Prove di laboratorio. Le prove di laboratorio, eseguite su campioni prelevati “ in contestuale “ direttamente sul manto finito mediante tasselli quadri di cm. 30 di lato, dovranno contemplare i sotto elencati esami di massima, tranne ulteriori richieste della Direzione Lavori, secondo normative C.N.R. – UNI.: + estrazione a caldo con determinazione della percentuale di bitume, e di filler passante a 0,075mm. metodo CNR. B.U. 38/73 + determinazione della curva granulometrica metodo CNR. B.U. 23/71 + determinazione del punto di rammollimento metodo UNI 5655-65. + determinazione spessore del manto e tipologia dell’aggregato.
Prove di laboratorio. Le caratteristiche e l’idoneità dei materiali da trattare saranno accertate mediante le seguenti prove di laboratorio: • analisi granulometrica (una almeno ogni 1.000 m3 di materiale); • determinazione del contenuto naturale d’acqua (una ogni giorno); • determinazione del limite liquido e dell’indice di plasticità sull’eventuale porzione di passante al setaccio 0,4 UNI 2332 (una ogni giorno); Sul materiale trattato, verranno effettuate le seguenti prove: • Polverizzazione del materiale trattato (una ogni 500 m2) • CBR (dopo 7 giorni di stagionatura e dopo imbibizione di 4 giorni in acqua) (una ogni 500 m2)
Prove di laboratorio. Le caratteristiche e l’idoneità dei materiali saranno accertate mediante le medesime prove di laboratorio riportate al punto 2.1.1.1. La rispondenza delle caratteristiche granulometriche delle miscele con quelle di progetto dovrà essere verificata con controlli giornalieri, e comunque ogni 300 m3 di materiale posto in opera. L’indice di portanza CBR verrà effettuato ogni 500 m2 di strato di fondazione realizzato.
Prove di laboratorio. ART. 37:
Prove di laboratorio. L’Impresa dovrà provvedere al prelievo di campioni indisturbati, alle profondità indicate dalla Direzione dei Lavori. Con le modalità di conservazione prescritte nell’art. 40 di questo capitolato, l’Appaltatore ha l’obbligo di portare i campioni nei laboratori di analisi geotecniche di gradimento della Direzione dei Lavori. L’Appaltatore consegnerà alla DLL gli elaborati delle prove, in n°5 copie, entro i tempi tecnici compatibili con il tipo di prove da effettuare.
Prove di laboratorio. I controlli analitici per la verifica dei residui di contaminanti sono eseguiti da laboratori di prova accreditati per la specifica prova analitica ed autorizzati dal MIPAAFT. I controlli analitici hanno lo scopo di accertare lo stato di conformità di una quantità determinata di prodotto al metodo di produzione biologico. I laboratori scelti da ASTER sono inseriti nell’Elenco laboratori qualificati, pubblicato nel sito internet. XXXXX definisce con il laboratorio l’elenco delle sostanze residue da ricercare. I risultati delle prove di laboratorio sono valutati da ASTER: - Se l’esito della prova è conforme, l’indagine analitica si conclude; - Se l’esito della prova è NON conforme, ASTER applica le formalità e le garanzie previste dall’art. 223 del D.lgs. 28 Luglio 1989 n. 271 (Norme di attuazione del Codice di procedura penale) e si applicano le seguenti procedure:
1. l’OdC con comunicazione scritta, notifica all’operatore l’attività di indagine in corso, comunica il risultato analitico, prescrive a scopo cautelativo il confinamento della partita sino alla conclusione dell’indagine e richiede all’operatore l’analisi delle cause e eventuali informazioni utili all’indagine;
2. l’operatore, entro 15 giorni2 dalla data di invio della suddetta comunicazione, può avvalersi del diritto di richiedere la seconda prova su un controcampione dell’OdC, presso un altro laboratorio conforme al punto a), individuato in accordo tra l’OdC e l’operatore al momento del campionamento;
3. se l’operatore non richiede la prova sul controcampione, l’OdC procede con il provvedimento.
4. se l’esito della seconda prova sul controcampione dell’OdC è NON conforme, l’OdC procede con il provvedimento;
5. se l’esito della seconda prova sul controcampione dell’OdC è conforme (cioè contrasta col risultato della prima prova), l’indagine analitica si conclude;
6. l’operatore nello svolgimento della seconda prova, che deve essere svolta senza ritardo, ha facoltà di nominare un perito di parte;
7. nel caso in cui la prima prova dell’OdC sia da intendersi come “analisi non ripetibile” (es: analisi per la determinazione di residui di Fosfina), deve essere garantita la possibilità di effettuarsi in presenza della controparte, il cui risultato è inoppugnabile e chiude l’indagine analitica;
8. l’OdC entro i tempi previsti richiede all’operatore di descrivere le cause che hanno portato al verificarsi della non conformità. Trascorso tale periodo, l’OdC procederà a stabilire le misure definitive da adot...
