Aspetti generali. 1. Ai fini dell’attivazione di uno scarico di acque reflue domestiche, il permesso di allacciamento coincide con l’autorizzazione allo scarico. 2. Ai fini dell’attivazione di uno scarico di acque reflue assimilabili alle domestiche, deve essere ottenuto il permesso di allacciamento dal Gestore; per la regolarizzazione dello scarico deve essere presentata comunicazione o richiesta di assimilazione all’Ufficio d’Ambito. 3. Ai fini dell’attivazione e della regolarizzazione di un nuovo scarico di acque reflue industriali e/o di prima pioggia, deve essere presentato il permesso di allacciamento al Gestore e deve essere ottenuta l’autorizzazione allo scarico dall’Autorità competente, che acquisisce, il parere del Gestore stesso. Nel caso di scarichi già attivi, ai fini della regolarizzazione, deve essere presentata nei tempi previsti dalla normativa vigente, la domanda di rinnovo dell’autorizzazione allo scarico. Lo scarico può essere provvisoriamente mantenuto in funzione nel rispetto delle prescrizioni contenute nella precedente autorizzazione, fino all'adozione di un nuovo provvedimento. 4. Per l’istruttoria delle autorizzazioni con rilascio di deroghe ai valori limite di emissione di cui alla tabella 3 allegato 5, Parte Terza al D.L.vo 152/2006, il Gestore dovrà valutare la compatibilità delle caratteristiche quantitative e qualitative dello scarico di acque reflue industriali, tenuto conto delle caratteristiche del processo produttivo e dei sistemi di depurazione adottati, con i processi depurativi in atto dell’impianto di trattamento delle acque reflue urbane. Per motivi connessi alla manutenzione delle reti ed impianti del Servizio Idrico Integrato, il Gestore può richiedere la temporanea interruzione degli scarichi di acque reflue industriali. 5. L’autorizzazione agli scarichi di acque reflue industriali e di meteoriche di prima pioggia e lavaggio delle aree esterne nella rete fognaria è rilasciata al titolare/legale rappresentante dell’attività da cui origina lo scarico, ai sensi dell’art. 124 del d.lgs. 152/06. Ove uno o più stabilimenti conferiscano, tramite condotta, ad un terzo soggetto, titolare dello scarico finale, le acque reflue provenienti dalle loro attività, oppure qualora tra più stabilimenti sia costituito un consorzio per l’effettuazione in comune dello scarico delle acque reflue provenienti dalle attività dei consorziati, l’autorizzazione è rilasciata in capo al titolare dello scarico finale o al consorzio medesimo, ferme restando le responsabilità dei singoli titolari delle attività suddette e del Gestore del relativo impianto di depurazione in caso di violazione delle disposizioni della parte terza del d.lgs. 152/06. 6. L’autorizzazione agli scarichi di acque di prima pioggia è rilasciata al titolare/legale rappresentante delle attività di cui all’art. 3, comma 1 del r.r. 4/06. Qualora contestualmente agli scarichi delle acque di prima pioggia devono essere autorizzati anche gli scarichi delle acque reflue industriali nella rete fognaria, la domanda di autorizzazione è riferita alla situazione complessiva degli scarichi ed è unica. 7. In relazione alle caratteristiche tecniche dello scarico, alla sua localizzazione e alle condizioni locali dell’ambiente interessato, l’autorizzazione contiene le ulteriori prescrizioni tecniche volte a garantire che lo scarico, ivi comprese le operazioni ad esso funzionalmente connesse, avvenga in conformità alle disposizioni della parte terza del d.lgs. 152/006 e senza che consegua alcun pregiudizio per il corpo recettore, per la salute pubblica e per l’ambiente. 8. Per insediamenti, edifici o stabilimenti la cui attività sia trasferita in altro luogo, ovvero per quelli soggetti a diversa destinazione d’uso, ad ampliamento o a ristrutturazione da cui derivi uno scarico avente caratteristiche qualitativamente e/o quantitativamente diverse da quelle dello scarico preesistente, deve essere richiesta una nuova autorizzazione allo scarico, ove questo ultimo ne risulti soggetto.
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Aspetti generali. 1Il presente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro disciplina, in maniera unitaria per tutto il territorio nazionale le condizioni minime, derogabili solo da Accordi di Secondo livello approvati mediante Referendum o conformi Accordi Individuali sottoscritti dalla maggioranza assoluta dei Lavoratori interessati, che regolano i rapporti di lavoro subordinato instaurati tra le Aziende rientranti nell’ambito di applicazione previsto all’art. Ai fini dell’attivazione 191 del presente CCNL e tutto il relativo Personale Dipendente (Dirigenti, Quadri, Impiegati e Operai). Il presente CCNL richiama o disciplina, per quanto compatibile con le vigenti disposizioni di uno scarico Xxxxx, tutti i rapporti di acque reflue domestiche, il permesso di allacciamento coincide con l’autorizzazione allo scarico.
