Common use of OGGETTO DELL’AFFIDAMENTO Clause in Contracts

OGGETTO DELL’AFFIDAMENTO. Il Comune di Napoli e l’Azienda Sanitaria Locale Napoli 1 Centro hanno portato avanti nel corso degli anni delle sperimentazioni significative nel campo dell'integrazione tra interventi sociali e sanitari. I due Enti già dal 2003 hanno intrapreso un graduale e complessivo percorso che ha consentito l'organizzazione di un sistema organico per l’accesso, la valutazione e l’erogazione delle prestazioni sociosanitarie a compartecipazione della spesa. Successivamente, con l’entrata in vigore della Delibera di Giunta della Regione Campania n.50/2012, sono state definite in maniera organica le prestazioni, le modalità di accesso e valutazione e le quote di compartecipazione alla spesa in riferimento a tutte le prestazioni sociosanitarie comprese nei L.E.A. Livelli Essenziali Assistenziali previsti nel Titolo V della Costituzione Italiana, sia nel livello domiciliare (A.D.I. – Assistenza Domiciliare Integrata) che in quello residenziale (R.S.A. – Residenze Sanitarie Assistenziali per persone disabili e per persone anziane, Comunità Alloggio per persone con disagio psichico) e semiresidenziale (Centri Diurni per disabili e per anziani). Il Comune di Napoli e la A.S.L. Napoli 1 Centro da allora hanno gradualmente ridefinito il proprio modello organizzativo integrato, a partire dalle sperimentazioni già realizzate, modello formalizzato mediante la sottoscrizione tra i due Enti di Accordi di Programma coi quali si è approvata la programmazione sociosanitaria dei Piani Sociali di Zona triennali e si è definito il modello organizzativo e di funzionamento degli organismi integrati individuati nelle P.U.A.T. (Porte Unitarie di Accesso Territoriali, di seguito P.U.A.T.) e nelle U.V.I. (Unità di Valutazione Integrata, di seguito U.V.I.) istituite per ciascun livello territoriale. L’Ambito sociale e sanitario del Comune di Napoli, infatti, è suddiviso in 10 Municipalità cittadine corrispondenti alla competenza terrritoriale dei 10 Distretti Sanitari della A.S.L. Napoli 1 Centro (D.S. 24-33). In tale contesto, dunque, il servizio P.U.A.T. si articola in 10 punti di accesso, uno per ogni municipalità/distretto, come precisato nello schema al successivo paragrafo 7. Essi rappresentano il punto di raccolta in back office di tutte le proposte di accesso al sistema integrato sociosanitario, ed il conseguente punto di raccordo funzionale tra i diversi soggetti componenti la rete del sistema integrato delle prestazioni sociosanitarie; quest’ultimo aspetto si concretizza anzitutto nella calendarizzazione e nel segretariato delle U.V.I., attività svolte in ciascun punto di accesso P.U.A.T. Il Servizio P.U.A.T. è dunque l’anello operativo strategico per il recepimento unitario della domanda dei flussi di servizi sociosanitari integrati di natura domiciliare, residenziale e semiresidenziale, al fine di rendere possibile la valutazione multidimensionale e multidisciplinare dei casi di persone con bisogni complessi nell’area della disabilità, della non autosufficienza e della cronicità, del disagio psichico, realizzata dagli operatori presposti nelle U.V.I., una per ogni punto di accesso P.U.A.T. In quanto interfaccia tra le molteplici unità periferiche cittadine coinvolte nel processo, il Punto d'accesso territoriale si attiva con la segnalazione proveniente dalla cosiddetta “rete formale” attraverso una Proposta d'accesso che rappresenta l'inizio formale del procedimento amministrativo. L'U.V.I. è l'organismo cui compete la valutazione multidimensionale del bisogno, funzione svolta mediante un'equipe multi-professionale con competenze multidisciplinari, in grado di leggere le esigenze degli utenti con bisogni sanitari e sociali complessi e che non è possibile scindere. La valutazione multidimensionale rappresenta l'adempimento prioritario e obbligato ai fini della definizione del progetto sociosanitario individualizzato e della presa in carico integrata del cittadino. L'U.V.I. è composta dai vari soggetti