Prove di laboratorio. Su disposizione della Direzione dei Lavori o dell’organo di Collaudo, l’Appaltatore è obbligato a prestarsi in qualsiasi momento ad eseguire o far eseguire presso il laboratorio o l’istituto indicato dalla Stazione appaltante, tutti gli accertamenti di laboratorio e verifiche tecniche obbligatorie, ovvero le prove prescritte dal presente capitolato e quelle riportate nei disciplinari tecnici che formano parte integrante del capitolato speciale di appalto. Tutte le spese relative all’esecuzione di prove, controlli, collaudi e verifiche sono a carico dell’appaltatore.
Prove di laboratorio. Le prove iniziali sono condotte su campioni che siano rappresentativi del prodotto, o sul prodotto unico, secondo quanto indicato dalla Direttiva e dalle norme di riferimento.Le prove vengono eseguite presso il richiedente o presso laboratori scelti dal richiedente che dovranno essere accreditati dall’ente italiano o qualificati da Bureau Veritas Italia secondo la qualifica definito nella procedura QHSE-LPP-10.TQR Nell’ottica di accogliere le disposizioni sulla riferibilità, definite in XXXX X00, Xxxxxx Veritas individua tutte le tipologie di misure da eseguire nel corso delle attività ispettive accreditate e all’interno di tali tipologie, valuta le misure per le quali la taratura non è un fattore dominante, ovvero influenza in maniera insignificante il risultato da misura. Per queste misure come da documento XXXX X00 non è necessario dimostrare le riferibilità. Nello schema a diagrammi a blocchi a seguire si illustra il processo per l’analisi delle misure. Emesso da Ufficio: SL IND Approvato: TQRM/X. Xxxxxxx SLM/X. Xxxxxx Verificato: TM/X. Xxxxxxxx Redatto: SL IND/I.Xxxxxxxxx Data emissione: 30/04/2019 Riferimenti UNI CEI EN ISO IEC 17020 Distribution list PCM IND CLIENTI Incertezza > accuratezza Incertezza < accuratezza Fuori dal campo di applicazione XXXX X00 No Sì laboratorio Si può procedere con l’ispezione alle seguenti condizioni Si può procedere con l’ispezione Strumento Cliente Emesso da Ufficio: SL IND Approvato: TQRM/X. Xxxxxxx SLM/X. Xxxxxx Verificato: TM/X. Xxxxxxxx Redatto: SL IND/I.Xxxxxxxxx Data emissione: 30/04/2019 Riferimenti UNI CEI EN ISO IEC 17020 Distribution list PCM IND CLIENTI L’analisi degli strumenti di cui nel diagramma a blocchi sopra riportato ha come riferimento di base la seguente tabella: Direttiva TPED/CDG TPI Multiprova Più norme MANOMETRO SI Necessaria CALIBRO NO Non necessaria BINDELLA NO Non necessaria
Prove di laboratorio. Le caratteristiche e l’idoneità dei materiali da trattare saranno accertate mediante le seguenti prove di laboratorio: • determinazione dell'umidità ottimale di costipamento mediante prova di costipamento con procedimento AASHO modificato (CNR BU n° 69); • determinazione della percentuale di rigonfiamento secondo le modalità previste per la prova CBR (CNR UNI 10009); • verifica della sensibilità al gelo (CNR BU n° 80/80), condotta sulla parte di aggregato passante al setaccio 38.1 e trattenuto al setaccio 9.51 (Los Angeles classe A); • prova di abrasione Los Angeles;. sarà ritenuto idoneo il materiale che subisce perdite inferiori al 40 % in peso; Sarà effettuata una prova ogni 500 m3 di materiale da porre in opera.
Prove di laboratorio. Le caratteristiche e l’idoneità dei materiali saranno accertate mediante le seguenti prove di laboratorio: • determinazione dell'umidità ottimale di costipamento mediante prova di costipamento con procedimento AASHO modificato (CNR BU n° 69); • determinazione del contenuto naturale di acqua (umidità); • analisi granulometrica ; • determinazione dell’attività; La determinazione del contenuto naturale di acqua (umidità) e del tenore di acqua, la granulometria e l’attività verranno determinate ogni 200 t di materiale.