Tutore Clausole campione

Tutore. 1. Le parti si impegnano ad attivare iniziative congiunte presso le Istitu- zioni al fine di ottenere agevolazioni per i lavoratori impegnati in qualità di tutore.
Tutore. 1. Le parti si impegnano ad attivare iniziative congiunte presso le Istituzioni al fine di ottenere agevolazioni per i lavoratori impegnati in qualità di tutore, ai sensi dell'art. 49, comma 5, lett. e) del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276.
Tutore. 1) Il soggetto promotore nomina un tutore responsabile delle attività didattico organizzative fra i soggetti dotati di professionalità, capacità ed esperienza adeguate alle funzioni da svolgere, che è tenuto ad eseguire i compiti previsti dalla normativa nazionale, e che si preoccuperà di garantire l'inserimento del/dei tirocinante/i presso l'ente ospitante e per tutto il periodo previsto nel progetto formativo e di orientamento.
Tutore. Il tutore nelle iniziative formative può essere identificato in lavoratori dell’azienda, di livello non inferiore all’apprendista ovvero consulenti esterni, aventi le esperienze professionali previste dalla normativa vigente. Nelle imprese con meno di 15 dipendenti e comunque nelle imprese artigiane la funzione di tutore può essere svolta dal titolare dell’impresa. Il percorso formativo sarà seguito da un tutor aziendale e da un tutor della struttura formativa esterna. Queste figure supporteranno l’apprendista nel percorso formativo collaborando tra loro allo scopo di favorire una migliore contestualizzazione dell’azione formativa. E’ prevista la figura di un coordinatore del corso con compiti di responsabilità rispetto al progetto formativo e operativi rispetto agli adempimenti amministrativi.
Tutore. L'attivazione del contratto di apprendistato richiede la designazione del tutore incaricato della formazione specifica. Le competenze e le funzioni del tutore aziendale sono quelle di cui al D.M. lavoro 28 febbraio 2000 ed alle regolamentazioni regionali. Per il tutore aziendale sono previste 12 ore retribuite di formazione. Il tutore deve: possedere un livello di inquadramento contrattuale pari o superiore a quello che l'apprendista conseguirà al termine del periodo di apprendistato; svolgere attività lavorative coerenti con quelle dell'apprendista; avere almeno tre anni di esperienza lavorativa; avere formazione e competenze adeguate. Il tutore contribuisce alla definizione del Piano formativo individuale (PFI). Anche ai fini dell'art. 53, comma 3, del D.Lgs. n. 276/2003, il tutore attesta il percorso formativo compilando la scheda di rilevazione dell'attività formativa, che viene firmata anche dall'apprendista, per presa visione. La funzione di tutore può essere svolta da un unico referente formativo aziendale, che affianca non più di 5 apprendisti. Nelle imprese fino a 14 dipendenti, il tutore può essere lo stesso imprenditore. Il PFI, il cui schema è allegato al presente accordo, è predisposto dall'azienda e definisce, con il contributo del tutore, il percorso formativo del lavoratore. Il piano è coerente con il profilo professionale relativo alla qualificazione da conseguire e con le conoscenze ed abilità già possedute dallo stesso lavoratore. Il PFI indica gli obiettivi formativi, i contenuti e le modalità di erogazione della formazione formale nonché il nome del tutore e le sue funzioni nell'ambito del contratto di apprendistato. Il piano formativo individuale può essere integrato da un piano individuale di dettaglio ai fini della migliore specificazione del percorso formativo dell'apprendista, in coerenza con il profilo professionale di riferimento. La formazione dell'apprendista, che ha intrattenuto precedenti rapporti di apprendistato professionalizzante, può essere modulata tenendo conto della formazione già ricevuta, debitamente attestata. In tal caso, nel PFI la formazione con contenuti a carattere trasversale già impartita può essere sostituita con la formazione a carattere professionalizzante di tipo tecnico-scientifico ed operativo e con quella relativa alla sicurezza sul lavoro e dei mezzi di protezione individuali.
Tutore. Il tutore aziendale è un lavoratore esperto che opera nello stesso contesto in cui l'apprendista è stato inserito. È nominato dal datore di lavoro e ha il compito di supportare il giovane nell'apprendimento in azienda per tutta la durata del periodo di apprendistato.
Tutore. Tutore Interno (TI) Tutore Esterno (TE)
Tutore. 1. Il soggetto promotore nomina in qualità di tutore responsabile delle attività didattico – organizzative il/la sig./sig.ra ……………………………… Il tutore è tenuto a svolgere i compiti previsti dall’art.86sexies del regolamento.
Tutore. Cognome Nome Luogo e data di nascita Residenza/domicilio Cod. fisc. Telefono e/o cellulare e-mail titolare o socio dell’azienda dipendente – specificare: Livello di inquadramento Anni di esperienza nella qualifica Altro (specificare) Titolo di studio Nessun titolo di studio/Licenza elementare Licenza media Qualifica professionale (2 o 3 anni) (specificare) Diploma di maturità/scuola secondaria superiore (specificare Laurea o altro titolo universitario (specificare) Ha frequentato il corso per tutore? SI per quante ore? NO sede dove frequenterà il corso: N° apprendisti seguiti (max 5)
Tutore. Le Parti si impegnano ad attivare iniziative congiunte presso le Istituzioni al fine di ottenere agevolazioni per i lavoratori impegnati in qualità di tutore, ai sensi dell'art.49, comma 5, lett.e) del D.Lgs. 10 settembre 2003, n.276.