), si può prevedere, per omogeneità, una configurazione analoga a quella oggi implementata in RTR sulla MAN di Tempio e sui petali delle MAN di Cagliari e Sassari. In ogni caso è facoltà dell’offerente proporre la soluzione ritenuta più idonea motivando le scelte tecnologiche e architetturali. {R-EST.11} Configurazione delle sedi. Ogni sede dovrà essere configurata come sede di tipo FO-PE, in analogia a quanto già oggi presente sulla RTR e sulla stessa MAN. I requisiti di riferimento e le caratteristiche minime degli apparati sono gli stessi previsti per le sedi di tipo FO-S e sono descritte al paragrafo 3.6. {R-EST.12} Configurazione della rete. Ferma restando la facoltà per l’offerente di proporre, motivandola, la soluzione ritenuta più idonea, per garantire la separazione logica dei flussi di traffico tra sedi ASL e sedi RAS e altri Enti, si dovrà prevedere l’utilizzo di 2 coppie di fibra, una dedicata al traffico ASL, l’altra al traffico RAS/Enti. La sede PoP RAS sulla MAN di Lanusei dovrà essere configurata per instradare il traffico di ciascuna coppia sulle relative lambda di backbone. Gli apparati FO-PE dovranno inoltre prevedere la funzionalità prevista dal requisito {R-EST.37} per consentire la separazione dei flussi anche a livello logico mediante la configurazione di reti virtuali VPN. {R-EST.13} Recovery della rete. La soluzione proposta dovrà inoltre implementare gli opportuni meccanismi per un rapido recovery della rete a seguito di interruzioni di una o più tratte. In generale si farà riferimento al seguente schema: {R-EST.14} Elenco delle sedi sulla MAN di Lanusei. La tabella seguente contiene l’elenco delle sedi, che dovranno essere attivate sulla MAN di Lanusei, con specificazione della tipologia di sede proposta e dell’attuale modalità di connessione alla RTR.
Architettura di riferimento. Di seguito nel prosieguo del paragrafo è descritta l’architettura utilizzata e le componenti Hardware e Software utilizzate per l’erogazione del servizio. Nello schema si evidenziano le componenti base dell’architettura: • Hardware Security Module (HSM) – Componente hardware all’interno del quale sono generate e custodite le chiavi ed i certificati digitali. Le caratteristiche dell’HSM utilizzate sono riportate nel paragrafo 6.1.2.3. • ARS Provisioner – Componente software che, verificate le credenziali di attivazione, gestisce (orchestra) il dialogo con gli HSM, con il Sistema di Autenticazione e con la Certification Authority per la corretta attivazione del Servizio. • Back End di Firma – il Sistema di Autenticazione è formato da varie componenti logiche che s’interfacciano con gli HSM CoSign e che gestiscono l'autenticazione del Titolare per lo sblocco delle operazioni crittografiche sull'HSM.
Architettura di riferimento. Attualmente Il Numero Regionale della Salute, 1533, è gestito attraverso una infrastruttura centralizzata ubicata presso il Centro Servizi Regionale della RAS, comprendente un centralino telefonico VOIP di ultima generazione fornito dal progetto SISaR, e altre postazioni VOIP del centralino che sono state installate, attraverso la Rete Telematica Regionale, in 5 Contact Center (CC) Interaziendali. E’ stato configurato un Routing Number (RgN) associato al servizio 1533 per le chiamate provenienti dalla Sardegna corrisponde al numero telefonico 070/276428, il quale rappresenta il fulcro degli Accessi Primari ISDN Multilinea attestati alla predetta infrastruttura di Call Center CUP. Attualmente il 1533 risulta accessibile alle sole chiamate provenienti da rete fissa, afferenti esclusivamente ai Distretti telefonici della Sardegna. Le chiamate originate da rete fissa ma provenienti da aree non abilitate o originate da rete mobile vengono sbarrate con l’inoltro di un messaggio di cortesia gratuito nei confronti del cittadino chiamante. Per non creare disagi agli utenti in questa fase della sperimentazione e consentire l’accesso al servizio di prenotazione telefonica presso il centralino SISaR anche ai terminali radiomobili, esclusi, attualmente, dal servizio di 1533, sono stati mantenuti attivi tutti i numeri aziendali esistenti. Il Centralino è stato opportunamente configurato in modo da instradare le chiamate verso i CC Interaziendali, secondo una logica di riconoscimento territoriale per quanto riguarda le chiamate provenienti dai numeri di rete fissa (sia sul numero 1533 che sul numero 070276424), e