Change Management Clausole campione

Change Management. Il Fornitore ha in essere una specifica procedura attraverso la quale regolamenta il processo di Change Management in considerazione dell'introduzione di eventuali innovazioni tecnologiche o cambiamenti della propria impostazione e della propria struttura organizzativa.
Change Management. Per quanto di propria competenza, il Fornitore ha in essere una specifica procedura attraverso la quale regolamenta il processo di Change Management in considerazione dell'introduzione di eventuali innovazioni tecnologiche o cambiamenti della propria impostazione e della propria struttura organizzativa. Il Cliente è direttamente responsabile per procedure ed operazioni di Change Management aventi ad oggetto le Macchine Virtuali acquistate.
Change Management. Per quanto di propria competenza, il Fornitore ha in essere una specifica procedura attraverso la quale regolamenta il processo di Change Management in considerazione dell'introduzione di eventuali innovazioni tecnologiche o cambiamenti della propria impostazione e della propria struttura organizzativa. Formazione: Il Fornitore eroga periodicamente ai propri dipendenti coinvolti nelle attività di trattamento corsi di formazione sulla corretta gestione dei dati personali.
Change Management. Qualsiasi operazione di upgrade per evoluzione o bugfixing di una qualsiasi componente del sistema di conser- vazione ArubaPEC segue una procedura standardizzata atta a operare per garantire il minimo impatto su even- tuali fermo servizio e la massima sicurezza possibile riguardo ai dati e documenti a sistema. Tale procedura si basa sui seguenti assunti: • ogni componente sviluppata è conservata in opportuno sistema di versionamento del codice • i file di configurazione di ogni componente sono separati dai compilati in maniera da garantire un accesso più flessibile e veloce al personale addetto • sono state predisposte apposite macchine di deploy per l'assemblamento, compilazione e pacchettizzazione delle componenti da installare Ogni aggiornamento del sistema passa da un flusso ben definito che consente contemporaneamente di mante- nere stabile e sicura l'intera soluzione in uso dall'esterno e di sviluppare senza ostacoli nuove funzionalità. Tale procedura risulta di particolare importanza anche per garantire l'accesso controllato e limitato a pochi ad- detti agli ambienti di produzione. In particolare vengono messi a disposizione 3 ambienti di lavoro: development, test e produzione. Tutti gli sviluppi vengono condotti e testati nell'ambiente development che è di uso esclusivo agli sviluppatori per le sue caratteristiche di continua trasformazione. Qualsiasi altro attore esterno al team di sviluppo non ha nessun accesso a tale ambiente. Il codice sviluppato viene conservato all'interno di un sistema di versionamento organizzato in maniera da permettere una veloce e sicura rollback a qualsiasi versione del software. Una volta che un nuovo modulo software è pronto, esso viene registrato nel sistema di versionamento con una particolare etichetta. Per operare l'installazione sull'ambiente di test, deputato ai test pre-collaudo, i sorgenti vengono scaricati su un ambiente di deploy, esterno all'ambiente di test stesso, direttamente dal sistema di versionamento, insieme a eventuali script automatici di compilazione, installazione e configurazione. Solo che il processo di testing va a buon fine si procede con l'installazione del tutto nell'ambiente di produzione con la medesima procedura utilizzata per l'ambiente di test.
Change Management. [R.36] Nell’ambito del servizio di assistenza tecnica personalizzata, l'Appaltatore dovrà farsi carico, senza oneri aggiuntivi, di tutte le seguenti attività di change management, da effettuare sui router di accesso (CE) e/o sulle configurazioni della rete: - Configurazione e/o modifica di Indirizzi IP del CE la richiesta potrà riguardare: - la modifica dell'indirizzo IP dell'interfaccia di collegamento con il router InfoCamere; - la modifica dell'indirizzo IP dell'interfaccia di loopback definita per InfoCamere; - l'abilitazione di nuovi indirizzi IP relativi a sistemi di controllo InfoCamere utilizzati per eseguire interrogazioni SNMP, accessi in telnet e raccolta informazioni con Netflow e IPSLA. - Configurazione Parametri Interfaccia del CE la richiesta potrà riguardare: - la modifica dell'indirizzo IP dell'interfaccia lato lan Cliente; - la configurazione e/o cancellazione di un Indirizzo IP Secondary; - la configurazione e/o modifica dei valori di Speed e Duplex. - Modifica ai filtri di routing sul CE - Configurazione, modifica o cancellazione di Rotte Statiche sul CE - Configurazione e/o modifica delle Classi di Servizio Configurazione e/o modifica di Indirizzi IP del CE 3 Configurazione Parametri Interfaccia del CE 3 Modifica ai filtri di routing sul CE 3 Configurazione, modifica o cancellazione di Rotte Statiche sul CE 3 Configurazione e/o modifica delle Classi di Servizio 5 Il tempo per eseguire gli interventi viene definito come l’intervallo temporale, calcolato in giorni lavorativi, tra la data di invio della richiesta da parte di InfoCamere e la data effettiva in cui l’attività viene completata dall'Appaltatore.
