Costruzione del Modello. Nel 2005 Assicurazioni Generali S.p.A. ha adottato con delibera del Consiglio di Amministrazione il Modello di Organizzazione e Gestione, ai sensi dell’articolo 6 del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231, a cui hanno fatto seguito vari aggiornamenti dello stesso. In una logica di miglioramento e aggiornamento continuo, la Società ha condotto dapprima nel 2018-2019 un progetto finalizzato ad aggiornare nel suo complesso il proprio Modello di Organizzazione e Gestione. Successivamente, nel corso Speciale dello stesso, dedicata ai reati in materia di Salute e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro (SSL). Nel 2021, a seguito del consolidarsi del quadro normativo relativo all’inserimento dei reati tributari nel “catalogo” del X.Xxx. 231/2001, il Modello è stato integrato con una Sezione di Parte Speciale (“M”) dedicata ai reati tributari. Nel medesimo anno, in una logica di miglioramento continuo, il Modello è stato oggetto di un nuovo aggiornamento focalizzato in particolare sull’operatività e sui presidi di controllo delle branch istituite dalla Società. Nel novembre 2022 il Modello è stato nuovamente aggiornato mediante il recepimento delle modifiche normative intervenute in relazione ai reati di riciclaggio, di market abuse, ai delitti in materia di strumenti di pagamento diversi dal contante nonché ai delitti contro il patrimonio culturale per i quali è stata predisposta una specifica Sezione (“N”); in tale contesto, si è altresì colta l’occasione per recepire le variazioni organizzative intercorse a far data dall’ultimo aggiornamento ed aggiornare i presidi normativi indicati nel Modello. Sotto il profilo metodologico, per le attività di aggiornamento del Modello è stato fatto riferimento alle Linee Guida emesse dall’Associazione Nazionale Italiana fra le Imprese Assicuratrici (ANIA) e a quelle emanate da Confindustria, alle best practices in materia di responsabilità amministrativa degli enti (corporate criminal liability), ai principali orientamenti dottrinali e giurisprudenziali disponibili. Si è altresì tenuto conto delle nuove fattispecie di reato che progressivamente sono state introdotte nel Decreto 231/2001. Sono stati altresì considerati gli esiti delle attività di Risk Self Assessment condotte e le variazioni organizzative intervenute nel tempo. È stato, quindi, approfondito il contesto societario e settoriale in cui opera la Società, il sistema di corporate governance vigente e la documentazione interna a disposizione: il Codice di Condotta, la no...
Costruzione del Modello. Il Modello prevede l’individuazione dei processi e delle attività nel cui ambito possono essere commessi i reati espressamente previsti dal Decreto. Si tratta, in altri termini, di quelle attività e processi aziendali che comunemente vengono definite “attività sensibili”. La costruzione del presente Modello si è articolata nelle seguenti fasi: