OPERE A VERDE. La prestazione riguarda tutte quelle attività necessarie per mantenere a livelli di efficienza il patrimonio vegetale delle strade regionali e delle aree destinate a verde, comprese le pertinenze stradali, per un periodo di un anno e dovrà rispettare tutte le Normative Nazionali, Regionali e Locali. Per quanto concerne i livelli minimi d’efficienza si rimanda a quanto prescritto nel presente Capitolato e nelle Norme Tecniche. I servizi oggetto del presente appalto sommariamente si riassumono come segue:
OPERE A VERDE s) Prescrizioni generali. L'impresa, prima di piantare, ha l'obbligo di accertarsi della attitudine all'impiego dell'acqua fornita e della esistenza di adeguate fonti alternative (stazioni di trattamento e depurazione, bacini di raccolta o corsi di acque naturali, ecc.) da cui, in caso di necessità come in caso di leggi restrittive nei periodi di siccità, attingere, provvedendo a trasportare l'acqua necessaria all'innaffiamento tramite autocisterne o altri messi sul luogo della sistemazione. Mano a mano che procedono i lavori di sistemazione e le operazioni di piantagione, tutti i materiali di risulta (frammenti in pietre e mattoni, residui di lavorazione, spezzoni di filo metallico, di cordame e di canapa, contenitori e secchi vuoti, ecc.) e gli utensili inutilizzati dovranno essere quotidianamente rimossi per mantenere il lungo il più in ordine possibile. I materiali di risulta allontanati dal cantiere dovranno essere portati alla discarica pubblica o si aree predisposte dall'impresa a sua cura e spese. Alla fine dei valori tutte le aree pavimentate e gli altri manufatti che siano stati imbrattati di terra o altro dovranno essere accuratamente puliti. L'impresa è tenuta alla conservazione e alla cura (anche con interventi di dendrochirurgia) delle eventuali piante esistenti sull'area della sistemazione che, a tale scopo, le verranno consegnate con regolare verbale della Direzione dei Lavori. Tutta la vegetazione esistente indicata per restare in loco dovrà essere protetta con recinzioni e barriere, provvisorie ma solide, da urti e rotture alla corteccia, dall'eccessivo calpestio, dal traffico e dal parcheggio di autoveicoli. L'impresa dovrà usare la massima cautela ogni volta che si troverà a lavorare nei pressi delle piante esistenti per non infliggere rotture alle radici e inutili tagli ai rami; particolare cura dovrà essere anche posta per non soffocare gli alberi a causa dell'interramento del colletto con l'ammasso di materiale da costruzione o di materiale di scavo. Le radici di una certa dimensione e i rami che siano stati eventualmente tagliati durante i lavori dovranno essere protetti spalmando sulle parti recise mastici specifici o altri prodotti adatti approvati dalla Direzione dei Lavori. Tutte le radici che a causa dei lavori rimangono esposte all'aria devono, per impedirne l'essiccamento, essere temporaneamente ricoperte con adatto materiale (juta, stuoie, ecc.) bagnato e mantenuto tale fino al reinterro, operazione questa alla quale l'impre...
OPERE A VERDE. Tutto il materiale agrario (terra di coltivo, concimi, torba, pali tutori) e il materiale vegetale (alberi e arbusti) occorrente dovrà essere delle migliori qualità, senza difetti e in ogni caso con qualità e pregi uguali o superiori a quanto e' prescritto dal presente Capitolato, dal progetto e dalla normativa vigente. S'intende che la provenienza sarà liberamente scelta dall'Impresa purché, a giudizio insindacabile della Direzione Lavori, i materiali siano riconosciuti accettabili. L'impresa e' obbligata a notificare, in tempo utile, alla Direzione Lavori la provenienza dei materiali per il regolare prelevamento dei relativi campioni. L'impresa dovrà sostituire a sua cura e spese, con altre rispondenti ai requisiti concordati, le eventuali partite non ritenute conformi dalla Direzione Lavori L'impresa prima di effettuare il riporto della terra di coltivo dovrà accertarne la qualità per sottoporla all'approvazione della Direzione Lavori. Detta terra di coltivo dovrà essere priva di pietre, rami, radici e loro parti, e la quantità di scheletro con diametro superiore a mm. 2,0 non dovrebbe eccedere il 25% del volume totale. Tutto il materiale vegetale vivo (alberi e arbusti) dovrà provenire da Ditte appositamente autorizzate ai sensi delle Leggi 18/06/1931 n. 987 e 22/05/1973 n. 269 e successive modificazioni e integrazioni. L'Impresa dovrà dichiararne la provenienza alla Direzione dei Lavori. La Direzione Lavori si riserva comunque la facoltà di effettuare, contestualmente all'Impresa appaltatrice, visite ai vivai di provenienza alla scopo di scegliere le piante; si riserva quindi la facoltà di scartare quelle non rispondenti alle caratteristiche indicate nel presente Capitolato, nell'Elenco Prezzi e negli elaborati di progetto in quanto non conformi ai requisiti fisiologici e fitosanitari che garantiscano la buona riuscita dell'impianto, o che non ritenga comunque adatte alla sistemazione da realizzare. Le piante dovranno essere esenti da attacchi di insetti, malattie crittogamiche, virus, altri patogeni, deformazioni e alterazioni di qualsiasi natura che possono. compromettere il regolare sviluppo vegetativo e il portamento tipico della specie. Le piante dovranno essere etichettate singolarmente o per gruppi omogenei per mezzo di cartellini sui quali sia riportata, in modo leggibile ed indelebile, la denominazione botanica (genere, specie, varietà, cultivar). L'impresa dovrà far pervenire alla Direzione Lavori, con almeno 48 ore di anticipo, comunicazion...
OPERE A VERDE. Il progetto del verde è finalizzato ad un corretto impiego di specie arboree e arbustive al fine di massimizzare i benefici forniti dalle aree verdi (servizi ecosistemici) e ridurre i costi derivanti da problematiche gestionali, manutentive e fitosanitarie. La scelta del materiale vegetale e il progetto di messa a dimora è stato preceduto da un’attenta valutazione dei seguenti fattori: ▪ parametri climatici e edafici (esigenze ecologiche); le specie arboree scelte rientrano nella Fascia climatica dell’Oleastro e del Carrubo e in quella del Leccio ed in minore misura nella Fascia della Roverella e della Rovere (cfr. Progetto Qualiviva – Azione 8, Linee Guida Locali: scelta del materiale vivaistico in funzione della località geografica. Elenco delle specie introducibili); ▪ adattabilità all’ambiente urbano (tolleranza alle condizioni del suolo, ai patogeni e agli stress abiotici e alle problematiche che possono emergere all’uso della specie in ambiente urbano); ▪ carattere ornamentale (epoca di fioritura, colore dei fiori e delle foglie); ▪ normativa esistente (Decreto 10 marzo 2020 - Criteri ambientali minimi per il servizio di gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde). Sono state analizzate preliminarmente le superfici delle aree verdi progettate (aiuole tra edifici, aiuole al margine della pista ciclabile, aiuole al margine dei parcheggi, parco urbano, ecc.), le dimensioni degli alberi e degli arbusti nelle condizioni di massimo sviluppo, la distanza da strade, edifici e/o muri di confine al fine di consentire un normale sviluppo epigeo ed ipogeo delle piante. La scelta delle nuove piante da porre a dimora è stata pertanto preceduta dalle analisi sulle caratteristiche ambientali dell’area e sugli spazi messi a disposizione nel progetto urbanistico- architettonico. In totale sono state selezionate 21 specie arboree e 12 specie arbustive, per ogni specie arborea è stata realizzata una scheda sintetica che elenca le caratteristiche botaniche, agronomiche e ambientali e numero di individui da impiantare nell’area di progetto.
OPERE A VERDE. Per quanto riguarda le semine e le piantagioni, prima di eseguirle il terreno destinato a tale scopo dovrà essere accuratamente preparato con le seguenti lavorazioni: Nel caso di terreni piani o scarpate in scavo, in relazione alla consistenza dei suoli, dovranno essere realizzati dei solchi, delle buche o gradoni per la messa a dimora delle piante o la semina; nel caso di rilevati dovranno essere creati, a mano o meccanicamente, dei solchi (nei quali può anche essere riportato del terreno vegetale) nei quali verranno messe a dimora le piante oppure i semi. Tutte le operazioni di preparazione del terreno, specialmente nel caso dei rilevati, dovranno prevedere delle opere di raccolta e canalizzazione delle acque meteoriche, creazioni di eventuali cigli e quanto necessario a garantire la stabilità delle aree di intervento.
OPERE A VERDE. Le opere di mitigazione a verde prevedono la realizzazione di fasce vegetate in adiacenza al tracciato principale ed in corrispondenza alle aree intercluse degli svincoli. I criteri generali nella progettazione delle fasce lungo il tracciato, come anche di quelle delle aree intercluse negli svincoli, si basano sull'impiego prevalente di specie appartenenti alla flora autoctona della regione, In particolare, nel definire la composizione floristica dei progetti delle opere a verde sono stati dunque individuati due diversi ambiti: • planiziale: lungo gran parte del tracciato negli ambienti tipici di pianura; • ripariale: in prossimità di corsi d’acqua e delle aree di risorgiva. Le tipologie di opere di mitigazione a verde previste dal progetto sono le seguenti: • fasce vegetate, per un’estensione di oltre 76.000mq; • dune vegetate, per una superficie totale di 6.600mq; • aree intercluse presso gli svincoli, per circq 22.000mq. La realizzazione delle fasce vegetate lungo il tracciato e attorno agli svincoli ha lo scopo principale di mitigare la presenza del tracciato stradale nel territorio circostante, in particolare laddove esso presenta maggiore sensibilità dal punto di vista paesaggistico ed ambientale nonché, in misura minore, fungere da barriera antirumore e anti – inquinamento. Le fasce occupano la massima estensione disponibile tra il rilevato e le eventuali opere complementari (viabilità poderale, di servizio, ecc.) progettate; in assenza di queste ultime, esse si estendono per una larghezza massima fino a circa 15 m dal tracciato, in funzione del contesto territoriale circostante. Le dune vegetate verranno realizzate in adiacenza al tracciato stradale per circa 750 m e prevedono l’impianto di siepi vegetate sui 2/3 inferiori della scarpata del rilevato, costituite da elementi arborei ed arbustivi, con lo scopo prevalente di mitigazione del visiva della duna stessa. Nelle aree intercluse dei due svincoli sono previste, infine, piantagioni a gruppi di alberi ed arbusti autoctoni. In queste aree che non si prestano a sistemazioni di tipo lineare verranno utilizzate piante di dimensioni maggiori a quelle previste per le fasce: le maggiori dimensioni possono garantire una maggior competitività nei confronti delle piante erbacee infestanti e soprattutto una maggior visibilità e distinguibilità delle piante.
OPERE A VERDE. La valutazione delle operazioni per sistemazione di terreno vegetale deve essere sempre effettuata a volume d’intervento e secondo quanto specificatamente indicato nel corrispondente articolo di elenco prezzi.
OPERE A VERDE. L'Appaltatore è tenuto ad eseguire tutte le lavorazioni preliminari necessarie alla creazione delle condizioni ottimali del sito prima dell'inizio dei lavori necessari alla realizzazione delle opere previste dal progetto, in particolare: - allestimento del cantiere, con preparazione delle baracche e delle attrezzature necessarie; - pulizia dell'area interessata dai lavori; - eliminazione di tutti i rifiuti presenti che possono intralciare i lavori o che possono accidentalmente venire incorporati nel terreno; - eliminazione delle essenze vegetali estranee al progetto, in accordo con la Direzione Lavori e secondo quanto indicato in progetto; - messa in opera di tutte le misure necessarie alla salvaguardia di tutte le essenze vegetali indicate in progetto come da conservare ; - campionamento del terreno in vista della sua analisi al fine di conoscerne le caratteristiche, in termini di granulometria, reazione chimica e contenuto in sostanza organica. L'Appaltatore è comunque tenuto, durante l'esecuzione dei lavori, a mantenere il cantiere il più possibile in ordine, rimuovendo tempestivamente i residui di lavorazione man mano prodotti, nonché le attrezzature non più utilizzate.
OPERE A VERDE. Si dovrà provvedere alla progettazione ed alla realizzazione di aree verdi pubbliche attrezzate di raccordo con l’edificato esistente che favoriscano la relazione del nuovo presidio sanitario con l’abitato esistente. La realizzazione delle stesse dovrà prevedere la fornitura e modellazione meccanica della terra di coltivo, la messa a dimora di piante autoctone compresa l'esecuzione dello scavo, la piantagione, il reinterro. Si prevede la fornitura e posa in opera elementi di arredo urbano quali panchine e cestini in misura adeguata all’estensione dell’area a verde individuata.
OPERE A VERDE. 1-Terra Vegetale IL terreno vegetale dovrà essere adatto alla natura dell’opera e tenere conto delle condizioni agronomiche locali, dovrà permettere uno sviluppo normale delle piante e del prato, essere omogeneo, a medio impasto ed esente da elementi sassosi, radici o semi di piante infestanti. Se la terra vegetale non esiste all’interno del cantiere, dovrà provenire da depositi o cave limitrofi e dopo le opportune analisi fatte a cura dell’impresa ed accettate dalla D. L.. essa dovrà se necessario, prima della stesa e della lavorazione, essere opportunamente corretta dal punto di vista fisico- chimico seconda delle esigenze edafiche. La profondità di prelevamento della terra vegetale non potrà superare i 30 cm. Il sub strato preparato per la semina dovrà essere composto secondo le seguenti modalità: - per i terreni destinati ad aiuole o a prato la composizione sarà al 30% di torba Nera e 30 - di sabbia vagliata e per il 40% di terra vegetale; - per i riempimenti dei masselli per parcheggio inerbito la miscela da usare sarà 50% di torba nera e 50% di lapillo fresato o finemente frantumato per gli ultimi 4 cm. di riempimento e il rimanente sottofondo la stessa composizione utilizzata per i terreni a giardino.