Diritto di precedenza. 1. Il lavoratore che, nell'esecuzione di uno o più contratti a tempo determinato presso la stessa azienda, ha prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, ha diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine. 2. Per le lavoratrici, il congedo di maternità di cui al Capo III del D. Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, e successive modificazioni, usufruito nell'esecuzione di un contratto a tempo determinato presso lo stesso datore di lavoro, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il diritto di precedenza di cui al comma 1. Alle medesime lavoratrici è altresì riconosciuto, alle stesse condizioni di cui al comma 1, il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi, con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei precedenti rapporti a termine. 3. Il lavoratore assunto a tempo determinato per esigenze connesse a lavori stagionali o a picchi di attività stagionali ha diritto di precedenza rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime esigenze. 4. Il datore di lavoro ha l’obbligo di menzionare espressamente nell’atto scritto di cui all'articolo 50, comma 4 il diritto di precedenza di cui ai commi precedenti. Quest’ultimo può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti per iscritto la propria volontà in tal senso al datore di lavoro entro sei mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro nei casi di cui ai commi 1 e 2, ed entro tre mesi nel caso di cui al comma 3. Il diritto di precedenza si estingue una volta trascorso un anno dalla data di cessazione del rapporto. 5. In caso di violazione del diritto di precedenza disciplinato commi precedenti, il lavoratore ha diritto all’assunzione a tempo indeterminato o a tempo determinato. Resta fermo anche il diritto ai danni patrimoniali e non patrimoniali eventualmente subiti.
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Samples: Riforma Dei Contratti E Dei Rapporti Di Lavoro, Carta Dei Diritti Universali Del Lavoro, Carta Dei Diritti Universali Del Lavoro
Diritto di precedenza. Ai sensi dell'art. 24, comma 1, del D.Lgs. Il n. 81/2015 il lavoratore che, che nell'esecuzione di uno o più contratti a tempo determinato termine presso la stessa azienda, ha abbia prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, ha diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti rapporto a termine.
2, a condizione che manifesti la propria volontà per iscritto al datore di lavoro entro sei mesi dalla data di cessazione del rapporto stesso. Per le lavoratrici, Di tale facoltà sarà informato il lavoratore. Il predetto diritto si estingue entro un anno dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. Il periodo di congedo di maternità di cui e utile al Capo III fine del D. Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, e successive modificazioni, usufruito nell'esecuzione di un contratto a tempo determinato presso lo stesso datore di lavoro, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il raggiungimento del semestre per l'acquisizione del diritto di precedenza di cui al comma 1che precede. Alle medesime lavoratrici è altresì riconosciuto, alle stesse condizioni di cui al Ai sensi dell'art. 24 comma 1, 4 del D.Lgs. n. 81/2015 il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore deve essere espressamente richiamato nel contratto di lavoro entro i successivi dodici mesi, con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei precedenti rapporti a termine.
3. Il lavoratore assunto a tempo determinato per esigenze connesse a lavori stagionali o a picchi di attività stagionali ha diritto di precedenza rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime esigenze.
4. Il datore di lavoro ha l’obbligo di menzionare espressamente nell’atto scritto di cui all'articolo 50, comma 4 il diritto di precedenza di cui ai commi precedenti. Quest’ultimo e può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti per iscritto la propria volontà in tal senso al datore di lavoro entro sei mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro nei casi di cui ai commi 1 e 2, ed entro tre mesi nel caso di cui al comma 3lavoro. Il diritto di precedenza si estingue una volta trascorso un anno dalla data di cessazione del rapporto.
5. In Nel caso di violazione del diritto di precedenza disciplinato commi precedenti, il lavoratore ha diritto all’assunzione assunzione a tempo indeterminato o di un lavoratore che abbia già prestato servizio presso la medesima impresa in forza di più contratti a tempo determinato. Resta fermo anche il diritto termine, per lo svolgimento di mansioni equivalenti, tali periodi verranno considerati utili ai danni patrimoniali e fini dell'applicazione delle discipline di cui agli aumenti periodici di anzianità, a condizione che tali rapporti non patrimoniali eventualmente subitisiano stati interrotti per un periodo superiore ai 12 mesi.
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Samples: Contrattazione Collettiva, Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro (Ccnl)
Diritto di precedenza. 1. Il lavoratore che, nell'esecuzione In caso di uno o più contratti assunzione di personale a tempo determinato presso la stessa aziendapieno, ha prestato attività lavorativa per il contratto individuale deve prevedere un periodo superiore a sei mesi, ha diritto di precedenza nelle assunzioni in favore dei lavoratori assunti a tempo indeterminato effettuate dal datore parziale, in attività presso unità produttive site nello stesso ambito comunale, adibiti alle stesse mansioni e/o a mansioni equivalenti, rispetto ad un rapporto di lavoro entro i successivi dodici mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine.
2. Per le lavoratrici, il congedo di maternità di cui al Capo III del D. Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, e successive modificazioni, usufruito nell'esecuzione di un contratto a tempo determinato presso lo stesso datore di lavoropieno, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire qualora si verifichino le condizioni per la suddetta trasformazione. Al lavoratore dipendente affetto da malattia ovvero impegnato nell'assistenza ad un proprio congiunto, è riconosciuto il diritto di precedenza presentare richiesta scritta alla propria azienda per la riduzione temporanea dell'orario di lavoro per periodi di 3 mesi o 6 mesi, rinnovabili su sua istanza fino ad un massimo di complessivi 36 mesi, anche non consecutivi. Possono beneficiare della suddetta disciplina i lavoratori dipendenti nei seguenti casi, che riguardino personalmente il lavoratore ovvero il suo coniuge, anche se legalmente separati, ovvero un parente entro il secondo grado, anche non convivente, o un soggetto componente la famiglia anagrafica della lavoratrice o del lavoratore medesimi: - malattia oncologica; - assistenza a persona anziana non autosufficiente; - genitore, anche adottivo ovvero tutore legale di minore di anni tre; - genitore, anche adottivo ovvero tutore legale di minore di anni quattordici portatore di handicap. La suddetta disciplina si applica anche a favore di persona convivente con il lavoratore qualora il rapporto perduri da due anni e risulti da certificazione anagrafica. Nel caso in cui le condizioni che hanno determinato la richiesta di part-time temporaneo vengano meno prima della scadenza del periodo richiesto dal lavoratore, quest'ultimo potrà ritornare al comma 1. Alle medesime lavoratrici è altresì riconosciuto, alle stesse condizioni normale orario di cui al comma 1, il diritto di precedenza nelle lavoro solo se l'azienda non abbia proceduto ad assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi, con riferimento alle mansioni già espletate per la sua sostituzione parziale; resta salvo che in esecuzione dei precedenti rapporti a termine.
3. Il lavoratore assunto a tempo determinato per esigenze connesse a lavori stagionali o a picchi di attività stagionali ha diritto di precedenza rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime esigenze.
4. Il datore di lavoro ha l’obbligo di menzionare espressamente nell’atto scritto di cui all'articolo 50, comma 4 il diritto di precedenza di cui ai commi precedenti. Quest’ultimo può essere esercitato a condizione che quest'ultimo caso il lavoratore manifesti rientrerà pienamente in servizio al termine del periodo di part-time temporaneo concordato. Qualora al termine del periodo massimo di 36 mesi per iscritto il part-time temporaneo il lavoratore abbia la propria volontà necessità di trasformare in tal senso al datore di lavoro entro sei mesi dalla data di cessazione del via definitiva il proprio rapporto di lavoro nei casi di cui ai commi 1 e 2in tempo parziale, ed entro tre mesi l'azienda, se le esigenze organizzative lo consentono, riconoscerà al lavoratore titolo preferenziale nel caso di cui al comma 3. Il diritto di precedenza si estingue una volta trascorso un anno dalla data di cessazione del rapportopassaggio stesso.
5. In caso di violazione del diritto di precedenza disciplinato commi precedenti, il lavoratore ha diritto all’assunzione a tempo indeterminato o a tempo determinato. Resta fermo anche il diritto ai danni patrimoniali e non patrimoniali eventualmente subiti.
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Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro, Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro
Diritto di precedenza. 1. ) Il lavoratore che, nell'esecuzione nell’esecuzione di uno o più contratti a tempo determinato termine presso la stessa aziendalo stesso studio professionale, ha abbia prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, mesi ha diritto di precedenza fatte salve diverse disposizioni di contratti collettivi stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine.
2. Per le lavoratrici, il congedo di maternità di cui al Capo III del D. Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, e successive modificazioni, usufruito nell'esecuzione di un contratto a tempo determinato presso lo stesso datore di lavoro, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il diritto di precedenza di cui al comma 1. Alle medesime lavoratrici è altresì riconosciuto, alle stesse condizioni di cui al comma 1, il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi, con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei precedenti rapporti a termine.
3. ) Il lavoratore assunto a tempo determinato termine per esigenze connesse a lavori stagionali o a picchi lo svolgimento di attività stagionali ha diritto di precedenza precedenza, rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato termine da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime esigenzeattività stagionali.
4. 3) Il datore di lavoro ha l’obbligo di menzionare espressamente nell’atto scritto di cui all'articolo 50, comma 4 il diritto di precedenza di cui ai commi precedenti. Quest’ultimo punti precedenti può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti per iscritto in tal senso la propria volontà in tal senso al datore di lavoro entro rispettivamente sei mesi e tre mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro nei casi di cui ai commi 1 stesso e 2, ed entro tre mesi nel caso di cui al comma 3. Il diritto di precedenza si estingue una volta trascorso entro un anno dalla data di cessazione del rapporto.
