Approccio metodologico. Seguendo il principio del pieno allineamento tra obiettivi strategici dell’Agenzia e obiettivi dei progetti e delle attività ICT, la pianificazione nel prossimo triennio è stata effettuata partendo dall’identificazione delle evoluzioni normative e degli atti di indirizzo dell’Amministrazione finanziaria da considerare come input di partenza, per definire, innanzitutto, le direttive della strategia digitale nel prossimo triennio, sviluppando conseguentemente le iniziative progettuali per ogni ambito di competenza. Tale approccio metodologico, in linea con le best practice applicate al contesto specifico dell’Agenzia, si può sintetizzare nei seguenti passi: ⮚ identificazione degli indirizzi strategici politici, amministrativi e gestionali dell’Amministrazione finanziaria; ⮚ descrizione dello scenario evolutivo in cui l’Agenzia si troverà ad operare nel prossimo triennio, definito in termini di obiettivi strategici e modello evolutivo; ⮚ definizione dei principi e delle direzioni della strategia digitale dell’Agenzia; ⮚ illustrazione della situazione attuale del sistema informativo dell’Agenzia, come base per l’individuazione delle aree di evoluzione e di miglioramento; ⮚ definizione dei progetti di innovazione ed evoluzione dei servizi digitali dell’Agenzia; ⮚ definizione dei corrispondenti fabbisogni finanziari stimati per il triennio.
Approccio metodologico. Seguendo il principio del pieno allineamento tra obiettivi strategici dell’Agenzia e obiettivi dei progetti e delle attività ICT, la pianificazione nel prossimo triennio è stata effettuata partendo dall’identificazione delle evoluzioni normative e degli atti di indirizzo dell’Amministrazione finanziaria da considerare come input di partenza, per definire innanzitutto le direttive della strategia digitale nel prossimo triennio, sviluppando conseguentemente le iniziative progettuali per ogni ambito di competenza. Tale approccio metodologico, in linea con le migliori pratiche applicate al contesto specifico dell’Agenzia, si può sintetizzare nei seguenti passi:
Approccio metodologico. 6.1 Il processo di redazione e implementazione del Modello
Approccio metodologico. (max 28 punti) Completezza delle caratteristiche degli output richiesti 8 Profonda conoscenza dei mercati target e delle logiche di mercato negli stessi 4 Qualità delle caratteristiche professionali del gruppo di lavoro proposto in termini di competenze assolute sulla base della qualità dei CV presentati 4 Adeguatezza dei meccanismi di controllo per monitorare la corretta esecuzione economico-finanziaria del progetto e il rispetto del cronoprogramma 4 Esperienza in gestione di progetti articolati di comunicazione e promozione nello specifico segmento 8 La Commissione valuterà ogni offerta tecnica, assegnando per ogni sottocriterio un coefficiente di natura qualitativa: non riscontrabile 0 valutazione insignificante 0,1 valutazione appena sufficiente 0,2 valutazione sufficiente 0,3 valutazione tra sufficiente/discreta 0,4 valutazione discreta 0,5 valutazione tra discreta/buona 0,6 valutazione buona 0,7 valutazione tra buona/ottima 0,8 valutazione ottima 0,9 valutazione eccellente 1,0 Criteri Sottocriteri Punteggio massimo ECONOMICITÀ DELL’OFFERTA Offerta economica per le attività (SUBTOTALE ATTIVITÀ) secondo la formula di seguito riportata 10 Offerta economica per l’onorario dell’operatore economico partecipante secondo la formula di seguito riportata 5 Per quanto riguarda l’offerta economica per le attività (massimo di 10 punti su 100) il punteggio verrà attribuito sulla base della seguente formula: Punteggio “offerta economica per le attività” considerata = Offerta X/Offerta massima * 10 dove:
