COMUNE DI BOMPORTO
COMUNE DI BOMPORTO
Provincia di Modena
CAPITOLATO SPECIALE PRESTAZIONALE – TECNICO - GESTIONALE
DI CONCESSIONE PER LA COSTRUZIONE DI UN NUOVO NIDO E GESTIONE DEI NIDI D'INFANZIA A BOMPORTO
STRUTTURA DEL CAPITOLATO SPECIALE PRESTAZIONALE - TECNICO E GESTIONALE
Il presente capitolato è articolato in quattro sezioni:
- Presentazione
- Disciplinare Prestazionale Tecnico
- Disciplinare Prestazionale Gestionale
- Disciplinare Giuridico
Nella prima sezione vengono descritti le situazioni di fatto e gli elementi giuridici che hanno portato l’Amministrazione Comunale di Bomporto ad assumere la decisione di procedere alla realizzazione dei servizi nido tramite concessione di costruzione e di gestione.
Nella seconda sezione vengono riportate le linee guida relative alla progettazione definitiva ed esecutiva, nonché le caratteristiche tecniche, strutturali e impiantistiche delle opere da realizzare. In seguito viene descritta la disciplina relativa all’esecuzione dei lavori, con particolare attenzione all’organizzazione dei cantieri, alla direzione dei lavori ed ai tempi di realizzazione.
Nella terza sezione vengono descritte le necessità funzionali della gestione, i servizi e gli standard prestazionali minimi che il Concessionario si impegna a fornire.
Nella quarta sezione vengono definiti gli elementi di diritto e gli obblighi giuridici che le ditte partecipanti al procedimento di selezione devono osservare, oltre a quegli elementi che il Concessionario sarà tenuto ad osservare nel corso di tutta la durata della concessione.
PRIMA SEZIONE
PRESENTAZIONE
Ricordato che:
- ad oggi il Comune di Bomporto ha organizzato il servizio nido d’infanzia tramite erogazione diretta e tramite soggetto privato scelto mediante procedura pubblica, nel rispetto di quanto sancito dall’art. 5 della Legge Regionale n. 1/2000 s.m.i., commi a) e d);
- le richieste di fruizione del servizio sono in costante aumento e non possono essere soddisfatte con l’organizzazione attuale e pertanto il Consiglio comunale ha approvato:
a) la realizzazione di un nuovo asilo di infanzia tramite l’istituto della concessione di costruzione e gestione;
b) la contestuale gestione, da parte del concessionario, del servizio nido comunale esistente, concedendo in uso l’immobile attualmente adibito a tale scopo e con erogazione dei servizi accessori e complementari, quali ad esempio la refezione, i servizi di pulizia e di manutenzione, per la quota residua non gestibile con risorse proprie del Comune.
Tutto ciò ricordato, il presente Capitolato disciplina le modalità di:
- costruzione dell’immobile e della relativa manutenzione;
- manutenzione dell’immobile di proprietà comunale già esistente;
- allestimento degli spazi da destinare all’erogazione dei servizi;
- erogazione dei servizi educativi del nuovo nido in concessione;
- erogazione dei servizi presso il nido comunale “Xxxxx Xxx”, tenuto conto che si tratta di un servizio a completamento / integrazione di quanto svolto dall’Amministrazione Comunale con personale proprio.
OGGETTO DELLA CONCESSIONE
L’affidamento in concessione ha ad oggetto:
1) La realizzazione di un nuovo asilo nido in Bomporto, in area attigua al Nido esistente, sita in Via Tevere – Via Po, comprese le relative opere funzionali e complementari.
L’intervento dovrà essere realizzato sulla base del progetto preliminare approvato dalla Amministrazione con deliberazione di Giunta Comunale n. 22 del 24.02.2010 e n. 34 del 23.03.2010 e posto a base di gara. Progetto che definisce, da un punto di vista tecnico, ingegneristico e architettonico, le caratteristiche maggiormente significative del Nido, prevedendone già i materiali, le tecniche costruttive ed il grado di finitura richiesti, nonché gli standard qualitativi e prestazionali da perseguire con i successivi livelli d’approfondimento progettuale. L’intervento prevede altresì i lavori di adeguamento dell’esistente nido comunale “Xxxxx Xxx”.
2) La gestione funzionale della nuova struttura adibita ad asilo nido e dell’attuale nido comunale “Xxxxx Xxx”, comprensivi della manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché lo sfruttamento economico delle stesse per tutta la durata della concessione, determinata in anni 30.
Tale gestione concerne un servizio educativo e sociale per la prima infanzia e dovrà pertanto essere espletata nel rispetto e secondo le modalità previste dalla normativa nazionale e regionale vigente nonché nel rispetto di quanto disciplinato dal presente capitolato.
La gestione avverrà sulla base dell’analisi economico-finanziaria e della bozza di contratto allegati al capitolato di gara.
Tutti i beni e le superfici realizzate entreranno nel patrimonio del Comune di Bomporto, così come indicato all’articolo 32 del presente capitolato.
Il corrispettivo per il concessionario sarà costituito dalla gestione funzionale ed economica delle opere realizzate e di quella già esistente, con acquisizione dei relativi ricavi per tutta la durata della concessione stessa e dalla corresponsione, da parte del Comune, del relativo contributo finanziario annuo, stabilito in € 79.100,00 oltre ad Iva se e in quanto dovuta, da corrispondere per 29 anni, per il totale di € 2.293.900,00 Euro.
DURATA DELLA CONCESSIONE
La durata della concessione è pari ad anni 30, di cui un massimo di 270 giorni quale tempo preventivato per l’esecuzione dei lavori (giorni decorrenti a partire dalla data di consegna dei lavori ai sensi dell'art. 129 del D.P.R. 554/99), ai quali si aggiungono altri 60 giorni per la richiesta dei pareri di conformità e agibilità dei locali, allacciamenti alle reti di servizio, messa in esercizio degli impianti e certificazione degli stessi, montaggio degli arredi e pulizia finale dei locali; entro l’avvio della struttura è da effettuarsi il relativo collaudo, e anni 29 di gestione effettiva. Il termine finale coincide in ogni caso con quello delle attività dell’anno scolastico 2039/2040 e precisamente con la data del 31 luglio 2040.
L’avvio dell’utilizzo della struttura è previsto per il 1 ottobre 2011.
RIFERIMENTI NORMATIVI DELLA CONCESSIONE
Della concessione:
- art. 3 c. 11 del D.Lgs. 163/2006
- art. 30 del D.Lgs. 163/2006
- art. 142 e seguenti del D.Lgs. 163/2006
- art. 24 comma 1 del Dpr 554/99 dove si definisce la natura del Capitolato Speciale Prestazionale
Della realizzazione e manutenzione degli immobili:
- D.Lgs. 163/2006
- Dpr 554/99
Della gestione:
- Legge Regionale 10 gennaio 2000, n. 1 Norme in materia di servizi educativi per la prima infanzia e succ. mod. apportate dalla Legge Regionale 14 aprile 2004, n. 8: detta i criteri per la realizzazione, la gestione, la qualificazione e il controllo dei servizi educativi per la prima infanzia pubblici e privati.
- Delibera del Consiglio Regionale 28 febbraio 2000, n. 1390 - Direttiva sui requisiti strutturali e organizzativi dei servizi educativi per la prima infanzia in attuazione della L.R. 10 gennaio 2000, n. 1 e succ. mod. apportate dalla Delibera del Consiglio Regionale 25 luglio 2001, n. 227 Direttiva sull’autorizzazione al funzionamento dei servizi educativi per la prima infanzia gestiti da soggetti privati (L.R. 1/ 00): definisce varie tipologie di servizi educativi per la prima infanzia, ne stabilisce le finalità e le caratteristiche e prevede l’emanazione di direttive attuative, in particolare per gli aspetti strutturali e organizzativi, nonché per l’autorizzazione al funzionamento e l'accreditamento.
- Delibera del Consiglio Regionale 20 gennaio 2005, n. 646 - Direttiva sui requisiti strutturali e organizzativi dei servizi educativi per la prima infanzia in attuazione della l. 1/ 00 e l. 8/04: specifica i requisiti minimi strutturali e organizzativi dei servizi per la prima infanzia, in particolare definisce le caratteristiche e le dimensioni minime degli spazi per bambino, il titolo di studio richiesto per l’accesso al ruolo di educatore, il rapporto tra numero di educatori e personale addetto ai servizi generali e numero di bambini iscritti.
- Delibera di Consiglio del Comune di Bomporto n. 19 del 31.03.2008 “Regolamento per la gestione del nido d’infanzia comunale ‘Xxxxx Xxx’ di Bomporto”.
- Delibera di Consiglio del Comune di Bomporto n. 52 del 23.07.2009 “Convenzione tra il comune di Bomporto e i comuni di Xxxxxxxxxxxx Xxxxxx, X. Xxxxxxx sul Xxxxxx, Nonantola, Ravarino, Bastiglia per un progetto intercomunale di qualificazione dei servizi per l'infanzia periodo settembre 2009 - luglio 2014”.
PROCEDURA DI GARA
Procedura ristretta ai sensi dell’art. 144 del D.lgs 12/04/2006, n. 163 con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa di cui all'art. 91 del DPR 554/1999 secondo le modalità di attribuzione dei punteggi in conformità all’allegato B del D.P.R. medesimo, con il metodo aggregativo-compensatore, così come di seguito specificato:
A | VALORE TECNICO | 60 | ||
A1 | Qualità del progetto organizzativo - gestionale - personale impiegato e relativa formazione - pt 8 - modalità di preparazione e somministrazione dei pasti - pt 8 - fornitura arredi e giochi - pt 8 - modalità di accesso al servizio - pt 3 - servizi aggiuntivi di cui all’art. 10 - pt 3 | Punti 30 | ||
A2 | Qualità del progetto pedagogico | Punti 15 | ||
A3 | Migliorie per piano di manutenzione programmata immobili e arredi | Punti 10 | ||
A4 | Miglioramento classificazione energetica dell’edificio | Punti 5 | ||
Il valore tecnico verrà determinato applicando la seguente formula: P(A) = (30 x VA1) + (15 x VA2) + (10 x VA3) + (5 x VA4) Dove: P(A) = punteggio attribuito per la sezione A VA1 = coefficiente del requisito A1, variabile tra zero ed uno VA2 = coefficiente del requisito A2, variabile tra zero ed uno VA3 = coefficiente del requisito A3, variabile tra zero ed uno VA4 = coefficiente del requisito A4, variabile tra zero ed uno I coefficienti VA1, VA2, VA3 e VA4 saranno determinati attraverso la media dei coefficienti, variabili tra zero ed uno, espressi con un massimo di due decimali, attribuiti discrezionalmente dai singoli commissari. | ||||
B | VALORE ECONOMICO | |||
B1 | retta individuale mensile (tariffa famiglie + corrispettivo a carico Amministrazione Comunale) max punti 40 I punteggi relativi alla retta sono attribuiti per mezzo della seguente formula: P = (Ba - Pi) / (Ba – Pmin) x 40 Dove: P = punteggio dell’offerta in esame arrotondato alle prime due cifre decimali Ba = retta a base di gara | 40 |
Pi = retta offerta dal concorrente Pmin = retta minima offerta |
Le proposte dei concorrenti che nella valutazione degli elementi tecnico qualitativi non abbiano raggiunto un minimo di 40 punti, saranno escluse dalla gara e dell’esclusione sarà data comunicazione al concorrente interessato.
L’Amministrazione non procederà ad alcuna aggiudicazione per quelle offerte che complessivamente non abbiano raggiunto un punteggio minimo complessivo di 70 punti.
Nella formulazione dell’offerta economica la ditta deve tenere conto che il valore B1 rappresenta la retta individuale mensile di riferimento alla quale il concessionario si impegna ed erogare il servizio. Retta individuale mensile di riferimento data da:
- tariffa incassata direttamente dalla famiglia + il corrispettivo erogato dall’Amministrazione Comunale fino alla concorrenza dell’importo totale della retta sulla base della percentuale di partecipazione alla spesa, determinata dall’Amministrazione Comunale medesima nei documenti di programmazione economica e nei documenti di regolamentazione dei servizi a domanda individuale. Ad oggi, per l’erogazione del servizio nido “Xxxxx Xxx” la spesa a carico dell’Amministrazione Comunale è di € 433.702,00 pari al 70,61 % di copertura delle spese annue sostenute.
La determinazione di 800 € quale retta a base di gara è stata individuata a fronte di 120 bambini nelle diverse fasce di età.
Qualora si verifichi la circostanza che le iscrizioni non raggiungano le 80 unità complessive per anno scolastico, l’Amministrazione Comunale riconosce al Concessionario la differenza economica che si determina fra quanto percepito in funzione del numero delle iscrizioni e quanto si sarebbe percepito con 80 iscrizioni. Si precisa che il confronto economico sopra descritto viene comunque effettuato avuto riguardo al valore della retta, per 120 iscritti per 10 mesi, valore così come risultante in sede di gara. Quanto sopra viene sintetizzato nella seguente formula:
(Retta offerta a fronte di 120 iscritti x 80 unità) – (Retta offerta x il numero di iscritti e frequentanti effettivi)
Inoltre la ditta offerente deve tenere conto del contributo che l’Amministrazione Comunale eroga in 29 anni, con rate annuali di pari ed uguale importo, per la realizzazione dell’immobile e degli impianti di funzionamento dell’immobile. Importo determinato in € 79.100,00 annui per complessivi € 2.293.900,00 oltre ad Iva se e in quanto dovuta.
Nella formulazione dell’offerta la ditta deve tener conto che non sono ammesse offerte in aumento rispetto alla retta individuale mensile (per 10 mesi) calcolata in € 800, tenuto conto che per i mesi di dicembre e gennaio la retta è ridotta del 25% . Retta da intendersi con pasto incluso.
In caso di presentazione di una sola offerta non si procederà all’espletamento delle successive fasi di gara. Pertanto il procedimento verrà dichiarato concluso.
SECONDA SEZIONE
DISCIPLINARE PRESTAZIONALE TECNICO Art. 1 - INTRODUZIONE
Il presente documento costituisce il Capitolato Speciale Prestazionale Tecnico del progetto di realizzazione del nuovo edificio funzionale alla gestione del nuovo Nido Comunale da realizzarsi nel Comune di Bomporto, in area attigua al Nido esistente, sita in Via Tevere – Via Po.
Il presente documento costituisce altresì il Capitolato Speciale Prestazionale Tecnico del progetto di manutenzione straordinaria, necessaria per l'adeguamento dell'edificio che attualmente ospita il Nido Comunale esistente, sito in Via Tevere – Via Po.
Il presente documento costituisce infine il Capitolato Speciale Prestazionale Tecnico del progetto di manutenzione ordinaria e straordinaria, dei due edifici funzionali alla gestione integrata dei nidi comunali, così come puntualizzato al successivo articolo 2 ultimo capoverso.
Riferimenti normativi
Il presente documento contiene gli elementi indicati nell’ art. 24 comma 1 del Dpr 554/99 dove si definisce la natura del Capitolato Speciale Prestazionale del progetto preliminare.
I contenuti del presente Capitolato Speciale Prestazionale si articolano nei seguenti punti:
• la specificazione delle opere generali e delle eventuali opere specializzate comprese nell’intervento con i relativi importi;
• una tabella degli elementi in cui l’intervento è suddivisibile, con l’indicazione dei relativi pesi normalizzati necessari per l’applicazione della metodologia di determinazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Art. 2 - OGGETTO DEI LAVORI
L’edificio di nuova realizzazione viene costruito nell’area di circa 4.860 mq complessivi, di proprietà del Concedente, sita in Bomporto, avente accesso dalla Via Po, censita nel catasto terreni al Foglio 35, mappali 444 – 445 – 358 e parte dei mappali 103 – 252 – 255 e 359, oggetto di frazionamento, area contrassegnata come “Area di intervento” nella planimetria contenuta nel Progetto Preliminare approvato con Deliberazione di Giunta Comunale n. 22 del 24.02.2010 e con Deliberazione di Giunta Comunale n. 34 del 23.03.2010;
L'edificio esistente, di complessivi mq 533,60 di S.U., di proprietà del Concedente, sito in Bomporto, avente accesso da Via Tevere, censito nel catasto terreni al Foglio 35, mappale 444, come evidenziato nella planimetria contenuta nella Tav. 10 del Progetto Preliminare approvato con Deliberazione di Giunta Comunale n. 22 del 24.02.2010 e con Deliberazione di Giunta Comunale n. 34 del 23.03.2010 è soggetto a specifici interventi di manutenzione straordinaria come descritti e stimati negli articoli successivi.
L’ammontare complessivo dell’investimento è pari ad Euro 2.120.000,00 IVA compresa, come riportato nel seguente quadro riepilogativo:
A LAVORI
A1 - Lavori edili | 74,3% | € 1.203.000,00 | |
A2 - Impianti | 24,5% | € 397.000,00 | |
A3 - Adeguamento nido esistente | 1,2% | € 20.000,00 | |
Totale Lavori di cui per oneri di sicurezza € | 48.000,00 non soggetti a ribasso | € 1.620.000,00 |
B SOMME A DISPOSIZIONE
B1 - IVA su lavori (10%) € 162.000,00
B2 - Allacciamento rete teleriscaldamento e sottocentrale (Iva 20% compresa) € 24.000,00 B3 - Arredi e attrezzature (Iva 20% compresa) € 39.000,00 B4 - Progettazione definitiva-esecutiva, direzione lavori (Iva 20% e oneri compresi) € 136.871,00 B5 - Coordinamento sicurezza - (IVA e oneri compresi) € 51.124,00
B6 - Collaudo statico e amministrativo (IVA 20% e oneri compresi) € 10.870,00
B7 - Certificazione energetica (Iva e oneri compresi) € 3.600,00
B8 - Valutazione impatto acustico (IVA e oneri compresi) € 4.800,00
B9 - Accatastamento € 3.000,00
B10 - Imprevisti (< 5%) € 64.735,00
Totale somme a disposizione € 500.000,00
C IMPORTO TOTALE DELL'APPALTO € 2.120.000,00
D ONERI A CARICO DELL'AMMINISTRAZIONE
D1 - Incentivi progettazione interna € 2.560,00
D2 - Relazione geologica € 1.760,00
D3 - Bando di gara, pubblicazioni, commissione art.92 DPR 554/99 (Iva e oneri compresi) € 3.500,00
Totale € 7.820,00
E IMPORTO COMPLESSIVO DEL QUADRO ECONOMICO € 2.127.820,00
I lavori prevedono, secondo quanto indicato dal DPR n. 34 del 2000, interventi delle categorie generali e specializzate con i relativi importi desumibili dall’elaborato “Preventivo Sommario di Spesa”:
CATEGORIE GENERALI E SPECIFICHE DELL' INTERVENTO:
Categoria prevalente
Opere civili: categoria OG1 classifica IV importo € 1.186.760,00
Parti dell’opera scorporabili o subappaltabili (elenco indicativo e non esaustivo) Impianti tecnologici: categoria OG11 classifica II importo € 385.240,00
Successivamente all’effettuazione dei lavori di manutenzione straordinaria “una tantum” più sopra definiti, il concessionario sarà tenuto, a norma dell’articolo 1150 del codice civile, a realizzare i lavori di miglioramento necessari a mantenere la piena funzionalità operativa e gestionale di entrambi gli immobili per la durata della concessione (quali ad esempio adeguamenti impiantistici a seguito di specifiche prescrizioni di legge). I lavori devono essere realizzati nel rispetto delle procedure disciplinate negli articoli successivi e formeranno oggetto del contratto di concessione e con oneri a carico del concessionario.
I costi del piano pluriennale di miglioramento e manutenzione non sono ricompresi nel quadro economico sopra descritto e devono essere previsti e definiti con specifica indicazione nel piano economico-finanziario da presentare in sede di gara a corredo dell'offerta.
Rimangono a carico del concedente gli eventuali oneri necessari ad eseguire le opere di manutenzione straordinaria alla struttura dell’immobile di Via Tevere, asilo nido “Xxxxx Xxx”.
Art. 3 - LINEE GUIDA DELLA PROGETTAZIONE
3.1 Ricettività
Un elemento rilevante ai fini della progettazione per la realizzazione del nuovo edificio è costituito dall’assetto organizzativo adottato per la definizione delle sezioni, data la corrispondenza tra questa e la suddivisione della struttura negli spazi riservati ai bambini.
Il progetto deve prevedere la ripartizione del servizio del Nido in 3 sezioni, per un totale di 53 posti, elevabili a max 60 (+15%) ai sensi di quanto previsto dalla Direttiva Regione Xxxxxx–Romagna n.646/2005, per bambini in età da sei mesi a tre anni, divisi in sezioni per lattanti, medi e grandi.
La struttura dovrà avere la disponibilità di spazi conformi a quanto previsto dalla Direttiva della Regione Xxxxxx-Romagna n.646/2005, come riassunti nella seguente tabella, relativa alla verifica dei suddetti standard per il progetto preliminare approvato.
N.B. L’ individuazione degli spazi esterni tiene conto della superficie disponibile e della eccedenza di analoga superficie nel nido esistente
Analoghe le previsioni da adottare per la progettazione preliminare degli interventi di manutenzione straordinaria per l'adeguamento dell'edificio attualmente adibito all'erogazione del servizio. Progettazione preliminare descritta al successivo articolo 3.5.
L'immobile oggetto della concessione, gli impianti fissi e le attrezzature esistenti sono consegnati al concessionario per tutta la durata della concessione, nello stato in cui si trovano, esclusivamente per la gestione dell'attività di servizio-nido o di servizi aggiuntivi/integrativi.
Prima dell'inizio della gestione in concessione sarà redatto analitico inventario, descrittivo dello stato di conservazione dell'immobile e della impiantistica esistente, in contraddittorio tra le parti.
Alla scadenza il concessionario è tenuto a riconsegnare l'immobile, gli impianti fissi e le attrezzature, in buono stato di conservazione e funzionamento, fatti salvi i deterioramenti prodotti dal normale uso.
La riconsegna dovrà risultare da apposito verbale, redatto con le stesse modalità.
Gli eventuali danni ai beni mobili ed immobili e gli eventuali ammanchi dovranno essere riparati o reintegrati entro un termine che sarà fissato dal verbale. Trascorso inutilmente il termine l'amministrazione avrà titolo di rivalersi sulla cauzione per un importo pari al costo di ripristino dei beni danneggiati o di mercato per quelli mancanti.
3.2 Il Progetto Preliminare
Il progetto preliminare approvato e posto a base di gara definisce, da un punto di vista tecnico, ingegneristico e architettonico, le caratteristiche maggiormente significative del Nido, prevedendone già i materiali, le tecniche costruttive ed il grado di finitura richiesti, nonché gli standard qualitativi e prestazionali da perseguire con i successivi livelli di approfondimento progettuale.
Il progetto preliminare approvato è composto dai seguenti elaborati:
Elaborati grafici | Scala | |
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 | Stato attuale - planimetria generale Stato attuale - planimetria del lotto Progetto - Planivolumetrico - profili Progetto - Pianta piano terra Progetto - Pianta piano primo Progetto - Pianta coperture Progetto - Sezioni e prospetti Progetto - Arredabilità sezione tipo Progetto - Servizi a rete - Schemi Progetto - Adeguamento nido esistente Viste prospettiche | 1:500 1:200 1:200 1:100 1:100 1:100 1:100 1:50 1:200 1:200 |
Elaborati descrittivi | ||
A B C D E F G | Relazione illustrativa - Allegati Relazione tecnica - Allegati Relazione geologica Preventivo sommario di spesa - Elenco prezzi - Quadro economico Prime indicazioni per il piano di sicurezza Capitolato prestazionale tecnico Capitolato prestazionale gestionale |
Il progetto preliminare approvato costituisce la base per la successiva definizione progettuale, da attuarsi, nel rispetto della normativa vigente, nei successivi livelli di progetto Definitivo ed Esecutivo. Tali livelli di progettazione dovranno costituire un approfondimento del progetto preliminare sotto il profilo funzionale, tecnologico ed ingegneristico, senza modificare in maniera sostanziale l’impianto progettuale del livello preliminare.
In sede di progettazione definitiva potranno essere previste variazioni che consentano un migliore utilizzo funzionale degli spazi, un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio, una diversa utilizzazione di materiali e finiture, in funzione degli obiettivi da conseguire.
In particolare dovrà essere mantenuta l’impostazione planivolumetrica dell’edificio, la sua articolazione in due livelli, la tipologia di coperture previste (piane o a falda lineare o curva secondo le previsioni di progetto).
La Direzione dei Lavori viene affidata, a soggetto scelto dal Concessionario e il Concedente si riserva l’opzione di coordinare le eventuali varianti migliorative al progetto, validandone la rispondenza al progetto generale.
3.2.1 La struttura e gli spazi
Il progetto prevede la realizzazione di un edificio di circa 952 mq di superficie calpestabile (corrispondenti a circa 1.186 mq di superficie lorda coperta), comprese alcune aree a “portico” di circa 23 mq, spazi dimensionati in conformità alle richieste della committenza e nel rispetto delle norme urbanistiche vigenti.
L’area oggetto dell’intervento ha già una destinazione urbanistica conforme ( Zona “G” ) per attrezzature generali in quanto già in parte occupata dal Nido esistente.
La struttura dovrà essere articolata su due livelli, con un ingresso dal prolungamento di Via Po dedicato agli utenti e distinto dall’ingresso di servizio degli operatori. In particolare la nuova struttura verrà funzionalmente collegata al Nido esistente, mediante un percorso coperto di collegamento che consentirà l’uso di alcuni servizi presenti nella nuova struttura anche agli operatori della struttura esistente.
Tutti gli spazi del Nido, come riepilogati nella tabella precedentemente esposta, dovranno rispettare le disposizioni contenute nella direttiva regionale 646/05.
In particolare si sottolinea che eventuali dotazioni sovrabbondanti rispetto ai requisiti minimi previsti dalla Direttiva Regionale, costituiscono adeguamento degli spazi del Nido esistente e pertanto non potranno essere ulteriormente ridotti.
In particolare essi avranno le seguenti caratteristiche funzionali e organizzative SEZIONI E LOCALI DESTINATI AI BAMBINI
La sezione rappresenta l’unità funzionale e organizzativa del gruppo di bambini ad essa assegnati e dovrà essere progettata, articolata e arredata sulla base delle esigenze evolutive specifiche dei bambini in relazione alla loro fascia d’età. La sezione dovrà permettere al bambino di sostenere il suo processo di crescita, rispondendo ai suoi bisogni primari di cura da un punto di vista relazionale, affettivo, cognitivo e sociale.
Le sezioni dovranno essere progettate in modo tale da consentire un utilizzo flessibile da bambini di età diversa, in rapporto alle varie esigenze organizzative ed educative.
Ogni sezione dovrà essere caratterizzata da un colore diverso (tinteggi alle pareti, pavimentazione), scelto tra una gamma di colori soffusi e delicati.
Le pareti di compartimentazione delle aule dovranno prevedere parti vetrate che consentano al personale la visibilità di più locali contemporaneamente (come ad es. la possibilità di controllare il bagno, che deve essere adiacente alla sezione, senza perdere di vista il controllo del resto del gruppo).
La sezione dovrà avere accesso diretto al giardino: dovrà essere prevista una zona pavimentata e riparata, intermedia tra interno e zona verde, tramite porticato.
Il locale destinato ai servizi igienici dei bambini dovrà essere attrezzato con una vasca lavabo e una dotazione media di sanitari non inferiore ad un vaso per ogni sei bambini e un posto lavabo ogni quattro bambini. I locali destinati ai servizi igienici saranno caratterizzati da rivestimenti ceramici,
in sintonia cromatica con la sezione di riferimento, e accessori particolarmente studiati sotto il profilo della sicurezza, pulibilità e manutenzione.
All’interno del Nido dovranno essere inoltre previsti: un salone per attività motorie e per attività di interrelazione. Dovrà prevedersi la possibilità di frazionare il salone, anche mediante pareti mobili, in due o più parti, utilizzabili contemporaneamente da gruppi o per attività laboratoriali diverse (atelier). Tale parete dovrà essere facilmente movimentabile e garantire un corretto isolamento acustico tra le due parti. Il progetto definitivo dovrà inoltre individuare le soluzioni di correzione acustica per il salone e le aule.
SERVIZI GENERALI E SPAZI DESTINATI ALLE ATTIVITÀ DEGLI ADULTI
Il progetto dovrà prevedere:
• Un vano d’ingresso dotato di ambiente filtro e uno spazio coperto per lo stazionamento di alcuni passeggini.
• Servizi igienici per adulti: un bagno - WC per ogni 10 addetti.
• Un locale spogliatoio dotato di un armadietto per ogni operatore in servizio presso la struttura di superficie minima pari ad almeno 2 mq per il primo addetto con un ulteriore metro quadro per ogni addetto in più oltre il primo. Lo spogliatoio deve essere finestrato se superiore a 5 mq o areato artificialmente se di superficie inferiore. Oltre i 5 addetti gli spogliatoi devono essere separati per sesso.
• Un locale che possa contenere le attrezzature e il materiale per le pulizie (in apposito armadio chiudibile) e un locale lavanderia, che dovrà prevedere uno spazio chiuso per la biancheria sporca e uno spazio guardaroba per la conservazione della biancheria pulita, come previsto dalla direttiva 646/05.
• Idonei locali per la preparazione del materiale didattico, i colloqui con i genitori e attività amministrative di almeno 20 mq.
• Un terminale di cucina, o altro spazio, come previsto dalla direttiva n. 646/05 interamente attrezzato e funzionale al progetto di somministrazione dei pasti presentato nell’ambito del progetto organizzativo e gestionale. Tali locali dovranno essere accessibili direttamente dall’esterno o attraverso percorsi interni che non implichino interferenze con gli spazi destinati alle attività educative.
• Dovrà inoltre essere individuato il cd. “percorso sporco”, ipotizzato nel progetto preliminare attraverso il locale deposito, in modo da avere la necessaria suddivisione dei percorsi in entrata e uscita.
SPAZI ESTERNI
Il progetto dovrà prevedere un’area esterna secondo gli standard definiti dalla direttiva regionale 646/05 recintata ad uso esclusivo dei bambini.
Lo spazio esterno dovrà essere costituito da una zona verde e da una zona riparata e pavimentata, che garantisca l’accesso al giardino da ciascuna sezione. Il giardino dovrà essere accessibile anche dall’esterno per garantire la manutenzione e le uscite di sicurezza. Adiacente all’ingresso riservato all’utenza, dovrà essere prevista una zona riparata dedicata al rimessaggio passeggini.
• Pavimentazioni e sistemazione del terreno. I marciapiedi esterni saranno pavimentati con mattoni autobloccanti posati in piano a correre con cordoli in cls a bordo arrotondato.
• L’area della scuola sarà recintata con ringhiera in ferro zincato a disegno semplice, di altezza, colore e finitura identica alla recinzione esistente previo trattamento con vernice aggrappante specifica per il ferro zincato.
• In corrispondenza degli ingressi sia carrabili che pedonali saranno posizionati cancelli in ferro zincato verniciati come la recinzione.
3.3 Caratteristiche prestazionali dei materiali e degli impianti
Si elencano di seguito le caratteristiche dei principali componenti edilizi, intese come requisiti minimi da prevedersi nella costruzione dell’edificio. In sede di offerta tali materiali potranno essere variati, con altri ritenuti più aderenti al livello progettuale definitivo, anche al fine di garantire più elevate prestazioni energetiche e/o funzionali.
• Pareti portanti e divisorie
Pareti portanti in pannelli multistrato o a telaio, aventi un coefficiente di conduzione termica non inferiore a U=0,25 W/mqk. Le pareti sono interamente prefabbricate e montate in opera. La combinazione tra pareti portanti multistrato e pareti divisorie a telaio dovrà essere opportunamente valutata in funzione delle soluzioni statiche ed energetiche di progetto.
Ove previsto dalle normative, saranno realizzate murature termoisolanti resistenti al fuoco REI minimo 60 portante in blocchi pieni o semipieni di cemento cellulare espanso autoclavato con peso specifico di 500 kg/mc, per opere in elevazione, da posare con apposito collante premiscelato, per gli spessori necessari.
• Serramenti esterni
I serramenti esterni saranno realizzati con profilati estrusi in lega di alluminio lega EN AW – 6060 (UNI 9006-1) a taglio termico, cioè la separazione tra la parte interna e quella esterna per ridurre il passaggio di calore tra le due parti stesse. Telaio fisso: profondità 45 mm. Telaio apribile con anta e fermavetri arrotondati: finestre spessore 52 mm, porte spessore 45 mm. Battuta interna su muro: 25 mm. (30 mm. con coprifilo riportato). Falsotelaio a murare in lamiera zincata a caldo dello spessore minimo di 12/10 con trattamento antiruggine, imbotte perimetrale con profilati estrusi idonei a rivestire il controtelaio. Fissaggio meccanico con zigrinatura antislittamento.
Il taglio termico sarà ottenuto con l’inserimento di listelli in poliammide rinforzato con fibre di vetro della profondità totale di 15 mm e spessore 2,2 mm, inseriti meccanicamente tra le parti metalliche. Oltre alle caratteristiche estetiche, funzionali e di curabilità ciò consente la realizzazione di serramenti in alluminio a taglio termico, come da norma DIN 4108, appartenenti al gruppo 2.2 (coefficiente di trasmittanza termica Kr. < 3.5 e Kr > 2.8 W/m2 K).
Sistema di tenuta Giunto aperto UNI EN 42 – UNI EN 86 – UNI EN 77.
Il sistema di tenuta all’aria sarà a giunto aperto cioè con guarnizione centrale in dutral con appoggio diretto sull’apposito piano inclinato del profilato mobile.
Doppia guarnizione per evitare la rumorosità metallo-metallo. Serratura a leva, cerniere in alluminio ( n°3) con perni in acciaio cadmiato e con boccole in materiale plastico autolubrificante. Compreso fermavetri , sigillature esterne con silicone colorato .
Applicazione vetro: con fermavetro a scatto. Altezza sede vetro: 24 mm. (netta 19 mm.). Spessore per vetri: variabile secondo il fermavetro impiegato: da 9.5 mm. a 43 mm.
I vetri esterni saranno a camera e dovranno essere progettati specificamente per la trasmittanza termica con valori di RW secondo normativa. Qualora il serramento (a porta) avesse la parte inferiore vetrata, il vetro a camera sarà composto da vetri stratificati. Nel caso di vetrate interne non esposte all’esterno o ad ambienti non riscaldati i vetri saranno stratificati di sicurezza.
I serramenti a porta ciechi o semiciechi saranno formati da pannello cieco in laminato doppia lamiera coibentata colore come profilato. Tutte le porte saranno dotate di apertura con serratura tipo Yale a tre chiavi e, ove sarà necessario, i serramenti saranno dotati di maniglione antipanico
omologati oltre di pompa per chiusura automatica dei serramenti collocata a pavimento e selettori di chiusura.
Le finestre dei locali servizi igienici e simili saranno dotate di vetro opacizzato con smerigliatura o serigrafia, fatta eccezione per quelli posti tra aula e servizi, destinati alla sorveglianza.
Nella traversa inferiore fissa dovranno essere effettuate delle asole per lo scarico dell’acqua; gli angoli della guarnizione centrale e del profilato dovranno essere sigillati per evitare infiltrazioni di acqua e aria.
Nella traversa inferiore e superiore delle ante mobili dovranno essere fatti due fori di areazione per la zona perimetrale del vetro (solo con l’impiego di vetri isolanti).
Tutti i serramenti avranno spigoli arrotondati, e saranno dotati inoltre di paraspigoli in Nylon rispondenti alla normativa vigente. Saranno da preferirsi modalità di apertura a “bilico” verso l’esterno o vasistas o aperture scorrevoli, evitando ante con apertura verso l’interno ad altezza di bimbo.
• Serramenti interni
Le porte saranno realizzate con profilati estrusi in lega di alluminio lega EN AW – 6060 (UNI 9006-1). Telaio fisso: porte profondità 45 mm. Telaio mobile: porte profondità 45 mm con parte inferiore e superiore a pannello cieco. Falso telaio a murare imbotte perimetrale con profilati estrusi idonei a rivestire il controtelaio. Le ante a battente saranno ad anta con profili a doppia battuta, doppia guarnizione perimetrale, guarnizione nella cava dell’interno dell’imbotte a contatto con la muratura, serratura a leva, cerniere in alluminio (n° 3), pannello spessore mm. 42 con inserti perimetrali in legno, anima di supporto e doppio strato di faesite (ABET PRINT) e laminato plastico cieco ovvero con inserto specchiatura centrale in vetro stratificato 6/7 mm. Ove necessario le porte saranno dotate di maniglione antipanico omologato.
Le maniglie di apertura dovranno essere particolarmente funzionali ad essere utilizzate anche dai bambini.
Ove richiesto dalla normativa saranno installate porte tagliafuoco ad uno o più battenti REI (60-120 a seconda delle prescrizioni) compreso sistemi per chiusura automatica del tipo extrapiatto, verniciatura anche fuori serie, con parti vetrate ad oblò circolare, certificate per il corrispondente comportamento al fuoco e quanto necessario.
Tutti i serramenti avranno spigoli arrotondati e rispondenti alle normative vigenti e saranno dotati inoltre di paraspigoli in Nylon .
• Tinteggi
La tinteggiatura interna sarà a due mani media tonalità di idropittura (con resine acriliche) lavabile a perfetta copertura; alcune parti potranno essere verniciate con smalti all’acqua con certificate caratteristiche di atossicità tra colori a scelta della D.L. tra una gamma di colori soffusi e delicati.
• Pavimenti
Pavimenti in linoleum dello spessore di mm. 2,5 di tipo marmorizzato omogeneo calandrato su tela di juta naturale antistatico, antibatterico, reazione al fuoco classe 1 e s.m, con relativo cordolo per le saldature e giunti in tinta. Mano di rasatura con cementi autolivellanti, stesura e incollaggio dei teli di linoleum con adesivi a base di resine atossiche, saldature dei giunti a caldo con cordolo idoneo,
tagli eseguiti in modo rettilineo o curvilineo, secondo il disegno proposto, e pulitura finale delle superfici trattate.
Lo zoccolino per la pavimentazione in linoleum sarà realizzata con teli di spessore non inferiore a 2,5 mm con caratteristiche uguali alla pavimentazione, compreso la fornitura di profili concavi in pvc (curva di rimondatura) sez. 45 mm, costruzione di una zoccolatura a sguscia mediante incollaggio fra pavimento e muro di profilo in pvc concavo e successivo rivestimento con fascia in linoleum saldato a pavimento e negli angoli, di altezza di 10 cm da terra tutto con adesivo a doppia spalmatura.
In alternativa potrà essere previsto zoccolino in legno naturale, tinte chiare in sintonia con gli arredi ed eventuali cornici delle porte.
• Coperture
Le coperture saranno realizzate in legno lamellare di abete con lamella da 33 mm, calcolate secondo le norme DIN 1052 e con una resistenza al fuoco R 60. Il trattamento protettivo dovrà essere realizzato con impregnante antitarlo e antimuffa. La struttura sarà composta da una orditura principale e una orditura secondaria. La struttura portante del tetto in legno lamellare dovrà rispondere al requisito di resistenza al fuoco in classe 60 come previsto dalla normativa vigente per gli edifici scolastici di altezza antincendio fino a 24 metri.
Il pacchetto di copertura in legno sarà invece realizzato con doppio tavolato (4cm+4cm) in legno di abete con incastro maschi femmina, barriera al vapore costituita da fogli in polietilene posati a secco e sigillati con nastro adesivo dello spessore di 0,2 mm, isolato con lastre in lana di roccia spessore 6 cm, listellatura in legno per formazione di intercapedine ventilata (altezza 12 cm) tamponata con tavolato in legno di abete spessore 3 cm impermeabilizzato con guaina bitumata armata in poliestere spessore 4 mm posata a fiamma con giunti sovrapposti di almeno 10 cm.
Il manto di copertura sarà realizzato con pannelli sandwich, nervati e grecati, composti da lamiera più poliuretano più lamiera in alluminio centesimale, con lamiera grecata preverniciata spessore 5/10 e altezza minima di 40 mm, isolante in espanso rigido a base di resine poliuretaniche spessore 50 mm con densità 40 kg/m3 e coefficiente di trasmissione termica 0,36 W/m2K, fissati con viti mordenti e guarnizioni di tenuta su distanziatori di legno d’abete 5x5 cm montati, secondo quanto concordato con la ditta fornitrice insieme alla D.L., su struttura portante come meglio descritto sopra.
Per il fissaggio dovranno essere seguite le “RACCOMANDAZIONI PER IL MONTAGGIO DELLE LAMIERE GRECATE E DEI PANNELLI METALLICI COIBENTATI” emesse
dall’AIPPEG.
La copertura ventilata sarà dotata inoltre di bocche di ventilazione, per garantire una migliore circolazione dell’aria.
Sulle coperture, laddove previsto, saranno montati lucernari apribili di varie dimensioni in polimetilmetacrilato a parete doppia opal+trasparente di forma a vela o similare, aventi anche funzione di smoke-out, certificati conformi alle normative antincendio vigenti, compreso converse, scossaline e quant’altro per la messa in opera finita.
• Impianti Centrale Termica
La centrale termica sarà ricavata in apposito locale tecnico dedicato, con accesso indipendente dall’esterno e opportunamente ventilato.
All’interno della centrale termica sarà alloggiato lo scambiatore (escluso dalla presente fornitura) di calore avente il compito di produrre acqua calda tramite scambio termico con il vettore (acqua surriscaldata) proveniente dalla centrale di teleriscaldamento del comune di Bomporto.
L’acqua calda prodotta verrà impiegata per il riscaldamento dell’edificio scolastico e, tramite uno scambiatore abbinato ad un bollitore, produrrà pure acqua calda sanitaria per tutto il complesso scolastico.
La circolazione del fluido termovettore sarà garantita da elettropompe gemellari centrifughe a servizio dei principali circuiti così suddivisi:
-c/to primario bollitore
-c/to pannelli radianti a pavimento
-c/to radiatori e batterie
Ogni circuito tranne il primario bollitore, sarà dotato di sistema di regolazione della temperatura di mandata del fluido termovettore con valvola miscelatrice a tre vie.
Il circuito caldo e sanitario sarà dotato di vasi di espansione certificati chiusi di tipo precaricato, e di sistema di reintegro acqua all’intero impianto automatico.
All’interno del vano centrale termica sarà installata una centralina di regolazione microclimatica che consente il funzionamento dell’impianto secondo quanto previsto dagli artt. 7 e 9 del D.P.R. n.412 del 26/08/1993.