2. Ai fini dell’attivazione di uno scarico di acque reflue assimilabili alle domestiche, deve essere ottenuto il permesso di allacciamento dal Gestore; per la regolarizzazione dello scarico deve essere presentata comunicazione o richiesta di assimilazione all’Ufficio d’Ambito.
3. Ai fini dell’attivazione e della regolarizzazione di un nuovo scarico di acque reflue industriali lavoro e/o di prima pioggiacollaborazione: quelli speciali a carattere formativo, deve essere presentato quale l’Apprendistato; quelli atipici degli Addetti occupati con le diverse forme d’impiego, quali i Xx.Xx.Xx. e quelli propedeutici all’assunzione, quali lo Stage o Tirocinio. L’applicazione del presente CCNL, a qualsiasi titolo avvenuta, obbliga le Parti aziendali al suo integrale rispetto e, in particolare, salvo temporanee, motivate ed eccezionali deroghe in peius, è impregiudicato il permesso diritto dei Lavoratori di allacciamento al Gestore usufruire di tutti i benefici e deve essere ottenuta l’autorizzazione allo scarico dall’Autorità competentediritti contrattualmente previsti. Il predetto principio si applica anche nei casi di applicazione contrattuale, che acquisisceper adesione, il parere di fatto o di sostanziale mera trasposizione del Gestore stessopresente testo contrattuale, da chiunque effettuata. Nel caso di scarichi già attivi, ai fini della regolarizzazione, deve essere presentata nei tempi previsti dalla normativa vigente, la domanda di rinnovo dell’autorizzazione allo scarico. Lo scarico può essere provvisoriamente mantenuto in funzione nel rispetto delle prescrizioni contenute nella precedente autorizzazione, fino all'adozione di un nuovo provvedimento.
4. Per l’istruttoria delle autorizzazioni con rilascio di deroghe ai valori limite di emissione di cui alla tabella 3 allegato 5, Parte Terza al D.L.vo 152/2006, il Gestore dovrà valutare la compatibilità delle caratteristiche quantitative Le disposizioni del presente Contratto sono pertanto correlate e qualitative dello scarico di acque reflue industriali, tenuto conto delle caratteristiche del processo produttivo e dei sistemi di depurazione adottati, con i processi depurativi in atto dell’impianto di trattamento delle acque reflue urbane. Per motivi connessi alla manutenzione delle reti ed impianti del Servizio Idrico Integrato, il Gestore può richiedere la temporanea interruzione degli scarichi di acque reflue industriali.
5. L’autorizzazione agli scarichi di acque reflue industriali e di meteoriche di prima pioggia e lavaggio delle aree esterne nella rete fognaria è rilasciata al titolare/legale rappresentante dell’attività da cui origina lo scarico, ai sensi dell’art. 124 del d.lgs. 152/06. Ove uno o più stabilimenti conferiscano, tramite condotta, ad un terzo soggetto, titolare dello scarico finale, le acque reflue provenienti dalle inscindibili tra loro attività, oppure qualora tra più stabilimenti sia costituito un consorzio per l’effettuazione in comune dello scarico delle acque reflue provenienti dalle attività dei consorziati, l’autorizzazione è rilasciata in capo al titolare dello scarico finale o al consorzio medesimo, ferme restando le responsabilità dei singoli titolari delle attività suddette e del Gestore del relativo impianto di depurazione in caso di violazione delle disposizioni della parte terza del d.lgs. 152/06.
6. L’autorizzazione agli scarichi di acque di prima pioggia è rilasciata al titolare/legale rappresentante delle attività di cui all’art. 3, comma 1 del r.r. 4/06. Qualora contestualmente agli scarichi delle acque di prima pioggia devono essere autorizzati anche gli scarichi delle acque reflue industriali nella rete fognaria, la domanda di autorizzazione è riferita alla situazione complessiva degli scarichi ed è unica.
7. In relazione alle caratteristiche tecniche dello scarico, alla sua localizzazione e alle condizioni locali dell’ambiente interessato, l’autorizzazione contiene le ulteriori prescrizioni tecniche volte a garantire che lo scarico, ivi comprese le operazioni ad esso funzionalmente connesse, avvenga in conformità alle disposizioni della parte terza del d.lgs. 152/006 e senza che consegua alcun pregiudizio per il corpo recettoree, per la salute pubblica e corretta configurazione del sistema contrattuale, non ne è ammessa applicazione parziale, salvo che a favore del Dipendente e, eccezionalmente, per l’ambiente.