Approccio metodologico. La consultazione preliminare con le Autorità Ambientali è avvenuta durante la fase di scoping, durante la quale è avvenuta una specificazione dei contenuti e della portata della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) relativa al processo di definizione del Contratto di Fiume del torrente Orba. Lo scoping è stato formalmente avviato dalla Provincia di Alessandria (autorità proponente) in data 23 dicembre 2009 con la trasmissione del Documento Tecnico Preliminare (DTP) del Contratto di Fiume dell’Orba alla Regione Piemonte (autorità competente) e alle Autorità Ambientali. Il DTP è stato redatto in conformità con i disposti normativi precedentemente richiamati ed in particolare con quanto previsto dall’allegato 1 della DGR 12-8931 del 9/06/2008. Si riportano per esteso le disposizioni introdotte dal citato allegato: “La direttiva 2001/42/CE dispone che al momento della decisione sulla portata delle informazioni da inserire nel rapporto ambientale e sul livello di dettaglio delle analisi e delle informazioni ambientali necessarie alla valutazione siano consultati i soggetti competenti in materia ambientale. Ai fini dello svolgimento di questa fase preliminare di definizione dei contenuti del rapporto ambientale è necessario, pertanto, che sia predisposto un documento tecnico preliminare che illustri il contesto programmatico, indichi i principali contenuti del piano o programma e definisca il suo ambito di influenza. In relazione alle questioni ambientali rilevanti individuate ed ai potenziali effetti ambientali identificati in prima approssimazione, il documento dovrà conseguentemente riportare il quadro delle informazioni ambientali da includere nel rapporto con la specificazione del livello di dettaglio spazio-temporale ritenuto funzionale. In riferimento a tale documento è opportuno che l’autorità preposta alla VAS e gli altri soggetti competenti in materia ambientale, nell’esprimere il parere e nel fornire il loro contributo per l’elaborazione del rapporto ambientale, si pronuncino in modo coordinato. A tal fine il soggetto o l’autorità proponente possono eventualmente attivare un apposito tavolo tecnico. Anche in questo caso l’autorità proponente definirà, in coerenza alla legislazione di riferimento e d’accordo con l’autorità competente, il termine per la conclusione della consultazione, che si ritiene non debba comunque superare i sessanta giorni dalla data di presentazione del documento tecnico innanzi indicato. Dei pareri e dei contributi forniti in...
Approccio metodologico. I criteri che hanno condotto alla stesura del PMA dell’infrastruttura in progetto, hanno seguito i seguenti passi procedurali: • AnaliSi dei docUmenti di riferimento e pianificazione delle attività di progettazione sulla base delle Linee Guida della CSVIA e delle prescrizioni impartite dagli enti di controllo • FaSe ricognitiva dei dati preeSiStenti: l’analisi dei dati preesistenti e degli studi specialistici effettuati nelle diverse fasi di progettazione per ciascuna componente analizzata ha permesso di caratterizzare l’ambito territoriale interessato dal progetto di monitoraggio. • Definizione dei riferimenti normativi e bibliografici: sia per la definizione delle metodiche di monitoraggio, sia per la determinazione dei valori di riferimento, rispetto ai quali effettuare le valutazioni ambientali. • Scelta delle componenti ambientali: le componenti ambientali interessate sono quelle individuate e studiate nella Verifica di Assoggettabilità, integrate con quelle indicate dalle prescrizioni impartite dagli Enti di controllo. Contestualmente alle componenti, sono stati definiti gli indicatori ambientali il cui monitoraggio consente di risalire allo stato delle componenti ambientali stesse che devono essere controllate. • Scelta delle aree da monitorare: dedotte a seguito di un attento esame della sensibilità alle azioni di progetto, sia per la tutela della salute della popolazione sia per la tutela dell’ambiente. Le aree saranno differenziate in funzione dei criteri di indagine e delle potenzialità di interferenza con la componente ambientale in esame. I criteri che sono stati considerati nella loro determinazione sono: o presenza della sorgente di interferenza;
Approccio metodologico. Il percorso partecipativo che ha condotto alla formulazione attuale del Piano di Azione del Contratto di Fiume per l’Orba ha avuto come momento centrale il workshop pubblico organizzato dalla Provincia di Alessandria e tenutosi a Tagliolo Monferrato (AL) in data 20 marzo 2009. SI fornisce di seguito un quadro di sintesi relativo al numero e all’articolazione dei partecipanti. Si sottolinea come gli elenchi riportati non sono esaustivi rispetto al numero totale effettivo di partecipanti, in quanto per questioni logistiche non è stato possibile registrare tutti gli intervenuti. AIPO 2 2,2% Comuni 10 11,0% Provincia di Alessandria 9 9,9% Regione Piemonte 5 5,5% ARPA 2 2,2% parchi e riserve 5 5,5% ass. agricoltori 2 2,2% ass. ambientalista 4 4,4% ass. cacciatori 6 6,6% ass. cittadini 3 3,3% ass. industriali 2 2,2% ass. pescatori 2 2,2% cittadini 2 2,2% consorzi irrigui 4 4,4% gestori servizi pubblici 1 1,1% GEV 5 5,5% mass media 4 4,4% partiti politici 1 1,1% professionisti 3 3,3% studenti 11 12,1% università e istituti di ricerca 8 8,8% AIPO ARPA ass. agricoltori ass. ambient alista Regione Provincia ass. cittadini ass. industriali ass. pescatori cittadini professionisti partiti politici parchi e riserve mass media