Ogni circuito potrà essere intercettato tramite saracinesche installate sulle tubazioni in partenza dai collettori principali di distribuzione all’interno della centrale termica.
Tutte le tubazioni saranno protette mediante rivestimento coibente con finitura esterna in Pvc e lamierino di alluminio.
Per la rete di servizio acqua calda sanitaria è previsto un sistema di addolcimento dell’acqua. Impianto riscaldamento
All’interno dei singoli ambienti la temperatura interna durante il periodo invernale sarà pari a 20 gradi C.
Nella zona denominata servizi ad uso esclusivo di personale adulto tale temperatura (20°C) é garantita attraverso radiatori in acciaio dotati di valvola termostatica installati prevalentemente sulle pareti perimetrali.
La distribuzione principale dalla centrale termica in tubo sarà realizzata in acciaio nero coibentato, sarà posato sottotraccia a pavimento, fino a giungere ai vari collettori di distribuzione tipo modul; da qui si dirameranno le varie tubazioni in rame ricotto precoibentato ai corpi scaldanti in acciaio.
I radiatori saranno completi di accessori per il montaggio e l’intercettazione nonché di testina termostatica per la regolazione della temperatura ambiente.
Nelle zone dove soggiornano i bambini e lungo tutti i corridoi la temperatura ambiente di 20°C sarà garantita attraverso pannelli radianti a pavimento.
La temperatura superficiale del pavimento nelle zone trattate con pannelli radianti, nelle zone di soggiorno non supera i 29°C ed è adatta al benessere fisiologico delle persone. La distribuzione principale dalla centrale termica sarà realizzata in tubo di acciaio nero coibentato posato sottotraccia a pavimento e fino a giungere ai vari collettori di distribuzione, da qui si distribuirà a chiocciola con differenti interassi in funzione del dimensionamento in relazione al fabbisogno termico.
La tubazione adatta per impianti a pannelli radianti a pavimento sarà realizzata in polietilene ad alta densità reticolato ad alta pressione con protezione contro la diffusione dell’ossigeno tramite una pellicola a cinque strati di polimero speciale saldato unitamente al tubo di base secondo normativa DIN4726. L’isolante posato a pavimento dove verrà stesa la tubazione in polietilene reticolato sarà in polistirene estruso in alta densità.
I ricambi d’aria, al fine di ottemperare alla normativa vigente (UNI 10339), verranno assicurati, in ragione di 15 mc/h di aria a persona, da un’apposita unità di trattamento aria (UTA), dotata di batteria calda alimentata dall’acqua calda prodotta in centrale. L’unità sarà dotata altresì di recuperatore di calore a flussi incrociati, in grado di assicurare un rendimento pari al 50% nella stagione invernale e del 35% nella stagione estiva. L’aria esterna trattata sarà inviata tramite canalizzazioni in lamiera zincata alle zone di normale fruizione, e, tramite apposite bocchette, immessa in ambiente a bassa velocità, senza creare disagio agli occupanti. L’aria viziata sarà ripresa mediante apposite griglie, inviata alla UTA sempre mediante canalizzazioni in lamiera zincata, e da qui espulsa.
Tali soluzioni garantiscono un benessere termico soddisfacente in relazione al contenimento dei consumi energetici, secondo quanto previsto dalla legge n. 10 del 09/01/1991 e successivi regolamenti di esecuzione.
L’impianto sarà predisposto per il raffrescamento estivo: un futuro gruppo refrigeratore potrà alimentare, mediante un sistema di valvole di commutazione, i pannelli radianti, che saranno in grado di assicurare una resa in raffreddamento dipendente dal tipo di pavimentazione prescelta per l’abbattimento di una parte dei carichi termici estivi; ed una batteria fredda di cui sarà già dotata l’UTA, permettendo così di inviare agli ambienti di normale fruizione aria fredda, in grado di abbattere la restante parte dei carichi termici estivi.
Nei locali ciechi il ricambio dell’aria é realizzato da un aspiratore che assicura un numero di ricambi minimo pari a 10 volume/ambiente/ora con funzionamento discontinuo temporizzato; l’aspiratore sarà collegato ad una canna di estrazione indipendente.
La porta di suddetto locale sarà dotata di griglia di aerazione posta sulla parte inferiore, di superficie tale da permettere il reintegro dell’aria estratta con velocità non superiore a 0,1 mt/sec.
Impianto idrico-sanitario
L’impianto idrico sanitario del complesso scolastico fa capo ad un contatore direttamente collegato alla rete comunale.
La produzione dell’acqua calda sanitaria é realizzata mediante un boyler ad accumulo da 1000 litri ubicato in Centrale Termica. Le reti di distribuzione saranno realizzate con tubazioni in acciaio zincato coibentate, mentre nei tratti eventualmente correnti all’esterno interrati, saranno realizzate in tubazioni di polietilene atossico.
La coibentazione sarà realizzata in conformità alle specifiche tecniche richieste dalla legge sul contenimento dei consumi energetici (Legge 10/91).
Xxxxx le reti dovranno essere previste delle valvole di intercettazione a sfera; l’ubicazione di tali apparecchiature dovrà essere tale da permettere l’intercettazione di gruppi di apparecchi in modo da evitare l’intercettazione di erogazione.
All’interno di ogni servizio igienico alimentato dalla tubazione principale in acciaio zincato vi saranno due collettori di distribuzione acqua calda e fredda opportunamente sezionati. Da questi collettori si diramerà una rete di tubazioni in polietilene reticolato per acqua sanitaria alloggiate all’interno di una guaina flessibile di protezione, fino a giungere a tutte quante le utenze.
Gli apparecchi sanitari sono in ceramica porcellanata, fire-clay, di varie dimensioni e, a seconda del tipo di utilizzo, di tipo sospeso o a pavimento; la rubinetteria sarà del tipo pesante fortemente cromata.
Per i bambini si installeranno apparecchi sanitari (vasi e lavabi) in dimensioni ridotte, adatte all’utilizzo. All’interno dei servizi dei bambini si predisporranno, a ridosso di una struttura in muratura (h max. 1,15 m) o a parete batterie di vasi con cassetta di scarico ad incasso con dimensioni ridotte con comando dall’alto da un lato e lavabi con foro laterale per miscelatore con presa facilitata.
Impianto scarichi interni
La rete degli scarichi sarà realizzata in polietilene ad alta densità tipo Geberit. Le colonne di scarico saranno prolungate fino al coperto dell’edificio per assicurare una buona ventilazione (ventilazione primaria).
Le colonne di ventilazione secondaria saranno realizzate in Pvc tipo 302. Ogni servizio igienico sarà dotato di piletta di scarico a pavimento.
Impianto antincendio
A servizio del complesso scolastico, classificabile come di tipo 1 (D.M. 26/08/1992), quindi con numero di presenze contemporanee da 101 a 300 persone, verrà realizzata una rete antincendio costituita da idranti UNI45, collegati all’acquedotto comunale mediante una rete ad anello in polietilene interrato. Come ulteriore protezione, verranno posizionati estintori a polvere in posizione visibile e facilmente raggiungibile.
Impianto elettrico
Per quanto attiene gli impianti elettrici , l’Impresa aggiudicataria dovrà provvedere a:
• Realizzazione dei quadri di distribuzione generali e secondari.
• Realizzazione della distribuzione principale e secondaria alle utenze.
• Realizzazione del sistema di forza motrice.
• Realizzazione del sistema di illuminazione ordinaria.
• Fornitura e posa in opera di gruppo di continuità in uso alle utenze dei servizi di sicurezza.
• Realizzazione del sistema di illuminazione di sicurezza.
• Realizzazione di equipaggiamenti e dotazione impiantistica al servizio degli impianti tecnologici.
• Realizzazione del sistema di avvisazione acustica.
• Realizzazione del sistema telefonico e trasmissione dati.
• Realizzazione del sistema antintrusione.
• Realizzazione dell’impianto fotovoltaico.
• Realizzazione del sistema disperdente di terra.
La progettazione esecutiva degli impianti dovrà tenere conto delle normative vigenti in materia di impiantistica elettrica quali:
• Norme CEI 11-1;
• Xxxxx XXX 00-00;
• Xxxxx XXX 00-00;
• Norme CEI 17-13 AS/ANS ;
• Xxxxx XXX 00-00;
• Xxxxx XXX 00-00;
• Norme CEI 64-8 quarta edizione;
• Xxxxx XXX 00-00;
• Guida CEI 64-50;
• Guida CEI 64-52;
• Xxxxx XXX 00-00;
• Tabelle CEI-UNEL 35024/1;
• Norme UNI 10380 ;
• Norme UNI 9795.
Gli impianti elettrici avranno origine a valle della fornitura dell’Ente erogatore di energia.
La potenza impegnata sarà concordata con l’ENEL in funzione del reale prelievo di energia, da determinarsi considerando i fattori di utilizzazione e contemporaneità degli utilizzatori in campo, nonché i valori indicati in progetto.
Qualora la potenza richiesta possa essere fornita in bassa tensione (400V) sarà predisposto un armadio con il contatore di energia; a valle del suddetto contatore si installerà un dispositivo di protezione per la linea di alimentazione al fabbricato, con funzione di interruttore generale, costituito da un apparecchio magnetotermico differenziale, con caratteristiche di tempo e corrente regolabili.
Tale linea sarà costituita da cavo FG7M1 0.6/1 kV posato in cavidotto interrato.
L’interruttore generale sarà dotato di bobina di apertura a lancio di corrente, azionabile in caso di emergenza mediante il pulsante sottovetro in custodia IP55, ubicato in prossimità dell’ingresso principale.
Nel caso non fosse disponibile una fornitura in BT dovrà essere predisposto un fabbricato da adibire a cabina di trasformazione all’interno della quale troveranno posto il quadro di media tensione, il trasformatore MT/BT ed il quadro generale di bassa tensione. In ogni caso la linea di alimentazione principale al servizio della scuola sarà in bassa tensione con tensione di alimentazione concatenata pari a 400 V e stellata pari a 230 V. Tale linea sarà costituita da cavo FG7M1 0.6/1 kV posato in cavidotto interrato.
I quadri elettrici saranno posti per quanto possibile in locali fuori dalla portata di mano degli alunni e del pubblico; in altri casi, dove non si potrà fare a meno che posizionarli all’interno dei locali stessi, i quadri elettrici saranno realizzati in modo tale da impedirne l’accesso e la manovra a personale non autorizzato.
L’insieme di ogni quadro dovrà rispondere alle Norme CEI 17/13 AS/ANS e verrà realizzato sulla base di schema unifilare, utilizzando apparecchiature conformi alle normative vigenti ed allegando, al momento della consegna, il verbale di collaudo con l’elenco delle prove di accettazione effettuate.
Dovrà essere garantito un grado di protezione esterno pari ad almeno IP55 e IPXXB per le parti attive all’interno, al fine di salvaguardare la protezione dai contatti diretti in caso di interventi per manutenzione.
Tutti i quadri elettrici saranno comunque dotati di portella frontale del tipo trasparente con chiusura a chiave, accessibili solo da personale istruito.
Per quanto concerne i conduttori, questi saranno attestati ad una morsettiera interna e, al fine di renderne agevole l’identificazione, ognuno sarà contraddistinto da idonea numerazione di identificazione.
I cavi utilizzati per gli impianti saranno del tipo “non propaganti l’incendio” e “non propaganti la fiamma” a norme CEI 20-22 III e 20-35, ma soprattutto a “ridottissimo sviluppo di fumi opachi, gas
tossici ed assenza di gas corrosivi”, a norme CEI 20-37. I cavi con isolamento doppio dovranno essere del tipo FG7(O)M1 0.6/1 kV (servizi ordinari) e FG10(O)M1 RF 31-22 0.6/1 kV (servizi di sicurezza resistenti al fuoco CEI 20-36). I cavi con semplice isolamento dovranno essere invece del tipo FM9 450/750 V sia per linee secondarie che per cablaggi interni dei quadri elettrici.
Tutti i cavi che parteciperanno alla distribuzione principale degli impianti elettrici saranno posati in canalizzazioni incassate da cui si deriveranno, dove necessario, le alimentazioni che serviranno i singoli utilizzatori.
Le diverse impiantistiche risulteranno suddivise mediante canalizzazioni dedicate in modo da avere la separazione fra i vari circuiti con tensioni di riferimento diverse.
I collegamenti saranno effettuati esclusivamente entro cassette di derivazione.
La distribuzione dell’impianto avrà origine dalle varie scatole di derivazione primarie da dislocare nell’ambito delle singole zone del fabbricato oppure dai quadri elettrici di zona, come indicato nelle planimetrie.
Le dimensioni delle condutture che realizzano la distribuzione principale saranno meglio evidenziate sugli elaborati di progetto.
Le diverse impiantistiche risulteranno suddivise mediante condutture dedicate in modo da avere la separazione fra i vari circuiti con tensioni di riferimento diverse e più precisamente:
- settore ILLUMINAZIONE – F.M. con tensioni di riferimento a 230-400V;
- settore TELEFONIA – TRASMISSIONE DATI;
- settore TV TERRESTRE;
- settore IMPIANTI SPECIALI quali, CHIAMATE DI EMERGENZA e DIFFUSIONE SONORA;
- settore IMPIANTO ANTINTRUSIONE;
- settore RIVELAZIONE FUMI – INCENDI.
I collegamenti saranno effettuati esclusivamente entro scatole di derivazione.
La distribuzione secondaria, in derivazione da ciascun quadro di pertinenza, si realizzerà completamente con tubazioni in PVC esterne e/o incassate, rispettivamente per impianti a vista IP55 e per impianti sottotraccia.
Nelle restanti porzioni, ad esclusione dei locali tecnici in cui gli impianti saranno realizzati in esecuzione da esterno, gli impianti saranno in esecuzione incassata con posa sottotraccia di tubazioni in PVC corrugato flessibile serie pesante e conduttori unipolari di tipo FM9.
La distribuzione dell’impianto avrà origine dalle varie scatole di derivazione primarie da dislocare nell’ambito delle singole zone del fabbricato.
Le apparecchiature saranno del tipo civile montate in custodie di materiale termoplastico autoestinguente fissate ad un telaio autoreggente e corredate di placca di finitura.
Ciascun punto presa o di comando per le accensioni farà capo direttamente alle varie scatole di distribuzione predisposte nei vari ambienti; non è ammessa la distribuzione in entra/esci tra le varie scatole portafrutto e tanto meno è consentita la realizzazione di connessioni all’interno delle suddette scatole.
Gli apparecchi illuminanti non dovranno essere installati a portata di mano degli alunni (< 2.5 m da terra) e dovranno essere fissati in modo sicuro, protetti da urti od altre azioni meccaniche.
Nelle aree caratterizzate da dimensioni considerevoli, si prevedranno più circuiti indipendenti in modo che un eventuale guasto non provochi la messa fuori servizio dell’intero sistema di illuminazione.
Tutti gli apparecchi saranno installati secondo le disposizioni del costruttore nelle posizioni indicate in planimetria; la loro alimentazione dovrà eseguirsi con tubazioni in pvc in esecuzione incassata con grado di protezione IP4X.
In tutti i locali in cui avrà accesso il personale i circuiti di illuminazione saranno attivati utilizzando i comandi locali tramite i quali sarà possibile agire direttamente sul circuito di illuminazione.
Tutti gli apparecchi dovranno essere idonei all’ambiente di installazione e possedere le caratteristiche minime di cui al capitolato tecnico.
Il sistema di illuminazione di sicurezza sarà realizzato mediante apparecchi di tipo autonomo con dispositivo di ricarica degli accumulatori in 12 ore.
L’illuminamento dovrà essere non inferiore a 5 lux ad un metro dal piano di calpestio lungo le vie di esodo, e non inferiore a 2 lux negli altri ambienti accessibili agli alunni ed al personale.
Le plafoniere sopra le porte di uscita saranno dotate di pittogramma a norme CEE. Le plafoniere di pari simbolo ma non sulle porte avranno riportata sopra una freccia che indica la direzione di uscita.
Il gruppo soccorritore dovrà essere posizionato in apposito locale dedicato ed alimentato dal quadro generale. L’insieme si comporrà di una unità di conversione elettronica con dispositivo di by-pass manuale ed un armadio batterie. A valle dell’unità di conversione verrà alimentato un quadro elettrico denominato “continuità servizi di sicurezza”, ubicato a ridosso del gruppo stesso, dal quale si deriveranno tutte le alimentazioni ai servizi di sicurezza.
In caso di black-out, il gruppo garantirà la continuità di alimentazione con tensione e frequenza di uscita stabilizzate per i servizi di sicurezza.
Il dispositivo di ricarica automatica delle batterie dovrà garantire la ricarica delle stesse in massimo 12 ore e provvederà all’alimentazione dei circuiti di sicurezza più precisamente:
• IMPIANTO DI RIVELAZIONE FUMI;
• DIFFUSIONE SONORA.
All’interno del locale presidiato dovrà essere ubicato un dispositivo di emergenza, entro custodia con vetro frangibile, atto alla inibizione delle uscite del gruppo soccorritore.
Tale dispositivo dovrà essere azionato solo ed esclusivamente dal personale VVF al termine della completa evacuazione dello stabile da parte di tutti gli occupanti.
Vista la particolare importanza di tale dispositivo, esso verrà posizionato in luogo protetto da eventuali azionamenti involontari. Un pannello sinottico riportante tutte le funzioni del gruppo soccorritore sarà remotato nel locale presidiato, al fine di garantire completamente il controllo diretto da parte di un operatore delle funzioni e dello stato del gruppo stesso.
Il complesso sarà dotato di un impianto di allarme acustico in grado di avvertire i bambini ed il personale presente in caso di pericolo.
Tale sistema sarà composto da campane con tensione di funzionamento 230V ed un pulsante per l’attivazione manuale.
L’intero impianto dovrà essere derivato dalla sorgente di energia autonoma (UPS), distinta da quella ordinaria; i nuovi circuiti di alimentazione si deriveranno dal quadro elettrico UPS e si distribuiranno con cavi tipo RF 31-22 in tubazioni e cassette in pvc sottotraccia.
Le tubazioni utilizzate per la distribuzione dei circuiti elettrici esterni, saranno interrate ad una profondità di almeno 0,6 m, nonché protetti da calcestruzzo e segnalati da apposita bandella di evidenziazione cavidotti.
I pozzetti di derivazione e/o rompi tratta saranno costituiti da manufatti in cls prefabbricati di dimensioni tali da permettere l’agevole manovrabilità dei cavi.
La dimensione minima sarà comunque 400x400mm, mentre la profondità sarà quella della quota delle tubazioni in arrivo e in partenza più 100mm che costituiranno la possibilità di tenere asciutte le tubazioni.
La copertura dei pozzetti sarà effettuata con coperchi in cls dove non esiste traffico carrabile, mentre sarà in ghisa di grosso spessore per le zone carrabili.
All’esterno dell’edificio e nel locale presidiato dovrà essere ubicato un dispositivo di sgancio a lancio di corrente, entro custodia con vetro frangibile, atto allo sgancio di tutti i circuiti di energia. Tale dispositivo dovrà essere azionato solo ed esclusivamente dal personale VVF al termine della completa evacuazione dello stabile da parte di tutti gli occupanti.
La spia di segnalazione dovrà attestare l’integrità del circuito di sgancio essendo posta in parallelo al dispositivo, pertanto essa sarà accesa quando il circuito è integro e sarà spenta quando, invece, il circuito sarà inabilitato.
Il complesso sarà dotato di impianto telefonico, tubazioni corrugate sottotraccia e scatole portafrutti incassate a parete. Si dovrà realizzare una polifora interrata accanto a quella per la linea di energia, per consentire la posa dei cavi telefonici dal punto di consegna Telecom fino al box telefonico.
Lo scopo del presente sistema strutturato è quello di fornire un unico cablaggio per la trasmissione dei dati e la telefonia, e di concentrare tutte le suddette linee in un unico locale, offrendo al contempo una buona flessibilità di gestione e scambio delle informazioni, sia dal punto di vista della velocità ed affidabilità che dal punto di vista della flessibilità in funzione delle nuove soluzioni informatiche adottabili e della espandibilità, senza dover ricablare completamente i locali. La presente realizzazione contempla la fornitura e la posa in opera dell’armadio concentratore con apparati attivi e passivi, delle condutture e dei connettori RJ.
All’interno del locale predisposto si dovrà installare l’armadio concentratore composto da montanti 19”, pannelli in lamiera verniciata e portella frontale trasparente con chiave.
Dal suddetto concentratore avranno origine tutti i conduttori per la connessione delle singole postazioni lavoro, e sarà possibile connettere sia le linee telefoniche in ingresso che quelle dati provenienti da un eventuale server; la rete sarà usufruibile per l’applicazione di qualsiasi sistema di trasmissione dati ed idonea al collegamento dell’impianto telefonico.
La distribuzione avverrà, come prima detto, mediante condutture separate e cavo UTP a quattro coppie twistate non schermate, di categoria 6.
L’impianto di chiamata di emergenza sarà costituito da pulsanti a tirante per effettuare la chiamata e da pulsanti di ripristino per annullare la chiamata stessa.
La segnalazione della chiamata sarà garantita da dispositivi ottici acustici esterni al locale (cumulativi nel caso di più chiamate dallo stesso locale) ed inviata al sistema di ricezione centralizzato.
Tale ricezione centralizzata sarà presente nel locale presidiato.
