Sistema di classificazione. CAPO I Obiettivi
Sistema di classificazione. Art. 54 : Aree di inquadramento Art. 55 : Accesso dall'esterno
Sistema di classificazione. Il sistema di classificazione del personale
Sistema di classificazione. 54.1 I lavoratori sono inquadrati in una classificazione unica, articolata su cinque categorie/livelli professionali: • I livello • II livello • III livello • IV livello • V livello
Sistema di classificazione. Struttura logica che permette di organizzare documenti e oggetti digitali secondo uno schema desunto dalle funzioni e dalle attività dell'amministrazione interessata.
Sistema di classificazione. Istituzione Commissione Paritetica finalizzata al processo di innovazione del sistema classificatorio:
Sistema di classificazione. Per la protocollazione dei documenti viene utilizzata una classificazione centrale per consentire un’agevole archiviazione degli stessi. La definizione del sistema di classificazione è stata effettuata prima dell'avvio del sistema di protocollo informatico e prevede una classificazione per attività istituzionali, trasversali ai diversi progetti e attinenti principalmente ai macro-processi in essere in Agenzia. Tale classificazione non è da considerarsi definitiva, ma viene implementata sulla base di specifiche esigenze gestionali. Il titolario di classificazione, in uso nell’Agenzia della Regione Puglia, è descritto nell’Allegato 2 – Titolario di classificazione.
Sistema di classificazione. Lo strumento che permette di organizzare tutti i documenti secondo un ordinamento logico con riferimento alle funzioni e alle attività dell’Amministrazione interessata (art. 2, comma 1, lett. h) del D.P.C.M. 31 ottobre 2000).
Sistema di classificazione. L’evoluzione del lavoro in ambito socio sanitario exstraospedaliero tende a sviluppare i rapporti intercorrenti tra organizzazione, nuove professionalità e sistemi di inquadramento delle lavoratrice e dei lavoratori. Le parti, ritengono necessario, sviluppare uno strumento atto a consentire un corretto equilibrio tra le esigenze dell’autonomia organizzativa delle Strutture destinatarie del presente C.C.N.L. e le aspirazioni di sviluppo professionale delle lavoratrice e lavoratori. Il sistema classificatorio coglie l’evoluzione del lavoro e contemporaneamente rappresenta uno stimolo a proseguire nella crescita dei sistemi organizzativi consentendo anche un ampliamento delle possibilità di riconoscimento del valore professionale. La disponibilità all’integrazione e all’intercambiabilità delle mansioni, alla polivalenza dei propri compiti, all’acquisizione di nuove conoscenze e competenze, anche nell’ambito di diverse posizioni lavorative, potranno costituire elementi positivi in funzione allo sviluppo professionale e delle carriere. Le norme sull’inquadramento e classificazione delle lavoratrici e dei lavoratori tendono al miglioramento della funzionalità dei servizi resi, all’accrescimento dell’efficacia della gestione, alla realizzazione dell’organizzazione del lavoro, favorendo la motivazione delle lavoratrici e dei lavoratori attraverso il riconoscimento delle professionalità e della qualità delle prestazioni individuali. Il sistema di classificazione è articolato in sei categorie denominate rispettivamente A, B, C, D, E, F, ogni categoria si sviluppa in sei posizioni economiche. La corrispondenza delle posizioni economiche alle rispettive categorie è indicata all’articolo 49 del presente CCNL.
Sistema di classificazione. Per quanto attiene la classificazione del personale, direttamente connessa al trattamento economico, rimane fondamentale definire la questione dell’ordinamento del personale, sia sotto l’aspetto della strutturazione del sistema classificatorio, che dei meccanismi di progressione economica e degli altri strumenti finalizzati a riconoscere l’aumento delle competenze, dell’autonomia e della responsabilità nell’attività svolta. Alla necessità di rivedere un impianto che a 16 anni dalla sua nascita richiede interventi di manutenzione straordinaria, si aggiunge il problema di come riattivare l’istituto delle progressioni verticali di carriera con fondi contrattuali nella sanità pubblica, come in quella privata, dove il sistema attuale previsto, in quest’ultima, non ha prodotto mai riscontro. Necessita rivedere il sistema di progressione di carriera, nell’ambito della sanità privata, definendo meglio la tempistica e assegnando un fondo economico particolare per i passaggi di posizione nell’ambito della stessa categoria – sistema che per la sanità pubblica viene definito come passaggio economico di fascia -. Per i dipendenti della sanità pubblica rimane necessario definire il rispetto della riserva nei concorsi pubblici in una percentuale che in tutti i territori sia pari alla soglia di legge. Per quanto riguarda l’impianto della classificazione invece è necessario creare ulteriori spazi di sviluppo e riconoscimento della crescente professionalità degli operatori. I meccanismi di progressione, che hanno bene funzionato per le figure professionali che nascono nelle prime categorie e si sviluppano in quelle successive, hanno invece mortificato la crescita delle qualifiche più avanzate rimaste compresse sotto il tetto massimo di sviluppo. La necessità, quindi, di istituire l’area delle professioni socio sanitarie dando corso ad un’articolata e complessa attività con più professionisti ed operatori come da noi proposta, già a febbraio del 2016, nell’incontro con il Comitato di Settore Regioni – Sanità che ha la competenza di definire l’Atto di Indirizzo da affidare all’ARAN per la trattativa contrattuale per il rinnovo del contratto per i dipendenti della Sanità Pubblica. Un percorso ipotizzabile, comunque, per il rinnovo del contratto nazionale per i dipendenti della sanità privata. Certo, non possiamo condividere, a pieno, la direttiva dello stesso Comitato di Settore che scinde, al momento, in attesa della istituzione dell’area delle professioni socio- sanitarie, c...