Rischi sostanziali Clausole campione

Rischi sostanziali. Il rischio di credito rappresenta il 6% rispetto al profilo di rischio complessivo della Compagnia. In relazione alla gestione danni si riportano i dettagli del requisito patrimoniale per tipologia di esposizioni: (in migliaia di euro) Fattori di rischio ‐ Gestione Danni SCR % Tipo I 17.257 73,5% Tipo II 6.223 26,5% Totale non diversificato 23.481 100,0% Diversificazione 861 ‐ Dalle analisi effettuate sui dati di chiusura al 31 dicembre 2018, con riferimento alla gestione Xxxxx, emerge che il contributo principale al requisito di solvibilità del rischio di credito è dato dalla componente di Tipo 1. Si riportano in aggiunta a quanto precede i dettagli del requisito patrimoniale, per tipologia di esposizione, della Gestione Vita: (in migliaia di euro) Fattori di rischio ‐ Gestione Vita SCR % Tipo I 4.033 27,0% Tipo II 10.895 73,0% Totale non diversificato 14.928 100,0% Diversificazione −755 ‐ Dalle analisi effettuate sui dati di chiusura al 31 dicembre 2018 emerge che il contributo principale al requisito di solvibilità è dato dalla componente di Tipo 2. Al fine di mitigare il rischio relativo all’esposizione verso controparti riassicurative la Compagnia ha definito linee guida e precisi limiti operativi, che la funzione di Risk Management ha il compito di verificare annualmente, relazionando al Consiglio di Amministrazione. La Delibera Quadro del Consiglio di Amministrazione riassume le linee guida strategiche in materia riassicurativa e fornisce un’indicazione del livello netto di ritenzione ricercato, i criteri utilizzati per la selezione dei riassicuratori, le caratteristiche delle coperture riassicurative, gli obiettivi e la congruenza delle stesse ai fini della copertura dei rischi assunti. Nella delibera sono altresì identificate le procedure interne per l’attuazione della strategia delineata, con particolare attenzione al grado di concentrazione del rischio di controparte. Il monitoraggio della funzione di Risk Management verifica il rispetto dei limiti operativi contenuti nella Delibera Quadro ed in particolare: ‐ Il livello minimo di rating, che deve essere pari o superiore al livello BBB attribuito dall’agenzia Fitch. Per i rischi long tail il livello minimo deve essere almeno pari ad A‐; ‐ Il limite di concentrazione del rischio di controparte, definito in base al volume della raccolta premi del riassicuratore (ovvero, nel caso di appartenenza ad un gruppo, al volume dello stesso) e in base al livello di rating attribuito dall’agenzia Fitch; ‐ Il...
Rischi sostanziali. La composizione del requisito patrimoniale di solvibilità per modulo di rischio consente di delineare il profilo di rischio della Compagnia. Nelle sezioni successive sono descritti i rischi sostanziali a cui la Compagnia è esposta con indicazione del loro contributo al profilo di rischio.
Rischi sostanziali. Il rischio di mercato rappresenta il 43% rispetto al profilo di rischio complessivo della Compagnia. Nelle sezioni successive sono descritti i fattori di rischio a cui la Compagnia è esposta, in relazione al rischio di Mercato, con indicazione del loro contributo al profilo di rischio. Il portafoglio d’investimento di Italiana Assicurazioni è suddiviso nelle seguenti due macro classi: ‐ portafoglio di investimento stabile: • partecipazioni strategiche (escluse le partecipazioni di controllo in società immobiliari); • investimenti immobiliari strategici (incluse le partecipazioni di controllo in società immobiliari); ‐ portafoglio mobiliare gestito: • portafoglio investimenti mobiliari (con esclusione della classe D di bilancio); • Portafoglio dei prodotti assicurativi Vita il cui rischio è sopportato dagli assicurati e dei fondi pensione (classe D dello Stato Patrimoniale). Le due macro classi hanno differenti processi d’investimento. Il portafoglio d’investimento stabile è movimentato solo in attuazione di una specifica delibera del Consiglio di Amministrazione. Il portafoglio mobiliare gestito è movimentato nel rispetto delle strategie generali e dei limiti fissati dal Consiglio di Amministrazione con la Politica degli Investimenti. Nella composizione complessiva del portafoglio d’investimento si tiene conto dell’esposizione ai rischi, della struttura delle passività, dei vincoli legati alla copertura delle riserve tecniche e degli effetti sul solvency ratio. Relativamente alla gestione danni, si segnala che i principali fattori di rischio – in termini di requisito di capitale (SCR) – risultano essere i seguenti: (in migliaia di euro) Fattori di rischio ‐ Gestione Danni SCR % Rischio Tassi di interesse 7.656 10,1% Rischio Azionario 28.063 36,9% Rischio Spread 9.407 12,4% Rischio Immobiliare 28.269 37,2%
Rischi sostanziali. Il monitoraggio dei rischi di liquidità al 31 dicembre 2018 non ha evidenziato criticità. Nelle seguenti tabelle sono rappresentati gli indicatori calcolati al 31 dicembre, suddivisi in gestione Vita e gestione Danni.

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  • Collegio Sindacale Il collegio sindacale dell’Emittente in carica alla Data del Documento di Ammissione è stato nominato dall’assemblea del 10 aprile 2018, e rimarrà in carica per un periodo di tre esercizi sino all’approvazione del bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2020. I componenti del collegio sindacale della Società alla Data del Documento di Ammissione sono indicati nella tabella che segue. Nome e Cognome Carica Data e luogo di nascita Xxxxxxxxxx Xxxxxx Presidente del Collegio Sindacale 3 luglio 0000 - Xxxxx (XX) Xxxxxxxxx Xxxxxx Sindaco effettivo 24 giugno 0000 - Xxxxxxxxxx (XX) Xxxxxx Xxxxxx Sindaco effettivo 18 gennaio 1969 - Xxxxx Xxxxx Xxxxx Sindaco supplente 22 ottobre 0000 - Xxxxxxxxx (XX) Xxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx supplente 7 ottobre 0000 - Xxxxxxxxx (XX) I componenti del collegio sindacale sono domiciliati per la carica presso la sede della Società. Tutti i componenti del collegio sindacale sono in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità richiesti dall’art. 2399 Codice Civile. Si riporta un breve curriculum vitae dei membri del collegio sindacale della Società, dal quale emergono la competenza e l’esperienza maturate in materia di gestione aziendale.

  • Trattamento economico e normativo La retribuzione verrà corrisposta a ciascun lavoratore in proporzione alla quantità di lavoro effettivamente prestato. Ai fini dell’assicurazione generale obbligatoria IVS, dell’indennità di malattia e di ogni altra prestazione previdenziale ed assistenziale e delle relative contribuzioni, il calcolo viene effettuato il mese successivo a quello della prestazione con eventuale conguaglio a fine anno, con riferimento alla durata effettiva del lavoro prestato. Vengono assegnati in modo proporzionale al lavoro svolto ogni altra attribuzione e/o diritto contrattualmente previsto correlato direttamente alla durata della prestazione come le ferie, le mensilità aggiuntive e tutti gli altri elementi retributivi accessori. Al lavoratore assente per malattia o infortunio viene corrisposta la integrazione contrattuale retributiva commisurata alla media delle percentuali di prestazione lavorativa risultante dalle ultime quattro settimane lavorate. Al lavoratore coobbligato, che effettua una prestazione lavorativa supplementare e/o straordinaria, perché tenuto a sostituire altro lavoratore coobbligato, ma impossibilitato a causa di assenza viene attribuita la retribuzione aggiuntiva proporzionata alla quantità di lavoro svolto senza maggiorazione alcuna fino al raggiungimento dell’orario normale di lavoro settimanale.

  • Rinuncia al diritto di surroga La Società rinuncia, salvo il caso di dolo, al diritto di surrogazione derivante dall’art. 1916 del Codice Civile verso le persone delle quali l’Assicurato debba rispondere a norma di legge, gli utenti nonché i clienti dell’Assicurato, le associazioni, i patronati, altri enti pubblici ed enti in genere senza scopo di lucro nonché verso le Aziende da esso controllate o partecipate purché l’Assicurato non decida di esercitare tale diritto.

  • Offerte Il Cliente può selezionare le seguenti offerte disponibili.

  • Verifiche ed ispezioni 1. L'Ente e l’organo di revisione dell’Ente medesimo hanno diritto di procedere a verifiche di cassa ordinarie e straordinarie e dei valori dati in custodia come previsto dagli artt. 223 e 224 del D.Lgs. n. 267 del 2000 ed ogni qualvolta lo ritengano necessario ed opportuno. Il Tesoriere deve all'uopo esibire, ad ogni richiesta, i registri, i bollettari e tutte le carte contabili relative alla gestione della tesoreria.

  • DESCRIZIONE DEI LAVORI I lavori che formano l'oggetto dell'appalto possono riassumersi come appresso, salvo più precise indicazioni che all'atto esecutivo potranno essere impartite dalla Direzione dei Lavori.

  • Assunzione del personale 1. L’assunzione del personale viene effettuata dall’Azienda in conformità alle norme con- trattuali e di legge, con particolare riguardo alle disposizioni del D. Lgs. 30.6.2003, n. 196 sulla tutela della riservatezza personale.

  • Modifica del contratto durante il periodo di efficacia Il contratto potrà essere modificato senza che sia necessaria una nuova procedura di affidamento nei casi previsti dall’art. 106 del d. lgs. 50/2016. Le modifiche, nonché le varianti, devono essere autorizzate dal Responsabile Unico del Procedimento. Il Responsabile Unico del Procedimento su proposta dei Servizi utilizzatori dei beni oggetto del presente capitolato (Unità di Biochimica Clinica, Unità di Patologia Clinica, Unità di Ingegneria Clinica), autorizza direttamente modifiche del contratto al verificarsi di cause impreviste e imprevedibili o per l’intervenuta possibilità di utilizzare materiali, componenti e tecnologie non esistenti nel momento di inizio della procedura di selezione del contraente che possono determinare, senza aumento di costi, significativi miglioramenti nella qualità delle prestazioni da eseguire. Negli altri casi, sempreché trattasi di modifiche non sostanziali ma che comportano un aumento del valore iniziale del contratto, le modalità di rilascio dell’autorizzazione sono stabilite con un provvedimento ad hoc dell’amministrazione aggiudicatrice, in cui sono specificate le ragioni della necessità della modifica. La soglia di importo entro cui sono consentite modifiche è fissata nel limite dei due quinti del valore del contratto iniziale. I prezzi proposti potranno essere soggetti a revisione annuale, rimanendo fissi per iprimi dodici mesi di esecuzione della fornitura. Il procedimento di revisione in favore del fornitore sarà attivato esclusivamente su istanza di parte; la stessa dovrà essere motivata, recare un’analisi di mercato e di andamento dei prezzi dei fattori produttivi supportata da idonea documentazione a dimostrazione della effettiva necessità di adeguamento dei prezzi. La richiesta di revisione prezzi dovrà essere effettuata entro il termine perentorio decadenziale di tre mesi decorrenti dall’inizio di ciascun anno di fornitura. Qualora emerga dall’istruttoria l’effettiva necessità di revisione dei prezzi si terrà conto, per quantificare la variazione, di elaborazioni ufficiali di prezzi di riferimento da parte di soggetti pubblici e, in assenza di questi dell’indice dei prezzi al consumo perle famiglie di operai ed impiegati (FOI – nella versione che esclude il calcolo dei tabacchi), verificatesi nell’anno precedente. L’aggiornamento dei prezzi non può superare comunque il 100% della predetta variazione accertata dall’ISTAT. La revisione del prezzo in favore dell’A.O. sarà attivata d’ufficio in occasione di elaborazioni, attinenti ai beni oggetto del contratto, di indici concernenti il miglior prezzo di mercato desunto dal complesso delle aggiudicazioni di appalti di beni e servizi o di prezzi di riferimento o di definizioni di costi standard, da parte di soggetti pubblici. Qualora si raggiunga un aumento o una diminuzione dei prezzi contrattuali in misura non inferiore al 10% e tale da alterare significativamente l’originario equilibrio contrattuale, le parti possono esercitare il diritto di recesso senza indennizzo. Nel caso in cui si renda necessario, in corso d’esecuzione, un aumento o una diminuzione della fornitura, il soggetto aggiudicatario è obbligato ad assoggettarvisi sino alla concorrenza del quinto del prezzo di gara alle stesse condizioni del contratto. Oltre tale limite, il soggetto aggiudicatario ha diritto, se lo richiede, alla risoluzione del contratto. In questo caso la risoluzione si verifica di diritto quando il soggetto aggiudicatario dichiari all’A.O. che di tale diritto intende avvalersi. Se il soggetto aggiudicatario non intende avvalersi di tale diritto, è tenuto ad eseguire le maggiori o minori forniture richieste alle medesime condizioni contrattuali.

  • Prestazione lavorativa I rapporti di telelavoro possono essere instaurati ex novo oppure trasformati, rispetto ai rapporti in essere svolti nei locali fisici dell'impresa. Resta inteso che la telelavoratrice o il telelavoratore è in organico presso l’unità produttiva di origine, ovvero, in caso di instaurazione del rapporto ex novo, presso l’unità produttiva indicata nella lettera di assunzione. I rapporti di telelavoro saranno disciplinati secondo i seguenti principi:

  • COSTI DELLA SICUREZZA 1. Le Amministrazioni Contraenti, ai sensi dell’art. 26 del D. Lgs. 81/2008, provvederanno, prima dell’emissione dell’Ordinativo di Fornitura, ad integrare il “Documento di valutazione dei rischi standard da interferenze” allegato ai documenti di gara, riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto. In tale sede le Amministrazioni Contraenti indicheranno i costi relativi alla sicurezza (anche nel caso in cui essi siano pari a zero).