Valutazione della ricerca. Una particolare criticità del sistema sembra essere la scarsa attitudine all’applicazione dei risultati e alla collaborazione con le imprese, che d’altra parte incontrano difficoltà a collegare la propria attività di ricerca con PUBLIC ENGAGEMENT CONSIDERAZIONI FINALI gli input provenienti dai centri di ricerca pubblica. La motivazione di questa scarsa sinergia ha sicuramente origini “storiche” che faticano ad essere superate. Da una parte una certa riluttanza a cercare interlocuzioni da parte della ricerca pubblica nella realtà delle imprese, in ragione di una preclusione, spesso ideologica, e di una resistenza ad adottare nuovi modelli organizzativi e nuovi meccanismi di incentivazione, come invece accade in altri paesi. Dall’altra, dal limitato investimento delle imprese nel loro insieme nelle attività di ricerca e sviluppo e dalle caratteristiche dimensionali, strutturali e settoriali di molte di esse. Le debolezze del sistema generano un’ulteriore conseguenza in materia di capacità di rispondere alle sollecitazioni e alle opportunità che maturano in sede europea. La frammentazione degli attori e dei loro sistemi di relazioni, a partire dalla possibilità di finanziamento e cofinanziamento delle attività, fino alla competenza nel saper gestire programmi e progetti complessi anche negli aspetti amministrativi, rende il sistema della ricerca nazionale un “non sistema” e, come tale, lo espone a difficoltà particolarmente rilevanti anche in materia di RRI. In sintesi, la Governance del sistema della ricerca pubblica, intesa come modalità e strumenti organizzativi e gestionali finalizzati a integrare e coordinare i processi di generazione, diffusione e applicazione della conoscenza, necessita di interventi correttivi per rapportarsi al meglio con il sistema della ricerca europea e per orientare le scelte di utilizzo delle risorse pubbliche e comunitarie verso un piano strategico di innovazione condiviso. Appare evidente che, date la rilevanza del sistema di ricerca pubblica, e le chiare difficoltà strutturali e le limitate capacità innovative che il Paese manifesta, occorre avviare una seria riflessione sugli obiettivi da perseguire, sulle risorse da destinarvi e sulla sua Governance, in cui la valutazione (sia dei progetti nelle fasi di finanziamento ex ante, sia degli esiti dei progetti e della qualità dei prodotti della ricerca a valle del finanziamento) costituisce un tassello importante. Condivisione dei contenuti, riconoscibilità dei processi e dei lor...
Valutazione della ricerca. Le Parti convengono che l’attività di ricerca è oggetto di valutazione annuale e complessiva al termine del presente accordo.
Valutazione della ricerca. La valutazione della qualità della ricerca (VQR), che ha riguardato le università e gli enti, rispecchia le specificità degli EPR? Come collegarla ai finanziamenti premiali?
Valutazione della ricerca. Airaghi X. et al, 1999, Options and limits for assessing the socio-economic impact of European RTD programmes, Report to the European Commission DG XII Evaluation Unit.
Valutazione della ricerca. 42
4.1 La RRI negli scenari e nei contesti valutativi 43
4.2 Il contesto italiano e le sue prospettive 44
Valutazione della ricerca. PUBLIC ENGAGEMENT CONSIDERAZIONI FINALI xxx.xxxx.xx | xxx.xxx.xx Report sulla ricerca e innovazione responsabile > 5
Valutazione della ricerca o sull’impatto di alcune applicazioni (la questione della privacy in relazione alle tecnologie ICT). A fronte di un così variegato panorama di opinioni, ne consegue che non è facile per i policy makers, le aziende e i finanziatori della ricerca definire un percorso che eviti di essere paralizzato nelle azioni e finisca in uno stallo di mediocrità.
Valutazione della ricerca un supporto di assoluto rilievo. D’altra parte l’accesso all’informazione è di per sé necessario ma non sufficiente: è imprescindibile una corretta interpretazione dei dati a cui si ha accesso, cosa non sempre facile per il cittadino comune che ne può risultare anche semplicemente più confuso.
Valutazione della ricerca. Del resto, i giuristi sanno che il massimo titolare del potere di normazione è lo Stato, termine che indica anche il participio passato del verbo essere, proprio perché la norma trae fondamento dall’osservazione dei fenomeni, e non dalla loro previsione. Ciò significa che fenomeni del tutto nuovi non possono trovare nella regolazione di alcun tipo una loro stabile
Valutazione della ricerca. Al di là del rispetto degli aspetti normativi e dei meccanismi di regolamentazione, è bene quindi tenere conto dell’importanza del metodo del Life Cycle Assessment (LCA), la valutazione dell’intero ciclo di vita di un prodotto o di un servizio, secondo le procedure standardizzate a livello PUBLIC ENGAGEMENT