Impegni dei soggetti sottoscrittori. Ferme restando le competenze di ciascun sottoscrittore, le parti firmatarie del presente Accordo di Programma si impegnano: • a realizzare, per gli aspetti di competenza, le azioni del Piano di Zona nel rispetto dei criteri e delle modalità definite nel Piano stesso; • alla reciproca collaborazione per lo sviluppo di azioni che ampliano i soggetti coinvolti e interessati alla programmazione zonale come la scuola, il terzo settore, le organizzazioni sindacali, anche attraverso protocolli di intesa e accordi laddove ritenuto opportuno, per la più ampia e diffusa realizzazione delle azioni previste; • a favorire, programmandola, la partecipazione dei propri operatori ai diversi tavoli tecnici di confronto, monitoraggio e valutazione della programmazione; • a individuare le forme più opportune di scambio di dati e di informazioni utili ai processi di monitoraggio, verifica e programmazione delle iniziative in campo sociale e socio- sanitario. In particolare, i Comuni: • partecipano all’Assemblea di ambito distrettuale; • individuano in sede di programmazione annuale nell’ambito del Piano di Zona gli stanziamenti destinati alle Politiche Sociali complessivamente programmati; • rendono disponibili le risorse economiche, umane e strumentali per la realizzazione degli obiettivi e delle azioni contenute nel Piano Sociale di Zona; • individuano il/i tecnici componenti specifici tavoli con proprio atto successivo alla sigla del presente Accordo e, nel caso di nomina, favorisce l’assunzione di incarichi di coordinamento di area o di singoli gruppi di lavoro da parte del proprio personale; • garantiscono i Livelli Essenziali ex art. 22 della legge 328/2000 e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zona. L’ATS della Citta Metropolitana di Milano concorre all’integrazione sociosanitaria e assicura la coerenza nel tempo tra obiettivi regionali e obiettivi della programmazione locale. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ASST Ovest Milanese per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minori, l’assistenza degli anziani non autosufficienza e dei disabili, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione tra ATS, ASST, erogatori di ambito sanitario e sociosanitario, Comuni dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. L’ATS si propone di realizzare tale integrazione operando a livello istituzionale, gestionale e operativo – funzionale. Al fine di realizzare gli obiettivi di integrazione socio-sanitaria sopra espressi ATS assicurerà la “regia” nella stipula di eventuali accordi, protocolli operativi con i soggetti interessati, in relazione alle finalità da perseguire. L’ASST Ovest Milanese concorre, per gli aspetti di competenza, all’integrazione sociosanitaria. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ATS per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minori, l’assistenza degli anziani non autosufficienza e dei disabili, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione con ATS, erogatori di ambito sanitario e sociosanitario, Comuni dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. Gli Enti aderenti al presente accordo: - forniscono la disponibilità alla progettazione e realizzazione delle azioni e dei servizi ricompresi nella progettualità del Piano di Zona, nonché al loro monitoraggio e verifica, attraverso la partecipazione ai tavoli di area ed a eventuali gruppi di lavoro, previa adesione al Piano di Zona; - danno disponibilità a procedure di qualificazione, accreditamento, collaborazione volte alla realizzazione del Piano di Zona; - partecipano al Tavolo dei soggetti aderenti all’Accordo e danno disponibilità a concordare forme e modi di rappresentanza; - concorrono con proprie risorse come previsto dalla legge n. 328/2000, secondo le opportunità offerte dalle proprie forme giuridiche e dalla singola azione di Piano, e comunque partecipando al processo di programmazione e di verifica con propri aderenti o proprio personale e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zona.
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Samples: Accordo Di Programma, Accordo Di Programma
Impegni dei soggetti sottoscrittori. Ferme restando le competenze di ciascun sottoscrittore, le parti firmatarie del presente Accordo di Programma si impegnano: • a realizzare, per gli aspetti di competenza, le azioni del Piano di Zona nel rispetto dei criteri e delle modalità definite nel Piano stesso; • alla reciproca collaborazione per lo sviluppo di azioni che ampliano i soggetti coinvolti e interessati alla programmazione zonale come la scuola, il terzo settore, le organizzazioni sindacali, anche attraverso protocolli di intesa e accordi laddove ritenuto opportuno, per la più ampia e diffusa realizzazione delle azioni previste; • a favorire, programmandola, la partecipazione dei propri operatori ai diversi tavoli tecnici di confronto, monitoraggio e valutazione della programmazione; • a individuare le forme più opportune di scambio di dati e di informazioni utili ai processi di monitoraggio, verifica e programmazione delle iniziative in campo sociale e socio- socio-sanitario; • a partecipare alla messa in rete dei propri servizi, alla preparazione e attuazione di regolamenti comuni, protocolli d’intesa e progetti che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci. • Ad effettuare la valutazione d’impatto delle policy individuate riportate all’art 8 In particolare, i Comuni: • partecipano all’Assemblea di ambito distrettuale; • individuano in sede di programmazione annuale nell’ambito del Piano di Zona gli stanziamenti destinati alle Politiche Sociali complessivamente programmatidistrettuale attraverso il Sindaco o delegato; • rendono disponibili le risorse economiche, umane e strumentali per la realizzazione degli obiettivi e delle azioni contenute nel Piano Sociale di ZonaZona e definite annualmente dall’Assemblea dell’ambito distrettuale e supportano il consolidamento dell’Ufficio di Piano dell’Ambito; • individuano il/partecipano alle attività del Tavolo Tecnico distrettuale attraverso i tecnici componenti specifici tavoli con proprio atto successivo alla sigla del presente Accordo e, nel caso di nomina, favorisce l’assunzione di incarichi di coordinamento di area o di singoli gruppi di lavoro da parte del proprio personaleResponsabili delle Politiche Sociali; • garantiscono i Livelli Essenziali ex art. 22 della legge 328/2000 e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zona. • Collaborano alla valutazione d’impatto L’ATS della Citta Metropolitana di Milano concorre all’integrazione sociosanitaria e assicura la coerenza nel tempo tra obiettivi regionali e obiettivi della programmazione locale. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ASST Ovest Milanese le ASST territorialmente competenti per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minoriminori e delle donne vittime di violenza, l’assistenza degli anziani non autosufficienza autosufficienti e dei disabilidelle persone con disabilità, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione tra ATS, ATS/ ASST, /erogatori di ambito sanitario e sociosanitariosociosanitario/ Comuni, Comuni dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come quali strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. • La collaborazione alla valutazione d’impatto L’ATS si propone di realizzare tale integrazione operando a livello istituzionale, gestionale e operativo – funzionale. Al fine di realizzare gli obiettivi di integrazione socio-sanitaria sopra espressi ATS assicurerà la “regia” nella stipula di eventuali accordi, protocolli operativi con i soggetti interessati, in relazione alle finalità da perseguire. L’ASST Ovest Milanese La ASST Melegnano Martesana concorre, per gli aspetti di competenza, all’integrazione sociosanitaria. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ATS per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minoriminori e delle donne vittime di violenza, l’assistenza degli anziani non autosufficienza autosufficienti e dei disabili, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione con ATS, gli erogatori di ambito sanitario e sociosanitario, sociosanitario ed i Comuni dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come quali strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. Gli • La collaborazione alla valutazione d’impatto La Città Metropolitana di Milano concorre sul tema delle politiche giovanili, avvalendosi del proprio Osservatorio metropolitano giovani, alla costruzione graduale di una rete che sappia mettere a sistema e garantire connessioni, sinergie e continuità alle varie risorse/esperienze/opportunità esistenti nei singoli territori, con l’obiettivo di riportare i giovani al centro della programmazione distrettuale, anche in un’ottica sovra locale. In particolare intende supportare lo sviluppo della governance locale e dei processi di implementazione dei progetti di politiche giovanili. Il Forum sub Provinciale del Terzo Settore dell’Adda Martesana Da diversi anni, il Forum Terzo Settore sviluppa un raccordo con le Pubbliche Amministrazioni, volto alla promozione del welfare generativo e alla promozione della partecipazione del Terzo Settore anche ai livelli distrettuali. Il Forum Subprovinciale del Terzo Settore dell’Adda Martesana si impegna a: -contribuire alla programmazione, il monitoraggio e la realizzazione delle azioni contenute nel Documento di Piano attraverso una presenza consulenziale fornita ai livelli di governace del Piano di Zona; -supportare e favorire l’aggregazione alla rete dei soggetti del Terzo Settore che operano a livello locale in ottica di partecipazione ai processi di coprogrammazione e coprogettazione distrettuali; -promuovere lo scambio e la connessione con eventuali iniziative sviluppate a livello metropolitano e regionale rispetto alla promozione del Terzo Settore. gli Enti aderenti al presente accordoAccordo: - forniscono la disponibilità alla progettazione programmazione e realizzazione delle azioni e dei servizi ricompresi nella progettualità del Piano di Zona, nonché al loro monitoraggio e verifica, attraverso la partecipazione ai tavoli di area ed a eventuali gruppi di lavoro, previa adesione al Piano di Zona; - danno disponibilità a procedure di qualificazione, accreditamento, collaborazione volte alla realizzazione del Piano di Zona; - partecipano si impegnano a contribuire al Tavolo dei soggetti aderenti all’Accordo percorso di programmazione e danno disponibilità a concordare forme e modi monitoraggio degli obiettivi del Piano di rappresentanzaZona mediante la partecipazione alle consultazioni convocate periodicamente dall’Ufficio di Piano; - concorrono con proprie risorse risorse, come previsto dalla legge n. 328/2000, secondo le opportunità offerte dalle proprie forme giuridiche e dalla singola azione di Piano, e comunque partecipando al processo di programmazione e di verifica con propri aderenti o proprio personale e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zonapersonale.