secondo una logica di instradamento specifica per quanto riguarda le chiamate provenienti da radiomobili e mascherati (provenienti sia dal 1533 che dai numeri aziendali rimasti attivi). La situazione dei servizi di prenotazione telefonica delle singole Aziende Sanitarie, prima dell’attivazione del nuovo centralino, risultava estremamente disomogenea in termini di risorse (personale e strumentazione) e di infrastrutture. La Regione Sardegna, grazie alle potenzialità del nuovo centralino SISaR e al fine di rendere più efficiente la sperimentazione del NRS -1533, ha messo in atto un processo di ottimizzazione e riorganizzazione dei servizi di prenotazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale svolto attraverso il canale telefonico. Tale processo, tutt’ora in corso, ha come obiettivo una aggregazione dei Contact Center aziendali attraverso lo sviluppo di ...
Architettura di riferimento. La soluzione progettuale che è stata adottata dalla Regione Sardegna per la realizzazione della rete telematica regionale (RTR) ha già previsto ed attuato i seguenti interventi:
Architettura di riferimento. Una rappresentazione sintetica delle componenti hardware e software è fornita nella figura seguente. Gli elementi principali sono rappresentati da:
Architettura di riferimento. Attualmente il Numero Regionale della Salute, 1533, è gestito attraverso una infrastruttura centralizzata, ubicata presso il CED della RAS, comprendente un centralino telefonico VOIP e altre postazioni VOIP del centralino che sono state installate, attraverso la rete telematica regionale (RTR), in 5 Contact Center (CC) Interaziendali. La soluzione disegna un’architettura con processi centralizzati nel PBX principale presso il CED regionale, con la componente telefonica e l’ACD integrato “replicati” nel PBX secondario ubicato presso il sito di Disaster Recovery (attualmente il sito di Disaster Recovery coincide con il CED regionale). Di seguito viene schematizzata l’architettura di alto livello del Centralino regionale. L’architettura prevede un sistema logico distribuito fra il sito del CED regionale e quello del Disaster Recovery. Tutte le apparecchiature server sono attualmente centralizzate presso il CED regionale, mentre presso le sedi delle Aziende Sanitarie sono collocati i soli telefoni IP remoti. Le licenze software sono caricate sullo stesso sistema logico, e quindi legate allo stesso indipendentemente dalla collocazione fisica degli apparati, mentre le risorse hardware previste sul sistema (linee ISDN, compressori DSP, schede annunci e risorse di sistema) sono distribuite in eguale misura presso i due sistemi principale e di disaster recovery. La rete dati e fonia poggia sulla infrastruttura della Rete Telematica Regionale che nativamente implementa la gestione della QoS. L’architettura Routing Service Interface (RSI) è organizzata nei seguenti due componenti: - La suite Genesys che fornisce i seguenti moduli a detta architettura: o TServer (CTI Server) che ha il compito di trasmettere i messaggi relativi a chiamate in ingresso dall’RSI alla suite Genesys e viceversa;
Architettura di riferimento. Nella Fig.1, al centro dello schema, il sistema PBXact. Si tratta di un server che esegue il software PBXact ed è inserito nella reteIP aziendale. A destra dello schema è l'infrastruttura VoIP per gli utenti finali ( 'lato della linea'): Emesso da: B S/NO.PSD Codice doc.: 17NO0741NOATO Versione: 1 Data: 15 Marzo 2017 Su questa rete LAN si possono trovare terminazioni VoIP end come telefoni IP, i PC client, gateway analogici per la connessione a t utenti analogici - come ad esempio telefoni BCA e fax. Inoltre, possono essere collegati accessori, citofoni e sistemi citofonici forniti da 3 parti, A sinistra dello schema vi è l'infrastruttura VoIP trunking dove si trovano le interfacce e necessarie per l'interconnessione con la rete pubblica tramite : - Schede di telefonia (E1, BRI, analogiche,GSM) possono essere installate all'interno del server. Sangoma produce queste schede - Gateway PSTN per fornire l'interconnessione a trunk E1, BRI a Analogiche all’esterno del sistema - SBC per la connessione sicura di SIP trunking. L’SBC fornisce il controllo di ammissione di chiamata e di sicurezza per la rete VoIP. Un ulteriore vantaggio di SBC è che forniscono accesso remoto sicuro per gli utenti remoti (lavoro a casa, in viaggio)
Architettura di riferimento 

