Funzioni di vigilanza. Le Amministrazioni convengono di istituire il Collegio di Vigilanza di cui faranno parte: il Presidente della Provincia o suo delegato, il Prefetto o suo delegato e i Sindaci Presidenti dei Comitati di Distretto o loro delegati, con il compito di vigilare sul corretto svolgimento degli interventi previsti nel Piano di Zona. Il Collegio di Vigilanza, una volta riscontrata la presenza di ritardi o negligenze nella realizzazione degli interventi, provvede a darne comunicazione agli altri soggetti firmatari dell’Accordo al fine di concordare soluzioni o interventi da adottare, ivi compresa la possibilità di proporre alla Regione la modifica, anche sostanziale, dei progetti.
Funzioni di vigilanza. L'esecuzione del presente Accordo sarà verificata dal Comitato di Distretto e dal Comune capofila tramite l’Ufficio di Piano e il Tavolo Tecnico distrettuale come costante azione di supporto e di affiancamento ai Comuni, con particolare attenzione ad aspetti di criticità e di difficoltà che i medesimi dovessero incontrare. Qualora nella gestione dei progetti e dei finanziamenti connessi si evidenziassero chiare situazioni di negligenza non affrontabili attraverso le normali strategie collaborative il Comune capofila attiverà l’organo di vigilanza previsto dall’art. 34, comma 7, del T.U. 267/2000.
Funzioni di vigilanza. Le Amministrazioni convengono di delegare al Comitato di distretto della Città di Bologna il compito di vigilare sul corretto svolgimento degli interventi previsti nel presente Accordo di Programma finalizzato al riordino delle forme pubbliche di gestione nel sistema dei servizi sociali e socio-sanitari. Il Comitato di distretto, una volta riscontrata la presenza di ritardi o negligenze nella realizzazione degli interventi, provvederà a darne comunicazione ai soggetti firmatari e agirà nei modi che riterrà più opportuni al fine di concordare soluzioni o interventi da adottare, ivi compresa la possibilità di proporre modifiche agli accordi tra le Parti.
Funzioni di vigilanza. Le Amministrazioni convengono di istituire il Collegio di Vigilanza di cui fanno parte: il Presidente della Provincia o suo delegato e il Sindaco Presidente del Comitato di Distretto o suo delegato, Il Direttore di Distretto o suo delegato con il compito di vigilare sul raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano triennale per la salute e il Benessere sociale e sul corretto svolgimento degli interventi previsti nei Programmi attuativi annuali. Il Collegio di Xxxxxxxxx, una volta riscontrata la presenza di ritardi o negligenze nella realizzazione degli interventi, provvede a darne comunicazione agli altri soggetti firmatari dell’Accordo al fine di concordare soluzioni o interventi da adottare, ivi compresa la possibilità di proporre alla Regione la modifica, anche sostanziale, degli interventi previsti nei Piani.
Funzioni di vigilanza. 1. L'esecuzione del presente Accordo sarà verificata dal Comune di Castelnovo ne’ Monti, capofi- la tramite l’Ufficio di Piano e dal Tavolo Tecnico distrettuale come azione di supporto e di af- fiancamento ai Comuni, con particolare attenzione ad aspetti di criticità e di difficoltà che i me- desimi dovessero incontrare.
2. Qualora nella gestione dei progetti e dei finanziamenti connessi si evidenziassero chiare situa- zioni di negligenza non affrontabili attraverso le normali strategie collaborative, il Comune di Castelnovo ne’ Monti, Capofila, attiverà l’organo di vigilanza previsto dall’art. 34, comma 7, del T.U. 267/2000.
