Attività materiali Clausole campione

Attività materiali. Al 31 dicembre 2021, le attività materiali totali ammontano a Euro 3.990 milioni, comprensive di immobili ad uso proprio per Euro 2.965 milioni e altre attività materiali per Euro 1.025 milioni, costituite prevalentemente da rimanenze di magazzino allocate nelle compagnie di sviluppo immobiliare, per un valore pari a Euro 588 milioni (principalmente riferibili al progetto Citylife) e da beni mobili, arredi e macchine d’ufficio, per un valore, al netto degli ammortamenti e delle riduzioni di valore accumulate, pari a Euro 316 milioni.
Attività materiali a) criteri di iscrizione
Attività materiali. (in migliaia)
Attività materiali. (in migliaia) 31.12.2022 31.12.2021 Motori e materiale di scorta 29.234 26.793 Revisioni componenti flotta di terzi 7.434 345 Terreni e fabbricati 597 Impianti, complessi elettronici, mobili e arredi 5.825 6.913 Anticipi e lavori in corso per flotta 184.032 77.734 Lavori in corso per altre attività 1.627 629 Fonte: Bilancio Società La “flotta”, pari a 36,669 mln, include i valori corrispondenti ai motori e al materiale di scorta in proprietà (29,234 mln nel 2021), nonché agli interventi manutentivi capitalizzati su componenti della flotta in locazione per 7,434 mln. Le “altre attività materiali”, per un totale di 192,082 mln, comprendono:
Attività materiali. Le “attività materiali” comprendono sia gli immobili, gli impianti e i macchinari e le altre attività materiali disciplinate dallo IAS 16 sia gli investimenti immobiliari (terreni e fabbricati) disciplinati dallo IAS 40. Sono incluse le attività oggetto di operazioni di leasing finanziario (per i locatari) e di leasing operativo (per i locatori).
Attività materiali. Al 31 dicembre 2020 le Attività materiali, al netto dei relativi fondi di ammortamento, ammontano a euro 14.986 migliaia di euro (euro 15.625 migliaia nel 2019), di cui euro 11.610 mgliaia di Immobili uso proprio (euro 11.976 migliaia nel 2019) ed euro 3.376 migliaia di Altre attività materiali (euro 3.649 migliaia nel 2019). 31/12/2019 31/12/2020 VARIAZIONE Immobili 11.975.829 € 11.609.588 € - 366.241 € Altre attività materiali 3.649.072 € 3.376.416 € - 272.656 € Sono ricomprese in questa voce gli immobili ad uso impresa di San Xxxxxxx, Assago, Cognento, Roma e Milano, oltre agli immobili di Bologna, destinati alla locazione, e all’immobile di Pinzolo. Oltre ai fabbricati ci sono le tenute agricole di Montese e Xxxxxxxxxxxx Xxxxxx. Il valore indicato è stato oggetto di impairment test con apposita perizie redatte da professionista indipendente. La riduzione del valore degli immobili è prevalentemente determinata dagli ammortamenti rilevati nel periodo.
Attività materiali. Le attività materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività pronte all’uso, degli eventuali oneri di smantellamento e di rimozione che verranno sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni originarie e degli oneri finanziari direttamente attribuibili all’acquisizione, costruzione o produzione dell’attività. Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati al conto economico dell’esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del “component approach”. Per gli investimenti effettuati da talune società del Gruppo - nello specifico Sisal Entertainment S.p.A. - che ha esercitato l’opzione di dispensa da adempimenti per le operazioni esenti prevista dall’art. 36 bis del D.P.R. 633/72, l'Iva non recuperabile riferibile a una specifica operazione di acquisto integra il costo originario, con la conseguenza che tale onere, costituisce parte del valore del bene oggetto di capitalizzazione. Diversamente l’IVA indetraibile, calcolata sulla base del cd. coefficiente di pro rata, in quanto non determinabile in modo oggettivo alla data di acquisizione del cespite, è assimilata ad un costo generale e contabilizzata interamente nell’ambito degli altri costi operativi. Le attività materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni. Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l’attività, l’ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene in applicazione del principio del “component approach”. La vita utile stimata per le varie categorie di attività materiali è la seguente: Fabbricati 33 Impianti 3-10 Attrezzature 3-8 Altri beni: - automezzi 4-5 - mobili e arredi 8 - macchine d'uff...
Attività materiali. Gli immobili rientranti nelle attività materiali sono quelli destinati all’esercizio dell’impresa. Tali immobili sono rilevati al costo e sono ammortizzati sistematicamente in base alla loro vita utile. Per i fabbricati interamente posseduti, l’ammortamento è calcolato sul valore degli immobili al netto del valore dei terreni su cui gli stessi insistono. Le altre attività materiali si riferiscono per Euro 134.454 migliaia ad acconti versati in relazione ad immobili in corso di costruzioni nelle aree poste in Milano, via Lancetti; Milano, via Confalonieri-via de Castillia (Lunetta dell’Isola) e Roma, via Fiorentini.
Attività materiali. Le attività materiali sono iscritte nell’attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 16 – “Immobili, impianti e macchinari”.
Attività materiali. Le attività materiali includono mobili e macchine d’ufficio, macchine elettroniche e impianti tecnici. Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene. Successivamente esse sono esposte al netto dell’ammortamento e delle svalutazioni, eventualmente effettuate, per perdite durevoli di valore Le spese successive all’acquisto incrementano il valore contabile del bene o vengono rilevate come attività separate solo quando determinano un incremento dei benefici economici futuri derivanti dall’utilizzo degli investimenti. Le altre spese sostenute successivamente all’acquisto sono rilevate nel conto economico, nell’esercizio nel quale sono state sostenute. Il processo di ammortamento delle attività materiali si sviluppa a quote annuali costanti in relazione alla residua possibilità di utilizzazione di ciascun cespite. La vita utile delle attività materiali soggette ad ammortamento viene periodicamente sottoposta a verifica; in caso di rettifica delle stime iniziali, viene conseguentemente modificata anche la relativa quota di ammortamento.