Modalità di attuazione. La Regione, prima della scadenza di cui all’art. 1, provvederà alla proroga delle assegnazioni già in essere presso gli Uffici giudiziari, previa richiesta degli assegnatari e rinnovo del consenso da parte dei dipendenti già assegnati per portare a termine i progetti in essere o realizzare nuove progettualità. Gli Uffici giudiziari, al fine di richiedere ulteriore personale, predisporranno nuovi progetti mirati meglio indicati al successivo articolo 4. I progetti dettaglieranno le varie fasi di gestione amministrativa, individuando particolari criticità relative alle procedure interessate e indicando, altresì, obiettivi specifici e tempistiche, nonché eventuali professionalità ritenute necessarie. I progetti saranno trasmessi alla Regione del Veneto, secondo le modalità previste nel protocollo stipulato il 3 novembre 2016, per il tramite della Corte d’Appello o della Procura Generale che provvederanno al coordinamento degli stessi. La Regione del Veneto, per dare attuazione a nuove richieste pervenute dagli Uffici giudiziari, provvederà alla pubblicazione di uno o più avvisi volti ad acquisire la disponibilità al distacco di altri dipendenti regionali. Gli avvisi di cui al capoverso precedente, considerando le peculiarità dei progetti presentati, potranno essere estesi al personale degli Enti strumentali della Regione del Veneto e, in genere, a tutti gli Enti pubblici del territorio regionale, richiedendo agli Enti stessi la pubblicazione sui relativi siti web. I dipendenti candidatisi all’assegnazione in questione saranno avviati a colloquio conoscitivo con il rappresentante dell’Ufficio giudiziario interessato, individuato dalla Corte d’Appello e dalla Procura Generale, al fine di verificare la compatibilità professionale degli stessi con le attività proposte. Sarà cura della Regione, inoltre, assicurare che il personale sia in possesso dei requisiti propri dei dipendenti dell’Amministrazione giudiziaria quali le qualità morali e di condotta previste dall’art. 35, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. I nominativi del personale selezionato saranno comunicati dalla Regione alla Corte di Appello ed alla Procura Generale, che provvederanno all’assegnazione presso gli Uffici di rispettiva competenza del proprio Distretto. La Regione svolgerà funzioni di raccordo tra gli Uffici giudiziari, gli Enti strumentali e gli altri Enti pubblici i cui dipendenti manifestino la disponibilità al distacco.
Appears in 1 contract
Samples: Protocollo d'Intesa
Modalità di attuazione. La Regione, prima della scadenza di cui all’art1. 1, provvederà alla proroga delle assegnazioni già in essere presso gli Uffici giudiziari, previa richiesta degli assegnatari e rinnovo del consenso da parte dei dipendenti già assegnati per portare a termine i progetti in essere o realizzare nuove progettualità. Gli Uffici giudiziari, al fine di richiedere ulteriore personale, predisporranno nuovi progetti mirati meglio indicati al successivo articolo 4. I progetti dettaglieranno le varie fasi di gestione amministrativa, individuando particolari criticità relative alle procedure interessate e indicando, altresì, obiettivi specifici e tempistiche, nonché eventuali professionalità ritenute necessarie. I progetti saranno trasmessi alla Regione del Veneto, secondo le modalità previste nel protocollo stipulato il 3 novembre 2016, per il tramite della Corte d’Appello o della Procura Generale che provvederanno al coordinamento degli stessi. La Regione del Veneto, per dare attuazione a nuove richieste pervenute dagli Uffici giudiziari, provvederà alla pubblicazione di uno o più avvisi volti ad acquisire la disponibilità al distacco di altri dipendenti regionali. Gli avvisi In relazione ai servizi di cui al capoverso precedenteprecedente articolo 1, considerando comma 3, punto. a) e c) l’ACI si impegna a
2. In relazione ai servizi di cui al precedente articolo 1, comma 3, punto b) il Ministero si impegna a produrre un documento di analisi dell’architettura e delle componenti per l’implementazione delle azioni di promozione digitale del turismo nel settore automobilistico all’interno del Tourism Digital Hub.
3. In relazione ai servizi di cui al precedente articolo 1, comma 3, punto a), l’ACI si impegna a svolgere le peculiarità seguenti attività:
a. Analisi dei progetti presentatisistemi informatici a disposizione del Ministero e supporto tecnico- specialistico alla loro evoluzione;
b. messa a disposizione di strumentazione tecnica e informatica eventualmente necessaria allo svolgimento di quanto previsto al precedente punto a);
c. eventuale supporto alle modifiche e agli aggiornamenti dei sistemi correlate al precedente punto a).