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Samples: Accordo Di Programma, Accordo Di Programma
Impegni dei soggetti sottoscrittori. Ferme restando La Provincia di Bologna svolgerà le competenze di ciascun sottoscrittore, le parti firmatarie del presente Accordo di Programma si impegnanoseguenti attività: • a realizzare, per gli aspetti coordinamento del Gruppo di competenza, le azioni del Piano di Zona nel rispetto dei criteri Indirizzo e delle modalità definite nel Piano stessoMonitoraggio; • alla reciproca collaborazione per lo sviluppo di azioni che ampliano i soggetti coinvolti e interessati alla programmazione zonale come la scuola, il terzo settore, le organizzazioni sindacali, anche attraverso protocolli di intesa e accordi laddove ritenuto opportuno, per la più ampia e diffusa realizzazione delle azioni previste; • a favorire, programmandola, la partecipazione dei propri operatori ai diversi tavoli tecnici di confronto, monitoraggio e valutazione della programmazione; • a individuare le forme più opportune di scambio di dati e di informazioni utili ai processi di monitoraggio, verifica e programmazione delle iniziative in campo sociale e socio- sanitario. In particolare, i Comuni: • partecipano all’Assemblea di ambito distrettuale; • individuano in sede di programmazione annuale nell’ambito del Piano di Zona coordinamento tra gli stanziamenti destinati alle Politiche Sociali complessivamente programmati; • rendono disponibili le risorse economiche, umane e strumentali per la realizzazione degli obiettivi e delle azioni contenute nel Piano Sociale di Zona; • individuano il/i tecnici componenti specifici tavoli con proprio atto successivo alla sigla del presente Accordo e, nel caso di nomina, favorisce l’assunzione di incarichi di coordinamento di area o di singoli gruppi di lavoro da parte del proprio personale; • garantiscono i Livelli Essenziali ex art. 22 della legge 328/2000 e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zona. L’ATS della Citta Metropolitana di Milano concorre all’integrazione sociosanitaria e assicura la coerenza nel tempo tra obiettivi regionali e obiettivi della programmazione locale. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ASST Ovest Milanese per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minori, l’assistenza degli anziani non autosufficienza e dei disabili, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione tra ATS, ASST, erogatori di ambito sanitario e sociosanitario, Comuni dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, aderenti al fine di assicurare omogeneizzare le modalità di presentazione delle azioni realizzate e dei risultati in termini di risparmio energetico e di riduzione della CO2 utilizzando laddove disponibili le metodiche standard riconosciute a livello nazionale; • coordinamento tecnico per le attività di calcolo da parte degli aderenti degli indicatori e del contributo alla riduzione di gas climalteranti delle singole azioni messe in atto in attuazione del presente Protocollo; • informazione alle imprese aderenti di ogni finanziamento, agevolazione, incentivo economico pubblico (nazionale, comunitario, regionale o locale) del quale venga a conoscenza; • pubblicizzazione delle iniziative realizzate nell’ambito del presente Protocollo e dei risultati conseguiti in termini di riduzione degli impatti; • ricerca di finanziamenti per supportare le azioni di riduzione della CO2 oggetto del presente Protocollo. Le associazioni di categoria e le associazioni delle imprese si impegnano a: • promuovere il presente protocollo di intesa presso le imprese associate; • promuovere il risparmio energetico e la continuità assistenziale, anche riduzione delle emissioni di gas climalteranti presso le imprese associate attraverso la razionalizzazione dei processi operativicircolazione di informazione e la promozione di strumenti e pratiche; • lo scambio informativo fornire un monitoraggio quantitativo della attività di promozione, (ad es. numero di imprese coinvolte, oppure numero di addetti coinvolti, ...), tenendo presente la varietà di imprese del territorio e il diverso apporto che possono dare; • favorire le sinergie con i laboratori di innovazione dedicati al tema energia presenti in regione, che possono offrire soluzioni tecnologiche per il risparmio energetico; • favorire la nascita di nuove imprese in campo energetico, offrendo ad esempio momenti di consulenza e informazione ad aspiranti imprenditori; • favorire sinergie e collaborazione tra le imprese aderenti al protocollo e le imprese locali produttrici di tecnologie e di servizi per l’efficienza energetica e per l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili; • collaborare con le imprese e la condivisione dei dati Provincia di attività e degli interventi sono riconosciuti come strumenti Bologna per l’esercizio efficace della governance del sistema. L’ATS si propone promuovere la realizzazione di realizzare tale integrazione operando a livello istituzionale, gestionale e operativo – funzionale. Al fine di realizzare gli obiettivi di integrazione socio-sanitaria sopra espressi ATS assicurerà la “regia” nella stipula di eventuali accordi, protocolli operativi con i soggetti interessati, in relazione alle finalità da perseguire. L’ASST Ovest Milanese concorre, per gli aspetti di competenza, all’integrazione sociosanitaria. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ATS per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minori, l’assistenza degli anziani non autosufficienza e dei disabili, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione con ATS, erogatori di ambito sanitario e sociosanitario, Comuni dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. Gli Enti aderenti al presente accordo: - forniscono la disponibilità alla progettazione e realizzazione delle azioni e dei servizi ricompresi nella progettualità del Piano di Zona, nonché al loro monitoraggio e verifica, attraverso la partecipazione ai tavoli di area ed a eventuali gruppi di lavoro, previa adesione al Piano di Zona; - danno disponibilità a procedure di qualificazione, accreditamento, collaborazione volte alla realizzazione del Piano di Zona; - partecipano al Tavolo dei soggetti aderenti all’Accordo e danno disponibilità a concordare forme e modi di rappresentanza; - concorrono con proprie risorse come previsto dalla legge n. 328/2000, secondo le opportunità offerte dalle proprie forme giuridiche e dalla singola azione di Piano, e comunque partecipando al processo di programmazione e di verifica con propri aderenti o proprio personale e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zonaaudit energetici.
