Servizio di depurazione Clausole campione

Servizio di depurazione. 1. La Società fornisce il servizio di depurazione, compatibilmente con il rispetto dei limiti allo scarico dell’impianto, secondo contratti di somministrazione alle condizioni tutte del presente Regolamento. 2. Le norme indicate nel presente Regolamento, stabiliscono una disciplina omogenea degli scarichi in pubblica fognatura nel rispetto della legislazione statale e regionale, al fine di: - contribuire al raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi recettori nell'ambito della gestione del SII come previsto dal D.Lgs 152/06; - tutelare le infrastrutture degli impianti pubblici di depurazione; promuovere un corretto e razionale uso delle acque favorendo i processi di riutilizzo e riciclo delle risorse idriche al fine di salvaguardare la risorsa primaria.
Servizio di depurazione. 1. Il Gestore fornisce il servizio di depurazione, nel rispetto di quanto fissato dalla normativa vigente, nonché delle prescrizioni previste nei contratti di somministrazione e nel presente Regolamento.
Servizio di depurazione. Art. 7 Servizio idrico integrato Art. 8 Uso dell’acqua
Servizio di depurazione. Il Gestore fornisce il servizio di depurazione, nel rispetto dei limiti imposti dalla vigente normativa, secondo contratti di somministrazione alle condizioni tutte del presente Regolamento.
Servizio di depurazione. Il servizio di depurazione delle acque dovrà garantire che la qualità delle acque trattate risponda ai limiti prescritti nell’allegato 5 del D.Lgs.152/1999 e successive modificazioni ed integrazioni, nonché alle leggi regionali in materia in vigore. Il Gestore dovrà organizzare un servizio di analisi che consenta di effettuare le verifiche di qualità. Il Gestore dovrà attenersi, nella conduzione degli impianti, alle norme di esercizio riportate nella deliberazione del Ministero della Sanità del 4 febbraio 1977, pubblicata sulla G.U. n. 48, supplemento del 21 febbraio 1977, ed alle eventuali prescrizioni per igiene e sicurezza del lavoro imposte dalla competente Azienda Sanitaria Locale e dalle leggi regionali. Sarà compito del Gestore riportare i dati quali-quantitativi delle acque e dei fanghi trattati, e di funzionamento delle sezioni degli impianti, su appositi registri. Tutti gli impianti debbono essere dotati di idonei campionatori; i relativi campionamenti orari e medi compositi debbono essere effettuati secondo quanto previsto all’allegato 5 del D.Lgs.152/1999. Gli impianti saranno dotati di idonei sistemi di telecontrollo.
Servizio di depurazione. La tabella seguente riassume gli indicatori relativi al servizio di depurazione fornito dall’ATO5. numero di comuni serviti - 154 popolazione residente servita ab 217.600 popolazione fluttuante ab 44.900 potenzialità degli impianti di depurazione esistenti ab. 356.000 eq. 355.183 totale acque inquinate acque reflue urbane dei comuni serviti ab.eq 333.277 abitanti equivalenti serviti da depurazione xx.xx.x.xx range di abitanti equivalenti numero impianti Numero totale impianti 873 A.E. <= 2.000 864 2.000<A.E.<=10.000 6 10.000<A.E.<=100.000 3 A.E.>100.000 0 Dalla tabella precedente si evince la presenza di un elevato numero di piccoli depuratori esistenti, che denota l’elevata frammentazione del sistema fognario e depurativo dell’ATO5. Tale frammentazione è dovuta sia alla conformazione del territorio dell’Ambito Astigiano Monferrato sia alla “visione su scala comunale” che sino agli anni ‘90 ha caratterizzato progettazione e realizzazione delle fognature e degli impianti di depurazione. Per il futuro si valuterà, ove possibile tecnicamente ed economicamente, di intervenire per la razionalizzazione del sistema fognatura e depurazione con la riduzione del numero degli impianti. Si riporta di seguito l’elenco dei depuratori dell’ATO5 con una capacità di depurazione superiore a 2.000 ab.eq.. Il numero complessivo di tali impianti è 9, di cui il principale, con 85.000 ab.eq., è quello di Asti. Il depuratore di Xxxxxxx xxxx oggetto di intervento previsto nel Piano degli Interventi del quadriennio 2014-2017 per implementazione del trattamento al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale di cui alla Direttiva 2000/60. Denominazione impianto Gestore A.E. 1 Asti – Xxxxxx Xxxxxxx 00/X ASPA SpA 85.000
Servizio di depurazione. Il servizio di depurazione dovrà garantire che la qualità delle acque trattate risponda ai limiti prescritti dal D.Lgs. 152/1999 e s.m.i. nonché dalla normativa regionale. Il Gestore dovrà organizzare un servizio di analisi che consenta di effettuare le verifiche di qualità e dovrà attenersi, nella conduzione degli impianti, alle norme di esercizio riportate nella deliberazione del Ministero dei Lavori Pubblici del 4 febbraio 1977, pubblicata sulla G.U. n. 48, supplemento del 21 febbraio 1977, ed alle eventuali prescrizioni per igiene e sicurezza del lavoro imposte dalla competente Azienda Sanitaria Locale e dalle leggi regionali. Sarà compito del Gestore riportare i dati quali-quantitativi delle acque, in ingresso ed in uscita dagli impianti, e dei fanghi trattati, e di funzionamento delle sezioni degli impianti, su appositi registri, (per gli impianti maggiori di 2.000 A.E.) da tenersi a disposizione per i controlli dell’AATO e delle Autorità competenti. Dai dati riportati dovrà risultare correlabile il consumo di energia elettrica necessaria per le sezioni di ossidazione e la produzione dei fanghi con il carico in entrata. Il Gestore dovrà inoltre riportare su un apposito registro, per tutti gli impianti superiori a 2.000 abitanti equivalenti (A.E.), i costi complessivi unitari di trattamento espressi in €/m3, €/ Kg COD abbattuto ed €/A.E. servito, nonché i costi medi espressi in €/A.E. per gli impianti minori. Gli impianti con potenzialità superiore a 2000 A.E. debbono essere dotati di idonei campionatori; i relativi campionamenti orari e medi compositi debbono essere effettuati secondo quanto previsto all’allegato 5 del D.Lgs. 152/1999.