previsti dalla normativa vigente e svolge i seguenti compiti: effettua la valutazione multidimensionale delle condizioni sociali, sanitarie e di autosufficienza dell'utente e dei bisogni assistenziali dello stesso e del nucleo familiare, avvalendosi di strumenti di valutazione standardizzati e scientificamente validati, sì da rendere il più possibile omogenei e confrontabili i risultati; verifica la presenza delle condizioni di eleggibilità; elabora il progetto sociosanitario individualizzato (denominato P.A.I.), che deve essere condiviso con l'utente e con il nucleo familiare e/o tutori/amministratori di sostegno e debitamente sottoscritto; verifica ed aggiorna l'andamento del progetto personalizzato; procede alla dimissione concordata su proposta dei referenti dell'equipe integrata. La natura processuale complessa dei percorsi d’accesso e valutazione (multisettoriale e multiprofessionale e che, in quanto così caratterizzata, sempre necessita di un processo di costante integrazione tra tutti gli stakeholder a vario titolo coinvolti), rende necessario che in ciascuna delle fasi procedurali ogni punto di accesso P.U.A.T. svolga funzioni di collettore cui convogliare ogni richiesta d'intervento, al fine di consentire l’attuazione di percorsi assistenziali quanto più unitari ed integrati. La complessità del contesto territoriale cittadino, la natura sistemica della rete delle prestazioni sociosanitarie (nonché di quelle specifiche sociali e sanitarie), la necessità di pervenire ad una effettiva integrazione di percorsi multisettoriali, multi-professionali e multidisciplinari per realizzare l’obiettivo generale di costruire risposte adeguate ai bisogni complessi dei cittadini negli ambiti sociosanitari della disabilità, della non autosufficienza e cronicità, del disagio psichico, sono tutti elementi che concorrono a rendere opportuno che il servizio P.U.A.T. sia oggetto di una gestione unitaria e complessiva delle azioni da realizzarsi. Si devono, infatti, garantire presupposti di omogeneità, di qualità professionale, di stretto collegamento e di condivisione dei percorsi tra i diversi elementi e soggetti del processo di lavoro e del modello organizzativo complesso. Solo tali presupposti consentiranno di pervenire ad una possibilità concreta di integrazione sociosanitaria. Tutti questi elementi rendono necessaria la previsione in appalto di un unico Lotto territoriale. Allo stesso tempo non è possibile pervenire ex ante alla definizione esatta ed alla consistenza numerica precisa del volume di casi effettivi che saranno oggetto di accesso e valutazione e che risulteranno eleggibili alla rete sistemica delle prestazioni sociosanitarie (anche se i principali trend attuali dello sviluppo sociale, tra cui la tendenza generale all’invecchiamento della popolazione, fanno certamente prevedere un aumento generale delle necessità soprattutto per l’ambito della cronicità e della non autosufficienza, ma anche in quello del disagio psichico) e di conseguenza delle effettive attività e delle conseguenti risorse che saranno necessarie per rispondere in maniera adeguata ai bisogni della cittadinanza, attività le quali potranno essere compiutamente misurate, definite ed elaborate solo in corso d’opera ed a seguito di attenta analisi. L’Amministazione Comunale intende pertanto selezionare, ai sensi del D. Lgs. 50 del 18/04/2016 e ss.mm.ii, di seguito “Codice degli Appalti”, un operatore economico con il quale concludere un Accordo Quadro di cui all’art. 54 comma 3 del D. Lgs. 50/2016, da aggiudicare secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. La finalità generale dell’appalto è garantire l’affidamento del servizio “Porte Unitarie di Accesso Territoriali” per il recepimento unitario della domanda e per consentire la valutazione dei servizi sociosanitari di natura domiciliare e dei servizi sociosanitari residenziali e semiresidenziali a gestione integrata e compartecipata nel periodo 2020-2023. Successivamente alla stipula dell'Accordo Quadro saranno sottoscritti singoli contratti applicativi sulla base dei flussi di utenza registrati e delle risorse disponibili. La presente selezione è articolata in un lotto unico come di seguito indicato: UNICO Porte Unitarie d'Accesso Territoriale CIG 8516900039