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Samples: www.cittametropolitana.bo.it
Impegni dei soggetti sottoscrittori. Ferme restando le competenze di ciascun sottoscrittore, le parti firmatarie del presente Accordo di Programma si impegnano: • a realizzare, per gli aspetti di competenza, le azioni del Piano di Zona nel rispetto dei criteri e delle modalità definite nel Piano stesso; • alla reciproca collaborazione per lo sviluppo di azioni che ampliano i soggetti coinvolti e interessati alla programmazione zonale come la scuola, il terzo settore, le organizzazioni sindacali, anche attraverso protocolli di intesa e accordi laddove ritenuto opportuno, per la più ampia e diffusa realizzazione delle azioni previste; • a favorire, programmandola, la partecipazione dei propri operatori ai diversi tavoli tecnici di confronto, monitoraggio e valutazione della programmazione; • a individuare le forme più opportune di scambio di dati e di informazioni utili ai processi di monitoraggio, verifica e programmazione delle iniziative in campo sociale e socio- sanitario; • a partecipare alla messa in rete dei propri servizi, alla preparazione e attuazione di regolamenti comuni, protocolli d’intesa e progetti che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci. • Ad effettuare la valutazione d’impatto delle policy individuate riportate all’art 8 In particolare, i Comuni: • partecipano all’Assemblea di ambito distrettuale; • individuano in sede di programmazione annuale nell’ambito del Piano di Zona gli stanziamenti destinati alle Politiche Sociali complessivamente programmatidistrettuale attraverso il Sindaco o delegato; • rendono disponibili le risorse economiche, umane e strumentali per la realizzazione degli obiettivi e delle azioni contenute nel Piano Sociale di ZonaZona e definite annualmente dall’Assemblea dell’ambito distrettuale e supportano il consolidamento dell’Ufficio di Piano dell’Ambito; • individuano il/partecipano alle attività del Tavolo Tecnico distrettuale attraverso i tecnici componenti specifici tavoli con proprio atto successivo alla sigla del presente Accordo e, nel caso di nomina, favorisce l’assunzione di incarichi di coordinamento di area o di singoli gruppi di lavoro da parte del proprio personaleResponsabili delle Politiche Sociali; • garantiscono i Livelli Essenziali ex art. 22 della legge 328/2000 e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zona. • Collaborano alla valutazione d’impatto L’ATS della Citta Metropolitana di Milano concorre all’integrazione sociosanitaria e assicura la coerenza nel tempo tra obiettivi regionali e obiettivi della programmazione locale. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ASST Ovest Milanese le ASST territorialmente competenti per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minoriminori e delle donne vittime di violenza, l’assistenza degli anziani non autosufficienza autosufficienti e dei disabilidelle persone con disabilità, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione tra ATS, ATS/ ASST, /erogatori di ambito sanitario e sociosanitariosociosanitario/ Comuni, Comuni dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come quali strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. • La collaborazione alla valutazione d’impatto L’ATS si propone di realizzare tale integrazione operando a livello istituzionale, gestionale e operativo – funzionale. Al fine di realizzare gli obiettivi di integrazione socio-sanitaria sopra espressi ATS assicurerà la “regia” nella stipula di eventuali accordi, protocolli operativi con i soggetti interessati, in relazione alle finalità da perseguire. L’ASST Ovest Milanese La ASST Rhodense concorre, per gli aspetti di competenza, all’integrazione sociosanitaria. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ATS per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minoriminori e delle donne vittime di violenza, l’assistenza degli anziani non autosufficienza autosufficienti e dei disabili, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione con ATS, gli erogatori di ambito sanitario e sociosanitario, sociosanitario ed i Comuni dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come quali strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. • La collaborazione alla valutazione d’impatto Gli Enti aderenti al presente accordoAccordo: - forniscono la disponibilità alla progettazione programmazione e realizzazione delle azioni e dei servizi ricompresi nella progettualità del Piano di Zona, nonché al loro monitoraggio e verifica, attraverso la partecipazione ai tavoli di area ed a eventuali gruppi di lavoro, previa adesione al Piano di Zona; - danno disponibilità a procedure di qualificazione, accreditamento, collaborazione volte alla realizzazione del Piano di Zona; - partecipano si impegnano a contribuire al Tavolo dei soggetti aderenti all’Accordo percorso di programmazione e danno disponibilità a concordare forme e modi monitoraggio degli obiettivi del Piano di rappresentanzaZona mediante la partecipazione alle consultazioni convocate periodicamente dall’Ufficio di Piano; - concorrono con proprie risorse risorse, come previsto dalla legge n. 328/2000, secondo le opportunità offerte dalle proprie forme giuridiche e dalla singola azione di Piano, e comunque partecipando al processo di programmazione e di verifica con propri aderenti o proprio personale e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zonapersonale.
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Samples: Accordo Di Programma
Impegni dei soggetti sottoscrittori. Ferme restando le competenze di ciascun sottoscrittore, le parti firmatarie del presente Accordo di Programma si impegnano: • a realizzare, per gli aspetti di competenza, le azioni del Piano di Zona nel rispetto dei criteri e delle modalità definite nel Piano stesso; • alla reciproca collaborazione per lo sviluppo di azioni che ampliano i soggetti coinvolti e interessati alla programmazione zonale come la scuola, il terzo settore, le organizzazioni sindacali, anche attraverso protocolli di intesa e accordi laddove ritenuto opportuno, per la più ampia e diffusa realizzazione delle azioni previste; • a favorire, programmandola, la partecipazione dei propri operatori ai diversi tavoli tecnici di confronto, monitoraggio e valutazione della programmazione; • a individuare le forme più opportune di scambio di dati e di informazioni utili ai processi di monitoraggio, verifica e programmazione delle iniziative in campo sociale e socio- sanitario; • a partecipare alla messa in rete dei propri servizi, alla preparazione e attuazione di regolamenti comuni, protocolli d’intesa e progetti che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci. • Ad effettuare la valutazione d’impatto delle policy individuate riportate all’art 8 In particolare, i Comuni: • partecipano all’Assemblea di ambito distrettuale; • individuano in sede di programmazione annuale nell’ambito del Piano di Zona gli stanziamenti destinati alle Politiche Sociali complessivamente programmatidistrettuale attraverso il Sindaco o delegato; • rendono disponibili le risorse economiche, umane e strumentali per la realizzazione degli obiettivi e delle azioni contenute nel Piano Sociale di ZonaZona e definite annualmente dall’Assemblea dell’ambito distrettuale e supportano il consolidamento dell’Ufficio di Piano dell’Ambito; • individuano il/partecipano alle attività del Tavolo Tecnico distrettuale attraverso i tecnici componenti specifici tavoli con proprio atto successivo alla sigla del presente Accordo e, nel caso di nomina, favorisce l’assunzione di incarichi di coordinamento di area o di singoli gruppi di lavoro da parte del proprio personaleResponsabili delle Politiche Sociali; • garantiscono i Livelli Essenziali ex art. 22 della legge 328/2000 e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zona. • Collaborano alla valutazione d’impatto L’ATS della Citta Metropolitana di Milano concorre all’integrazione sociosanitaria e assicura la coerenza nel tempo tra obiettivi regionali e obiettivi della programmazione locale. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ASST Ovest Milanese le ASST territorialmente competenti per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minoriminori e delle donne vittime di violenza, l’assistenza degli anziani non autosufficienza autosufficienti e dei disabilidelle persone con disabilità, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione tra ATS, ATS/ ASST, /erogatori di ambito sanitario e sociosanitariosociosanitario/ Comuni, Comuni dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come quali strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. • La collaborazione alla valutazione d’impatto L’ATS si propone di realizzare tale integrazione operando a livello istituzionale, gestionale e operativo – funzionale. Al fine di realizzare gli obiettivi di integrazione socio-sanitaria sopra espressi ATS assicurerà la “regia” nella stipula di eventuali accordi, protocolli operativi con i soggetti interessati, in relazione alle finalità da perseguire. L’ASST Ovest Milanese La ASST Melegnano Martesana concorre, per gli aspetti di competenza, all’integrazione sociosanitaria. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ATS per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minoriminori e delle donne vittime di violenza, l’assistenza degli anziani non autosufficienza autosufficienti e dei disabili, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione con ATS, gli erogatori di ambito sanitario e sociosanitario, sociosanitario ed i Comuni dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come quali strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. • La collaborazione alla valutazione d’impatto Gli Enti aderenti al presente accordoAccordo: - forniscono la disponibilità alla progettazione programmazione e realizzazione delle azioni e dei servizi ricompresi nella progettualità del Piano di Zona, nonché al loro monitoraggio e verifica, attraverso la partecipazione ai tavoli di area ed a eventuali gruppi di lavoro, previa adesione al Piano di Zona; - danno disponibilità a procedure di qualificazione, accreditamento, collaborazione volte alla realizzazione del Piano di Zona; - partecipano si impegnano a contribuire al Tavolo dei soggetti aderenti all’Accordo percorso di programmazione e danno disponibilità a concordare forme e modi monitoraggio degli obiettivi del Piano di rappresentanzaZona mediante la partecipazione alle consultazioni convocate periodicamente dall’Ufficio di Piano; - concorrono con proprie risorse risorse, come previsto dalla legge n. 328/2000, secondo le opportunità offerte dalle proprie forme giuridiche e dalla singola azione di Piano, e comunque partecipando al processo di programmazione e di verifica con propri aderenti o proprio personale e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zonapersonale.