Related to Architettura di riferimento

  • GESTIONE Le attività inerenti i servizi oggetto dell’appalto, dovranno essere realizzate dal soggetto aggiudicatario con il proprio personale, che, fermo restando l'obbligo di collaborazione con l'Amministrazione comunale, opererà senza vincoli di subordinazione nei confronti della stessa e risponderà del proprio operato al/alla responsabile del soggetto aggiudicatario. Le strutture educative sono dotate, a cura dell’Amministrazione comunale, di arredi, attrezzature e materiale ludico didattico. L’aggiudicatario potrà integrare a proprio carico gli arredi interni ed esterni ritenuti necessari per la realizzazione del Progetto educativo, in accordo con i/le referenti dell’Amministrazione comunale. I locali, gli arredi e le attrezzature concessi in uso all’aggiudicatario verranno utilizzati da questo esclusivamente per l’espletamento delle attività previste nella gestione dei servizi. All’inizio della gestione verrà eseguita, in contraddittorio, una verifica dello stato di consistenza dei locali, attrezzature, impianti e spazi esterni e verrà redatto specifico verbale sottoscritto dalle parti. Il Comune verificherà a fine servizio la consistenza del patrimonio concesso in uso all’aggiudicatario. L’aggiudicatario sarà ritenuto responsabile della custodia dei xxxxxx, xxxxx xxxxxx x xxxxx xxxxxxxxxxxx x xxxxx xxxxx xxxxxxx. Eventuali danni dovuti ad incuria o negligenza dell'appaltatore o del personale da lui dipendente o da altri con lui aventi causa, saranno addebitati all'appaltatore, previa constatazione e valutazione fra le parti. I locali, gli impianti, le attrezzature e gli spazi esterni dovranno essere accessibili in qualunque momento ai rappresentanti della Direzione Istruzione – Servizio Nidi e Coordinamento Pedagogico - per l’opportuna sorveglianza ed i controlli del caso, nonché al personale dipendente del Comune o ad impresa di sua fiducia per l’esecuzione di interventi di qualsiasi natura richiesti dal Comune. In tal caso il soggetto affidatario dovrà collaborare alla redazione del DUVRI. È a carico dell’Amministrazione comunale la manutenzione straordinaria dei locali, delle attrezzature e degli spazi esterni. È a carico dell’Aggiudicatario la manutenzione ordinaria edile ed impiantistica e degli spazi esterni (verde, attrezzature ludiche e arredi, pavimentazioni e manufatti, impianti).

  • Conciliazione 2. In caso di controversie individuali di lavoro le parti interessate, anziché adire la commissione di conciliazione amministrativa presso le Direzioni provinciali del lavoro, possono scegliere, ai sensi di quanto previsto dagli articoli 410 e ss. c.p.c., di esperire il tentativo obbligatorio di conciliazione in sede sindacale con l’assistenza delle rispettive organizzazioni sindacali secondo le modalità e le procedure sottoindicate.

  • Revisione del prezzo Al verificarsi delle ipotesi di variazione del rischio previsti all’Art. 1 - “Variazioni del rischio successivamente all’aggiudicazione del contratto”, ovvero nel caso in cui l’ammontare dei sinistri pagati dalla Società sommato al computo degli importi posti a riserva dalla Società per i sinistri non ancora pagati, risulti eccedere, alla data della richiesta, l’ammontare del premio, al netto delle imposte, pagato dal Contraente o oggetto di regolazione per il medesimo periodo di oltre il 25%, la Società potrà richiedere, ai sensi dell’art. 106 del D. Lgs. 50/2016 “Codice degli Appalti”, la revisione del prezzo. A tal fine si precisa che, ai soli fini del calcolo revisionale, nel rapporto sinistri a premi di cui al precedente comma, verrà computato solo il 75% degli importi posti a riserva dalla Società per i sinistri riservati e non ancora pagati. Il Contraente, entro 15 giorni, a seguito della relativa istruttoria e tenuto conto delle richieste formulate, decide in ordine alle stesse, formulando la propria controproposta di revisione. In caso di accordo tra le parti, si provvede alla modifica del contratto; qualora sia pattuito un aumento dei premi, il Contraente provvede a corrispondere l’integrazione del premio nei termini di cui all’art. 4 “Pagamento e regolazione del premio e decorrenza della garanzia”.

  • Secondo livello di contrattazione Dall'entrata in vigore del presente contratto, anche tramite Federazioni o Associazioni aderenti e autorizzate dalle OO. SS. firmatarie, può essere attivata la contrattazione collettiva territoriale o aziendale. Le materie oggetto di contrattazione sono quelle previste dal presente CCNL nei successivi articoli; Le Parti, nel confermare la contrattazione di secondo livello quale strumento di vantaggio, che apre opportunità sia per i lavoratori che per le imprese, tenuto conto dei fattori che gravano sulle aziende e sui territori, individuano i seguenti criteri guida per l'esercizio di tale livello di confronto; La contrattazione di secondo livello si esercita per le materie delegate in tutto o in parte dal presente C.C.N.L. o dalla legge e deve riguardare materie ed istituti che non siano già stati negoziati a livello nazionale, secondo il principio del ne bis in idem; La contrattazione territoriale e la contrattazione aziendale sono alternative e non sovrapponibili fra loro. Laddove la contrattazione aziendale o territoriale istituisca riconoscimenti economici di natura variabile (cosiddetti premi di produttività), questi dovranno avere come obiettivo incrementi di produttività, di redditività, di qualità, efficienza ed innovazione e/o altri elementi rilevanti ai fini del miglioramento della competitività e della produttività, misurabili e verificabili sulla base dei criteri definiti dal DM 25 marzo 2016 e della successiva circolare dell'Agenzia delle Entrate del 15 giugno. A tal fine la contrattazione aziendale o territoriale dovrà prevedere criteri di misurazione e verifica degli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione che possono consistere, ad esempio, nell'aumento della produzione o nel risparmio di fattori produttivi, ovvero nel miglioramento della qualità dei prodotti e dei servizi offerti, anche attraverso la riorganizzazione del lavoro. Il raggiungimento degli obiettivi prefissati dovrà essere verificabile in modo oggettivo attraverso il riscontro di indicatori numerici o di altro genere appositamente individuati nel contratto. Laddove la contrattazione di secondo livello istituisca indennità, emolumenti o premi fissi, tali somme non potranno accedere ai benefici fiscali previsti dalla legge. È possibile definire appositi accordi aziendali che prevedano, a richiesta del lavoratore, la sostituzione in tutto o in parte delle somme erogate a titolo di premio di produttività con servizi di welfare resi dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti in relazione a servizi di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale sanitaria o culto. Le erogazioni di secondo livello devono avere le caratteristiche tali da consentire l'applicazione del particolare trattamento contributivo, previdenziale e fiscale previsto dalle normative di legge in materia vigenti. Le erogazioni economiche di secondo livello sono variabili e non predeterminabili e non concorrono alla determinazione della retribuzione utile ai fini del calcolo del trattamento di fine rapporto. La relativa contrattazione dovrà svolgersi con l'intervento delle Organizzazioni Sindacali locali aderenti o facenti capo alle Organizzazioni Nazionali stipulanti, e per i datori di lavoro dall'Associazione territoriale a carattere generale aderente alla CIFA. I Contratti Aziendali o Territoriali dovranno essere depositati presso la Direzione Territoriale del Lavoro competente entro 30 giorni dalla loro sottoscrizione. La contrattazione aziendale o territoriale è resa efficace e vincolante tra le Parti sottoscrittrici esclusivamente a seguito della verifica di conformità effettuata da apposite commissioni in seno all'Ente Bilaterale EPAR, ad oggetto la conformità dei contenuti dell'accordo alle disposizioni del presente CCNL.

  • Modifica del contratto In presenza di significative variazioni nella riorganizzazione dell’offerta da parte delle strutture a gestione diretta e delle altre strutture pubbliche, le parti si riservano di ricon- trattare la tipologia e il volume delle prestazioni assegnate.