L’impianto antintrusione verrà studiato su più livelli di allestimento in modo tale da adattarsi alle esigenze specifiche dell’utilizzatore.
L’impianto sarà suddiviso in zone.
La tastiera avrà il compito di attivare, disattivare o riprogrammare le porzioni di impianto di pertinenza.
La centrale sarà ubicata accanto al quadro elettrico generale.
Tutti i rilevatori faranno capo ai concentratori remoti ubicati in campo.
Il cablaggio di tutto il sistema si realizzerà in partenza dalla centrale, con disposizione dorso- radiale, impiegando cavi di segnale multipolari.
Le cassette e le tubazioni, atte alla posa di impianti antintrusione saranno ad esclusiva disposizione degli impianti stessi e non potranno quindi, in alcun caso, essere occupati da impianti di altra natura.
II progetto prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza nominale di 6,9 kWp. L’impianto funzionerà in parallelo alla rete di distribuzione dell’energia elettrica di bassa tensione in regime di “scambio sul posto” e provvederà a coprire parzialmente il fabbisogno energetico dell’utenza. Il sistema previsto dal progetto sarà del tipo “integrato architettonicamente” .
L’impianto disperdente sarà realizzato mediante corda di rame nuda 1x35 mm2 posata in intimo contatto con il terreno e collegata ove possibile ai ferri delle armature in cemento dei singoli plinti di fondazione e delle colonne.
L’anello sarà collegato ai dispersori intenzionali in acciaio zincato con profilo a croce h=2.0 m, posati entro pozzetti ispezionabili 400x400x400 mm.
I dispersori verticali saranno segnalati da appositi cartelli monitori chiaramente individuabili.
Dal dispersore così composto si deriverà un conduttore di terra in rame nudo 1x35 mm2 fino alla barratura del quadro elettrico generale, dalla quale si distribuiranno tutti i conduttori di protezione ed equipotenziale. All’interno dei vari quadri di zona saranno da prevedere delle barre di rame che fungeranno da collettore di terra a cui si attesteranno tutti i conduttori di protezione e di equipotenziale, ognuno contraddistinto da apposita targhetta di riconoscimento.
3.4 Caratteristiche prestazionali degli arredi
Arredi e materiali di gioco, esterni ed interni, dovranno essere a norma di legge, mantenuti in buono stato, sufficienti per qualità e quantità, e attinenti alle varie aree di sviluppo del bambino.
Nella progettazione degli arredi devono essere considerati separatamente gli spazi di base (sezioni, servizi igienici per bambini, dormitori, salone, atelier), gli spazi comuni e gli spazi esterni, secondo le descrizioni di seguito riportate.
Le caratteristiche indicate sono da intendersi indicative e potranno variare in sede di offerta di gara, in rapporto al progetto pedagogico proposto.
Spazi di base
Nelle sezioni si dovrà prevedere l’allestimento di angoli di interesse (ad esempio: la cucina, la tana, l’angolo del travestimento, l’angolo del libro, l’angolo del teatro, l’angolo della pittura, il carrello della musica, l’angolo della manipolazione e un angolo legato alla sperimentazione scientifica per i più grandi). Il progetto dovrà prevedere inoltre una zona morbida costituita da maxitappeto, specchio, cuscini/divanetti. Dovranno essere previsti tavoli e sedie adeguati al momento del pranzo e delle attività, panche e/o divanetti, armadietti per contenere i giochi e i materiali didattici, mobili a giorno e/o carrelli espositori.
Nei bagni dovranno essere previsti appendi sacchetti individuali, fasciatoi con sportelli e contenitore estraibile, armadietti e un adeguato numero di panchine.
I dormitori dovranno essere attrezzati con lettini adeguati all’età dei bambini e dovranno essere muniti di armadi per contenere i cambi dei letti, di cesti per gli oggetti morbidi che i bambini portano con sé per addormentarsi, e luci soffuse per invogliare al sonno.
Il salone dovrà essere suddiviso in due aree all’interno dei quali dovranno essere predisposti allestimenti dedicati alla motricità. In uno sarà approntato un angolo morbido con maximaterasso, specchio e sedute morbide affiancato a un percorso psicomotorio più strutturato (es. scivoli, scalette, tunnel e/o ponti). Nel secondo dovrà essere inserita una piscina con palline e cavalcabili. In ogni caso il salone e l’atelier dovranno prevedere arredi e attrezzature adeguate allo svolgimento delle attività quotidiane definite nel progetto pedagogico.
Spazi comuni
Nel progetto dovranno essere specificati gli arredi per l’accoglienza dei bambini al mattino e la loro collocazione (casellario e/o cassettini individuali raggruppati per sezione, fasciatoi e buchette personali), indicati negli elaborati progettuali come “area di accoglienza”. Davanti alle sezioni dovranno essere previsti pannelli finalizzati alla comunicazione con le famiglie.
Gli spazi dedicati agli adulti (operatori, educatori e genitori) devono prevedere arredi adeguati alla destinazione d’uso.
Nella struttura devono essere previsti: un telefono-fax e un personal computer e citofoni interni con funzione anche di telefono che colleghino i diversi ambienti. Poiché gli spazi destinati a tali attività
sono in comune con il Nido esistente, il progetto dovrà verificare la dotazione già esistente, eventualmente integrandola per le sole componenti ritenute non sufficienti.
Spazi esterni
Nel giardino, inteso come spazio di crescita, di esplorazione e di gioco per i bambini, dovranno essere previste, nel rispetto dei requisiti di sicurezza previsti dalla normativa vigente, almeno due macrostrutture da esterno unitamente ad altri arredi di gioco (casine, castelli, scivoli, dondoli, tavoli e panche per la merenda ecc.) adatti sia a giochi individuali sia a giochi per piccoli gruppi.
Il progetto di sistemazione degli spazi esterni dovrà inoltre essere sottoposto al parere dell’Ufficio Ambiente del Comune di Bomporto, per quanto attiene la scelta delle essenze, i sistemi di irrigazione e di scolo delle acque reflue.
Tipologie e materiali degli arredi
Tutti i materiali devono essere certificati secondo le norme di sicurezza internazionale TUV/GS o CATAS o di un altro laboratorio certificato SINAL, secondo il D.L. 626/94. In particolare, gli arredi, le attrezzature e ogni altro oggetto, devono essere conformi alle normative CEE e devono possedere i previsti certificati di qualità, conformità, collaudo e prove tecniche da esibire all’atto della consegna. Inoltre, vanno rispettate le norme ISO-DIN 5970 e UNI 7713, relative alla progettazione ed alle misure degli arredi, per quanto applicabili, e le norme che riguardano la tossicità dei materiali impiegati, verniciature o finiture in genere. Tutti gli arredi forniti devono essere omologati e certificati in classe 1 di resistenza al fuoco, in conformità al D.M. 26/6/84. In base alla norma europea P.R.EN91 tutti i bordi, gli angoli, gli spigoli e le sporgenze degli arredi devono essere spianati e arrotondati.
Inoltre sono previste le seguenti specifiche:
• per i legnami è obbligatoria l’applicazione del D.M. 30.10.1991 che fissa le norme e le condizioni per le prove e per l’accettazione dei legnami, inoltre per le prove sul legno saranno rispettate le norme UNI-EN. I tavoli e le sedie dovranno essere in legno massello di faggio o in legno multistrato, con verniciatura atossica; per i pannelli derivati dal legno occorre il rispetto della norma UNI - ENV 717 inerente l’emissione di formaldeide;
• la verniciatura delle parti in legno, effettuata nel rispetto delle norme UNI-EN, deve essere attuata con speciali vernici sintetiche trasparenti e/o coprenti nelle parti in vista; le vernici dovranno rispondere ai requisiti indicati dalle norme di sicurezza ed essere ignifughe;
• i laminati plastici devono avere alta resistenza all’usura, al graffio ed alla rottura, non dovranno presentare graffiature o screpolature e rispettare le prescrizioni contenute nelle norme UNI - EN; inoltre devono avere la caratteristica di essere facilmente lavabili con prodotti di normale pulizia;
• i materassini e i rivestimenti devono essere in materiale ignifugo almeno classe 1; eventuali tessuti utilizzati per i rivestimenti devono rispettare le condizioni previste dalle norme UNI -EN e/o UNITEX;
• i tappeti e i cuscini devono essere costruiti in materiale esterno lavabile, antimacchia, sfoderabile, ignifugo almeno classe 1;
• gli specchi certificati a norma UNI 7172, completi di fissaggio a parete;
• i carrelli devono essere dotati di ruote piroettanti con freno agli appoggi;
• la piscina gioco rivestita in tessuto lavabile, ignifugo almeno classe 1, antimuffa e antibatterico;
• spogliatoi del personale in lamiera verniciata, con anta e serratura;
• le eventuali serrature devono essere fissate stabilmente e non devono sporgere; per ogni serratura devono essere fornite almeno due chiavi;
• le parti scorrevoli, come xxxxxxxx e ante, devono avere un movimento agevole e silenzioso, l’apertura deve consentire di raggiungere con la mano tutto lo spazio di utilizzo, devono essere assicurati contro lo scivolamento in esterno e la caduta, e non devono potersi muovere da soli col mobile posto in piano;
• tutte le superfici vetrose (compresi i vetri degli infissi) devono rispettare la norma UNI - EN 14072, inerente le metodologie di prova, oltre che tutte le vigenti normative inerenti la sicurezza.
Inoltre tutti i materiali plastici dovranno presentare i seguenti requisiti:
• ottima resistenza chimica a vari prodotti di uso comune, disinfettanti ed insetticidi compresi;
• assenza di fragibilità alle normali temperature;
• elettrostaticità per strofinio minimo e comunque non di disturbo agli utenti;
• temperatura di distorsione non minore ai 70°C;
• ottima stabilità dimensionale;
• assorbimento d’acqua insignificante anche dopo una lunga immersione;
• inalterabilità del colore anche dopo una lunga esposizione alla luce.
I materiali espansi usati per le imbottiture devono rispettare le seguenti proprietà:
• densità;
• resistenza alla fatica;
• resistenza alla compressione;
• resistenza alla deformazione permanente;
• resistenza alle modificazioni chimico - meccaniche del prodotto.
Gli arredi esterni devono aver superato i test di conformità alla norma EN1176 ed essere in possesso della certificazione TUV o CATAS. Nel caso in cui i bambini giochino ad una altezza da terra superiore ai 60 cm si raccomanda che al di sotto delle strutture e attorno ad esse sia posata una pavimentazione antitrauma con un coefficiente di assorbimento dell’impatto conforme alla EN1177. La struttura in legno dei giochi da esterno deve essere in legno stagionato e impregnato a pressione con sali minerali atossici in modo da poter essere interrato.
Tutte le estremità devono essere arrotondate con un raggio di almeno 10 mm.
Le parti metalliche devono essere realizzate con spigoli arrotondati e realizzate in acciaio zincato. Le eventuali catene delle altalene devono avere l’apertura della maglia inferiore a 8,6 mm in conformità con la norma EN1176, al fine di evitare l’intrappolamento delle dita dei bambini. Gli elementi di arrampicata devono essere realizzati con corde antisdrucciolo ancorate con elementi capocorda in acciaio inox. La bulloneria di assemblaggio deve essere fatta con bulloni in acciaio zincato nel rispetto delle UNI5727, 5732, 7473. Le molle per i giochi a dondolo devono essere in acciaio e rispettare la norma DIN 17223. Ogni molla deve essere dotata di dispositivo di sicurezza per evitare lo schiacciamento di mani e piedi. Le piste di scivolamento devono essere realizzate in lamiera di acciaio inox, con sponde laterali di contenimento. I seggiolini delle altalene devono essere in gomma antitrauma con superficie antisdrucciolo.
Le caratteristiche prestazionali indicate dovranno essere verificate anche per gli arredi interni ed esterni già presenti nel nido attualmente funzionante, prevedendo la sostituzione di quelli che dovessero essere non conformi alle normative di riferimento sopra indicate.
3.5 I lavori di adeguamento del nido esistente
Il progetto preliminare prevede la realizzazione di lavori interni al Nido esistente, al fine di adeguare alcuni spazi alle necessità emerse. In particolare la realizzazione del nuovo blocco servizi nel nido di progetto, consentirà lo spostamento di alcune attività (cucina, lavanderia, parte dei
servizi del personale insegnante e ausiliario) ed il conseguente riutilizzo degli spazi relativi per nuove funzioni.
Nell’elaborato n. 10 di progetto vengono individuate le parti dell’edificio interessate dai lavori e le nuove destinazioni d’uso richieste.
Il bando di gara definisce le modalità e la tempistica di intervento, atteso che i lavori di adeguamento sul nido esistente potranno avvenire solo ad avvenuta realizzazione del nuovo Nido di progetto e non dovranno interferire con il normale svolgimento dell’attività.
Le somme necessarie a tali lavori sono evidenziate nel Preventivo sommario di spesa in apposita voce.
3.6 Le varianti progettuali ammesse
In ottemperanza a tutte le prescrizioni previste negli elaborati a base di gara, oltre che a quelle di legge, si ammetteranno varianti progettuali volte al miglioramento del progetto preliminare nel rispetto delle caratteristiche tecniche essenziali dell’opera, come già definite, con soluzioni alternative al progetto preliminare relativamente ai seguenti aspetti:
• superfici degli ambienti qualora eccedenti i minimi previsti da norme, regolamenti e dalla Direttiva regionale 646/05; A TAL FINE VA RICORDATO CHE LA VERIFICA ANDRA’ CONDOTTA SULLA SOMMATORIA DEI DUE NIDI (esistente e di progetto) POICHÉ ALCUNI SPAZI PREVISTI NEL PROGETTO PRELIMINARE VANNO A SOPPERIRE CARENZE DEL NIDO ESISTENTE;
• assetto distributivo interno, proponendo variazioni volte a garantire migliore funzionalità agli spazi; variazioni di più consistente entità potranno essere introdotte nello sviluppo del reparto cucina, qualora l’offerta di gara preveda la preparazione in loco dei pasti per entrambe le strutture gestite, e non il semplice porzionamento degli stessi, provenienti da struttura esterna. Complessivamente le suddette varianti dovranno essere contenute in un massimo del 5% della superficie utile (S.U.) attualmente prevista in mq. 951,67 e pertanto per una S.U. complessiva non superiore a 1000 mq.;
• caratteristiche tecniche degli impianti e componenti edilizie, volte a garantire una migliore prestazione energetica dell’edificio e di migliorarne la classe energetica relativa, valutata preliminarmente in classe B con un consumo di 12 kWh/m3;
• dettagli architettonici, proponendo soluzioni tecnologiche volte a semplificare e/o velocizzare il processo costruttivo, nel rispetto delle caratteristiche architettoniche del progetto;
• qualità dei materiali di costruzione, intesa come miglioramento dei requisiti prestazionali.
Le varianti proposte non dovranno pregiudicare il funzionale utilizzo dell’area di verde compresa tra i due fabbricati, la quale dovrà essere arredata con giochi e attrezzature, oltre che piantumata con le essenze ritenute più idonee (alberi e arbusti).
Le varianti proposte dovranno, in ogni caso, essere conformi alle norme del Regolamento Edilizio Comunale ed alle Norme Tecniche di Attuazione del P.R.G. vigenti, con particolare riguardo alle distanze dai confini.
A seguito dell’aggiudicazione verrà predisposta dall’Amministrazione Comunale, se ritenuta necessaria, apposita variante al Piano Particolareggiato vigente, al fine di recepire quanto previsto dal progetto aggiudicatario.
Art. 4 - IL PROGETTO DEFINITIVO
Il progetto definitivo dovrà essere redatto sulla base del progetto preliminare approvato dal Concedente e nel rispetto delle linee guida precedentemente espresse.
Al progetto definitivo dovranno essere allegati tutti gli elaborati tecnici previsti dall’art. 25 del
D.P.R. 554/99.
Grande attenzione dovrà essere posta nella presentazione di un ambiente familiare e accogliente, caratterizzato da arredi e materiali caldi, in grado di diffondere sensazioni di benessere e affettività, ma di trasmettere anche l’intenzionalità e la metodologia educativa del contesto in cui si trova il bambino.
Il progetto definitivo dovrà essere validato dal Responsabile del Procedimento in contraddittorio con i progettisti al fine di verificare la conformità del progetto alla normativa vigente ai sensi dell'art. 112 del D.Lgs. 163/06 s.m.i. e degli artt. 47 e 48 del D.P.R. 554/99.
Il progetto dovrà inoltre ottenere l’approvazione da parte dei competenti organi esterni alla stazione appaltante, per quanto di rispettiva competenza; a solo titolo esemplificativo e non esaustivo si citano:
• Comando Prov.le Vigili del Fuoco per gli aspetti della prevenzione incendi;
• Azienda USL – Dipartimento di igiene pubblica per gli aspetti sanitari;
• Enti gestori dei servizi a rete per quanto di loro competenza;
• Comune di Bomporto - Ufficio Ambiente per la sistemazione del verde e gli scarichi fognari;
• Comune di Bomporto - Ufficio scuola per la validazione del progetto educativo e gestionale.
Sarà cura del Concessionario verificare la necessità di ulteriori e diversi atti autorizzativi, in ottemperanza delle normative vigenti.
Art. 5 - IL PROGETTO ESECUTIVO
Il progetto esecutivo dovrà essere redatto sulla base del progetto definitivo approvato dal Concedente.
Al progetto esecutivo dovranno essere allegati tutti gli elaborati tecnici previsti dall’art. 35 del
D.P.R. 554/99; esso dovrà essere corredato dal Piano di Coordinamento in fase di progettazione, redatto ai sensi del D.Lgs. 81/2008, il quale adotterà tutti gli accorgimenti necessari all’accesso e alla protezione del cantiere, garantendo la sicurezza e la continuità di funzionamento dell’adiacente Nido esistente.
Il progetto esecutivo dovrà essere validato dal Responsabile del Procedimento in contraddittorio con i progettisti al fine di verificare la conformità del progetto esecutivo alla normativa vigente ai sensi dell'art. 112 del D.Lgs. 163/06 s.m.i. e degli artt. 47 e 48 del D.P.R. 554/99.
Particolare cura dovrà essere posta alla redazione del Piano di manutenzione dell’opera, che dovrà prevedere le modalità e la tempistica delle operazioni di manutenzione, relative all’edificio ed agli impianti, da estendersi anche all’edificio esistente adeguato.
In particolare dovranno essere previste le operazioni di manutenzione ordinaria per entrambi gli edifici, quella straordinaria per il nuovo nido, restando a carico del Comune di Bomporto la manutenzione straordinaria del nido esistente, così come meglio precisato all’art. 2 ultimo capoverso.
Il Piano di manutenzione dovrà essere inoltre esteso alle aree esterne ed agli arredi esterni ed interni; in particolare per l’area esterna dovranno essere previste le operazioni di sfalcio, potatura, inerbimento, sostituzione delle essenze etc. nonché di revisione periodica e/o sostituzione degli arredi e giochi.
Analogamente dovranno prevedersi le operazioni di revisione periodica e/o sostituzione degli arredi interni e delle attrezzature a disposizione di entrambi i nidi.
Art. 6 - LA DISCIPLINA DELL’ ESECUZIONE DEI LAVORI
6.1 L’ ORGANIZZAZIONE DEI CANTIERI
I lavori devono essere eseguiti a perfetta regola d’arte in conformità alla progettazione esecutiva approvata dall’Amministrazione ed alle eventuali relative varianti, secondo i termini del programma
temporale dei lavori.
Il Concessionario è responsabile di eventuali danni arrecati a beni e persone a causa della realizzazione delle opere oggetto della concessione, lasciando l’Amministrazione indenne da qualsivoglia pretesa, azione e richiesta.
6.2 LA DIREZIONE LAVORI E LA VIGILANZA
I lavori saranno eseguiti sotto la direzione di un tecnico a ciò abilitato individuato e remunerato dal Concessionario.
Il Responsabile Unico del Procedimento (d’ora innanzi RUP), nominato dal concedente tra il proprio personale, vigila sullo stato di avanzamento dei lavori, curando che l’attività di progettazione e costruzione effettuata dal Concessionario sia conforme a quanto indicato nella documentazione di gara, nell’offerta, nella Convenzione, nel presente Capitolato e nella documentazione allegata ai progetti approvati dal Concedente. A questo scopo il RUP e i tecnici incaricati avranno accesso a tutte le aree, a tutto il cantiere e a tutte le opere realizzate.
Il Concessionario deve assicurare al RUP e ai tecnici incaricati tutta l’assistenza necessaria, fornendo a tal fine i chiarimenti e i documenti richiesti.
Il Concessionario è obbligato alla nomina di un collaudatore ai sensi dell'art. 141 del D.Lgs. 163/06 s.m.i., che svolga anche le mansioni di collaudatore in corso d'opera ex art. 141 c. 7 del D.Lgs. 163/06 s.m.i., previa accettazione del soggetto individuato da parte della stazione appaltante.
Una volta effettuato il collaudo, l’Amministrazione svolgerà, per il tramite di propri incaricati, attività di vigilanza e controllo sulla correttezza della gestione del Nido e sulla sua conformità a quanto indicato nella documentazione di gara, nell’offerta, nel contratto e nella documentazione allegata ai progetti approvati dall’Amministrazione stessa.