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Samples: Accordo Di Programma
Impegni dei soggetti sottoscrittori. Ferme restando le competenze di ciascun sottoscrittore, le parti firmatarie del presente Accordo di Programma si impegnano: • a realizzare, per gli aspetti di competenza, le azioni del Piano di Zona nel rispetto dei criteri e delle modalità definite nel Piano stesso; • alla reciproca collaborazione per lo sviluppo di azioni che ampliano i soggetti coinvolti e interessati alla programmazione zonale come la scuola, il terzo settore, le organizzazioni sindacali, anche attraverso protocolli di intesa e accordi laddove ritenuto opportuno, per la più ampia e diffusa realizzazione delle azioni previste; • a favorire, programmandola, la partecipazione dei propri operatori ai diversi tavoli tecnici di confronto, monitoraggio e valutazione della programmazione; • a individuare le forme più opportune di scambio di dati e di informazioni utili ai processi di monitoraggio, verifica e programmazione delle iniziative in campo sociale e socio- sanitario. In particolare, i Comuniil Comune: • partecipano all’Assemblea di ambito distrettuale; • individuano individua in sede di programmazione annuale nell’ambito del Piano di Zona gli stanziamenti destinati alle Politiche Sociali complessivamente programmati; • rendono rende disponibili le risorse economiche, umane e strumentali per la realizzazione degli obiettivi e delle azioni contenute nel Piano Sociale di Zona; • individuano individua il/i tecnici componenti specifici tavoli con proprio atto successivo alla sigla del presente Accordo e, nel caso di nomina, favorisce l’assunzione di incarichi di coordinamento di area o di singoli gruppi di lavoro da parte del proprio personale; • garantiscono garantisce i Livelli Essenziali ex art. 22 della legge 328/2000 e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zona. L’ATS della Citta Metropolitana di Milano coordina le azioni finalizzate all’integrazione sociosanitaria, concorre all’integrazione sociosanitaria e alla sua attuazione per gli impegni indicati nel successivo articolo art. 7, assicura la coerenza nel tempo tra obiettivi regionali e obiettivi della programmazione locale. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ASST Ovest Milanese le ASST per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minori, l’assistenza degli anziani non autosufficienza e dei disabili, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione tra ATS, ASST, erogatori di ambito sanitario e sociosanitario, Comuni Comune di Milano dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. L’ATS si propone di realizzare tale integrazione operando a livello istituzionale, gestionale e operativo – funzionale. Al fine di realizzare gli obiettivi di integrazione socio-sanitaria sopra espressi ATS assicurerà la “regia” nella stipula di eventuali accordi, protocolli operativi con i soggetti interessati, in relazione alle finalità da perseguire. L’ASST Ovest Milanese concorreLe ASST e IRCCS concorrono, per gli aspetti di competenza, all’integrazione sociosanitaria. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ATS per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minori, l’assistenza degli anziani non autosufficienza e dei disabili, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione con ATS, erogatori di ambito sanitario e sociosanitario, Comuni sociosanitario e Comune di Milano dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. Gli Enti aderenti al presente accordo: - forniscono la disponibilità alla progettazione e realizzazione delle azioni e dei servizi ricompresi nella progettualità del Piano di Zona, nonché al loro monitoraggio e verifica, attraverso la partecipazione ai tavoli di area ed a eventuali gruppi di lavoro, previa adesione al Piano di Zona; - danno disponibilità a procedure di qualificazione, accreditamento, collaborazione volte alla realizzazione del Piano di Zona; - partecipano al Tavolo dei soggetti aderenti all’Accordo e danno disponibilità a concordare alle riunioni della Cabina di regia , concordando le forme e i modi di rappresentanza, per la trattazione di argomenti attinenti l’attuazione e lo sviluppo del Piano di zona; - concorrono con proprie risorse come previsto dalla legge n. 328/2000, secondo le opportunità offerte dalle proprie forme giuridiche e dalla singola azione di Piano, e comunque partecipando al processo di programmazione e di verifica con propri aderenti o proprio personale e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zona.
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Samples: Accordo Di Programma
Impegni dei soggetti sottoscrittori. Ferme restando le competenze di ciascun sottoscrittore, le parti firmatarie del presente Accordo di Programma si impegnano: • a realizzare, per gli aspetti di competenza, le azioni del Piano di Zona nel rispetto dei criteri e delle modalità definite nel Piano stesso; • alla reciproca collaborazione per lo sviluppo di azioni che ampliano i soggetti coinvolti e interessati alla programmazione zonale come la scuola, il terzo settore, le organizzazioni sindacali, anche attraverso protocolli di intesa e accordi laddove ritenuto opportuno, per la più ampia e diffusa realizzazione delle azioni previste; • a favorire, programmandola, la partecipazione dei propri operatori ai diversi tavoli tecnici di confronto, monitoraggio e valutazione della programmazione; • a individuare le forme più opportune di scambio di dati e di informazioni utili ai processi di monitoraggio, verifica e programmazione delle iniziative in campo sociale e socio- sanitario; • a partecipare alla messa in rete dei propri servizi, alla preparazione e attuazione di regolamenti comuni, protocolli d’intesa e progetti che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci. • Ad effettuare la valutazione d’impatto delle policy individuate riportate all’art 8 In particolare, i Comuni: • partecipano all’Assemblea di ambito distrettuale; • individuano in sede di programmazione annuale nell’ambito del Piano di Zona gli stanziamenti destinati alle Politiche Sociali complessivamente programmatidistrettuale attraverso il Sindaco o delegato; • rendono disponibili le risorse economiche, umane e strumentali per la realizzazione degli obiettivi e delle azioni contenute nel Piano Sociale di ZonaZona e definite annualmente dall’Assemblea dell’ambito distrettuale e supportano il consolidamento dell’Ufficio di Piano dell’Ambito; • individuano il/partecipano alle attività del Tavolo Tecnico distrettuale attraverso i tecnici componenti specifici tavoli con proprio atto successivo alla sigla del presente Accordo e, nel caso di nomina, favorisce l’assunzione di incarichi di coordinamento di area o di singoli gruppi di lavoro da parte del proprio personaleResponsabili delle Politiche Sociali; • garantiscono i Livelli Essenziali ex art. 22 della legge 328/2000 e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zona. • Collaborano alla valutazione d’impatto L’ATS della Citta Metropolitana di Milano concorre all’integrazione sociosanitaria e assicura la coerenza nel tempo tra obiettivi regionali e obiettivi della programmazione locale. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ASST Ovest Milanese le ASST territorialmente competenti per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minoriminori e delle donne vittime di violenza, l’assistenza degli anziani non autosufficienza autosufficienti e dei disabilidelle persone con disabilità, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione tra ATS, ATS/ ASST, /erogatori di ambito sanitario e sociosanitariosociosanitario/ Comuni, Comuni dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come quali strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. • La collaborazione alla valutazione d’impatto L’ATS si propone di realizzare tale integrazione operando a livello istituzionale, gestionale e operativo – funzionale. Al fine di realizzare gli obiettivi di integrazione socio-sanitaria sopra espressi ATS assicurerà la “regia” nella stipula di eventuali accordi, protocolli operativi con i soggetti interessati, in relazione alle finalità da perseguire. L’ASST Ovest Milanese La ASST OVEST MILANESE concorre, per gli aspetti di competenza, all’integrazione sociosanitaria. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ATS per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minoriminori e delle donne vittime di violenza, l’assistenza degli anziani non autosufficienza autosufficienti e dei disabili, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione con ATS, gli erogatori di ambito sanitario e sociosanitario, sociosanitario ed i Comuni dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come quali strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. • La collaborazione alla valutazione d’impatto La CITTA’ METROPOLITANA DI MILANO concorre sul tema delle politiche giovanili, avvalendosi del proprio Osservatorio metropolitano giovani, alla costruzione graduale di una rete che sappia mettere a sistema e garantire connessioni, sinergie e continuità alle varie risorse/esperienze/opportunità esistenti nei singoli territori, con l’obiettivo di riportare i giovani al centro della programmazione distrettuale, anche in un’ottica sovra locale. In particolare intende supportare lo sviluppo della governance locale e dei processi di implementazione dei progetti di politiche giovanili. Gli Enti aderenti al presente accordoAccordo: - forniscono la disponibilità alla progettazione programmazione e realizzazione delle azioni e dei servizi ricompresi nella progettualità del Piano di Zona, nonché al loro monitoraggio e verifica, attraverso la partecipazione ai tavoli di area ed a eventuali gruppi di lavoro, previa adesione al Piano di Zona; - danno disponibilità a procedure di qualificazione, accreditamento, collaborazione volte alla realizzazione del Piano di Zona; - partecipano si impegnano a contribuire al Tavolo dei soggetti aderenti all’Accordo percorso di programmazione e danno disponibilità a concordare forme e modi monitoraggio degli obiettivi del Piano di rappresentanzaZona mediante la partecipazione alle consultazioni convocate periodicamente dall’Ufficio di Piano; - concorrono con proprie risorse risorse, come previsto dalla legge n. 328/2000, secondo le opportunità offerte dalle proprie forme giuridiche e dalla singola azione di Piano, e comunque partecipando al processo di programmazione e di verifica con propri aderenti o proprio personale personale. - L’adesione espressa invece in corso di vigenza del presente Accordo di Programma dai Soggetti pubblici e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zonaprivati interessati, e ricompresi all’art. 3 comma 1 lett. c) della Legge Regionale n. 3 del 12 marzo 2008, avviene mediante richiesta da presentare all’Ente capofila, che provvederà -ove nulla osti all’accoglimento - a darne successiva comunicazione a tutti gli Enti firmatari.