8. Per insediamenti, edifici o stabilimenti la cui attività sia trasferita in altro luogo, ovvero per quelli soggetti a diversa destinazione d’uso, ad ampliamento o a ristrutturazione da cui derivi uno scarico avente caratteristiche qualitativamente le eventuali deroghe consentite dalla Legge e/o quantitativamente diverse da quelle dello scarico preesistentedalla Contrattazione di Secondo livello, deve essere richiesta una nuova autorizzazione allo scaricocome previsto al punto 6) (Accordi di Secondo Livello o di prossimità - Derogabilità in pejus) della Premessa Contrattuale o al punto 9) dell’art. 19 del presente CCNL. Pertanto, ove questo ultimo ne risulti soggettola corretta applicazione del presente CCNL comporta anche l'obbligo di aderire, secondo le previsioni contrattuali, all’Ente Bilaterale Confederale (En.Bi.C.), al fine di garantire ai Lavoratori la totalità delle assicurazioni, delle assistenze e dei diritti contrattualmente previsti.
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Aspetti generali. 1Art. Ai fini dell’attivazione 1 Il presente Contratto Collettivo Nazionale di uno scarico Lavoro disciplina in maniera unitaria, per tutto il territorio nazionale, i rapporti di acque reflue domestichelavoro tra gli Studi Professionali o Società di Amministrazione, Consulenza o Servizi alle Proprietà o Patrimoni Immobiliari o che erogano servizi integrati agli edifici, iscritti ad una delle Associazioni datoriali che hanno sottoscritto il permesso presente c.c.n.l., ed il relativo personale dipendente. Il presente c.c.n.l. disciplina inoltre, per quanto compatibile con le vigenti disposizioni di allacciamento coincide Xxxxx, tutti i rapporti di lavoro, ivi compresi quelli speciali, e le prestazioni effettuate nei periodi di “stages”, dagli addetti occupati con l’autorizzazione allo scarico.
2le diverse forme d’impiego e con le diverse attività formative, così come richiamate dal presente contratto. Ai fini dell’attivazione di uno scarico di acque reflue assimilabili alle domesticheIl presente Contratto per tutto il periodo della sua validità, deve essere ottenuto considerato complesso normativo unitario ed inscindibile e sostituisce ad ogni effetto le norme dei precedenti c.c.n.l., accordi speciali nazionali, usi e consuetudini applicate nello Studio. Restano salve le norme di miglior favore degli accordi di secondo livello sottoscritti dalla parte stipulanti il permesso presente c.c.n.l., purché non in contrasto con quanto in esso previsto. In caso di allacciamento dal Gestore; eventuali norme contrastanti le Parti si incontreranno a livello territoriale per la regolarizzazione dello scarico deve loro armonizzazione. Le disposizioni del presente Contratto sono correlate ed inscindibili tra loro e pertanto non è ammessa la loro parziale applicazione, salvo che per le eventuali deroghe esplicitamente consentite, che siano attuate dalla contrattazione di secondo livello. Per effetto dell'inscindibilità delle norme costituenti l'impianto contrattuale, la corretta applicazione del c.c.n.l. di categoria comporta l'obbligo a carico del Datore di dare attuazione a tutti gli istituti contrattuali previsti, ivi compresi: l'iscrizione agli Enti Bilaterali Nazionali, Regionali o Provinciali, la Formazione Interprofessionale, l'Assistenza Sanitaria integrativa, la Solidarietà e la Previdenza Complementare. In particolare, sono parte integrante del presente contratto le prestazioni dell'Ente Bilaterale Federale (EN.BI.F.). Le quote ed i contributi all'ENBIF, per quanti applicano il presente c.c.n.l., sono, pertanto, obbligatori e rappresentano parte del trattamento contrattualmente dovuto al Lavoratore. Il Datore di lavoro, in caso d'omissione dei contributi all'Ente, è comunque tenuto a rispondere per le mancate prestazioni contrattualmente previste ed a riconoscere al Lavoratore il controvalore equivalente, così come precisato nell'apposito Titolo del presente c.c.n.l. Il presente c.c.n.l. può essere presentata comunicazione applicato solo dai Datori di Lavoro che siano in regola con i versamenti delle quote Xx.Xx.Xx., (vedasi Art. 123), ENBIF e di adesione all’Associazione datoriale sottoscrittrice il c.c.n.l. stesso. In caso di prima applicazione contrattuale, ferma restando l’inscindibilità di cui sopra, le Parti dichiarano che con il presente c.c.n.l. non hanno inteso sostituire le eventuali condizioni economiche e normative complessivamente più favorevoli già praticate al Lavoratore in forza prima della stipula del presente c.c.n.l. Le condizioni economiche dovranno essere garantite con apposite voci individuali assorbibili di compensazione riconosciute “ad personam”. Le Parti convengono che, tra i requisiti per accedere ai benefici previsti dalle norme regionali, nazionali e comunitarie, quali i finanziamenti agevolati, le agevolazioni fiscali e contributive, nonché l'accesso ai fondi per la formazione continua erogati dai fondi interprofessionali, sia compreso l'impegno da parte dei Datori di applicare integralmente il presente c.c.n.l., nonché i Contratti Integrativi di secondo livello o richiesta di assimilazione all’Ufficio d’Ambitole relative indennità sostitutive, fermo restando il rispetto della vigente normativa previdenziale e fiscale.
