PROBABILE Clausole campione

PROBABILE. Più imprese o lavoratori autonomi svolgono le lavorazioni intervenendo sequenzialmente (quindi in tempi diversi) nella stessa area per portare a termine un’opera nel suo complesso Sono ipotizzabili infortuni correlabili al fattore di rischio per lo più nel caso di mancato rispetto di una delle misure predisposte e nel caso di influenza di fattori esterni difficilmente controllabili 4 MOLTO PROBABILE Più imprese o lavoratori autonomi svolgono le lavorazioni contemporaneamente nella stessa area per portare a termine un’opera nel suo complesso Sono ipotizzabili infortuni correlabili al fattore di rischio nel caso di mancato rispetto di una delle misure predisposte
PROBABILE. 4 L’evento si verifica nella maggior parte dei casi, e si sono verificati infortuni in azienda o in aziende similari per analoghe condizioni di lavoro.
PROBABILE. Più imprese o lavoratori autonomi possono intervenire sequenzialmente (quindi in tempi diversi) nella stessa area per portare a termine un’opera o attività nel suo complesso. 4 MOLTO PROBABILE Più imprese o lavoratori autonomi possono trovarsi ad operare nella stessa area per portare a termine un’opera o un’attività nel suo complesso.
PROBABILE un’unica impresa o un singolo lavoratore autonomo sta lavorando in una propria area osservando una distanza di sicurezza da un’altra area occupata da terzi.
PROBABILE. Il fattore di rischio può provocare un danno, anche se non in maniera automatica o diretta. è noto qualche episodio che, per la tipologia considerata ha dato luogo a danno. Esiste una correlazione tra l’attività e/o il fattore di rischio e le anomalie dell’andamento infortunistico e/o di malattie professionali su un periodo significativo (tre, cinque anni). Molto probabile Si sono registrati danni per la tipologia considerata (incidenti, infortuni, malattie professionali). L’attività lavorativa richiede una particolare organizzazione del lavoro perché presenta interferenze, sovrapposizioni, incompatibilità di operazioni, ecc. Esiste una correlazione tra l’attività e/o il fattore di rischio ed il peggioramento dell’andamento infortunistico e/o di malattie professionali su un periodo significativo (tre, cinque anni). Sono segnalate situazioni di rischio potenziale per gravi danni.
PROBABILE. La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico o diretto; • è noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno; • il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe una moderata sorpresa in azienda.
PROBABILE. La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se in modo automatico o diretto E' noto qualche episodio di cui alla mancanza ha fatto seguire il danno - Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe una moderata sorpresa in azienda 4 Altamente probabile - Sono noti episodi in cui il pericolo ha causato danno. - Il pericolo può trasformarsi in danno con una correlazione diretta. - Il verificarsi del danno non susciterebbe sorpresa. Pertanto, il significato del livello di Rischio (R) al variare da 1 a 16 è il seguente: RISCHIO R = PxG PRIORITA' PROCEDURE D'INTERVENTO ACCETTABILITA' RISCHIO Non significativo 1 Nessuna Controllo e mantenimento del livello del rischio ACCETTABILE Lieve 2 - 4 Lungo termine Mantenimento e miglioramento del controllo del livello di rischio e programmazione delle misure di adeguamento e miglioramento sul lungo termine Medio 6 - 8 Medio termine Attuazione del controllo e programmazione sul medio termine degli interventi per la riduzione del rischio DA MIGLIORARE Alto 9 - 12 Breve termine Inadeguatezza dei requisiti di sicurezza, programmazione degli interventi a breve termine Molto alto 16 Immediato Programmazione degli interventi immediati e prioritari NON ACCETTABILE
PROBABILE. La deficienza riscontrata potrebbe determinare un danno agli addetti, anche se non in maniera automatica, dalle statistiche si rileva che, in qualche caso, si sono verificati infortuni per analoghe condizioni di lavoro. 4 M. Probabile Esiste una correlazione diretta tra l'anomalia rilevata e la possibilità che si verifichi un danno agli addetti; in analoghe condizioni di lavoro si sono verificati infortuni nella stessa azienda, per cui il verificarsi dell'infortunio non susciterebbe alcuno stupore nei vertici aziendali. La gravità del danno viene stimata analizzando la tipologia di danno, le parti del corpo che possono essere coinvolte e il numero di esposti presenti. Alla gravità del danno (D) è associato un indice numerico rappresentato nella seguente tabella:
PROBABILE. La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico o diretto • È noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno • Il verificarsi del danno ipotizzato, susciterebbe una moderata sorpresa in Azienda 2 Poco probabile • La mancanza rilevata può provocare un danno solo in circostanze sfortunate di eventi • Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi • Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa 1 Improbabile • La mancanza rilevata può provocare un danno per la concomitanza di più eventi poco probabili indipendenti • Non sono noti episodi già verificatisi • Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità La magnitudo del danno può essere espressa in funzione del numero dei soggetti coinvolti in quel tipo di rischio e del livello di danno ad essi provocato. La scala di gravità del danno fa riferimento alla reversibilità, o meno, del danno stesso, distinguendo tra infortunio ed esposizione acuta o cronica. Il livello della magnitudo D può essere, pertanto, definito mediante la tabella seguente.
PROBABILE. La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico o diretto. ⮚ E' noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno. ⮚ Il verificarsi del danno ipotizzato, susciterebbe una moderata sorpresa.