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Samples: Accordo Di Programma
Impegni dei soggetti sottoscrittori. Ferme restando le competenze di ciascun sottoscrittore, le parti firmatarie del presente Accordo di Programma si impegnano: • a realizzare, per gli aspetti di competenza, le azioni del Piano di Zona nel rispetto dei criteri e delle modalità definite nel Piano stesso; • alla reciproca collaborazione per lo sviluppo di azioni che ampliano i soggetti coinvolti e interessati alla programmazione zonale come la scuola, il terzo settore, le organizzazioni sindacali, anche attraverso protocolli di intesa e accordi laddove ritenuto opportuno, per la più ampia e diffusa realizzazione delle azioni previste; • a favorire, programmandola, la partecipazione dei propri operatori ai diversi tavoli tecnici di confronto, monitoraggio e valutazione della programmazione; • a individuare le forme più opportune di scambio di dati e di informazioni utili ai processi di monitoraggio, verifica e programmazione delle iniziative in campo sociale e socio- socio-sanitario; • a partecipare alla messa in rete dei propri servizi, alla preparazione e attuazione di regolamenti comuni, protocolli d’intesa e progetti che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci. • Ad effettuare la valutazione d’impatto delle policy individuate riportate all’art 8. In particolare, i Comuni: • partecipano all’Assemblea di ambito distrettuale; • individuano in sede di programmazione annuale nell’ambito del Piano di Zona gli stanziamenti destinati alle Politiche Sociali complessivamente programmatiattraverso il Sindaco o delegato; • rendono disponibili le risorse economiche, umane e strumentali per la realizzazione degli obiettivi e delle azioni contenute nel Piano Sociale di ZonaZona e definite annualmente dall’Assemblea dell’ambito distrettuale e supportano il consolidamento dell’Ufficio di Piano dell’Ambito; • individuano il/partecipano alle attività del Tavolo Tecnico distrettuale attraverso i tecnici componenti specifici tavoli con proprio atto successivo alla sigla del presente Accordo e, nel caso di nomina, favorisce l’assunzione di incarichi di coordinamento di area o di singoli gruppi di lavoro da parte del proprio personaleResponsabili delle Politiche Sociali; • garantiscono i Livelli Essenziali ex art. 22 della legge 328/2000 e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zona. • Collaborano alla valutazione d’impatto L’ATS della Citta Metropolitana di Milano concorre all’integrazione sociosanitaria e assicura la coerenza nel tempo tra obiettivi regionali e obiettivi della programmazione locale. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ASST Ovest Milanese le ASST territorialmente competenti per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minoriminori e delle donne vittime di violenza, l’assistenza degli anziani non autosufficienza autosufficienti e dei disabilidelle persone con disabilità, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione tra ATS, ATS/ ASST, /erogatori di ambito sanitario e sociosanitariosociosanitario/ Comuni, Comuni dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come quali strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. • La collaborazione alla valutazione d’impatto. L’ATS si propone di realizzare tale integrazione operando a livello istituzionale, gestionale e operativo – funzionale. Al fine di realizzare gli obiettivi di integrazione socio-sanitaria sopra espressi ATS assicurerà la “regia” nella stipula di eventuali accordi, protocolli operativi con i soggetti interessati, in relazione alle finalità da perseguire. L’ASST Ovest Milanese La ASST NORD MILANO concorre, per gli aspetti di competenza, all’integrazione sociosanitaria. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ATS per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minoriminori e delle donne vittime di violenza, l’assistenza degli anziani non autosufficienza autosufficienti e dei disabili, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione con ATS, gli erogatori di ambito sanitario e sociosanitario, sociosanitario ed i Comuni dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come quali strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. • La collaborazione alla valutazione d’impatto Gli Enti aderenti al presente accordoAccordo: - • forniscono la disponibilità alla progettazione programmazione e realizzazione delle azioni e dei servizi ricompresi nella progettualità del Piano di Zona, nonché al loro monitoraggio e verifica, attraverso la partecipazione ai tavoli di area ed a eventuali gruppi di lavoro, previa adesione al Piano di Zona; - • danno disponibilità a procedure di qualificazione, accreditamento, collaborazione volte alla realizzazione del Piano di Zona; - partecipano • si impegnano a contribuire al Tavolo dei soggetti aderenti all’Accordo percorso di programmazione e danno disponibilità a concordare forme e modi monitoraggio degli obiettivi del Piano di rappresentanzaZona mediante la partecipazione alle consultazioni convocate periodicamente dall’Ufficio di Piano; - • concorrono con proprie risorse risorse, come previsto dalla legge n. 328/2000, secondo le opportunità offerte dalle proprie forme giuridiche e dalla singola azione di Piano, e comunque partecipando al processo di programmazione e di verifica con propri aderenti o proprio personale personale; • si impegnano a garantire un confronto tecnico e quant’altro contenuto nell’allegato un costante aggiornamento sulle attività di progettazione e attuazione della Missione 6 e della Missione 5 del Piano Nazionale di ZonaRipresa e Resilienza (PNRR), anche istituendo appositi tavoli di lavoro.
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Samples: Accordo Di Programma
Impegni dei soggetti sottoscrittori. Ferme restando le competenze di ciascun sottoscrittore, le parti firmatarie del presente Accordo di Programma si impegnano: • a realizzare, per gli aspetti di competenza, le azioni del Piano di Zona nel rispetto dei criteri e delle modalità definite nel Piano stesso; • alla reciproca collaborazione per lo sviluppo di azioni che ampliano i soggetti coinvolti e interessati alla programmazione zonale come la scuola, il terzo settore, le organizzazioni sindacali, anche attraverso protocolli di intesa e accordi laddove ritenuto opportuno, per la più ampia e diffusa realizzazione delle azioni previste; • a favorire, programmandola, la partecipazione dei propri operatori ai diversi tavoli tecnici di confronto, monitoraggio e valutazione della programmazione; • a individuare le forme più opportune di scambio di dati e di informazioni utili ai processi di monitoraggio, verifica e programmazione delle iniziative in campo sociale e socio- sanitario; • a partecipare alla messa in rete dei propri servizi, alla preparazione e attuazione di regolamenti comuni, protocolli d’intesa e progetti che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci. • Ad effettuare la valutazione d’impatto delle policy individuate riportate all’art 8 In particolare, i Comuni: • partecipano all’Assemblea di ambito distrettuale; • individuano in sede di programmazione annuale nell’ambito del Piano di Zona gli stanziamenti destinati alle Politiche Sociali complessivamente programmatiterritoriale attraverso il Sindaco o delegato; • rendono disponibili le risorse economiche, umane e strumentali per la realizzazione degli obiettivi e delle azioni contenute nel Piano Sociale di ZonaZona e definite annualmente dall’Assemblea dell’ambito territoriale e supportano il consolidamento dell’Ufficio di Piano dell’Ambito; • individuano il/partecipano alle attività del Tavolo Tecnico attraverso i tecnici componenti specifici tavoli con proprio atto successivo alla sigla del presente Accordo e, nel caso di nomina, favorisce l’assunzione di incarichi di coordinamento di area o di singoli gruppi di lavoro da parte del proprio personaleResponsabili delle Politiche Sociali; • garantiscono i Livelli Essenziali ex art. 22 della legge 328/2000 e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zona. • Collaborano alla valutazione d’impatto L’ATS della Citta Metropolitana di Milano concorre all’integrazione sociosanitaria e assicura la coerenza nel tempo tra obiettivi regionali e obiettivi della programmazione locale. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ASST Ovest Milanese le ASST territorialmente competenti per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minoriminori e delle donne vittime di violenza, l’assistenza degli anziani non autosufficienza autosufficienti e dei disabilidelle persone con disabilità, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione tra ATS, ATS/ ASST, /erogatori di ambito sanitario e sociosanitariosociosanitario/ Comuni, Comuni dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come quali strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. • La collaborazione alla valutazione d’impatto L’ATS si propone di realizzare tale integrazione operando a livello istituzionale, gestionale e operativo – funzionale. Al fine di realizzare gli obiettivi di integrazione socio-sanitaria sopra espressi ATS assicurerà la “regia” nella stipula di eventuali accordi, protocolli operativi con i soggetti interessati, in relazione alle finalità da perseguire. L’ASST Ovest Milanese La ASST Melegnano Martesana concorre, per gli aspetti di competenza, all’integrazione sociosanitaria. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ATS per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minoriminori e delle donne vittime di violenza, l’assistenza degli anziani non autosufficienza autosufficienti e dei disabili, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione con ATS, gli erogatori di ambito sanitario e sociosanitario, sociosanitario ed i Comuni dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come quali strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. • La collaborazione alla valutazione d’impatto. L’Università di Padova, Dipartimento FISPPA concorre, per gli aspetti di competenza, all’integrazione sociosanitaria. Prioritarie saranno, al riguardo, le seguenti azioni di supporto e supervisione: • conduzione di seminari e laboratori di esercitazione, con progettazione su casi in gestione ai servizi sociali comunali, nell’ottica di consolidare i presupposti teorici e metodologici secondo i riferimenti del Modello Operativo Dialogico (Università degli Studi di Padova); • supporto nella conduzione degli snodi di programmazione partecipata, i Laboratori di Governance dell’ambito (LabGO), In particolare, l’Università s’inserirà come ruolo di facilitazione e conduzione degli incontri, con un obiettivo di incremento della coesione della rete di servizi e Enti che siedono al tavolo del LabGO. • offrire strumenti di misura della configurazione discorsiva per potenziare modalità di collaborazione tra istituzioni in una prospettiva dialogica (impostazione generativa di cambiamento, orientata alla coesione della Comunità e non meramente all’assolvimento di richieste). Gli Enti aderenti al presente accordoAccordo: - forniscono la disponibilità alla progettazione programmazione e realizzazione delle azioni e dei servizi ricompresi nella progettualità del Piano di Zona, nonché al loro monitoraggio e verifica, attraverso la partecipazione ai tavoli di area ed a eventuali gruppi di lavoro, previa adesione al Piano di Zona; - danno disponibilità a procedure di qualificazione, accreditamento, collaborazione volte alla realizzazione del Piano di Zona; - partecipano si impegnano a contribuire al Tavolo dei soggetti aderenti all’Accordo percorso di programmazione e danno disponibilità a concordare forme e modi monitoraggio degli obiettivi del Piano di rappresentanza; Zona mediante la partecipazione al sistema di governance di cui all’art 5 - concorrono con proprie risorse risorse, come previsto dalla legge n. 328/2000, secondo le opportunità offerte dalle proprie forme giuridiche e dalla singola azione di Piano, e comunque partecipando al processo di programmazione e di verifica con propri aderenti o proprio personale e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zonapersonale.
