Politiche di bilancio Clausole campione

Politiche di bilancio. Nel complesso, l’area delle Politiche di bi- lancio conferma la natura profonda della contrattazione sociale e il suo legame con la negoziazione intorno ai bilanci di previsio- ne dei comuni (dal 79,2% del 2011 al 82,9% del 2012).Neldettaglio, tuttavia, va evidenziato come per il 2012 risulti in calo quella quota – seppur sempre minima – di accordi di più ampio respiro, relativi all’in- teromandato amministrativoocomunque intese pluriennali di indirizzo del bilancio locale (dal 2,9% del 2011 al 0,5% del 2012). Naturalmente si tratta di variazioni su numeri assoluti già molto modesti, per cui risulta difficile sostenere la presenza di una tendenza chiara; una conferma o me- no di questa criticità si potrà avere negli ac- cordi stipulati dopo le prossime tornate di elezioni amministrativepreviste per il2014.
Politiche di bilancio. Nel complesso, l’area delle Politiche di bilancio conferma la natura profonda della contrattazione sociale e il suo legame con la negoziazione intorno ai bilanci di previsione dei comuni. Nel dettaglio, tuttavia, va evidenziato che la percentuale di Accordi siglati sotto questa tematica sia passata negli anni più recenti da circa l’80% a circa il 60% degli Accordi. Solo in parte ciò è dovuto all’aumento – assai contenuto – di Accordi su tematiche specifiche o a livelli sovracomunali. Emerge piuttosto una tendenza a concludere Accordi meno ampi e comprensivi delle diverse aree che attengono alle politiche sociali locali, configurando quindi intese mirate a questioni di emergenza o di particolare rilievo (vd. tasse e tributi locali), mentre emerge assai meno un approccio complessivo alla struttura del bilancio per ciò che concerne la spesa sociale e il suo finanziamento. Questo si deve anche alla presa d’atto che i tempi delle intese sui bilanci, anche quando sono nominalmente definite tali nei titoli degli Accordi, si collocano sempre più in là nel corso dell’anno, in periodi nei quali le principali scelte delle amministrazioni sono state già compiute in autonomia rispetto al confronto negoziale. La condizione delle autonomie locali e i processi in atto – Xxxxx Xxxxxxxx (Spi Cgil nazionale) Dopo l’avvio della riforma istituzionale avvenuta con i cosiddetti “provvedimenti Bassanini” la Legge 59 del 1997, il Dlgs. 112 del 1998 e la riforma del Titolo V della Costituzione del 2000 si è avuto un periodo di stallo, per poi avere una nuova accelerazione dal 2009 con la Legge 42 sul federalismo fiscale e i nove decreti attuativi emanati tra il 2010 e 2011. Un ulteriore intervento sull’assetto amministrativo locale è venuto dalla Legge 56 2014, comunemente definita “legge Del Rio” sulle città metropolitane, province unioni e fusioni di comuni. Nel 2015 il governo ha affrontato la riforma del sistema istituzionale e costituzionale (modifica del Senato, sistema elettorale, nuova modifica del Titolo V, abolizione del Cnel). In attuazione della legge sul federalismo fiscale è iniziata dal 2013 la sperimentazione delle nuove modalità di bilancio armonizzato, il nuovo ordinamento contabile investe tutte le amministrazioni pubbliche per quanto concerne regioni ed enti locali sarà adottato integralmente dal 2016. Un primo elemento di riflessione riguarda il permanere di uno stato di instabilità che ha investito il sistema amministrativo locale e le modalità di finanziament...
Politiche di bilancio. Nel complesso, l’area delle Politiche di bi- lancio riflette la natura profonda della con- trattazione sociale e il suo legame con la ne- goziazione intorno ai bilanci di previsione dei comuni. Nel dettaglio, tuttavia, va evi- denziato che la percentuale di accordi sigla- ti sotto questa tematica sia passata negli an- ni più recenti da circa l’80% a circa il 60% de- gli accordi. Solo in parte ciò è dovuto all’au- mento – assai contenuto – di accordi su te- matiche specifiche o a livelli sovracomunali. Emerge piuttosto una tendenza a conclude- re accordi meno ampi e diversificati delle di- verse aree che attengono alle politiche so- ciali locali, configurando quindi intese mira- te a questioni di emergenza o di particolare rilievo (vd. tasse e tributi locali). È assai me- no praticato un approccio complessivo al confronto sulla struttura del bilancio per ciò che concerne la spesa sociale e il suo finan- ziamento. Questo si deve anche alla presa d’atto che i tempi delle intese sui bilanci, an- che quando sono nominalmente definite tali nei titoli degli accordi, si collocano sem- pre più in là nel corso dell’anno, in periodi nei quali le principali scelte delle ammini- strazioni sono state già compiute in autono- mia rispetto al confronto negoziale. Va anche sottolineato che il confronto sui bilanci solo marginalmente si applica ad ac- cordi più ampi, che tengano conto dell’inte- ro mandato amministrativo o che abbiano una cornice pluriennale. E peraltro il con- fronto organico sui consuntivi è altrettanto rarefatto.
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  • Collegio Sindacale Il collegio sindacale dell’Emittente in carica alla Data del Documento di Ammissione è stato nominato dall’assemblea del 10 aprile 2018, e rimarrà in carica per un periodo di tre esercizi sino all’approvazione del bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2020. I componenti del collegio sindacale della Società alla Data del Documento di Ammissione sono indicati nella tabella che segue. Nome e Cognome Carica Data e luogo di nascita Xxxxxxxxxx Xxxxxx Presidente del Collegio Sindacale 3 luglio 0000 - Xxxxx (XX) Xxxxxxxxx Xxxxxx Sindaco effettivo 24 giugno 0000 - Xxxxxxxxxx (XX) Xxxxxx Xxxxxx Sindaco effettivo 18 gennaio 1969 - Xxxxx Xxxxx Xxxxx Sindaco supplente 22 ottobre 0000 - Xxxxxxxxx (XX) Xxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx supplente 7 ottobre 0000 - Xxxxxxxxx (XX) I componenti del collegio sindacale sono domiciliati per la carica presso la sede della Società. Tutti i componenti del collegio sindacale sono in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità richiesti dall’art. 2399 Codice Civile. Si riporta un breve curriculum vitae dei membri del collegio sindacale della Società, dal quale emergono la competenza e l’esperienza maturate in materia di gestione aziendale.

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  • Prestazione lavorativa I rapporti di telelavoro possono essere instaurati ex novo oppure trasformati, rispetto ai rapporti in essere svolti nei locali fisici dell'impresa. Resta inteso che la telelavoratrice o il telelavoratore è in organico presso l’unità produttiva di origine, ovvero, in caso di instaurazione del rapporto ex novo, presso l’unità produttiva indicata nella lettera di assunzione. I rapporti di telelavoro saranno disciplinati secondo i seguenti principi:

  • COSTI DELLA SICUREZZA 1. Le Amministrazioni Contraenti, ai sensi dell’art. 26 del D. Lgs. 81/2008, provvederanno, prima dell’emissione dell’Ordinativo di Fornitura, ad integrare il “Documento di valutazione dei rischi standard da interferenze” allegato ai documenti di gara, riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto. In tale sede le Amministrazioni Contraenti indicheranno i costi relativi alla sicurezza (anche nel caso in cui essi siano pari a zero).