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OGGETTO DELL’AFFIDAMENTO. Il Comune di Napoli L’Amministrazione Comunale intende ricercare associazioni che vogliano offrirsi per ricevere in affidamento l’area denominata “Bastione degli Infetti” , sita in via Torre del Vescovo e l’Azienda Sanitaria Locale Napoli 1 Centro hanno portato avanti nel corso degli anni delle sperimentazioni significative nel campo dell'integrazione tra interventi sociali e sanitari. I due Enti già dal 2003 hanno intrapreso un graduale e complessivo percorso che ha consentito l'organizzazione di un sistema organico per l’accesso, la valutazione e l’erogazione delle prestazioni sociosanitarie a compartecipazione della spesa. Successivamente, con l’entrata in vigore della Delibera di Giunta della Regione Campania n.50/2012, sono state definite in maniera organica le prestazioni, le modalità di accesso e valutazione e le quote di compartecipazione alla spesa in riferimento a tutte le prestazioni sociosanitarie comprese nei L.E.A. Livelli Essenziali Assistenziali previsti nel Titolo V della Costituzione Italiana, sia nel livello domiciliare (A.D.I. – Assistenza Domiciliare Integrata) che in quello residenziale (R.S.A. – Residenze Sanitarie Assistenziali per persone disabili e per persone anziane, Comunità Alloggio per persone con disagio psichico) e semiresidenziale (Centri Diurni per disabili e per anziani). Il Comune di Napoli e la A.S.L. Napoli 1 Centro da allora hanno gradualmente ridefinito il proprio modello organizzativo integrato, a partire dalle sperimentazioni già realizzate, modello formalizzato mediante la sottoscrizione tra i due Enti di Accordi di Programma coi quali si è approvata la programmazione sociosanitaria dei Piani Sociali di Zona triennali e si è definito il modello organizzativo e di funzionamento degli organismi integrati individuati nelle P.U.A.T. (Porte Unitarie di Accesso Territoriali, di seguito P.U.A.T.) e nelle U.V.I. (Unità di Valutazione Integrata, di seguito U.V.I.) istituite per ciascun livello territoriale. L’Ambito sociale e sanitario ricadente nella 1^ Circoscrizione del Comune di NapoliCatania, infattidove poter svolgere attività culturali, è suddiviso manifestazioni ludico-ricreative finalizzate alla diffusione della cultura per la valorizzazione e la difesa del territorio. L’associazione affidataria dovrà eseguire la manutenzione ordinaria del verde e la pulizia dell’intero sito per tutta la durata dell’affidamento; dovrà garantire l’apertura e la chiusura ad orari stabiliti in 10 Municipalità cittadine corrispondenti alla competenza terrritoriale accordo con l’amministrazione; dovrà proporre un programma di vitalizzazione e promozione del sito rivolto sia agli utenti locali che ai turisti. L’area di cui trattasi dovrà mantenere la funzione di spazio pubblico garantendone l’apertura e la chiusura compatibilmente con gli orari dei 10 Distretti Sanitari della A.S.L. Napoli 1 Centro (D.S. 24-33)siti/giardini pubblici. In tale contesto, dunque, il servizio P.U.A.T. si articola in 10 punti di accesso, uno per ogni municipalità/distrettoL’associazione affidataria, come precisato nello schema al successivo paragrafo 7previsto da apposita convenzione, dovrà altresì garantire l’accesso alla proprietà IPAB dietro semplice comunicazione. Essi rappresentano il punto di raccolta in back office di tutte le proposte Le chiavi di accesso al sistema integrato sociosanitariosito dovranno essere detenute dai competenti uffici del Servizio Tutela e Gestione del Verde Pubblico Giardino Bellini e Parchi della Direzione Politiche per l’Ambiente il Verde e l’Energia Gestione Autoparco Comune di Catania, ed il conseguente punto di raccordo funzionale tra i diversi soggetti componenti la rete del sistema integrato delle prestazioni