4. In relazione ai servizi di cui al precedente articolo 1, potranno essere estesi al personale degli Enti strumentali della Regione del Veneto ecomma 3, in generepunto b), il Ministero si impegna a tutti gli Enti pubblici del territorio regionalesvolgere le seguenti attività:
a. Costituzione di un apposito gruppo di lavoro, richiedendo agli Enti stessi la pubblicazione sui relativi siti composto da esperti di promozione e valorizzazione turistica e da esperti di sistemi architetturali e soluzioni web. I dipendenti candidatisi all’assegnazione in questione saranno avviati a colloquio conoscitivo con il rappresentante dell’Ufficio giudiziario interessato, individuato dalla Corte d’Appello e dalla Procura Generale, al fine di verificare la compatibilità professionale degli stessi con le attività proposte. Sarà cura della Regione, inoltre, assicurare che scelti tra il personale interno all’Amministrazione che opereranno senza compensi aggiuntivi;
b. Studio e analisi delle possibili soluzioni, sia dal punto di vista delle architetture, dei sistemi e delle piattaforme sia dal punto di vista delle soluzioni web dirette alla promozione del turismo nell’ambito automotive;
c. Redazione di un documento finale contenente la soluzione progettuale di alto livello individuata.
5. In relazione ai servizi di cui al svolgere le seguenti attività:
a. il supporto tematico nella promozione di una immagine unitaria e delle risorse turistiche del Paese in possesso dei requisiti propri dei dipendenti dell’Amministrazione giudiziaria quali le qualità morali e di condotta previste dall’artambito automobilistico,
b. il supporto specialistico in attività connesse ed accessorie a quelle del precedente punto a. che consentano il conseguimento degli obiettivi del presente Accordo.
6. 35Ai sensi dell’art. 4, comma 62 di cui all’Accordo in premessa, sono responsabili dell’attuazione del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165presente e Accordo Attuativo i referenti di cui all’articolo 8 dell’Accordo Quadro richiamato in premessa.
7. I nominativi Le risorse umane e materiali che le Parti metteranno a disposizione per lo svolgimento delle attività di cui al presente articolo sono dettagliate nell’allegato tecnico (Allegato 1) che costituisce parte integrante del personale selezionato saranno comunicati dalla Regione alla Corte di Appello ed alla Procura Generale, che provvederanno all’assegnazione presso gli Uffici di rispettiva competenza del proprio Distretto. La Regione svolgerà funzioni di raccordo tra gli Uffici giudiziari, gli Enti strumentali e gli altri Enti pubblici i cui dipendenti manifestino la disponibilità al distaccopresente accordo.
Appears in 1 contract
Samples: Accordo Attuativo
Modalità di attuazione. La Regione1. Fatte salve le previsioni dettate al precedente art. 2.5. e al successivo comma 3, prima le Zone Speciali si attuano mediante Piano Attuativo ex art. 12 della scadenza Legge Regionale n. 12/2005, esteso all’intera singola Zona Speciale o Unità d’intervento. Dal Piano Attuativo potranno essere escluse le aree che dovessero risultare nella titolarità di soggetti non sottoscrittori dell’Accordo di Programma, rimanendo impregiudicata l’inclusione delle aree pubbliche già destinate all’uso pubblico, alla viabilità esistente o oggetto di cessione. Tali aree potranno essere oggetto di specifici interventi di riqualificazione nei termini e modalità che verranno disciplinati nelle rispettive convenzioni urbanistiche.
2. Per l’attuazione delle Zone Speciali è ammesso altresì il ricorso a Piani Integrati di Intervento, ai sensi degli artt. 87 e ss. della Legge Regionale n. 12/2005, estesi all’intera singola Zona Speciale o Unità d’intervento.
3. Per le Zone Speciali Farini, Romana e Genova è previsto l’obbligo di concorsi aperti - preferibilmente in due gradi, con selezioni basate su esperienze precedenti, proposte metodologiche e/o progettuali - per la redazione di Masterplan funzionali alla successiva presentazione dei Piani Attuativi, avendo come riferimento per la procedura l’art. 8, commi 5, 6, 7, 8 e 10, del vigente Regolamento Edilizio del Comune di Milano. Il Masterplan dovrà contenere soluzioni coordinate in merito al sistema dell’accessibilità, degli spazi e dei servizi pubblici e di interesse generale, e in particolare al disegno degli spazi a verde, all’assetto morfologico insediativo generale e all’eventuale fattibilità per fasi. Il predetto assetto morfologico-insediativo rappresenta un disegno di indirizzo che troverà definizione attraverso gli strumenti attuativi
4. L’Unità Farini-Scalo, della Zona Speciale Farini, e la Zona Speciale San Cristoforo- Parco Attrezzato, si attuano mediante un unico piano attuativo, onde garantire la contestuale realizzazione di tutte le attrezzature pubbliche previste, come specificato al seguente art. 3.4.. Nel caso trovi applicazione la modalità attuativa di cui all’artal precedente comma, il DPU dovrà contenere le modalità di coordinamento e di attuazione della Zona Speciale Farini- Unità scalo con la Zona Speciale San Cristoforo-Parco Attrezzato.
