Criticità. Gli impianti di cui oggi sono dotate le cabine di esazione e le casse automatiche presentano diverse criticità, emerse sia durante i sopralluoghi che manifestate da CAV S.p.A. Nel seguito si riassumono in breve le principali problematiche riscontrate. - Le unità compatte di trattamento dell’aria sono state realizzate quasi tutte dalla ditta Regola Engineering s.r.l. di Udine, oggi chiusa per fallimento. Reperire pertanto i ricambi delle unità, avere assistenza tecnica o anche solo qualunque tipo di informazione sulle stesse è diventato sostanzialmente impossibile. - Esse sono dotate di una regolazione di cui Regola Engineering è proprietaria. Questo ha rappresentato, da sempre, un problema manutentivo per CAV S.p.A., in quanto una qualunque anomalia di funzionamento (anche un banale intasamento dei filtri) comporta il blocco della macchina, richiedendo l’intervento di tecnici specializzati della Regola Engineering S.r.l. per il riavvio. Ad oggi, in numerosi pannelli di regolazione (installati all’interno delle cabine) sono visibili allarmi di malfunzionamento della macchina senza che questi possano essere in alcun modo risolti. - Le unità sono estremamente compatte e racchiudono in poco spazio numerose funzioni: questo ha fatto sì che i componenti che le costituiscono siano estremamente customizzati, con la conseguente difficoltà/impossibilità di reperire i ricambi. In particolare, le macchine a servizio delle cabine di esazione dovrebbero essere dotate di un doppio stadio di filtrazione: G4+F7. Tuttavia, poiché i filtri F7 hanno dimensioni fuori standard, il produttore ne ha smesso la produzione, rendendo impossibile la loro sostituzione. Pertanto, oggi alcune macchine presentano un solo stadio di filtrazione con filtro piano G4. In alcune circostanze è stato riscontrato che al posto del filtro F7 è stato a inserito un ulteriore filtro G4 (per altro di nessuna utilità). Non si è rilevato alcun filtro F5 nelle unità a servizio delle casse automatiche, come invece indicato nelle schede tecniche cartacee. - Vi sono difficoltà a mantenere le condizioni di comfort all’interno delle cabine, per la qual cosa sono state individuate due cause: da un lato la distribuzione dell’aria poco efficace, dall’altro la difficoltà nel far lavorare correttamente le batterie di trattamento, in quanto i componenti del circuito frigorifero, in condizioni critiche, faticano a garantire le rese dichiarate dal produttore. In particolare, tanto le cabine di esazione quanto le casse ...
Criticità. Il degrado e la microcriminalità sono i problemi più sentiti dagli abitanti della zona. Riguardo al degrado in particolare alcune zone appaiono sporche e non sufficientemente curate a causa delle cattive abitudini di alcuni cittadini e commercianti, persone che bivaccano e fanno i loro bisogni per strada, la scarsa illuminazione di alcuni punti. Le aree dismesse e i numerosi cantieri contribuiscono a generare un senso di abbandono dell’area. In Particolare sono state segnalate: le area adiacenti al Mercato di via Albani; via Matteotti; aree dismesse a Casaralta. Lo spaccio, piccoli furti e vandalismo sono invece i comportamenti di criminalità che vengono segnalati. In particolare la zona di piazza dell’Unità e di via Nicolò dell’Arca soprattutto nelle ore serali sono luoghi interessati dallo spaccio. Questi aspetti generano un diffuso senso di insicurezza, sebbene non sempre giustificato dai fatti accaduti. Tra gli elementi che generano disagio negli abitanti della Bolognina vi è anche la mancanza di conoscenza e di integrazione tra la grande varietà di nuovi cittadini della zona. Ad esso si accompagna la sensazione di perdita di “identità” e del senso di appartenenza, un tempo molto forte tra gli abitanti di queste vie. I problemi che affliggono quest’area, unitamente alla crisi economica che coinvolge molti settori, stanno minacciando seriamente la sua centralità commerciale e gli storici commercianti, che non sembrano riuscire a trovare un modo efficace per contrastarli, tendono a chiudere per lasciare spesso il posto ad attività di qualità diversificazione minore, spesso gestite da cittadini di origine non italiana (Ortofrutta, parrucchieri, bar, ecc.).
Criticità. La Circolare ha precisato che la sospensione dei termini non opera per le rate della mediazione successive alla prima.
Criticità. Non c'è argomento più "orizzontale" della Bilateralità. Questo pone un'esigenza di fondo: che per operare e lavorare bene, deve esserci la disponibilità di tutti non soltanto delle categorie e dei territori, dove oggettivamente questa consapevolezza si è riscontrata, ma delle responsabilità in capo alle singole articolazioni incrociate dalla bilateralità, per evitare quella frammentarietà di analisi che era presente prima del 2015. Questo fenomeno si è solo parzialmente superato e rimane una criticità da dover affrontare anche per evitare di fare passi indietro sul faticoso percorso fin qui realizzato.
Criticità. Le criticità del progetto sono rintracciabili su diversi fronti, tutti riconducibili al fattore tempo:
Criticità. I servizi comunali preposti hanno dato le seguenti risposte alle criticità emerse in sede d’analisi del messaggio municipale, in particolare:
Criticità ammontare del canone di affitto [riflessi in caso di fallimento: bancarotta fraudolenta: art. 216, comma 1°, n. 1), l. fall. (Cass. pen., sez. V, 15 febbraio 2008, n. 10742);
Criticità. L’abrogazione riguarda ESCLUSIVAMENTE l’iscrivibilità alle liste della piccola mobilità e pertanto non dovrebbero riguardare gli iscritti entro il 2012 anche se assunti nel 2013 APPO“I)IONE DEL TERMINE AL CONTRATTO IN MOBILITA’ APPO“I)IONE DEL TERMINE AL CONTRATTO IN MOBILITA’
Criticità. In questa sezione viene presa in considerazione la possibilità che nel corso degli anni UniFG decida di praticare una “replace” (di uno o di tutti) degli applicativi in uso, per tale motivazione si rende che i Web Services che saranno sviluppati per garantire l’integrazione con le banche dati (TITULUS, U-Gov. CSA, ESSE3) non subiscano logiche associate alla riscrittura completa degli stessi.
Criticità. Alla gestione del presente accordo sono preposti, in qualità di rappresentanti delle parti aderenti all’accordo stesso, i dirigenti competenti delle singole Camere di Commercio. Eventuali riscontrate criticità derivanti dall'applicazione della presente Convenzione verranno affrontate e risolte dai Segretari Generali delle Camere sottoscrittrici. Letto, confermato e sottoscritto in data .