Operazioni in valuta. Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione. Ad ogni chiusura di bilancio le poste di bilancio in valuta vengono valorizzate come segue: • le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura; • le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data dell’operazione; • le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di chiusura. Le differenze di cambio che si generano tra la data dell’operazione e la data del relativo pagamento, su elementi di natura monetaria, sono contabilizzate nel conto economico dell’esercizio in cui sorgono, come pure quelle che derivano dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione alla data di chiusura del bilancio precedente. Quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, la differenza cambio relativa a tale elemento è rilevata anch’essa a patrimonio. Per contro, quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico è rilevata in conto economico anche la relativa differenza cambio.
Operazioni in valuta a) criteri di iscrizione
b) criteri di classificazione, di valutazione, di cancellazione e di rilevazione delle componenti reddituali
Operazioni in valuta. Criteri di classificazione Tra le attività e le passività in valuta figurano, oltre a quelle denominate esplicitamente in una valuta diversa dall’euro, anche quelle che prevedono clausole di indicizzazione finanziaria collegate al tasso di cambio dell’euro con una determinata valuta o con un determinato paniere di valute. Ai fini delle modalità di conversione da utilizzare, le attività e passività in valuta sono suddivise tra poste moneta- rie (classificate tra le poste correnti) e non monetarie (classificate tra le poste non correnti). Gli elementi monetari consistono nel denaro posseduto e nelle attività e passività da ricevere o pagare, in am- montari di denaro fisso o determinabili. Gli elementi non monetari si caratterizzano per l’assenza di un diritto a ricevere o di un’obbligazione a consegna- re un ammontare di denaro fisso o determinabile.
Operazioni in valuta. Criteri di classificazione
Operazioni in valuta. Il presente bilancio recepisce le risultanze contabili dell’unità locale operativa in Danimarca, i cui saldi economici e patrimoniali espressi in Corona Danese sono stati convertiti in Euro ai sensi dell’OIC 17 in tema di bilancio consolidato e precisamente: per le voci di stato patrimoniale i saldi sono stati convertiti in base al cambio a pronti a termine dell’esercizio, mentre per le voci di conto economico è stato utilizzato il cambio medio di periodo. Lo sbilancio contabile è stato imputato ad una riserva di patrimonio netto denominata “RISERVA DA DIFFERENZE DI TRADUZIONE”, confluita nella voce generale “ALTRE RISERVE”.
Operazioni in valuta. L’Istituto Cassiere si impegna ad applicare, per bonifici verso l’estero e per l’acquisto o vendita di banconote estere da parte dell’Ente, le seguenti spese e commissioni: - bonifici verso Banche estere site in paesi della Comunità Europea: gratuito - bonifici verso Banche estere site in paesi extra Comunità Europea: commissione espressa in sede di gara - acquisto/vendita banconote: DIVISA “IN”: commissione servizio 0,00% spese 0,00 DIVISA “OUT” pari a cambio commerciale commissione servizio 0,00% spese 0,00
Operazioni in valuta. Le operazioni in valuta estera sono registrate in Euro, applicando il tasso di cambio vigente alla data delle operazioni. Le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio vigente alla chiusura del periodo. Le poste non monetarie non oggetto di copertura dal rischio di cambio e non valutate al fair value sono convertite al tasso di cambio vigente alla data della prima rilevazione in bilancio. Le differenze di cambio derivanti dal realizzo di elementi monetari e non monetari sono imputate al conto economico. Le differenze di cambio relative alla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di rilevazione iniziale o di chiusura dell’esercizio precedente sono imputate al conto economico. Le differenze di cambio relative alla conversione di elementi non monetari a tassi di cambio diversi da quelli di rilevazione iniziale, quando applicabile in base al criterio sopra esposto, sono imputate in bilancio come segue: - al conto economico in ipotesi di elementi non monetari coperti dal rischio di cambio, per la quota di copertura efficace; - alternativamente al conto economico o al patrimonio netto in ipotesi di elementi non monetari valutati al fair value, in funzione delle regole di iscrizione in bilancio delle variazioni di fair value ad essi relative.
Operazioni in valuta. Le attività e le passività in valuta sono iscritte al cambio corrente alla data di chiusura dell’esercizio.
Operazioni in valuta. Tra le attività e le passività in valuta figurano, oltre a quelle denominate esplicitamente in una valuta diversa dall’euro, anche quelle che prevedono clausole di indicizzazione finanziaria collegate al tasso di cambio dell’euro con una determinata valuta o con un determinato paniere di valute. Ai fini delle modalità di conversione da utilizzare, le attività e passività in valuta sono suddivise tra poste monetarie e non monetarie.
Operazioni in valuta. I conti dell'attivo e del passivo sono interessati dalle operazioni in valuta (di finanziamento, di deposito, di compravendita, ecc.) solo al momento del regolamento di tali operazioni43.