Misure di valutazione Clausole campione

Misure di valutazione. Il rischio di sottoscrizione è misurato trimestralmente dalla Compagnia utilizzando rispettivamente il Modello Interno Parziale per la gestione danni e la formula standard per la gestione vita. La valutazione viene inoltre effettuata, con le stesse misure di valutazione, in chiave prospettica sull’orizzonte temporale di piano strategico nell’ambito del processo ORSA. La misura di rischio utilizzata nel modello interno è il Value‐At‐Risk (VaR) ovvero la massima perdita potenziale in cui si può incorrere su un orizzonte temporale di un anno e al livello di probabilità del 99,5%. Nell’ambito del modello interno il VaR è determinato sulla base della distribuzione di probabilità dei fondi propri mentre per la formula standard si utilizzano i requisiti patrimoniali di solvibilità (SCR) calcolati secondo la calibrazione prevista dal Regolamento Delegato 35/2015. I rischi legati al verificarsi di eventi catastrofali (per disastri «Man‐Made» e «natural») non sono modelizzati dalla Compagnia tramite PIM. Il rischio lapse dopo le valutazioni del caso è considerato immateriale ma viene monitorato con frequenza annuale.
Misure di valutazione. Come evidenziato al paragrafo precedente la misurazione dei rischi operativi, in termini di capitale assorbito, è effettuata dalla funzione di Risk Management con metodologia Standard Formula. La valutazione quantitativa si basa su logiche di volume che potrebbero non rappresentare pienamente la realtà dell’Impresa e pertanto la funzione effettua anche un’analisi di tipo qualitativo, basata su due approcci distinti e complementari. Il primo approccio adotta una metodologia di tipo “top down”, basata sullo strumento di auto rilevazione della Macro Check List. La check list viene compilata dall’Alta Direzione con il supporto delle funzioni di Risk Management, Compliance, Antiriciclaggio ed Internal Audit al fine di effettuare l’analisi del profilo di rischio ad alto livello e in una logica di carattere strategico. Il secondo approccio segue invece una logica di tipo “bottom up”, basata su una metodologia di risk assessment dove ogni responsabile di processo effettua la identificazione/mappatura/valutazione dei rischi e dei controlli relativi ai processi di propria competenza. Per l’esercizio 2018 il risk assessment di Italiana Assicurazioni è stato effettuato con una logica semplificata, mediante valutazioni extra sistema, in attesa di completare l’aggiornamento della mappatura dei processi, dei rischi e dei controlli aziendali, a seguito della fusione. Il risk assessment annuale di Reale Group si svolge invece con il supporto dell’applicativo ARIS, con le seguenti funzionalità: ‐ Mappatura dei flow‐chart di processo; ‐ Analisi dei rischi operativi e dei relativi controlli. La raccolta delle informazioni avviene sulla base di alcuni modelli di riferimento, atti a garantire una classificazione omogenea dei dati stessi: ‐ Il modello degli eventi operativi per l’identificazione e la classificazione delle tipologie di eventi che possono generare una perdita operativa; ‐ Il modello dei fattori di rischio per l’identificazione e la classificazione delle cause potenzialmente all’origine degli eventi operativi; ‐ Il modello organizzativo per la definizione del perimetro di raccolta dei dati e per l’univoca attribuzione degli stessi agli strumenti organizzativi.
Misure di valutazione. La valutazione del rischio di non conformità è di tipo qualitativo e si basa sia su logiche di tipo “bottom up”, supportate dalla metodologia del Compliance Risk Assessment e/o delle Matrici di compliance – Matrico, (con la quale i focal point di compliance effettuano l’identificazione e la valutazione dei rischi e dei controlli relativi ai processi/prodotti/normative di propria competenza), sia su logiche di tipo “top down”, che utilizzano tecniche di intervista alla Direzione Generale tramite lo strumento della Macro Check List. In relazione alle diverse finalità, la valutazione del rischio di non conformità può essere effettuata, sia in modo analitico, a livello di singolo rischio, che in modo “aggregato” a livello di processo/impresa. La metodologia di valutazione del rischio di non conformità è articolata nelle seguenti fasi: ‐ valutazione del rischio inerente (o rischio lordo) – cioè del rischio implicito nella natura stessa dell’attività e connesso a fattori quali processi, risorse e sistemi. Ad ogni rischio di non conformità viene associato un valore potenziale senza tenere conto dei controlli e di altre misure di mitigazione eventualmente già poste in essere presso l’impresa. L’attribuzione di un valore al rischio inerente si basa sui seguenti elementi: • frequenza (o probabilità) di accadimento dell’evento rischioso; • impatto (peso) economico/patrimoniale del rischio in caso di accadimento, con riferimento alla rilevanza delle sanzioni giudiziarie/amministrative. Tali elementi consentono di assegnare un valore qualitativo al rischio lordo (estremo, alto, medio, basso). ‐ valutazione dei controlli in essere, ossia valutazione ex ante dell’esistenza/adeguatezza dei controlli per la mitigazione del rischio e del loro grado di presidio. Il grado di adeguatezza dei controlli può essere misurato assegnando un giudizio qualitativo: adeguato, parzialmente adeguato, inadeguato; ‐ determinazione del rischio residuo (o rischio netto) – cioè del rischio che rimane dopo l’applicazione dei controlli di cui alla fase precedente e che rappresenta la componente di rischio non presidiata dall’impresa. Il rischio residuo è ottenuto dalla combinazione degli score qualitativi del rischio lordo e dei controlli. La valutazione dei rischi di non conformità si basa sulla metodologia sopra illustrata, utilizzando successivamente specifiche regole per il calcolo della cosiddetta rischiosità “aggregata” per singolo processo; tali regole sono finalizzate a definire una scal...