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Samples: www.ats-milano.it
Impegni dei soggetti sottoscrittori. Ferme restando le competenze di ciascun sottoscrittore, le parti firmatarie del presente Accordo di Programma si impegnano: • a realizzare, per gli aspetti di competenza, le azioni del Piano di Zona nel rispetto dei criteri e delle modalità definite nel Piano stesso; • alla reciproca collaborazione per lo sviluppo di azioni che ampliano i soggetti coinvolti e interessati alla programmazione zonale come la scuola, il terzo settore, le organizzazioni sindacali, anche attraverso protocolli di intesa e accordi laddove ritenuto opportuno, per la più ampia e diffusa realizzazione delle azioni previste; • a favorire, programmandola, la partecipazione dei propri operatori ai diversi tavoli tecnici di confronto, monitoraggio e valutazione della programmazione; • a individuare le forme più opportune di scambio di dati e di informazioni utili ai processi di monitoraggio, verifica e programmazione delle iniziative in campo sociale e socio- socio-sanitario; • a partecipare alla messa in rete dei propri servizi, alla preparazione e attuazione di regolamenti comuni, protocolli d’intesa e progetti che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci. In particolare, i Comuni: • partecipano all’Assemblea di ambito distrettuale; • individuano in sede di programmazione annuale nell’ambito del Piano di Zona gli stanziamenti destinati alle Politiche Sociali complessivamente programmatidistrettuale attraverso il Sindaco o delegato; • rendono disponibili le risorse economiche, umane e strumentali per la realizzazione degli obiettivi e delle azioni contenute nel Piano Sociale di ZonaZona e definite annualmente dall’Assemblea dell’ambito distrettuale e supportano il consolidamento dell’Ufficio di Piano dell’Ambito; • individuano il/partecipano alle attività del Tavolo Tecnico distrettuale attraverso i tecnici componenti specifici tavoli con proprio atto successivo alla sigla del presente Accordo e, nel caso di nomina, favorisce l’assunzione di incarichi di coordinamento di area o di singoli gruppi di lavoro da parte del proprio personaleResponsabili delle Politiche Sociali; • garantiscono i Livelli Essenziali ex art. 22 della legge 328/2000 e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zona. L’ATS della Citta Metropolitana di Milano concorre all’integrazione sociosanitaria e assicura la coerenza nel tempo tra obiettivi regionali e obiettivi della programmazione locale. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ASST Ovest Milanese le ASST territorialmente competenti per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minori, l’assistenza degli anziani non autosufficienza autosufficienti e dei disabilidelle persone con disabilità, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione tra ATS, ATS/ ASST, /erogatori di ambito sanitario e sociosanitariosociosanitario/ Comuni, Comuni dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come quali strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. L’ATS si propone di realizzare tale integrazione operando a livello istituzionale, gestionale e operativo – funzionale. Al fine di realizzare gli obiettivi di integrazione socio-sanitaria sopra espressi ATS assicurerà la “regia” nella stipula di eventuali accordi, protocolli operativi con i soggetti interessati, in relazione alle finalità da perseguire. L’ASST Ovest Milanese La ASST Melegnano - Martesana concorre, per gli aspetti di competenza, all’integrazione sociosanitaria. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ATS per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minori, l’assistenza degli anziani non autosufficienza autosufficienti e dei disabili, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione con ATS, gli erogatori di ambito sanitario e sociosanitario, sociosanitario ed i Comuni dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come quali strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. Gli Enti aderenti al presente accordoAccordo: - forniscono la disponibilità alla progettazione programmazione e realizzazione delle azioni e dei servizi ricompresi nella progettualità del Piano di Zona, nonché al loro monitoraggio e verifica, attraverso la partecipazione ai tavoli di area ed a eventuali gruppi di lavoro, previa adesione al Piano di Zona; - danno disponibilità a procedure di qualificazione, accreditamento, collaborazione volte alla realizzazione del Piano di Zona; - partecipano si impegnano a contribuire al Tavolo dei soggetti aderenti all’Accordo percorso di programmazione e danno disponibilità a concordare forme e modi monitoraggio degli obiettivi del Piano di rappresentanzaZona mediante la partecipazione alle consultazioni convocate periodicamente dall’Ufficio di Piano; - concorrono con proprie risorse risorse, come previsto dalla legge n. 328/2000, secondo le opportunità offerte dalle proprie forme giuridiche e dalla singola azione di Piano, e comunque partecipando al processo di programmazione e di verifica con propri aderenti o proprio personale e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zonapersonale.
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Samples: Accordo Di Programma
Impegni dei soggetti sottoscrittori. Ferme restando le competenze di ciascun sottoscrittore, le parti firmatarie del presente Accordo di Programma si impegnano: • a realizzare, per gli aspetti di competenza, le azioni del Piano di Zona nel rispetto dei criteri e delle modalità definite nel Piano stesso; • alla reciproca collaborazione per lo sviluppo di azioni che ampliano i soggetti coinvolti e interessati alla programmazione zonale come la scuola, il terzo settore, le organizzazioni sindacali, anche attraverso protocolli di intesa e accordi laddove ritenuto opportuno, per la più ampia e diffusa realizzazione delle azioni previste; • a favorire, programmandola, la partecipazione dei propri operatori ai diversi tavoli tecnici di confronto, monitoraggio e valutazione della programmazione; • a individuare le forme più opportune di scambio di dati e di informazioni utili ai processi di monitoraggio, verifica e programmazione delle iniziative in campo sociale e socio- sanitario; • a partecipare alla messa in rete dei propri servizi, alla preparazione e attuazione di regolamenti comuni, protocolli d’intesa e progetti che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci. • Ad effettuare la valutazione d’impatto delle policy individuate riportate all’art 8 In particolare, i Comuni: • partecipano all’Assemblea di ambito distrettuale; • individuano in sede di programmazione annuale nell’ambito dell’ambito territoriale del Piano di Zona gli stanziamenti destinati alle Politiche Sociali complessivamente programmatimagentino attraverso il Sindaco o delegato; • rendono disponibili le risorse economiche, umane e strumentali per la realizzazione degli obiettivi e delle azioni contenute nel Piano Sociale di ZonaZona e definite annualmente dall’Assemblea dei Sindaci dell’ambito territoriale del Magentino e supportano il consolidamento dell’Ufficio di Piano dell’Ambito; • individuano il/partecipano alle attività del Tavolo Tecnico territoriale attraverso i tecnici componenti specifici tavoli con proprio atto successivo alla sigla Responsabili delle Politiche Sociali; • partecipano alle attività del presente Accordo e, nel caso di nomina, favorisce l’assunzione di incarichi di coordinamento di area o di singoli gruppi di lavoro da parte del proprio personaleTavolo delle Assistenti Sociali attraverso le Assistenti sociali che svolgono la loro attività professionale presso i Servizi Sociali dell’Ente; • garantiscono i Livelli Essenziali ex art. 22 della legge 328/2000 e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zona. • Collaborano alla valutazione d’impatto L’ATS della Citta Metropolitana di Milano concorre all’integrazione sociosanitaria e assicura la coerenza nel tempo tra obiettivi regionali e obiettivi della programmazione locale. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ASST Ovest Milanese le ASST territorialmente competenti per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minoriminori e delle donne vittime di violenza, l’assistenza degli anziani non autosufficienza autosufficienti e dei disabilidelle persone con disabilità, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione tra ATS, ATS/ ASST, /erogatori di ambito sanitario e sociosanitariosociosanitario/ Comuni, Comuni dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come quali strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. • La collaborazione alla valutazione d’impatto L’ATS si propone di realizzare tale integrazione operando a livello istituzionale, gestionale e operativo – funzionale. Al fine di realizzare gli obiettivi di integrazione socio-sanitaria sopra espressi ATS assicurerà la “regia” nella stipula di eventuali accordi, protocolli operativi con i soggetti interessati, in relazione alle finalità da perseguire. L’ASST La ASST Ovest Milanese concorre, per gli aspetti di competenza, all’integrazione sociosanitaria. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ATS per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minoriminori e delle donne vittime di violenza, l’assistenza degli anziani non autosufficienza autosufficienti e dei disabili, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione con ATS, gli erogatori di ambito sanitario e sociosanitario, sociosanitario ed i Comuni dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come quali strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. • La collaborazione alla valutazione d’impatto Gli Enti aderenti al presente accordoAccordo: - forniscono la disponibilità alla progettazione programmazione e realizzazione delle azioni e dei servizi ricompresi nella progettualità del Piano di Zona, nonché al loro monitoraggio e verifica, attraverso la partecipazione ai tavoli di area ed a eventuali gruppi di lavoro, previa adesione al Piano di Zona; - danno disponibilità a procedure di qualificazione, accreditamento, collaborazione volte alla realizzazione del Piano di Zona; - partecipano si impegnano a contribuire al Tavolo dei soggetti aderenti all’Accordo percorso di programmazione e danno disponibilità a concordare forme e modi monitoraggio degli obiettivi del Piano di rappresentanzaZona mediante la partecipazione alle consultazioni convocate periodicamente dall’Ufficio di Piano; - concorrono con proprie risorse risorse, come previsto dalla legge n. 328/2000, secondo le opportunità offerte dalle proprie forme giuridiche e dalla singola azione di Piano, e comunque partecipando al processo di programmazione e di verifica con propri aderenti o proprio personale e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zonapersonale.