5rapporto di lavoro. Il diritto di precedenza di cui ai precedenti punti 1) e 2) deve essere espressamente richiamato nell'atto scritto di cui all'articolo 1, comma 2. (Legge n. 78/2014). Fermo restando il suddetto termine di sei mesi, a parità di richieste di assunzione per la medesima qualifica, prevale l'anzianità di servizio maturata presso la stessa azienda attraverso precedenti contratti a tempo determinato. In caso di violazione del diritto ulteriore parità, prevale la maggiore anzianità anagrafica. In caso di precedenza disciplinato commi precedenti, il lavoratore ha diritto all’assunzione passaggio da contratto a tempo indeterminato o determinato a contratto a tempo determinato. Resta fermo anche il diritto indeterminato, i periodi di servizio prestato a tempo determinato è utile ai danni patrimoniali e non patrimoniali eventualmente subitifini del computo della anzianità di servizio.
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Samples: Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro, Contratto Collettivo Nazionale Di Lavoro
Diritto di precedenza. 1. Il lavoratore che, nell'esecuzione di uno o più contratti a tempo determinato presso la stessa aziendalo stesso ente, ha prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, mesi nell’anno scolastico precedente ha diritto di precedenza sia nelle assunzioni a tempo determinato che in quelle a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi con riferimento alla qualifica, al livello ed alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine.
2precedentemente espletate, fatto salvo il rispetto delle causali previste dalla legge e dal presente contratto. Per le lavoratrici, il congedo di maternità Il disposto di cui al Capo III comma precedente non si applica nel caso di personale docente non abilitato e/o di personale educativo privo dei titoli di cui all’art. 14 del D. LgsD.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, e successive modificazioni, usufruito nell'esecuzione di un contratto a tempo determinato presso lo stesso datore di lavoro, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire 65/2017. Ai lavoratori stagionali si applica il diritto di precedenza previsto dall’art. 24 comma 3 del D.Lgs. 81/2015. Per gli assistenti di cui al comma 1. Alle medesime lavoratrici è altresì riconosciuto, alle stesse condizioni bambini diversamente abili e/o che necessitino di cui al comma 1particolari cure e attenzioni e per gli insegnanti di sostegno privi della specializzazione, il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesivale per qualsiasi incarico accessibile in base alle qualifiche ed alle abilitazioni possedute, con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei precedenti rapporti a termine.
3garantendo la continuità del servizio educativo e scolastico. Il lavoratore assunto a tempo determinato per esigenze connesse a lavori stagionali o a picchi di attività stagionali ha diritto di precedenza rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato da parte dello stesso datore deve essere espressamente richiamato nel contratto individuale di lavoro per le medesime esigenze.
4. Il datore di lavoro ha l’obbligo di menzionare espressamente nell’atto o da successivo atto scritto di cui all'articolo 50, comma 4 il diritto di precedenza di cui ai commi precedenti. Quest’ultimo e può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti per iscritto la propria volontà in tal senso al datore di lavoro entro sei mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro nei casi di cui ai commi 1 e 2, ed entro tre mesi nel caso di cui al comma 3lavoro. Il diritto di precedenza si estingue una volta trascorso allo scadere di un anno dalla data di cessazione del rapporto.
5rapporto di lavoro a termine. In caso Sono estesi al personale a tempo determinato tutti i diritti di violazione del diritto di precedenza disciplinato commi precedentiinformazione previsti dal CCNL per il personale a tempo indeterminato. Annualmente le FISM territoriali forniscono alle Commissioni Paritetiche Regionali, su loro richiesta, il lavoratore ha diritto all’assunzione numero dei contratti a tempo indeterminato o a tempo determinato. Resta fermo anche il diritto ai danni patrimoniali determinato conclusi, la durata degli stessi e non patrimoniali eventualmente subitila qualifica dei lavoratori interessati.
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Samples: CCNL Fism 2021 2023, CCNL Fism 2021 2023
Diritto di precedenza. 1I commi 4- quater, 4 – quinquies e 4 – sexies dell’art. 5, nella nuova versione introdotta con la legge n. 247/2007 e con la legge n. 133/2008, hanno, sostanzialmente, allargato il diritto di precedenza nei contratti a termine che, nel tempo, aveva subito alcune riduzioni. L’istituto, legato alla assunzione, alla riassunzione o alla stabilizzazione, è presente nel nostro ordinamento per una serie di situazioni estremamente variegate e diverse tra loro come il licenziamento per giustificato motivo oggettivo o per riduzione di personale (art. 15, comma 6, della legge n. 264/1949 e art. 8 della legge n. 223/1991), il contratto a tempo parziale (art. 12 – ter del D.L.vo n. 61/2000), il reimpiego di lavoratori ultrecinquantacinquenni (3.000 persone ex lege n. 127/2006), i lavoratori stagionali extracomunitari che sono tornati nel loro Paese rispetto ad altri ingressi (art. 24, comma 4, del D.L.vo n. 286/1998), i familiari delle vittime del terrorismo, delle stragi e del lavoro (legge n. 407/1998 e art. 3, comma 123, della legge n. 244/2007). Ovviamente, la riflessione che segue tratterà soltanto gli aspetti relativi ai contratti a termine avendo presente che, in linea di principio, il diritto di precedenza, stabilito dalla legge e, talora, dai contratti collettivi, afferisce alla sfera giuridica del lavoratore: esso deve essere fatto valere attraverso una manifestazione di volontà ed è, per sua natura, disponibile. “Il lavoratore che, nell'esecuzione nell’esecuzione di uno o più contratti a tempo determinato presso la stessa azienda, ha abbia prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, ha diritto di precedenza precedenza, fatte salve diverse disposizioni di contratti collettivi stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi successivi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine.
2”: questo recita il nuovo comma 4 – quater merita alcuni approfondimenti, anche alla luce dell’inciso introdotto con l’art. Per le lavoratrici21, comma 3, della legge n. 133/2008. Il primo riguarda la sommatoria dei contratti: il periodo (comprensivo delle eventuali proroghe e degli “sforamenti”) deve essere superiore a sei mesi e deve essersi svolto presso la stessa azienda. Ciò significa che non si calcolano i contratti che hanno avuto esecuzione con diversi datori di lavoro, seppur collegati tra di loro, mentre, al contempo, sono computabili i periodi trascorsi presso unità produttive della stessa impresa, seppur ubicate in zone o città diverse. Nel computo complessivo non rientrano i periodi trascorsi presso il datore di lavoro nell’esecuzione di altre tipologie di lavoro subordinato come l’apprendistato, il congedo contratto di maternità somministrazione, il contratto di cui al Capo III del D. Lgs. 26 marzo 2001inserimento o reinserimento, n. 151, e successive modificazioni, usufruito nell'esecuzione di un il contratto a tempo determinato presso indeterminato (risolto “ante tempus”), lo stesso “stage” ove, peraltro, non si configura, per legge, una ipotesi di lavoro subordinato. Il secondo approfondimento concerne il concetto delle “mansioni già espletate”. La dizione adottata è più ristretta rispetto a quella che il Legislatore ha usato, ad esempio, per la sommatoria dei trentasei mesi, allorché ha parlato di “mansioni equivalenti”: quindi nel caso che ci interessa si deve trattare delle stesse mansioni già svolte. La terza considerazione suscitata dalla norma riguarda l’esercizio della volontà di voler esercitare il diritto di precedenza: essa va manifestata entro i sei mesi successivi alla cessazione del rapporto attraverso il quale è stato superato il limite temporale dei sei mesi e la validità è soggetta ad un termine di decadenza che è di dodici mesi dal giorno in cui era scaduto il contratto. Nulla dice la disposizione circa il modo di esternazione della volontà: si ritiene che per motivi pratici sia più produttivo farlo per iscritto con una nota inviata al datore di lavoro. La quarta riflessione riguarda la durata del diritto: essa è di dodici mesi mentre, concorre paradossalmente, quella legata alla riassunzione di un lavoratore licenziato per riduzione di personale o giustificato motivo oggettivo, è di sei mesi (art. 15, comma 6, della legge n. 264/1949, come modificato dall’art. 4, comma 6, del D.L.vo n. 297/2002). Il quinto approfondimento concerne l’ambito di operatività del diritto: esso si estende, non essendoci alcun limite chilometrico, a determinare tutte le eventuali articolazioni dell’impresa su tutto il periodo territorio nazionale. Ciò potrebbe portare a dover risolvere alcuni problemi operativi attraverso accordi sindacali o, in mancanza, sulla base di attività lavorativa utile a conseguire criteri gestionali fissati dall’imprenditore, come quello di dover formulare una graduatoria tra coloro che hanno manifestato la volontà. Il Legislatore nulla ha detto ma, ad avviso di chi scrive, dovrebbero essere presi in considerazione criteri tra loro ponderati come la durata dei precedenti rapporti, il carico familiare e le situazioni personali (es. famiglia monoreddito o monoparentale). Il sesto concerne l’operatività del diritto di precedenza precedenza, rispetto ad altre tipologie contrattuali: esso opera soltanto a fronte di cui al comma 1. Alle medesime lavoratrici è altresì riconosciuto, alle stesse condizioni di cui al comma 1, il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal con la stessa qualifica. Ciò significa che se il datore di lavoro entro i successivi dodici mesiassume, ad esempio, con riferimento alle mansioni già espletate contratto di apprendistato, con contratto di inserimento, o procede a trasformazioni di contratti a tempo parziale in esecuzione dei precedenti rapporti essere, o procede a nuove assunzioni a termine.
, il diritto non può essere esercitato. Una settima riflessione discende direttamente dalla novità derogatoria introdotta con l’art. 21, comma 3, della legge n. 133/2008: con accordi collettivi sottoscritti con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale, il termine dei sei mesi può essere “plasmato” (in aumento) ,in relazione alle esigenze del settore o dell’impresa. Infatti, l’accordo può essere anche territoriale o aziendale: ciò che chiede il Legislatore è che lo stesso non venga stipulato con “sindacati di comodo”. Un discorso del tutto analogo va fatto per i contratti a termine legati ad attività stagionali che il Legislatore ha avuto cura di tenere rigorosamente separati dai precedenti. Il comma 4 – quinquies afferma che “il lavoratore assunto a tempo determinato termine per esigenze connesse a lavori stagionali o a picchi lo svolgimento di attività stagionali ha diritto di precedenza precedenza, rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato termine da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime esigenze.
4attività stagionali”. Il datore di lavoro ha l’obbligo di menzionare espressamente nell’atto scritto di cui all'articolo 50, comma 4 il diritto di precedenza di cui ai commi precedenti. Quest’ultimo può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti La volontà va esternata (è preferibile per iscritto la propria volontà in tal senso iscritto) al datore di lavoro nei tre mesi successivi ed il diritto (salvo una previsione migliorativa prevista dal contratto collettivo) si estingue entro un anno. Anche in questo caso vanno effettuate alcune riflessioni. La prima riguarda la natura della norma: l’art. 10, commi 9 e 10, del D.L.vo n. 368/2001 aveva abrogato “le precedenze legali” rimettendole alla contrattazione collettiva. Ora, fermi restando i dettami contrattuali, essa è stata ripristinata. La seconda concerne l’identificazione delle attività stagionali: vi rientrano quelle individuate dal D.P.R. n. 1525/1963, quelle fissate dalla contrattazione collettiva anche per punte di attività stagionali nel settore del trasporto aereo o dei servizi aeroportuali (art. 2 del D.L.vo n. 368/2001), ove la durata complessiva può essere di quattro o sei mesi dalla data e la percentuale non può superare il 15% dell’organico. Una terza riflessione riguarda un’altra ipotesi di cessazione precedenza legata alle attività stagionali che non è stata enumerata nel D.L.vo n. 368/2001 ma che è presente nel nostro ordinamento all’art. 59 del rapporto di lavoro nei casi di cui ai commi 1 e 2D.L.vo n. 151/2001: si tratta della precedenza nelle stagionalità per le lavoratrici addette al settore industria o delle lavorazioni stagionali, ed entro tre mesi nel caso di cui al comma 3assunzioni in occasione della ripresa dell’attività nel primo anno di vita del bambino. Il E’ una precedenza “particolare”, finalizzata a tutelare la lavoratrice stagionale in quanto madre. Da ciò discende che il diritto di precedenza si estingue ha una volta trascorso portata più ampia rispetto a quello previsto, nella generalità dei casi, per un anno, in quanto, tenuto conto del periodo della gestazione, la stessa ha lo può esercitare entro un anno dalla data nascita del bambino. Si ha motivo di cessazione del rapportoritenere che tale precedenza possa essere intesa come preferenza rispetto ad altri soggetti ugualmente aventi titolo (per il principio di tutela della maternità) e che, per la completa equiparazione avvenuta, la stessa trovi applicazione anche per i bambini adottati o in affido.
5. In caso di violazione del diritto di precedenza disciplinato commi precedenti, il lavoratore ha diritto all’assunzione a tempo indeterminato o a tempo determinato. Resta fermo anche il diritto ai danni patrimoniali e non patrimoniali eventualmente subiti.
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Samples: Contratti a Termine, Contratti a Termine
Diritto di precedenza. 1. Il lavoratore che, nell'esecuzione nell’esecuzione di uno o più contratti a tempo determinato termine presso la stessa azienda, ha abbia prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, mesi ha diritto di precedenza fatte salve diverse disposizioni di contratti collettivi stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine.
2. Per le lavoratrici, il congedo di maternità di cui al Capo III del D. Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, e successive modificazioni, usufruito nell'esecuzione di un contratto a tempo determinato presso lo stesso datore di lavoro, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il diritto di precedenza di cui al comma 1. Alle medesime lavoratrici è altresì riconosciuto, alle stesse condizioni di cui al comma 1, il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi, con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei precedenti rapporti a termine.
3. Il lavoratore assunto a tempo determinato termine per esigenze connesse a lavori stagionali o a picchi lo svolgimento di attività stagionali ha diritto di precedenza precedenza, rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato termine da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime esigenze.
4. attività stagionali Il datore di lavoro ha l’obbligo di menzionare espressamente nell’atto scritto di cui all'articolo 50, comma 4 il diritto di precedenza di cui ai commi precedenti. Quest’ultimo punti precedenti può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti per iscritto in tal senso la propria volontà in tal senso al datore di lavoro entro rispettivamente sei mesi e tre mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro nei casi di cui ai commi 1 stesso e 2, ed entro tre mesi nel caso di cui al comma 3. Il diritto di precedenza si estingue una volta trascorso entro un anno dalla data di cessazione del rapporto.
5rapporto di lavoro. Il diritto di precedenza di cui ai precedenti punti 1) e 2) deve essere espressamente richiamato nell'atto scritto di cui all'art.1 c.2 Legge n.78/2014. Fermo restando il suddetto termine di sei mesi, a parità di richieste di assunzione per la medesima qualifica, prevale l'anzianità di servizio maturata presso la stessa azienda attraverso precedenti contratti a tempo determinato. In caso di violazione del diritto ulteriore parità, prevale la maggiore anzianità anagrafica. In caso di precedenza disciplinato commi precedenti, il lavoratore ha diritto all’assunzione passaggio da contratto a tempo indeterminato o determinato a contratto a tempo determinato. Resta fermo anche il diritto indeterminato, i periodi di servizio prestato a tempo determinato è utile ai danni patrimoniali e non patrimoniali eventualmente subitifini del computo della anzianità di servizio.
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Diritto di precedenza. 1(art. Il 24).
A) Ha un diritto soggettivo di precedenza nell’assunzione a tempo indeterminato presso il medesimo datore di lavoro, il prestatore “OLTRE SEMESTRALE”, vale a dire sia il lavoratore che la lavoratrice (anche in congedo maternità) che, nell'esecuzione di uno o più contratti a tempo determinato presso la stessa azienda, ha hanno prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi6 mesi anche conseguente a più ct. Concorrono a determinare tale periodo i congedi (obbligatorio e non) di maternità (cioè l’assenza obbligata di 2 mesi prima e 3 mesi dopo il parto - ex art. 16, ha diritto di precedenza nelle assunzioni D. LGS. n. 151/2001-). L’assunzione a tempo indeterminato effettuate dal indeterminato, da parte dello stesso datore di lavoro entro i successivi dodici mesi con riferimento lavoro, si riferisce “alle mansioni già gia' espletate in esecuzione dei rapporti a termine” (art. 24, co.1) e deve avvenire entro i 12 mesi successivi al periodo lavorato. Per tali lavoratori è ammessa una diversa disposizione dei contratti collettivi (l’uso del termine “diversa” consente regolamentazioni sia migliorative che peggiorative).
2. Per le lavoratrici, il congedo di maternità di cui al Capo III del D. Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, e successive modificazioni, usufruito nell'esecuzione di un contratto a tempo determinato presso lo stesso datore di lavoro, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il diritto di precedenza di cui al comma 1. Alle medesime lavoratrici è altresì riconosciuto, alle stesse condizioni di cui al comma 1, il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi, con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei precedenti rapporti a termine.
3. Il lavoratore assunto a tempo determinato per esigenze connesse a lavori stagionali o a picchi di attività stagionali ha B) Ha diritto di precedenza rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato da parte dello stesso datore di lavoro lavoro, il lavoratore “STAGIONALE”, cioè il lavoratore assunto a tempo determinato per le medesime esigenze.
4lo svolgimento di attività stagionali. Il L’assunzione a tempo determinato da parte dello stesso datore di lavoro ha l’obbligo riguarda “le medesime attività stagionali” e deve avvenire entro i 12 mesi successivi (art. 24, co. 3). Come si vede, in questa ipotesi non è richiesta un’anzianità di menzionare espressamente nell’atto scritto di cui all'articolo 50lavoro minima e manca l’inerenza alle stesse mansioni. Rilevano, comma 4 il diritto di precedenza di cui ai commi precedenti. Quest’ultimo può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti per iscritto la propria volontà in tal senso al invece, oltre allo stesso datore di lavoro entro sei mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro nei casi di cui ai commi 1 lavoro, la natura stagionale dell’attività che ha giustificato la prima assunzione e 2, ed entro tre mesi nel caso di cui al comma 3. Il diritto di precedenza si estingue una volta trascorso un anno dalla data di cessazione del rapportoche rende necessaria la successiva.
5. In caso di violazione del diritto di precedenza disciplinato commi precedenti, il lavoratore ha diritto all’assunzione a tempo indeterminato o a tempo determinato. Resta fermo anche il diritto ai danni patrimoniali e non patrimoniali eventualmente subiti.
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Diritto di precedenza. 1. Il lavoratore cheE` parimenti affidata ai contratti collettivi nazionali di lavoro stipu- lati dai sindacati comparativamente piu` rappresentativi, nell'esecuzione la indivi- duazione di uno o più contratti un diritto di precedenza nella assunzione presso la stessa azienda e con la medesima qualifica, esclusivamente a favo- re dei lavoratori che abbiano prestato attivita` lavorativa con con- tratto a tempo determinato per le ipotesi gia` previste dall’artico- lo 23, comma 2, della legge 28 febbraio 1987, n. 56. I lavoratori assunti in base al suddetto diritto di precedenza non concorrono a determinare la base di computo per il calcolo della percentuale di riserva di cui all’articolo 25, comma 1, della legge 23 luglio 1991, n. 223. In ogni caso il diritto di precedenza si estingue entro un anno dal- la data di cessazione del rapporto di lavoro e il lavoratore puo` esercitarlo a condizione che manifesti in tal senso la propria vo- lonta` al datore di lavoro entro tre mesi dalla data di cessazione del rapporto stesso. Art. 8 bis, dalla legge 25 marzo 1983, n. 79: «I lavoratori che ab- biano prestato attivita` lavorativa a carattere stagionale con con- tratto a tempo determinato, stipulato ai sensi dell’articolo 1, se- condo comma, lettera a), della legge 18 aprile 1962, n. 230, e successive modificazioni ed integrazioni, hanno diritto di prece- denza nell’assunzione con la medesima qualifica presso la stessa azienda, ha prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, ha diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine.
2. Per le lavoratrici, il congedo di maternità di cui al Capo III del D. Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, e successive modificazioni, usufruito nell'esecuzione di un contratto a tempo determinato presso lo stesso datore di lavoro, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il diritto di precedenza di cui al comma 1. Alle medesime lavoratrici è altresì riconosciuto, alle stesse condizioni di cui al comma 1, il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi, con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei precedenti rapporti a termine.
3. Il lavoratore assunto a tempo determinato per esigenze connesse a lavori stagionali o a picchi di attività stagionali ha diritto di precedenza rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime esigenze.
4. Il datore di lavoro ha l’obbligo di menzionare espressamente nell’atto scritto di cui all'articolo 50, comma 4 il diritto di precedenza di cui ai commi precedenti. Quest’ultimo può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti per iscritto manifestino la propria volontà in tal senso al datore volonta` di lavoro esercitare ta- le diritto entro sei tre mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro nei casi di cui ai commi 1 e 2, ed entro tre mesi nel caso lavoro. La condizione di cui al comma 3precedente si applica anche a la- voratori assunti a norma del decreto-legge 3 dicembre 1977, n. 876, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 3 febbraio 1978, n. 18, e della legge 26 novembre 1979, n. 598, le cui dispo- sizioni restano in vigore e sono estese a tutti i settori economi- ci.». Il diritto Art. 23, legge 8 febbraio 1987, n. 56 (Disposizioni in materia di precedenza si estingue una volta trascorso un anno dalla data di cessazione del rapporto.
5. In caso di violazione del diritto di precedenza disciplinato commi precedenti, il lavoratore ha diritto all’assunzione contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato. Resta fermo anche il diritto ai danni patrimoniali e non patrimoniali eventualmente subiti.termine) «
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Samples: Riforma Dei Contratti a Termine
Diritto di precedenza. 1. Il lavoratore cheFatto salvo quanto previsto dalla disciplina del lavoro sportivo, nell'esecuzione di uno o più contratti i lavoratori che abbiano prestato attività lavorativa con contratto a tempo determinato determinato, nelle ipotesi di cui all’art. 18 del presente CCNL, hanno diritto di precedenza nella riassunzione presso le unità produttive situate nello stesso comune, in presenza di assunzione per le mansioni svolte nel precedente periodo di assunzione ovvero per mansioni professionalmente compatibili. Nei limiti delle esigenze di organico, l’impresa darà applicazione al diritto di precedenza di cui sopra, secondo il criterio del fabbisogno professionale e della anzianità maturata dal lavoratore nello svolgimento presso la stessa aziendaazienda della professionalità richiesta. Il diritto di cui al comma 1 si estingue entro un anno dalla data di cessazione del rapporto di lavoro ed il lavoratore può esercitarlo a condizione che manifesti in tal senso la propria volontà al datore di lavoro a mezzo comunicazione scritta da recapitarsi entro tre mesi dalla data di cessazione del rapporto stesso. La eventuale rinuncia da parte del lavoratore dovrà essere comunicata per iscritto in tempo utile per consentire all’azienda di provvedere alle conseguenti esigenze e comunque non oltre i trenta giorni successivi dalla suddetta comunicazione, ha prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, ha salvo comprovato impedimento. Il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore non si applica ai lavoratori in possesso dei requisiti pensionistici di lavoro entro i successivi dodici mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine.vecchiaia e ai lavoratori che siano stati licenziati dalla stessa azienda per giusta causa. La contrattazione integrativa può individuare ulteriori casi di non applicazione. Ai sensi e per gli effetti del comma 2, art. 24, D.Lgs. n. 81/2015:
2. Per a) per le lavoratrici, lavoratrici il congedo di maternità di cui al Capo III del D. LgsTesto unico di cui al D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, e successive modificazioni, usufruito nell'esecuzione intervenuto nell’esecuzione di un contratto a tempo determinato termine presso lo stesso datore di lavorola stessa azienda, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il diritto di precedenza di cui al comma 1, dell’art. Alle 24, D.Lgs. n. 81/2015;
b) alle medesime lavoratrici è altresì riconosciuto, alle stesse condizioni di cui al comma 1, riconosciuto il diritto di precedenza anche nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi, con riferimento alle mansioni già espletate espletate, ovvero professionalmente compatibili, in esecuzione dei precedenti rapporti a termine.
3. Il lavoratore assunto a tempo determinato per esigenze connesse a lavori stagionali o a picchi di attività stagionali ha diritto di precedenza rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime esigenze.
4. Il datore di lavoro ha l’obbligo di menzionare espressamente nell’atto scritto di cui all'articolo 50, comma 4 il diritto di precedenza di cui ai commi precedenti. Quest’ultimo può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti per iscritto la propria volontà in tal senso al datore di lavoro entro sei mesi dalla data di cessazione 1 e 5 del rapporto di lavoro nei casi presente articolo, dev’essere espressamente richiamato nell’atto scritto di cui ai commi 1 e 2comma 2 dell’art. 14 del presente C.C.N.L., ed entro tre mesi nel caso in virtù di cui al quanto previsto dall’art. 24, comma 34, D.lgs. Il diritto 81/2015, ad eccezione di precedenza si estingue una volta trascorso un anno quanto previsto dalla data di cessazione disciplina del rapportolavoro sportivo.
5. In caso di violazione del diritto di precedenza disciplinato commi precedenti, il lavoratore ha diritto all’assunzione a tempo indeterminato o a tempo determinato. Resta fermo anche il diritto ai danni patrimoniali e non patrimoniali eventualmente subiti.
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Diritto di precedenza. 1. Il lavoratore che, nell'esecuzione di uno Le fattispecie che vantano un diritto o più contratti a tempo determinato presso la stessa azienda, ha prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, ha diritto titolo di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine.
2nella trasformazione del rapporto sono previste nell’art. Per le lavoratrici, il congedo di maternità di cui al Capo III del D. Lgs. 26 marzo 200100 xxx xxx Xxxxxxx legislativo 25 febbraio 2000, n. 151, e successive modificazioni, usufruito nell'esecuzione di un contratto a tempo determinato presso lo stesso datore di lavoro, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il 61 come modificato dall’art. 1 della l. n. 247 del 2007. In particolare: • hanno diritto di precedenza di cui al comma 1. Alle medesime lavoratrici è altresì riconosciuto, alle stesse condizioni di cui al comma 1, il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi, con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei precedenti rapporti a termine.
3. Il lavoratore assunto a tempo determinato per esigenze connesse a lavori stagionali o a picchi di attività stagionali ha diritto di precedenza rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime esigenze.
4. Il datore di lavoro ha l’obbligo di menzionare espressamente nell’atto scritto di cui all'articolo 50, comma 4 il diritto di precedenza di cui ai commi precedenti. Quest’ultimo può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti per iscritto la propria volontà in tal senso al datore di lavoro entro sei mesi dalla data di cessazione alla trasformazione del rapporto di lavoro nei casi a tempo pieno in lavoro a tempo parziale misto, verticale od orizzontale i dipendenti affetti da patologie oncologiche, per i quali residui una ridotta capacità lavorativa, anche a causa degli effetti invalidanti di cui ai commi 1 e 2terapie salvavita, ed entro tre mesi accertata da una commissione medica istituita presso l’azienda unità sanitaria locale territorialmente competente. Il rapporto di lavoro a tempo parziale deve essere trasformato nuovamente in rapporto di lavoro a tempo pieno a richiesta del lavoratore. • in caso di patologie oncologiche riguardanti il coniuge, i figli o i genitori del lavoratore o della lavoratrice, nonché nel caso in cui il lavoratore o la lavoratrice assista una persona convivente con totale e permanente inabilità lavorativa, che assuma connotazione di cui al gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3. Il diritto , della legge 5 febbraio 1992, n. 104, alla quale è stata riconosciuta una percentuale di precedenza si estingue una volta trascorso un anno dalla data invalidità pari al 100 %, con necessità di cessazione del rapporto.
5. In assistenza continua in quanto non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita; • in caso di violazione richiesta del diritto lavoratore o della lavoratrice, con figlio convivente di precedenza disciplinato commi precedentietà non superiore agli anni tredici o con figlio convivente portatore di handicap ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, il lavoratore ha diritto all’assunzione a tempo indeterminato o a tempo determinato. Resta fermo anche il diritto ai danni patrimoniali e non patrimoniali eventualmente subitin. 104.
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Samples: Circolare N. 133/Ucp
Diritto di precedenza. 1. Il lavoratore che, nell'esecuzione Al fine di uno o più contratti regolamentare le condizioni per l’esercizio del diritto di precedenza per i dipendenti con rapporto a tempo determinato presso la stessa aziendadeterminato, ha di cui all’art. 84, co. 4 del CCNL per i dipendenti da imprese della Distribuzione Cooperativa ed ai punti 11 e 12 dell’Accordo di stabilizzazione Area Romagna Marche Abruzzo del 27 febbraio 2009, le parti hanno definito quanto di seguito riportato.
1) Le persone che hanno prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, ha diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi con determinato, già comprese nella precedente lista cui faceva riferimento alle mansioni già espletate l’accordo sopra menzionato del 27 febbraio 2009 e riportate in esecuzione dei rapporti a termine.
2. Per le lavoratriciapposito elenco, il congedo di maternità di cui al Capo III del D. Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, e successive modificazioni, usufruito nell'esecuzione di un contratto a tempo determinato presso lo stesso datore di lavoro, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire si intende abbiano esercitato il diritto di precedenza per assunzioni a tempo indeterminato. Tale esercizio si intende esercitato senza scadenza temporale.
2) Le persone non rientranti nell’apposito elenco, che prestano attività lavorativa a tempo determinato per un periodo (anche derivante dalla sommatoria di cui al comma 1. Alle medesime lavoratrici è altresì riconosciutopiù rapporti a termine) superiore ai sei mesi di attività lavorativa, alle stesse condizioni di cui al comma 1, possono esercitare il diritto di precedenza nelle per assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi, con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei precedenti rapporti a termine.
3indeterminato. Il lavoratore assunto a tempo determinato per esigenze connesse a lavori stagionali o a picchi di attività stagionali ha diritto di precedenza rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato diritto, da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime esigenze.
4. Il datore di lavoro ha l’obbligo di menzionare espressamente nell’atto scritto di cui all'articolo 50, comma 4 il diritto di precedenza di cui ai commi precedenti. Quest’ultimo può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti per iscritto la propria volontà esercitare in tal senso al datore di lavoro forma scritta con raccomandata AR e da inviare alla Cooperativa entro sei mesi dalla data di cessazione del rapporto stesso, si estingue entro diciotto mesi dalla data di lavoro nei casi cessazione dell’ultimo rapporto di cui ai commi 1 e 2, ed entro tre mesi nel caso di cui al comma 3lavoro. Il diritto di precedenza per l’assunzione a tempo indeterminato per i punti vendita dell’Area Romagna Marche Abruzzo potrà essere esercitato unicamente dai lavoratori che abbiano maturato l’anzianità all’interno dei punti vendita di detta area.
3) Al fine di favorire percorsi di continuità occupazionale, a fronte di esigenze a tempo determinato, la Cooperativa utilizzerà prevalentemente le persone rientranti nelle casistiche di cui ai precedenti punti 1) e 2)
4) Tutti i diritti di precedenza sopra menzionati sono riferiti a medesime qualifiche e mansioni, si estingue intendono esercitati prioritariamente per i punti vendita in cui si è prestata l’attività lavorativa e, comunque, in ambito provinciale, con riferimento ai punti vendita collocati entro una volta trascorso un anno distanza di km. 25 dalla data di cessazione del rapportoresidenza.
5. In caso di violazione del ) Il rifiuto ad una proposta rispetto la quale il/la lavoratore/rice ha esercitato il diritto di precedenza disciplinato commi precedentiper rapporto a termine, il lavoratore ha diritto all’assunzione a tempo indeterminato anche stagionale e/o a tempo determinato. Resta fermo anche indeterminato, compreso l’apprendistato, non determinato da: maternità e comunque non oltre il nono mese di vita del bambino, temporanea infermità certificata, documentate esigenze di assistenza a familiari infermi o malati e comunque nell’ambito di quanto previsto dalla Legge n. 53/2000 per il diritto di fruizione di congedi di lunga durata, comporta il venir meno di qualsiasi successivo impegno da parte della Cooperativa per una successiva analoga proposta di assunzione a tempo determinato e/o indeterminato; qualora la motivazione sia riferita ad altra occupazione a termine debitamente documentata, il rifiuto può essere riferito alla sola proposta a termine. Quanto previsto al presente punto si applica anche ai danni patrimoniali e lavoratori che non patrimoniali eventualmente subitiabbiano avanzato il diritto di precedenza.
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Samples: Collective Bargaining Agreement
Diritto di precedenza. 1. Il lavoratore che, nell'esecuzione di uno o più contratti I lavoratori che abbiano prestato attività lavorativa con contratto a tempo determinato nelle ipotesi di cui all'art. 18 del presente c.c.n.l. hanno diritto di precedenza nella riassunzione presso le unità produttive situate nello stesso comune, in presenza di assunzione per le mansioni svolte nel precedente periodo di assunzione ovvero per mansioni professionalmente compatibili. Nei limiti delle esigenze di organico, l'impresa darà applicazione al diritto di precedenza di cui sopra, secondo il criterio del fabbisogno professionale e della anzianità maturata dal lavoratore nello svolgimento presso la stessa aziendaazienda della professionalità richiesta. II diritto di cui al comma 1 si estingue entro un anno dalla data di cessazione del rapporto di lavoro ed il lavoratore può esercitarlo a condizione che manifesti in tal senso la propria volontà al datore di lavoro a mezzo comunicazione scritta da recapitarsi entro tre mesi dalla data di cessazione del rapporto stesso. La eventuale rinuncia da parte del lavoratore dovrà essere comunicata per iscritto in tempo utile per consentire all'azienda di provvedere alla conseguenti esigenze e comunque non oltre i trenta giorni successivi alla suddetta comunicazione, ha prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, ha salvo comprovato impedimento. Il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore non si applica ai lavoratori in possesso dei requisiti pensionistici di lavoro entro i successivi dodici mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine.vecchiaia e ai lavoratori che siano stati licenziati dalla stessa azienda per giusta causa. La contrattazione integrativa può individuare ulteriori casi di non applicazione. Ai sensi e per gli effetti del comma 2, art. 24, D.Lgs. n. 81/2015:
2. Per a) per le lavoratrici, lavoratrici il congedo di maternità di cui al Capo III del D. LgsTesto unico di cui al D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, e successive modificazioni, usufruito intervenuto nell'esecuzione di un contratto a tempo determinato termine presso lo stesso datore di lavorola stessa azienda, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il diritto di precedenza di cui al comma 1, dell'art. Alle 24, D.Lgs. n. 81/2015;
b) alle medesime lavoratrici è altresì riconosciuto, alle stesse condizioni di cui al comma 1, riconosciuto il diritto di precedenza anche nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi, con riferimento alle mansioni già espletate espletate, ovvero professionalmente compatibili, in esecuzione dei precedenti rapporti a termine.
3. Il lavoratore assunto a tempo determinato per esigenze connesse a lavori stagionali o a picchi di attività stagionali ha diritto di precedenza rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime esigenze.
4. Il datore di lavoro ha l’obbligo di menzionare espressamente nell’atto scritto di cui all'articolo 50, comma 4 il diritto di precedenza di cui ai commi precedenti. Quest’ultimo può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti per iscritto la propria volontà in tal senso al datore di lavoro entro sei mesi dalla data di cessazione 1 e 5 del rapporto di lavoro nei casi presente articolo, dev'essere espressamente richiamato nell'atto scritto di cui ai commi 1 e 2, ed entro tre mesi nel caso di cui al comma 32 dell'art. Il diritto di precedenza si estingue una volta trascorso un anno dalla data di cessazione 14 del rapportopresente c.c.n.l.
5. In caso di violazione del diritto di precedenza disciplinato commi precedenti, il lavoratore ha diritto all’assunzione a tempo indeterminato o a tempo determinato. Resta fermo anche il diritto ai danni patrimoniali e non patrimoniali eventualmente subiti.
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Diritto di precedenza. 1. Il lavoratore che, nell'esecuzione di uno o più contratti a tempo determinato presso la stessa azienda, ha prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, ha diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine.
2. Per ) 1)Per le lavoratrici, il congedo di maternità di cui al Capo III del D. Lgs. 26 marzo decreto legislativo n. 151 del 2001, n. 151, e successive modificazioni, usufruito nell'esecuzione di un contratto a tempo determinato presso lo stesso datore di lavoro, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il diritto di precedenza di cui al comma 1precedenza. Alle medesime lavoratrici è altresì riconosciuto, alle stesse condizioni di cui al comma 1, riconosciuto il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi, con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei precedenti rapporti a termine.
2) Il lavoratore che, nell’esecuzione di uno o più contratti a termine presso la stessa azienda, abbia prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi ha diritto di precedenza, fatte salve diverse disposizioni di legge, nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine.
3. ) Il lavoratore assunto a tempo determinato termine per esigenze connesse a lavori stagionali o a picchi lo svolgimento di attività stagionali ha diritto di precedenza precedenza, rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato termine da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime esigenze.attività stagionali
4. ) Il datore di lavoro ha l’obbligo di menzionare espressamente nell’atto scritto di cui all'articolo 50, comma 4 il diritto di precedenza di cui ai commi precedenti. Quest’ultimo punti precedenti può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti per iscritto in tal senso la propria volontà in tal senso al datore di lavoro entro rispettivamente sei mesi e tre mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro nei casi di cui ai commi 1 stesso e 2, ed entro tre mesi nel caso di cui al comma 3. Il diritto di precedenza si estingue una volta trascorso entro un anno dalla data di cessazione del rapportorapporto di lavoro. Il diritto di precedenza di cui ai precedenti punti 1) e 2) deve essere espressamente richiamato nell'atto scritto di cui all'art.1 c.2 Legge n.78/2014.
