Graduazione delle funzioni Clausole campione

Graduazione delle funzioni. 1. L'art. da 51 del CCNL 5 dicembre 1996 relativo alla graduazione delle funzioni ai fini della determinazione della retribuzione di posizione dei dirigenti medici e veterinari e' confermato salvo per i commi 4 e 6 che sono sostituiti dai seguenti:
Graduazione delle funzioni. 1. L’art. 50 del CCNL 5 dicembre 1996 relativo alla graduazione delle funzioni ai fini della determinazione della retribuzione di posizione dei dirigenti è confermato salvo per i commi 4 e 6 che sono sostituiti dai seguenti :
Graduazione delle funzioni. 1. In virtù della individuazione delle funzioni di cui sopra, l'Area Vasta attribuirà ad ogni posizione dirigenziale prevista nel proprio assetto organizzativo un parametro di fascia associato ad un "punteggio” secondo quanto previsto nelle tabelle seguenti: STRUTTURE COMPLESSE A1-A2-A3 40 STRUTTURE SEMPLICI B1 25 B2 20 ALTA PROFESSIONALITA’ C1 15 C2 5 < 5 ANNI D 3 INCARICHI GESTIONALI TIPO INCARICO FASCIA COMPOSIZIONE DELL’U.O. DI APPARTENENZA PUNTI ATTRIBUITI STRUTTURE COMPLESSE A1/A2/A3 Fino a 10 unità 10 Da 10 a 20 unità 15 Oltre 20 unità 20 STRUTTURE SEMPLICI B1/B2 Fino a 10 unità 10 Da 10 a 20 unità 15 Oltre 20 unità 20 INCARICHI PROFESSIONALI TIPO INCARICO FASCIA COMPOSIZIONE DELL’U.O. DI APPARTENENZA PUNTI ATTRIBUITI ALTA PROFESSIONALITA’ C1/C2 Fino a 10 unità 10 Da 10 a 20 unità 15 Oltre 20 unità 20 < 5 ANNI D 5 INCARICHI GESTIONALI TIPO INCARICO FASCIA RILEVANZA STRATEGICA DELL’ U.O. PUNTI ATTRIBUITI STRUTTURE COMPLESSE A1/A2/A3 Altissima Da 36 a 40 Alta Da 31 a 35 Rilevante Da 26 a 30 STRUTTURE SEMPLICI B1/B2 Altissima Da 26 a 30 Alta Da 21 a 25 Rilevante Da 16 a 20 ALTA PROFESSIONALITA’ C1 Altissima Da 16 a 25 Alta Da 11 a 15 Rilevante Da 6 a 10 ALTA PROFESSIONALITA’ C2 Altissima Da 4 a 5 Alta Da 2 a 3 Rilevante 1 < 5 ANNI D 0
Graduazione delle funzioni. La graduazione delle funzioni dirigenziali - alle quali corrispondono le varie tipolo- gie di incarico del ruolo unico della dirigenza medica - è effettuata dagli enti con le modalità sottoindicate in modo og- gettivo e, cioè, indipendentemente dalla situazione relativa al rapporto di lavoro dei dirigenti assegnati alla struttura. La graduazione consente di collocare ciascun incarico nelle fasce previste dagli articoli 32 e 33 determinando la cor- rispondente retribuzione di posizione del dirigente cui l’incarico è conferito. La graduazione delle funzioni è sottoposta a revisione periodica secondo i criteri successivamente definiti in sede aziendale. L’individuazione viene effettuata sulla base dei seguenti criteri e parametri di massima che l’ente, sentita la Rsl, può integrare con riferimento alla propria specifica situazione organizzativa e nel rispetto delle leggi regionali in quanto compatibili: - complessità della struttura in relazione alla sua articolazione interna, con particolare riguardo ai dipartimenti; - grado di autonomia in relazione anche ad eventuale struttura sovraordinata; - consistenza delle risorse umane e strumentali; - utilizzazione nell’ambito della struttura di metodologie e strumentazioni significativamente innovative e con valen- za strategica per l’ente, anche tenendo conto dell’ampiezza del bacino di utenza; - affidamento di programmi di ricerca, aggiornamento, tirocinio e formazione in rapporto anche alle esigenze didatti- che dell’ente. Gli enti in base alla risultanze della graduazione di cui al comma precedente, attribuiscono ad ogni posizione dirigen- ziale prevista nel proprio assetto organizzativo un valore economico secondo i parametri di riferimento di cui agli arti- coli 32 e 33. A parità di struttura organizzativa e corrispondenza delle funzioni, alle posizioni è attribuita la stessa va- lenza economica.
Graduazione delle funzioni. 1. Il CCNL della dirigenza Medica, Veterinaria ha confermato la valenza aziendalistica del rapporto di lavoro rappresentata dalla struttura della retribuzione dei Dirigenti distinta, sostanzialmente, in due parti:
Graduazione delle funzioni. L’Azienda definisce preventivamente la graduazione delle funzioni, sulla base dei seguenti criteri di pesatura ed attribuendo agli stessi il punteggio di seguito specificato:
Graduazione delle funzioni. La graduazione delle funzioni dirigenziali - alle quali corrispondo- no le varie tipologie di incarico del ruolo unico della dirigenza medica - è effettuata dagli Enti con le modalità sottoindicate in modo oggettivo e, cioè, indipendentemente dalla situazione relativa al rapporto di lavoro dei dirigenti assegnati alla struttura. La graduazione consente di collocare ciascun incarico nelle fasce previste dagli artt. 32 e 33 determinando la corrispondente retribuzione di posizione del dirigente cui l’incarico è conferito. La graduazione delle funzioni è sottoposta a revisione periodica secondo i criteri successiva- mente definiti in sede aziendale. L’individuazione viene effettuata sulla base dei seguenti criteri e parametri di massima che l’Ente, sentita la RSL, può integrare con rife- rimento alla propria specifica situazione organizzativa e nel rispetto delle leggi regionali in quanto compatibili: • complessità della struttura in relazione alla sua articolazione interna, con particolare riguardo ai Dipartimenti; • grado di autonomia in relazione anche ad eventuale struttura sovraor- dinata; • consistenza delle risorse umane e strumentali; • utilizzazione nell’ambito della struttura di metodologie e strumenta- zioni significativamente innovative e con valenza strategica per l’Ente, anche tenendo conto dell’ampiezza del bacino di utenza; • affidamento di programmi di ricerca, aggiornamento, tirocinio e for- mazione in rapporto anche alle esigenze didattiche dell’Ente. Gli Enti in base alla risultanze della graduazione di cui al comma precedente, attribuiscono ad ogni posizione dirigenziale prevista nel pro- prio assetto organizzativo un valore economico secondo i parametri di riferimento di cui agli artt. 32 e 33. A parità di struttura organizzativa e corrispondenza delle funzioni, alle posizioni è attribuita la stessa valen- za economica.
Graduazione delle funzioni. Le aziende una volta disegnato il proprio assetto organizzativo secondo quanto previsto dall’articolo 3 del decreto legislativo n. 502/1992 e smi, attraverso la definizione dell’ “atto aziendale”, e stabilita, in base ai criteri di cui si è detto la graduazione (che, ricordiamo, è oggi materia di confronto con le Organizzazioni sindacali (art. 5 comma 3 lett. d) del CCNL), attribuiscono ad ogni posizione dirigenziale prevista un determinato “peso” e, conseguentemente, un valore economico, assumendo ed operando in coerenza con il principio menzionato, e cioè̀ che a parità di struttura organizzativa e corrispondenza delle funzioni, alle posizioni deve essere attribuita la stessa valenza economica. Al riconoscimento ed alla corresponsione della retribuzione della posizione si provvede mediante le risorse individuate in un apposito fondo contrattuale (fondo per la retribuzione di posizione – art. 94) costituito presso ciascuna azienda proprio al fine di assegnare ai dirigenti un trattamento economico legato alle funzioni dell’incarico attribuito ed alle connesse responsabilità. Proprio questo quadro di disposizioni configura una dinamicità della struttura retributiva fortemente differenziata dalla precedente, ovverosia da quella corrispondente alla carriera “per concorso”. In questa il vincitore di un concorso accedeva, stabilmente, ad una nuova posizione giuridica (assistente/aiuto/primario) e ad un nuovo corrispondente livello retributivo (9°, 10°, 11°); ora invece il dirigente assegnatario di un incarico non acquisisce una nuova posizione giuridica, ma assume, per un periodo di tempo, un nuovo incarico dirigenziale al quale corrisponde una retribuzione di posizione che, ferma restando la parte fissa e variabile garantita già̀ acquisita (e fotografata) in sede di CCNL 5 dicembre 1996 e quindi definibile come “propria”, si modifica esclusivamente nella sua parte variabile, la così detta variabile aziendale. È infine utile chiudere la trattazione relativa agli incarichi dirigenziali con uno schematico ragionamento sulla procedura complessiva che le aziende dovranno seguire per dare una corretta applicazione delle norme in materia. Ciò consente da un lato di avere una visione completa dei processi descritti e, dall’altro, di inquadrare ogni considerazione teorica e giuridica nella realtà in cui operano quotidianamente gli attori principali dei processi medesimi: le aziende, le organizzazioni sindacali e i dipendenti. Dalla lettura combinata dei contratti collet...

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  • Inscindibilità delle norme contrattuali Le norme del presente contratto devono essere considerate, sotto ogni aspetto ed a qualsiasi fine, correlate ed inscindibili tra loro e non sono cumulabili con alcun altro trattamento, previsto da altri precedenti contratti collettivi nazionali di lavoro. Il presente CCNL costituisce, quindi, l'unico contratto in vigore tra le parti contraenti. Eventuali difficoltà interpretative possono essere riportate al tavolo negoziale nazionale per l'interpretazione autentica della norma. Sono fatte salve, ad esaurimento, le condizioni normoeconomiche di miglior favore.

  • Modalità della votazione Il luogo e il calendario di votazione saranno stabiliti dalla Commissione elettorale, previo accordo con la Direzione aziendale, in modo tale da permettere a tutti gli aventi diritto l'esercizio del voto, nel rispetto delle esigenze della produzione. Qualora l'ubicazione degli impianti e il numero dei votanti lo dovessero richiedere, potranno essere stabiliti più luoghi di votazione, evitando peraltro eccessivi frazionamenti anche per conservare, sotto ogni aspetto, la segretezza del voto. Nelle aziende con più unità produttive le votazioni avranno luogo di norma contestualmente. Luogo e calendario di votazione dovranno essere portate a conoscenza di tutti i lavoratori, mediante comunicazione nell'albo esistente presso le aziende, almeno giorni prima del giorno fissato per le votazioni.

  • PRINCIPALI CONDIZIONI ECONOMICHE QUANTO PUÒ COSTARE IL MUTUO

  • COSTI DELLA SICUREZZA 1. Le Amministrazioni Contraenti, ai sensi dell’art. 26 del D. Lgs. 81/2008, provvederanno, prima dell’emissione dell’Ordinativo di Fornitura, ad integrare il “Documento di valutazione dei rischi standard da interferenze” allegato ai documenti di gara, riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto. In tale sede le Amministrazioni Contraenti indicheranno i costi relativi alla sicurezza (anche nel caso in cui essi siano pari a zero).