sociosanitarie; quest’ultimo aspetto si concretizza anzitutto nella calendarizzazione e nel segretariato delle U.V.I., attività svolte in ciascun punto di accesso P.U.A.T. Il Servizio P.U.A.T. è dunque l’anello operativo strategico per il recepimento unitario della domanda dei flussi di servizi sociosanitari integrati di natura domiciliare, residenziale e semiresidenziale, al fine di rendere possibile la valutazione multidimensionale e multidisciplinare dei casi di persone con bisogni complessi nell’area della disabilità, della non autosufficienza e della cronicità, del disagio psichico, realizzata dagli operatori presposti nelle U.V.I., una per ogni punto di accesso P.U.A.T. In quanto interfaccia tra le molteplici unità periferiche cittadine coinvolte nel processo, il Punto d'accesso territoriale si attiva con la segnalazione proveniente dalla cosiddetta “rete formale” attraverso una Proposta d'accesso che rappresenta l'inizio formale del procedimento amministrativo. L'U.V.I. è l'organismo cui compete la valutazione multidimensionale del bisogno, funzione svolta mediante un'equipe multi-professionale con competenze multidisciplinari, in grado di leggere le esigenze degli utenti con bisogni sanitari e sociali complessi e che non è possibile scindere. La valutazione multidimensionale rappresenta l'adempimento prioritario e obbligato ai fini della definizione del progetto sociosanitario individualizzato e della presa in carico integrata del cittadino. L'U.V.I. è composta dai vari soggetti previsti dalla normativa vigente e svolge i seguenti compiti: effettua la valutazione multidimensionale delle condizioni sociali, sanitarie e di autosufficienza dell'utente e dei bisogni assistenziali dello stesso e del nucleo familiare, avvalendosi di strumenti di valutazione standardizzati e scientificamente validati, sì da rendere il più possibile omogenei e confrontabili i risultati; verifica la presenza delle condizioni di eleggibilità; elabora il progetto sociosanitario individualizzato (denominato P.A.I.), che deve essere condiviso con l'utente e con il nucleo familiare e/o tutori/amministratori di sostegno e debitamente sottoscritto; verifica ed aggiorna l'andamento del progetto personalizzato; procede alla dimissione concordata su proposta dei referenti dell'equipe integrata. La natura processuale complessa dei percorsi d’accesso e valutazione (multisettoriale e multiprofessionale e che, in quanto così caratterizzata, sempre necessita di un processo di costante integrazione tra tutti gli stakeholder a vario titolo coinvolti), rende necessario che in ciascuna delle fasi procedurali ogni punto di accesso P.U.A.T. svolga funzioni di collettore cui convogliare ogni richiesta d'intervento, al fine di consentire l’attuazione di percorsi assistenziali quanto più unitari ed integrati. La complessità del contesto territoriale cittadino, la natura sistemica della rete delle prestazioni sociosanitarie (nonché di quelle specifiche sociali e sanitarie), la necessità di pervenire ad una effettiva integrazione di percorsi multisettoriali, multi-professionali e multidisciplinari per realizzare l’obiettivo generale di costruire risposte adeguate ai bisogni complessi dei cittadini negli ambiti sociosanitari della disabilità, della non autosufficienza e cronicità, del disagio psichico, sono tutti elementi che concorrono a rendere opportuno che il servizio P.U.A.T. sia oggetto di una gestione unitaria e complessiva delle azioni da realizzarsi. Si devono, infatti, garantire presupposti di omogeneità, di qualità professionale, di stretto collegamento e di condivisione dei percorsi tra i diversi elementi e soggetti del processo di lavoro e del modello organizzativo complesso. Solo tali presupposti consentiranno di pervenire ad una possibilità concreta di integrazione sociosanitaria. Tutti questi elementi rendono necessaria la previsione in appalto di un unico Lotto territoriale. Allo stesso tempo non è possibile pervenire ex ante alla definizione esatta ed alla consistenza numerica precisa del volume