Rischi connessi all’adeguatezza patrimoniale Clausole campione

Rischi connessi all’adeguatezza patrimoniale. Le regole in materia di adeguatezza patrimoniale per le banche definiscono i requisiti prudenziali minimi di capitale, la qualità delle risorse patrimoniali e gli strumenti di mitigazione dei rischi. La tabella che segue riporta gli indicatori dei Fondi Propri e dei coefficienti patrimoniali di vigilanza dell'Emittente, su base consolidata, al 30 settembre 2016 (phase in), al 31 dicembre 2015 (phase in), al 31 dicembre 2014 (phase in) e al 31 dicembre 2013 (phase in). Le grandezze sono inclusive degli aggiustamenti transitori secondo le percentuali regolamentari tempo per tempo applicabili. (in milioni di Euro; per cento) Al 30 settembre 2016 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013(2) Capitale primario di classe 1 (CET1 capital) 42.980 41.375 41.998 n.a.
Rischi connessi all’adeguatezza patrimoniale. Le regole in materia di adeguatezza patrimoniale per le banche definiscono i requisiti prudenziali minimi di capitale, la qualità delle risorse patrimoniali e gli strumenti di mitigazione dei rischi. La tabella che segue riporta gli indicatori dei Fondi Propri e dei coefficienti patrimoniali di vigilanza dell’Emittente, su base consolidata, al 30 settembre 2016 (phase in), al 31 dicembre 2015 (phase in), al 31 dicembre 2014 (phase in) e al 31 dicembre 2013 (phase in). Le grandezze sono inclusive degli aggiustamenti transitori secondo le percentuali regolamentari tempo per tempo applicabili. Al (in milioni di Euro; per cento) 30 31 31 31 settem dicembre dice dicembr bre 2015 mbre e 0000(0) 0000 0000 Capitale primario di classe 1 (CET1 42.980 41.375 41.99 n.a. capital) 8 Capitale aggiuntivo di classe 1 3.172 3.545 3.502 n.a. Capitale di classe 1 (Tier 1 capital) 46.152 44.920 45.50 42.737 0 Capitale di classe 2 10.515 10.659 9.357 14.914 Totale dei Fondi Propri (Total capital) 56.667 55.579 54.85 57.651 7 Totale delle attività di rischio ponderate 390.599 409.1 000.000 (Xxxx Weighted Assets – RWA) 390.901 92 Capitale primario di classe 1 / attività di 10,59% 10.26 n.a. rischio ponderate (CET1 capital ratio) 11,00% % Capitale di classe 1 / attività di rischio 11,81% 11,50% 11,12 10,09% ponderate (Tier 1 capital ratio) % Totale Fondi Propri / attività di rischio 14,50% 14,23% 13,41 13,61% ponderate (Total capital ratio) % Totale attività ponderate per il rischio su 43,39% 44,01% 46.90 50,10% totale attivo(1) %
Rischi connessi all’adeguatezza patrimoniale. La controllata Equita SIM, in quanto soggetto autorizzato alla prestazione di servizi e attività di investimento, è soggetta alla normativa europea e italiana applicabile al settore di riferimento ed è tenuta a rispettare, tra l’altro, stringenti requisiti di capitale e patrimoniali in ottemperanza alle disposizioni del CCR e della CRD IV. In particolare, Equita SIM è tenuta, tra l’altro, a rispettare i requisiti di adeguatezza patrimoniale previsti dalle norme di legge e regolamentari in vigore in Italia, e, in particolare: (i) a mantenere costantemente un ammontare minimo dei fondi propri rispetto al complesso delle attività detenute, ponderate per il rischio di credito e controparte, per il rischio operativo e per quello di mercato; nonché (ii) conformemente a quanto previsto dagli accordi di Basilea, a valutare l’adeguatezza del rapporto tra le proprie risorse finanziarie disponibili e il totale del proprio “capitale economico”. In considerazione di quanto precede, la disciplina in materia di requisiti patrimoniali prevede che:
Rischi connessi all’adeguatezza patrimoniale. 4.1.3 Rischi connessi all’impatto che i Tremonti Bond potrebbero avere sulla redditività di un investimento in Azioni BP e sull’attività del Banco Popolare e agli effetti diluitivi derivanti dall’esercizio della facoltà di convertire i Tremonti Bond in azioni ordinarie Banco Popolare
Rischi connessi all’adeguatezza patrimoniale. Al fine di incrementare la patrimonializzazione del Gruppo e di rafforzare il sostegno alle famiglie e alle piccole e medie imprese, in data 31 luglio 2009 il Banco Popolare ha emesso Tremonti Bond per un importo pari ad Euro 1,45 miliardi.
Rischi connessi all’adeguatezza patrimoniale. Il Gruppo è esposto al rischio di dover fronteggiare necessità di rafforzamento patrimoniale ai sensi della normativa italiana e comunitaria applicabile al settore assicurativo e, in particolare, della Solvency II, volta, tra l’altro, a preservare la stabilità e la solidità delle compagnie assicurative, anche a fronte di fattori esterni ed eventi non prevedibili e al di fuori del proprio controllo e/o a seguito di richieste da parte dell’Autorità di Vigilanza. Si evidenzia, al riguardo, che talune variabili cruciali per la redditività del Gruppo, già impattate negativamente dalla diffusione della pandemia da Covid-19, potrebbero evolvere in modo ulteriormente negativo a causa del protrarsi o del riaggravarsi dell’emergenza, con conseguenti effetti negativi, anche rilevanti, sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria e/o sui requisiti di adeguatezza patrimoniale e/o sulle prospettive dell’Emittente e/o del Gruppo. Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che sono considerati dall’Emittente di media probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla reputazione e sulle prospettive dell’Emittente e/o del Gruppo. Tenuto conto di quanto precede, l’Emittente stima che il rischio di cui al presente Paragrafo sia di alta rilevanza. In particolare, il Gruppo è tenuto, tra l’altro, a rispettare i requisiti di adeguatezza patrimoniale previsti dalle norme di legge e regolamentari vigenti nello Spazio Economico Europeo e in Italia introdotti dalla Solvency
Rischi connessi all’adeguatezza patrimoniale. La solidità del sistema assicurativo rappresenta, nell’ambito dell’economia, un fattore di particolare rilevanza. In tale contesto la solvibilità e l’affidabilità delle singole compagnie assicurative presuppongono il mantenimento di adeguate risorse patrimoniali, i cui limiti di adeguatezza sono fissati da specifiche normative. L’Emittente – in quanto autorizzato all’esercizio dell’attività assicurativa – è soggetto alla normativa italiana applicabile al settore assicurativo volta, tra l’altro, a preservare la stabilità e la solidità delle compagnie assicurative, limitandone a tal fine l’esposizione al rischio.
