Assegno per il nucleo familiare. L'INPS con circolare n. 9/1986 ha puntualizzato che l'azienda che corrisponde il trattamento di integrazione salariale è tenuta ad erogare gli assegni familiari sia per le giornate di lavoro effettivamente prestate che per quelle di integrazione.
Assegno per il nucleo familiare. Con l'estensione agli iscritti alla gestione separata della disciplina dell'assegno per il nucleo familiare di cui all'art. 2 del decreto-legge 13 marzo 1988, n. 69 sono state eliminate le limitazioni alla composizione del nucleo e al reddito pro-capite previste dall'abrogato art. 4, comma 2 del D.M. 27 maggio 1998 (art. 5, D.M. 4 aprile 2002; INPS circc. n. 138/2002; n. 41/2006). L'assegno è corrisposto dalla competente Gestione separata, in relazione alle modalità di attribuzione della specifica contribuzione, a seguito di domanda presentata dai lavoratori interessati, a decorrere dal mese di febbraio dell'anno successivo a quello per il quale viene richiesta la prestazione. L'assegno è erogato con pagamento diretto da parte delle strutture periferiche dell'INPS, sulla base delle stesse tabelle in vigore per i lavoratori dipendenti. A decorrere dal 1º ottobre 2011, la modalità di richiesta di assegno per il nucleo familiare per i lavoratori iscritti alla Gestione separata è esclusivamente telematica attraverso uno dei seguenti canali: web dal sito internet dell'INPS, patronati, Contact center (INPS determinazione n. 277/2011; INPS circc. n. 101/2011; n. 125/2011). Il diritto all'erogazione dell'assegno per il nucleo familiare può essere esercitato anche dal coniuge dei soggetti iscritti alla gestione separata (art. 1, comma 559, L. n. 311/2004; INPS circ. n. 77/2005; INPS mess. n. 34328/2005). L'assegno non spetta se la somma dei redditi derivanti dalle attività indicate all'art. 2, comma 26, della legge n. 335/1995, è inferiore al 70% del reddito complessivo del nucleo familiare. L'assegno spetta anche al nucleo a composizione reddituale mista che raggiunga il requisito del 70% del reddito complessivo con la somma dei redditi da lavoro dipendente di cui all'art. 2, comma 10, del D.L. n. 69/1988 e da lavoro di cui all'art. 2, comma 26, della L. n. 335/1995 (art. 5, comma 3, D.M. 4 aprile 2002; INPS circ. n. 193/2003). Tuttavia la norma non specifica per il cumulo la misura delle rispettive percentuali dei due tipi di reddito, perciò il requisito del 70% può essere raggiunto indipendentemente dal valore degli addendi. Pertanto, il diritto all'assegno per il nucleo familiare è riconosciuto anche ad un lavoratore iscritto alla gestione separata nel cui nucleo a composizione reddituale mista, nell'anno di riferimento, il 70% del reddito complessivo derivi da lavoro dipendente ed il reddito derivante da attività parasubordinata sia uguale a zero (INPS circ. n...
Assegno per il nucleo familiare. L’ANAS corrisponde a coloro che ne abbiano titolo l’assegno per il nucleo familiare, secondo le disposizioni vigenti.
Assegno per il nucleo familiare. E' una prestazione, aggiunta alla retribuzione, a cui si ha diritto se: • il reddito familiare, costituito da quello del richiedente e di tutte le persone che compongono il nucleo familiare, non superi determinati limiti, stabiliti ogni anno dalla legge; • il reddito derivi, per almeno il 70%, da lavoro dipendente o da prestazioni derivanti da lavoro dipendente (pensione, indennità di disoccupazione, indennità di maternità, indennità di malattia ecc). Spetta per i seguenti componenti del nucleo familiare: • il richiedente dell'assegno; • il coniuge non legalmente separato; • i figli di età inferiore ai 18 anni; • i figli maggiorenni inabili; • i nipoti, con meno di 18 anni, a carico di un ascendente diretto (nonno o nonna). La domanda deve essere presentata direttamente alla sede Inps competente per residenza. L’assegno per il nucleo familiare spetta ai lavoratori extracomunitari:
Assegno per il nucleo familiare. Il comma 2 dell’articolo 9 del decreto legislativo 61/2000 stabilisce che gli assegni familiari spettano ai lavoratori a tempo parziale per l’intera misura settimanale ( 6/26) se la prestazione lavorativa settimanale è pari o superiore a 24 ore. Ai fini del raggiungimento delle 24 si contano tutte le ore lavorate anche se preso più datori di lavoro,. In questa ultima ipotesi, l’assegno intero è corrisposto dal datore di lavoro presso cui viene svolta l’attività principale.. Nel caso in cui, invece, la prestazione lavorativa fosse inferiore a 24 ore settimanali, spettano tanti assegni giornalieri quante sono le giornate di lavoro effettivamente prestate, qualunque sia il numero delle ore lavorate nella giornata. Ad esempio se il lavoratore effettua la settimana corta (dal lunedì al venerdì) spettano cinque ventiseiesimi dell’importo mensile dell’assegno per ogni settimana. Al riguardo l’INPS ha precisato che l'assegno per il nucleo familiare spetta ai lavoratori in part/time orizzontale che effettuino prestazioni lavorative per un numero di ore settimanali inferiori a 24 anche per le giornate di assenza dal lavoro dovuta a ferie, malattia, maternità, infortunio sul lavoro, alle condizioni previste dai citati articoli 00-00-00-00 e 17 del Testo Unico, purché l'assenza dal lavoro si sia verificata nel periodo contrattualmente previsto per lo svolgimento dell'attività lavorativa e purché la giornata di assenza sia retribuita o indennizzata. Minimale contributivo in genere: sempre l’articolo 9 del D.Lgs. 61/2000 stabilisce che la retribuzione minima da assumere quale base per il calcolo dei contributi previdenziali dovuti per i lavoratori a tempo parziale, deve essere riferita alla retribuzione oraria e non a quella giornaliera come per i lavoratori a tempo pieno.
Assegno per il nucleo familiare. L'assegno per il nucleo familiare è corrisposto al personale dipendente sussistendo le condizioni, con le modalità e le misure previste dalle disposizioni di legge vigenti. L'attribuzione degli assegni per il nucleo familiare avviene su domanda del dipendente interessato, corredata dalla documentazione prescritta, presentata all'Ufficio competente. Il dipendente ha l'obbligo di notificare immediatamente, per iscritto, all'Ufficio suddetto, il venir meno delle condizioni dalle quali discende il diritto, in base alle disposizioni vigenti, a percepire gli assegni per il nucleo familiare. L'eventuale indebita percezione delle quote predette determina il diritto dell'Ente ad effettuare il recupero delle somme non dovute mediante trattenuta dalla retribuzione mensile del dipendente, fatta salva ogni altra azione in confronto dello stesso prevista dalla legge e dal presente regolamento. Al personale a tempo parziale previsto dall'art.54 spettano per intero, se dovuti, gli assegni per il nucleo familiare.
Assegno per il nucleo familiare. L'assegno per il nucleo familiare da corrispondersi ai lavoratori è quello stabilito dalle norme di legge per il settore industria; essi non potranno in alcun modo essere compresi in altre voci di retribuzione.
Assegno per il nucleo familiare. (art. 65, L. 448/1998)
Assegno per il nucleo familiare. Domanda per lavoratori beneficiari di indennità di disoccupazione o mobilità. L’assegno per il nucleo familiare
Assegno per il nucleo familiare. Domanda per lavoratori beneficiari di indennità di disoccupazione o mobilità. Redditi da dichiarare Redditi assoggettabili a irpef (pag. 4/6) Redditi esenti da imposta o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o imposta sostitutiva (pag. 4/6) Redditi che non si dichiarano (pag. 4/6) Domanda del coniuge del richiedente per il pagamento dell’assegno per il nucleo familiare