Aree di intervento. 1. Nell’ambito degli obiettivi di cui all’art. 2, sono individuati quali progetti di interesse delle Parti quelli di cui all’Allegato al presente Protocollo d’intesa.
2. Le Parti individueranno progetti di sincronizzazione di particolare interesse della Regione Lazio e di AGEA e per i quali le Parti convengono di dover individuare i relativi ambiti mediante specifici accordi operativi.
Aree di intervento. 1. Sono individuate le seguenti aree di intervento:
a) AREA CURE PRIMARIE – SERVIZI TERRITORIALI/DISTRETTUALI
b) AREA INTENSIVA E DELL’EMERGENZA URGENZA
c) AREA MEDICA
d) AREA CHIRURGICA
e) AREA NEONATOLOGICA E PEDIATRICA
f) AREA SALUTE MENTALE E DIPENDENZE
Aree di intervento. 1. I benefici di cui all'art. 2, comma 1, sono concessi dal Comune per favorire la partecipazione attiva dei soggetti che operano a livello cittadino e di Quartiere, nelle seguenti aree di intervento:
a) promozione e protezione sociale, sviluppo di comunità anche dei quartieri, iniziative di solidarietà, socio-sanitarie e di promozione e tutela della salute e del benessere, sociali, culturali o ricreative, inclusione sociale e di genere;
b) formazione, istruzione, creatività, innovazione digitale e giovani, iniziative promozionali e culturali in campo scolastico, extrascolastico e politiche giovanili;
c) cultura, arte e tutela dei beni storici e artistici, attività di conservazione, accrescimento e valorizzazione della cultura e del patrimonio storico e della relativa memoria, artistico, musicale, teatrale, cinematografico e culturale della città;
d) sport e tempo libero, iniziative volte all’educazione e all’avviamento alle attività sportive e ricreative, anche a favore delle persone con disabilità e anziane;
e) tutela dell’ambiente, degli animali e del verde, iniziative promozionali per la conservazione, l’accrescimento e la valorizzazione del patrimonio ambientale e faunistico, promozione della mobilità sostenibile;
f) turismo, promozione culturale e del patrimonio artistico della città, iniziative di animazione del centro storico e dei quartieri e per la valorizzazione commerciale e marketing territoriale;
g) sviluppo economico e relazioni internazionali, iniziative volte a promuovere e valorizzare il tessuto economico della città e le produzioni locali, sia a livello nazionale che a livello internazionale;
h) sensibilizzazione, promozione e iniziative di carattere socio-culturale legate alla promozione del volontariato, dei diritti umani, alla cooperazione internazionale ed educazione alla pace, al dialogo interculturale, alle attività umanitarie, di informazione alla cittadinanza ed ai rapporti con le città gemellate;
i) sviluppo della ricerca scientifica e innovazione tecnologica in connessione con iniziative legate alle eccellenze distintive del territorio;
j) protezione civile per lo svolgimento di attività educative, formative e ogni forma di iniziativa, volta a promuovere le attività e i compiti della protezione civile;
k) innovazione sociale, riuso, rigenerazione urbana, tutela dei beni comuni, economia della condivisione per l'organizzazione e la promozione di iniziative dirette a tali fini;
l) attività connesse a celebrazioni e solennità civi...
Aree di intervento. I percorsi ad alta intensità terapeutico riabilitativa prevedono attività clinica intensa, soprattutto in ambito medico ma anche psicologico, e la prevalenza delle attività terapeutico-riabilitative rispetto a quelle di risocializzazione: • area clinico neuropsichiatrica: monitoraggio attivo e intensivo delle condizioni mobilizzazione dei processi di sviluppo, attraverso colloqui clinici da parte del NPIA sia con il paziente che con la famiglia, gestione della terapia farmacologica ecc; • area psicologica: interventi strutturati brevi di carattere psicologico (colloqui clinico- psicologici, psicoterapie, gruppi terapeutici) e psicoeducativo (anche con il coinvolgimento delle famiglie dei pazienti); • area riabilitativa: interventi strutturati intensivi e diversificati (sia individuali che di gruppo) di abilitazione psicosociale, finalizzati ad un recupero delle abilità di base ed interpersonali/sociali e al reinserimento del paziente nel suo contesto di origine. Tali interventi possono prevedere anche il coinvolgimento attivo del paziente nelle mansioni della vita quotidiana della struttura. E’ da prevedere non appena possibile la presenza di interventi per il recupero delle attività scolastiche • area di risocializzazione: non appena possibile, interventi di promozione delle competenze relazionali e di socializzazione, partecipazione ad attività comunitarie, scolastiche e altre attività di gruppo di tipo espressivo, ludico o motorio, in sede e fuori sede. Queste ultime possono essere promosse dalla struttura, ma è auspicabile un raccordo con la rete sociale; • area del coordinamento: incontri periodici e frequenti con il servizio territoriale di NPIA che ha in carico il paziente e con le strutture del territorio (scuola e enti locali), al fine di monitorare il progetto terapeutico riabilitativo e la rimodulazione del percorso di cura. I percorsi ad alta intensità terapeutico riabilitativa possono includere i programmi per la post- acuzie, che comprendono specifici interventi rivolti alla stabilizzazione del quadro clinico, successivamente ad un episodio acuto di malattia, all’inquadramento clinico diagnostico in funzione terapeutico-riabilitativa, al monitoraggio del trattamento farmacologico, all’impostazione del programma terapeutico di medio-lungo termine e al recupero delle competenze personali e sociali secondo progetti individuali. Possono inoltre essere relativi ad utenti per i quali è opportuno garantire da subito un livello di coordinamento molto...
Aree di intervento. 1. Gli interventi che si renderanno necessari saranno individuati e distribuiti sugli immobili in uso o in locazione del Consiglio Regionale della Toscana, tutti nel comune di Firenze, di seguito elencati: Xxxxxxx Xxxxxx, Xxx Xxxxxx x. 0 Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, Xxx Xxxxxx x. 0 Palazzo Bastogi e palazzina interna, Via Cavour nn. 16 e 18 Xxxxxxx Xxxxxx, Xxx Xxxxxxxx x. 00 Palazzo Pucci e Palazzina interna, Via de’ Pucci n. 4 e si configureranno, pertanto, come cantieri temporanei separati ed indipendenti l’uno dall’altro da attivarsi di volta in volta da parte della Direzione Lavori mediante i contratti applicativi dell’Accordo Quadro.
2. L’Appaltatore, a insindacabile richiesta della Direzione Lavori, può essere chiamato a svolgere i lavori su diversi cantieri contemporaneamente in distinte ubicazioni e sedi, tra quelle sopra indicate.
3. La Stazione Appaltante si riserva la facoltà di diminuire o di aumentare il numero delle sedi senza che l’Appaltatore possa avanzare pretesa di compensi aggiuntivi o di indennizzi.
Aree di intervento. 1. Sono individuate cinque grandi aree di intervento: - area delle cure primarie (cronicità, sanità pubblica, comunità e fragilità). Cure primarie: gestire i bisogni socio-sanitari e sanitari delle persone nelle cure primarie con un approccio integrato, gestire il processo infermieristico nell'ambito della continuità assistenziale, comunità e domiciliarità. Educazione: promuovere il processo educativo. - area critica e dell’emergenza-urgenza. Emergenza urgenza: gestire l'intervento di emergenza, gestire l'intervento nel contesto extraospedaliero, garantire la presa in carico del paziente attraverso il triage ospedaliero, garantire l'intervento assistenziale nel contesto del DEA, garantire l'assistenza in età pediatrica in emergenze-urgenza, garantire l'intervento nelle maxiemergenze. Terapia intensiva: gestire i percorsi assistenziali in terapia intensiva, gestire il trattamento sulla base di valori di monitoraggio e la terapia intensiva in un'ottica multiprofessionale, gestire l'educazione e la relazione. - area chirurgica. Gestire percorsi perioperatori - preospedalizzazione, gestire l'assistenza in degenza, gestire l'assistenza negli ambulatori di follow up, gestire l'assistenza in sala operatoria. - area pediatrica. Gestire percorsi di assistenza per bambini affetti da patologia oncologica, gestire percorsi di assistenza per il neonato ad alta intensità di cura, gestire percorsi di assistenza del bambino con malattia cronica. - area salute mentale e delle dipendenze. Salute mentale: effettuare la diagnosi infermieristica, gestire la terapia. Dipendenze: gestire l'assistenza nell'ambito delle dipendenze patologiche, effettuare monitoraggio.
2. L'allegato tecnico, parte integrante e sostanziale del presente accordo, individua le competenze descritte all'interno di ciascuna area.
Aree di intervento. 1) L’Azienda attraverso la gestione diretta o avvalendosi di soggetti terzi, eroga in nome e per conto degli Enti Soci i seguenti servizi:
a) la gestione associata ed integrata degli interventi e dei servizi sociali in attuazione dei programmi e delle azioni definite nel Piano di Zona dell’ambito distrettuale cremonese, esercitando la funzione di Ente capofila attraverso la gestione del Fondo Nazionale Politiche Sociali (FNPS), del Fondo Sociale Regionale (FSR), dei finanziamenti messi a disposizione dagli Enti consorziati e di altri finanziamenti, per l’attuazione del sistema integrato dei servizi sociali dei Comuni aderenti cremonese.
b) la gestione delle attività relative al Servizio di Inserimento Lavorativo per tutti i Comuni dell’Ambito Distrettuale di Cremona;
c) la gestione delle attività relative al Servizio di Tutela dei Minori soggetti a provvedimenti della Autori- tà Giudiziaria per tutti i Comuni dell’Ambito Distrettuale di Cremona, con l’eccezione del Comune di Cremona;
d) le gestione delle attività relative allo sportello per la lista di attesa in R.S.A. e per i ricoveri di sollievo per tutti i Comuni dell’Ambito Distrettuale di Cremona;
e) la gestione delle funzioni e delle attività relative all’autorizzazione, sospensione e revoca ed accredita- mento delle unità di offerta sociale per tutti i Comuni dell’Ambito Distrettuale di Cremona;
f) la gestione delle attività relative al servizio adozioni nazionali ed internazionali per tutti i Comuni dell’Ambito Distrettuale di Cremona;
g) la gestione di funzioni e di servizi di competenza istituzionale degli Enti consorziati che gli stessi ri- tengano opportuno conferire all’Azienda;
h) la gestione d’ulteriori attività e servizi in campo sociale, assistenziale, educativo, sociosanitario inte- grato e sanitario e nelle aree di intervento legate alla salute e al benessere fisico e psichico dei cittadi- ni;
i) la gestione di interventi di promozione, formazione, consulenza e orientamento concernenti le attività dell’Azienda, aventi finalità di promozione dei diritti di cittadinanza.
Aree di intervento. 1. Fermo restando che al presente Protocollo di intesa sarà concretamente data attuazione per mezzo delle singole iniziative che verranno definite nell’ambito del Comitato di coordinamento di cui al successivo art. 4 e degli eventuali protocolli attuativi di cui all’art.2 comma 1, le parti si impegnano a collaborare nelle seguenti aree di intervento di comune interesse:
a. consultazione reciproca su tematiche giuridiche e di corretta applicazione delle norme in materia di Contratti ed investimenti Pubblici, Trasparenza e Anticorruzione;
b. definizione ed attuazione di procedure e modelli per l’acquisizione, l’interscambio, la gestione, il monitoraggio e la tempestiva condivisione delle informazioni relative a tutte le fasi del ciclo di vita dei contratti pubblici secondo quanto previsto e disposto dai commi 8 e 9 dell’art.213 e dai commi 2, 3, 4 e 4bis dell’art.29 del Codice e più in dettaglio nell’ambito del perimetro informativo di cui all’art.7;
c. condivisione di iniziative di formazione e supporto alle stazioni appaltanti ed altre finalizzate alla qualificazione degli operatori, anche in modalità e-learning ed utilizzando materiali didattici condivisi, per l’attuazione della normativa comunitaria, statale e regionale anche nell’ambito della collaborazione con gli Organi dello Stato prevista dal comma 3 dell’art.29 del Codice e per l’assolvimento di ogni obbligo informativo di pubblicità, tracciabilità e trasparenza in materia di contratti ed investimenti pubblici disposto dalle norme regionali, nazionali e comunitarie;
d. supporto alle stazioni appaltanti ed agli operatori economici all’utilizzo ed alla diffusione degli strumenti per la digitalizzazione delle procedure di affidamento ed esecuzione dei contratti;
e. definizione e condivisione di progetti di semplificazione e razionalizzazione delle rilevazioni di competenza dell’Autorità e delle Regioni, nonché di progetti di integrazione dei sistemi informativi, anche in raccordo con altri tavoli nazionali, garantendo l’interoperabilità e l'interscambio delle informazioni tra i sistemi PA nel rispetto del principio di unicità dell'invio delle informazioni, secondo quanto previsto dall’art.29 comma 4bis del Codice;
f. condivisione di metodologie e strumenti per l’analisi del mercato dei contratti pubblici, l’elaborazione e la diffusione dei dati ivi compresa la definizione e il calcolo di indicatori di rischio e di legalità;
g. ogni altra attività di supporto e sostegno al territorio ed ai suoi operato...
Aree di intervento. 1. I benefici di cui all'articolo 2, comma 1 sono concessi per favorire la partecipazione attiva dei soggetti che operano nel sostegno del diritto allo studio universitario, dell’orientamento alla scelta universitaria, del contrasto dell’abbandono nel percorso di formazione, della promozione della mobilità internazionale, dell’inserimento lavorativo dei laureandi e dei neolaureati, della promozione di imprese costituite da neolaureati.
2. Il sostegno del diritto allo studio universitario può comportare anche iniziative di carattere sociale, culturale, aggregativo, ricreativo, sportivo promosse dalle Istituzioni universitarie o da studenti, singoli o associati.
Aree di intervento. 1. I benefici di cui all’art. 3 sono concessi dal Comune per le seguenti attività:
a) attività culturali, celebrazioni istituzionali e della memoria;
b) attività scolastiche, formative connesse all’educazione;
c) attività di promozione sportiva e ricreativa;
d) attività inerenti allo sviluppo turistico ed economico;
e) attività rivolte alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente e del territorio;
f) attività rivolte alla tutela della salute e del benessere sociale;
g) attività connesse a celebrazioni di ricorrenze e solennità civili e religiose;
h) attività di tutela e promozione dei diritti umani ed iniziative umanitarie;
i) altre attività e/o iniziative non riferibili ai settori di cui sopra individuate dalla Giunta con propria deliberazione.
2. La Giunta articola le singole attività specificandole in relazione ai programmi dell’Ente e ai bisogni che emergono dalla società.
3. Le disposizioni del presente regolamento non si applicano alle erogazioni di benefici economici di natura socio-assistenziale, disciplinate da apposite disposizioni di legge e regolamento.
4. E’ in ogni caso vietata la concessione di contributi e di patrocinio ad iniziative realizzate da gruppi politici e/o sindacali.