5) Fermo restando il suddetto termine di sei mesi, a parità di richieste di assunzione per la medesima qualifica, prevale l'anzianità di servizio maturata presso la stessa azienda attraverso precedenti contratti a tempo determinato. In caso di violazione del diritto ulteriore parità, prevale la maggiore anzianità anagrafica.
6) In caso di precedenza disciplinato commi precedenti, il lavoratore ha diritto all’assunzione passaggio da contratto a tempo indeterminato o determinato a contratto a tempo determinato. Resta fermo anche il diritto indeterminato, i periodi di servizio prestato a tempo determinato è utile ai danni patrimoniali e non patrimoniali eventualmente subiti.fini del computo della anzianità di servizio
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Samples: Collective Labor Agreement
Diritto di precedenza. 1. Il lavoratore che, nell'esecuzione nell’esecuzione di uno o più contratti a tempo determinato termine presso la stessa azienda, ha abbia prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, mesi ha diritto di precedenza fatte salve diverse disposizioni di contratti collettivi stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine.
2. Per le lavoratrici, il congedo di maternità di cui al Capo III del D. Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, e successive modificazioni, usufruito nell'esecuzione di un contratto a tempo determinato presso lo stesso datore di lavoro, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il diritto di precedenza di cui al comma 1. Alle medesime lavoratrici è altresì riconosciuto, alle stesse condizioni di cui al comma 1, il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi, con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei precedenti rapporti a termine.
3. Il lavoratore assunto a tempo determinato termine per esigenze connesse a lavori stagionali o a picchi lo svolgimento di attività stagionali ha diritto di precedenza precedenza, rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato termine da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime esigenze.attività stagionali
43. Il datore di lavoro ha l’obbligo di menzionare espressamente nell’atto scritto di cui all'articolo 50, comma 4 il diritto di precedenza di cui ai commi precedenti. Quest’ultimo punti precedenti può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti per iscritto in tal senso la propria volontà in tal senso al datore di lavoro entro rispettivamente sei mesi e tre mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro nei casi di cui ai commi 1 stesso e 2, ed entro tre mesi nel caso di cui al comma 3. Il diritto di precedenza si estingue una volta trascorso entro un anno dalla data di cessazione del rapportorapporto di lavoro. Il diritto di precedenza di cui ai precedenti punti 1) e 2) deve essere espressamente richiamato nell'atto scritto di cui all'art.1 c.2 Legge n.78/2014.
4. Fermo restando il suddetto termine di sei mesi, a parità di richieste di assunzione per la medesima qualifica, prevale l'anzianità di servizio maturata presso la stessa azienda attraverso precedenti contratti a tempo determinato. In caso di ulteriore parità, prevale la maggiore anzianità anagrafica.
5. In caso di violazione del diritto di precedenza disciplinato commi precedenti, il lavoratore ha diritto all’assunzione passaggio da contratto a tempo indeterminato o determinato a contratto a tempo determinato. Resta fermo anche il diritto indeterminato, i periodi di servizio prestato a tempo determinato sono utili ai danni patrimoniali e non patrimoniali eventualmente subitifini del computo della anzianità di servizio.
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Diritto di precedenza. 1. Il lavoratore che, nell'esecuzione nell’esecuzione di uno o più contratti a tempo determinato presso la stessa aziendalo stesso datore di lavoro, ovvero di missioni effettuate in forza di contratti di somministrazione a tempo determinato presso lo stesso utilizzatore, ha prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, ha diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal quel datore di lavoro o utilizzatore entro i successivi dodici mesi mesi, con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termineprecedenti rapporti.
2. Per le lavoratrici, il congedo di maternità di cui al Capo III del D. Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, e successive modificazioni, usufruito nell'esecuzione nell’esecuzione di un contratto a tempo determinato presso lo stesso datore di lavoro, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il diritto di precedenza di cui al comma comma
1. Alle medesime lavoratrici è altresì riconosciuto, alle stesse condizioni di cui al comma 1, il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi, con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei precedenti rapporti a termine.
3. Il lavoratore assunto a tempo determinato per esigenze connesse a lavori stagionali o a picchi di attività stagionali ha diritto di precedenza rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime esigenze.
4. Il datore di lavoro ha l’obbligo di menzionare espressamente nell’atto scritto di cui all'articolo all’articolo 50, comma 4 il diritto di precedenza di cui ai commi precedenti. Quest’ultimo può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti per iscritto la propria volontà in tal senso al datore di lavoro entro sei mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro nei casi di cui ai commi 1 e 2, ed entro tre mesi nel caso di cui al comma 3. Il diritto di precedenza si estingue una volta trascorso un anno dalla data di cessazione del rapporto. Nel caso in cui il diritto di precedenza derivi, ai sensi del comma 1, da missioni effettuate in forza di contratti di som- ministrazione a tempo determinato presso lo stesso utilizzatore, il lavoratore deve manifestare per iscritto la propria volontà direttamente all’utilizzatore.
5. In caso di violazione del diritto di precedenza disciplinato dai commi precedenti, il lavoratore ha diritto all’assunzione a tempo indeterminato o o, nel caso del comma 2, a tempo determinato. Resta fermo anche il diritto ai danni patrimoniali e non patrimoniali eventualmente subiti.
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Diritto di precedenza. 1. Il lavoratore che, nell'esecuzione di uno o più contratti I lavoratori che abbiano prestato attività lavorativa con contratto a tempo determinato nelle ipotesi di cui all'art. 18 del presente c.c.n.l. hanno diritto di precedenza nella riassunzione presso le unità produttive situate nello stesso comune, in presenza di assunzione per le mansioni svolte nel precedente periodo di assunzione ovvero per mansioni professionalmente compatibili. Nei limiti delle esigenze di organico, l'impresa darà applicazione al diritto di precedenza di cui sopra, secondo il criterio del fabbisogno professionale e della anzianità maturata dal lavoratore nello svolgimento presso la stessa aziendaazienda della professionalità richiesta. II diritto di cui al comma 1 si estingue entro un anno dalla data di cessazione del rapporto di lavoro ed il lavoratore può esercitarlo a condizione che manifesti in tal senso la propria volontà al datore di lavoro a mezzo comunicazione scritta da recapitarsi entro tre mesi dalla data di cessazione del rapporto stesso. La eventuale rinuncia da parte del lavoratore dovrà essere comunicata per iscritto in tempo utile per consentire all'azienda di provvedere alla conseguenti esigenze e comunque non oltre i trenta giorni successivi alla suddetta comunicazione, ha prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, ha salvo comprovato impedimento. Il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore non si applica ai lavoratori in possesso dei requisiti pensionistici di lavoro entro i successivi dodici mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine.vecchiaia e ai lavoratori che siano stati licenziati dalla stessa azienda per giusta causa. La contrattazione integrativa può individuare ulteriori casi di non applicazione. Ai sensi e per gli effetti del comma 2, art. 24, D.Lgs. n. 81/2015:
2. Per a) per le lavoratrici, lavoratrici il congedo di maternità di cui al Capo III del D. LgsTesto unico di cui al D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, e successive modificazioni, usufruito intervenuto nell'esecuzione di un contratto a tempo determinato termine presso lo stesso datore di lavorola stessa azienda, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il diritto di precedenza di cui al comma 1, dell'art. Alle 24, D.Lgs. n. 81/2015;
b) alle medesime lavoratrici è altresì riconosciuto, alle stesse condizioni di cui al comma 1, riconosciuto il diritto di precedenza anche nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi, con riferimento alle mansioni già espletate espletate, ovvero professionalmente compatibili, in esecuzione dei precedenti rapporti a termine.
3. Il lavoratore assunto a tempo determinato per esigenze connesse a lavori stagionali o a picchi di attività stagionali ha diritto di precedenza rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime esigenze.
4. Il datore di lavoro ha l’obbligo di menzionare espressamente nell’atto scritto di cui all'articolo 50, comma 4 il diritto di precedenza di cui ai commi precedenti. Quest’ultimo può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti per iscritto la propria volontà in tal senso al datore di lavoro entro sei mesi dalla data di cessazione 1 e 5 del rapporto di lavoro nei casi presente articolo, dev'essere espressamente richiamato nell'atto scritto di cui ai commi 1 e 2, ed entro tre mesi nel caso di cui al comma 32 dell'art. Il diritto di precedenza si estingue una volta trascorso un anno dalla data di cessazione 14 del rapportopresente c.c.n.l.
5. In caso di violazione del diritto di precedenza disciplinato commi precedenti, il lavoratore ha diritto all’assunzione a tempo indeterminato o a tempo determinato. Resta fermo anche il diritto ai danni patrimoniali e non patrimoniali eventualmente subiti.
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Diritto di precedenza. 1. Il lavoratore che, nell'esecuzione nell’esecuzione di uno o più contratti a tempo determinato termine presso la stessa azienda, ha abbia prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, mesi ha diritto di precedenza fatte salve diverse disposizioni di contratti collettivi stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine.
2. Per le lavoratrici, il congedo di maternità di cui al Capo III del D. Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, e successive modificazioni, usufruito nell'esecuzione di un contratto a tempo determinato presso lo stesso datore di lavoro, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il diritto di precedenza di cui al comma 1. Alle medesime lavoratrici è altresì riconosciuto, alle stesse condizioni di cui al comma 1, il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi, con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei precedenti rapporti a termine.