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Samples: Accordo Di Programma
Impegni dei soggetti sottoscrittori. Ferme restando le competenze di ciascun sottoscrittore, le parti firmatarie del presente Accordo di Programma si impegnano: • a realizzare, per gli aspetti di competenza, le azioni del Piano di Zona nel rispetto dei criteri e delle modalità definite nel Piano stesso; • alla reciproca collaborazione per lo sviluppo di azioni che ampliano i soggetti coinvolti e interessati alla programmazione zonale come la scuola, il terzo settore, le organizzazioni sindacali, anche attraverso protocolli di intesa e accordi laddove ritenuto opportuno, per la più ampia e diffusa realizzazione delle azioni previste; • a favorire, programmandola, la partecipazione dei propri operatori ai diversi tavoli tecnici di confronto, monitoraggio e valutazione della programmazione; • a individuare le forme più opportune di scambio di dati e di informazioni utili ai processi di monitoraggio, verifica e programmazione delle iniziative in campo sociale e socio- socio-sanitario; • a partecipare alla messa in rete dei propri servizi, alla preparazione e attuazione di regolamenti comuni, protocolli d’intesa e progetti che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci. • Ad effettuare la valutazione d’impatto delle policy individuate riportate all’art 8 In particolare, i Comuni: • partecipano all’Assemblea di ambito distrettuale; • individuano in sede di programmazione annuale nell’ambito del Piano di Zona gli stanziamenti destinati alle Politiche Sociali complessivamente programmatidistrettuale attraverso il Sindaco o delegato; • rendono disponibili le risorse economiche, umane e strumentali per la realizzazione degli obiettivi e delle azioni contenute nel Piano Sociale di ZonaZona e definite annualmente dall’Assemblea dell’ambito distrettuale e supportano il consolidamento dell’Ufficio di Piano dell’Ambito; • individuano il/partecipano alle attività del Tavolo Tecnico distrettuale attraverso i tecnici componenti specifici tavoli con proprio atto successivo alla sigla del presente Accordo e, nel caso di nomina, favorisce l’assunzione di incarichi di coordinamento di area o di singoli gruppi di lavoro da parte del proprio personaleResponsabili delle Politiche Sociali; • garantiscono i Livelli Essenziali ex art. 22 della legge 328/2000 e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zona. • Collaborano alla valutazione d’impatto L’ATS della Citta Metropolitana di Milano concorre all’integrazione sociosanitaria e assicura la coerenza nel tempo tra obiettivi regionali e obiettivi della programmazione locale. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ASST Ovest Milanese le ASST territorialmente competenti per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minoriminori e delle donne vittime di violenza, l’assistenza degli anziani non autosufficienza autosufficienti e dei disabilidelle persone con disabilità, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione tra ATS, ATS/ ASST, /erogatori di ambito sanitario e sociosanitariosociosanitario/ Comuni, Comuni dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come quali strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. • La collaborazione alla valutazione d’impatto L’ATS si propone di realizzare tale integrazione operando a livello istituzionale, gestionale e operativo – funzionale. Al fine di realizzare gli obiettivi di integrazione socio-sanitaria sopra espressi ATS assicurerà la “regia” nella stipula di eventuali accordi, protocolli operativi con i soggetti interessati, in relazione alle finalità da perseguire. L’ASST Ovest Milanese La ASST Melegnano Martesana concorre, per gli aspetti di competenza, all’integrazione sociosanitaria. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ATS per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minoriminori e delle donne vittime di violenza, l’assistenza degli anziani non autosufficienza autosufficienti e dei disabili, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione con ATS, gli erogatori di ambito sanitario e sociosanitario, sociosanitario ed i Comuni dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come quali strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. Gli Enti aderenti al presente accordo: • La collaborazione alla valutazione d’impatto - forniscono la disponibilità alla progettazione programmazione e realizzazione delle azioni e dei servizi ricompresi nella progettualità del Piano di Zona, nonché al loro monitoraggio e verifica, attraverso la partecipazione ai tavoli di area ed a eventuali gruppi di lavoro, previa adesione al Piano di Zona; - danno disponibilità a procedure di qualificazione, accreditamento, collaborazione volte alla realizzazione del Piano di Zona; - partecipano si impegnano a contribuire al Tavolo dei soggetti aderenti all’Accordo percorso di programmazione e danno disponibilità a concordare forme e modi monitoraggio degli obiettivi del Piano di rappresentanzaZona mediante la partecipazione alle consultazioni convocate periodicamente dall’Ufficio di Piano; - concorrono con proprie risorse risorse, come previsto dalla legge n. 328/2000, secondo le opportunità offerte dalle proprie forme giuridiche e dalla singola azione di Piano, e comunque partecipando al processo di programmazione e di verifica con propri aderenti o proprio personale e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zonapersonale.
