Reati ambientali. (art. 25-undecies del Decreto)
Reati ambientali. Il D.Lgs. n. 121 del 7 luglio 2011, recante: “Attuazione della direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell’ambiente, nonché della direttiva 2009/123/CE che modifica la direttiva 2005/35/CE relativa all’inquinamento provocato dalle navi e all’introduzione di sanzioni per violazioni”, introduce tra i reati ricompresi nell’ambito di applicazione del D.Lgs. 231/01 i “Reati Ambientali”, tra cui: - uccisione, distruzione, cattura, prelievo, detenzione di esemplari di specie animali o vegetali selvatiche protette (art. 727-bis c.p.); - distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto (art. 733-bis c.p.); - commercio di esemplari di specie dell’allegato A, appendice I, ed allegato C, parte 1 del Regolamento (CE) n. 338/97 (art. 1 legge 7 febbraio 1992, n. 150); - commercio di esemplari di specie dell’allegato A, appendice I e III, ed allegato C, parte 2 del Regolamento (CE) n. 338/97 (art. 2 legge 7 febbraio 1992, n. 150); - divieto di detenzione di esemplari costituenti pericolo per la salute e l’incolumità pubblica (art. 6 legge 7 febbraio 1992, n. 150); - scarichi di acque reflue (art. 137, comma 2, 3, 5, 11, 13 D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152); - scarichi sul suolo (art. 103 D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152); - scarichi nel sottosuolo e nelle acque sotterranee (art. 104 D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152); - scarichi in reti fognarie (art. 107 D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152); - scarichi di sostanze pericolose (art. 108 D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152); - attività di gestione di rifiuti non autorizzata (art. 256 comma 1, 3, 4, 5, 6, e artt. 208, 209, 210, 211 ,212, 214, 215, 216 D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152); - divieto di miscelazione di rifiuti pericolosi (art. 187 D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152); - rifiuti elettrici ed elettronici, rifiuti sanitari, veicoli fuori uso e prodotti contenenti amianto (art. 227 D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152); - bonifica dei siti (art. 257 comma 1 e 2, D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152); - violazione degli obblighi di comunicazione, di tenuta dei registri obbligatori e dei formulari (art. 258, comma 4, II° periodo D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152); - falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.); - traffico illecito di rifiuti (art. 259 comma 1, D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152); - attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti (art. 452-quatercecies c.p.); - sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti (art. 260-bis D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152); - violazione dei valori limite di emi...
Reati ambientali. (Art. 25undecies D.lgs. 231/2001, D.lgs. 152/2006) Data l’eterogeneità degli illeciti ambientali introdotti quali reati-presupposto è necessario preliminarmente identificare quali siano i reati rilevanti per la SAS. Con riferimento alle ipotesi eventualmente escluse, l’Organismo di Vigilanza e Controllo di SAS procede ad un monitoraggio delle attività svolte dalla Società al fine di verificare l’emersione di eventuali criticità che comportino la revisione della mappatura. • Raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione, iscrizione o comunicazione (art. 256, comma 1, lett. a) e b), d. lgs. 3 aprile 2006, n. 152): ai sensi degli artt. 178 e 188 del D.lgs. 152/2006, il produttore del rifiuto ha l’onere di controllare, con riferimento agli aspetti formali ed alla effettiva gestione, la filiera attraverso la quale avvia a smaltimento il rifiuto prodotto • Traffico illecito di rifiuti (art. 259, comma 1, d. lgs. 3 aprile 2006, n. 152), ove vi sia concorso nel personale diretto in attività di gestione illecita di rifiuti da parte della committenza, e dove sia percepibile un interesse o vantaggio della Società derivante da un contestuale allentamento dei controlli da parte della committenza stessa Le sanzioni per tali reati sono di tipo interdittivo e pecuniario.
Reati ambientali. (art. 25-undecies del Decreto) Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (art. 25-duodecies del Decreto)
Reati ambientali. Art. 000 xxx x.x. (Xxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxx).