6.3 I TEMPI DI REALIZZAZIONE
I tempi per l’esecuzione dei lavori prevedono un massimo di 270 giorni a partire dalla data di consegna dei lavori ai sensi dell'art. 129 del D.P.R. 554/99. A questi si aggiungono altri 60 giorni per la richiesta dei pareri di conformità e agibilità dei locali, allacciamenti alle reti di servizio, messa in esercizio degli impianti e certificazione degli stessi, montaggio degli arredi e pulizia finale dei locali.
L’avvio dell’utilizzo della struttura è previsto per il 1 ottobre 2011.
Il cronoprogramma redatto dal concessionario e presentato in sede di offerta dovrà ulteriormente specificare le fasi e i tempi previsti per l’organizzazione del cantiere e la realizzazione dei lavori, conformemente ai tempi sopra enunciati.
Il seguente cronoprogramma esplicita pertanto i tempi massimi consentiti per la realizzazione dell’opera:
Il concessionario dovrà, in sede di gara, presentare il proprio cronoprogramma che, tenendo conto della propria organizzazione, dovrà in ogni caso essere contenuto nel limite temporale di 14 mesi
(dalla redazione del progetto definitivo alla consegna dell’opera) avendo come data ultima per la realizzazione dei lavori relativi alla costruzione del nuovo edificio quella del 31 luglio 2011.
Dopo tale data sarà infatti applicata la penale prevista e calcolata pari all’ 1 per mille dell’importo a base d’asta per ogni giorno di ritardo.
Per eventuali ritardi sulla data prevista per l’apertura del servizio (1 ottobre 2011) verrà invece applicata, anche in aggiunta alle penali di cui all’articolo 29 del successivo disciplinare giuridico, una penale pari al doppio del costo sostenuto per garantire il servizio presso altra struttura, stimato in € 75/ giorno, per ogni bimbo iscritto.
SEZIONE TERZA
CAPITOLATO PRESTAZIONALE -GESTIONALE
Art. 7 - OGGETTO DELLA CONCESSIONE RELATIVAMENTE ALLA GESTIONE DEI SERVIZI DI ASILO NIDO
Oltre a quanto già precisato in ordine alla realizzazione dell’immobile, il soggetto risultante aggiudicatario della Concessione dovrà provvedere:
1. alla gestione di un NUOVO servizio di nido d’infanzia, organizzato nell’edificio appositamente realizzato ed attiguo all’edificio esistente, ubicato in via Tevere; il nuovo servizio attiene alla erogazione dei servizi educativi così come definiti e disciplinati dalla Legge Regionale 10 gennaio 2000 n. 1 s.m.i. e rivolta a bambini di età ricompresa dai 6 mesi ai 3 anni e comprende anche le attività inerenti la cura e l’igiene personale del bambino. La struttura da realizzare è progettata per accogliere 53 bambini, elevabili fino ad un massimo di 60, come prevede la direttiva regionale 646/05 e il servizio dovrà essere articolato in 3 sezioni, tenuto conto dell’età dei bambini, del loro sviluppo psico-fisico e di quanto richiesto dal presente capitolato, oltre che di quanto offerto in sede di gara nell’ambito dei progetti pedagogici presentati.
2. alla gestione dell’attuale servizio comunale di asilo nido, denominato Xxxxx Xxx, da erogarsi nell’edificio esistente, situato in Xxx Xxxxxx x.00, edificio che viene a tal fine ceduto in uso alla ditta aggiudicataria per la durata della concessione.
Il servizio da erogare è rivolto a bambini di età ricompresa dai 6 mesi ai 3 anni e comprende anche le attività inerenti la cura e l’igiene personale del bambino.
Il nido è predisposto per accogliere 53 bambini, elevabili fino ad un massimo di 60, come prevede la direttiva regionale 646/05.
Attualmente, sulla base di quanto disciplinato dal Regolamento Comunale approvato con deliberazione consiliare n. 19 del 31/03/2008, il servizio nido si articola in 3 sezioni, in relazione all’età dei bambini, al loro sviluppo psico-fisico ed ai programmi educativi adottati:
- piccoli ( dai 6 ai 12 mesi)
- medi ( dai 13 ai 19 mesi)
- grandi (dai 20 ai 36 mesi)
Alla gestione si provvede tenuto conto di quanto erogato dal Comune, così come disciplinato all’art. 21.
3. alla gestione delle attività accessorie e complementari al servizio, quali: il servizio mensa, il servizio di igiene e pulizia dei locali, le attività di riscossione delle rette scolastiche, oltre alle attività descritte nel presente Capitolato prestazionale-gestionale.
Art. 8 - CARATTERISTICHE E OBIETTIVI GENERALI DEL SERVIZIO
I nidi d’infanzia sono servizi educativi e sociali di interesse pubblico che concorrono con le famiglie alla crescita e formazione dei bambini nel rispetto dell’identità individuale e culturale, promuovendo le seguenti finalità:
• formazione e socializzazione dei bambini, nella prospettiva del loro benessere psicofisico e dello sviluppo delle loro potenzialità cognitive, affettive, relazionali e sociali;
• cura dei bambini mediante l’affidamento a figure con profilo professionale di educatore d’infanzia;
• sostegno alla funzione genitoriale nella cura dei figli e nelle scelte educative.
I Servizi sopra descritti dovranno essere erogati nel rispetto di quanto previsto dalla normativa regionale di riferimento e dai criteri di erogazione ottimale definiti in ambito distrettuale ai sensi della convenzione approvata con deliberazione consiliare n. 52 del 23/07/2009.
In particolare detti servizi hanno lo scopo di offrire un luogo di benessere psicologico e fisico, di socializzazione, di stimolo delle potenzialità cognitive ed affettive. I nidi d’infanzia dovranno inoltre collocarsi come punto di riferimento forte per le famiglie, per sostenerle nel loro compito di cura nei confronti dei bambini, ma anche come spazio di discussione e confronto per quanto attiene le questioni relative all’infanzia.
In particolare sono da conseguire i seguenti obiettivi:
• dare una risposta globale ai bisogni propri dell’età e di ciascun bambino;
• prevenire ed intervenire precocemente su eventuali condizioni di svantaggio psico-fisico e socio-culturale;
• favorire la continuità dei comportamenti educativi con l’ambiente familiare e la scuola dell’infanzia;
• svolgere nella comunità locale funzioni di informazione permanente sulle problematiche della prima infanzia.
Art. 9 - CALENDARIO E ORARIO GIORNALIERO
Al fine di uniformare l’erogazione del servizio nido complessivamente inteso, è necessario che il progetto organizzativo e gestionale articoli l’orario di funzionamento su 5 (cinque) giorni settimanali, dal lunedì al venerdì compresi, dalle ore 8.00 alle ore 16.00.
L’orario giornaliero di funzionamento delle due strutture deve prevedere una apertura in via ordinaria dalle ore 8.00 alle ore 16.00. Gli orari di entrata e di uscita dei bambini devono essere definiti in modo flessibile e adeguato alle esigenze delle famiglie e tali da comportare di norma una permanenza del bambino non superiore alle 10 ore.
Il servizio è reso agli utenti di norma dal 1° settembre al 30 giugno di ogni anno e verrà chiuso in via ordinaria per complessive tre settimane durante l’anno (festività natalizie/pasquali ed eventuali “ponti”), secondo un calendario concordato annualmente con l’Amministrazione Comunale, tenuto anche conto dei giorni di chiusura delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie.
Resta salva la possibilità di erogare in tali periodi servizi aggiuntivi, integrativi e/o ricreativi così come disciplinati dagli artt. 3 e 9 della Legge Regionale 10 gennaio 2000 n. 1 s.m.i..
Il concessionario si impegna ad adeguare l’organizzazione del servizio e il progetto pedagogico alle Direttive della Regione Xxxxxx Xxxxxxx sull’accreditamento dei servizi educativi per la prima infanzia pro- tempo vigenti.
Art. 10 - SERVIZI AGGIUNTIVI ED INTEGRATIVI
Nell’ambito del progetto organizzativo e gestionale, le ditte concorrenti al procedimento di gara, dovranno presentare altresì proposte relative alle attività pre-scolastiche e di prolungamento orario per 5 (cinque) giorni settimanali, dal lunedì al venerdì compresi, e ricompresi nelle fasce orarie
7.30 - 8.00, 16.00 - 18.00. Tali attività saranno richieste dall’Amministrazione comunale a fronte dell’esigenza manifestata dall’utenza, e pertanto con oneri economici a carico di quest’ultima. La determinazione dei corrispettivi richiesti per l’erogazione di tali servizi aggiuntivi sarà concordata con l’Amministrazione comunale, tenuto conto degli importi attualmente corrisposti.
Il progetto organizzativo e gestionale dovrà altresì prevedere l’organizzazione del servizio di Centro Estivo, che sarà realizzato di volta in volta, sulla base del numero delle domande pervenute. Tali attività saranno richieste dall’Amministrazione comunale a fronte dell’esigenza manifestata dall’utenza, e pertanto con oneri economici a carico di quest’ultima. La determinazione dei corrispettivi richiesti per l’erogazione di tale servizio aggiuntivo sarà concordata con l’Amministrazione comunale, tenuto conto degli importi attualmente corrisposti e dell’eventuale compartecipazione dell’Amministrazione comunale alla spesa.
Infine nell’ambito del progetto organizzativo e gestionale, le ditte concorrenti al procedimento di gara, potranno presentare eventuali servizi aggiuntivi ed integrativi offerti, con l’indicazione delle modalità di svolgimento che intendono proporre e realizzare qualora risultino individuati quali Concessionari.
Dovranno essere indicate le tipologie di servizio, le modalità con cui il servizio aggiuntivo viene erogato e gestito, nonché le tariffe previste a carico dell’utenza. I servizi aggiuntivi proposti non devono costituire alcun aggravio di spesa per l’Amministrazione Comunale e potranno essere attivati qualora ritenuti congrui ed opportuni dall’amministrazione e dall’utenza.
A titolo puramente esemplificativo, i servizi aggiuntivi ed integrativi potrebbero riferirsi alle seguenti attività:
- attività ludiche - ricreative aggiuntive all’orario di servizio (oltre le ore 18.00)
- attività ludiche - ricreative aggiuntive al calendario annuale di servizio fino al mese di agosto
- attività ludiche - ricreative aggiuntive al calendario settimanale di servizio fino al sabato (orario 7.30-13.00)
- apertura del servizio nel periodo delle festività natalizie, pasquali e altre festività infrasettimanali
- apertura straordinaria per attività particolari legate all’animazione e al tempo libero per la prima infanzia
- attività ludico-laboratoriali e spazio per bambini e genitori previste il sabato e la domenica
- centri gioco, spazio bambini
- maternage.
L’erogazione di tali servizi dovrà avvenire nel rispetto della normativa regionale vigente.
Art. 11 - PROGETTO ORGANIZZATIVO E GESTIONALE
Il progetto organizzativo e gestionale, inteso come il principale documento di programmazione e descrizione delle modalità di erogazione del servizio, deve essere redatto dalle ditte concorrenti al procedimento di gara, nel rispetto dei principi contenuti nella normativa regionale di riferimento e nei criteri di erogazione ottimale definiti in ambito distrettuale ai sensi della convenzione approvata con deliberazione consiliare n. 52 del 23/07/2009. In particolare il piano dovrà descrivere i contenuti della gestione e gli standard qualitativi di svolgimento della gestione stessa; deve prevedere il quadro organizzativo e gestionale del servizio nel rispetto dei seguenti elementi ritenuti qualificanti.
La Commissione di Xxxx attribuirà agli elementi sotto descritti i punteggi a fianco di ciascuno indicati in ordine decrescente di importanza.
A1 | Qualità del progetto organizzativo - gestionale - personale impiegato e relativa formazione - pt 8 - modalità di preparazione e somministrazione dei pasti - pt 8 - fornitura arredi e giochi - pt 8 - modalità di accesso al servizio - pt 3 - servizi aggiuntivi di cui all’art.10 - pt 3 | Punti 30 | ||
A2 | Qualità del progetto pedagogico | Punti 15 |
I paragrafi successivi riportano la descrizione degli standard prestazionali che devono intendersi minimi per l’esecuzione dei servizi sopra elencati, come prevede la normativa di riferimento L.R. n.1/2000 s.m.i..
11.1 Personale impiegato e relativa formazione
Il Progetto organizzativo e gestionale deve prevedere norme puntuali per quanto riguarda il comportamento e gli obblighi di tutto il personale. In particolare il Piano deve contenere indicazioni precise relative a:
- numero operatori complessivi impegnati sull’appalto e numero di ore fornite da ciascun operatore specificatamente per i servizi resi;
- inquadramento economico, qualifiche e relativo canone orario;
- modalità di osservanza delle norme igienico-sanitarie;
- norme di comportamento.
Nella gestione del servizio il Concessionario dovrà applicare i rapporti numerici (educatori – bambini e addetti ai servizi generali – bambini) stabiliti dalla direttiva regionale 646/05.
Per il personale dipendente deve essere garantito inoltre il rispetto delle norme contrattuali e della legislazione vigente in materia di rapporto di lavoro. Deve essere garantita, salvi i casi di forza maggiore, la stabilità del personale educativo e la continuità educativa anche nella gestione delle sostituzioni in caso di assenza degli operatori titolari.
Il Progetto organizzativo e gestionale deve indicare le modalità di selezione, le strategie di contenimento del turn-over, gli strumenti finalizzati a garantire la continuità educativa e la valorizzazione del personale.
Il Progetto organizzativo e gestionale dovrà dettagliare l’organico previsto, il numero di ore frontali che gli educatori svolgeranno a diretto rapporto con i bambini.
Inoltre la Ditta dovrà prevedere, a favore del personale assegnato, un monte ore tale da garantire lo svolgimento delle seguenti attività:
o attività di programmazione
o collettivi / intercollettivi
o incontri continuità nido – scuola dell’infanzia
o incontri con le famiglie (xxxxxxxx, riunioni ecc…)
o programmazione e continuità 0/6
o organizzazione feste e momenti collettivi
o comitato di gestione
o documentazione e verifica dell’attività svolta
o attività di formazione ed aggiornamento.
Le ore dedicate alle attività sopra descritte dovranno tener conto dei parametri definiti dalla Legge Regionale di riferimento n.1/2000, dall’ art.31 del C.C.N.L. “Personale Educativo Xxxxx Xxxx” e dal monte ore attuale, assegnato agli educatori comunali pari a 200 ore per anno scolastico.
La Ditta si impegna a garantire la formazione del proprio personale dipendente individuando forme di organizzazione dei momenti formativi idonei anche a permettere la presenza del personale comunale. A tal fine entro il 30 giugno di ogni anno il Concessionario deve trasmettere al Concedente il piano della formazione del personale riferito all’anno scolastico successivo.
Il personale educativo, anche quello utilizzato per le sostituzioni, dovrà possedere titolo di studio previsto dalla normativa regionale vigente e avrà, almeno per la metà di esso, adeguata esperienza nel settore per almeno un biennio.
Il Concessionario provvede ad indicare altresì un responsabile amministrativo della concessione che risponda dei rapporti contrattuali con il Comune; il Concessionario è tenuto altresì a designare almeno un pedagogista responsabile della gestione pedagogico-organizzativa del servizio, dotato di idoneo diploma di laurea ed adeguata esperienza, rispettando i requisiti minimi previsti dalla direttiva della Regione Xxxxxx Xxxxxxx sui servizi per bambini in età 0-36 mesi, così come meglio specificato al successivo art. 13.
Il concessionario infine designa un responsabile del servizio presso la struttura, scelto fra gli operatori, che funga da referente per gli utenti, per gli operatori e per il Comune relativamente ai problemi di ordinaria gestione che possano giornalmente insorgere. Tale figura è altresì incaricata della tenuta della documentazione che le norme ed il contratto impongono che debba essere conservata all’interno del plesso.
Da ultimo il concessionario nomina una figura in qualità di responsabile tecnico della struttura, esperto sugli aspetti tecnico-edilizi-strutturali (geometra, architetto, ingegnere) iscritto al competente albo professionale e dotato delle necessarie abilitazioni.
Nel redigere il progetto gestionale e per la formulazione dell’offerta economica, la Ditta dovrà tener conto della presenza in servizio, nei ruoli dell’Amministrazione Comunale, di 4 educatrici che presteranno la propria attività presso il nido “Xxxxx Xxx” in posizione di distacco funzionale.
11.2 Modalità di preparazione e somministrazione dei pasti
Il pasto rappresenta un importante momento educativo e di socializzazione dei bambini, che deve essere curato e gestito anche con il coinvolgimento materiale del personale educativo; il pasto inoltre deve essere preparato con attenzione particolare ai fabbisogni calorici dei bambini, nel rispetto delle tabelle dietetiche approvate dal competente servizio AUSL come previsto dalla Direttiva Regionale 646/2005; infine il pasto deve essere somministrato con cura e attenzioni particolari all’età dei fruitori, ai tempi di trasporto ed alle temperature di conservazione.
La produzione e somministrazione dei pasti deve essere effettuata in conformità al sistema di analisi e controllo HACCP (D.Lgs. 155/97 s.m.i.), prevedendosi in tal senso, qualora la ditta non ritenga opportuno produrre i pasti in loco, l’obbligo che i pasti siano confezionati in un centro di produzione ubicato ad una distanza non superiore a 10 km, al fine garantire i tempi di percorrenza del tragitto necessario ad effettuare la consegna dei pasti, congrui con il mantenimento delle temperature previste dal sopra descritto sistema di controllo.
Il Concessionario si impegna a garantire procedure di acquisto di materie prime non contenenti organismi geneticamente modificati e dare priorità all’utilizzo di prodotti biologici.
Per le ragioni espresse, le attività di preparazione e di somministrazione dei pasti, non possono essere subappaltate.
Inoltre, nell’ambito della valutazione complessiva del progetto gestionale, vengono valutate positivamente e prioritariamente le proposte di organizzazione che prevedano la preparazione dei pasti presso la cucina del nuovo asilo nido.
Il Concessionario deve provvedere alla preparazione e somministrazione dei pasti, garantendo ai richiedenti diete speciali per motivi di natura sanitaria, religiosa, culturale; provvede inoltre alla somministrazione delle bevande ed alla distribuzione di frutta a metà mattina oltre che alla merenda pomeridiana. Deve essere previsto l’utilizzo di piatti, bicchieri e posate in materiale lavabile e non monouso, oltre al loro reintegro in caso di rottura.
La qualità del servizio erogato in merito alla preparazione e somministrazione dei pasti, è oggetto di valutazione da parte della Commissione prevista ed istituita con deliberazione comunale n. 19 del 09/02/2008; la ditta risultata aggiudicataria della concessione si impegna a rispettare e ad applicare quanto previsto dalla suddetta deliberazione in merito.
11.3 Fornitura di arredi e giochi
L’ambiente di uno spazio nido che circonda il bambino deve essere organizzato secondo modalità in grado di tener conto dei bisogni e delle competenze dei bambini e di offrire elementi e occasioni per soddisfarli; deve cioè saper accogliere, deve soddisfare il bisogno di sicurezza ed affettività del piccolo, elemento forte nei primi anni di vita, e deve anche sostenere ed incoraggiare il suo desiderio di esplorare e conoscere per promuovere ed arricchire le proprie esperienze.
L’arredo deve rispondere alle richieste funzionali ed educative sopra descritte.
Dovranno quindi essere creati spazi armonici, in cui colori e forme interagiscono per realizzare ambienti stimolanti in cui costruire positive esperienze di vita.
Ciò che influenza l’ambiente del nido è il colore:
- i colori caldi infatti stimolano le attività motorie e accelerano funzioni fisiologiche, e quindi adatti al gioco e al movimento,
- i colori freddi invece si adattano meglio negli ambienti dove il bambino trova la sua intimità, come nella stanza del sonno.
Il Concessionario dovrà provvedere alla fornitura di arredi sia interni che esterni adeguati all’età e al numero degli utenti, a norma di legge e costantemente in buono stato. E’ tenuto alla sostituzione immediata degli stessi qualora usurati e/o danneggiati.
Il Progetto organizzativo e gestionale deve indicare la dotazione iniziale degli arredi forniti, nonché il programma di manutenzione straordinaria degli arredi interni ed esterni; tale programma deve prevedere il rinnovo degli arredi interni almeno ogni 14 anni e degli arredi esterni almeno ogni 9 anni.
Prima dell'inizio della gestione in concessione sarà redatto analitico inventario, in contraddittorio tra le parti, degli arredi esistenti (interni ed esterni) nel nido Xxxxx Xxx, descrittivo dello stato di conservazione.
Il responsabile del plesso redige ed aggiorna l’inventario dei beni mobili della struttura, comunicandone ogni variazione al responsabile del Servizio Infanzia.
11.4 Modalità di accesso al servizio
Le modalità di accesso al servizio sono definite nel bando di iscrizione comunale elaborato annualmente sulla base del regolamento comunale per l’accesso ai servizi per la prima infanzia.
Entro il 30 giugno di ogni anno l’Amministrazione trasmette al Concessionario i nominativi dei bambini ammessi al servizio.
I posti eventualmente disponibili, esaurite le graduatorie comunali, possono essere gestiti autonomamente dal Concessionario. Concluse le ammissioni il Concessionario è tenuto a comunicare i nominativi dei bambini ammessi annualmente ai posti disponibili, le eventuali rinunce e/o ritiri e le eventuali nuove ammissioni.
I bambini ammessi in forza delle graduatorie comunali hanno diritto alla frequenza fino alla conclusione dell’anno educativo in cui compiono tre anni.