  • Risarcimento danni I danni che, per la normativa in vigore, danno origine alle trattenute per il risarcimento debbono essere contestati formalmente al dipendente non appena il datore di lavoro ne sia a conoscenza. L'importo del risarcimento, in relazione alla entità del danno arrecato, sarà ratealmente trattenuto nella misura massima del 10% (dieci percento) della paga di fatto per ogni periodo di retribuzione. In caso di risoluzione del rapporto di lavoro il saldo eventuale sarà trattenuto su tutti i compensi ed indennità dovuti al dipendente a qualsiasi titolo.

  • Conclusione Alla luce del quadro normativo e giurisprudenziale brevemente illustrato si può affermare che sembra ormai trovare riconoscimento nel nostro ordinamento giuridico – accanto ad un’esigenza di tutela del debitore, quale soggetto debole del rapporto, da indebite pressioni psicologiche del creditore che possono tradursi in un ingiustificato arricchimento del creditore ai danni del debitore – un’esigenza, altrettanto meritevole di tutela, di facilitare la concessione del credito e di consentire una rapida ed efficiente soddisfazione del creditore, a condizione che vengano previsti accorgimenti giuridici che garantiscano un’equa soddisfazione del creditore e la restituzione al debitore dell’eccedenza di valore del bene che funge da garanzia dell’operazione di finanziamento. Ciò che il divieto di patto commissorio vuole evitare è che la situazione di temporanea difficoltà economica in cui si trova il debitore porti ad abusi del creditore che tenti di lucrare sulla differenza di valore tra il credito e la garanzia offerta dal debitore. La disciplina del patto commissorio ha alla base una presunzione di sproporzione tra il credito e il valore del bene che acquisirebbe il creditore in caso di inadempimento77. L’autonomia privata, nella predisposizione del regolamento contrattuale, deve farsi carico di prevedere meccanismi tecnici che valgano a superare l’accennata presunzione di sproporzione tra il valore del credito e quello del bene dato in garanzia. La prospettata impostazione è altresì conforme al canone di autoresponsabilità gravante sul soggetto che liberamente decide di immettersi nel traffico giuridico: non pare ragionevole né corretto attribuire al debitore, dopo avere concluso un contratto non squilibrato né viziato, re melius perpensa, invocare la nullità ex art. 2744 c.c. per liberarsi dalla garanzia convenzionale assunta, nonostante la sua inidoneità a tradursi in un sacrificio patrimoniale ingiusto, in contrasto con i principi della buona fede e della correttezza78 che animano la materia delle obbligazioni e quella del contratto79. 75 Parere sul disegno di legge n. 1564, in materia di prestito vitalizio ipotecario, della 14^ Commissione permanente (Politiche dell’unione europea), Roma, 11 marzo 2015, est. X. Xxxxxxxxxx (consultabile in xxxxxx.xx). 76 Parere sul disegno di legge n. 1564, cit.

