RISULTATI DELLE VALUTAZIONI EX POST, DELLE CONSULTAZIONI DEI PORTATORI DI INTERESSI E DELLE VALUTAZIONI D'IMPATTO. Valutazioni ex post / Vaglio di adeguatezza della legislazione vigente • Consultazioni dei portatori di interessi • Assunzione e uso di perizie • Valutazione d'impatto • Efficienza normativa e semplificazione • Diritti fondamentali
RISULTATI DELLE VALUTAZIONI EX POST, DELLE CONSULTAZIONI DEI PORTATORI DI INTERESSI E DELLE VALUTAZIONI D'IMPATTO. Valutazioni ex post / Vaglio di adeguatezza della legislazione vigente
RISULTATI DELLE VALUTAZIONI EX POST, DELLE CONSULTAZIONI DEI PORTATORI DI INTERESSI E DELLE VALUTAZIONI D'IMPATTO. Consultazioni dei portatori di interessi • Assunzione e uso di perizie • Valutazione d'impatto • Efficienza normativa e semplificazione
RISULTATI DELLE VALUTAZIONI EX POST, DELLE CONSULTAZIONI DEI PORTATORI DI INTERESSI E DELLE VALUTAZIONI D'IMPATTO. Consultazione dei portatori di interessi Procedura di consauzlitone È stata elaborata una strategia di ampia consultazione per garantire una vasta partecipazi durante tutto il ciclo politico dell'iniziativa. La strategia si è basata su una combinazione consultazioni pubbliche mirate. La Commissione hapodsastiobillaità di esprimersi a tutte le - Consultazione pubblica: una consultazione pubblica via intern2etsaeptteimrtan1e ha ottenuto 189 risposte da parte di tutte le categorie di portatori di interessi di tutta l'UE. - Consultazioni mirate: è stato creato un gruppo di consultazione dei portatori di interes composto da 22 organizzazioni rappresentavnatistuangaamma di interessi. Il gruppo si è riunito 7 volte. Da giugno ad agosto 2015 sono state inoltre effettuate interviste approfondite con le impre al fine di raccogliere dati sui costi legati al diritto contrattuale incontrati dalle imprese quan vendono all'estero.
RISULTATI DELLE VALUTAZIONI EX POST, DELLE CONSULTAZIONI DEI PORTATORI DI INTERESSI E DELLE VALUTAZIONI D'IMPATTO. Consultazioni dei portatori di interessi
RISULTATI DELLE VALUTAZIONI EX POST, DELLE CONSULTAZIONI DEI PORTATORI DI INTERESSI E DELLE VALUTAZIONI D'IMPATTO. Il comitato misto istituito per monitorare l'attuazione dell'accordo è stato convocato tre volte (5 ottobre 2015, 19 ottobre 2016 e 27 novembre 2017), riconoscendone l'attuazione complessivamente positiva e individuando nel contempo possibili margini di miglioramento in alcuni aspetti della procedura di trattamento delle domande di visto. In particolare, il comitato misto ha raccomandato che entrambe le parti intensifichino gli sforzi al fine di informare in modo adeguato ed esauriente i richiedenti in merito ai requisiti e all'ambito di applicazione per la richiesta e l'ottenimento di un visto Schengen. Il numero di domande di visto presentate presso i consolati degli Stati membri a Capo Verde è aumentato costantemente dopo l'entrata in vigore dell'accordo. Nel 2014 sono state presentate 14 694 domande di visto. Nel 2018 la cifra è aumentata fino a raggiungere 20 158 domande nel 2018 (+37,2 %). Sebbene in misura inferiore, anche il numero di visti rilasciati è aumentato, passando da 11 370 nel 2014 a 13 343 nel 2018 (+17,3 %). Il tasso di rifiuto dei visti nel 2018 è stato pari al 33,5 %. Gli Stati membri che rilasciano visti a Capo Verde (ossia Spagna e Portogallo, quest'ultimo in rappresentanza di 19 Stati membri presso il Centro comune per i visti di Praia) si riuniscono periodicamente nell'ambito del gruppo di cooperazione locale Schengen a Praia, le cui riunioni sono presiedute dalla delegazione dell'UE a Capo Verde. Il gruppo di cooperazione locale Schengen ha contribuito alla verifica della buona attuazione globale dell'accordo, nonché delle disposizioni applicabili del codice dei visti. Nel contempo sono state riscontrate numerose difficoltà nel trattamento delle domande di visto presentate da cittadini di Capo Verde, in particolare per quanto riguarda le prove documentali che giustificano lo scopo del viaggio e/o l'appartenenza a una delle categorie agevolate di richiedenti individuate dall'accordo vigente. Il Gruppo "Visti" del Consiglio ha discusso lo stato di avanzamento dell'attuazione dell'accordo cinque volte (il 26 ottobre 2015, il 27 ottobre 2016, l'11 dicembre 2017, il 20 maggio 2019 e il 10 luglio 2019). Nel corso dell'ultima riunione la Commissione ha informato gli Stati membri dei colloqui esplorativi intrapresi con le autorità di Capo Verde in merito a un'eventuale modifica dell'accordo e del suo ambito di applicazione.
RISULTATI DELLE VALUTAZIONI EX POST, DELLE CONSULTAZIONI DEI PORTATORI DI INTERESSI E DELLE VALUTAZIONI D'IMPATTO. La presente proposta fa parte del pacchetto di misure volte a contrastare le conseguenze economiche negative della pandemia di Covid-19 e si configura come misura di crisi.
RISULTATI DELLE VALUTAZIONI EX POST, DELLE CONSULTAZIONI DEI PORTATORI DI INTERESSI E DELLE VALUTAZIONI D'IMPATTO. Valutazioni ex post
RISULTATI DELLE VALUTAZIONI EX POST, DELLE CONSULTAZIONI DEI PORTATORI DI INTERESSI E DELLE VALUTAZIONI D'IMPATTO. Valutazioni ex post / Vaglio di adeguatezza della legislazione vigente • Consultazioni dei portatori di interessi • Assunzione e uso di perizie • Valutazione d'impatto Osservazioni espresse nel parere del comitato per il controllo normativo Azioni intraprese rispetto alle osservazioni nella valutazione d'impatto
RISULTATI DELLE VALUTAZIONI EX POST, DELLE CONSULTAZIONI DEI PORTATORI DI INTERESSI E DELLE VALUTAZIONI D'IMPATTO. Valutazioni ex post / Vaglio di adeguatezza della legislazione vigente15 La direttiva sulla tassazione dell'energia ha inizialmente fornito un contributo complessivamente positivo al suo obiettivo principale di assicurare il corretto funzionamento del mercato interno, evitando la doppia imposizione o qualsiasi distorsione degli scambi e della concorrenza tra fonti di energia e tra consumatori e fornitori di energia. Tuttavia, dato che le tecnologie, nonché le aliquote d'imposta e i mercati dell'energia nazionali si sono evoluti negli ultimi 15 anni, la direttiva sulla tassazione dell'energia nella sua forma attuale non fornisce più lo stesso contributo positivo. Inoltre il quadro legislativo dell'UE e gli obiettivi strategici si sono sviluppati in maniera significativa dall'adozione della direttiva sulla tassazione dell'energia nel 2003, circostanza questa che ha fatto emergere alcune questioni di pertinenza e coerenza. Di conseguenza il valore aggiunto europeo complessivo della direttiva sulla tassazione dell'energia si è eroso significativamente nel corso del tempo, in particolare in ragione della mancanza di indicizzazione delle aliquote minime e dell'uso esteso e altamente divergente delle esenzioni fiscali facoltative da parte degli Stati membri nonché del contesto politico mutevole. La presente direttiva sulla tassazione dell'energia contribuisce soltanto in misura molto limitata agli obiettivi più ampi in materia di politica economica, sociale e ambientale dell'UE. La direttiva sulla tassazione dell'energia è coerente almeno in parte con gli sforzi politici volti a promuovere l'uso di energie rinnovabili e una maggiore efficienza energetica, ma è meno coerente per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e di altri gas, nonché la diversificazione energetica oppure l'indipendenza e la sicurezza energetiche. I principali motivi individuati per tale mancanza di coerenza comprendono la mancata considerazione del contenuto energetico e delle emissioni di CO2 dei prodotti energetici e dell'elettricità, livelli minimi di tassazione (troppo) bassi e esenzioni (troppo) numerose. Per i medesimi motivi, la direttiva sulla tassazione dell'energia non contribuisce alla decarbonizzazione dei trasporti e alla riduzione delle emissioni di inquinamento atmosferico. Di conseguenza il contributo della direttiva sulla tassazione dell'energia al conseguimento degli obiettivi fissati in accordi internazionali quali l'accordo di Parigi del 2015 ...