Funzioni di vigilanza. Le Amministrazioni convengono di istituire un collegio di vigilanza, di cui faranno parte: 1 - Il Sindaco del Comune capofila
Funzioni di vigilanza. Le Amministrazioni convengono di istituire un Collegio di vigilanza, di cui faranno parte:
1. Il Sindaco del Comune capofila
2. Un referente del Distretto Sanitario 99 ASLSA2
3. Un rappresentante dei Comuni aderenti nominato dagli Amministratori
4. Un Responsabile del Terzo Settore Il Collegio di vigilanza, una volta appurato i ritardi o negligenze nella realizzazione degli interventi, provvede a darne comunicazione agli altri soggetti firmatari dell’accordo al fine di concordare soluzioni o interventi da adottare, ivi inclusa la possibilità di proporre alla Regione la modifica anche sostanziale dei progetti.
Funzioni di vigilanza. Le Amministrazioni convengono di istituire il Collegio di Vigilanza di cui faranno parte: i Sindaci Presidenti dei Comitati di Distretto o loro delegati, il Presidente della Provincia o suo delegato, e con il compito di vigilare sul corretto svolgimento degli interventi previsti nel Piano di Zona. Il Collegio di Vigilanza, una volta riscontrata la presenza di ritardi o negligenze nella realizzazione degli interventi, provvede a darne comunicazione agli altri soggetti firmatari dell’Accordo al fine di concordare soluzioni o interventi da adottare, ivi compresa la possibilità di proporre alla Regione la modifica, anche sostanziale, dei progetti.
Funzioni di vigilanza. (Accordo 2002-2003: Le Amministrazioni convengono di istituire il Collegio di Vigilanza di cui faranno parte: il Presidente della Provincia o suo delegato, il Sindaco del Comune di X.Xxxxxxx di Savena o suo delegato, il direttore dell’Azienda USL o suo delegato, con il compito di vigilare sul corretto svolgimento degli interventi previsti nel piano di Zona. Il Collegio di Vigilanza, una volta riscontrata la presenza di ritardi o negligenze nella realizzazione degli interventi, provvede a darne comunicazione agli altri soggetti firmatari dell’Accordo al fine di concordare soluzioni o interventi da adottare, ivi compresa la possibilità di proporre alla Regione la modifica, anche sostanziale, degli interventi previsti nei Piani.)
Funzioni di vigilanza. La nostra attività nel corso dell’esercizio è stata ispirata alle norme di legge ed alle norme di comportamento del Collegio Sindacale raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. In particolare: - abbiamo vigilato sull’osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione; - abbiamo partecipato alle assemblee dei soci ed alle adunanze del consiglio di amministrazione, svolte nel rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari che ne disciplinano il funzionamento, e con riferimento alle quali possiamo ragionevolmente assicurare la conformità alla legge e allo statuto sociale; - abbiamo ottenuto dagli amministratori, durante le riunioni svolte, informazioni sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggiore rilievo, per dimensioni, oggetto o caratteristiche effettuate dalla società, e possiamo ragionevolmente assicurare che le azioni poste in essere sono conformi alla legge ed allo statuto sociale e non sono manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse o in contrasto con le delibere assunte dall’assemblea o tali da compromettere l’integrità del patrimonio aziendale; - abbiamo approfondito la conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo della società, anche tramite la raccolta di informazioni dai responsabili della funzione organizzativa; al riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire; - abbiamo approfondito la conoscenza e vigilato sull’adeguatezza del sistema amministrativo-contabile della società, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, in tale contesto abbiamo operato chiedendo ed ottenendo ogni necessaria informazione dai responsabili delle rispettive funzioni, eseguendo quindi ogni verifica ritenuta necessaria mediante l’esame diretto di documenti aziendali e, a tale riguardo, non abbiamo osservazioni particolari da riferire; - abbiamo vigilato sulla regolarità dei contratti ed, in genere, dei rapporti con la società controllante, Policlinico di San Donato S.p.A., e con le parti correlate; - non abbiamo ricevuto denunce ex art. 2408 Codice civile, e nel corso dell’attività di vigilanza, come sopra descritta, non abbiamo riscontrato fatti significativi tali da richiederne la menzione nella presente relazione; - abbiamo avuto scambio di informazioni con l...