Accantonamenti. Nel rispetto dello IAS 37 gli accantonamenti sono passività di ammontare o scadenza incerti che vengono rilevati quando ricorrono le seguenti condizioni: - Esiste un obbligazione in corso alla data di riferimento del bilancio quale risultato di un evento passato; - È probabile che per adempiere a tale obbligazione si renderà necessario l’impiego di risorse economiche; - Può essere effettuata una stima attendibile dell’importo necessario all’adempimento dell’obbligazione. Le valutazioni dei valori rappresentativi dell’obbligazione sono riviste periodicamente. La variazione di stima è imputata a conto economico nel periodo in cui è avvenuta.
Accantonamenti. La voce comprende in particolare gli accantonamenti a fronte di rischi di credito e per potenziali sanzioni IVASS e il fondo “Premio addizionale trattato LPT” (2.932 migliaia di euro) determinato in conformità al contratto stipulato con SCOR per la cessione al 75% delle riserve sinistri del ramo RCG per le serie dalla 2003 alla 2015.
Accantonamenti. 4.4.1 di cui: per spese differite (manutenzioni cicliche)
Accantonamenti. Si distinguono in: (importi espressi in € migl.) 31.03.12 31.12.11 Variazione Accantonamenti connessi ad aspetti fiscali 425 160 265 Altri accantonamenti 398.048 336.962 61.086 Gli altri accantonamenti accolgono ammontari per i quali non vi è certezza in merito alla scadenza o all’importo della spesa futura richiesta per l’adempimento. Si segnala che quanto accantonato al 31/12/2011, a fronte dei principali contenziosi in cui il Gruppo è parte, non subisce significative movimentazioni in quanto non sono emerse nel corso del trimestre situazioni tali da giustificare ulteriori accertamenti o rilasci dei fondi esistenti, che risultano nel complesso congrui. Gli accantonamenti ai fondi rischi del Gruppo Fondiaria-SAI includono la stima del rischio relativo al fallimento di Sinergia Holding e Imco, pari a circa € mil 77. Il rischio residuo è stimato in circa € mil. 97. Per quanto concerne il contenzioso con il Comune di Milano, essendo l’eventuale richiesta di risarcimento nei confronti della Capogruppo connessa alle vicende del gruppo Sinergia- Imco, queste ultime recentemente dichiarate fallite, la Società ha stanziato uno specifico fondo rischi pari ad Euro mil. 7,2 al 31 marzo 2012, comprensivo dell’accantonamento fatto nel trimestre di Euro mil. 4,5, a fronte del rischio di mancata operatività delle manleve rilasciate da ImCo e sue controllate.
Accantonamenti. ACCANTONAMENTI 2017 Fondo rischi per sanzioni/ispezioni € 50.000,00 Fondo svalutazione crediti € 577.200,54 TOTALE € 627.200,54 La voce comprende gli accantonamenti a fronte di rischi di credito e per sanzioni che le autorità dovessero imputare al Gruppo assicurativo.
Accantonamenti. Fondo rischi e oneri 13.596.630,43 che corrisponde alla voce PBZ999 dello SP.
Accantonamenti. Quesito: Cosa si intende per accantonamenti? RISPOSTA. Per accantonamenti si intende fare riferimento, nello specifico, alle quote di Fondo, percepite a valere sul Fondo unico, accantonate in funzione del rischio assunto con la singola operazione di garanzia. La misura dell’accantonamento in funzione del rischio originariamente presunto è aggiornata, con cadenza annuale e sulla base di una verifica di congruità, a cura e onere di ciascun Confidi. Nelle more dell’implementazione di un sistema di valutazione del rischio da parte dell’Amministrazione regionale, ciascun Confidi adotta una propria classificazione del rischio di riferimento, dandone conto nella nota integrativa al bilancio e nelle relazioni di controllo trasmesse all’Amministrazione regionale. A ciascuna classe di rischio, convenzionalmente adottata dal Consorzio, dovrà corrispondere una accantonamento differenziato.
Accantonamenti. 13.1 Con il presente Regolamento viene costituito un fondo di garanzia contro i rischi connessi all’erogazione dei compensi spettanti ai Produttori Fonografici, con accantonamento di un importo pari al 20% dell’ammontare della quota dei Proventi dei Diritti di spettanza dei Produttori Fonografici incassata e fino alla concorrenza del 20% complessivo della quota dei Proventi dei Diritti di spettanza dei Produttori Fonografici incassati nell’anno precedente.
13.2 Se gli importi dovuti ai titolari dei diritti non possono essere distribuiti, dopo tre anni a decorrere dalla fine dell’esercizio finanziario nel corso del quale sono stati riscossi i Proventi dei Diritti, e a condizione che la Società abbia adottato tutte le misure necessarie per identificare e localizzare i titolari dei diritti come indicato dalla Direttiva 2014/26/UE all’art. 13 paragrafo 3, tali importi sono considerati non distribuibili.
13.3 I Proventi dei Diritti derivanti dall’utilizzazione di Fonogrammi per i quali più Mandanti abbiano rivendicato la titolarità (cosiddetti conflitti) saranno accantonati in un apposito fondo fino alla risoluzione della controversia.
Accantonamenti. Voci senza manifestazione finanziaria 5 = 3-4 Risultato operativo netto (EBIT) CONTABILITA' REGOLATORIA - SERVIZI DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE STATO PATRIMONIALE - RICONCILIAZIONE CON IL BILANCIO IMPRESA Totale da Contratto/i di Servizio TPL Altre attività commerciali non OSP TOTALE
Accantonamenti. L'articolo 9 del Decreto fissa, da un lato, i criteri di individuazione delle componenti reddituali da considerare ai fini fiscali come “accantonamenti” e, dall’altro, conferma la deducibilità degli accantonamenti, come sopra qualificati, solo se espressamente previsti dall’art. 107, commi da 1 a 3, TUIR. Le relative previsioni confermano ed ulteriormente precisano quanto già affermato nella Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 7/E del 2011 - in tema di determinazione dell’imponibile per le imprese IAS - in cui era stata ribadita l’indeducibilità degli accantonamenti diversi da quelli espressamente individuati dalle disposizioni del TUIR, senza tuttavia fornire indicazioni in merito alla loro individuazione. Ai fini dell’individuazione in questione, il comma 1 dell’art. 9 recita come segue: “Si considerano accantonamenti i componenti reddituali iscritti in contropartita di passività di scadenza o ammontare incerti che presentano i requisiti di cui allo IAS 37, ancorché disciplinati da uno IAS/IFRS diverso rispetto allo stesso IAS 37”. Il riferimento alle “passività di scadenza o ammontare incerti che presentano i requisiti di cui allo IAS 37”, deve ovviamente interpretarsi nel senso che tali passività debbano avere i requisiti degli accantonamenti di cui allo IAS 37 (atteso che lo IAS 37 disciplina anche i debiti presunti, ugualmente caratterizzati da una relativa incertezza di scadenza o ammontare). Tale indirizzo è del resto confermato dalla Relazione, secondo la quale: “la disciplina … si applica a tutti i componenti iscritti in contropartita di passività di scadenza o ammontare incerti che presentano i requisiti indicati al paragrafo 14 dello IAS 37. Va da sé che le altre passività di cui al paragrafo 11 dello IAS 37 (quali i debiti commerciali e presunti) non presentino le caratteristiche appena evidenziate”. Il richiamo agli IAS diversi dallo IAS 37 contenuto nel comma 1 deriva dalle modifiche apportate a tale principio contabile dal Regolamento (CE) n. 495/2009, a seguito delle quali possono essere iscritte in bilancio passività che rispondono alla definizione di accantonamento fornita dallo IAS 37 sulla base di altri principi contabili (42). Al riguardo, si ricorda che il par. 11 del citato IAS 37 definisce l’accantonamento come una passività (e cioè, un’obbligazione attuale dell’impresa, che derivi da eventi passati, la cui estinzione si ottenga mediante l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici) con scadenza (quando) o ammontare ...