Nel progetto organizzativo e gestionale devono essere indicate le modalità con cui si intenderà gestire tale possibilità e il necessario raccordo con l’Amministrazione Comunale, al fine di realizzare la massima integrazione nella gestione delle iscrizioni.
L’accesso ai bambini portatori di handicap o segnalati dai Servizi sociali è sempre garantito. Per la gestione delle problematiche connesse ai suddetti, il Concessionario deve garantire il raccordo con i Servizi Ausl ed i Servizi Sociali territoriali, fornendo a propria cura e spese gli eventuali ausili e/o arredi/materiali ludici eventualmente richiesti dai servizi competenti in relazione alla specifica disabilità dei bambini ammessi.
11.5 Materiale didattico e di consumo
Il materiale didattico e di consumo destinato alle attività educative (giocattoli, materiale didattico, materiale fotografico, audiografico, audiovisivo, ecc.) deve essere conforme alle norme vigenti e sufficiente per quantità e qualità in relazione alle varie aree di sviluppo del bambino.
Il materiale relativo alla cura e all’igiene dei bambini (guanti a perdere, prodotti per l’igiene, ecc.) deve essere a norma e sufficiente per qualità e quantità in relazione all’ordinario funzionamento del servizio. Tutto il materiale dovrà essere rinnovato quando necessario.
Al Progetto organizzativo e gestionale dovranno essere allegati:
- la dotazione iniziale del materiale didattico distinto per le diverse aree esperienziali del bambino (cognitiva, affettiva, sociale e motoria);
- la dotazione iniziale dei materiali di consumo e della biancheria (lenzuola, tovaglie, tovaglioli);
- la dotazione iniziale del materiale relativo alla cura e all’igiene dei bambini;
- la dotazione iniziale delle stoviglie.
Relativamente alla gestione da attuare nell'edificio già realizzato e attualmente adibito al funzionamento dell’asilo “Xxxxx Xxx”, prima dell'inizio della gestione in concessione sarà redatto analitico inventario, descrittivo dello stato di conservazione dei mobili, in contraddittorio tra le parti.
Alla scadenza il concessionario è tenuto a riconsegnare le attrezzature ed i beni in buono stato di conservazione e funzionamento, fatti salvi i deterioramenti prodotti dal normale uso. La riconsegna dovrà risultare da apposito verbale, redatto con le stesse modalità.
Eventuali danni o ammanchi di beni mobili dovranno essere riparati o reintegrati entro un termine che sarà fissato dal verbale. Trascorso inutilmente il termine l'amministrazione avrà titolo di rivalersi sulla cauzione per un importo pari al costo di ripristino dei beni danneggiati o di mercato per quelli mancanti.
11.6 Servizi generali: pulizia/sanificazione e lavanderia
Il personale addetto ai servizi generali deve essere adibito a compiti di pulizia e riordino degli ambienti e dei materiali di entrambe le strutture. Deve inoltre collaborare con il personale educativo, provvedere alla manutenzione e alla preparazione dei materiali didattici e al buon funzionamento delle attività del servizio.
I servizi generali devono essere garantiti nel rispetto delle indicazioni dei competenti servizi AUSL. Il Concessionario si impegna ad effettuare tutti i trattamenti di pulizia con la diligenza necessaria ad assicurare il decoro dovuto al tipo di servizio specifico e comunque a regola d’arte per il raggiungimento dei seguenti fini:
• salvaguardare lo stato igienico sanitario dell’ambiente;
• mantenere integro l’aspetto estetico ambientale dei locali.
Il Concessionario effettua il servizio garantendo il rispetto dei seguenti parametri:
• pulizie ordinarie di carattere giornaliero e continuativo dei locali, delle attrezzature, dei mobili e degli arredi;
• pulizie a fondo periodiche da effettuarsi fuori dall’orario di funzionamento del servizio; si considera necessario prevedere un numero minimo di pulizie da effettuarsi durante i periodi di sospensione dell’attività didattica (Pasqua, Natale, al termine dell’anno scolastico e nei momenti in cui si renda necessario per garantire l’attivazione dei centri estivi);
• pulizie straordinarie da effettuarsi in occasione di eventi imprevedibili quali traslochi, lavori di imbiancatura o muratura ecc.;
• pulizia periodica dell’area esterna di competenza.
Il servizio verrà svolto con strumentazione e prodotti di consumo a carico del Concessionario.
E’ fatto obbligo utilizzare materiali di pulizia a norma le cui caratteristiche siano corrispondenti alle indicazioni dell’AUSL, avvalendosi di fornitori in grado di produrre le idonee garanzie, nel rispetto delle normative vigenti in materia.
La gestione dei rifiuti deve essere effettuata garantendo la raccolta differenziata degli stessi in accordo con il servizio presente sul territorio.
Nella gestione di entrambe le strutture deve essere previsto il servizio di lavanderia da attuare con modalità operative e tempi tali da garantire il ricambio periodico di asciugamani, lenzuola, tovaglie, tovaglioli, ecc. Il Progetto organizzativo e gestionale deve indicare le modalità operative di realizzazione del servizio.
Art. 12 - PROGETTO PEDAGOGICO
Per la gestione del servizio nido di nuova realizzazione, il Concessionario osserverà il progetto pedagogico presentato in sede di gara elaborato nel rispetto delle seguenti condizioni, già applicate nell’ambito dell’erogazione del servizio nido comunale:
- gradualità dell’inserimento prevedendo, per i nuovi utenti, l’iniziale presenza dei genitori. Il progetto pedagogico dovrà indicare le strategie e le modalità organizzative di massima, specificando l’articolazione dei tempi utilizzati per rispettare la gradualità durante tale periodo;
- programmazione di attività educative adeguate all’età e finalizzate all’evoluzione del bambino in tutti gli ambiti esperienziali. In particolare, il progetto dovrà contenere una progettazione ed un’organizzazione dello spazio sia rivolto ai bambini, sia rivolto alla mediazione bambini- famiglie. Nel progetto devono essere descritte le modalità di gestione e di utilizzo degli spazi del nido destinati ai bambini;
- costanza nel riferimento educativo garantendo l’utilizzo di educatori titolari di sezione con orario di lavoro frontale sui bambini non inferiore alle 30 ore settimanali;
- cura delle routines (bagno/pasto/sonno) nel rispetto dei tempi del bambino, e delle sue esigenze di costruzione dei legami affettivi con gli educatori;
- cura delle relazioni con i genitori. Definizione delle modalità, tempi, azioni e strumenti utilizzati nella quotidianità e nelle occasioni formali e informali per costruire e mantenere un rapporto di fiducia e collaborazione con i genitori (colloqui / assemblee / feste / laboratori / pomeriggi di gioco, ecc.);
- organizzazione delle sezioni sulla base di criteri di continuità educativa, omogeneità di età, ove possibile e costanza del personale educativo di riferimento nel corso del ciclo scolastico;
- adesione al progetto di continuità educativa con la scuola dell’infanzia;
- redazione di documentazione delle attività svolte;
- proposta progettuale relativa al servizio di centro estivo, che preveda un progetto gestionale di un servizio “tipo” evidenziando obiettivi, linee di intervento e scelte metodologiche che dovranno essere conformi alle finalità dei servizi oggetto della presente concessione.
Sulla base delle linee guida contenute nel progetto pedagogico, per ogni anno scolastico, dovrà essere predisposta e trasmessa al Concedente entro il 30 giugno, la programmazione educativa delle attività. Nell’elaborazione di tale programmazione il Concessionario è tenuto ad attuare il necessario raccordo con l’Amministrazione Comunale al fine di realizzare un sistema educativo territoriale integrato, aderendo alle linee guida del progetto pedagogico unitario adottato annualmente dal coordinamento pedagogico distrettuale del Comune Xxxxxxxx xxx xxxxxxxxx x.0 xx Xxxxxxxxxxxx Xxxxxx.
Al termine di ogni anno scolastico, entro il 30 agosto, il Concessionario è tenuto a inviare al concedente una relazione di verifica dell’attività svolta.
Art. 13 - COORDINATORE PEDAGOGICO
Il Concessionario deve assicurare le funzioni di coordinamento pedagogico del servizio tramite figura professionale dotata del titolo di studio previsto dalla direttiva regionale 646/05.
Il Coordinatore pedagogico sarà responsabile del progetto organizzativo e gestionale e del progetto pedagogico, gestirà i rapporti nel gruppo di lavoro e la formazione del personale, coordinandosi con il Responsabile dell’Area Scolastica comunale, che rimane il titolare delle competenze in ordine all’organizzazione e agli adempimenti gestionali relativi ai dipendenti comunali che prestano la propria attività nell’ambito dell’erogazione complessiva del servizio.
Il Responsabile dell’Area Scolastica comunale verifica la qualità del servizio erogato richiedendo relazioni semestrali al Coordinatore Pedagogico.
Il Coordinatore Pedagogico dovrà operare in stretto raccordo con gli altri servizi educativi del territorio, con i servizi sociali e sanitari, aderendo alle linee guida del progetto pedagogico unitario
adottato annualmente dal coordinamento pedagogico distrettuale del Comune Xxxxxxxx xxx xxxxxxxxx x.0 xx Xxxxxxxxxxxx Xxxxxx.
Il Concessionario garantirà la massima trasparenza nella gestione dei servizi prevedendo forme di partecipazione delle famiglie utenti alle scelte educative e alla verifica della loro attuazione.
Art. 14 - MODALITÀ ORGANIZZATIVE E DI CONTROLLO
Il concessionario deve essere dotato di un sistema di controllo interno sullo svolgimento dei servizi offerti da esplicitarsi nell’offerta.
E’ prevista altresì l’istituzione di un organismo di coordinamento denominato “Commissione per la gestione e la valutazione del contratto di servizio“ . Tale commissione è costituita da :
▪ Responsabile del servizio comunale
▪ Responsabile del Concessionario
▪ Presidente del Comitato di Gestione (organo disciplinato dal Regolamento Comunale per l’erogazione del Servizio Nido)
La Commissione si riunisce a partire da gennaio 2012 con cadenza semestrale fino a giugno 2013 e successivamente a questa data con cadenza annuale. La Commissione viene costituita in tempi congrui per essere operativa nelle date sopra descritte, indicativamente nel mese di settembre 2011.
La Commissione ha il compito di accertare, stilando apposito verbale da trasmettere all’Amministrazione, quanto segue :
- l’osservanza di quanto previsto dal seguente capitolato e la corrispondenza al progetto presentato in sede di gara
- la permanenza dei requisiti educativi ed organizzativi che hanno permesso l’aggiudicazione
- la valutazione di eventuali contenziosi circa i possibili disservizi
- la soddisfazione dell’utenza (modalità di verifica della percezione del servizio da parte delle famiglie).
Art. 15 - INQUADRAMENTO GIURIDICO ED ECONOMICO DEL PERSONALE
Relativamente alla gestione dei servizi indicati all’art.8 del presente capitolato, il personale educativo, in servizio e dipendente dal Concessionario, dovrà aver compiuto il diciottesimo anno di età ed aver conseguito il diploma riconosciuto dalla Regione Xxxxxx Xxxxxxx per tali figure o qualsiasi titolo di studio equivalente/equipollente previsto dalla L. R. 1/2000 come modificata dalla
L.R. 8/2004, e dalla correlata direttiva applicativa per l’accesso ai posti di educatore per i servizi educativi per la prima infanzia.
Il Concessionario, prima dell’avvio del servizio e comunque all’inizio di ogni anno scolastico, comunicherà l’elenco dei nominativi del personale educativo ed ausiliario, unitamente ai relativi curricula e copia dei contratti di lavoro, con indicazione degli orari di svolgimento del servizio. Il Concessionario è tenuto a comunicare tempestivamente ogni variazione dell’elenco, sia provvisoria che definitiva. Le sostituzioni del personale educatore assente a qualsiasi titolo, dipendente dalla ditta, dovranno essere assicurate secondo modalità organizzative ottimali tali da garantire il mantenimento della continuità educativa e della qualità del Servizio, con personale di pari capacità professionale. In caso contrario troverà immediata applicazione la penale di cui all’articolo 29.
Il personale dovrà mantenere un comportamento corretto verso i bambini e le famiglie, nel rispetto del segreto d’ufficio su fatti e circostanze inerenti gli utenti e l’organizzazione del servizio stesso. Dovrà essere idoneo per capacità fisiche, dovrà essere in possesso delle certificazioni sanitarie previste dalle norme in vigore, che devono essere disponibili presso il luogo di lavoro. Il personale
dovrà altresì essere in grado di mantenere un comportamento decoroso ed irreprensibile, di provata serietà e riservatezza, correttezza e cortesia, disponibile alla collaborazione nei riguardi degli altri operatori che lavorano nel servizio e degli utenti. Qualora il personale ispettivo comunale rilevi infrazioni di lieve entità da parte del personale impiegato nei servizi, il Responsabile dell’Area Scolastica informerà la ditta con nota scritta.
Segnalazioni di comportamento scorretto o manchevole sia nei confronti dei bambini, sia per mancato o carente impegno nell’attuazione del programma pedagogico e del programma educativo, determineranno l’immediata applicazione della penale di cui all’articolo 29, fermo restando che, qualora le inadempienze assumano connotati di particolare gravità, per tipologia o reiterazione di condotta, il concessionario provvederà a sostituire l'addetto di propria iniziativa entro 10 giorni dalla richiesta, salvo che la richiesta del Comune non motivi la sospensione immediata dal servizio. In particolare, danno comunque luogo all’allontanamento dal servizio il presentarsi al lavoro in stato di ubriachezza o di alterazione derivante dall’assunzione di sostanze stupefacenti, inosservanza di norme antinfortunistiche e di igiene che possano arrecare danno alle persone, l’arrecare danno a cose o persone in modo doloso, il furto, non rispettare le linee essenziali del progetto pedagogico e/o della programmazione didattica concordata con il Comune.
Il Concessionario si obbliga ad applicare integralmente tutte le norme contrattuali di categoria per il personale occupato e si obbliga altresì ad applicare il contratto e gli accordi di lavoro provinciale anche dopo la loro scadenza e fino alla loro sostituzione, se la ditta ha forma cooperativa, si impegna a rispettare i relativi accordi nazionali e provinciali di lavoro anche nei rapporti coi soci.
Gli obblighi di cui sopra vincolano il Concessionario anche se lo stesso non aderisce alle associazioni stipulanti gli accordi o receda da esse, indipendentemente dalla struttura o dimensione della ditta stessa e da ogni altra qualificazione giuridica, economica o sindacale. Il personale utilizzato dalla ditta – soci o dipendenti - viene regolarmente iscritto a libro paga e ne viene garantito il regolare versamento dei contributi sociali e assicurativi.
Il Concessionario si obbliga a corrispondere gli emolumenti previsti dai contratti nazionali e provinciali di categoria e i relativi adeguamenti economici senza subordinare la corresponsione effettiva all’aumento della tariffa o all’avvenuto riconoscimento degli adeguamenti contrattuali da parte dell’Amministrazione Comunale.
Il Concessionario si impegna a permettere la visione dei libri paga e di ogni altra documentazione, inerente i rapporti contrattuali con dipendenti e soci impegnati nei servizi di cui al presente capitolato, a coloro i quali provvedono all’esame al fine di verificare il rispetto delle condizioni poste dal presente articolo.
Coloro i quali provvedono all’esame della documentazione descritta sono tenuti al segreto d’ufficio sulle notizie apprese, salvo che le stesse configurino illecito o denuncino un contrasto con quanto pattuito col Comune di Bomporto.
Art. 16 - SCIOPERI
Nel caso di indizione di scioperi che interessino a qualsiasi titolo i lavoratori dell’impresa, l’impresa stessa sarà tenuta a darne comunicazione preventiva nei termini previsti e l’erogazione del servizio sarà sospesa.
Nulla è dovuto alla ditta da parte del Comune – salva l’applicazione delle eventuali penalità – per la mancata prestazione del servizio se causato da scioperi dei propri dipendenti.
Parimenti, le rette dovute dagli utenti devono essere proporzionalmente ridotte qualora vi siano interruzioni del servizio a causa di sciopero, ovvero per interruzioni anche causate da motivi diversi.
Nel caso di sospensione del servizio dovuta a causa di forza maggiore o a qualsiasi altra motivata disposizione dell’Amministrazione Comunale, nulla sarà dovuto alla ditta appaltatrice.
Art. 17 - SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO
Il Concessionario, quale datore di lavoro, è tenuto all’osservanza delle norme previste e disciplinate dal D.Lgs. n. 81/2008. A tal fine il Concessionario invia al referente dell’Amministrazione all’inizio di ciascun anno scolastico, l’elenco nominativo del personale utilizzato, riportante il prospetto delle azioni di formazione e prevenzione cui il personale è stato “sottoposto”. Inoltre, ad ogni variazione, il Concessionario invia al Responsabile dell’Amministrazione i Documenti Unici di Valutazione dei Rischi, tenuto conto della particolare forma di erogazione dei servizi operativamente coordinati e con possibilità di ricorrere a forme sinergiche di fruizione dei servizi accessori e di completamento, ed al fine di evidenziare l’eventuale criticità, individuando altresì, di concerto con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione comunale, le proposte di superamento delle criticità medesime. Il Concessionario infine fornisce ai dipendenti i presidi ed i dispositivi di sicurezza individuati in uno specifico documento di valutazione concordato con l’RSPP comunale.
La Ditta deve adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento dei propri dipendenti di cui agli artt. 36 e 37; fornire ai lavoratori i necessari ed idonei dispositivi di protezione individuale (DPI); attuare la vigilanza sanitaria nei casi previsti dal citato decreto legislativo; designare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dei rischi e i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi, evacuazione, salvataggio, primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza..
Copia della predetta documentazione, unitamente all’organigramma ai fini della sicurezza, deve essere consegnata al Servizio Infanzia all’inizio dell’attività e comunque ad ogni variazione.
Art. 18 - OBBLIGHI DEL CONCESSIONARIO RELATIVAMENTE ALLA GESTIONE COMPLESSIVA DEI SERVIZI D’INFANZIA DI CUI ALL’ART. 7
Il Concessionario dovrà assicurare la regolare attività degli asili per tutta la durata della concessione facendosi carico dell’organizzazione e della direzione, del coordinamento del personale operante all’interno del plesso scolastico, della regolare somministrazione del vitto, del servizio di lavanderia, della pulizia dei locali e degli arredi, dell’erogazione delle prestazioni educative rivolte ai bambini. Ciascuna di tali funzioni, servizi e prestazioni dovrà essere organizzata e resa in modo puntuale e diligente nel pieno rispetto di qualità complessiva e dei parametri specifici previsti dalla vigente normativa in materia.
Il Concessionario nel definire la programmazione educativa del servizio di nuova istituzione, dovrà coordinarsi con la programmazione educativa dal servizio nido comunale, coerentemente con gli indirizzi del coordinamento pedagogico distrettuale.
Il Concessionario inoltre deve:
a) garantire tutti i servizi oggetto del presente capitolato per i periodi e secondo le condizioni indicate;
b) assumere ogni responsabilità ed onere nei confronti del concedente e dei terzi nei casi di mancato o intempestivo intervento necessario per la salvaguardia delle persone e delle cose;
c) conformare l'impostazione, l’organizzazione e la gestione dei servizi in oggetto al mantenimento e al rispetto dei requisiti stabiliti dalla normativa regionale necessari per l'autorizzazione al funzionamento e all'accreditamento;
d) adeguare, nei termini stabiliti dal committente, l’organizzazione e la gestione dei servizi alle ulteriori disposizioni che la Regione potrà emanare, nel periodo di tempo del presente affidamento, in materia di servizi educativi per la prima infanzia;
e) garantire la riservatezza delle informazioni relative ai bambini utenti e ai loro familiari;
f) provvedere alla rilevazione giornaliera delle presenze dei bambini, anche attraverso strumenti informatici messi a disposizione dal concedente;
g) comunicare il nominativo e il recapito telefonico del proprio referente che si rapporterà all’Ufficio Scuola del Comune per tutto ciò che attiene all'esecuzione della presente concessione;
h) provvedere entro la giornata alla sostituzione con personale di pari qualifica e profilo professionale degli operatori assenti per qualsiasi motivo;
i) accogliere le visite promosse dagli Uffici dell’Amministrazione Comunale per le verifiche dirette sullo svolgimento delle attività dei servizi e a collaborare alle indagini sulla rilevazione della "qualità percepita" da parte delle famiglie utenti.
Si ricorda che, come già esplicitato, nel redigere il progetto gestionale e per la formulazione dell’offerta economica, la Ditta dovrà tener conto della presenza in servizio, nei ruoli dell’Amministrazione Comunale, di 4 educatrici che presteranno la propria attività presso il nido “Xxxxx Xxx” in posizione di distacco funzionale.
Bambini in situazioni particolari
Per facilitare i processi di integrazione dei bambini disabili o che si trovino in situazione di disagio o di svantaggio socio-culturale, in relazione alla gravità dei casi, l’Amministrazione Comunale si riserva di affidare al Concessionario, fuori dal presente rapporto, un servizio di supporto alla sezione. Per i servizi in tal modo affidati sarà versato un corrispettivo mensile, sulla base dell’effettiva presenza del minore. A tal fine il Concessionario dovrà produrre mensilmente un resoconto dettagliato che riporti i giorni e le ore di espletamento del servizio, che dovranno essere congruenti con i giorni di presenza effettiva del bambino.
Inoltre, il Concessionario dovrà provvedere:
- alla manutenzione dei beni mobili utilizzati presso il servizio, provvedendo alla loro eventuale sostituzione ed integrazione;
- alla integrazione dei beni di facile consumo utilizzati presso il servizio;
- alla manutenzione delle aree cortilive, manutenzione del verde e dei cortili interni ed esterni (sfalcio periodico dell’erba, potatura e piantumazione e sistemazione delle piante, irrigazione);
- alla disinfestazione e derattizzazione delle aree esterne.
Art. 19 - PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO
E’ richiesto a ciascun concorrente di presentare, pena esclusione, un piano economico - finanziario dell’investimento e della connessa gestione per tutto l’arco temporale della concessione (30 anni); piano elaborato dal concorrente ed asseverato da primario istituto di credito, iscritto all’Albo di cui all’art. 13 D.Lgs. 01.09.1993, n. 385, costituito dai seguenti quadri:
- assunzioni di base del modello (ipotesi di carattere tecnico, variabili economiche e finanziarie, accantonamenti ai fondi di riserva obbligatori, condizioni bancarie, aliquote fiscali, tasso di inflazione, ecc.);
- ammontare complessivo dell’investimento (di cui lavori e oneri per la sicurezza);
- piano di ammortamento;
- schema di ripartizione temporale dell’investimento e dell’utilizzo delle fonti di copertura;
- conto economico di previsione;
- stato patrimoniale di previsione;
- flussi di cassa attesi;
- indicatori finanziari di sintesi;
- tabella determinante l’importo delle rette dovute al Concessionario in caso di variazione del numero dei posti convenzionati.
Ad esso deve essere obbligatoriamente allegata la documentazione comprovante l’impegno assunto da primario istituto di credito a finanziare l’intervento oggetto del presente capitolato o, in
alternativa, l’impegno assunto da primario istituto di credito a certificare il possesso di idonee risorse da parte dei concorrenti per finanziare l’intervento oggetto del presente capitolato.
SEZIONE QUARTA
DISCIPLINARE GIURIDICO
Art. 20 - ONERI A CARICO DEL CONCESSIONARIO NON SPECIFICATAMENTE PREVISTI IN ALTRI ARTICOLI
Al concessionario, a partire dalla data di attivazione del servizio, vengono trasferite le utenze, le tasse, le tariffe e tutte le spese relative all’immobile già esistente ed adibito all’erogazione del servizio nido (a titolo di esempio, energia elettrica, acqua potabile, teleriscaldamento e relativa manutenzione, Tia della nuova costruzione e dell’esistente).
Al termine della costruzione del nuovo asilo nido, il Concessionario assume altresì ogni obbligazione riguardo le utenze, le tasse, le tariffe e tutte le spese relative al nuovo immobile.
Il Concessionario consegna al Concedente, a titolo gratuito, le opere oggetto di concessione, complete di accatastamento, degli attestati e certificazioni previsti dal D.Lgs. 192/05 e di conformità impianti di cui al D.L. 37/08, nonché di tutto quanto espressamente previsto da disposizioni normative per tempo vigenti, nei modi e nei tempi definiti all’art. 32.
Art. 21 - OBBLIGHI A CARICO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE NON SPECIFICATAMENTE PREVISTI IN ALTRI ARTICOLI
Il Concedente dovrà svolgere attività di indirizzo, di vigilanza, di programmazione e di controllo delle attività svolte dal Concessionario.
In particolare, il Concedente potrà svolgere ogni controllo che ritenga opportuno sulle opere oggetto della concessione.
Il Concedente dovrà collaborare con il Concessionario, per l’intera durata della concessione, per la migliore esecuzione di tutte le prestazioni oggetto della concessione, mediante la tempestiva adozione di tutti quei provvedimenti, di sua competenza, necessari per dare piena attuazione ed esecuzione alle leggi e/o regolamenti disciplinanti i lavori ed i servizi in oggetto nonché per eliminare ogni impedimento alla regolare esecuzione dei lavori e dei servizi in base al progetto approvato ed al presente capitolato.
Il Concedente è, inoltre, obbligato:
- a consegnare le aree su cui realizzare le opere oggetto della concessione, libere da qualsiasi impedimento;
- ad adottare nei termini previsti dal presente capitolato tutti i provvedimenti e gli atti necessari alla realizzazione ed alla riuscita dell’intervento in conformità al progetto esecutivo approvato ed al piano economico-finanziario oggetto di aggiudicazione, anche promuovendo apposite conferenze di servizi;
- ad adottare, facendosi parte attiva e diligente, tutti gli atti e i provvedimenti necessari per dare impulso alla ottimale gestione delle opere realizzate;
- ad approvare le perizie di variante, se conformi alla norma e qualora siano ritenute congrue;
- a coprire i costi derivanti dalla revisione dell’equilibrio del piano economico finanziario o da varianti che superino complessivamente il 10% dell’investimento mediante corresponsione di un nuovo contributo o proroga dei termini di convenzione;
- a concedere l’aggiornamento dei corrispettivi, quando richiesto dal Concessionario e qualora ricorrano le condizioni di legge e in base ai criteri definiti nel presente capitolato;
- a consentire, nei casi di risoluzione della concessione per motivi attribuibili al soggetto Concessionario, agli enti finanziatori del progetto di designare una società che subentri nella concessione al posto del Concessionario, alle condizioni tutte espressamente previste all’articolo 159 del D. Lgs 163/2006 s.m.i.;
- a consentire la piena realizzazione e lo sviluppo di tutte le attività oggetto della Concessione vigilando sul rispetto da parte dei terzi dei diritti acquisiti dal Concessionario con la stipula della presente convenzione;
- a nominare il collaudatore statico e tecnico funzionale degli impianti, con oneri a carico del Concessionario e il collaudatore tecnico amministrativo in corso d’opera, con oneri a carico del Concessionario;
- a nominare e a comunicare entro 30 giorni dall’aggiudicazione provvisoria il nominativo del responsabile del procedimento di cui all’art.10 D.Lgs. 163/06;
- a prendere in consegna le opere realizzate nei termini previsti nella presente convenzione;
- a conferire in uso gratuito alla ditta aggiudicataria della concessione, per tutta la durata della stessa, gli immobili siti in Via Tevere destinati ad asilo nido comunale e gli arredi e attrezzature in esso contenuti.
Art. 22 - CANONI E PAGAMENTI
L’ammontare dell’investimento di quanto oggetto della presente concessione è stabilito in € 2.127.820,00.
Al fine di assicurare al Concessionario il perseguimento dell’equilibrio economico finanziario degli investimenti e della connessa gestione, il Concedente si impegna a corrispondere un corrispettivo articolato in tariffa e contributo, così determinati:
Per tariffa si intende la quota incassata dal concessionario direttamente dalla famiglia + il corrispettivo erogato dall’Amministrazione Comunale fino alla concorrenza dell’importo totale della retta sulla base della percentuale di partecipazione alla spesa, determinata dall’Amministrazione Comunale medesima nei documenti di programmazione economica e nei documenti di regolamentazione dei servizi a domanda individuale. La retta è determinata sulla base degli esiti di gara e di quanto previsto dalla Delibera di Consiglio del Comune di Bomporto n. 19 del 31.03.2008 “Regolamento per la gestione del nido d’infanzia comunale ‘Xxxxx Xxx’ di Bomporto”.
La determinazione di 800 € quale retta a base di gara è stata individuata a fronte di 120 bambini nelle diverse fasce di età.
Per contributo si intende il contributo in conto capitale per la realizzazione della nuova struttura Nido d’Infanzia; detto contributo viene determinato in € 79.100,00 annui, viene versato al Concessionario entro il 1° novembre di ciascun anno, a far data dal 2011 e per tutti i 28 anni successivi della concessione, fino alla concorrenza dell’importo di € 2.293.900.
Qualora il Concedente ed il Concessionario ottengano, nel corso della concessione, finanziamenti specifici relativi all’edilizia scolastica, erogati da Enti Pubblici e Soggetti Comunitari e/o Fondazioni, l’importo complessivo relativo alla realizzazione dell’immobile, viene decurtato della somma eguale al finanziamento concesso. Il Concessionario dovrà computare i contributi economici previsti dal presente capoverso esclusivamente per i costi sostenuti per la realizzazione dell’edificio di cui in oggetto.
Art. 23 - MODALITÀ DI PAGAMENTO
La ditta concessionaria invia ogni trimestre la fatturazione relativa al servizio erogato, indicando il numero dei bambini frequentanti.
L’Amministrazione provvede a corrispondere la quota a proprio carico contabilizzando esclusivamente gli importi relativi al numero dei bambini iscritti e frequentanti sulla base dei valori economici definiti in sede di gara, fatto salvo il limite di 80 bambini.
In sede di prima attivazione e relativamente al servizio erogato per il periodo del mese di settembre 2011, verranno corrisposti gli importi relativamente ai soli bambini iscritti e frequentanti.
La liquidazione ed il pagamento delle fatture, così come pervenute, verranno effettuati a norma di legge, compatibilmente con il rispetto di quanto previsto dalle norme previste per il patto di stabilità interno.
Il contributo annuo determinato in € 79.100,00 annui, viene versato al Concessionario entro il 1° novembre di ciascun anno, a far data dal 2011 e per tutti i 28 anni successivi della concessione, fino alla concorrenza dell’importo di € 2.293.900.
Art. 24 - REVISIONE DELL’EQUILIBRIO ECONOMICO FINANZIARIO
Qualora si verifichino le condizioni di cui all’art. 143, comma 8, del D.lgs 163/2006 s.m.i., fermo quanto altro pattuito nel presente Capitolato, si procederà alla revisione del piano economico- finanziario oggetto di aggiudicazione. In particolare il Concedente si obbliga sin d’ora ad assumere ogni atto e/o provvedimento necessario ad assicurare il riequilibrio economico finanziario degli investimenti e della connessa gestione del Concessionario qualora si determinino modifiche all’equilibrio economico finanziario dovute a :
- variazioni, apportate unilateralmente dal Concedente, ai presupposti ed alle condizioni tutte esplicitate nel presente capitolato e nel piano economico finanziario;
- nuove norme legislative e regolamentari che stabiliscano nuovi meccanismi relativamente alla determinazione delle rette;
- variazioni al numero delle educatrici e degli operatori dipendenti dall’Amministrazione Comunale, che prestano la propria attività nell’ambito dell’erogazione complessiva del servizio, in posizione di distacco funzionale.
Nei casi previsti al comma precedente la revisione del piano economico finanziario potrà avvenire mediante la rideterminazione di nuove condizioni di equilibrio.
Qualora le variazioni o le nuove norme comportino condizioni maggiormente favorevoli per il Concessionario, rispetto a quelle iniziali, la revisione del piano economico finanziario dovrà essere effettuata a favore del Concedente ai sensi dell’art 143 c. 8 del D.Lgs. 163/2006.
Art. 25 - SUBAPPALTO
Si ricorda, come già disciplinato agli articoli del disciplinare prestazionale tecnico e del disciplinare prestazionale-gestionale, che la ditta risultata aggiudicataria potrà sub appaltare esclusivamente le lavorazioni e le attività sotto descritte:
Fase di costruzione
Il subappalto è ammesso nei limiti previsti dall’art 118 del D.Lgs. 163/2006 s.m.i..
Le lavorazioni appartenenti alle categorie impiantistiche individuate all’art. 2 sezione II possono essere eseguite direttamente dall’Aggiudicatario, se in possesso di idonea qualificazione per l’esecuzione di tali opere.
Fase di gestione
Stante la durata della concessione e la particolare gestione del servizio di asilo nido, oltre a quanto già disciplinato dall’art. 11.2 del Capitolato, è consentito, nei termini previsti dall’art. 118 del D.Lgs 163/2000, solamente di subappaltare a terzi, ferme le reciproche responsabilità, i servizi generali di pulizia/sanificazione e lavanderia, e manutenzione.
Tutto quanto sopra esposto, esclusivamente se e in quanto contenuto nell’istanza/dichiarazione per la partecipazione alla gara presentata dal concorrente.
L’appaltatore resta in ogni caso responsabile nei confronti dell’Amministrazione appaltante per l’esecuzione delle opere oggetto di subappalto, sollevando l’Amministrazione da ogni pretesa dei
subappaltatori o da richieste di risarcimento danni avanzate da terzi in conseguenza all’esecuzione di lavori subappaltati.
Il subappalto non autorizzato comporta la segnalazione all’Autorità Giudiziaria ai sensi del decreto legge 29 aprile 1995, n. 139, convertito dalla legge 28 giugno 1995, n. 246.
Art. 26 - GARANZIE
Garanzia provvisoria a corredo dell’offerta: Ai sensi dell’articolo 75, comma 1, del D.Lgs. n. 163 del 2006, l’offerta da presentare è corredata da una garanzia pari al 2 per cento (due per cento) dell’importo totale dell’appalto a base d’asta, da presentare mediante fideiussione bancaria, polizza assicurativa fideiussoria, anche rilasciata dagli intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale di cui all’art. 107 del D.Lgs. 1.9.1993, n. 385, che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie, a ciò autorizzati dal Ministero competente, e conforme allo schema tipo 1.1 del
D.M. 12/03/04 n. 123. Tale garanzia copre la mancata sottoscrizione del contratto dell’affidatario, ed è svincolata automaticamente al momento della sottoscrizione del contratto medesimo. La garanzia provvisoria è accompagnata, a pena di esclusione, da una dichiarazione con la quale un fideiussore si impegna a rilasciare la garanzia fideiussoria definitiva di cui al successivo articolo 7, qualora l’offerente risultasse affidatario.
L’importo della cauzione provvisoria è ridotto al 50 per cento per i concorrenti in possesso della certificazione di qualità conforme alle norme europee della serie UNI EN ISO 9000, ai sensi dell'articolo 75, comma 7, del D.Lgs. 163/2006 s.m.i..
Cauzione definitiva:
A garanzia delle obbligazioni contrattuali relative alla costruzione del nuovo edificio e adeguamento dell’edificio esistente (art. 2 – prestazionale tecnico), l’aggiudicatario, ai sensi dell’art. 113 del D.Lgs. 163/2006 s.m.i., dovrà prestare, prima della stipulazione del contratto, una cauzione definitiva pari al 10% dell’importo contrattuale per l’importo dei lavori. Tale cauzione, prevista con le modalità di cui all’articolo 75, comma 3, deve essere prestata conformemente allo schema tipo 1.2 del D.M. 12/3/2004, n. 123 in originale prima della formale sottoscrizione del Contratto. In caso di fideiussione bancaria o polizza assicurativa, queste dovranno essere incondizionate, irrevocabili, prevedere espressamente la rinunzia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all’eccezione di cui all’articolo 1957, comma 2, del codice civile, nonché la loro operatività entro quindici giorni, su semplice richiesta scritta della Amministrazione contraente.
La cauzione definitiva si intende estesa a tutti gli accessori del debito principale ed è prestata a garanzia dell’esatto e corretto adempimento di tutte le obbligazioni dell’appaltatore, anche future, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1938 cod. civ., nascenti dall’esecuzione del Contratto.
La garanzia è progressivamente svincolata a misura dell’avanzamento dell’esecuzione dei lavori eseguiti, nel limite massimo del 75 per cento dell’iniziale importo garantito.
Lo svincolo, nei termini e per le entità anzidetti, è automatico, senza necessità di benestare del committente, con la sola condizione della preventiva consegna all’Istituto garante, da parte dell’appaltatore, degli stati di avanzamento dei lavori ovvero di dichiarazione annuale di avvenuta prestazione del servizio emessa dall’Amministrazione Comunale entro 60 giorni dalla richiesta dell’appaltatore, previa escussione di eventuali penali previste dalle presenti Norme di Gara.
L’ammontare residuo, pari al 25 per cento dell’iniziale importo garantito, è svincolato secondo la normativa vigente (Dpr 554/1999). Sono nulle le eventuali pattuizioni contrarie o in deroga. Il mancato svincolo nei quindici giorni dalla consegna degli stati di avanzamento o della documentazione analoga costituisce inadempimento del garante nei confronti dell’impresa per la quale la garanzia è prestata.
La cauzione definitiva deve essere valida fino all’emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione, o comunque decorsi 12 mesi dalla data di ultimazione dei lavori risultante dal relativo certificato.
La cauzione definitiva, prestata a favore della Amministrazione Comunale, sarà escussa:
- nel caso di mancato o inesatto adempimento delle obbligazioni assunte;
- qualora l’Amministrazione Comunale si avvalga della facoltà di escutere penali e/o risolvere il Contratto.
E’ fatto salvo, in ogni caso, il diritto al risarcimento del danno ulteriore.
L’incameramento della garanzia avviene con atto unilaterale dell’Amministrazione senza necessità di dichiarazione giudiziale, fermo restando il diritto dell’appaltatore di proporre azione innanzi l’autorità giudiziaria ordinaria.
In ogni caso, qualora in corso d’opera l’ammontare della cauzione dovesse ridursi per effetto dell’applicazioni di penali, o per qualsiasi altra causa, l’appaltatore dovrà provvedere al reintegro entro il termine di 30 (trenta) giorni dal ricevimento della richiesta effettuata da parte della Amministrazione.
A particolare garanzia delle obbligazioni contrattuali derivanti dalla gestione del servizio di asilo nido, l’aggiudicatario, ai sensi degli artt. 113 e 153 c. 13 del D. Lgs. 163/2006 s.m.i., dovrà prestare, prima della stipulazione del contratto, una ulteriore cauzione definitiva pari al 10% del costo annuo operativo di esercizio, calcolato per il servizio offerto su 120 unità di bambini, sulla base dei dati riportati nel piano economico-finanziario. La garanzia ha carattere annuale e viene rinnovata e/o prorogata ogni anno per il valore del corrispettivo annuale.
La garanzia è prestata fino a dodici mesi successivi alla data prevista per il termine della concessione e la riconsegna dei beni mobili ed immobili necessari all’erogazione del servizio; essa è presentata in originale all’Amministrazione Comunale contraente prima della formale sottoscrizione del contratto di concessione.
Art. 27 - COPERTURE ASSICURATIVE
Premesso che il concessionario è direttamente responsabile della conduzione, vigilanza e uso dell’intera area oggetto del presente capitolato, nonché assume ogni responsabilità inerente la gestione del servizio di asilo nido fino al termine della concessione, sono richieste le seguenti coperture assicurative:
Fase di progettazione
Il progettista o i progettisti incaricati della progettazione esecutiva devono essere muniti, a far data dall'approvazione del progetto esecutivo, di una polizza di responsabilità civile professionale per i rischi derivanti dallo svolgimento delle attività di propria competenza, per tutta la durata dei lavori e sino alla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio ai sensi dell'art. 111 del D.Lgs. n. 163/2006 s.m.i. ed in conformità alla scheda tecnica 2.2 ed allo schema di polizza 2.2 allegate al decreto ministeriale 12 marzo 2004, n. 123. La polizza del progettista o dei progettisti deve coprire, oltre alle nuove spese di progettazione, anche i maggiori costi che la stazione appaltante deve sopportare per le varianti di cui all'articolo 132, comma 1, lettera e) del D.Lgs. 163/2006 s.m.i., resesi necessarie in corso di esecuzione. La garanzia è prestata per un massimale non inferiore al 10 per cento dell'importo dei lavori progettati, con il limite di 1 milione di euro, per lavori di importo inferiore alla soglia di cui all'articolo 28, comma 1, lettera c), IVA esclusa. La mancata presentazione da parte dei progettisti della polizza di garanzia esonera le amministrazioni pubbliche dal pagamento della parcella professionale.
Fase di costruzione
Ai sensi dell'articolo 129 del D.Lgs. 163/2006 s.m.i., il concessionario è obbligato a stipulare una polizza assicurativa CAR (Construction All Risks) conforme allo schema Tipo 2.3 del D.M. 12.3.2004 n. 123 che tenga indenne l’Amministrazione da tutti i rischi di esecuzione e a garanzia della responsabilità civile per danni causati a terzi nell'esecuzione dei lavori. La polizza assicurativa è prestata da un'impresa di assicurazione autorizzata alla copertura dei rischi ai quali si riferisce
l'obbligo di assicurazione. Tale polizza dovrà essere esibita anteriormente alla consegna dei lavori o alla stipulazione del Contratto; tale copertura assicurativa dura fino al termine dei lavori.
I massimali della polizza CAR dovranno essere i seguenti:
Danni alle cose
1) Opere ed impianti permanenti e temporanei
Si riferisce ai possibili danni che si possono arrecare in fase di costruzione alle stesse opere oggetto dell’appalto. Il massimale per la polizza dovrà essere unico e non inferiore a 2.000.000,00 Euro.
2) Opere ed impianti preesistenti
Si riferisce ai possibili danni che si possono arrecare in corso di costruzione o manutenzione agli impianti e immobili già esistenti e sui quali si sta intervenendo. Il massimale non dovrà essere inferiore a 500.000,00 Euro.
Danni da Responsabilità civile
1) Responsabilità civile verso terzi (RCT).
La copertura RCT dovrà essere inserita nella polizza CAR (e quindi riferita all’appalto specifico). Il massimale per la polizza dovrà essere unico e non inferiore a 500.000,00 Euro.
