DESCRIZIONE DELL’AZIONE. L'analisi di contesto socio economico dell’area eleggibile ha evidenziato la presenza di importanti risorse forestali, che possono essere utilizzate per l’avvio di nuove attività integrative alla tradizionale produzione alimentare delle imprese agricole. Tra queste un ruolo di rilievo possono svolgere le biomasse legnose, di cui vi è una ampia disponibilità (2,31 t. per abitante nell’area Leader) ma che sono ancora poco sfruttate, anche se gran parte dei boschi sono di proprietà delle stesse aziende agricole. La produzione di legna da ardere e di energia possono costituire una nuova opportunità di reddito integrativo e per lo sviluppo delle imprese forestali, qualora tale attività sia svolta con le migliori tecniche, attrezzature meccaniche e appropriati impianti produttivi. L’azione è importante sia per la tutela ambientale e paesaggistica del territorio, sia per il recupero dei castagneti, oggi spesso in grave stato di abbandono. Si propone inoltre di favorire l’aggregazione e il protagonismo dei gestori delle proprietà collettive, Consorzi di uso civico, forestali, agro-silvo-pastorali etc. per la valorizzazione del bosco e del sottobosco, attraverso azioni dirette sia riguardanti la gestione dei permessi di taglio che di raccolta dei prodotti e della valorizzazione della filiera. Si intende promuovere inoltre l’aggregazione delle proprietà private e favorirne la gestione collettiva consorziata soprattutto per le varietà forestali importanti per qualità e produzioni, nonché incentivare forme elementari di associazionismo tra i castanicoltori, tartuficoltori e “raccoglitori” in genere per gestire in comune il controllo e alcune operazioni colturali (difesa fitosanitaria biologica e raccolta). In considerazione di quanto detto e tenuto conto della necessaria demarcazione con le specifiche Operazioni previste dal PSR (in particolare la 8.6.01), l’azione concentra la sua attenzione su sole tre tipologie di intervento: • sostegno agli investimenti di selvicoltura, finalizzati al recupero e miglioramento di boschi a prevalenza produttiva di castagno, abbandonati, invecchiati e/o degradati, anche ai fini di produrre marroni e castagne; sostegno agli investimenti di imprese agricole e forestali associate, di cooperative e consorzi forestali e di proprietà collettive per l’acquisto di macchinari e attrezzature funzionali alla gestione delle foreste sostenere processi di certificazione della gestione forestale sostenibile utilizzando come pilota i due Enti Parco ...
DESCRIZIONE DELL’AZIONE. L’obiettivo dell’azione è quello di creare un circuito organizzato e “riconoscibile” – grazie a una mirata attività di marketing - di fruizione turistica basato sulla valorizzazione di un paniere di prodotti alimentari tipici e di qualità e sulla enogastronomia, con particolare enfasi sulla produzione del Parmigiano-Reggiano di montagna, integrati con i servizi turistici locali. Tale circuito deve essere incardinato in primis sulla rete degli spacci dei caseifici e degli altri luoghi di produzione alimentare, ma anche sui borghi, e i siti storico-culturali e ambientali dell’Appennino. La costruzione di un tale circuito richiede la costituzione di reti di imprese in cui collaborano cooperative di trasformazione, imprenditori agricoli e alimentari e di artigiano tipico, oltre che le strutture dell’offerta turistica e dei servizi turistici. Le reti di impresa dovranno mettere a fuoco le modalità per concorrere alla formazione di un prodotto che caratterizzi il territorio del GAL come una destinazione di eccellenza nel panorama del turismo rurale europeo, identificando i caratteri e i valori anche immateriali dell’offerta. I suoi caratteri esperienziali e, concretamente, i servizi che si impegna a fornire al turista: oltre alla ricettività, soprattutto degustazioni di prodotti alimentari di qualità, visite ed educational nei centri di produzione e trasformazione, escursioni guidate alle emergenze paesistiche e storico-culturali presenti nel territorio, partecipazione a eventi specifici, quali corsi e laboratori di cucina, raccolta in campo di prodotti spontanei, acquisto di prodotti, ecc. L’offerta da progettare e mettere a punto deve puntare a confezionare veri e propri pacchetti turistici, una volta individuati i target a cui rivolgersi, preoccupandosi di vendere l’offerta, rapportandosi alla rete della commercializzazione turistica nazionale e internazionale. L’avvio di esperienze di commercializzazione dei servizi turistici costituisce sicuramente una importante innovazione per l’offerta turistica locale, non avvezza ad avvalersi di intermediari specializzati, e per una effettiva integrazione tra settore agroalimentare e settore turistico, capace di intercettare nuovi flussi turistici, anche in periodi di bassa stagione, facendo leva sulla crescita della domanda di turismo enogastronomico in tutto il mondo. La presenza di importanti prodotti di qualità regolamentata come DOP, IGP e biologici, e prodotti agroalimentari tradizionali, di una rete diffusa di s...