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  • NORME PER LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEI LAVORI Generalità

  • Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. In sede di chiusura del bilancio, viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di va- lore. Se esse sussistono, l’importo della perdita viene misurato come differenza tra il saldo contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati recuperabili, scontati al tasso di interesse effettivo originario. L’importo della perdita è rilevato a conto economico. Qualora i motivi che hanno dato origine alla rettifica di valore siano successivamente rimossi, vengono effettuate corrispondenti riprese di valore.

  • Modalità di calcolo e di assegnazione della partecipazione agli utili Postafuturo Certo prevede la rivalutazione annuale delle prestazioni in funzione del rendimento conseguito dalla Gestione Separata Posta ValorePiù. In particolare, ad ogni ricorrenza annuale del contratto, il capitale assicurato maturato alla fine dell’anno precedente si rivaluta in base al rendimento conseguito in quell’anno dalla Gestione Separata, al netto del rendimento trattenuto da Poste Vita S.p.A. Per un maggior grado di dettaglio sui criteri di calcolo e di assegnazione di partecipazione agli utili, si rinvia all’art. 12 delle Condizioni di Assicurazione relativo alla clausola di rivalutazione delle prestazioni e al Rego- lamento della Gestione Separata che forma parte integrante delle Condizioni stesse. Gli effetti della rivalutazione sono evidenziati nel Progetto esemplificativo delle prestazioni assicurate, del- lo sviluppo dei premi e dei valori di riscatto (Sezione E della presente Nota Informativa) con l’avvertenza che i valori esposti derivano da ipotesi meramente indicative ed esemplificative dei risultati futuri della ge- stione secondo le indicazioni dell’IVASS. Gli stessi sono espressi in euro, senza tenere conto degli effetti dell’inflazione. Poste Vita S.p.A. si impegna a consegnare al Contraente al più tardi al momento della sottoscrizione del contratto, il progetto esemplificativo elaborato in forma personalizzata.

  • CRITERI DI VALUTAZIONE DELL’OFFERTA TECNICA Il punteggio dell’offerta tecnica è attribuito sulla base dei criteri di valutazione elencati nella sottostante tabella con la relativa ripartizione dei punteggi. Nella colonna identificata con la lettera D vengono indicati i “Punteggi discrezionali”, vale a dire i punteggi il cui coefficiente è attribuito in ragione dell’esercizio della discrezionalità spettante alla commissione giudicatrice. Nella colonna identificata con la lettera Q vengono indicati i “Punteggi quantitativi”, vale a dire i punteggi il cui coefficiente è attribuito mediante applicazione di una formula matematica. Nella colonna identificata dalla lettera T vengono indicati i “Punteggi tabellari”, vale a dire i punteggi fissi e predefiniti che saranno attribuiti o non attribuiti in ragione dell’offerta o mancata offerta di quanto specificamente richiesto.