5. 1I piani attuativi, provvederà alla proroga delle assegnazioni già e l’eventuale DPU, della Zona Speciale Farini - Unità Farini–Scalo, e della Zona Speciale Romana dovranno puntualmente individuare, in essere presso gli Uffici giudiziari, previa richiesta degli assegnatari e rinnovo conformità del consenso da parte dei dipendenti già assegnati per portare a termine i progetti precedente art. 2.5.4 anche le Aree Strumentali in essere o realizzare nuove progettualità. Gli Uffici giudiziariesse presenti, al fine di richiedere ulteriore personalegarantire il coordinamento degli interventi e in particolare delle connessioni e degli spazi pubblici.
6. Dall’obbligo di ricorso a Piano Attuativo sono escluse le Aree Strumentali della Zona Speciale Greco-Breda, predisporranno nuovi progetti mirati meglio e della Zona Speciale San Cristoforo-Parco Attrezzato, dove il coordinamento con le trasformazioni urbanistiche sarà garantito mediante un autonomo intervento diretto.
7. L’attuazione di ogni intervento dovrà avvenire in coerenza con i contenuti delle Schede di Indirizzo per l’assetto del territorio del PGT, allegate al presente AdP. Il discostamento dai contenuti indicati al successivo articolo 4può essere ammesso qualora sussistano comprovate necessità di natura ambientale o infrastrutturale e/o motivate ragioni di carattere tecnico-economico e progettuale, con riferimento sia allo stato del suolo e del sottosuolo, sia alle esigenze di adeguamento delle aree ferroviarie strumentali. I progetti dettaglieranno Le Schede di Indirizzo per l’assetto del territorio sono inoltre rappresentate e illustrate dalle indicazioni di disegno contenute negli elaborati grafici, le varie fasi quali hanno natura esemplificativa e non vincolante.
8. Per la realizzazione di gestione amministrativainterventi atti a garantire le connessioni, individuando particolari criticità relative alle procedure interessate il completamento o la riqualificazione delle reti e indicando, altresì, obiettivi specifici e tempistichedelle attrezzature pubbliche, nonché eventuali professionalità ritenute necessarie. I progetti saranno trasmessi alla Regione del Venetola mitigazione e compensazione ambientale, secondo le modalità previste nel protocollo stipulato il 3 novembre 2016nell’ambito delle convenzioni attuative degli strumenti di attuazione sarà possibile l’impiego di oneri di urbanizzazione e dei proventi della monetizzazione anche per l’esecuzione di interventi esterni alle Zone Speciali, per il tramite della Corte d’Appello o della Procura Generale che provvederanno al coordinamento degli stessi. La Regione del Veneto, per dare attuazione a nuove richieste pervenute dagli Uffici giudiziari, provvederà alla pubblicazione sulle Aree di uno o più avvisi volti ad acquisire la disponibilità al distacco di altri dipendenti regionali. Gli avvisi Riqualificazione di cui al capoverso precedente, considerando le peculiarità dei progetti presentati, potranno essere estesi al personale degli Enti strumentali della Regione successivo art. 4 o su altre aree pubbliche del Veneto econtesto circostante.
9. Gli immobili residenziali presenti nelle Zone Speciali, in generecaso per essi sia indicata la facoltà di conservazione e stralcio nelle planimetrie in scala 1:5000 allegate, possono essere esclusi dal perimetro del Piano di Attuazione. In tal caso tali immobili sono destinati alla funzione residenziale e si applicano le norme del Piano delle Regole del PGT vigente per gli immobili esistenti. Gli immobili mantenuti, in ogni caso, partecipano alla verifica dei carichi insediativi massimi della Zona Speciale.
10. Fatto salvo quanto previsto al precedente comma 7, i Piani Attuativi e loro varianti relativi alle Zone Speciali possono introdurre variazioni, anche parziali, alle quantità previste ai commi 2.2, 2.3, 2.4, ai sensi dei commi da 1 a tutti gli Enti pubblici del territorio regionale, richiedendo agli Enti stessi la pubblicazione sui relativi siti web11 dell’art. 14 della Legge Regionale n. 12/2005 limitatamente a:
11. I dipendenti candidatisi all’assegnazione piani Attuativi e loro varianti dovranno esplicitare le caratteristiche tipologiche di impostazione del piano, da rispettare in questione saranno avviati sede di applicazione del comma 12 dell’art. 14 della LR 12/2005; sono escluse in ogni caso in sede di applicazione del comma 12, art.14 della legge regionale suddetta le variazioni di cui al precedente punto 10, ammesse con la procedura di approvazione dei Piani Attuativi ai sensi dei commi da 1 a colloquio conoscitivo 11 dell’art. 14 sopracitato.
12. Il sistema di vasche di raccolta acque ed eventuale loro trattamento deve essere messo in opera prima dell'immissione in fognatura o prima dell'immissione verso altro recapito, ai sensi del piano regionale di tutela delle acque, che detta disposizioni specifiche sugli scaricatori (principio della invarianza idraulica L.R. 12 dicembre 2003, n 26 modificata dalla L.R. 18/2006).