Change Management. Il change management si occupa di gestire tutte le modifiche all'infrastruttura IT in modo controllato e documentato, minimizzando i rischi e l'impatto sugli utenti finali. Questo processo include la gestione delle richieste di cambiamento (RFC), la pianificazione, l'approvazione, la comunicazione e l'implementazione delle modifiche. Caratteristiche minime: CHM-M-1 Registrazione e gestione dei cambiamenti. CHM-M-2 Workflow di approvazione configurabili.
Change Management. Change management servizio PEL
Change Management. Descrizione del servizio
Change Management. [Q.7] Consegne provvisorie e collegamenti definitivi. Considerata l’urgenza della RAS a disporre delle infrastrutture ottiche oggetto dell’appalto è ammesso che, previa opportuna giustificazione e descrizione in sede di offerta tecnica, il fornitore provveda - eccezionalmente nel brevissimo termine - anche alla consegna di tratte realizzate con soluzioni non definitive (purché comunque idonee e funzionali), quali ad esempio la posa del cavo ottico su palizzata esterna o il ricorso a percorsi di collegamento diversi da quelli previsti per la soluzione definitiva, da mantenersi operative comunque per un periodo iniziale di startup non superiore a tre mesi e da convertirsi tempestivamente con collegamenti definitivi. {R.19} Trasloco del punto di consegna delle infrastrutture. Nell’ambito della durata del rapporto contrattuale, è richiesta la disponibilità del fornitore ad operare il trasloco, presso altra sede, del punto di consegna della terminazione di infrastruttura ottica; in tale evenienza la stazione appaltante provvederà a richiedere relativa fattibilità e preventivo di spesa da sottoporsi ad approvazione formale prima della richiesta di esecuzione. {R.20} Cessazione e nuova realizzazione dei collegamenti sulle infrastrutture ottiche. Nell’ambito della durata del rapporto contrattuale, è richiesta la disponibilità del fornitore ad operare la cessazione, da entrambe le terminazioni, di uno o più collegamenti realizzati con infrastrutture ottiche concesse in IRU, e la contestuale nuova realizzazione di collegamento analogo equivalente (in termini di tipologia e lunghezza di tratta), a servizio di una diversa sede o di più sedi. in tale evenienza la stazione appaltante provvederà a richiedere relativa fattibilità e preventivo di spesa da sottoporsi ad approvazione formale prima della richiesta di esecuzione.
Change Management. L’affidatario deve prevedere l’utilizzo di metodi e procedure standardizzate per un’efficiente e rapida gestione di tutti i cambiamenti all’infrastruttura. I maggiori obiettivi del Change Management sono: • minimizzare l’impatto dei cambiamenti nell’ambiente produttivo; • ridurre il numero delle emergenze; • assicurare che tutti i cambiamenti siano documentati, autorizzati e testati; • assicurare dove possibile un piano di Backup/Recovery; • fornire un processo di identificazione dei rischi, e minimizzarli. I principali ruoli coinvolti in queste attività dovranno essere almeno: • Change Manager (l'owner del processo di Change Management); • IT staff dell'area relativa; • Fondimpresa; • Esperti/Tecnici. I cambiamenti possono essere classificati secondo le seguenti tipologie: • cambiamenti software di base: si tratta di modifiche sostanziali e potenzialmente critiche ai software di base; • cambiamenti di configurazione: si tratta di modifiche che, pur non prevedendo la sostituzione o la modifica di un componente hardware o software utilizzato per l’operatività, ne comportano un cambio di configurazione che ne modifica le modalità operative; • cambiamenti relativi ai tool di supporto: si tratta di modifiche che riguardano software di proprietà di fornitori terzi; • cambiamenti hardware: si tratta di modifiche anche di piccola entità relative alla configurazione hardware dell’infrastruttura; • altro: in questa categoria rientrano tutti i cambiamenti critici che non rientrano nelle categorie precedenti. In fase di presentazione dell’offerta, dovrà essere provvista opportuna documentazione relativa alle procedure di gestione del Change Management. Naturalmente, non tutti i cambiamenti devono passare da un workflow complesso. Normalmente si distinguono degli standard changes, che prevedono un’approvazione automatica, idonea per cambiamenti molto comuni e ripetitivi (tipo creazione di account, ecc.), e model changes, che prevedono dei workflow specifici e/o semplificati che meglio si adattano al tipo di cambiamento (per esempio bug fixing, ecc.). Il Change Management deve essere fortemente integrato con il project management perché i cambiamenti (almeno quelli più significativi) normalmente sono output di progetto. Dovranno essere incluse nel Change Management almeno le seguenti attività: • iniziare il processo di richiesta di cambiamenti (o Request For Change, RFC); • valutare l'impatto*, costi, benefici e rischi dei cambiamenti proposti; • sviluppare giustificaz...