2) Responsabilità civile verso i prestatori di lavoro (RCO)
L’appaltatore dovrà dimostrare, fornendone copia, di avere acceso copertura di responsabilità civile verso i prestatori di lavoro (dipendenti) per i rischi inerenti la propria attività. Il massimale di norma non dovrà essere inferiore a 2.000.000,00 Euro per sinistro e 1.000.000,00 Euro per persona.
In tale polizza deve essere esplicitamente indicato che il Comune viene considerato “terzo” a tutti gli effetti nonché deve prevedere la copertura anche per i rischi derivanti da colpa grave del personale nei confronti dei locali, impianti ed attrezzatura in consegna e custodia al concessionario a qualsiasi titolo o destinazione.
Copia della polizza è consegnata almeno tre giorni prima della data fissata per la consegna dei lavori. Il concessionario, inoltre, esonera espressamente il Comune da ogni responsabilità per danni alle persone od alle cose, anche di terzi, che potessero in qualsiasi modo e momento derivare dallo svolgimento delle attività che formano oggetto del presente capitolato.
L’aggiudicatario, a copertura dei rischi connessi alle diverse fasi oggetto della concessione (progettazione, costruzione e gestione) ha l’obbligo di stipulare le polizze assicurative previste dall’art. 129 e seguenti del D.Lgs. 163/2006 s.m.i., come di seguito meglio definite:
Fase di manutenzione
Ai sensi dell'articolo 129 del D.Lgs. 163/2006 s.m.i., il concessionario è obbligato a stipulare una polizza assicurativa CAR (Construction All Risks) conforme allo schema Tipo 2.3 del D.M. 12.3.2004 n. 123 che tenga indenne l’Amministrazione da tutti i rischi di esecuzione e a garanzia della responsabilità civile per danni causati a terzi nell'esecuzione dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. La polizza assicurativa è prestata da un'impresa di assicurazione autorizzata alla copertura dei rischi ai quali si riferisce l'obbligo di assicurazione così come descritti al punto precedente (fase di costruzione). Tale polizza dovrà essere esibita all’inizio dell’anno in cui è prevista la manutenzione; tale copertura assicurativa dura fino al termine della concessione. E’ facoltà del Concessionario riunire entrambe le polizze in un unico documento.
Fase di gestione
L’impresa aggiudicataria assume l’intera e diretta responsabilità di ogni danno che possa derivare all’Amministrazione Comunale, al patrimonio della stessa od a terzi, in relazione allo svolgimento di tutte le attività direttamente o indirettamente connesse con la gestione e la conduzione dell’asilo nido. Pertanto si obbliga a stipulare - con primaria compagnia assicuratrice - e a mantenere pienamente valida ed efficace, per tutta la durata dalla concessione, congrua copertura assicurativa avente per oggetto l’assicurazione della responsabilità civile verso terzi – compresi gli utenti (Rct) e verso i prestatori d’opera dipendenti - compresi i parasubordinati come definiti dall’art. 49 comma 2 lett. a) del D.P.R. 22/12/1986 n. 917 (Rco), per danni derivanti dallo svolgimento delle attività
formanti la gestione e il servizio di asilo nido e delle attività accessorie e complementari alle medesime, con massimali non inferiori a:
• Euro 1.500.000,00 unico per la responsabilità civile verso terzi (Rct) e
• Euro 1.500.000,00 per sinistro
• Euro 1.000.000,00 per prestatore d’opera infortunato per la responsabilità civile verso prestatori d’opera (Rco)
La menzionata assicurazione dovrà prevedere espressamente:
- l’operatività della copertura assicurativa per i danni imputabili a responsabilità del Concessionario e di ogni altro soggetto che presti la propria opera per l’esecuzione dell’appalto, i quali ai fini della validità dell’assicurazione dovranno intendersi a tutti gli effetti “Assicurati”;
- la rinuncia alla rivalsa nei confronti dell’Amministrazione committente e dei suoi dipendenti e collaboratori;
- la copertura della responsabilità civile personale dei dipendenti del Concessionario e di eventuali Subappaltatori, compresa la responsabilità derivante ai sensi del D.Lgs 81/08 s.m.i.;
- la formulazione della garanzia Rco in base alle previsioni del D.Lgs. n. 38/2000 di riforma dell’INAIL;
- l’estensione della garanzia ai danni cagionati a cose degli utenti che il Concessionario abbia in consegna e custodia;
- l’estensione della garanzia alla responsabilità civile derivante dalla proprietà e/o conduzione e/o esercizio di fabbricati, macchinari, impianti e attrezzature in genere, utilizzati per l’espletamento del servizio;
- l’estensione della garanzia ai danni a terzi da incendio di cose del Concessionario o da questi detenute;
- l’estensione della garanzia ai danni alle cose di proprietà del Comune.
Il Concessionario dovrà comprovare l’avvenuta stipulazione della prescritta copertura assicurativa la quale avrà validità per tutta la durata della concessione.
Resta inteso che farà carico al Concessionario il risarcimento dell’ammontare del/i danno/i non indennizzabile/i in relazione alla pattuizione o franchigie sulla polizza prescritta.
L’aggiudicatario contrarrà inoltre, prima dell’inizio della gestione del servizio, adeguata polizza assicurativa per tutti i danni derivanti agli utenti da comportamenti, anche omissivi, del proprio personale durante l’intera permanenza nelle strutture scolastiche oggetto del presente appalto.
Art. 28 - SICUREZZA
Fermo restando quanto previsto all’art. 17 del capitolato prestazionale-gestionale, per tutta la durata della gestione del servizio, l’aggiudicatario deve rispettare pienamente la normativa vigente, in particolare quella riguardante la sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/08), nonché tutte le prescrizioni relative alla sicurezza contro gli incendi con particolare riferimento alle disposizioni fissate dal Decreto del Ministero degli Interni del 10/03/98. Il concessionario deve assicurare la tutela indicata dalle norme relative all’igiene e alla prevenzione degli infortuni, dotando il proprio personale e quello dell’Amministrazione degli indumenti appositi e dei mezzi di protezione personale idonei a soddisfare le esigenze di sicurezza e di salute in relazione alle operazioni ed ai materiali utilizzati, nonché la sicurezza sul lavoro di cui al D.Lgs. 81/08 di cui è totalmente responsabile. In particolare dovrà comunicare al Comune il nominativo del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione.
Il concessionario è tenuto a predisporre e a trasmettere al Comune entro il giorno precedente all’avvio del servizio un piano di emergenza relativo alle attività da esso svolte nell’ambito del servizio oggetto della concessione.
Tale piano deve contenere almeno l’individuazione delle misure di prevenzione conseguenti alla valutazione dei rischi derivanti dallo svolgimento delle attività per i lavoratori e per gli utenti e il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza, nonché il programma delle misure da adottare nei casi di emergenza (piano di
evacuazione in caso di incendio e di calamità) e l’indicazione del preposto alla sicurezza e degli addetti alla gestione delle emergenze.
Il costo relativo alla predisposizione del piano di emergenza e alle relative incombenze è a totale carico del concessionario.
Art. 29 - INADEMPIENZE E PENALI
Fase di progettazione
Per ogni giorno naturale e consecutivo di ritardo non giustificato rispetto al termine previsto per la consegna del progetto esecutivo, il Concessionario dovrà versare al Concedente una penale corrispondente al 0,05 per mille dell’ammontare del costo di costruzione dell’opera, così come ricavabile dal piano economico-finanziario, e comunque non superiore complessivamente all’1 per mille del costo di costruzione dell’opera.
Fase di costruzione
Per ogni giorno naturale e consecutivo di ritardo non giustificato rispetto al termine previsto di fine lavori, il Concessionario dovrà versare al Concedente una penale corrispondente all’1 per mille dell’importo a base d’asta per ogni giorno di ritardo, e comunque non superiore complessivamente all’10 per cento dello stesso, ferma restando la risoluzione contrattuale ai sensi dell’art. 136 del D.Lgs. 163/2006 s.m.i..
Fase di manutenzione
Le opere di manutenzione ordinaria dovranno essere compiute in ottemperanza al calendario di manutenzione programmata. Si applicherà una penale di Euro 500,00 (Euro cinquecento/00) per ogni giorno di ritardo rispetto alla scadenza.
L’applicazione delle penali avverrà attraverso l’incameramento della cauzione definitiva per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria di cui all’art. 26.
L'applicazione delle penali di cui al presente articolo non pregiudica il risarcimento di eventuali danni ulteriori oneri sostenuti dalla Amministrazione.
Fase di gestione
Per eventuali ritardi sulla data prevista per l’apertura del servizio (1 ottobre 2011) verrà applicata, anche in aggiunta alle successive penali, una penale pari al doppio del costo sostenuto per garantire il servizio presso altra struttura, stimato in € 75/ giorno, per ogni bimbo iscritto.
Ritardo nell’inizio della gestione: per ogni giorno di ritardo da un minimo di € 500 ad un massimo di € 1.000.
- Mancata realizzazione delle attività minime previste dal capitolato prestazionale/gestionale: da un minimo di € 500 ad un massimo di € 1.000.
- Violazione degli obblighi relativi alla manutenzione ordinaria delle strutture, degli impianti e delle attrezzature in genere: da un minimo di € 500 ad un massimo di € 1.000.
- Interruzione del servizio imputabile a negligenza del Concessionario: da un minimo di € 1.000 ad un massimo di € 5.000.
- Atteggiamento degli operatori non corretto nei confronti dell’utenza o non conforme agli standard di erogazione di un servizio pubblico: da un minimo di € 500 ad un massimo di € 1.000.
- Mancata sostituzione del personale educativo assente entro il 1° giorno di assenza, qualora ciò sia richiesto dalla necessità del rispetto del rapporto numerico adulto/bambino stabilito dalla disposizione regionale: applicazione di una penale pari a € 35 per ciascuna ora rimasta scoperta da sostituzione.
- Mancata sostituzione del personale ausiliario assente entro il 1° giorno di assenza, qualora ciò sia richiesto dalla necessità del rispetto del rapporto numerico adulto/bambino stabilito dalla disposizione regionale: applicazione di una penale pari a € 35 per ciascuna ora rimasta scoperta da sostituzione.
- Inosservanza ripetuta delle prescrizioni del Comune volte ad assicurare l’erogazione del servizio di refezione nel rispetto del menù approvato e delle disposizioni in materia: applicazione di una penale pari a € 100 per ogni volta dopo la prima inosservanza.
- Inosservanza ripetuta delle prescrizioni del Comune volte ad assicurare l’igiene e la pulizia dei locali: applicazione di una penale pari a € 100 per ogni volta dopo la prima inosservanza.
- Comportamento dell’impresa e degli operatori gravemente scorretto o manchevole nei confronti degli obblighi contrattuali: applicazione di una penale da € 500 a € 1.000 in base alla gravità della situazione emersa.
- Sostituzione di personale in corso d’anno non dovuta a malattia o altre cause di forza maggiore: applicazione di una penale pari a € 1.000 per ciascuna sostituzione di educatore e di 500 per ciascuna sostituzione di personale ausiliario.
Qualora a causa dei comportamenti sopra descritti l’Amministrazione comunale debba provvedere a compiere attività per erogare, completare ed integrare i servizi di che trattasi, il concessionario è chiamato a risarcire i danni prodotti ed a rimborsare i costi sopportati dall’Amministrazione comunale.
Al di fuori dei casi sopra descritti, l’Amministrazione si riserva di provvedere, affinché l’erogazione del servizio incontri la soddisfazione dell’utenza, contestando, se necessario, al Concessionario i comportamenti ritenuti non conformi al fine di escludere la penale.
Qualora il Concessionario dovesse dare disdetta al contratto prima della scadenza prevista, senza giustificato motivo, l’Amministrazione sarà tenuta a rivalersi su tutto il deposito cauzionale, incamerandolo a titolo di risarcimento danni, oltre agli eventuali maggiori danni riscontrati.
Art. 30 - RISOLUZIONE E REVOCA DEL RAPPORTO DI CONCESSIONE
Relativamente alla fase di costruzione, l’Amministrazione ha facoltà di disporre la risoluzione del rapporto di concessione ai sensi dell'art. 1456 del Codice Civile: la risoluzione si verifica di diritto, senza pregiudizio di ogni altra azione per rivalsa di danni, quando si verifichi una delle sottoindicate condizioni:
- Insolvenza o fallimento del concessionario o dei suoi aventi causa ovvero quando nella struttura imprenditoriale del concessionario si verifichino fatti che comportino una notevole diminuzione della capacità tecnica/finanziaria e/o patrimoniale, quali ad esempio: liquidazione, sospensione dell’attività, amministrazione controllata, concordato preventivo, sottoposizione a procedura fallimentare o qualsiasi altra situazione equivalente secondo la legislazione italiana.
- Sopravvenuta incapacità o divieto a contrarre con la Pubblica Amministrazione, comprese le cause previste dall’art. 135 del D.Lgs. 163/2006 s.m.i..
- Riscontro di gravi vizi o ritardi nell’esecuzione delle opere, compreso il mancato rispetto dei termini per la progettazione.
- Esecuzione delle opere in maniera gravemente discordante dal progetto approvato.
- Cessione del contratto o sub-concessione non autorizzata dall’Amministrazione Comunale.
- Mancata prestazione della cauzione a garanzia delle penali.
- Effettuazione di modifiche strutturali agli impianti senza la preventiva autorizzazione dell’Amministrazione.
In caso di risoluzione del contratto prima della scadenza della concessione si applica quanto previsto dagli artt. 136, 138 e 139 del D.Lgs. 163/2006 s.m.i.
Il concessionario ha diritto al valore dei lavori regolarmente eseguiti, al netto degli ammortamenti, decurtato degli oneri derivanti dalla risoluzione, compreso il risarcimento del danno, che l’Amministrazione consegue con l’incameramento della cauzione definitiva, salvo il risarcimento del danno ulteriore.
L’Amministrazione, in caso di fallimento o di risoluzione del contratto per grave inadempimento dell’originario concessionario, si riserva la facoltà di applicare l’art. 140 del D.Lgs. 163/2006 s.m.i., interpellando progressivamente i soggetti che hanno partecipato all’originaria procedura di gara, risultanti dalla relativa graduatoria.
Qualora il rapporto di concessione sia risolto per inadempimento dell’Amministrazione rispetto alle obbligazioni assunte con il presente capitolato e la convenzione, ovvero quest’ultima revochi la concessione per motivi di pubblico interesse, con decisione motivata, in qualsiasi momento prima della scadenza e con preavviso di almeno sei mesi, verrà corrisposto al Concessionario il rimborso previsto dall’art. 158 del D.Lgs. 163/2006 s.m.i., e pertanto:
a) il valore delle opere realizzate più gli oneri accessori, al netto degli ammortamenti (ovvero, nel caso in cui l'opera non abbia ancora superato la fase di collaudo, i costi effettivamente sostenuti dal concessionario);
b) le penali e gli altri costi sostenuti o da sostenere in conseguenza della risoluzione;
c) un indennizzo, a titolo di risarcimento del mancato guadagno, pari al 10 per cento del valore delle opere ancora da eseguire ovvero della parte del servizio ancora da gestire valutata sulla base del piano economico-finanziario.
Durante il corso della gestione del servizio, l’Amministrazione ha facoltà di disporre la risoluzione del rapporto di concessione ai sensi dell'art. 1456 del Codice Civile: la risoluzione si verifica di diritto, senza pregiudizio di ogni altra azione per rivalsa di danni, quando si verifichi una delle sottoindicate condizioni:
- sospensione, abbandono o mancata effettuazione totale o parziale del servizio oggetto della concessione, salvo per causa di forza maggiore;
- ripetute contravvenzioni ai patti contrattuali o alle disposizioni di legge o di regolamento relative al servizio;
- contegno abitualmente scorretto verso il pubblico, da parte dell'aggiudicatario o del personale dipendente adibito al servizio;
- quando all'aggiudicatario viene addebitato un comportamento derivante da colpa grave e/o dolosa.
- reiterate e gravi violazioni degli obblighi contrattuali non eliminate a seguito di diffida formale del Concedente;
- reiterata violazione degli orari concordati per l’effettuazione del servizio;
- mancato assolvimento degli obblighi contrattuali e di legge, in materia di liquidazione compensi, trattamento previdenziale e assicurativo a favore del personale socio o dipendente;
- per manifesta inadempienza;
- per comprovata inadeguatezza sia nell’organizzazione del lavoro che degli interventi previsti;
- per motivi di pubblico interesse;
- contravvenzioni alla disciplina igienico-sanitaria e di sicurezza dei servizi nido d’infanzia;
- sospensione o interruzione del servizio di gestione senza causa o senza preventiva autorizzazione da parte dell’Amministrazione Comunale;
- violazioni agli obblighi contrattuali;
- danni prodotti agli impianti o alle attrezzature di proprietà del Comune di Bomporto;
- violazioni delle norme previdenziali, assicurative, antinfortunistiche in materia di gestione del personale.
Art. 31 - CESSIONE DEL CONTRATTO, CESSIONE DEI CREDITI
Fatto salvo quanto previsto nell’articolo 116 D.lgs. 163/2006 s.m.i., è vietata la cessione del contratto, sia totale che parziale sotto qualsiasi forma. Ogni atto contrario è nullo di diritto.
Fermo il divieto di cedere il contratto, non sono considerate cessioni ai fini della presente concessione le modifiche di sola denominazione sociale o di ragione sociale o i cambiamenti di sede, purché il nuovo soggetto espressamente venga indicato subentrante nel contratto in essere con il Comune.
Nel caso di trasformazioni d’impresa, fusioni e scissioni societarie, il subentro nel contratto in essere deve essere prioritariamente autorizzato dal Comune che può, a sua discrezione, non autorizzarlo, restando così il contraente obbligato alla completa esecuzione delle prestazioni.
Qualora la gestione del servizio, per particolari motivi, venisse affidata ad altro gestore economico, quest’ultimo si impegna a fornire l’assistenza necessaria affinché il passaggio alla nuova gestione avvenga con il minor disagio possibile per gli utenti.
E’ammessa la cessione dei crediti, ai sensi del combinato disposto dell'articolo 117, comma 1, del D.Lgs. 163/2006 s.m.i. e della legge 21 febbraio 1991, n. 52, a condizione che il cessionario sia un istituto bancario o un intermediario finanziario iscritto nell'apposito Albo presso la Banca d’Italia e che il contratto di cessione, in originale o in copia autenticata, sia notificato all’Amministrazione appaltante e da questa accettato ai sensi del comma 3 dell’art. 117, del D.Lgs. 163/2006 s.m.i., prima o contestualmente al certificato di pagamento sottoscritto dal responsabile del procedimento.
Art. 32 - PROPRIETÀ E POSSESSO DEI BENI IMMOBILI
Al termine del procedimento di gara, individuato il concessionario, il concedente trasferisce al concessionario il possesso del terreno su cui deve essere realizzata la nuova costruzione. Il trasferimento avviene tramite redazione in contraddittorio fra le parti di un verbale di immissione in possesso dei terreni e relativo stato di consistenza.
Il concedente trasferisce altresì il possesso dell'immobile sito in via Tevere e destinato alla gestione dell'asilo “Xxxxx Xxx” a far data dall’inizio dell’anno scolastico 2011/2012. Il possesso del bene è vincolato alla destinazione d'uso del bene ed è contestuale alla durata della concessione. Al cessare, per qualsiasi titolo, degli effetti giuridici della concessione, il concedente rientra automaticamente nel possesso dell'immobile. Il trasferimento avviene tramite redazione, in contraddittorio fra le parti, di un verbale di immissione in possesso dell'immobile e relativo stato di consistenza e conservazione dei beni, impianti ed attrezzature. Analogamente si procederà al termine del possesso.
Relativamente all'immobile di nuova costruzione, le opere, gli impianti e le attrezzature fisse e mobili realizzate vengono acquisite nella piena proprietà dell’Amministrazione. L’acquisizione della nuova struttura viene effettuata al termine delle operazioni di collaudo dell'opera, previo verbale di consegna riportante lo stato dell’immobile, con particolare attenzione all’impiantistica, allo stato di consistenza e di conservazione dell’arredo, e dei beni nel complesso necessari alla prosecuzione del servizio.
Nel caso in cui i lavori non siano ancora ultimati ed il contratto venga risolto, l’Amministrazione acquisisce in via immediata la proprietà delle opere di nuova costruzione e rientra nella piena disponibilità della struttura destinata ad asilo nido comunale “Xxxxx Xxx” nello stato di fatto in cui si trovano in quella data, previo pagamento dei lavori regolarmente eseguiti, decurtato degli oneri aggiuntivi derivanti dallo scioglimento del contratto.
Art. 33 - SPESE CONTRATTUALI, IMPOSTE, TASSE
Le spese contrattuali, di registrazione e consequenziali, sono a carico del Concessionario che espressamente le assume.
Sono altresì a carico del Concessionario tutte le spese di bollo per gli atti occorrenti per la gestione del servizio.
A carico del Concessionario restano inoltre le imposte e gli altri oneri, che, direttamente o indirettamente gravino sui lavori e sulle forniture oggetto della concessione.
Le prestazioni dedotte nel presente appalto sono soggette all'imposta sul valore aggiunto (I.V.A.) se ed in quanto dovuta.
Art. 34 - CONTROVERSIE
Il Comune è competente alla valutazione dell’adempimento delle condizioni contrattuali.
Per quanto non espressamente indicato nel presente capitolato si fa riferimento alle disposizioni normative vigenti in materia.
Per ogni controversia derivante da interpretazione o esecuzione della concessione è competente il Foro di Modena.