Reati ambientali. (si veda art. 25-undecies D.lgs. 231/2001);
Reati ambientali. Art. 25-undecies del Decreto (inserito dal D.Lgs. 7 luglio 2011, n. 121 e modificato dalla L. 22 maggio 2015, n. 68) ▪ inquinamento ambientale (art. 452 bis c.p.); ▪ disastro ambientale (art. 452 – quater c.p.); ▪ delitti colposi contro l’ambiente (art. 452 – quinquies c.p.); ▪ traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività (452 – sexies c.p.); ▪ circostanze aggravanti (452 – octies c.p.); ▪ uccisione, distruzione, cattura, prelievo o possesso di esemplari di specie animali o vegetali selvatiche protette (art. 727-bis c.p.); ▪ danneggiamento di habitat (art. 733-bis c.p.); ▪ esercizio di attività particolari indicate dal decreto senza essere in possesso dell’autorizzazione integrata ambientale o dopo che la stessa sia stata sospesa o revocata (art. 29-quattuordecies del D.Lgs. 152/2006); ▪ scarico di acque reflue (art. 137 del D.Lgs. 152/2006); ▪ attività di gestione di rifiuti non autorizzata (art. 256 del D.Lgs. 152/2006); ▪ bonifica dei siti (art. 257 del D.Lgs. 152/2006); ▪ violazione degli obblighi di comunicazione, di tenuta dei registri obbligatori e dei formulari (art. 258 del D.Lgs. 152/2006); ▪ traffico illecito di rifiuti (art. 259 del D.Lgs. 152/2006); ▪ attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti (art. 260 del D.Lgs. 152/2006); ▪ installazione di uno stabilimento in assenza di autorizzazioni (art. 279 del D.Lgs. 152/2006); ▪ importazione o esportazione, senza certificato o licenza di particolari esemplari, animali e vegetali in xxx xx xxxxxxxxxx (xxx. 0 xxx X. 150/1992); ▪ falsificazione o alterazione di certificati, licenze, notifiche di importazione […] (art. 3-bis del D.Lgs. 150/1992); ▪ cessazione e riduzione dell’impiego delle sostanze lesive (art. 3 del L. 549/1993); ▪ inquinamento colposo (art. 9 del D.Lgs. 202/2007); ▪ inquinamento doloso (art. 8 del D.Lgs. 202/2007). ▪ Occupazione di dipendenti
Reati ambientali. In relazione alla commissione dei reati previsti dal codice penale, si applicano all'ente le seguenti sanzioni pecuniarie:
Reati ambientali. (ART. 25–UNDECIES):
Reati ambientali. (art. 25-undecies, D.Lgs. 231/2001) Al fine di prevenire ed impedire il verificarsi dei reati ambientali, tutti i Destinatari sono tenuti al rispetto: • delle normative nazionali e internazionali in materia di tutela dell’ambiente, nonché dei regolamenti emessi dalle Autorità competenti in materia ambientale; • dei protocolli aziendali vigenti in materia ambientale, ivi compresi quelli relativi alla gestione delle deleghe e dei poteri di spesa in materia ambientale. Conseguentemente, tutti i Destinatari del Modello - ciascuno per le attività di propria competenza specificamente individuate - devono attuare le misure in materia di tutela dell’ambiente adottate dalla Società, nonché l’adempimento degli obblighi di: • dare attuazione al programma aziendale di protezione dell’ambiente; • agire nel rispetto dei poteri e delle responsabilità espressamente conferite ed osservare le disposizioni e le istruzioni impartite ai fini della protezione dell’ambiente; • effettuare controlli periodici sulle prestazioni degli impianti e attrezzature al fine di fare rispettare i limiti quali-quantitativi di emissione/scarico contenuti nelle autorizzazioni; • eseguire le verifiche interne secondo le modalità e la periodicità definita dalla Società; • segnalare immediatamente eventuali situazioni di criticità di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle loro competenze e possibilità, per eliminare o ridurre i conseguenti rischi ambientali; • partecipare ai corsi di formazione in materia effettuati dalla Società; • contribuire all’adempimento di tutti gli obblighi imposti dall’Autorità competente o comunque necessari per la protezione dell’ambiente. Inoltre, sempre con riferimento alla gestione delle tematiche ambientali, è tassativamente proibito qualsiasi comportamento finalizzato: • all’instaurazione di rapporti con società terze che non abbiano adeguate caratteristiche tecnico- professionali o di correttezza o non dispongano di tutte le autorizzazioni necessarie, ad esempio, allo svolgimento delle attività di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti; • alla stipula o mantenimento di rapporti contrattuali (ad esempio, locazione, comodato, ecc.) con soggetti che si sappia possano incorrere nella violazione delle norme ambientali; • alla gestione diretta o indiretta dei rifiuti (raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio, intermediazione) in assenza di autorizzazione, iscrizione o comunicazione.