di casi effettivi che saranno oggetto di accesso e valutazione e che risulteranno eleggibili alla rete sistemica delle prestazioni sociosanitarie (anche se i principali trend attuali dello sviluppo sociale, tra cui la tendenza generale all’invecchiamento della popolazione, fanno certamente prevedere un aumento generale delle necessità soprattutto per l’ambito della cronicità e della non autosufficienza, ma anche in quello del disagio psichico) e di conseguenza delle effettive attività e delle conseguenti risorse che saranno necessarie per rispondere in maniera adeguata ai bisogni della cittadinanza, attività le quali potranno essere compiutamente misurate, definite ed elaborate solo in corso d’opera ed a seguito di attenta analisi. L’Amministazione Comunale intende pertanto selezionare, ai sensi del D. Lgs. 50 del 18/04/2016 e ss.mm.ii, di seguito “Codice degli Appaltil’I.P.A.B “ Xxxxxxxx Xxxxx”, un operatore economico con il quale concludere un Accordo Quadro di cui all’art. 54 comma 3 proprietaria del D. Lgs. 50/2016, da aggiudicare secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. La finalità generale dell’appalto è garantire l’affidamento del servizio complesso monumentale Porte Unitarie di Accesso TerritorialiBastione degli Infettiper il recepimento unitario della domanda e per consentire la valutazione dei servizi sociosanitari di natura domiciliare e dei servizi sociosanitari residenziali e semiresidenziali a gestione integrata e compartecipata nel periodo 2020-2023. Successivamente alla stipula dell'Accordo Quadro saranno sottoscritti singoli contratti applicativi sulla base dei flussi di utenza registrati e delle risorse disponibili. La presente selezione è articolata in un lotto unico come di seguito indicato: UNICO Porte Unitarie d'Accesso Territoriale CIG 8516900039dall’associazione affidataria.

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OGGETTO DELL’AFFIDAMENTO. Il Comune Costituisce oggetto dell’appalto il servizio di Napoli e l’Azienda Sanitaria Locale Napoli 1 Centro hanno portato avanti nel corso degli anni delle sperimentazioni significative nel campo dell'integrazione tra interventi sociali e sanitari. I due Enti già dal 2003 hanno intrapreso un graduale e complessivo percorso che ha consentito l'organizzazione di un sistema organico per l’accesso, la valutazione e l’erogazione delle prestazioni sociosanitarie a compartecipazione della spesa. Successivamentetrasporto scolastico, con l’entrata in vigore della Delibera utilizzo di Giunta della Regione Campania n.50/2012n. 1 scuolabus di proprietà comunale, sono state definite in maniera organica le prestazioni, le modalità di accesso degli alunni frequentanti la scuola dell'infanzia e valutazione e le quote di compartecipazione alla spesa in riferimento a tutte le prestazioni sociosanitarie comprese nei L.E.A. Livelli Essenziali Assistenziali previsti nel Titolo V della Costituzione Italiana, sia nel livello domiciliare (A.D.I. – Assistenza Domiciliare Integrata) che in quello residenziale (R.S.A. – Residenze Sanitarie Assistenziali per persone disabili e per persone anziane, Comunità Alloggio per persone con disagio psichico) e semiresidenziale (Centri Diurni per disabili e per anziani). Il Comune di Napoli e la A.S.L. Napoli 1 Centro da allora hanno gradualmente ridefinito il proprio modello organizzativo integrato, a partire dalle sperimentazioni già realizzate, modello formalizzato mediante la sottoscrizione tra i due Enti di Accordi di Programma coi quali si è approvata la programmazione sociosanitaria dei Piani Sociali di Zona triennali e si è definito il modello organizzativo e di funzionamento degli organismi integrati individuati nelle P.U.A.T. (Porte Unitarie di Accesso Territoriali, di seguito P.U.A.T.) e nelle U.V.I. (Unità di Valutazione Integrata, di seguito U.V.I.) istituite per ciascun livello territoriale. L’Ambito sociale e sanitario primaria del Comune di Napoli, infatti, è suddiviso in 10 Municipalità cittadine corrispondenti alla competenza terrritoriale dei 10 Distretti Sanitari della A.S.L. Napoli 1 Centro (D.S. 24-33). In tale contesto, dunque, il servizio P.U.A.T. si articola in 10 Guardialfiera nei percorsi dai rispettivi punti di accessoraccolta – individuati di concerto dall’Amministrazione Comunale e dall’appaltatore, uno per ogni municipalità/distrettouna volta concluse le procedure di iscrizione al servizio da parte degli utenti – alla sede scolastica e viceversa. L’affidamento è regolato dalle norme di codice civile oltre che dalle norme del presente Capitolato Speciale e dal D.Lgs. n. 50/2016. E', come precisato nello schema al successivo paragrafo 7inoltre, regolato dalla normativa specifica di settore quale in particolare: D.Lgs. Essi rappresentano il punto di raccolta 22 dicembre 2000, n. 395 e regolamento attuativo D.M. 161 del 28.04.2055 (in back office di tutte le proposte materia di accesso al sistema alla professione di trasportatore di viaggiatori su strada); D.Lgs 30 aprile 1992, n. 285 e successive modifiche e integrazioni (Codice della strada) e relativo regolamento di esecuzione e attuazione D.P.R. 495/1992 e s.m.i.; Legge 11 agosto 2003, n. 218 (Disciplina dell’attività di trasporto viaggiatori effettuato mediante noleggio di autobus con conducente); D.M. 18 aprile 1977 (Caratteristiche costruttive degli autobus) integrato sociosanitario, ed il conseguente punto con successivo D.M. 13.01.2004 e D.M. 01.04.2010; D.M. 20 dicembre 1991 n. 448 per l’accesso alla professione di raccordo funzionale tra i diversi soggetti componenti la rete trasportatori di viaggiatori su strada; D.M. 31 gennaio 1997 (Nuove disposizioni in materia di trasporto scolastico) e successiva circolare del sistema integrato delle prestazioni sociosanitarie; quest’ultimo aspetto si concretizza anzitutto nella calendarizzazione e nel segretariato delle U.V.I., attività svolte in ciascun punto di accesso P.U.A.T. Il Servizio P.U.A.T. è dunque l’anello operativo strategico per il recepimento unitario della domanda Ministero dei flussi di servizi sociosanitari integrati di natura domiciliare, residenziale e semiresidenziale, al fine di rendere possibile la valutazione multidimensionale e multidisciplinare dei casi di persone con bisogni complessi nell’area della disabilità, della non autosufficienza Trasporti e della cronicità, Navigazione n. 23 del disagio psichico, realizzata dagli operatori presposti nelle U.V.I., una per ogni punto di accesso P.U.A.T. In quanto interfaccia tra le molteplici unità periferiche cittadine coinvolte nel processo, il Punto d'accesso territoriale si attiva con la segnalazione proveniente dalla cosiddetta “rete formale” attraverso una Proposta d'accesso che rappresenta l'inizio formale del procedimento amministrativo. L'U.V.I. è l'organismo cui compete la valutazione multidimensionale del bisogno, funzione svolta mediante un'equipe multi-professionale con competenze multidisciplinari, in grado di leggere le esigenze degli utenti con bisogni sanitari e sociali complessi e che non è possibile scindere11 marzo 1997. La valutazione multidimensionale rappresenta l'adempimento prioritario e obbligato ai fini della definizione del progetto sociosanitario individualizzato e della presa in carico integrata del cittadino. L'U.V.I. è composta dai vari soggetti previsti dalla Ditta aggiudicataria sarà tenuta ad osservare la normativa vigente del settore, compresi i provvedimenti adottati ed entrati in vigore in data successiva a quella dell’affidamento del servizio. Il servizio di trasporto scolastico è da considerarsi ad ogni effetto “servizio pubblico” e svolge i seguenti compiti: effettua la valutazione multidimensionale delle condizioni sociali, sanitarie e di autosufficienza dell'utente e dei bisogni assistenziali dello stesso e del nucleo familiare, avvalendosi di strumenti di valutazione standardizzati e scientificamente validati, sì da rendere il più possibile omogenei e confrontabili i risultati; verifica la presenza delle condizioni di eleggibilità; elabora il progetto sociosanitario individualizzato (denominato P.A.I.), che per nessun motivo deve essere condiviso con l'utente e con il nucleo familiare e/sospeso, interrotto o tutori/amministratori di sostegno e debitamente sottoscritto; verifica ed aggiorna l'andamento abbandonato. Nello svolgimento del progetto personalizzato; procede alla dimissione concordata su proposta dei referenti dell'equipe integrata. La natura processuale complessa dei percorsi d’accesso e valutazione (multisettoriale e multiprofessionale e cheservizio, in quanto così caratterizzata, sempre necessita di un processo di costante integrazione tra tutti gli stakeholder a vario titolo coinvolti), rende necessario che in ciascuna delle fasi procedurali ogni punto di accesso P.U.A.T. svolga funzioni di collettore cui convogliare ogni richiesta d'intervento, al fine di consentire l’attuazione di percorsi assistenziali quanto più unitari ed integrati. La complessità del contesto territoriale cittadinopertanto, la natura sistemica della rete delle prestazioni sociosanitarie (nonché di quelle specifiche sociali e sanitarie), la necessità di pervenire ad una effettiva integrazione di percorsi multisettoriali, multi-professionali e multidisciplinari per realizzare l’obiettivo generale di costruire risposte adeguate ai bisogni complessi Ditta affidataria è tenuta al rispetto dei cittadini negli ambiti sociosanitari della disabilità, della non autosufficienza e cronicità, del disagio psichico, sono tutti elementi che concorrono a rendere opportuno che il servizio P.U.A.T. sia oggetto di una gestione unitaria e complessiva delle azioni da realizzarsi. Si devono, infatti, garantire presupposti di omogeneità, di qualità professionale, di stretto collegamento e di condivisione dei percorsi tra i diversi elementi e soggetti del processo di lavoro e del modello organizzativo complesso. Solo tali presupposti consentiranno di pervenire ad una possibilità concreta di integrazione sociosanitaria. Tutti questi elementi rendono necessaria la previsione in appalto di un unico Lotto territoriale. Allo stesso tempo non è possibile pervenire ex ante alla definizione esatta ed alla consistenza numerica precisa del volume di casi effettivi che saranno oggetto di accesso e valutazione e che risulteranno eleggibili alla rete sistemica delle prestazioni sociosanitarie (anche se i principali trend attuali dello sviluppo sociale, tra cui la tendenza generale all’invecchiamento della popolazione, fanno certamente prevedere un aumento generale delle necessità soprattutto per l’ambito della cronicità e della non autosufficienza, ma anche in quello del disagio psichico) e di conseguenza delle effettive attività e delle conseguenti risorse che saranno necessarie per rispondere in maniera adeguata ai bisogni della cittadinanza, attività le quali potranno essere compiutamente misurate, definite ed elaborate solo in corso d’opera ed a seguito di attenta analisi. L’Amministazione Comunale intende pertanto selezionare, ai sensi del D. Lgs. 50 del 18/04/2016 e ss.mm.ii, di seguito principi contenuti nel D.P.C.M. 27 gennaio 1994 Codice degli Appalti”, un operatore economico con il quale concludere un Accordo Quadro di cui all’art. 54 comma 3 del D. Lgs. 50/2016, da aggiudicare secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. La finalità generale dell’appalto è garantire l’affidamento del servizio “Porte Unitarie di Accesso Territoriali” per il recepimento unitario della domanda e per consentire la valutazione Principi sull’erogazione dei servizi sociosanitari di natura domiciliare e dei servizi sociosanitari residenziali e semiresidenziali a gestione integrata e compartecipata nel periodo 2020-2023. Successivamente alla stipula dell'Accordo Quadro saranno sottoscritti singoli contratti applicativi sulla base dei flussi di utenza registrati e delle risorse disponibili. La presente selezione è articolata in un lotto unico come di seguito indicato: UNICO Porte Unitarie d'Accesso Territoriale CIG 8516900039pubblici”.

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