Rischio di mercato. È il rischio riferito all’investimento in strumenti finanziari connesso all’evoluzione del mercato in generale: prescinde dalle caratteristiche intrinseche del singolo strumento finanziario e dipende dalle variazioni delle condizioni del mercato.
Rischio di mercato. Il Rischio di mercato è la potenziale perdita associabile ad un investimento in conseguenza delle variazioni dei principali fattori di mercato che ne influenza- no il valore. Il rischio di mercato può essere articolato nelle seguenti principali componenti: - Rischio di prezzo: si identifica nella potenziale riduzione del valore di mer- cato derivante dai principali fattori di rischio che influenzano il prezzo di un determinato strumento finanziario. In linea generale, il rischio di prezzo può essere idealmente scomposto in due componenti: il rischio specifico ed il rischio generico (o sistematico). Il rischio specifico dipende dalle caratteri- stiche peculiari dell’emittente e può essere diminuito a livello di portafoglio sostanzialmente attraverso la suddivisione del proprio investimento tra titoli emessi da emittenti diversi (diversificazione del portafoglio), mentre il rischio sistematico rappresenta quella parte di variabilità del prezzo di ciascun titolo che dipende dalle fluttuazioni del mercato e non può essere eliminato a livello di portafoglio per il tramite della diversificazione. - Rischio di tasso di interesse: si manifesta quando il valore di mercato dello strumento finanziario è sensibile a variazioni dei tassi di interesse di mercato. Tale rischio è tanto maggiore quanto più lontana è la scadenza dello stru- mento ed è tipico delle obbligazioni e dei derivati sui tassi di interesse.
Rischio di mercato. Il rischio di mercato è la probabilità di ottenere dalle operazioni di negoziazione in strumenti finanziari un rendimento diverso da quello atteso. In particolare rappresenta la perdita o il guadagno potenziale di una posizione o di un portafoglio di titoli, in un determinato orizzonte temporale, in seguito alle variazioni delle variabili di mercato (tassi di interesse, quotazioni azionarie, tassi di cambio, commodity...).
Rischio di mercato. Il rischio di mercato è rappresentato dal rischio di variazione sfavorevole del valore di una posizione in strumenti finanziari, negoziata con la Clientela, a causa dell'andamento avverso di tassi di interesse, tassi di cambio, tasso di inflazione, volatilità, corsi azionari, spread creditizi, prezzi delle merci e merito creditizio dell’emittente. La Banca misura il rischio di mercato utilizzando logiche VaR (intervallo di confidenza 99% e holding period 1 giorno In particolare, il VaR, determinato secondo la metodologia della simulazione storica, è una misura statistica che indica la perdita potenziale di un investimento durante un lasso temporale predefinito. Il processo di determinazione del VaR prevede la stima dei rischi di uno strumento finanziario sulla base dei movimenti di mercato verificatisi nei periodi precedenti, dell’holding period pari a un giorno e dell’intervallo di confidenza del 99%.
Rischio di mercato. Il rischio di mercato è il rischio di perdita o di cambiamenti avversi nella situazione finanziaria dovuti, direttamente o indirettamente, dalle fluttuazioni del livello e dalla volatilità dei prezzi di mercato di attività, passività e strumenti finanziari, comprese le loro correlazioni. Il Rischio di Mercato è legato alla composizione del portafoglio investimenti della Compagnia costituito da titoli obbligazionari (Interest e Spread Risk) e da una parte di investimenti azionari (Equity Risk). Il portafoglio di investimenti è composto da una vasta quota di strumenti a reddito fisso e da una quota minore di investimenti azionari e attività in valuta estera. Come conseguenza della composizione del portafoglio la Compagnia è esposta al rischio di tasso di interesse, rischio azionario, rischio di spread e rischio di cambio. Al 31 dicembre 2016 la valutazione dei rischi del rischio di mercato presenta un impatto “medio / basso" per i rischi azionari e in valuta, un impatto “basso” sul rischio di concentrazione e un impatto “medio” sul rischio di spread. I rischi al di sopra della soglia di rilevanza sono strettamente monitorati; attualmente non sono necessari ulteriori provvedimenti. Inoltre, è stata effettuata l'adeguatezza degli investimenti verificando i limiti degli investimenti in conformità con le disposizioni in materia di investimenti ai sensi del Regolamento IVASS n.24/2016. Tutti i controlli sono eseguiti in linea con il Framework di Risk Management. II rischio di Mercato è valutato mediante Standard Formula all’interno del modulo di rischio SCR Market. Data la composizione del portafoglio Investimenti al 31 Dicembre 2016 e la duration media del portafoglio obbligazionario, i risultati della valutazione del rischio di mercato riportano una maggiore esposizione verso lo Spread Risk (relativo ai bond) e il Currency Risk. Rispetto l’anno precedente si registra una riduzione sostanziale dell’Equity Risk, in linea con la politica di investimenti della società che mira ad ottimizzare il fabbisogno di capitale attraverso la riduzione delle esposizioni in titoli azionari e valuta estera, investendo quindi principalmente in titoli a tasso fisso o depositi. Considerando che, nel corso dell’esercizio 2016, la politica degli investimenti della Compagnia ha subito alcune modifiche rispetto al precedente esercizio, attualmente vi è una maggiore concentrazione degli investimenti in titoli di stato dovuta alla movimentazione dei loro investimenti da una componente pr...
Rischio di mercato. 1.2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - portafoglio di negoziazione di vigilanza Nel corso del 2019 le società che costituiscono il consolidato prudenziale non hanno posto in essere operazioni rientranti nel por- tafoglio di negoziazione di vigilanza.
1.2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo - portafoglio bancario
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo Nell’ambito della propria attività la Capogruppo è esposta al rischio tasso di interesse in tutte le sue accezioni: repricing, curva, base, opzionalità. CDP presidia inoltre il rischio inflazione nell’ambito dello stesso quadro concettuale e analitico del rischio tasso d’interesse nel portafoglio bancario. I rischi di tasso d’interesse e inflazione incidono sulla redditività e sul valore economico di CDP. CDP fronteggia un consistente rischio tasso di interesse sia per la presenza di ingenti masse non coperte preesistenti al momento della sua costituzione in Società per Azioni sia per la struttura degli attivi e passivi: una parte considerevole del bilancio di CDP prevede infatti la raccolta tramite Buoni Ordinari a tasso fisso con opzione di rimborso anticipato, mentre lo stock di impieghi è prevalentemente in finanziamenti a tasso fisso. Anche altre tipologie di Buoni fruttiferi postali, inoltre, incorporano un’opzionalità di rimborso anticipato sul valore della quale incidono significativamente i tassi d’interesse e l’inflazione.
Rischio di mercato. Non vi è alcuna garanzia che il valore di mercato delle Obbligazioni rimanga costante per tutta la durata delle Obbligazioni. Fermo restando il rimborso del 100% del capitale a scadenza, il valore di mercato delle Obbligazioni, durante la vita del titolo, potrebbe anche essere inferiore al prezzo di emissione.
Rischio di mercato. Gli strumenti/prodotti finanziari vengono classificati dalla Banca, ai fini della misurazione del rischio di mercato tramite il VaR2, secondo le seguenti classi di rischio: Il VaR2 è una misura statistica (stima) del rischio degli investimenti finanziari adottato dalla Banca, sintetiz- zato in un numero da 0 a 1000, applicabile ad ogni tipologia di strumento finanziario ed a portafogli di strumenti. Il VaR2 misura il rischio di mercato, com- prensivo della variazione dello spread di credito, ma non tiene conto né del rischio di insolvenza dell’e- mittente né del rischio di liquidità degli strumenti fi- nanziari. Il VaR2 è calcolato sulla base di simulazioni storiche: si utilizza la serie storica biennale dei prezzi di mer- cato o dei fattori di rischio che determinano i prezzi degli strumenti finanziari, per stimare la perdita po- tenziale massima settimanale che uno strumento, o un portafoglio, nel 95% dei casi, può subire (ad es. un VaR2 16 rappresenta la perdita massima settima- nale stimata riferita ad un investimento di €1.000 ovverosia €16 ogni € 1.000 investiti). Il VaR2 viene ricalcolato ogni giorno, in relazione all’evoluzione dei mercati finanziari e del credito.
Rischio di mercato. Il rischio di mercato si riferisce al rischio di un possibile cambiamento degli Own Funds a causa del- le variazioni negli scenari di mercato che impattano sul valore degli attivi. La valutazione del valore di mercato è effettuata secondo precisi criteri legati alla quotazione e alla liquidità di un’attività finan- ziaria. Se l’attività è quotata in un mercato regolamentato e liquido si utilizza il prezzo di mercato, nel caso il titolo non sia liquido a sufficienza si calcola un prezzo teorico in base ad un modello quan- titativo, infine se l’attività non è quotata e non vi sono modelli di prezzo, si mantiene il valore di ac- quisto e lo si svaluta solo in caso di perdite evidenti avvalorate da analisi di mercato e perizie. I principali rischi di mercato all’interno dei portafogli sono legati ai seguenti fattori di rischio: – Rischio tasso interesse (Interest Rate Risk): ovvero il rischio di una diminuzione di patrimonio netto a seguito di un rialzo o un ribasso della curva dei tassi di interesse di riferimento utilizzata per il calcolo delle riserve tecniche Solvency II e per la valutazione del valore di mercato degli attivi; – Rischio spread (Spread Risk): rappresenta il rischio di una diminuzione del valore di mercato degli attivi in portafoglio a seguito di un incremento degli spread in funzione della duration e rating dei corrispondenti titoli corporate; – Rischio azionario (Equity Risk): corrispondente a una diminuzione del valore dei titoli azionari, del- le partecipazioni, e dei fondi di investimento con caratteristiche prevalentemente azionarie (o i fon- di di investimenti per i quali non si è in grado di individuarne le singole componenti attraverso il look-through; – Rischio immobiliare (Property Risk): a seguito di un crollo del valore degli asset immobiliari presen- ti in portafoglio, o fondi prevalentemente property; – Rischio valutario (Currency Risk): che individua il rischio di una variazione dei tassi di cambio sul- le esposizioni in valuta estera presenti in portafoglio. Tali rischi sono valutati e monitorati sia in condizioni normali che in situazioni di stress. La Compa- gnia misura l’esposizione ai diversi fattori di rischio ed effettua analisi di sensitività e stress test i cui risultati sono presentati e discussi, almeno trimestralmente, nell’ambito del Comitato Investimenti & ALM.
Rischio di mercato. Il raggiungimento dello scopo del Fondo dipende da una molteplicità di fattori quali, principalmente, la capacità di scelta da parte della SGR tra le varie opportunità di investimento, nonché la situazione economica e finanziaria generale.