  • INADEMPIENZE E PENALITA’ Tenuto conto delle specifiche modalità di erogazione dei servizi oggetto del presente Capitolato, la Provincia si riserva la facoltà, ove si verifichino inadempienze da parte dell’affidatario nell’esecuzione degli obblighi previsti, formalmente contestate dal RUP e riguardanti la qualità dei servizi forniti oppure i tempi o le modalità di esecuzione, fatti salvi i casi di forza maggiore e quelli non addebitabili al soggetto affidatario riconosciuti come tali dal RUP, di applicare, a suo insindacabile giudizio, una penale pecuniaria. Tenuto conto della gravità dell’inadempimento riscontrato, il RUP previa contestazione ed eventuale contraddittorio, potrà applicare una penale pecuniaria di importo variabile tra lo 0,3 per mille e il 1 per mille dell’ammontare contrattuale (al netto dell’IVA), per ogni giorno di ritardo nell'esecuzione della prestazione. Nei casi di servizi forniti con modalità diverse da quelle concordate e/o aventi contenuti non corretti e con riflessi pregiudizievoli per il Committente, questi potrà avvalersi della facoltà di risolvere il contratto fermo restando il diritto di risarcimento dell'eventuale maggior danno. Nell’ipotesi in cui l’importo delle penali applicabili superi l’ammontare del 10% dell’importo contrattuale complessivo, la Provincia potrà risolvere il contratto in danno dell’affidatario, fatto salvo il diritto al risarcimento dell’eventuale maggiore danno. Gli eventuali inadempimenti contrattuali che daranno luogo all’applicazione delle penali verranno contestati per iscritto dal RUP. L'affidatario dovrà comunicare, in ogni caso, le proprie deduzioni al RUP nel termine massimo di 5 (cinque) giorni lavorativi dalla contestazione. Qualora dette deduzioni non siano ritenute accoglibili, a giudizio del RUP, ovvero qualora non vi sia stata risposta oppure la stessa non sia giunta nel termine sopra fissato, potranno essere applicate le penali sopra indicate. Tutte le penalità e le spese a carico dell'affidatario saranno trattenute dai corrispettivi dovuti. In ogni caso, l’applicazione delle penali non sarà condizionata all’emissione di nota di debito o di altro documento. L’affidatario non potrà chiedere la non applicazione delle penali, ne evitare le altre conseguenze previste dal presente Capitolato per le inadempienze contrattuali, adducendo che le stesse siano dovute a forza maggiore o ad altra causa indipendente dalla propria volontà ove lo stesso affidatario non abbia provveduto a denunciare dette circostanze al Settore committente entro 5 (cinque) giorni lavorativi da quello in cui ne ha avuta conoscenza. Oltre a ciò, l’aggiudicatario non potrà invocare la non applicazione delle predette penali adducendo l’indisponibilità di personale, di mezzi, di attrezzature od altro, anche se dovuta a forza maggiore o ad altra causa indipendente dalla sua volontà, ove non dimostri di non aver potuto evitare l’inadempimento. L’applicazione delle penali non limita l’obbligo, da parte dell’affidatario, di provvedere all’integrale risarcimento del danno indipendentemente dal suo ammontare ed anche in misura superiore rispetto all’importo delle penali stesse. Resta inteso, inoltre, che la richiesta e/o il pagamento della penale non esonera, in alcun caso, l’affidatario dall’adempimento dell’obbligazione per cui questi si è reso inadempiente e che ha fatto sorgere l’obbligo di pagamento della medesima penale.

  • PERSONALE DELL’APPALTATORE Il personale destinato ai lavori dovrà essere, per numero e qualità, adeguato all'importanza dei lavori da eseguire ed ai termini di consegna stabiliti o concordati con la Direzione dei Lavori anche in relazione a quanto indicato dal programma dei lavori integrato. Dovrà pertanto essere formato e informato in materia di approntamento di opere, di presidi di prevenzione e protezione e in materia di salute e igiene del lavoro. L'Appaltatore dovrà inoltre osservare le norme e le prescrizioni delle leggi e dei regolamenti vigenti sull'assunzione, tutela, protezione ed assistenza dei lavoratori impegnati sul cantiere, comunicando, prima della stipula del contratto, gli estremi della propria iscrizione agli Istituti previdenziali ed assicurativi. Tutti i dipendenti dell'Appaltatore sono tenuti ad osservare: - i regolamenti in vigore in cantiere; - le norme antinfortunistiche proprie del lavoro in esecuzione e quelle particolari vigenti in cantiere; - le indicazioni contenute nei Piani di Sicurezza e le indicazioni fornite dal Coordinatore per l'esecuzione. Tutti i dipendenti e/o collaboratori dell'Appaltatore devono essere formati, addestrati e informati alle mansioni disposte, in funzione della figura, e con riferimento alle attrezzature ed alle macchine di cui sono operatori, a cura ed onere dell'Appaltatore medesimo. L'inosservanza delle predette condizioni costituisce per l'Appaltatore responsabilità, sia in via penale che civile, dei danni che per effetto dell'inosservanza stessa dovessero derivare al personale, a terzi ed agli impianti di cantiere.

  • Prestazione lavorativa I rapporti di telelavoro possono essere instaurati ex novo oppure trasformati, rispetto ai rapporti in essere svolti nei locali fisici dell'impresa. Resta inteso che la telelavoratrice o il telelavoratore è in organico presso l’unità produttiva di origine, ovvero, in caso di instaurazione del rapporto ex novo, presso l’unità produttiva indicata nella lettera di assunzione. I rapporti di telelavoro saranno disciplinati secondo i seguenti principi: