Cessazione della concessione Clausole campione

Cessazione della concessione. 1. La concessione di pubblico servizio può cessare, oltre che per scadenza del termine, ovvero per risoluzione consensuale o per inadempimento, anche in virtù di atti unilaterali della pubblica Amministrazione concedente: riscatto, decadenza e revoca. 2. Il riscatto e la decadenza operano solo nel caso in cui siano espressamente previsti dalla convenzione; la revoca opera, invece, di diritto, anche in mancanza di previsione espressa. 2. La decadenza è collegata al venir meno dei requisiti soggettivi, prescritti dall’Amministrazione per l’affidamento e gestione del servizio pubblico oppure essere collegata a gravi inadempienze del concessionario. 3. È prevista la facoltà di recesso del concessionario nei casi espressamente indicati dalla legge e dal contratto di concessione.
Cessazione della concessione. Mediamond è espressamente sollevata, con esclusione di ogni responsabilità per indennizzi o danni, dall’obbligo di continuare a pubblicare i Messaggi Pubblicitari sulle Emittenti che, per qualunque causa o motivo, revochino l’incarico conferito a Mediamond di vendere i propri Spazi Pubblicitari. In tale eventualità, così come nel caso che l’Emittente cessi di trasmettere, resterà a carico della Committente l’obbligo dell’integrale pagamento dei Messaggi Pubblicitari già pubblicati.
Cessazione della concessione. La presente concessione decorrerà dal 1° Aprile 2016 e avrà termine in data 31 dicembre 2018. Alla cessazione della concessione, a qualsiasi ragione dovuta, la Concessionaria dovrà riconsegnare i locali, gli impianti e le attrezzature in buono stato, salvo il normale deterioramento d'uso. A questo fine faranno fede gli appositi inventari che saranno sottoscritti dalle parti in esecuzione del presente atto. Nel caso in cui fossero stati effettuati lavori sulle strutture, non preventivamente autorizzati dalla Mercafir, queste dovranno essere riportate allo stato originario salvo il diritto concesso alla Concedente di mantenere i lavori e le opere senza indennizzo alcuno.
Cessazione della concessione. Si suggerisce la previsione, in caso di disaccordo sull'entità degli esborsi che faranno carico alla concessionaria, di una clausola che deferisca ad un terzo la determinazione degli esborsi necessari à rendere il manufatto idoneo alla riconsegna al Comune.
Cessazione della concessione. 1. La concessione di un orto può cessare: x. Xxx disdetta da parte dell’interessato; b. Per la perdita del requisito della residenza; c. Per morosità; d. Per inosservanza del Patto di collaborazione e/o del Disciplinare di uso; e. Per morte dell’assegnatario. f. Nei casi di cui alle lettere c) e d) il provvedimento di revoca è assunto dal Dirigente preposto alla gestione del programma dopo che sia decorso inutilmente un mese dalla notifica di un formale invito al rispetto delle linee d’indirizzo e alla rimozione, ove possibile, delle cause dell’inadempienza. g. La violazione del divieto di cui alla lettera o. dell’art. 4 comporta l’immediata revoca della concessione.
Cessazione della concessione. Alla cessazione, per qualsiasi motivo, della concessione e della eventuale proroga tecnica, è previsto quanto segue: • gli impianti di proprietà comunale ricevuti in consegna dovranno essere restituiti al Comune;
Cessazione della concessione. La concessione di pubblico servizio può cessare, oltre che per scadenza del termine, ovvero per risoluzione consensuale o per inadempimento, anche in virtù di atti unilaterali della pubblica Amministrazione concedente: riscatto, decadenza e revoca.
Cessazione della concessione. Art. 56 – Rinuncia e rimborsi concessioni Art. 57 – Revoca
Cessazione della concessione. 1. Le concessioni si estinguono per scadenza del termine stabilito nella concessione. 2. Allo scadere del periodo della concessione, il Comune rientra nella disponibilità del loculo colombario, ossario, nicchia cineraria e sepolcreto. 3. Il comune provvederà, con congruo anticipo, a comunicare ai concessionari la scadenza della concessione, invitandoli ad assumere decisioni in merito alla collocazione dei resti mortali, dei resti ossei o delle ceneri. 4. Allo scadere del termine, se gli interessati non avranno preventivamente disposto per la collocazione dei resti mortali, resti ossei o ceneri, provvederà il Comune collocando i medesimi rispettivamente nel campo comune, nell'ossario comune o nel cinerario comune. 5. Le concessioni, oltre che per scadenza del periodo previsto, cessano per rinuncia, revoca o decadenza.
Cessazione della concessione. La concessione può cessare per: •rinuncia del concessionario; •impossibilità alla conduzione diretta per un periodo superiore ai sei mesi, nei termini indicati nell’art. 5 del presente Regolamento; •mancata colt ivazione annuale standard, ovvero messa a produzione di tutta la superficie colt ivabile; •trasferimento del concessionario in altro Comune; •decesso del concessionario; •decadenza della concessione per: inottemperanza ai divieti ed alle prescrizioni di cui all’art. 5 e/o mancato pagamento del canone; •gravi inadempienze alle norme del presente Regolamento e sub-concessione a terzi, totale o parziale; •revoca della concessione da parte della Amministrazione per motivi di interesse pubblico: in tal caso il concessionario avrà diritto al rimborso della quota parte del canone anticipato e non goduto; •turbat iva della convivenza civile. Il dirigente responsabile, verificato il mancato rispetto delle norme comportamentali o di quanto previsto dalla concessione o dal presente regolamento, da parte del concessionario, provvede a formale diffida. In caso di reiterata inosservanza della diffida, il dirigente provvederà alla revoca della concessione. La revoca non comporta in nessun caso indennizzi o risarcimenti a carico del comune. Sono fatt i salvi i Regolament i Comunali e le Leggi vigenti per le eventuali irregolarità compiute in violazione delle stesse e l’applicazione delle relative sanzioni.