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Samples: Accordo Di Programma
Impegni dei soggetti sottoscrittori. Ferme restando le competenze di ciascun sottoscrittore, le parti firmatarie del presente Accordo di Programma si impegnano: • a realizzare, per gli aspetti di competenza, le azioni del Piano di Zona nel rispetto dei criteri e delle modalità definite nel Piano stesso; • alla reciproca collaborazione per lo sviluppo di azioni che ampliano i soggetti coinvolti e interessati alla programmazione zonale come la scuola, il terzo settore, le organizzazioni sindacali, anche attraverso protocolli di intesa e accordi laddove ritenuto opportuno, per la più ampia e diffusa realizzazione delle azioni previste; • a favorire, programmandola, la partecipazione dei propri operatori ai diversi tavoli tecnici di confronto, monitoraggio e valutazione della programmazione; • a individuare le forme più opportune di scambio di dati e di informazioni utili ai processi di monitoraggio, verifica e programmazione delle iniziative in campo sociale e socio- sanitario; • a partecipare alla messa in rete dei propri servizi, alla preparazione e attuazione di regolamenti comuni, protocolli d’intesa e progetti che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci. • Ad effettuare la valutazione d’impatto delle policy individuate riportate all’art 8 In particolare, i Comuni: • partecipano all’Assemblea di ambito distrettuale; • individuano in sede di programmazione annuale nell’ambito del Piano di Zona gli stanziamenti destinati alle Politiche Sociali complessivamente programmatidistrettuale attraverso il Sindaco o delegato; • rendono disponibili le risorse economiche, umane e strumentali per la realizzazione degli obiettivi e delle azioni contenute nel Piano Sociale di ZonaZona e definite annualmente dall’Assemblea dell’ambito distrettuale e supportano il consolidamento dell’Ufficio di Piano dell’Ambito; • individuano ilpartecipano alle attività della Conferenza dei Responsabili dei servizi sociali attraverso i Dirigenti e/i tecnici componenti specifici tavoli con proprio atto successivo alla sigla o Responsabili delle Politiche Sociali; • partecipano alle attività delle Commissioni Tecniche Disabili-Anziani e Giovani, minori e Famiglia oltre al Coordinamento Inclusione Sociale del presente Accordo e, nel caso Piano di nomina, favorisce l’assunzione di incarichi di coordinamento di area o di singoli gruppi di lavoro da parte del proprio personaleZona; • garantiscono i Livelli Essenziali ex art. 22 della legge 328/2000 e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zona. ; • Collaborano alla valutazione d’impatto L’ATS della Citta Metropolitana di Milano concorre all’integrazione sociosanitaria e assicura la coerenza nel tempo tra obiettivi regionali e obiettivi della programmazione locale. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ASST Ovest Milanese le ASST territorialmente competenti per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minoriminori e delle donne vittime di violenza, l’assistenza degli anziani non autosufficienza autosufficienti e dei disabilidelle persone con disabilità, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione tra ATS, ATS/ ASST, /erogatori di ambito sanitario e sociosanitariosociosanitario/ Comuni, Comuni dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come quali strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. • La collaborazione alla valutazione d’impatto L’ATS si propone di realizzare tale integrazione operando a livello istituzionale, gestionale e operativo – funzionale. Al fine di realizzare gli obiettivi di integrazione socio-sanitaria sopra espressi ATS assicurerà la “regia” nella stipula di eventuali accordi, protocolli operativi con i soggetti interessati, in relazione alle finalità da perseguire. L’ASST Ovest Milanese La ASST Melegnano e Xxxxxxxxx concorre, per gli aspetti di competenza, all’integrazione sociosanitaria. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ATS per le funzioni inerenti la alla valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minoriminori e delle donne vittime di violenza, l’assistenza degli anziani non autosufficienza autosufficienti e dei disabili, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione con ATS, gli erogatori di ambito sanitario e sociosanitario, sociosanitario ed i Comuni dei percorsi per una presa incarico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come quali strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. ; • la collaborazione alla valutazione d’impatto Gli Enti aderenti al presente accordoAccordo: - • forniscono la disponibilità alla progettazione programmazione e realizzazione delle azioni e dei servizi ricompresi nella progettualità del Piano di Zona, nonché al loro monitoraggio e verifica, attraverso la partecipazione ai tavoli di area ed a eventuali gruppi di lavoro, previa adesione al Piano di Zona; - • danno disponibilità a procedure di qualificazione, accreditamento, collaborazione volte alla realizzazione del Piano di Zona; - partecipano • si impegnano a contribuire al Tavolo dei soggetti aderenti all’Accordo percorso di programmazione e danno disponibilità a concordare forme e modi monitoraggio degli obiettivi del Piano di rappresentanzaZona mediante la partecipazione alle consultazioni convocate periodicamente dall’Ufficio di Piano; - • concorrono con proprie risorse risorse, come previsto dalla legge n. 328/2000, secondo le opportunità offerte dalle proprie forme giuridiche e dalla singola azione di Piano, e comunque partecipando al processo di programmazione e di verifica con propri aderenti o proprio personale e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zonapersonale.
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Impegni dei soggetti sottoscrittori. Ferme restando le competenze di ciascun sottoscrittore, le parti firmatarie del presente Accordo di Programma si impegnano: • a realizzare, per gli aspetti di competenza, le azioni del Piano di Zona nel rispetto dei criteri e delle modalità definite nel Piano stesso; • alla reciproca collaborazione per lo sviluppo di azioni che ampliano i soggetti coinvolti e interessati alla programmazione zonale come la scuola, il terzo settore, le organizzazioni sindacali, anche attraverso protocolli di intesa e accordi laddove ritenuto opportuno, per la più ampia e diffusa realizzazione delle azioni previste; • a favorire, programmandola, la partecipazione dei propri operatori ai diversi tavoli tecnici di confronto, monitoraggio e valutazione della programmazione; • a individuare le forme più opportune di scambio di dati e di informazioni utili ai processi di monitoraggio, verifica e programmazione delle iniziative in campo sociale e socio- socio-sanitario; • a partecipare alla messa in rete dei propri servizi, alla preparazione e attuazione di regolamenti comuni, protocolli d’intesa e progetti che verranno approvati dall’Assemblea dei Sindaci. • Ad effettuare la valutazione d’impatto delle policy individuate riportate all’art 8 In particolare, i Comuni: • partecipano all’Assemblea di ambito distrettuale; • individuano in sede di programmazione annuale nell’ambito del Piano di Zona gli stanziamenti destinati alle Politiche Sociali complessivamente programmatidistrettuale attraverso il Sindaco o delegato; • rendono disponibili le risorse economiche, umane e strumentali per la realizzazione degli obiettivi e delle azioni contenute nel Piano Sociale di ZonaZona e definite annualmente dall’Assemblea dell’ambito distrettuale e supportano il consolidamento dell’Ufficio di Piano dell’Ambito; • individuano il/partecipano alle attività del Tavolo Tecnico distrettuale attraverso i tecnici componenti specifici tavoli con proprio atto successivo alla sigla del presente Accordo e, nel caso di nomina, favorisce l’assunzione di incarichi di coordinamento di area o di singoli gruppi di lavoro da parte del proprio personaleResponsabili delle Politiche Sociali; • garantiscono i Livelli Essenziali ex art. 22 della legge 328/2000 e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zona. • Collaborano alle attività per la valutazione d’impatto L’ATS della Citta Metropolitana di Milano concorre all’integrazione sociosanitaria e assicura la coerenza nel tempo tra obiettivi regionali e obiettivi della programmazione locale. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ASST Ovest Milanese le ASST territorialmente competenti per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minoriminori e delle donne vittime di violenza, l’assistenza degli anziani non autosufficienza autosufficienti e dei disabilidelle persone con disabilità, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione tra ATS, ATS/ ASST, /erogatori di ambito sanitario e sociosanitariosociosanitario/ Comuni, Comuni dei percorsi per una presa incarico in carico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come quali strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. • La collaborazione alla valutazione d’impatto L’ATS si propone di realizzare tale integrazione operando a livello istituzionale, gestionale e operativo – funzionale. Al fine di realizzare gli obiettivi di integrazione socio-sanitaria sopra espressi ATS assicurerà la “regia” nella stipula di eventuali accordi, protocolli operativi con i soggetti interessati, in relazione alle finalità da perseguire. L’ASST Ovest Milanese concorreLe ASST Santi Xxxxx e Xxxxx e Melegnano-Martesana concorrono, per gli aspetti di competenza, all’integrazione sociosanitaria. Prioritarie saranno, al riguardo, le azioni volte ad assicurare: • il raccordo con l’ATS per le funzioni inerenti la valutazione multidimensionale, le progettazioni integrate per interventi complessi riguardanti la tutela dei minoriminori e delle donne vittime di violenza, l’assistenza degli anziani non autosufficienza autosufficienti e dei disabili, il sostegno e supporto delle diverse forme di fragilità e della vulnerabilità familiare; • la condivisione con ATS, gli erogatori di ambito sanitario e sociosanitario, sociosanitario ed i Comuni dei percorsi per una presa incarico in carico integrata, con particolare attenzione alla cronicità, al fine di assicurare la continuità assistenziale, anche attraverso la razionalizzazione dei processi operativi; • lo scambio informativo e la condivisione dei dati di attività e degli interventi sono riconosciuti come quali strumenti per l’esercizio efficace della governance del sistema. • La collaborazione alle attività per la valutazione d’impatto Gli Enti aderenti al presente accordoAccordo: - forniscono la disponibilità alla progettazione programmazione e realizzazione delle azioni e dei servizi ricompresi nella progettualità del Piano di Zona, nonché al loro monitoraggio e verifica, attraverso la partecipazione ai tavoli di area ed a eventuali gruppi di lavoro, previa adesione al Piano di Zona; - danno disponibilità a procedure di qualificazione, accreditamento, collaborazione volte alla realizzazione del Piano di Zona; - partecipano si impegnano a contribuire al Tavolo dei soggetti aderenti all’Accordo percorso di programmazione e danno disponibilità a concordare forme e modi monitoraggio degli obiettivi del Piano di rappresentanzaZona mediante la partecipazione alle consultazioni convocate periodicamente dall’Ufficio di Piano; - concorrono con proprie risorse risorse, come previsto dalla legge n. 328/2000, secondo le opportunità offerte dalle proprie forme giuridiche e dalla singola azione di Piano, e comunque partecipando al processo di programmazione e di verifica con propri aderenti o proprio personale e quant’altro contenuto nell’allegato Piano di Zonapersonale.
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