DESCRIZIONE DELL’AZIONE. Per dare attuazione alle finalità della Azione faro è essenziale promuovere, attraverso un progetto a regia GAL la costituzione di alcune reti di impresa per l’ideazione e la commercializzazione di una specifica offerta turistica basata sulla valorizzazione della enogastronomia e dei prodotti alimentari tipici e di qualità del territorio; Per il sostegno alla costituzione di queste reti d’impresa il GAL attiverà dei percorsi di coaching imprenditoriale mirati a coinvolgere gli imprenditori del territorio a confrontarsi con esperti del settore che saranno appositamente selezionati attraverso una call for experts. Gli imprenditori che parteciperanno ai percorsi potranno effettuare uno study tour in realtà d’eccellenza e avranno criteri di priorità aggiuntivi nella selezione dei progetti previsti dal bando a sostegno degli investimenti per le reti d’impresa che sarà pubblicato a valle del percorso Localizzazione Area eleggibile dell’Appennino Modenese e Reggiano alla Misura 19 del PSR come delimitata dalla SSL.
DESCRIZIONE DELL’AZIONE. La sottoazione sostiene l’avviamento da parte di singole persone fisiche di microimprese, favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro, la diversificazione produttiva e il mantenimento di un tessuto sociale in aree, quali quelle del territorio GAL, si riferisce all’erogazione di incentivi a sostegno della costituzione e per gli investimenti necessari all’avvio e all’costituzione di nuove imprese localizzate nell’area eleggibile agli interventi della Misura 19 del PSR, da attivarsi successivamente agli analoghi interventi previsti dagli altri strumenti di incentivazione regionali, nazionali e locali. Risponde ai seguenti fabbisogni così come individuati dalla SSL:
DESCRIZIONE DELL’AZIONE. La sottoazione Sostegno a investimenti di nuove imprese (start-up) si riferisce all’erogazione di incentivi a sostegno della costituzione e per gli investimenti necessari all’avvio e all’implementazione di nuove imprese localizzate nell’area eleggibile agli interventi della Misura 19 del PSR, da attivarsi successivamente agli analoghi interventi previsti dagli altri strumenti di incentivazione regionali, nazionali e locali. Risponde ai seguenti fabbisogni così come individuati dalla SSL:
DESCRIZIONE DELL’AZIONE. L’azione si propone di fornire un: • sostegno alla costituzione della/e rete/i di commercializzazione e nella elaborazione dello specifico prodotto di accoglienza e visita turistica ai luoghi di produzione; • sostegno agli investimenti per la dotazione di attrezzature e l’allestimento di ambienti idonei ad accogliere i fruitori nei luoghi della produzione agro-alimentare a partire dai caseifici e a ospitare in questi, eventi di intrattenimento ed educazione a supporto della valorizzazione del prodotto e di una sua più estesa commercializzazione diretta verso i consumatori, sostenuta da una adeguata azione di comunicazione e logistica, sostenuta dalle nuove tecnologie abilitanti.