3. Il lavoratore assunto a tempo determinato termine per esigenze connesse a lavori stagionali o a picchi lo svolgimento di attività stagionali ha diritto di precedenza precedenza, rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato termine da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime esigenze.attività stagionali
43. Il datore di lavoro ha l’obbligo di menzionare espressamente nell’atto scritto di cui all'articolo 50, comma 4 il diritto di precedenza di cui ai commi precedenti. Quest’ultimo punti precedenti può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti per iscritto in tal senso la propria volontà in tal senso al datore di lavoro entro rispettivamente sei mesi e tre mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro nei casi di cui ai commi 1 stesso e 2, ed entro tre mesi nel caso di cui al comma 3. Il diritto di precedenza si estingue una volta trascorso entro un anno dalla data di cessazione del rapportorapporto di lavoro. Il diritto di precedenza di cui ai precedenti punti 1) e 2) deve essere espressamente richiamato nell'atto scritto di cui all'art.1 c.2 Legge n.78/2014.
4. Fermo restando il suddetto termine di sei mesi, a parità di richieste di assunzione per la medesima qualifica, prevale l'anzianità di servizio maturata presso la stessa azienda attraverso precedenti contratti a tempo determinato. In caso di ulteriore parità, prevale la maggiore anzianità anagrafica.
5. In caso di violazione del diritto di precedenza disciplinato commi precedenti, il lavoratore ha diritto all’assunzione passaggio da contratto a tempo indeterminato o determinato a contratto a tempo determinato. Resta fermo anche il diritto indeterminato, i periodi di servizio prestato a tempo determinato è utile ai danni patrimoniali e non patrimoniali eventualmente subitifini del computo della anzianità di servizio.
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Diritto di precedenza. 1. Il lavoratore che, nell'esecuzione In caso di uno o più contratti assunzione di personale a tempo determinato presso la stessa aziendapieno, ha prestato attività lavorativa per il contratto individuale deve prevedere un periodo superiore a sei mesi, ha diritto di precedenza nelle assunzioni in favore dei lavoratori assunti a tempo indeterminato effettuate dal datore parziale, in attività presso unità produttive site nello stesso ambito comunale, adibiti alle stesse mansioni e/o a mansioni equivalenti, rispetto a quelle da assumere. Tale diritto si estingue con il diniego espresso del lavoratore al passaggio ad un rapporto di lavoro entro i successivi dodici mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine.
2. Per le lavoratrici, il congedo di maternità di cui al Capo III del D. Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, e successive modificazioni, usufruito nell'esecuzione di un contratto a tempo determinato presso lo stesso datore di lavoropieno, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire qualora si verifichino le condizioni per la suddetta trasformazione. Al lavoratore dipendente affetto da malattia ovvero impegnato nell’assistenza ad un proprio congiunto, è riconosciuto il diritto di precedenza presentare richiesta scritta alla propria Azienda per la riduzione temporanea dell’orario di lavoro per periodi di 3 mesi o 6 mesi, rinnovabili su sua istanza fino ad un massimo di complessivi 36 mesi, anche non consecutivi. Possono beneficiare della suddetta disciplina i lavoratori dipendenti nei seguenti casi, che riguardino personalmente il lavoratore ovvero il suo coniuge, anche se legalmente separato, ovvero un parente entro il secondo grado, anche non convivente, o un soggetto componente la famiglia anagrafica della lavoratrice o del lavoratore medesimi: - malattia oncologica; - assistenza a persona anziana non autosufficiente; - genitore, anche adottivo ovvero tutore legale di minore di anni tre; - genitore, anche adottivo ovvero tutore legale di minore di anni quattordici portatore di handicap. La suddetta disciplina si applica anche a favore di persona convivente con il lavoratore qualora il rapporto perduri da due anni e risulti da certificazione anagrafica. Nel caso in cui le condizioni che hanno determinato la richiesta di part-time temporaneo vengano meno prima della scadenza del periodo richiesto dal lavoratore, quest’ultimo potrà ritornare al comma 1. Alle medesime lavoratrici è altresì riconosciuto, alle stesse condizioni normale orario di cui al comma 1, il diritto di precedenza nelle lavoro solo se l’Azienda non abbia proceduto ad assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi, con riferimento alle mansioni già espletate per la sua sostituzione parziale; resta salvo che in esecuzione dei precedenti rapporti a termine.
3. Il lavoratore assunto a tempo determinato per esigenze connesse a lavori stagionali o a picchi di attività stagionali ha diritto di precedenza rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime esigenze.
4. Il datore di lavoro ha l’obbligo di menzionare espressamente nell’atto scritto di cui all'articolo 50, comma 4 il diritto di precedenza di cui ai commi precedenti. Quest’ultimo può essere esercitato a condizione che quest’ultimo caso il lavoratore manifesti rientrerà pienamente in servizio al termine del periodo di part-time temporaneo concordato. Qualora al termine del periodo massimo di 36 mesi per iscritto il part-time temporaneo il lavoratore abbia la propria volontà necessità di trasformare in tal senso al datore di lavoro entro sei mesi dalla data di cessazione del via definitiva il proprio rapporto di lavoro nei casi di cui ai commi 1 e 2in tempo parziale, ed entro tre mesi l’Azienda, se le esigenze organizzative lo consentono, riconoscerà al lavoratore titolo preferenziale nel caso di cui al comma 3. Il diritto di precedenza si estingue una volta trascorso un anno dalla data di cessazione del rapportopassaggio stesso.
5. In caso di violazione del diritto di precedenza disciplinato commi precedenti, il lavoratore ha diritto all’assunzione a tempo indeterminato o a tempo determinato. Resta fermo anche il diritto ai danni patrimoniali e non patrimoniali eventualmente subiti.
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Diritto di precedenza. 1. Il lavoratore che, nell'esecuzione di uno o più contratti Comunicazione Lavoratore a tempo determinato presso la stessa aziendaordinario Il lavoratore, ha prestato attività lavorativa per qualora superi il limite minimo di 6 mesi avrà un periodo superiore a sei mesi, ha diritto di precedenza nelle sulle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi dalla data di cessazione, con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti del rapporto a termine. La modalità di fruizione del diritto di precedenza è prevista dall’articolo 5, comma 4-quater, del decreto legislativo n. 368/2001.
2. Per le lavoratrici, il congedo di maternità di cui al Capo III del D. Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, e successive modificazioni, usufruito nell'esecuzione di un contratto ” Comunicazione Lavoratore a tempo determinato presso lo stesso datore di lavoro, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il stagionale Il lavoratore stagionale ha un diritto di precedenza sulle assunzioni a tempo determinato per lo svolgimento di cui al attività stagionali e per le medesime attività svolte dal presente contratto. La modalità di fruizione del diritto di precedenza è prevista dall’articolo 5, comma 14-quinquies, del decreto legislativo n. 368/2001. Alle medesime lavoratrici Comunicazione Lavoratrice a tempo determinato ordinario La lavoratrice, qualora si trovi nelle condizioni previste dall’art. 5, comma quater, terzo periodo, del decreto legislativo n. 368/2001, è altresì riconosciuto, alle stesse condizioni di cui al comma 1, il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi, con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei precedenti rapporti a termine.
3. Il lavoratore assunto a tempo determinato per esigenze connesse a lavori stagionali o a picchi La modalità di attività stagionali ha diritto di precedenza rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime esigenze.
4. Il datore di lavoro ha l’obbligo di menzionare espressamente nell’atto scritto di cui all'articolo 50, comma 4 il diritto di precedenza di cui ai commi precedenti. Quest’ultimo può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti per iscritto la propria volontà in tal senso al datore di lavoro entro sei mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro nei casi di cui ai commi 1 e 2, ed entro tre mesi nel caso di cui al comma 3. Il diritto di precedenza si estingue una volta trascorso un anno dalla data di cessazione del rapporto.
5. In caso di violazione fruizione del diritto di precedenza disciplinato commi precedentiè prevista dall’articolo 5, il lavoratore ha diritto all’assunzione a tempo indeterminato o a tempo determinato. Resta fermo anche il diritto ai danni patrimoniali e non patrimoniali eventualmente subiticomma 4-quater, del decreto legislativo n. 368/2001.” Per le lavoratrici:
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Samples: Not Applicable
Diritto di precedenza. 1(art. Il 5, commi 4-quater, 4-quinquies, 4-sexies) Fatte salve diverse disposizioni di contratti collettivi stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, il lavoratore che, nell'esecuzione di uno o più contratti a tempo determinato : a) abbia prestato attività lavorativa presso la stessa azienda, ha prestato attività lavorativa azienda b) per un periodo superiore a sei mesi, mesi ha diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine.
2. Per le lavoratrici, il congedo di maternità di cui al Capo III del D. Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, e successive modificazioni, usufruito nell'esecuzione di un contratto a tempo determinato presso lo stesso datore di lavoro, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il diritto di precedenza di cui al comma 1. Alle medesime lavoratrici è altresì riconosciuto, alle stesse condizioni di cui al comma 1, il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi, con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei precedenti rapporti a termine.
3. Il lavoratore assunto a tempo determinato termine per esigenze connesse a lavori stagionali o a picchi lo svolgimento di attività stagionali ha diritto di precedenza rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato termine da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime esigenze.
4attività stagionali. Il datore di lavoro ha l’obbligo di menzionare espressamente nell’atto scritto di cui all'articolo 50, comma 4 il diritto I diritti di precedenza di cui ai commi precedenti. Quest’ultimo può sopra descritti possono essere esercitato esercitati a condizione che il lavoratore manifesti per iscritto la propria volontà in tal senso al datore di lavoro entro entro: a) sei mesi (per la prima ipotesi) b) tre mesi (per le attività stagionali) dalla data di cessazione rapporto di lavoro. In ogni caso tali diritti si estinguono entro un anno dalla cessazione del rapporto di lavoro. NON DISCRIMINAZIONE (art. 6) Al lavoratore assunto con contratto di lavoro nei casi a tempo determinato spettano: a) le ferie b) la tredicesima mensilità c) il trattamento di cui ai commi 1 e 2, ed entro tre mesi nel caso di cui al comma 3. Il diritto di precedenza si estingue una volta trascorso un anno dalla data di cessazione del rapporto.
5. In caso di violazione del diritto di precedenza disciplinato commi precedenti, il lavoratore ha diritto all’assunzione fine rapporto d) ogni trattamento in atto nell’impresa per i lavoratori con contratto a tempo indeterminato o comparabili CRITERI DI COMPUTO (art. 8) I limiti prescritti dal primo e secondo comma dell’art. 35 dello Statuto dei lavoratori (attività sindacale), per il computo dei dipendenti, si basano sul numero medio mensile dei lavoratori a tempo determinato, impiegati negli ultimi due anni, sulla base dell’effettiva durata dei loro rapporti di lavoro. Resta fermo anche il diritto LAVORATORI IN MOBILITA’ (art. 10, comma 1, lettera c-ter) Sono esclusi dal campo di applicazione del D.Lgs. n. 368/2001, in quanto già disciplinati da specifiche normative: - i rapporti instaurati ai danni patrimoniali sensi dell’art. 8, comma 2, della L. n. 223/1991 (assunzione a tempo determinato, per una durata massima di dodici mesi, di lavoratori in mobilità), ferme restando le disposizioni degli articoli 6 (principio di non discriminazione) e non patrimoniali eventualmente subiti8 (criteri di computo).
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Samples: Contratti Di Lavoro
Diritto di precedenza. 1. Il lavoratore che, nell'esecuzione di uno o più contratti a tempo determinato presso la stessa azienda, ha 5.1 I lavoratori che abbiano prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, ha diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine.
2. Per le lavoratrici, il congedo di maternità di cui al Capo III del D. Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, e successive modificazioni, usufruito nell'esecuzione di un contratto a tempo determinato presso lo stesso datore ai sensi nell’avviso comune sottoscritto in data 18/4/2011 in tema di lavoro, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il stagionalità hanno diritto di precedenza di cui al ai sensi del comma 13 dell’art.24 del d.lgs. Alle medesime lavoratrici è altresì riconosciuto, alle stesse condizioni di cui al comma 1, il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi, con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei precedenti rapporti a termine.
3. Il lavoratore assunto a tempo determinato per esigenze connesse a lavori stagionali o a picchi di attività stagionali ha diritto di precedenza 81/2015 rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato termine da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime esigenze.
4attività stagionali con la medesima qualifica e mansioni. Il datore di lavoro ha l’obbligo di menzionare espressamente nell’atto scritto di cui all'articolo 50, comma 4 il diritto di precedenza di cui ai commi precedenti. Quest’ultimo può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti per iscritto la propria volontà in tal senso al datore di lavoro entro sei tre mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro nei casi di cui ai commi 1 e 2, ed entro tre mesi nel caso di cui al comma 3lavoro. Il diritto di precedenza deve essere espressamente richiamato nel contratto individuale di lavoro e si estingue una volta trascorso un anno dalla data di cessazione del rapporto.
55.2 Ai sensi del comma 1 dell’art. In caso 24 del D.lgs. 81/2015 è riconosciuto al lavoratore che, nell'esecuzione di violazione del uno o più contratti a termine presso lo stesso Ente abbia prestato con contratto a tempo determinato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, il diritto di precedenza disciplinato commi precedenti, il lavoratore ha diritto all’assunzione nelle assunzioni a tempo indeterminato o effettuate dall’Ente entro i successivi dodici mesi con riferimento alla qualifica e alle mansioni già espletate.
5.3 Tale diritto, che deve essere espressamente richiamato nel contratto individuale di lavoro, si esercita mediante richiesta scritta che dovrà essere avanzata all’Ente entro il termine di sei mesi dalla data di cessazione del contratto a tempo determinatodeterminato e si estingue entro un anno dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. Resta fermo anche Qualora durante l’esecuzione di un contratto a tempo determinato la lavoratrice venga collocata in congedo per maternità, il periodo di congedo concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile ad esercitare il diritto ai danni patrimoniali e non patrimoniali eventualmente subitidi precedenza di cui al comma 5.2.
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Diritto di precedenza. Ai sensi dell'art. 24, comma 1, del D.Lgs. Il n. 81/2015 il lavoratore che, che nell'esecuzione di uno o più contratti a tempo determinato termine presso la stessa azienda, ha abbia prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, ha diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti del rapporto a termine.
2, a condizione che manifesti la propria volontà per iscritto al datore di lavoro entro sei mesi dalla data di cessazione del rapporto stesso. Per le lavoratrici, il Tale diritto si estingue entro un anno dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. Il periodo di congedo di maternità di cui è utile al Capo III fine del D. Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, e successive modificazioni, usufruito nell'esecuzione di un contratto a tempo determinato presso lo stesso datore di lavoro, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il raggiungimento del semestre per l'acquisizione del diritto di precedenza di cui al comma 1che precede. Alle medesime lavoratrici è altresì riconosciutoAi sensi dell'art. 24, alle stesse condizioni di cui al comma 1, 4 del D.Lgs. n. 81/2015 il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore deve essere espressamente richiamato nel contratto di lavoro entro i successivi dodici mesi, con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei precedenti rapporti a termine.
3. Il lavoratore assunto a tempo determinato per esigenze connesse a lavori stagionali o a picchi di attività stagionali ha diritto di precedenza rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime esigenze.
4. Il datore di lavoro ha l’obbligo di menzionare espressamente nell’atto scritto di cui all'articolo 50, comma 4 il diritto di precedenza di cui ai commi precedenti. Quest’ultimo e può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti per iscritto la propria volontà in tal senso al datore di lavoro entro sei mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro nei casi di cui ai commi 1 e 2, ed entro tre mesi nel caso di cui al comma 3lavoro. Il diritto di precedenza si estingue una volta trascorso un anno dalla data di cessazione del rapporto.
5. In caso di violazione del diritto di precedenza disciplinato commi precedenti, il lavoratore ha diritto all’assunzione a tempo indeterminato o a tempo determinato. Resta fermo anche il diritto ai danni patrimoniali e non patrimoniali eventualmente subiti.
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Diritto di precedenza. 1. Il lavoratore che, nell'esecuzione di uno o più contratti a tempo determinato presso la stessa azienda, ha 5.1 I lavoratori che abbiano prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, ha diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei rapporti a termine.
2. Per le lavoratrici, il congedo di maternità di cui al Capo III del D. Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, e successive modificazioni, usufruito nell'esecuzione di un contratto a tempo determinato presso lo stesso datore ai sensi nell’avviso comune sottoscritto in data 18/4/2011 in tema di lavoro, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il stagionalità hanno diritto di precedenza di cui al ai sensi del comma 13 dell’art.24 del D.Lgs. Alle medesime lavoratrici è altresì riconosciuto, alle stesse condizioni di cui al comma 1, il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi, con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei precedenti rapporti a termine.
3. Il lavoratore assunto a tempo determinato per esigenze connesse a lavori stagionali o a picchi di attività stagionali ha diritto di precedenza 81/2015 rispetto a nuove assunzioni a tempo determinato termine da parte dello stesso datore di lavoro per le medesime esigenze.
4attività stagionali con la medesima qualifica e mansioni. Il datore di lavoro ha l’obbligo di menzionare espressamente nell’atto scritto di cui all'articolo 50, comma 4 il diritto di precedenza di cui ai commi precedenti. Quest’ultimo può essere esercitato a condizione che il lavoratore manifesti per iscritto la propria volontà in tal senso al datore di lavoro entro sei tre mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro nei casi di cui ai commi 1 e 2, ed entro tre mesi nel caso di cui al comma 3lavoro. Il diritto di precedenza deve essere espressamente richiamato nel contratto individuale di lavoro e si estingue una volta trascorso un anno dalla data di cessazione del rapporto.
55.2 Ai sensi del comma 1 dell’art. In caso 24 del D.lgs. 81/2015 è riconosciuto al lavoratore che, nell'esecuzione di violazione del uno o più contratti a termine presso lo stesso Ente abbia prestato con contratto a tempo determinato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi, il diritto di precedenza disciplinato commi precedenti, il lavoratore ha diritto all’assunzione nelle assunzioni a tempo indeterminato o effettuate dall’Ente entro i successivi dodici mesi con riferimento alla qualifica e alle mansioni già espletate.
5.3 Tale diritto, che deve essere espressamente richiamato nel contratto individuale di lavoro, si esercita mediante richiesta scritta che dovrà essere avanzata all’Ente entro il termine di sei mesi dalla data di cessazione del contratto a tempo determinatodeterminato e si estingue entro un anno dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. Resta fermo anche Qualora durante l’esecuzione di un contratto a tempo determinato la lavoratrice venga collocata in congedo per maternità, il periodo di congedo concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile ad esercitare il diritto ai danni patrimoniali e non patrimoniali eventualmente subitidi precedenza di cui al comma 5.2.
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