Efficienza. Considerando gli ettari lavorati appare chiaro come le risorse strumentali allocate (trattori, seminatrici e aratri) e le risorse umane impegnate (trattoristi e manutentori) siano decisamente eccessive. Il dato trova una prima giustificazione nelle gestione della manutenzione dei mezzi, che ha visto regolarmente uno o due trattori su cinque fermi per riparazioni o per mancanza di ricambi. E evidente l’usura di questi mezzi in situazioni di lavoro non ottimali, ma proprio per questo un piano di manutenzione dovrebbe essere all’ordine del giorno, con mezzi fermi a rotazione per controlli. Un discorso analogo può essere proposto in riferimento all’impiego dei campi e delle strutture zootecniche, che non sono state messe produzione secondo criteri di economici e di redditività. La difficoltà a mantenere aggiornato un sistema di dati non ha permesso una valutazione costante delle perdite e dei ricavi realizzati associati alle attività produttive di riferimento. Questo ha certamente ridotto la possibilità di sistematizzare le esperienze in funzione di una loro eventuale replicabilità. L’assegnazione infine di un budget/capitale lavoro annuale corrispondente al costi dei salari delle persone occupate al CDAC, invece di favorire l’accumulo di ricavi più elevati derivanti dalla vendita dei servizi, ricavi che avrebbero dovuto garantire una capitalizzazione del CDAC, si è trasformato in una gestione sottocosto dei servizi pregiudicandone la sostenibilità.
Efficienza. E’ la capacità di raggiungere il massimo risultato possibile con le risorse utilizzate nel processo di erogazione di un servizio.
Efficienza. L'entrata in vigore della direttiva ha comportato una serie di costi iniziali e correnti (ad esempio, la formazione del personale e i costi iniziali di avviamento per le imprese private; i costi di controllo, conformità ed esecuzione per le autorità pubbliche). La constatazione principale è tuttavia che il principale beneficio della direttiva, ossia la riduzione delle ripercussioni a danno del consumatore, è superiore ai costi.
Efficienza. La Struttura si pone l’obiettivo di fornire la massima qualità del servizio al costo più basso e di consentire di minimizzare i costi. Inoltre la Struttura definisce le modalità per ottenere dalle risorse disponibili il mix ottimale di servizi e prestazioni per massimizzare i benefici di salute.
Efficienza. Il Gruppo FNM si impegna a perseguire i propri obiettivi e a generare valore attraverso l’impiego efficiente delle proprie risorse.
Efficienza. Il premio di risultato in relazione all’efficienza viene calcolato sulla base di tre indici: “disponibilità” (rapporto tra tempo effettivo di lavoro – con esclusione di fermate programmate, ore di CIG, sciopero, permessi contrattuali retribuiti, ferie e permessi sindacali – e tempo disponibile al lavoro), “prestazione” (rapporto tra pezzi prodotti e tempo effettivo di lavoro) e “qualità di produzione” (rapporto tra pezzi buoni prodotti e pezzi totali prodotti). Per ciascun indice viene fissato un obiettivo previsto ad inizio anno il cui raggiungimento o superamento comporta il riconoscimento del premio di risultato al 100%. Laddove l’obiettivo non venga raggiunto si deve decurtare dal valore totale del premio il 10% per ogni 0,2 punti percentuali di riduzione rispetto all’obiettivo fissato, con riferimento agli indici di “disponibilità” e “prestazione”; invece per quanto concer- ne la “qualità di produzione” si deve scalare del 20% ogni 0,05 punti percentuali di riduzione rispetto all’obiettivo, per lo stabilimento di Lu- xxxxx, e ogni 0,01 punti percentuali per quello di Pinerolo. I valori percentuali ottenuti per ciascun indice vanno considerati nella misura indicata dall’accordo per ogni Business Unit, per poi essere som- mati tra di loro conseguendo così la percentuale del premio di risultato da erogare.
Efficienza. È data dal rapporto tra produzione (fatturato, variazioni di magazzino con riferimento al prodotto finito e semilavorato, rettifiche passive vendite e trasporti vendite), al netto della materia prima (acquisto mate- ria prima, variazioni di magazzino con riferimento alla materia prima, trasporto acquisti, lavorazioni esterne), e costo del lavoro (valore retri- buzioni lorde, oneri contributivi, TFR, costi accessori relativi al perso- nale). Il premio di risultato connesso a questo parametro viene incrementato progressivamente all’aumento del valore di efficienza. L’accordo prevede la determinazione di diverse fasce di efficienza, cor- relando a ciascuna di esse un importo consistente nel premio di risulta- to. Ad una di queste fasce si deve ricondurre il valore d’efficienza rag- giunto, al fine di determinare il premio spettante. Il premio di risultato connesso all’efficienza matura solo se il valore ri- scontrato sia pari o superiore a 1,80.
Efficienza. Attenzione ai costi: perseguire i risultati, ottimizzando gli sforzi, anche attraverso l’utilizzo di strumenti e metodi evoluti.
Efficienza. Il sistema giudiziario continua a funzionare in modo efficiente nonostante le sfide poste dalla pandemia di COVID-19. La durata dei procedimenti e delle cause pendenti è tra le più
Efficienza. L’efficienza consiste nell’impegno ad adempiere, con la migliore qualità professionale possibile, ai doveri ed agli obblighi lavorativi, perseguendo l’economicità delle prestazioni e dei servizi resi.