Rischi connessi all’adeguatezza patrimoniale. L’Autorità di Xxxxxxxxx può imporre alla Banca ulteriori parametri ai fini del calcolo dei requisiti di adeguatezza patrimoniale. Sussiste, quindi, il rischio che in futuro il Gruppo Crédit Agricole Italia si possa trovare nella necessità di ricorrere a interventi di rafforzamento patrimoniale ai fini del raggiungimento degli standard di adeguatezza patrimoniale. Un peggioramento dello scenario macroeconomico, con particolare riferimento agli impatti derivanti dalla pandemia da COVID-19 e dalla guerra in Ucraina, potrebbe influenzare negativamente la situazione economica italiana e quindi, la situazione economico-patrimoniale del Gruppo Crédit Agricole Italia, con riflessi negativi sull’adeguatezza patrimoniale. Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, considerato dall’Emittente di bassa probabilità di accadimento, potrebbe avere effetti negativi sull’attività e sulle prospettive di crescita del Gruppo Crédit Agricole Italia, nonché sulla sua situazione economica, finanziaria e patrimoniale. L’Emittente stima che il rischio di cui al presente Paragrafo sia di bassa rilevanza. Inoltre, non si può escludere che l’adeguatezza patrimoniale possa essere valutata mediante un esame che tenga conto delle capacità di assorbimento di eventuali shock ipotetici e/o condizioni ambientali stressate. Le Autorità di Vigilanza potrebbero inoltre imporre ulteriori requisiti e/o parametri ai fini del calcolo dei requisiti di adeguatezza patrimoniale ovvero assumere posizioni interpretative relative alla normativa che disciplina i requisiti dei fondi prudenziali sfavorevoli per l’Emittente, da cui conseguirebbe la necessità di adottare ulteriori misure di rafforzamento patrimoniale, con possibili effetti negativi anche rilevanti sull’attività e la situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’Emittente e/o del Gruppo Crédit Agricole Italia. L’eventuale peggioramento del livello dei ratio patrimoniali del Gruppo Crédit Agricole Italia potrebbe incidere, inter alia, sulla capacità del Gruppo Crédit Agricole Italia di accedere al mercato del capitale, con un conseguente incremento, anche significativo, del costo del funding e con possibili effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente e/o del Gruppo Crédit Agricole Italia. Non si può escludere che analoghi effetti possano derivare, anche sotto il profilo reputazionale, da eventuali richieste di intervento da parte delle Autorità di Vigilanza o dal down...

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  • Conclusione Alla luce del quadro normativo e giurisprudenziale brevemente illustrato si può affermare che sembra ormai trovare riconoscimento nel nostro ordinamento giuridico – accanto ad un’esigenza di tutela del debitore, quale soggetto debole del rapporto, da indebite pressioni psicologiche del creditore che possono tradursi in un ingiustificato arricchimento del creditore ai danni del debitore – un’esigenza, altrettanto meritevole di tutela, di facilitare la concessione del credito e di consentire una rapida ed efficiente soddisfazione del creditore, a condizione che vengano previsti accorgimenti giuridici che garantiscano un’equa soddisfazione del creditore e la restituzione al debitore dell’eccedenza di valore del bene che funge da garanzia dell’operazione di finanziamento. Ciò che il divieto di patto commissorio vuole evitare è che la situazione di temporanea difficoltà economica in cui si trova il debitore porti ad abusi del creditore che tenti di lucrare sulla differenza di valore tra il credito e la garanzia offerta dal debitore. La disciplina del patto commissorio ha alla base una presunzione di sproporzione tra il credito e il valore del bene che acquisirebbe il creditore in caso di inadempimento77. L’autonomia privata, nella predisposizione del regolamento contrattuale, deve farsi carico di prevedere meccanismi tecnici che valgano a superare l’accennata presunzione di sproporzione tra il valore del credito e quello del bene dato in garanzia. La prospettata impostazione è altresì conforme al canone di autoresponsabilità gravante sul soggetto che liberamente decide di immettersi nel traffico giuridico: non pare ragionevole né corretto attribuire al debitore, dopo avere concluso un contratto non squilibrato né viziato, re melius perpensa, invocare la nullità ex art. 2744 c.c. per liberarsi dalla garanzia convenzionale assunta, nonostante la sua inidoneità a tradursi in un sacrificio patrimoniale ingiusto, in contrasto con i principi della buona fede e della correttezza78 che animano la materia delle obbligazioni e quella del contratto79. 75 Parere sul disegno di legge n. 1564, in materia di prestito vitalizio ipotecario, della 14^ Commissione permanente (Politiche dell’unione europea), Roma, 11 marzo 2015, est. X. Xxxxxxxxxx (consultabile in xxxxxx.xx). 76 Parere sul disegno di legge n. 1564, cit.