3Art. Ai fini dell’attivazione e della regolarizzazione 2 Il c.c.n.l. si compone di un nuovo scarico di acque reflue industriali e/o di prima pioggiauna Disciplina Generale, deve essere presentato il permesso di allacciamento al Gestore e deve essere ottenuta l’autorizzazione allo scarico dall’Autorità competente, che acquisisce, il parere del Gestore stesso. Nel caso di scarichi già attivi, ai fini della regolarizzazione, deve essere presentata nei tempi previsti dalla normativa vigente, la domanda di rinnovo dell’autorizzazione allo scarico. Lo scarico può essere provvisoriamente mantenuto in funzione nel rispetto delle prescrizioni contenute nella precedente autorizzazione, fino all'adozione di un nuovo provvedimento.
4. Per l’istruttoria delle autorizzazioni con rilascio di deroghe ai valori limite di emissione di cui alla tabella 3 allegato 5, Parte Terza al D.L.vo 152/2006, il Gestore dovrà valutare la compatibilità delle caratteristiche quantitative e qualitative dello scarico di acque reflue industriali, tenuto conto delle caratteristiche del processo produttivo e dei sistemi di depurazione adottati, con i processi depurativi in atto dell’impianto di trattamento delle acque reflue urbane. Per motivi connessi alla manutenzione delle reti ed impianti del Servizio Idrico Integrato, il Gestore può richiedere la temporanea interruzione degli scarichi di acque reflue industriali.
5. L’autorizzazione agli scarichi di acque reflue industriali contenente gli Istituti comuni e di meteoriche una Disciplina Speciale, contenente le disposizioni che caratterizzano il settore dei Servizi alla Proprietà immobiliare (Studi professionali di prima pioggia e lavaggio amministratori di condominio, Società di capitali, Condomini ed Aziende che operano prevalentemente nei condomini, iscritti ad una delle aree esterne nella rete fognaria è rilasciata al titolare/legale rappresentante dell’attività da cui origina lo scarico, ai sensi dell’art. 124 del d.lgs. 152/06. Ove uno o più stabilimenti conferiscano, tramite condotta, ad un terzo soggetto, titolare dello scarico finale, le acque reflue provenienti dalle loro attività, oppure qualora tra più stabilimenti sia costituito un consorzio per l’effettuazione in comune dello scarico delle acque reflue provenienti dalle attività dei consorziati, l’autorizzazione è rilasciata in capo al titolare dello scarico finale o al consorzio medesimo, ferme restando le responsabilità dei singoli titolari delle attività suddette e del Gestore del relativo impianto di depurazione in caso di violazione delle disposizioni della parte terza del d.lgs. 152/06Associazioni datoriali che hanno sottoscritto il presente c.c.n.l.
6. L’autorizzazione agli scarichi di acque di prima pioggia è rilasciata al titolare/legale rappresentante delle attività di cui all’art. 3, comma 1 del r.r. 4/06. Qualora contestualmente agli scarichi delle acque di prima pioggia devono essere autorizzati anche gli scarichi delle acque reflue industriali nella rete fognaria, la domanda di autorizzazione è riferita alla situazione complessiva degli scarichi ed è unica).
7. In relazione alle caratteristiche tecniche dello scarico, alla sua localizzazione e alle condizioni locali dell’ambiente interessato, l’autorizzazione contiene le ulteriori prescrizioni tecniche volte a garantire che lo scarico, ivi comprese le operazioni ad esso funzionalmente connesse, avvenga in conformità alle disposizioni della parte terza del d.lgs. 152/006 e senza che consegua alcun pregiudizio per il corpo recettore, per la salute pubblica e per l’ambiente.
8. Per insediamenti, edifici o stabilimenti la cui attività sia trasferita in altro luogo, ovvero per quelli soggetti a diversa destinazione d’uso, ad ampliamento o a ristrutturazione da cui derivi uno scarico avente caratteristiche qualitativamente e/o quantitativamente diverse da quelle dello scarico preesistente, deve essere richiesta una nuova autorizzazione allo scarico, ove questo ultimo ne risulti soggetto.