  • Ambito di comunicazione e di diffusione dei dati I dati potranno essere: - trattati dal personale della CRC RAS che cura il procedimento di gara o da quello in forza ad altri uffici che svolgono attività ad esso attinente o attività per fini di studio e statistici; - comunicati a collaboratori autonomi, professionisti, consulenti, che prestino attività di consulenza od assistenza alla CRC RAS in ordine al procedimento di gara, anche per l’eventuale tutela in giudizio, o per studi di settore o fini statistici; - comunicati ad eventuali soggetti esterni, facenti parte delle Commissioni di aggiudicazione e di collaudo che verranno di volta in volta costituite; - comunicati, ricorrendone le condizioni, al Ministero dell’Economia e delle Finanze o ad altra Pubblica Amministrazione, alla Agenzia per l’Italia Digitale, relativamente ai dati forniti dal concorrente aggiudicatario; - comunicati ad altri concorrenti che facciano richiesta di accesso ai documenti di gara nei limiti consentiti ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241; - comunicati all’Autorità Nazionale Anticorruzione, in osservanza a quanto previsto dalla Determinazione AVCP n. 1 del 10/01/2008. Il nominativo dei concorrenti aggiudicatari della gara ed il prezzo di aggiudicazione dell’appalto, potranno essere diffusi tramite i siti internet della CRC RAS. Inoltre, le informazioni e i dati inerenti la partecipazione del Concorrente all’iniziativa di gara, nei limiti e in applicazione dei principi e delle disposizioni in materia di dati pubblici e riutilizzo delle informazioni del settore pubblico (D.lgs. 36/2006 e artt. 52 e 68, comma 3, del D.lgs. 82/2005 e s.m.i.), potranno essere messi a disposizione di altre pubbliche amministrazioni, persone fisiche e giuridiche, anche come dati di tipo aperto. Oltre a quanto sopra, in adempimento agli obblighi di legge che impongono la trasparenza amministrativa (art. 1, comma 16, lett. b, e comma 32 L. 190/2012; art. 35 D.lgs. n. 33/2012; nonché art. 29 Dlgs. n. 50/2016), il concorrente/contraente prende atto ed acconsente a che i dati e la documentazione che la legge impone di pubblicare, siano pubblicati e diffusi, ricorrendone le condizioni, tramite i siti internet della CRC RAS. I dati potrebbero essere trasferiti ad un’organizzazione internazionale, in adempimento di obblighi di legge.

  • Anticipazione del pagamento di taluni materiali 1. Non è prevista l’anticipazione del pagamento sui materiali o su parte di essi.

  • Valutazione I criteri di valutazione della Commissione sono determinati, ai fini della valutazione globale, espressa in centesimi, come appresso indicato: Titoli fino a 60 punti per documentata attività scientifica come previsto dalle procedure per la determinazione della condizione di ricercatore attivo di Ateneo; sono escluse tesi di laurea e di dottorato; fino a 10 punti per altri titoli (master universitari di secondo livello, corsi di perfezionamento post-laurea conseguiti sia in Italia che all’estero, frequenza di scuole di alta formazione, organizzazione di incontri scientifici, periodi trascorsi presso istituzioni scientifiche italiane e straniere).

  • Risoluzione per inadempimento L’ISMEA si riserva il diritto di risolvere il contratto nel caso in cui l’ammontare complessivo delle penali superi il 10% del valore dello stesso, ovvero nel caso di gravi inadempienze agli obblighi contrattuali da parte dell’Appaltatore. In tal caso l’ISMEA ha la facoltà di incamerare la cauzione definitiva, nonché di procedere all’esecuzione in danno dell’Appaltatore. Resta salvo il diritto al risarcimento dell’eventuale maggior danno. In ogni caso si conviene che l’ISMEA, senza bisogno di assegnare previamente alcun termine per l’adempimento, potrà risolvere di diritto il presente contratto ai sensi dell’art. 1456 c.c., previa dichiarazione da comunicarsi all’Appaltatore con PEC., nei seguenti casi: a. mancata reintegrazione della cauzione eventualmente escusse, entro il termine di dieci giorni lavorativi dal ricevimento della relativa richiesta da parte dell’ISMEA; b. giusta causa; c. ragioni di pubblico interesse, debitamente motivate; d. interruzione della effettuazione del servizio/fornitura; e. inosservanza delle disposizioni di legge, di regolamenti e degli obblighi previsti dal presente contratto; f. grave inadempimento o frode dell’impresa; g. perdita, in capo al soggetto affidatario, dei requisiti soggettivi ed oggettivi, che, a giudizio dell’Ismea, ovvero per disposizioni legislative, non consentano la prosecuzione o il regolare svolgimento dell’appalto; h. inadempimento agli obblighi in materia di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’articolo 3, Legge 13 agosto 2010, n. 136 e s.m.i. L’Ismea potrà altresì procedere alla risoluzione del contratto in tutti i casi previsti dal codice civile e dal codice dei contratti pubblici. Costituisce causa di risoluzione di diritto, la fattispecie prevista dall’art. 108, comma 4, del Codice (mancato rispetto dei termini di adempimento per negligenza dell’Appaltatore). In caso di risoluzione del contratto, l’Appaltatore si impegnerà a fornire all’ISMEA tutta la documentazione tecnica e i dati necessari al fine di provvedere direttamente o tramite terzi all’esecuzione dello stesso. L'appaltatore ha diritto soltanto al pagamento delle prestazioni relative ai servizi regolarmente eseguiti, decurtato degli oneri aggiuntivi derivanti dallo scioglimento del contratto. Ai sensi dell’art. 110 del Codice l’ISMEA interpella progressivamente i soggetti che hanno partecipato all'originaria procedura di gara, risultanti dalla relativa graduatoria, al fine di stipulare un nuovo contratto per il completamento dell’esecuzione del contratto. L'affidamento avviene alle medesime condizioni già proposte dall'originario aggiudicatario in sede in offerta. Si procederà all’interpello a partire dal soggetto che ha formulato la prima migliore offerta fino al quinto migliore offerente, escluso l’originario aggiudicatario.