DESCRIZIONE DELL’AZIONE. La qualificazione e diversificazione dell’offerta turistica sostenibile è decisiva per garantire una crescita del settore turistico locale, il quale costituisce la maggiore opportunità di crescita per l’Appennino, sia in termini di reddito che di occupazione qualificata, in particolare per le aree di alta montagna. In un contesto in cui continua lo spopolamento, la presenza di turisti è anche la condizione per mantenere in vita i piccoli borghi. In questa ottica assolvono un ruolo importante gli esercizi polifunzionali per offrire alla popolazione e ai turisti un livello minimo di servizi di base, e la vasta gamma di piccole attività di servizio a supporto del turismo sostenibile. L’analisi del contesto socio economico dell’area eleggibile ha evidenziato la presenza di piccoli borghi a forte rischio di completo abbandono per la quasi totale carenza dei servizi essenziali ai residenti e ai frequentatori (turisti, proprietari di seconde case, ecc.), che ne compromettano la vivibilità, situazione riscontrabile soprattutto in alta montagna. Al fine di arrestare tale declino è essenziale creare condizioni di minima vivibilità dei borghi, tali da consentire alla popolazione residente di continuare a risiedervi e a favorire il reingresso di nuove presenze, in forma temporanea o permanente, garantendo i servizi essenziali alla popolazione (negozio alimentari, bar, punto di ritrovo, ecc.) e al territorio. Tutto ciò non è oggi conseguibile attraverso il sostegno a singole iniziative settoriali, per le troppo esigue dimensioni del mercato, è necessario per questo promuovere la costituzione di soggetti che siano in grado di garantire in un unico luogo più servizi per la popolazione. Risponde al seguente fabbisogno così come individuato dalla SSL:
DESCRIZIONE DELL’AZIONE. La crisi epidemiologica legata al virus Covid-19 ha messo in luce la necessità per le imprese turistico ricettive e commerciali di adeguare la propria offerta anche attraverso la riconversione, laddove necessaria, e riqualificazione dei servizi e prodotti offerti per garantire il mantenimento e lo sviluppo del settore turistico e commerciale locale. Risponde al seguente fabbisogno così come individuato dalla SSL:
DESCRIZIONE DELL’AZIONE. L’OI, al fine di dare più efficacia ai percorsi proposti e per incidere sulla problematica che riguarda il miglioramento dell’occupazione femminile e la riduzione della correlata disparità in termini di presenza attiva nel mercato del lavoro regionale intercetta quali destinatarie del Contratto di Ricollocazione le donne con figli minori. L’Azione, i cui principi e finalità sono indicati nella DGR 632/2014, ha natura sperimentale ed innovativa. Attraverso la sperimentazione del contratto di ricollocazione la Regione mette in rapporto diretto i destinatari dell’azione con i Servizi per il Lavoro, così come regolati nella DGR 198/2014 e s.m.i., al fine di poter offrire ad ogni persona un’offerta di lavoro adeguata. L’obiettivo, quindi, della politica attiva è di offrire servizi per il lavoro che garantiscano l’uscita dallo stato di disoccupazione nel più breve tempo possibile attraverso la sperimentazione di soluzioni innovative. Per raggiungere tale obiettivo, l’Azione prevede un sistema sinergico pubblico e privato che lega da un lato l’esperienza ed il ruolo istituzionale dei Centri per l’Impiego (CPI) e dall’altro le conoscenze e le professionalità di operatori privati accreditati, esperti nella ricollocazione dei disoccupati per favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro. Il percorso delineato dall’Avviso in oggetto prevede che la destinataria (donna disoccupata /inoccupata ai sensi delle disposizioni vigenti in materia, con almeno un figlio di 6 anni compiuti alla data dell’adesione e residente in Regione Lazio), qualora aderisca a questa politica attiva, viene presa in carico dal CPI. Successivamente, la destinataria, attraverso il supporto del CPI, sceglie un Soggetto privato Accreditato che la accompagna nel percorso della ricollocazione. Fatta la scelta del Soggetto Accreditato verrà sottoscritto, dalla destinataria, dal responsabile del Soggetto Accreditato e dal responsabile del CPI, il Contratto di Ricollocazione (CdR). Per favorire la partecipazione attiva delle donne con figli minori alle attività di accompagnamento al lavoro subordinato (della durata massima di 117 ore) o al lavoro autonomo (della durata massima di 100 ore), è prevista l’erogazione di un bonus di conciliazione per l’acquisto di servizi professionali per l’infanzia (nido, babysitting, tagesmutter, ludoteca, ecc.). La presente “Nota Tecnica Metodologica” accompagna l’edizione 2016 dell’intervento regionale di cui all’Avviso pubblico “Adesione al Contratto di ricol...
DESCRIZIONE DELL’AZIONE. La presenza diffusa di imprese artigianali in alcuni settori manifatturieri e di servizio è un elemento essenziale per la tenuta delle comunità locali e per offrire opportunità occupazionali ai giovani dell’area Leader. In questa ottica l’Azione si prefigge di sostenere gli investimenti delle PMI dell’Appennino Modenese e Reggiano per introdurre le innovazioni tecnologiche, organizzative e commerciali utili a incrementarne la produttività e l’occupazione qualificata. Tale azione è riservata ad alcuni settori/comparti prioritari: