Fattispecie di reato. La responsabilità amministrativa degli enti può conseguire dai seguenti reati:
i) reati nei rapporti con la Pubblica Amministrazione (articoli 24 e 25 del Decreto);
ii) delitti informatici e trattamento illecito dei dati (articolo 24-bis del Decreto);
iii) delitti di criminalità organizzata (articolo 24-ter del Decreto);
iv) reati in tema di falsità in monete, carte di pubblico credito, valori in bollo e in strumenti o segni di riconoscimento (articolo 25-bis del Decreto);
v) delitti contro l’industria e il commercio (articolo 25-bis.1 del Decreto);
vi) reati societari (articolo 25-ter del Decreto);
vii) delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico (articolo 25-quater del Decreto);
viii) delitti di pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili (art. 25-quater.1 del Decreto);
ix) delitti contro la personalità individuale (articolo 25-quinquies del Decreto);
x) reati ed illeciti amministrativi in materia di market abuse (articolo 25-sexies del Decreto e articolo 187- quinquies “Responsabilità dell’ente” del T.U.F.);
xx) reati colposi di omicidio o lesioni gravi o gravissime commessi in violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro (articolo 25-septies del Decreto);
xii) reati di ricettazione, riciclaggio ed impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, nonché autoriciclaggio (articolo 25-octies del Decreto);
xiii) delitti in materia di violazione del diritto d’autore (articolo 25-novies del Decreto);
xiv) reato di induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’Autorità Giudiziaria (articolo 25-decies del Decreto);
xv) reati ambientali (articolo 25-undecies del Decreto);
xvi) reato di impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (articolo 25-duodecies del Decreto);
xvii) reati di razzismo e xenofobia (art. 25-terdecies del Decreto);
xviii) reati transnazionali introdotti dalla Legge 16 marzo 2006, n.146, “Legge di ratifica ed esecuzione della Convenzione e dei Protocolli delle Nazioni Unite contro il crimine organizzato transnazionale” che vengono di seguito elencati: − reato di associazione per delinquere (articolo 416 c.p.); − reato di associazioni di tipo mafioso anche straniere (articolo 416-bis c.p.); − reato di induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria (articolo 377-bis c.p) − reato di associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi ...
Fattispecie di reato. Le fattispecie di reato oggi suscettibili di configurare la responsabilità amministrativa dell’ente, se commessi nel suo interesse o a suo vantaggio dai soggetti sopra menzionati, sono espressamente richiamate dagli artt. 24, 24-bis, 24-ter, 25, 25-bis, 25-bis.1, 25-ter, 25-quater, 25-quater.1, 25- quinquies, 25-sexies, 25-septies, 25-octies, 25-octies.1, 25-novies, 25-decies, 25-undecies, 25- duodecies, 25- terdecies, 25-quaterdecies, 25-quinquiesdecies, 25-sexiesdecies, 25-septiesdecies e 25- duodevicies del D.Lgs. 231/2001, nonché dalla L. 146/2006. Tali fattispecie di reato possono essere comprese, per comodità espositiva, nelle seguenti categorie: Reati informatici e trattamento illecito di dati (art. 24 bis) Criminalità organizzata (art. 24-ter) e reati transnazionali (art. 10 L. 146/2006) Delitti in materia di falsità di monete, in carte di pubblico credito, in valori in bollo e in strumenti o segni di riconoscimento (art. 25-bis) Delitti contro l’industria e il commercio (art. 25-bis.n.1) Reati societari (art. 25 ter) Delitti con finalità di terrorismo (art. 25-quater) Delitti contro l’industria e il commercio (art. 25-bis.n.1) Reati societari (art. 25 ter) Delitti con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico (art. 25-quater) Infibulazione femminile (art. 25-quater n. 1) Delitti contro la personalità individuale (art. 25 - quinquies) Reati di abuso di mercato (art. 25-sexies) Reati di Omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime, commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro (art. 25 septies) Reati di ricettazione, riciclaggio, autoriciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art. 25 octies) Delitti in materia di strumenti di pagamento diversi dai contanti (art. 25-octies.1) Delitti in materia di violazione del diritto d’autore (art. 25 novies) Delitti di induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria (art. 25-decies) Reati ambientali (art. 25-undecies) Delitti di impiego di cittadini di Paesi terzi di cui il soggiorno è irregolare (art. 25 duodecies) Reati di razzismo e xenofobia (art. 25 terdecies) Frode in competizioni sportive, esercizio abusivo di gioco o di scommessa e giochi d’azzardo esercitati a mezzo di apparecchi vietati (art. 25-quaterdecies) Reati tributari (art. 25-quinquiesdecies) Reati di contrabbando (art. 25-sexiesdecies) Delitti contro il patrimonio culturale (art. 25-septiesdecies) Riciclaggi...
Fattispecie di reato. Il delitto di impiego di cittadini terzi il cui soggiorno è irregolare è stato introdotto dal Decreto Legislativo 16 luglio 2012, n. 109, entrato in vigore il 9 agosto 2012, che regolamenta l’attuazione della Direttiva 2009/52/CE e che ha aggiunto l’art. 25- duodecies nel corpo del D. Lgs. n. 231/2001. Tale reato si configura qualora il soggetto che riveste la qualifica di “datore di lavoro” occupi alle proprie dipendenze lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno, ovvero il cui permesso sia scaduto e del quale non sia stato chiesto, nei termini di legge, il rinnovo, o sia stato revocato o annullato, laddove i lavoratori occupati siano: (i) in numero superiore a tre; (ii) minori in età non lavorativa; (iii) sottoposti alle altre condizioni lavorative di particolare sfruttamento di cui al terzo comma dell’articolo 603-bis, cod. pen.
Fattispecie di reato. La presente Parte Speciale tratta di una sola fattispecie: l’induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’Autorità Giudiziaria di cui all’art. 377-bis cod. pen. La disposizione è stata introdotta con la legge n. 63/2001 sul giusto processo e sanziona - "salvo che il fatto costituisca più grave reato” - i comportamenti sia di costrizione mediante minaccia o violenza sia di induzione con offerta di utilità, i quali siano finalizzati ad indurre i soggetti che abbiano la facoltà di non rispondere e le cui dichiarazioni possano essere utilizzate in un procedimento penale a non rendere la dichiarazione o a renderne una falsa. L’interesse protetto dalla norma è l’amministrazione della giustizia, non solo in ordine alla genuinità delle prove ma anche alla acquisizione delle stesse.
Fattispecie di reato. L’attività di risk assessment condotta preliminarmente all’adozione del presente Modello ha fatto emergere che le singole fattispecie contemplate dall’art. 25-bis. 1 che si ritengono astrattamente configurabili in relazione alla realtà organizzativa e operativa di Molteni & C. sono le seguenti: Turbata libertà dell’industria o del commercio L’art. 513 cod. pen. prevede che sia punita la condotta di chi adoperi violenza sulle cose ovvero utilizzi mezzi fraudolenti per impedire o turbare l’esercizio di un’industria o di un commercio. Illecita concorrenza con minaccia o violenza L’art. 513-bis cod. pen. punisce chiunque nell’esercizio di un’attività commerciale, industriale o comunque produttiva, compie atti di concorrenza con violenza o minaccia.
Fattispecie di reato. Peculato (art. 314 cod. pen.) Tale ipotesi di reato ricorre laddove pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria. Tale fattispecie di reato rileva ai fini del D.Lgs. n. 231/2001 quando il fatto offende gli interessi finanziari dell’Unione europea. Peculato mediante profitto dell’errore altrui (art. 316 cod. pen.) Tale ipotesi di reato ricorre laddove il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, nell’esercizio delle funzioni o del servizio, giovandosi dell’errore altrui, riceve o ritiene indebitamente, per sé o per un terzo, denaro o altre utilità. Malversazione a danno dello Stato o dell’Unione Europea (art. 316-bis cod. pen.) Tale ipotesi di reato si configura nel caso in cui, dopo avere ricevuto finanziamenti o contributi da parte dello Stato italiano, da altro ente pubblico o dell’Unione europea, non si proceda all’utilizzo delle somme ottenute per gli scopi cui erano destinate. 31 Indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato o dell’Unione Europea (art. 316-ter cod. pen.) Tale ipotesi di reato si configura nei casi in cui - mediante l’utilizzo o la presentazione di dichiarazioni o di documenti falsi o attestanti cose non vere ovvero mediante l’omissione di informazioni dovute - si ottengano, senza averne diritto, contributi, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominati, concessi o erogati dallo Stato, da altri enti pubblici o dall’Unione europea.
Fattispecie di reato. RILEVANTI 79 3 PRINCIPALI AREE di RISCHIO 79
Fattispecie di reato. L’ente può essere ritenuto responsabile soltanto per i reati espressamente richiamati dal d.lgs. 231/2001, se commessi nel suo interesse o a suo vantaggio dai soggetti qualificati ex art. 5, comma 1, del decreto stesso. Le fattispecie di reato possono essere comprese, per comodità espositiva, nelle seguenti catego- rie: – delitti contro la Pubblica Amministrazione, (quali corruzione, malversazione ai danni dello Stato, truffa ai danni dello Stato e frode informatica ai danni dello Stato); – delitti contro la fede pubblica (quali falsità in monete, carte di pubblico credito e valori di bollo); – reati societari (quali false comunicazioni sociali, illecita influenza sull’assemblea); – delitti in materia di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico; – delitti contro la personalità individuale (quali prostituzione minorile, pornografia minorile, tratta di persone e riduzione e mantenimento in schiavitù); – delitti di abuso di mercato (“market abuse”), relativi alla manipolazione dei mercati finan- ziari o all’uso improprio di informazioni privilegiate; – attività di criminalità organizzata a livello transnazionale, comprendente l’associazione a delinquere e quella finalizzata ad attività illegali (stupefacenti, ecc.), il riciclaggio ed i reati di intralcio alla giustizia (favoreggiamento, ecc.). – reati commessi per violazione delle norme antinfortunistiche sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro (D.lgs.n°81/08); – delitti contro il patrimonio mediante frode: riciclaggio, ricettazione, impiego di denaro di provenienza illecita (D.lgs 231/07) – reati informatici (L.48/08) – reati ambientali – impiego di cittadini di Paese Terzi il cui soggiorno è irregolare Le categorie sopra elencate potranno essere incrementate da ulteriori fattispecie meritevoli di tute- la, attraverso specifiche previsioni normative.