  • Informazioni Sullimpresa Di Assicurazione (più avanti anche “Net Insurance S.p.A.” o “Assicuratore”)

  • METODO DI ATTRIBUZIONE DEL COEFFICIENTE PER IL CALCOLO DEL PUNTEGGIO DELL’OFFERTA TECNICA L’attribuzione dei punteggi per i criteri di natura qualitativa avverrà, da parte di ciascun commissario di gara, facendo ricorso al sistema del confronto a coppie tra le offerte presentate. Il confronto avviene sulla base delle preferenze accordate da ciascun commissario a ciascuna offerta in confronto con tutti le altre. Ciascun commissario confronta l’offerta di ciascun concorrente indicando quale offerta preferisce e il relativo grado di preferenza, variabile da 1 a 6 e precisamente: 1=nessuna preferenza; 2= preferenza minima; 3=preferenza piccola; 4= preferenza media; 5= preferenza grande; 6= preferenza massima; Viene costruita una matrice con un numero di righe e un numero di colonne pari al numero dei concorrenti meno uno nel quale le lettere individuano i singoli concorrenti: in ciascuna casella viene collocata la lettera corrispondente all’elemento che è stato preferito con il relativo grado di preferenza e, in caso di parità, vengono collocate nella casella le lettere dei due elementi in confronto, assegnando un punto ad entrambe. Al termine del confronto a coppie, per ogni subcriterio, si procederà alla somma dei coefficienti attribuiti dai singoli commissari; tale somma verrà riparametrata, attribuendo uno al concorrente che ha ottenuto il valore più alto e agli altri concorrenti un valore conseguentemente proporzionale al maggiore. Qualora nessuno dei partecipanti ottenga il massimo dei punteggi previsti dai singoli criteri di valutazione (Criterio A max punti 25 – Criterio B max punti 50) saranno riparametrati anche quest’ultimi. Il totale del punteggio afferente l’offerta qualitativa verrà arrotondato alla seconda cifra decimale, seguendo lo schema di arrotondamento per difetto se la terza cifra decimale dopo la virgola è minore o uguale a 4, per eccesso se la terza cifra decimale dopo la virgola è maggiore o uguale a 5. All’interno del portale SATER sarà attribuito solamente il punteggio totale dell’offerta qualitativa. I punteggi relativi ai criteri e subcriteri saranno riportati dettagliatamente nel verbale della commissione giudicatrice. Il metodo del confronto a coppie verrà utilizzato solo in presenza di almeno tre offerte da valutare. Nel caso in cui non si raggiungesse tale numero l’attribuzione dei punteggi per i criteri di natura quantitativa da parte di ogni singolo commissario avverrà attraverso il calcolo della media dei coefficienti variabili tra zero e uno attribuito discrezionalmente dai singoli commissari. Si precisa che i coefficienti attraverso i quali si procederà all’individuazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa sono i seguenti: Giudizio sintetico Valutazione coefficiente Descrizione Ottimo 1,00 L'elemento oggetto di valutazione è trattato in misura pienamente esauriente dal punto di vista tecnico e funzionale. La soluzione risponde pienamente a quanto richiesto. Buono 0,75 L'elemento oggetto di valutazione è trattato in misura esauriente dal punto di vista tecnico e funzionale. La soluzione risponde in maniera soddisfacente a quanto richiesto.