Approccio metodologico. Indicare attraverso quali metodi e strumenti si intende adattare e introdurre l’innovazione nelle aziende coinvolte nel partenariato (laboratori / prove di collaudo, riunioni operative, applicazioni in campo, supporto/affiancamento alle aziende, campi dimostrativi, ecc…). Specificare attraverso quali modalità verrà assicurato il coordinamento e la sistematica interazione tra i partner (frequenza riunioni plenarie e a sottogruppi)
1 trattamento mediante metodo tradizionale con modello family 30/120 o doctor fly 25/120 (metodo Casotti) 2 testimone 3 utilizzo dello Spintor Fly con il sistema di irrorazione aereo sopra chioma, il cui prototipo verrà realizzato nella fase iniziale. Attraverso una camera multispettrale il sistema sperimentale, unito ad altri micro-sensori, potrà “fotografare” la coltura pianta per pianta, ricavando informazioni relative a patologie, ma anche a vigoria, stress idrico e altri dati fisiologici. Monitorare nel dettaglio la coltivazione e/o l’impianto specializzato, creerà informazioni che verranno elaborate da un sistema informativo e potranno permettere la costruzione di una mappa di prescrizione. Attraverso un software da programmare e sperimentare sarà possibile impostare il nuovo Sistema di Irrorazione Aerea per intervenire con prodotti nel momento opportuno ed esclusivamente nelle zone in cui necessita l’intervento. Lo studio compiuto dal gruppo di lavoro “progettazione prototipo” seguirà le tecniche individuate con il progetto di fattibilità inserito negli allegati al SIAR della presente domanda. Con la primavera 2019 inizieranno le prove in campo per verificare l’uso del mezzo e se necessario apportare le eventuali modifiche ed integrazioni tecniche-meccaniche-informatiche. Implementato il prototipo inizieranno le verifiche in campo per testarne l’uso secondo un calendario preordinato agli interventi previsti nello studio di fattibilità sugli aspetti agronomici e sulle modalità di acquisizione dei dati in campo. Ricordiamo infatti che il progetto prevede anche la verifica degli aspetti agro ambientali ante e post intervento (monitoraggio micro-artropodi), allestimento saggi eco-tossicologici e applicazione del Bait-lamina (attività coordinata UNICAM e ASSAM). Durante le prove di volo, eseguite sino alla raccolta delle olive, potranno essere messi in uso anche vari sensori e tecnologie per la verifica della qualità del prodotto come la grandezza delle drupe e la verifica della necessità di effettuare interventi di concimazione...
Approccio metodologico. Il processo di elaborazione del Modello, in accordo con quanto disciplinato dall’art. 6 del Decreto e con quanto raccomandato dalle Linee guida di Confindustria, si è svolto attraverso le fasi di seguito elencate.
2.6.1 Mappatura delle attività a rischio e analisi dei rischi potenziali
2.6.2 Gap Analysis sul sistema di controllo interno
Approccio metodologico. La metodologia scelta per l’aggiornamento del Modello, in termini di organizzazione, definizione delle modalità operative, strutturazione in fasi ed assegnazione delle responsabilità tra le varie funzioni, è definita dalla Fondazione in conformità a quanto previsto dall’art. 6 del D. Lgs. 231/2001, dalle più significative pronunce giurisprudenziali e con quanto raccomandato dalle Linee Guida di Confindustria. Considerato quanto sopra, il processo di aggiornamento si svolge attraverso le fasi di seguito elencate.
2.6.1 Mappatura preliminare delle attività della Fondazione e delle aree a rischio, dei reati astrattamente rilevanti e analisi dei rischi potenziali
2.6.2 Analisi del sistema di controllo preventivo alla commissione dei reati rilevanti ex D. Lgs. n. 231/2001