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Aspetti generali. 1. Ai fini dell’attivazione La somministrazione di uno scarico farmaci a scuola è riservata esclusivamente a situazioni di acque reflue domesticheeffettiva e assoluta necessità, il permesso determinata dalla presenza di allacciamento coincide con l’autorizzazione allo scarico.
2. Ai fini dell’attivazione di uno scarico di acque reflue assimilabili alle domestiche, deve essere ottenuto il permesso di allacciamento dal Gestore; per la regolarizzazione dello scarico deve essere presentata comunicazione o richiesta di assimilazione all’Ufficio d’Ambito.
3. Ai fini dell’attivazione e della regolarizzazione di un nuovo scarico di acque reflue industriali patologie croniche invalidanti e/o di prima pioggiapatologie acute pregiudizievoli della salute ed è riferita alle seguenti situazioni: • Continuità terapeutica, deve essere presentato intesa come terapia programmata ed improrogabile per il permesso trattamento di allacciamento al Gestore e deve essere ottenuta l’autorizzazione allo scarico dall’Autorità competenteuna patologia cronica; • Somministrazione di farmaci in seguito ad una emergenza, intesa come manifestazione acuta correlata ad una patologia cronica nota, che acquisiscerichiede interventi immediati. - In tutti i casi in cui si ravvisi un carattere di Emergenza/Urgenza è comunque indispensabile comporre il numero unico dell'emergenza 112. - La somministrazione dei farmaci è organizzata secondo un percorso che, coinvolgendo il bambino/ragazzo, la famiglia, il parere del Gestore stessoMedico curante, l’Istituto Scolastico, l’ATS e la ASST competente per territorio, perviene alla definizione di specifico percorso individuale d'intervento con l’eventuale apporto di EE.LL., Associazioni di Pazienti nonché eventuali altre Associazioni/soggetti della comunità locale a vario titolo competenti, con l’intento di ricercare le modalità di gestione più appropriate. Nel caso - Condizione necessaria alla somministrazione di scarichi già attivifarmaci a scuola è la presenza di una certificazione attestante lo stato di malattia dello studente, ai fini indicante la prescrizione della regolarizzazione, deve essere presentata nei tempi previsti dalla normativa vigente, la domanda di rinnovo dell’autorizzazione allo scarico. Lo scarico può essere provvisoriamente mantenuto in funzione nel rispetto delle prescrizioni contenute nella precedente autorizzazione, fino all'adozione di un nuovo provvedimento.
4. Per l’istruttoria delle autorizzazioni con rilascio di deroghe ai valori limite di emissione terapia specifica di cui alla tabella 3 allegato 5lo studente stesso necessita. - Il personale scolastico, Parte Terza al D.L.vo 152/2006in via del tutto volontaria, può somministrare farmaci a condizione che tale somministrazione non debba richiedere il Gestore dovrà valutare la compatibilità delle caratteristiche quantitative e qualitative dello scarico possesso di acque reflue industrialicognizioni di tipo sanitario, tenuto conto delle caratteristiche né l’esercizio di discrezionalità tecnica - La prima somministrazione del processo produttivo e dei sistemi farmaco non deve avvenire in ambiente scolastico ad eccezione di depurazione adottati, con i processi depurativi in atto dell’impianto di trattamento delle acque reflue urbane. Per motivi connessi alla manutenzione delle reti ed impianti del Servizio Idrico Integrato, il Gestore può richiedere la temporanea interruzione degli scarichi di acque reflue industriali.
5. L’autorizzazione agli scarichi di acque reflue industriali e di meteoriche di prima pioggia e lavaggio delle aree esterne nella rete fognaria è rilasciata al titolare/legale rappresentante dell’attività da cui origina lo scarico, ai sensi dell’art. 124 del d.lgs. 152/06. Ove uno o più stabilimenti conferiscano, tramite condotta, ad un terzo soggetto, titolare dello scarico finale, le acque reflue provenienti dalle loro attività, oppure qualora tra più stabilimenti sia costituito un consorzio per l’effettuazione in comune dello scarico delle acque reflue provenienti dalle attività dei consorziati, l’autorizzazione è rilasciata in capo al titolare dello scarico finale o al consorzio medesimo, ferme restando le responsabilità dei singoli titolari delle attività suddette e del Gestore del relativo impianto di depurazione in caso di violazione delle disposizioni della parte terza del d.lgs. 152/06.
6. L’autorizzazione agli scarichi di acque di prima pioggia è rilasciata al titolare/legale rappresentante delle attività di cui all’art. 3, comma 1 del r.r. 4/06. Qualora contestualmente agli scarichi delle acque di prima pioggia devono essere autorizzati anche gli scarichi delle acque reflue industriali nella rete fognaria, la domanda di autorizzazione è riferita alla situazione complessiva degli scarichi ed è unica.
7specifiche situazioni. In particolare, in relazione alle caratteristiche tecniche dello scarico, alla sua localizzazione e alle condizioni locali dell’ambiente interessato, l’autorizzazione contiene le ulteriori prescrizioni tecniche volte patologia diabetica si fa riferimento a garantire che lo scarico, ivi comprese le operazioni ad esso funzionalmente connesse, avvenga quanto definito dalla Circolare Regionale n. 30 del 12 luglio 2005 “Linee Guida sul diabete giovanile per favorire l’inserimento del bambino diabetico in conformità alle disposizioni della parte terza del d.lgs. 152/006 e senza che consegua alcun pregiudizio per il corpo recettore, per la salute pubblica e per l’ambienteambito scolastico.
8. Per insediamenti, edifici o stabilimenti la cui attività sia trasferita in altro luogo, ovvero per quelli soggetti a diversa destinazione d’uso, ad ampliamento o a ristrutturazione da cui derivi uno scarico avente caratteristiche qualitativamente e/o quantitativamente diverse da quelle dello scarico preesistente, deve essere richiesta una nuova autorizzazione allo scarico, ove questo ultimo ne risulti soggetto.”
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Samples: Protocol for the Administration of Medications in Schools
Aspetti generali. 1.1 La Sala Xxxxx Xxxxxx è un luogo adibito in via principale ai bisogni della Società federale di ginnastica di Chiasso, e quindi ad attività culturali, artistiche, e d’incontro, le quali de- vono essere a carattere apolitico e aconfessionale. Essa gode di uno statuto particolare che si fonda sulla convenzione del 1. Ai fini dell’attivazione dicembre 1971, fra il Comune di uno scarico di acque reflue domesticheChiasso e la donatrice sig.ra Chiesa xxxxxx Xxxxx, il permesso di allacciamento coincide con l’autorizzazione allo scaricosecondo la quale, nel- lo stabile sono escluse le riunioni a carattere politico, confessionale e sindacale.
2. Ai fini dell’attivazione 1.2 Compatibilmente con la disponibilità logistica e col calendario delle manifestazioni predi- sposte dalla Direzione delle Scuole Elementari del Comune di uno scarico di acque reflue assimilabili alle domesticheChiasso, deve essere ottenuto il permesso di allacciamento dal Gestore; la stessa sala è concessa per la regolarizzazione dello scarico deve essere presentata comunicazione o richiesta di assimilazione all’Ufficio d’Ambito.
3. Ai fini dell’attivazione iniziative proposte da istituzioni profit e della regolarizzazione di un nuovo scarico di acque reflue industriali no profit, in xxx xxxxxxxxxxx xxxxx Xx- xxxxx xxx Xxxxxxxxxxxx, come pure da altre organizzazioni ticinesi, svizzere e/o transfronta- liere.
1.3 La decisione sulla concessione della Sala Xxxxx Xxxxxx è principalmente di prima pioggia, deve essere presentato il permesso di allacciamento al Gestore e deve essere ottenuta l’autorizzazione allo scarico dall’Autorità competentecompetenza della Direzione delle Scuole comunali, che acquisisce, il parere del Gestore stesso. Nel caso di scarichi già attivi, ai fini della regolarizzazione, deve essere presentata nei tempi previsti dalla normativa vigente, la domanda di rinnovo dell’autorizzazione allo scarico. Lo scarico può essere provvisoriamente mantenuto in funzione analizza tutte le richieste d’utilizzo e ne valuta l’idoneità nel rispetto delle prescrizioni contenute nella precedente autorizzazione, fino all'adozione dell’immagine e degli scopi che si prefigge il Dicastero Cultura del Comune di un nuovo provvedimentoChiasso.
4. Per l’istruttoria 1.4 Gli enti pubblici o privati che fanno richiesta della Sala Xxxxx Xxxxxx, devono garantire un’ineccepibile qualità delle autorizzazioni con rilascio di deroghe ai valori limite di emissione di cui alla tabella 3 allegato 5proposte, Parte Terza al D.L.vo 152/2006una serietà professionale, il Gestore dovrà valutare la compatibilità oltre che un uso appro- priato e rispettoso della struttura, nell’osservanza delle caratteristiche quantitative e qualitative dello scarico di acque reflue industriali, tenuto conto delle caratteristiche del processo produttivo e dei sistemi di depurazione adottati, con i processi depurativi in atto dell’impianto di trattamento delle acque reflue urbane. Per motivi connessi alla manutenzione delle reti ed impianti del Servizio Idrico Integrato, il Gestore può richiedere la temporanea interruzione degli scarichi di acque reflue industriali.
5. L’autorizzazione agli scarichi di acque reflue industriali e di meteoriche di prima pioggia e lavaggio delle aree esterne nella rete fognaria è rilasciata al titolare/legale rappresentante dell’attività da cui origina lo scarico, ai sensi dell’art. 124 del d.lgs. 152/06. Ove uno o più stabilimenti conferiscano, tramite condotta, ad un terzo soggetto, titolare dello scarico finale, le acque reflue provenienti dalle loro attività, oppure qualora tra più stabilimenti sia costituito un consorzio per l’effettuazione in comune dello scarico delle acque reflue provenienti dalle attività dei consorziati, l’autorizzazione è rilasciata in capo al titolare dello scarico finale o al consorzio medesimo, ferme restando le responsabilità dei singoli titolari delle attività suddette e del Gestore del relativo impianto di depurazione in caso di violazione delle disposizioni della parte terza del d.lgs. 152/06.
6. L’autorizzazione agli scarichi di acque di prima pioggia è rilasciata al titolare/legale rappresentante delle attività di cui all’art. 3, comma 1 del r.r. 4/06. Qualora contestualmente agli scarichi delle acque di prima pioggia devono essere autorizzati anche gli scarichi delle acque reflue industriali nella rete fognaria, la domanda di autorizzazione è riferita alla situazione complessiva degli scarichi ed è unica.
7condizioni riportate nel presente contratto. In relazione alle caratteristiche tecniche dello scarico, alla sua localizzazione e alle condizioni locali dell’ambiente interessato, l’autorizzazione contiene le ulteriori prescrizioni tecniche volte a garantire che lo scarico, ivi comprese le operazioni ad esso funzionalmente connesse, avvenga in conformità alle disposizioni della parte terza del d.lgs. 152/006 e senza che consegua alcun pregiudizio per il corpo recettore, per la salute pubblica e per l’ambienteogni richiesta dovrà figurare come referente una persona responsabile indicata con tutti i dati di reperibilità.
8. Per insediamenti, edifici o stabilimenti la cui attività sia trasferita in altro luogo, ovvero per quelli soggetti a diversa destinazione d’uso, ad ampliamento o a ristrutturazione da cui derivi uno scarico avente caratteristiche qualitativamente e/o quantitativamente diverse da quelle dello scarico preesistente, deve essere richiesta una nuova autorizzazione allo scarico, ove questo ultimo ne risulti soggetto.
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Samples: Utilization Agreement
Aspetti generali. 1Il decreto legislativo n. 167 del 14 settembre 2011 - entrato in vigore in data 25 ottobre 2011 - ha istituito il c.d “ Testo Unico dell’apprendistato”. Ai fini dell’attivazione Il legislatore ha definito l’apprendistato come un contratto a tempo indeterminato – seppur con una specifica facoltà di uno scarico recesso ad nutum al termine del periodo di acque reflue domesticheaddestramento - finalizzato all’occupazione e alla formazione dei giovani, il permesso prevedendo tre tipologie di allacciamento coincide con l’autorizzazione allo scarico.
2. Ai fini dell’attivazione apprendistato: apprendistato professionalizzante o contratto di uno scarico mestiere; apprendistato di acque reflue assimilabili alle domestichealta formazione e ricerca, deve essere ottenuto il permesso di allacciamento dal Gestore; apprendistato per la regolarizzazione dello scarico deve essere presentata comunicazione o richiesta qualifica ed il diploma professionale A queste tre tipologie si aggiunge l’apprendistato per la riqualificazione di assimilazione all’Ufficio d’Ambito.
3lavoratori in mobilità, esclusi dai processi produttivi. Ai fini dell’attivazione e della regolarizzazione La disciplina generale di cui all’art.2 del decreto, rinviando ai contratti collettivi di lavoro, ha evidenziato ben 11 punti essenziali (dalla lettera a alla lettera m) di principi che si possono così sintetizzare: forma scritta del contratto, divieto di retribuzione a cottimo, inquadramento dell’apprendista sino a due livelli inferiori rispetto alla categoria spettante, presenza di un nuovo scarico tutore aziendale, possibilità di acque reflue industriali e/utilizzare fondi pubblici per i percorsi formativi degli apprendisti (con registrazione della formazione effettuata), possibilità di aumentare il periodo di apprendistato per malattia o infortunio superiore a 30 giorni, divieto per le parti di prima pioggiarecedere dal contratto senza giusta causa, deve essere presentato il permesso possibilità di allacciamento al Gestore e deve essere ottenuta l’autorizzazione allo scarico dall’Autorità competente, che acquisisce, il parere del Gestore stesso. Nel caso di scarichi già attivi, ai fini della regolarizzazione, deve essere presentata nei tempi previsti dalla normativa vigente, la domanda di rinnovo dell’autorizzazione allo scarico. Lo scarico può essere provvisoriamente mantenuto in funzione nel rispetto delle prescrizioni contenute nella precedente autorizzazione, fino all'adozione di un nuovo provvedimento.