13. In sede di piano attuativo e relativa convenzione, qualora venga accertato che la sostenibilità del nuovo carico urbanistico necessiti di essere condizionata al potenziamento delle reti di smaltimento delle acque di scarico, si dovrà subordinare il rilascio dei titoli abilitativi al raggiungimento dei requisiti di funzionalità di tali infrastrutture, in conformità all’art. 14 del PTCP vigente e in recepimento del Decreto del Sindaco Metropolitano, Rep. Gen. N.201/2015 relativo alla valutazione di compatibilità con il rappresentante dell’Ufficio giudiziario interessatoPTCP vigente.
14. A tutela della risorsa idrica sotterranea ed in recepimento del Decreto del Sindaco Metropolitano, individuato dalla Corte d’Appello Rep. Gen. N. 201/2015 relativo alla valutazione di compatibilità con il PTCP vigente, in sede di pianificazione attuativa dovrà essere valutata l’incidenza sulla falda di eventuali incrementi di portata dei pozzi idropotabili esistenti o della realizzazione di nuovi pozzi; dovrà altresì essere impedita ogni forma impropria di utilizzo e dalla Procura Generale, al fine trasformazione della risorsa idrica sotterranea prevedendo idonee misure di verificare la compatibilità professionale degli stessi con le attività proposte. Sarà cura della Regione, inoltre, assicurare che il personale tutela e salvaguardia da attuarsi sia in possesso dei requisiti propri dei dipendenti dell’Amministrazione giudiziaria quali le qualità morali fase di cantierizzazione che di gestione delle future attività, ai sensi degli artt. 3, 36 e di condotta previste dall’art. 35, comma 6, 38 delle NdA del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. I nominativi del personale selezionato saranno comunicati dalla Regione alla Corte di Appello ed alla Procura Generale, che provvederanno all’assegnazione presso gli Uffici di rispettiva competenza del proprio Distretto. La Regione svolgerà funzioni di raccordo tra gli Uffici giudiziari, gli Enti strumentali e gli altri Enti pubblici i cui dipendenti manifestino la disponibilità al distaccoPTCP vigente.
Appears in 1 contract
Samples: Accordo Di Programma
Modalità di attuazione. La RegioneIl presente Accordo verrà gestito per tramite dell’Ufficio di Piano Intercomunale, struttura attraverso cui i Comuni intendono perseguire il proprio obiettivo di gestione del processo di costruzione del PUG intercomunale. L’Ufficio di Piano sarà costituito nella prima fase di avvio delle attività, ai sensi dell’art. 55 della scadenza L.R. 24/2017, sarà dotato delle competenze professionali richieste per lo svolgimento delle funzioni di governo del territorio, tra cui all’art. 1quelle in campo pianificatorio, provvederà alla proroga delle assegnazioni già in essere presso gli paesaggistico, ambientale, giuridico ed economico- finanziario e sarà costituito nel rispetto della Delibera di Giunta Regionale n.1255 del 30/07/2018 recante “Definizione degli standard minimi degli Uffici giudiziari, previa richiesta degli assegnatari di Piano Il PUG sarà elaborato a partire dall’analisi e rinnovo del consenso da parte valutazione dei dipendenti già assegnati per portare quadri conoscitivi che i singoli comuni metteranno a termine i progetti in essere o realizzare nuove progettualità. Gli Uffici giudiziari, disposizione al fine di richiedere ulteriore personalecostituire un unico Quadro conoscitivo, predisporranno nuovi progetti mirati meglio indicati avente le caratteristiche indicate all’art. 22 della L.R. 24/2017, predisposto attraverso una metodologia unica unitamente alla Valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale (Valsat). A tal fine, nonostante la L.R. 24/2017 consenta ai Comuni dotati degli strumenti urbanistici predisposti ai sensi della L.R. 20/2000, di approvare la Variante generale di conformazione dei piani vigenti ai contenuti del PUG, senza la consultazione preliminare prevista all’art. 44 della citata Xxxxx, iI Comuni sottoscrittori il presente Accordo, si impegnano a prevedere comunque una fase preliminare alla formazione del piano, utile ad integrare e aggiornare i loro quadri conoscitivi, in primo luogo con il censimento degli edifici che presentano scarsa qualità edilizia e delle aree dismesse, non utilizzate o abbandonate e di quelle degradate. Tale lavoro sarà svolto con il coinvolgimento di ARPAE e degli altri soggetti competenti in materia ambientale. Si ritiene necessaria questa fase per condividere una lettura diagnostica dei dati dei quadri conoscitivi, utile assieme al successivo articolo 4documento di Valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale ad individuare le scelte strategie più efficaci e coerenti con le potenzialità e caratteristiche del territorio da pianificare. I progetti dettaglieranno In questa fase si attiveranno anche i processi partecipativi e di consultazione che accompagneranno il percorso di formazione del piano. La procedura per approvare la variante seguirà di seguito le varie fasi di gestione amministrativaformazione e di approvazione del Piano, individuando particolari criticità relative alle procedure interessate ai sensi rispettivamente degli artt. 45 e indicando46 della L.R. 24/2017, altresìusufruendo di termini temporali dimezzati, obiettivi specifici e tempistichecome previsto dal comma 2, nonché eventuali professionalità ritenute necessarieart. I progetti saranno trasmessi alla Regione del Veneto3 della Legge citata. Il PUG sarà approvato singolarmente da ciascun Comune sottoscrittore, secondo le modalità tempistiche previste nel protocollo stipulato dall’allegato A Cronoprogramma delle Attività, parte integrante del presente Accordo, In particolare i Comuni sottoscrittori si impegnano approvare il 3 novembre 2016PUG intercomunale, per entro la scadenza prevista dal Bando regionale approvato con la delibera di Giunta Regionale n.1706 del 23/11/2020 e cioè entro il tramite 31/12/2021, salva la facoltà, prevista dall’art 11. Variazioni di crono programmi e termini del bando stesso, di ottenere proroghe previa richiesta e approvazione della Corte d’Appello o stessa, da parte della Procura Generale che provvederanno al coordinamento degli stessiGiunta Regionale. La Regione In tal caso sarà ridefinito il crono programma e conseguentemente il programma finanziario. Nel caso in cui il contributo non venisse concesso, i Comuni si impegnano a ridefinire un crono programma e un crono programma finanziario finalizzato a concludere l’iter di approvazione del Veneto, per dare attuazione a nuove richieste pervenute dagli Uffici giudiziari, provvederà alla pubblicazione di uno o più avvisi volti ad acquisire la disponibilità al distacco di altri dipendenti regionali. Gli avvisi di cui al capoverso precedente, considerando le peculiarità dei progetti presentati, potranno essere estesi al personale degli Enti strumentali della Regione del Veneto e, in genere, a tutti gli Enti pubblici del territorio regionale, richiedendo agli Enti stessi la pubblicazione sui relativi siti web. I dipendenti candidatisi all’assegnazione in questione saranno avviati a colloquio conoscitivo con PUG intercomunale entro il rappresentante dell’Ufficio giudiziario interessato, individuato dalla Corte d’Appello e dalla Procura Generale, al fine di verificare la compatibilità professionale degli stessi con le attività proposte. Sarà cura della Regione, inoltre, assicurare che il personale sia in possesso dei requisiti propri dei dipendenti dell’Amministrazione giudiziaria quali le qualità morali e di condotta previste dall’art. 35, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. I nominativi del personale selezionato saranno comunicati dalla Regione alla Corte di Appello ed alla Procura Generale, che provvederanno all’assegnazione presso gli Uffici di rispettiva competenza del proprio Distretto. La Regione svolgerà funzioni di raccordo tra gli Uffici giudiziari, gli Enti strumentali e gli altri Enti pubblici i cui dipendenti manifestino la disponibilità al distacco.31/12/2022
Appears in 1 contract
Samples: Accordo Territoriale
Modalità di attuazione. La RegioneLe modalità di attuazione di questo obiettivo dipendono strettamente dallo sviluppo della riforma e da come troveranno realizzazione le case della comunità e le COT sul territorio. Difficile pertanto definire in sede di attuale programmazione azioni puntuali, prima se non per la parte di diretta competenza del sistema socio-assistenziale. - Rafforzamento del coordinamento nella comunicazione, informazione e orientamento sulle misure/interventi in sostegno all’assistenza (PUA – case della scadenza comunità) - Messa in rete degli sportelli assistenti famigliari con snodi della rete territoriale - Prosecuzione sperimentazione sulla domiciliarità - Sviluppo di cui all’art. 1, provvederà alla proroga delle assegnazioni già interventi in essere presso gli Uffici giudiziari, previa richiesta degli assegnatari sostegno ai care giver Indicatori di valutazione Indicatori di processo - Costituzione unità zonale non autosufficienza - Istituzione tavolo territoriale anziani - Iniziative promozionali dello sportello assistenti famigliari dell’ambito - Prosecuzione attuazione sperimentazione domiciliarità - Sviluppo progettualità in favore di azioni di supporto ai care giver Indicatori di output - Identificazione referente unità zonale - n. incontri – n. soggetti partecipanti tavolo anziani – almeno 3 incontri annui e rinnovo del consenso da parte dei dipendenti già assegnati per portare a termine i progetti in essere o realizzare nuove progettualità. Gli Uffici giudiziari, al fine 6 realtà partecipanti - n. di richiedere ulteriore personale, predisporranno nuovi progetti mirati meglio indicati al successivo articolo 4. I progetti dettaglieranno le varie fasi di gestione amministrativa, individuando particolari criticità relative alle procedure interessate e indicando, altresì, obiettivi specifici e tempistiche, nonché eventuali professionalità ritenute necessarie. I progetti saranno trasmessi alla Regione del Veneto, secondo le modalità previste nel protocollo stipulato il 3 novembre 2016, per il tramite della Corte d’Appello o della Procura Generale che provvederanno al coordinamento degli stessi. La Regione del Veneto, per dare attuazione a nuove richieste pervenute dagli Uffici giudiziari, provvederà alla pubblicazione di uno o più avvisi volti ad acquisire la disponibilità al distacco di altri dipendenti regionali. Gli avvisi di cui al capoverso precedente, considerando le peculiarità dei progetti presentati, potranno essere estesi al personale degli Enti strumentali della Regione del Veneto e, in genere, a tutti gli Enti pubblici realtà del territorio regionaleintercettate dallo sportello – almeno 5 - n. contributi erogati per sperimentazione domicliarità – almeno 10 - Progetto caregiver Indicatori di outcome - Incrementi n. di consulenze sportello badanti – almeno + 30% annuo - Incremento beneficiari sperimentazione - +30% - n. di caregiver supportati – almeno 10 Obiettivo Invecchiamento attivo e sviluppo di reti di prossimità Descrizione Intercettare i bisogni della popolazione anziana prima che si sviluppino necessità di assistenza continuativa, richiedendo agli Enti stessi la pubblicazione sui relativi siti webfavorendo l’invecchiamento attivo e il coinvolgimento della comunità nella promozione di azioni di prossimità e supporto leggero. I dipendenti candidatisi all’assegnazione in questione saranno avviati a colloquio conoscitivo con il rappresentante dell’Ufficio giudiziario interessato, individuato dalla Corte d’Appello e dalla Procura Generale, al fine di verificare la compatibilità professionale degli stessi con le attività proposte. Sarà cura della Regione, inoltre, assicurare che il personale sia in possesso dei requisiti propri dei dipendenti dell’Amministrazione giudiziaria quali le qualità morali e di condotta previste dall’art. 35, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. I nominativi del personale selezionato saranno comunicati dalla Regione alla Corte di Appello ed alla Procura Generale, che provvederanno all’assegnazione presso gli Uffici di rispettiva competenza del proprio Distretto. La Regione svolgerà funzioni di raccordo tra gli Uffici giudiziari, gli Enti strumentali e gli altri Enti pubblici i cui dipendenti manifestino la disponibilità al distaccoObiettivo non presente nella precedente programmazione.
Appears in 1 contract
Samples: Accordo Di Programma
Modalità di attuazione. La Regione, prima della scadenza scuola definisce il Piano Educativo Individualizzato PEI di cui all’art. 1, provvederà alla proroga ogni alunno tenuto conto delle assegnazioni già in essere presso gli Uffici giudiziari, previa richiesta degli assegnatari e rinnovo del consenso ore di Insegnante di Sostegno assegnate da parte dei dipendenti già assegnati dell’Ufficio di Ambito territoriale di Bergamo e di assistente educatore da parte del Comune. Il Dirigente Xxxxxxxxxx con gli insegnanti e il coordinatore dell’impresa aggiudicataria, tenuto conto del PEI di ciascun alunno con disabilità, concorda la presenza dell’Assistente Educatore escludendo la compresenza con l’Insegnante di Sostegno. L’Assistente Educatore collabora alla realizzazione del PEI seguendo obiettivi e strategie stabilite in accordo con i referenti/insegnanti della classe. Nel caso in cui sia stato assegnato solamente l’assistente educatore, la scuola si impegna ad individuare un insegnante di riferimento per portare l’alunno, comunicandolo al tempo stesso al Comune. Qualora sia richiesta l’assistenza durante la mensa, per l’Assistente Educatore è prevista la consumazione del pasto con costi a termine i progetti carico del Comune di residenza. È possibile prevedere la presenza dell’Assistente Educatore nelle attività programmate e svolte al di fuori della scuola (es. gite o visite di istruzione): tale necessità e relativo monte ore aggiuntivo devono essere predefiniti ed in essere o realizzare nuove progettualitàaccordo con il servizio sociale del Comune. Gli Uffici giudiziari, al Al fine di richiedere ulteriore personaleuna attenta pianificazione, predisporranno nuovi progetti mirati meglio indicati la scuola comunica tempestivamente al successivo articolo 4. I progetti dettaglieranno le varie fasi di gestione amministrativa, individuando particolari criticità relative alle procedure interessate Comune il piano gite annuale deliberato e indicando, altresì, obiettivi specifici e tempistiche, nonché eventuali professionalità ritenute necessarie. I progetti saranno trasmessi alla Regione del Veneto, secondo le modalità organizzative. Qualora la gita o visita eccedesse l’orario giornaliero o prevedesse pernottamenti, si quantifica indicativamente in n°10 ore giornaliere il monte ore da retribuire all’ Assistente Educatore (già comprese delle ore di servizio giornaliero assegnate), e comunque secondo gli accordi tra scuola, Comune e famiglia. Eventuali altri costi, quali l’indennità di trasferta ed il riconoscimento per la maggiore produttività saranno a carica dell’aggiudicatario. L’Assistente Educatore, nell’orario scolastico, può svolgere le proprie funzioni in attività esterne alla classe ed alla scuola, purché espressamente previste nel protocollo stipulato il 3 novembre 2016, per il tramite della Corte d’Appello o della Procura Generale che provvederanno al coordinamento degli stessi. La Regione del Veneto, per dare attuazione a nuove richieste pervenute dagli Uffici giudiziari, provvederà alla pubblicazione di uno o più avvisi volti ad acquisire la disponibilità al distacco di altri dipendenti regionali. Gli avvisi di cui al capoverso precedente, considerando le peculiarità dei progetti presentati, potranno essere estesi al personale degli Enti strumentali della Regione del Veneto e, in genere, a tutti gli Enti pubblici del territorio regionale, richiedendo agli Enti stessi la pubblicazione sui relativi siti web. I dipendenti candidatisi all’assegnazione in questione saranno avviati a colloquio conoscitivo con il rappresentante dell’Ufficio giudiziario interessato, individuato progetto individualizzato sottoscritto dalla Corte d’Appello e dalla Procura Generale, al fine di verificare la compatibilità professionale degli stessi con le attività proposte. Sarà cura della Regione, inoltre, assicurare che il personale sia in possesso dei requisiti propri dei dipendenti dell’Amministrazione giudiziaria quali le qualità morali e di condotta previste dall’art. 35, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. I nominativi del personale selezionato saranno comunicati dalla Regione alla Corte di Appello ed alla Procura Generale, che provvederanno all’assegnazione presso gli Uffici di rispettiva competenza del proprio Distretto. La Regione svolgerà funzioni di raccordo tra gli Uffici giudiziari, gli Enti strumentali e gli altri Enti pubblici i cui dipendenti manifestino la disponibilità al distaccofamiglia.
Appears in 1 contract
Samples: Capitolato D’onere
Modalità di attuazione. La Regione, prima della scadenza 1. Tenute in considerazione le disposizioni di cui all’artalla più volte richiamata L.R. 24/2017 riguardanti l’obbligatorietà dell’Ufficio di Piano, le possibili forme e modalità di predisposizione degli strumenti urbanistici gli enti sottoscrittori del presente accordo definiscono le modalità attuative così come riportate nei seguenti commi.
2. 1Nell’ambito delle strutture organizzative degli enti verranno istituiti due uffici di piano associati:
a) uno fra i Comuni di Bagno di Romagna, provvederà alla proroga delle assegnazioni già in essere presso gli Uffici giudiziari, previa richiesta Mercato Saraceno e Verghereto;
b) l’altro ufficio di piano sarà costituito tra i Comuni di Cesena e di Montiano,
3. Preliminarmente all’istituzione degli assegnatari e rinnovo del consenso da parte dei dipendenti già assegnati per portare a termine i progetti in essere o realizzare nuove progettualità. Gli Uffici giudiziariuffici di piano, al fine di richiedere ulteriore personalecoordinare le operazioni necessarie per la loro formazione si prevede la costituzione di un gruppo tecnico composto dai responsabili dei Servizi tecnici comunali e coordinato dal Direttore Generale dell’Unione dei Comuni Valle Savio. È altresì previsto un tavolo di coordinamento politico istituzionale composto dagli assessori dei comuni sottoscrittori del presente accordo, predisporranno nuovi progetti mirati meglio indicati al successivo articolo cui è delegata la materia di specie.
4. I progetti dettaglieranno le varie fasi L’istituzione degli uffici di gestione amministrativa, individuando particolari criticità relative alle procedure interessate e indicando, altresì, obiettivi specifici e tempistiche, nonché eventuali professionalità ritenute necessariepiano associati sarà disposta mediante convenzione fra gli enti ai sensi dell’art.30 del D.Lgs. I progetti saranno trasmessi alla Regione 267/2000.
5. A seguito dell’istituzione degli uffici di piano si darà corso all’avvio del Veneto, processo di pianificazione secondo le indicazioni, modalità previste nel protocollo stipulato il 3 novembre 2016e prescrizioni contenute nella LR 24/2017, per il tramite della Corte d’Appello o della Procura Generale che provvederanno al coordinamento degli stessie ciascun Ufficio di Piano procederà alla elaborazione del PUG intercomunale riguardante i territori dei comuni compresi nell’associazione di riferimento. La Regione del Veneto, per dare attuazione a nuove richieste pervenute dagli Uffici giudiziari, provvederà alla pubblicazione di uno o più avvisi volti ad acquisire la disponibilità al distacco di altri dipendenti regionali. Gli avvisi di cui al capoverso precedente, considerando le peculiarità L’adozione e l’approvazione dei progetti presentati, potranno essere estesi al personale degli Enti strumentali della Regione del Veneto e, in genere, a tutti gli Enti pubblici del territorio regionale, richiedendo agli Enti stessi la pubblicazione sui relativi siti web. I dipendenti candidatisi all’assegnazione in questione piani intercomunali saranno avviati a colloquio conoscitivo con il rappresentante dell’Ufficio giudiziario interessato, individuato dalla Corte d’Appello e dalla Procura Generale, al fine di verificare la compatibilità professionale degli stessi con le attività proposte. Sarà cura della Regione, inoltre, assicurare che il personale sia in possesso disposte dai competenti organi dei requisiti propri dei dipendenti dell’Amministrazione giudiziaria quali le qualità morali e di condotta previste dall’art. 35, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. I nominativi del personale selezionato saranno comunicati dalla Regione alla Corte di Appello ed alla Procura Generale, che provvederanno all’assegnazione presso gli Uffici di rispettiva competenza del proprio Distretto. La Regione svolgerà funzioni di raccordo tra gli Uffici giudiziari, gli Enti strumentali e gli altri Enti pubblici i cui dipendenti manifestino la disponibilità al distaccorispettivi comuni.
Appears in 1 contract
Samples: Accordo Territoriale
Modalità di attuazione. La RegioneBeneficiari Modalità di selezione dei progetti da finanziare Calendario previsionale Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Xxx. Nov. Dic. Criteri di selezione Criteri di ammissibilità Criteri di valutazione Macro-criterio relativo alla qualità del progetto Validità e fattibilità
1 Raccomandazione della Commissione n. 361 del 06 maggio 2003 relativa alla definizione delle microimprese, prima della scadenza piccole e medie imprese; D.M. Attività Produttive 18-04-2005 “Adeguamento alla disciplina comunitaria dei criteri di individuazione di piccole e medie imprese”; D.M. Istruzione, Università e Ricerca 06-12-2005 recante modifica al Decreto 8 agosto 2000 n. 593 “Nuova definizione comunitaria di piccola e media impresa”;
2 Organismi di cui all’art. 12, provvederà alla proroga c. 83 del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014; ⮚ Validità scientifica del progetto (di ricerca/di R&S) in termini di avanzamento delle assegnazioni conoscenze tecniche e/o delle competenze professionali richieste nello specifico ambito applicativo ⮚ Proposta progettuale connessa ad una domanda di brevetto già presentata/da presentare ⮚ Rispondenza del progetto di ricerca a specifici e rilevanti fabbisogni del sistema industriale marchigiano ⮚ Congruità e pertinenza dei costi esposti rispetto agli obiettivi progettuali e al piano di lavoro delineato e alle specificità del bando ⮚ Capacità economica e finanziaria del proponente/dei proponenti ⮚ Livello delle competenze dell’impresa/delle imprese ⮚ Pertinenza delle competenze tecnico-scientifiche degli organismi di ricerca coinvolti rispetto all’oggetto della proposta ⮚ Ampiezza e significatività della partnership attivata anche in essere presso gli Uffici giudiziari, previa richiesta degli assegnatari e rinnovo del consenso da parte dei dipendenti già assegnati per portare a termine i progetti in essere o realizzare nuove progettualità. Gli Uffici giudiziari, al fine termini di richiedere ulteriore personale, predisporranno nuovi progetti mirati meglio indicati al successivo articolo 4. I progetti dettaglieranno le varie fasi integrazione/complementarietà delle diverse competenze presenti ed eventuale dimensione transnazionale ⮚ Qualità della struttura di gestione amministrativa(numero di risorse dedicate, individuando particolari criticità relative alle procedure interessate e indicandoadeguatezza dell’organizzazione, altresì, obiettivi specifici e tempistiche, nonché eventuali professionalità ritenute necessarie. I progetti saranno trasmessi alla qualificazione del management) ⮚ Presenza nel partenariato di soggetti pubblici o privati che partecipano ai cluster tecnologici nazionali cui la Regione del Veneto, secondo le modalità previste nel protocollo stipulato Marche ha dato il 3 novembre 2016, per il tramite della Corte d’Appello o della Procura Generale che provvederanno al coordinamento degli stessi. La Regione del Veneto, per dare attuazione a nuove richieste pervenute dagli Uffici giudiziari, provvederà alla pubblicazione di uno o più avvisi volti ad acquisire la disponibilità al distacco di altri dipendenti regionali. Gli avvisi di cui al capoverso precedente, considerando le peculiarità dei progetti presentati, potranno essere estesi al personale degli Enti strumentali della Regione del Veneto e, in genere, a tutti gli Enti pubblici del territorio regionale, richiedendo agli Enti stessi la pubblicazione sui relativi siti web. I dipendenti candidatisi all’assegnazione in questione saranno avviati a colloquio conoscitivo con il rappresentante dell’Ufficio giudiziario interessato, individuato dalla Corte d’Appello e dalla Procura Generale, al fine di verificare la compatibilità professionale degli stessi con le attività proposte. Sarà cura della Regione, inoltre, assicurare che il personale sia in possesso dei requisiti propri dei dipendenti dell’Amministrazione giudiziaria quali le qualità morali e di condotta previste dall’art. 35, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. I nominativi del personale selezionato saranno comunicati dalla Regione alla Corte di Appello ed alla Procura Generale, che provvederanno all’assegnazione presso gli Uffici di rispettiva competenza del proprio Distretto. La Regione svolgerà funzioni di raccordo tra gli Uffici giudiziari, gli Enti strumentali e gli altri Enti pubblici i cui dipendenti manifestino la disponibilità al distaccoendorsement.
Appears in 1 contract
Samples: Program Implementation Document