INFORMATIVA SUL FAIR VALUE. Informativa di natura qualitativa
INFORMATIVA SUL FAIR VALUE. Informativa di natura qualitativa Per una disamina delle modalità seguite dalla Banca per la misurazione del fair value delle attività e passività, ai fini sia delle valutazioni di bilancio, sia dell’informativa da fornire nella nota integrativa per talune attività/ passività valutate al costo ammortizzato/costo, si rinvia altresì ai paragrafi relativi alle diverse categorie contabili contenuti nella parte “A.1 Parte generale” e, in particolare, al paragrafo “Criteri di determinazione del fair value degli strumenti finanziari” contenuto nella parte A.2 “Parte relativa alle principali voci di bilancio”, 17 – Altre informazioni”.
INFORMATIVA SUL FAIR VALUE. INFORMATIVA DI NATURA QUALITATIVA
INFORMATIVA SUL FAIR VALUE. Informazioni di natura qualitativa A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni
INFORMATIVA SUL FAIR VALUE. L’informativa del fair value richiesta dall’IFRS 13 si applica agli strumenti finanziari e ad attività/passività non finanziare che sono valutate al fair value (indipendentemente dal fatto che esse siano valutati su base ricorrente o non ricorrente) La norma prevede la classificazione del fair value in base a 3 distinti livelli: • Livello 1: gli input di livello 1 sono rappresentati dai prezzi quotati (non aggiustati) in mercati attivi, ai quali l'impresa può accedere alla data di misurazione, relativi a strumenti finanziari identici a quelli da valutare. Forniscono una misura di fair value direttamente a partire da prezzi ufficiali di mercato, senza necessità di alcuna modifica o rettifica. Appartengono al livello 1 gli strumenti finanziari direttamente quotati (senza aggiustamenti) sui mercati attivi. • Livello 2: gli input di livello 2 consistono in informazioni diverse dai prezzi degli strumenti finanziari quotati sul mercato, ma che sono comunque osservabili direttamente o indirettamente. Queste comprendono i prezzi quotati in mercati attivi di strumenti finanziari simili, oppure prezzi di strumenti identici ma quotati in mercati non attivi, input osservabili diversi dai prezzi di mercato (come tassi di interesse, tassi di cambio, volatilità, rischi di credito, tempi di pagamento e altro) o anche input derivati e convalidati da dati di mercato attraverso correlazioni o altre medie. Forniscono una misura del fair value ma non possono essere utilizzati direttamente come vengono reperiti, poichè devono essere "aggiustati" ed elaborati. Appartengono al livello 2: