Posa Clausole campione

Posa. Il posatore sul cantiere prima xxxxx xxxx deve verificare il tono, il calibro, la scelta del materiale, mentre durante xx xxxx deve prelevare sempre il materiale attingendo da più scatole per ottenere un mix cromatico ideale. Deve, altresì, verificare la congruità del prodotto anche per eventuali difetti già evidenti prima xxxxx xxxx, per i quali sono escluse le garanzie qualora la segnalazione avvenisse dopo xx xxxx. Il posatore deve utilizzare i collanti idonei per le varie destinazioni d’uso e seguire le indicazioni del produttore riportate sulle confezioni. Deve verificare attentamente che il sottofondo xxx xxxxxxx, xxxxxxxx x xxxxxx, non gelato e non eccessivamente caldo. Deve effettuare la spalmatura del collante a regola d’arte affinché non si creino vuoti tra piastrella e sottofondo. Il posatore, in modo particolare per i prodotti con superfici levigate, satinate o lappate, deve stare attento a non segnare il materiale sulla superficie di utilizzo con matite (grafite) o pennarelli indelebili. Per realizzare i tagli e le sagomature richieste dalla Direzione dei Lavori, deve utilizzare appositi dischi diamantati e attrezzature specifiche, in particolar modo per il gres porcellanato. La dimensione xxxxx xxxx tra le piastrelle può variare in funzione del formato che si utilizza, dell’angolazione xxxxx xxxx in ortogonale o in diagonale, e della destinazione d’uso. Si consiglia una fuga minima di 3 mm. pera i prodotti non rettificati e una fuga minima di 2 mm. per i prodotti rettificati. Xx xxxx a correre dei formati rettangolari impone di sfalsare la piastrella di 6 cm. e, comunque, mai più di 10 cm. (Fig.1). Negli ambienti di grande dimensione è necessario posizionare dei giunti di dilatazione con regolarità, mentre, per i piccoli ambienti è sufficiente lasciare un leggero stacco fra piastrellato e muri perimetrali, coperto poi dal battiscopa.
Posa. Il conglomerato bituminoso come il pietrischetto bitumato dovrà provenire dall’impianto centrale alla temperatura di almeno 120° C. Prima di stendere il pietrischetto bitumato od il conglomerato bituminoso si dovrà procedere ad una preventiva ed accurata pulizia del piano viabile ed alla successiva distesa di un velo di emulsione bituminosa al 55% di bitume in ragione di Kg. 0.700 al metro quadrato. Per una perfetta risagomatura longitudinale e trasversale del piano è necessario provvedere ad una prima ripresa di tutte le zone depresse ed estesamente deformate, aventi nell’assieme ampiezza superiore allo scartamento longitudinale delle macchine livellatrici, come in genere dei cambi di livellatura alla sommità delle rampe di raccordo con impalcato dei ponti e sottopassaggi. Tali riprese saranno eseguite a mano quando la loro estensione sia alquanto limitata ovvero mediante una o più passate della macchina livellatrice, quando si tratti di zone assai estese, nel primo caso la ripresa in sagome potrà essere eseguita con l’adozione di regoli diritti e sagomati, biffe e corde, e nel secondo caso sarà prima provveduto al fissaggio delle quote lung o le tratte da rettificare mediante livellazione fra due estremi da raccordare. Lo spandimento del conglomerato bituminoso e del pietrichetto bitumato per la ripresa generale della sagoma, sarà eseguito con avanzamento regolare dell a livellatrice con una sola passata evitando punti di giunture, salti ed irregolarità sia pure minima del la superficie finita. A mezzo di operai specializzati e apposite mezzanghere preventivamente riscaldate sarà via via battuto a forza il bordo esterno dello strato di conglomerato reintegrandolo, se del caso, con materiale caldo all’uopo accantonato in modo da ottenere una bordatura perfettamente compatta e rettilinea. La cilindratura sarà effettuata con rullo compresso re medio tonnellaggio (da 12 a 16) integrato da un rullo tandem di 6 - 8 tonnellate a rapida inversione di marcia da condursi anche in senso obliquo e trasversale per una migliore regolarizzazione superficiale. Ad accertamento ultimato l’indice dei vuoti non dovrà superare il 6%. Conglomerato bituminoso chiuso (manto di usura)
Posa. Le tubazioni saranno posate: - in uno spazio che permetta il loro montaggio e la posa dell'isolamento termico; Inoltre: - le tubazioni orizzontali avranno una pendenza che permetterà lo sfogo d'aria e lo scarico dell'acqua per vuotare il circuito; - le frecce e le contropendenze non sono ammesse; - le tubazioni verticali dovranno essere montate in modo che l'asse tra i due punti fissi sia perfettamente verticale; - i supporti dovranno essere in numeri sufficienti e conformi alle norme. Dovranno essere disposti in modo da permettere la libera dilatazione senza affaticamento dei giunti e raccordi, senza deformazioni anormali e senza rumori. Si dovranno usare supporti elastici, dove necessario, ed in particolare per i raccordi alle macchina ruotanti o per quelle montate su appoggi elastici. Normalmente i supporti elastici saranno applicati fino ad una distanza di 10 m dalle macchine ruotanti. I supporti elastici dovranno essere montati già in pretensione per evitare sbattimenti troppo forti. Si preferiscono sostegni con collarino e pendolino. Con tubazioni isolate, i supporti elastici dovranno essere provvisti di dispositivi per evitare il danneggiamento dell'isolamento sotto l'azione del peso e delle dilatazioni longitudinali. Non sono ammesse interruzioni dell'isolamento sui supporti. Con tubazioni non isolate, sarà prevista nei supporti una protezione a base di gomma o feltro tra il tubo ed il supporto.
Posa. Le giunzioni dei canali rettangolari potranno essere del tipo a baionetta o del tipo a flangia. Per i canali per i quali non e' richiesta una tenuta perfetta, le giunzioni possono essere del tipo a baionetta secondo le norme ASHRAE, con l'impiego di mastice plastico per la chiusura d’eventuali piccole aperture. Per le congiunzioni del tipo a baionetta dovranno essere usati appositi pezzi a nipples infilati nei due tronchi da congiungere, previa spalmatura con mastice. Il fissaggio dovrà essere fatto con rivettature. Dovrà essere assicurata la perfetta tenuta all’aria. Per le congiunzioni del tipo a flangia è previsto l’inserimento tra le flange di unione di una g Tutti i canali dovranno essere staffati al soffitto o alle pareti con i profilati metallici, opportunamente irrigiditi in modo da evitare alcun afflosciamento o vibrazione delle lamiere. Per i canali installati in vista dovrà essere posta particolare cura nella realizzazione degli staffiggi e delle giunzioni in modo da assicurare un effetto estetico apprezzabile. I prezzi speciali (curve, raccordi, disgiunzioni, restringimenti, ecc.) relativi ai canali di distribuzione dell’aria dovranno essere realizzati secondo i migliori accorgimenti costruttivi in grado di garantire un corretto flusso dell’aria con ridotte perdite di carico. Non saranno in alcun caso accettati stacchi a 90°, curve ad angolo retto e derivazioni brusche. Qualora problemi di spazio impediscano di realizzare i pezzi speciali così come indicato a progetto, si dovrà fare uso di alette deflettrici a profilo alare e/o serrandine multiple captatrici.
Posa. Le attrezzature saranno distribuite all’interno del parco secondo lo schema di progetto, ottenedo così 4 stazioni utili, opportunamente distanziate. La posa avverrà su prato, mentre l’ancoraggio necessiterà di apposite fondazioni, o comunque come da indicazioni del produttore. La posa delle attrezzature dovrà avvenire seguendo scrupolosamente le indicazioni delle norme tecniche allegate a ogni fornitura , documentazione prodotta dall’Appaltatore. La maggior parte delle attrezzature possono essere installate su elementi prefabbricati in calcestruzzo che semplifica e riduce il tempo di messa in servizio oppure è possibile installare su un massetto di cemento . Le dimensioni di scavo, la scelta tra prefabbricato e/o calcestruzzo gettato in opera , resta a discrezione dell’Appaltatore che ne garantirà la tenuta. Ogni scavo e reinterro dovrà avvenire nel rispetto dei luoghi e del verde esistente. In caso di danneggiamenti al tappeto erboso, per transito o accumulo materiali, è obbligo dell’appaltatore provvedere al ripristino.
Posa. La posa delle condotte, saldate e preparate sul fianco dello scavo e collaudate, avverrà appena lo scavo sarà completato e rifinito. Si potrà agire con due sistemi: • D.1a abbassamento con capre Una estremità della tubazione verrà sollevata da una gru e spostata sull'asse dello scavo. In tale posizione sarà montata una capra a cui la tubazione verrà sospesa. La gru solleverà quindi il tubo a circa 10 ÷ 15 m di distanza, spostandolo sul centro scavo dove sarà fissato ad una seconda capra. Il procedimento sarà ripetuto per una terza volta. Successivamente con la prima capra si abbasserà il tubo sul fondo, mentre verrà mantenuto a mezza altezza con la seconda. Si inserirà una quarta capra, si abbasserà il tubo sul fondo con la seconda e a mezza altezza con la terza. Il procedimento sarà proseguito quindi allo stesso modo. • D.1b abbassamento con mezzi d'opera Il tubo sarà agganciato da tre gru ad intervalli di 15 ÷ 20 m e sollevato a circa 1,20 ÷ 1,30 da terra. Le gru sposteranno quindi il tubo verso lo scavo e lo posizioneranno sull'asse dello stesso. La prima lo depositerà quindi sul fondo, mentre la seconda lo manterrà a mezza altezza e la terza nella posizione originale. La prima gru si sposterà quindi a monte della terza ed il procedimento verrà quindi ripetuto. Se il tubo è di piccolo diametro e lo scavo poco profondo, si potrà eseguire la posa anche a mano.
Posa. La posa in opera della merce è a carico del Committente, ad eccezione di pattuizioni diverse evidenziate sul contratto. Le condizioni ambientali del luogo di posa do- vranno essere idonee ad evitare deformazioni, gonfiori o ritiri della merce e dovranno essere sgombri e muniti di serramenti e vetri. La sorveglianza dell'esecuzione della posa in opera deve essere esercitata anche dal Committente.
Posa. La posa in opera dei pavimenti di qualsiasi tipo o genere dovrà venire eseguita in modo che la superficie risulti perfettamente piana ed osservando scrupolosamente le disposizioni che saranno impartite dalla D.L.. I singoli elementi dovranno combaciare esattamente tra di loro, dovranno risultare perfettamente fissati al sottostrato e non dovrà verificarsi nelle connessure dei diversi elementi a contatto la minima ineguaglianza. I pavimenti dovranno essere consegnati perfettamente finiti, compresi eventuali trattamenti prescritti, senza macchie di sorta. Resta stabilito contrattualmente che per un periodo di almeno 10 giorni dopo l'ultimazione di ciascun pavimento, l'Appaltatore avrà l'obbligo di impedire l'accesso a qualunque persona nei locali, anche per pavimenti costruiti da altre ditte. Ove i pavimenti risultassero in tutto o in parte danneggiati per il passaggio abusivo di persone o per altre cause, l'Appaltatore dovrà a sua cura e spese ricostruire le parti danneggiate. L'Appaltatore ha l'obbligo di presentare alla direzione dei lavori i campioni dei pavimenti che saranno prescritti. Tuttavia la D.L. ha piena facoltà di provvedere il materiale di pavimentazione. L'Appaltatore, se richiesto, ha l'obbligo di provvedere alla posa in opera al prezzo indicato nell'elenco ed eseguire il sottofondo giusto le disposizioni che saranno impartite dalla D.L. stessa. Per quanto concerne gli interventi da eseguire su manufatti di particolare valore storico - artistico, l'Appaltatore dovrà evitare l'inserimento di nuovi elementi; se non potesse fare a meno di impiegarli per aggiunte o parziali sostituzioni, essi saranno realizzati con materiali e tecniche che ne attestino la modernità in modo da distinguerli dagli originali. In presenza di figurazioni di vario tipo, anche geometriche, realizzate con materiali e colorazioni varie, gli interventi di ripristino, sostituzione, integrazione, restauro o conservazione dovranno essere di volta in volta attentamente valutati ed eseguiti secondo le disposizioni progettuali e le istruzioni della D.L.. Si dovranno riconoscere i materiali originari, la loro provenienza ed il tipo do lavorazione per poter quindi orientare la scelta dei materiali necessari all'intervento. Se richiesto le parti di integrazione costituenti le decorazioni potranno essere trattate in modo tale da essere riconoscibili come non originali.
Posa. Per la posa effettuata con malta tradizionale, è opportuno usare macchine rullatrici grandi e con rulli in gomma.

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  • Conclusione Alla luce del quadro normativo e giurisprudenziale brevemente illustrato si può affermare che sembra ormai trovare riconoscimento nel nostro ordinamento giuridico – accanto ad un’esigenza di tutela del debitore, quale soggetto debole del rapporto, da indebite pressioni psicologiche del creditore che possono tradursi in un ingiustificato arricchimento del creditore ai danni del debitore – un’esigenza, altrettanto meritevole di tutela, di facilitare la concessione del credito e di consentire una rapida ed efficiente soddisfazione del creditore, a condizione che vengano previsti accorgimenti giuridici che garantiscano un’equa soddisfazione del creditore e la restituzione al debitore dell’eccedenza di valore del bene che funge da garanzia dell’operazione di finanziamento. Ciò che il divieto di patto commissorio vuole evitare è che la situazione di temporanea difficoltà economica in cui si trova il debitore porti ad abusi del creditore che tenti di lucrare sulla differenza di valore tra il credito e la garanzia offerta dal debitore. La disciplina del patto commissorio ha alla base una presunzione di sproporzione tra il credito e il valore del bene che acquisirebbe il creditore in caso di inadempimento77. L’autonomia privata, nella predisposizione del regolamento contrattuale, deve farsi carico di prevedere meccanismi tecnici che valgano a superare l’accennata presunzione di sproporzione tra il valore del credito e quello del bene dato in garanzia. La prospettata impostazione è altresì conforme al canone di autoresponsabilità gravante sul soggetto che liberamente decide di immettersi nel traffico giuridico: non pare ragionevole né corretto attribuire al debitore, dopo avere concluso un contratto non squilibrato né viziato, re melius perpensa, invocare la nullità ex art. 2744 c.c. per liberarsi dalla garanzia convenzionale assunta, nonostante la sua inidoneità a tradursi in un sacrificio patrimoniale ingiusto, in contrasto con i principi della buona fede e della correttezza78 che animano la materia delle obbligazioni e quella del contratto79. 75 Parere sul disegno di legge n. 1564, in materia di prestito vitalizio ipotecario, della 14^ Commissione permanente (Politiche dell’unione europea), Roma, 11 marzo 2015, est. X. Xxxxxxxxxx (consultabile in xxxxxx.xx). 76 Parere sul disegno di legge n. 1564, cit.