4. Per l’istruttoria delle autorizzazioni recesso con rilascio di deroghe ai valori limite di emissione di cui alla tabella 3 allegato 5, Parte Terza al D.L.vo 152/2006, il Gestore dovrà valutare la compatibilità delle caratteristiche quantitative e qualitative dello scarico di acque reflue industriali, tenuto conto delle caratteristiche del processo produttivo e dei sistemi di depurazione adottati, con i processi depurativi in atto dell’impianto di trattamento delle acque reflue urbane. Per motivi connessi alla manutenzione delle reti ed impianti del Servizio Idrico Integrato, il Gestore può richiedere la temporanea interruzione degli scarichi di acque reflue industriali.
5. L’autorizzazione agli scarichi di acque reflue industriali e di meteoriche di prima pioggia e lavaggio delle aree esterne nella rete fognaria è rilasciata al titolare/legale rappresentante dell’attività da cui origina lo scarico, preavviso ai sensi dell’art. 124 2118 del d.lgscodice civile. 152/06Il T.U consente di recedere dal contratto durante il periodo di formazione solo per giusta causa o per giustificato motivo, con facoltà di libero recesso prevista al termine del periodo di apprendistato. Ove uno Il legislatore ha inoltre previsto che, per gli apprendisti, le norme di tutela previdenziali e assistenziali si estendono all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro ed alle malattie professionali, contro le malattie, l’invalidità e la vecchiaia, alla maternità ed all’assegno familiare. Il limite di assunzione del numero di apprendisti è il totale delle maestranze, ovvero tre se il datore di lavoro non ha dipendenti o più stabilimenti conferiscanone ha in numero inferiore a tre ( ad eccezione delle imprese artigiane). Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale (art.3) Riguarda i soggetti tra i 15 ed i 25 anni di età – anche per l’assolvimento dell’istruzione obbligatoria - e la durata del contratto, tramite condottastabilita dalle Regioni d’intesa con le parti sociali, non può essere superiore ai tre anni (4 nel caso di diploma regionale quadriennale dell’apprendista). Riguarda i soggetti tra i 18 ed i 29 anni ( 17 anni per gli apprendisti in possesso di una qualifica professionale.). Ai contratti collettivi di lavoro, d’intesa con le Regioni, è rimandata la durata - sino ad un terzo soggettomassimo di tre anni elevabili a 5 per particolari professionalità nell’artigianato - e la modalità di erogazione della formazione, titolare dello scarico finale, le acque reflue provenienti dalle loro attività, oppure qualora tra più stabilimenti sia costituito un consorzio per l’effettuazione in comune dello scarico delle acque reflue provenienti dalle attività dei consorziati, l’autorizzazione è rilasciata in capo al titolare dello scarico finale o al consorzio medesimo, ferme restando le responsabilità dei singoli titolari delle attività suddette ragione dell’età dell’apprendista e del Gestore del relativo impianto tipo di depurazione in caso di violazione qualificazione contrattuale da conseguire. La formazione all’interno dell’azienda è integrata dall’offerta formativa pubblica, nei limiti delle disposizioni della parte terza del d.lgs. 152/06.
6. L’autorizzazione agli scarichi di acque di prima pioggia è rilasciata al titolare/legale rappresentante delle attività di cui all’art. 3, comma 1 del r.r. 4/06. Qualora contestualmente agli scarichi delle acque di prima pioggia devono essere autorizzati anche gli scarichi delle acque reflue industriali nella rete fognaria, la domanda di autorizzazione è riferita alla situazione complessiva degli scarichi ed è unica.
7. In relazione alle caratteristiche tecniche dello scarico, alla sua localizzazione e alle condizioni locali dell’ambiente interessato, l’autorizzazione contiene le ulteriori prescrizioni tecniche volte a garantire che lo scarico, ivi comprese le operazioni ad esso funzionalmente connesse, avvenga in conformità alle disposizioni della parte terza del d.lgs. 152/006 e senza che consegua alcun pregiudizio per il corpo recettore, per la salute pubblica e per l’ambiente.
8risorse disponibili. Per insediamentii datori di lavoro con attività a ciclo stagionale, edifici o stabilimenti la cui attività sia trasferita in altro luogoi contratti collettivi possono prevedere specifiche modalità di svolgimento del contratto di apprendistato, ovvero per quelli soggetti anche a diversa destinazione d’uso, ad ampliamento o a ristrutturazione da cui derivi uno scarico avente caratteristiche qualitativamente e/o quantitativamente diverse da quelle dello scarico preesistente, deve essere richiesta una nuova autorizzazione allo scarico, ove questo ultimo ne risulti soggettotempo determinato.
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