Servizio di depurazione. Il servizio di depurazione consiste nel trattamento delle acque reflue che, a seguito di tale processo, vengono reintrodotte nell’ambiente. Al 31 dicembre 2006 il Gruppo Acque Potabili è titolare di concessioni in 12 Comuni, gestisce complessivamente 16 impianti di depurazione e serve un bacino di utenza di 103.73117 abitanti corrispondenti a 37.001 clienti finali e ha una potenzialità di trattamento pari a circa 132.600 abitanti equivalenti. Nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2006 il Gruppo ha trattato un volume complessivo di acque reflue pari a 11,5 Mmc, generando a livello consolidato ricavi pari ad Euro 1.733 mila corrispondenti al 2,8% dei ricavi consolidati totali del Gruppo.
Servizio di depurazione. La gestione del servizio idrico integrato si completa con le attività di depurazione delle acque reflue. Le acque trattate dagli impianti di depurazione, vengono rimesse nell’ambiente. In considerazione del tipo di trattamento effettuato, i fanghi risultanti dal processo di depurazione, vengono smaltiti in discarica ovvero riutilizzati come fertilizzanti per i terreni agricoli. Tutti gli impianti gestiti dall’Emittente sono del tipo “a fanghi attivi con ossidazione biologica a massa sospesa” e sono dotati di sollevamento, grigliatura automatica, eventuale dissabbiatura, aerazione, sedimentazione secondaria, ispessimento fanghi, eventuale ossidazione aerobica e, limitatamente agli impianti più grandi (Ovada, Roverbella, Crotone, Bolano, Xxxxx) disidratazione meccanica. Generalmente, il processo di depurazione che viene eseguito all’interno di tali impianti, si articola tipicamente in tre fasi di trattamento: • nella prima fase di pre-trattamento, l’acqua viene ripulita dal materiale di natura essenzialmente non degradabile (plastica, legno, ecc.) e poi liberata dalle altre sostanze (ad esempio olio, sabbia e grassi); • al termine della prima fase inizia il trattamento primario, ossia il processo depurativo che opera la prima significativa rimozione delle sostanze inquinanti; • al trattamento primario segue quello secondario ed ultimo, nel quale avviene la completa rimozione biologica. Fatta eccezione per l’impianto di Crotone, che è presidiato in via continuativa, per gli altri impianti la gestione è organizzata con visite giornaliere ovvero settimanali. Alcuni impianti sono dotati di sistema di telecontrollo. Al 31 dicembre 2006 il servizio di depurazione viene svolto dall’Emittente, sulla base di concessioni in 12 Comuni, servendo una popolazione di oltre 100.000 abitanti con circa 37.001 utenze ed una potenzialità di trattamento pari a 132.600 abitanti equivalenti. Le concessioni rilasciate al Gruppo prevedono scadenze naturali il cui termine è compreso tra il 2006 e il 2023. La seguente tabella indica, per ciascun Comune servito dall’Emittente al 31 dicembre 2006, la Provincia e Regione di appartenenza, il numero di utenti del servizio di depurazione e le relative date di scadenza. Comune Provincia Regione Utenti Scadenza 1 Altilia CS Calabria 308 2021 2 Bolano XX Xxxxxxx 0.000 0000
Servizio di depurazione. Nel territorio dei Comuni dell’ATO 1 Palermo sono presenti 65 impianti di depurazione, servendo solo 60 Comuni su 82, in quanto i restanti 22 Comuni risultano sprovvisti di impianti di depurazione funzionanti. Nel complesso, gli impianti presenti nel territorio dell’ATO 1 Palermo servono 607.439 abitanti residenti. La seguente tabella sintetizza i dati riportati nel Piano d’Ambito di Palermo evidenziando, per ciascun Comune rientrante nell’ATO 1 Palermo, il numero di abitanti residenti e di residenti serviti rispettivamente dal servizio di acquedotto, fognatura e depurazione. Comune Abitanti residenti (ISTAT 2001) RESIDENTI SERVITI DAL SERVIZIO DI ACQUEDOTTO RESIDENTI SERVITI DAL SERVIZIO DI FOGNATURA RESIDENTI SERVITI DAL SERVIZIO DI DEPURAZIONE 1 Alia 4.184 4.184 2.720 2.717 2 Alimena 2.494 2.494 2.494 2.469 3 Aliminusa 1.363 1.363 1.363 1.334